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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 01 dicembre 2008 : 22:35:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se non ti rendi conto che un vestito bagnato lo percepisci nel tuo Pensiero e non nella materia, è difficile proseguire oltre nel ragionamento.
Anche il tuo materialismo ti dice che lo percepisci nel cervello, non dove credi di sentirlo.
Ma tu lo senti nel pensiero e solo lì.

Per quanto riguarda la teoria di Darwin, è certo che è esattamente come te la ho raccontata.
La tua concezione di selezione naturale è commovente: sembra proprio tu mi parli di un disegno intelligente.
Essa premia anche ciò che è potenziale?
Ma di cosa stai parlando? Di Dio? Di Finalismo?
La selezione premia solo ciò che sopravvive: il resto sono tue fantasie.(Preciso che io non credo nè all'una ne alle altre)

La funzione dell'occhio, per quanto complicata, non c'entra con le matematiche, tanto è vero che ce l'hanno anche le bestie, che di matematica non sanno nulla.

In quanto al Dio di Platone, che non è, se non incidentalmente, il Demiurgo, ma l'Uno, il Bene, il Bello; quello di Aristotele, Pensiero di Pensiero e quello di Agostino e Tommaso, come ben dici, sono l'evoluzione, quella sì, di uno stesso Pensiero.

In quanto alle pseudofilosofie di cui parli alla fine, come dice il Vangelo, riconosci l'albero dai suoi frutti.

p&e

Edoardo


Modificato da - leonella55edo47 in data 01 dicembre 2008 22:37:08
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theco
Utente Super




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Inserito il - 01 dicembre 2008 : 23:04:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di leonella55edo47:

Se non ti rendi conto che un vestito bagnato lo percepisci nel tuo Pensiero e non nella materia, è difficile proseguire oltre nel ragionamento.
Anche il tuo materialismo ti dice che lo percepisci nel cervello, non dove credi di sentirlo.
Ma tu lo senti nel pensiero e solo lì.

Per quanto riguarda la teoria di Darwin, è certo che è esattamente come te la ho raccontata.
La tua concezione di selezione naturale è commovente: sembra proprio tu mi parli di un disegno intelligente.
Essa premia anche ciò che è potenziale?
Ma di cosa stai parlando? Di Dio? Di Finalismo?
La selezione premia solo ciò che sopravvive: il resto sono tue fantasie.(Preciso che io non credo nè all'una ne alle altre)

La funzione dell'occhio, per quanto complicata, non c'entra con le matematiche, tanto è vero che ce l'hanno anche le bestie, che di matematica non sanno nulla.

In quanto al Dio di Platone, che non è, se non incidentalmente, il Demiurgo, ma l'Uno, il Bene, il Bello; quello di Aristotele, Pensiero di Pensiero e quello di Agostino e Tommaso, come ben dici, sono l'evoluzione, quella sì, di uno stesso Pensiero.

In quanto alle pseudofilosofie di cui parli alla fine, come dice il Vangelo, riconosci l'albero dai suoi frutti.

p&e

Edoardo




Anch'io trovo commovente la tua incapacità di concepire un fine che non sia metafisico.
Va a finire che qua, a forza di commuoverci reciprocamente, finisce tutto in un gran pianto, quindi ti dò pienamente ragione... è inutile proseguire oltre.

Ciao, Andrea
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 01 dicembre 2008 : 23:23:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le teorie scientifiche passano in fretta, ma il pensiero filosofico è eterno

Mmmhhh... le teorie scientifiche non passano in fretta, rimangono per l'eternità a dimostrare quello che era l'orizzonte di chi le ha enunciate, nel momento in cui sono state enunciate; e questo nulla toglie alla loro validità come modello contingente, ed il fatto che esista una rappresentazione più precisa o più ampia dello stesso oggetto è semplicemente uno stimolo ad andare oltre, senza i continui avvitamenti su sé stessi che caratterizzano tutta la storia del pensiero filosofico.

Ma se a te piace arrotolarti sul pensiero e sulla presunta inconoscibilità della materia fai pure, ognuno passa il suo tempo come meglio crede. Io postulo una sua esistenza indipendente dal mio pensiero, e dopo aver fatto questo primo saltino, che a te sembrerà triplo e carpiato, procedo spedito nell'ambito del conoscibile, con tanta bellissima strada davanti, e mi appago nel conoscere. Non tolleri gli assiomi? Sai, io alla geometria euclidea ci credo, e non come atto di fede, ne sarei allergico, ma per quello che ne deriva: ma tu sei liberissimo di usare al suo posto quella iperbolica, se sai gestirne gli effetti... Quanto al conoscere meglio la metafisica, questa stessa affermazione è una contraddizione in termini, non c'è nulla da conoscere, puoi usare tanti altri verbi ma questo direi proprio di no. Oppure diamo un'altra definizione o della metafisica o del verbo conoscere.

L'affermazione che la mente derivi dal cervello è una pura deduzione: e non c'è bisogno di sperimentare altre autocoscienze per ipotizzare che siano simili alla propria entro una certa distribuzione: in questa stessa discussione, qualche pagina fa, trovi qualche affermazione simpatica al riguardo:
il senso di identità è una propietà emergente di certi sistemi complessi. In sostanza, quando un gruppo di neuroni interconnessi raggiungono un livello di complessità sufficiente, nasce un io
la nostra "coscienza" [può essere] un epifenomeno di sistemi neuronali complessi
Una lumaca, un calabrone, i tuoi gipeti, un bonobo, forse anche Berlusconi, hanno una rete di cellule nervose che consente loro di interagire con la realtà (ammesso che esista, ovviamente) e di sopravvivere. Ma la loro attività bioelettrica viene compromessa da lesioni alla rete, ed il loro "comportamento" degenera in modo proporzionale all'entità delle lesioni stesse (in senso statistico e non deterministico) o alla loro degenerazione dovuta all'invecchiamento. Questo non è pensiero? Può darsi, ovviamente non è dimostrabile, e allora diciamo che esistono due cose distinte: una attività neuronale bioelettrica, su cui è possibile sperimentare (a parte gli eventuali vincoli etici) e un'altra categoria che tu chiami pensiero, diversissima per carità dalla cosa numero uno, alla quale continuerete a pensare (perché altro non si può fare) fino alla fine del tempo. Con i miei migliori auguri.



Si fa presto a dire evoluzionismo Paolo Mazzei   Link   Link
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 02 dicembre 2008 : 13:38:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ad Andrea Theco.
Ieri ti ho risposto in un modo effettivamente brutale, ma non troppo villano.
Me ne scuso.
Ma quello che ti ho detto resta valido.
Se vorrai pensarci su, forse ne trarrai qualche giovamento.
Altrimenti, peccato...


Adesso devo risponderti sull'altra discussione, dove vuoi semplicemente cacciarmi, poi a Mazzei e poi ad altri.
Mi sono cacciato in un bel ginepraio.
Ma ne vale la pena.

p&e

Edoardo
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Hemerobius
Moderatore


Città: Alghero
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 02 dicembre 2008 : 16:33:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Volevo presentare un prezioso documento per comprendere le teorie antievulozioniste!
Si tratta di un libro:
Si fa presto a dire evoluzionismo

il volume PRIMO dell'Atlante della Creazione di tal Harun Yahya, turco!
Come vedete è un volumone formato A3 che io ho fotografato su una bilancia:
Si fa presto a dire evoluzionismo

una cosa da 6,1 Kg (sì sei chili e cento grammi), una cosa di superlusso per rilegatura, carta, finiture, formato. Questi volumi vengono DONATI ad istituzioni scientifiche italiane.
Vediamone il frontespizio:
Si fa presto a dire evoluzionismo

Questo Atlante della Creazione non è un libro scientifico ma un libro fideistico. Con qualche difficoltà, in questa foto, si possono leggere le ultime righe della notizia al lettore: "Si spera che il lettore esamini anche le recensioni degli altri libri che si trovano in fondo al testo. La gran quantità di materiali su argomenti di fede è molto utile e piacevole da leggere. In questi libri, a differenza di molti altri, non si troveranno opinioni personali dell'autore, spiegazioni basate su fonti dubbie, stili non osservanti del rispetto e delle reverenza dovuti ad argomenti sacri, né argomentazioni senza speranza, pessimistiche, che creano dubbi nella mente e distorsioni nel cuore".
Vediamo queste recensioni:
Si fa presto a dire evoluzionismo

Ingrandite e guardate in quante e che lingue è tradotto ciascun volume, estremamente interessante ed indicativo (e preoccupante !).
Scientificità? Vi mostro un caso di studio che mi tocca da vicino:
Si fa presto a dire evoluzionismo

Scusate il riflesso! Ma si vede comunque che il formic-ale-one vivente viene confuso con un formic-one fossile .
Ci rido, ma tutto questo sinceremante mi sconvolge.

Non aggiungo altro, non credo avrei il necessario distacco.


Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 02 dicembre 2008 : 21:42:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusami, Paolo Mazzei, ma stasera ho già scritto troppo e non riesco più ad affrontarti.
Poi, credo che tra Spiritualisti e Materialisti molte volte il dialogo sia tra sordi. Ho un solo argomento da chiarire, anche per gli altri.
Quando io dico che una affermazione non è scientifica (cioè non è sperimentabile) non intendo dire che è senza senso.
Anche io penso che gli altri siano autocoscienti. Ma lo credo per ragioni metafisiche o metascientifiche: non per ragioni scientifiche.
Siete voi scientisti che affermate che ciò che non è scientifico è irrazionale: io voglio solo dimostrarvi che gran parte del vostro sapere non è scientifico. E questo vuol dire Metafisico.

Affermare che il pensiero ha origine dai neuroni è metafisica, non scienza, e vale come dire che i neuroni derivano dal pensiero: certo, una delle due e vera e l'altra falsa. Ma ci crediamo per convinzione interna, non per esperimento, che è impossibile.

La Scienza ha queste tre caratteristiche:

1) deriva dall'esperienza sensibile
2) viene sviluppata razionalmente
3) è sperimentabile

Le prime due sono proprie anche della Metafisica, od anche della maggior parte del sapere umano.
Le prossime risposte torneranno sul tema "evoluzionismo".

Paola & Edoardo

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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 02 dicembre 2008 : 23:08:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Affermare che il pensiero ha origine dai neuroni è metafisica, non scienza, e vale come dire che i neuroni derivano dal pensiero
non ci vedo nessuna logica in questa affermazione: i neuroni sono pura e semplice materia, quindi inconoscibile anzi incontattabile per adeguarmi al tuo vocabolario metafisico, postulare che derivino dal pensiero è semplicemente un nonsenso, potrei chiamarlo in parecchi altri modo meno diplomatici, e un'ipotesi del genere violerebbe un bel po' di principi di conservazione, quindi è sicuramente falsa.

Mentre ipotizzare che i neuroni siano condizione necessaria per il pensiero è sicuramente non dimostrabile solo perché non conosco una definizione oggettiva di pensiero, ma è altrettanto sicuramente ragionevole, per tutto quanto precedentemente esposto; così come è ragionevole la geometria euclidea, così come ritengo poco ragionevole l'idea di una divinità creatrice, anzi la definirei inutile nei termini di Ockam. Nel senso che non è una spiegazione di nulla (non si spiega una realtà complessa postulando un'entità ancora più complessa che però non richiede spiegazioni) e nulla aggiunge alla comprensione del reale.

Quando io dico che una affermazione non è scientifica (cioè non è sperimentabile) non intendo dire che è senza senso
Quando io dico che una affermazione è senza senso non intendo solo che non è scientifica: intendo che non contiene elementi di ragionevolezza e che è "neutra", cioè che non esistono criteri per deciderne la verità o falsità, che se ne potrebbero formulare molte altre in contraddizione con essa, altrettanto indimostrabili, e che non consente di fare alcuno tipo di previsione a suo sostegno. Invece se postulo che il mio pensiero derivi dai miei neuroni, posso prevedere che quando essi cesseranno di funzionare le "manifestazioni" del mio pensiero cesseranno. Questo io non potrò mai verificarlo, ma lo accetto per analogia con le morti di altri individui appartenenti alla mia stessa specie e dotati di un cervello simile al mio, e ciò mi basta.

Comunque credo anch'io che sia inutile andare avanti, Paola o Edoardo o entrambi che tu sia (parli al singolare e vi firmate al plurale): le nostre convinzioni profonde sono antitetiche e lontane anni luce, ed il tempo è purtroppo una risorsa limitata per tutti.



Si fa presto a dire evoluzionismo Paolo Mazzei   Link   Link
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theco
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Inserito il - 03 dicembre 2008 : 09:13:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa discussione è stata bloccata su richiesta degli amministratori.

Ciao, Andrea
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Acipenser
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Inserito il - 25 marzo 2010 : 02:24:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La presente discussione è stata recuperata dalla vecchia versione di L'UOMO E LA NATURA: SCIENZA CULTURA ED ETICA; prima di intervenire si prega di leggere qui.

Buon proseguimento.


Tautò tèni zon kài
tethnekós kai egregoròs
kai kathèudon kai nèon kai
gheraiòn tade gàr
metapésonta ekéina ésti
kakèina pàlin táuta.

Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
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basalto
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Inserito il - 08 aprile 2010 : 16:29:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
scusate,ma è 30 anni che non faccio greco.... una traduzioncina????

Dawkins santo subito
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Acipenser
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Inserito il - 08 aprile 2010 : 19:47:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di basalto:

scusate,ma è 30 anni che non faccio greco.... una traduzioncina????


Ciao e benvenuto, quella è semplicemente la mia firma ; a breve mi premurerò di separarla dal corpo del testo con una linea orizzontale, in effetti non sei il primo che la interpreta come parte dell'intervento. Per evitare di tediare gli altri lettori, ti rimando alla parte terminale di questa discussione, che contiene un breve off topic inerente proprio alla firma ed alla sua traduzione.

Tautò tèni zon kài
tethnekós kai egregoròs
kai kathèudon kai nèon kai
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Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
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basalto
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Inserito il - 14 aprile 2010 : 09:52:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ringrazio....

torno sull'argomento, perchè purtroppo con le vicende del creazionista demattei al vertice del CNR le cose stanno precipitando....

è inutile: certe persone non ci arrivano....
e pensano di trattare l'evoluzione ela scienza in generale come subordinata alla filosofia...
liponi davanti a fatti accertati e ti rispondono che non provano nulla...
mah....

Dawkins santo subito
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Acipenser
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Inserito il - 14 aprile 2010 : 23:05:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di basalto:
torno sull'argomento, perchè purtroppo con le vicende del creazionista demattei al vertice del CNR le cose stanno precipitando....

è inutile: certe persone non ci arrivano....


Aldo, se vuoi parlare di fatti specifici che toccano la diatriba creazionismo-evoluzionismo su un piano pratico dovresti avere cura di mantenere una dialettica policy. Se vuoi, puoi raccontarci cosa non condividi delle decisioni e delle posizioni in materia evoluzionistica di De Mattei.

e pensano di trattare l'evoluzione ela scienza in generale come subordinata alla filosofia...


Il rapporto tra scienza e filosofia è dibattuto, anche in ambito accademico. L'evoluzione è un fenomeno, la scienza un metodo e la filosofia ha una natura quantomeno doppia, essendo considerata materia o metodo a seconda delle situazioni. Le relazioni tra i tre concetti in un diagramma di Venn potrebbero avere forte carattere interpretativo.

liponi davanti a fatti accertati e ti rispondono che non provano nulla...
mah....


Se parliamo in un'ottica strettamente formale sono d'accordo con loro; restringendo il campo ad un grado di errore generalmente accettato per problemi di complessità analoga allo studio delle dinamiche evolutive ritengo invece che i fatti di cui parli possano tranquillamente considerarsi tali.



Tautò tèni zon kài
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Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 27 aprile 2010 : 18:59:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mazzeip:

Affermare che il pensiero ha origine dai neuroni è metafisica, non scienza, e vale come dire che i neuroni derivano dal pensiero
non ci vedo nessuna logica in questa affermazione: i neuroni sono pura e semplice materia, quindi inconoscibile anzi incontattabile per adeguarmi al tuo vocabolario metafisico, postulare che derivino dal pensiero è semplicemente un nonsenso, potrei chiamarlo in parecchi altri modo meno diplomatici, e un'ipotesi del genere violerebbe un bel po' di principi di conservazione, quindi è sicuramente falsa.

Mentre ipotizzare che i neuroni siano condizione necessaria per il pensiero è sicuramente non dimostrabile solo perché non conosco una definizione oggettiva di pensiero, ma è altrettanto sicuramente ragionevole, per tutto quanto precedentemente esposto; così come è ragionevole la geometria euclidea, così come ritengo poco ragionevole l'idea di una divinità creatrice, anzi la definirei inutile nei termini di Ockam. Nel senso che non è una spiegazione di nulla (non si spiega una realtà complessa postulando un'entità ancora più complessa che però non richiede spiegazioni) e nulla aggiunge alla comprensione del reale.



Trovo riaperta la discussione, e rispondo, dopo 2 anni a Mazzeip (il quale, nel frattempo, si sarà fatto frate, e mi leggerà nella clausura di Camaldoli).

1) Difficile è dare una definizione di pensiero, ma esso è l'unica cosa che noi realmente conosciamo e di cui abbiamo esperienza: siamo esattamente noi, il nostro Io, la cosa della quale abbiamo più cura e per la quale nutriamo più interesse.

2) Non si può parlare scientificamente del pensiero, se non inteso come l'insieme di sue ipotetiche manifestazioni, in quanto esso non è percepibile: non siamo in grado di dimostrarci scientificamente che alcun altro individuo sia autocosciente, nè possiamo dimostrare la nostra autocoscienza ad altri.
Se è vera l'ipotesi materialista, i comportamenti altrui possono spiegarsi con il solo meccanismo elettro-chimico neurale, ed il pensiero è assolutamente inutile. D'altro canto, Telesio attribuiva autocoscienza anche alle pietre, e nessuno sarà mai in grado di dimostrare scientificamente il contrario.

3) L'affermazione che i neuroni (e la materia in genere) derivino dal pensiero è talmente senza senso che costituisce l'80% del pensiero filosofico occidentale.

Da Anassimandro ed Eraclito, con il Logos, a Parmenide, con il suo "Pensare ed essere sono la stessa cosa", ad Aristotele, con il suo Principio "Pensiero di Pensiero", giù giù fino ad Hegel ed all'Idealismo moderno, e avanti ancora...
Senza parlare del Creazionismo cristiano, che tanto preoccupa Basalto.

L'idea di Dio è stata l'unica a fornire una spiegazione ragionevole all'esistenza nostra e dell'Essere in genere: non per nulla tutti i grandi Geni del pensiero sono giunti lì. Tu sei libero di pensarla diversamente, ma non dovresti disprezzarne l'idea senza almeno prima cercare di capirla: è il Materialismo che porta a contraddizioni logiche tali, che nessun materialista è in grado di vivere effettivamente in modo conseguente ai suoi convincimenti (mi riservo di spiegare meglio questa affermazione).

Ti saluto caramente.

Edoardo
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Acipenser
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Inserito il - 27 aprile 2010 : 19:55:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
[...] e rispondo, dopo 2 anni a Mazzeip (il quale, nel frattempo, si sarà fatto frate, e mi leggerà nella clausura di Camaldoli).

[...] Senza parlare del Creazionismo cristiano, che tanto preoccupa Basalto.


Ciao Edoardo, dovresti mantenere una dialettica scevra da sarcasmo.



Tautò tèni zon kài
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Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
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leonella55edo47
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Inserito il - 29 aprile 2010 : 19:34:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Acipenser, non ti sembra che sarcasmo sia una parola un po' grossa?.
Ipotizzare che Mazzeip si fosse fatto frate voleva solo sottolineare che in due anni chissà cosa è mai potuto succedere.
Ma se Mazzeip se ne è avuto a male, me ne scuso sinceramente.

In quanto a Basalto aveva in modo evidente usato espressioni poco gentili, ma non mi sembra che la mia possa averlo urtato più di tanto: effettivamente si era detto preoccupato del creazionismo...

Con simpatia, tanti saluti e auguri per il tuo compito di moderatore.

Edo
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Acipenser
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Inserito il - 29 aprile 2010 : 21:23:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di leonella55edo47:

Caro Acipenser, non ti sembra che sarcasmo sia una parola un po' grossa?.
Ipotizzare che Mazzeip si fosse fatto frate voleva solo sottolineare che in due anni chissà cosa è mai potuto succedere.
Ma se Mazzeip se ne è avuto a male, me ne scuso sinceramente.


No, mi spiace. In un dibattito evoluzionismo-creazionismo non posso interpretare la tua affermazione come neutra.

In quanto a Basalto aveva in modo evidente usato espressioni poco gentili, ma non mi sembra che la mia possa averlo urtato più di tanto: effettivamente si era detto preoccupato del creazionismo...


Basalto ha avuto un piccolo richiamo, molto simile all'invito che ho rivolto a te.

La seconda frase che ho citato non avrebbe comportato da sola la modesta nota. Tuttavia l'ho sottolineata perché componente di un messaggio oltre la soglia del richiamo. Ad ogni modo tale soglia, a causa della foggia attuale del regolamento, non è molto alta; a mio avviso, ne discende che piccoli incisi di moderazione non costituiscano denunce gravi ma piuttosto elementi quasi costitutivi delle discussioni, il cui fine ultimo è soltanto quello di garantire pari condizioni a tutti i partecipanti. In altre parole, attenersi al regolamento in maniera stretta è un modo per abbattere il grado di arbitrarietà nella moderazione.



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Subpoto
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Inserito il - 30 aprile 2010 : 00:00:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Vorrei essere un creazionista ma ci sono alcuni dubbi che non riesco proprio a risolvere.

Nelle pagine precedenti ho letto moltissime parole e citazioni di menti eccelse ma non sono riuscito a trovare neanche un lumicino che chiarisse i miei dubbi.

Se partiamo dall'affermazione:"Dio creo l'uomo" con un atto di fede potremmo essere tutti d'accordo.

Ma non è questo il dubbio che mi arrovella la mente, il problema reale è come e quando le creò?

Creò una scimmia, oppure dopo averci pensato cinque miliardi di anni creò Lucy, ma forse no, troppo poco evoluta e diversa dall'uomo di oggi, secondo me decise di pensarci ancora un po'.
Forse i pitecantropi erano troppo scimmieschi, decise di partire da Homo habilis, ma l'esperimento non gli piacque molto e dopo qualche centomila anni lo rottamò ed uscì con un nuovo modello sicuramente più funzionale che chiamò Homo ergaster.
Qualche altro centinaio di migliaia di anni e dovette ritirare anche questo modello mettendo sul mercato l'ultima versione: l'Homo erectus.
Neanche questa versione si dimostrò all'altezza delle sue aspettative e gli affiancò un Homo neanderthalensis.
Continuando gli esperimenti un giorno mentre si aggirava nell'Africa meridionale dopo un'alluvione prese un po' di fango, ci sputò sopra, guardò il risultato e si compiacque.
Il nuovo modello in 200000 anni fece piazza pulita di tutti i modelli precedenti e conquistò ogni angolo della Terra tanto che Dio 7000 anni fa lo guardò e disse:"Finalmente l'ho creato a mia immagine e somiglianza".

In tutta questa storia non ci ho capito niente,se l'uomo non si è evoluto dai primati qual'è in realtà l'uomo creato da Dio?

Per favore qualcuno mi aiuti!!!!!!




La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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Acipenser
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Inserito il - 30 aprile 2010 : 01:37:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Sandro, chiedo anche a te di tenere uno stile argomentativo neutro dal punto di vista connotativo; mi rendo conto che le mie puntualizzazioni possano apparire eccessive, le motivazioni del mio agire sono spiegate sopra.

In futuro potremmo definire meglio cosa si intende qui per sarcasmo, anche per dare il benvenuto definitivo all'ironia (che secondo me è temuta solo dai regimi), ma per adesso il regolamento è quello mostrato nell'avviso.

Colgo l'occasione per ricordare a chi lo volesse che sul regolamento di sezione è possibile esprimere critiche, suggerimenti ed osservazioni.



Tautò tèni zon kài
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Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
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leonella55edo47
Utente Super



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Inserito il - 01 maggio 2010 : 18:25:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Subpoto:

Per favore qualcuno mi aiuti!!!!!!


Sandro


Non so se riuscirò ad aiutare Sandro o nessun altro. Per lo meno ci provo.
Premetto che quello che dirò non ha la pretesa di essere la Verità, ma solo di essere verosimile, pretesa massima per quando si toccano argomenti al di fuori dalla nostra possibilità di esperienza.

Vorrei sviluppare le mie argomentazioni in due punti.

1) Chiedersi Quando Dio ha creato (l'Uomo o l'Universo)? è come chiedersi Quando, nel corso del Poema, Omero scrisse l'Odissea? (o l'Iliade, a scelta).
Dio è al di fuori del tempo e dello spazio (a questo c'era già arrivato Aristotele e forse anche Parmenide, con la solo ragione).
L'atto creativo è per Lui qualche cosa che comprende l'intero Creato con tutto il suo tempo ed il suo spazio, dall'inizio alla fine.

Ma per noi, che trascorriamo la Creazione nel tempo, ha senso chiederci se possiamo vedere nel tempo l'atto divino.
Quello che sfugge ai più è che questo atto, se visto dal tempo, può avvenire in un momento qualsiasi, all'inizio dei tempi, ieri, domani o alla fine del mondo.
Infatti l'Universo nasce con tutto il suo tempo, passato e futuro, e comunque e in qualsiasi momento nasca, appare con tutta la sua storia, compreso il passato.

Anzi, l'idea che la Creazione avvenga all'inizio dei tempi è la più ingenua e la meno probabile: se il Mondo nasce dall'inizio alla fine, è più sensato pensare che venga creato alla fine del tempo, così come un libro, per tornare all'analogia con Omero, viene scritto, almeno formalmente, dopo che la vicenda si è conclusa.

Personalmente credo invece che l'atto creativo venga visto dal tempo istante dopo istante: noi veniamo creati in questo momento, assieme a tutto l'Universo che ci circonda. Dio dà vita alla Sua Creazione semplicemente pensandola, lasciando funzionare le leggi fisiche da Lui formulate, che regolano la materia, che è il palcoscenico su cui si muovono gli uomini, e accettando gli atti di Libertà degli Spiriti, il nostro e quello di qualsiasi altro, superiore o inferiore.
Cosicchè noi siamo concreatori con Lui dell'universo che prende forma intorno a noi, passo dopo passo, man mano che il tempo trascorre.

La Creazione non è già avvenuta od avverrà: sta avvenendo.

2) Dio non crea oggetti, ma processi. Non è un falegname che costruisce un tavolo: se deve fare un tavolo deve prima pensare all'albero, al seme e via via all'indietro a tutto ciò che lo precede.
Dio crea processi logici, che noi trascorriamo nel tempo nel verso dello sviluppo logico (Hegel).

Per questo le domane di Subpoto appaiono prive di consistenza a chi vede le cose in questo modo.

Preciso che quello che ho detto è grosso modo conforme a gran parte del pensiero flosofico e teologico della nostra storia.
Basta leggere il canto XXXIII del Paradiso di Dante per riconoscere questi concetti, che ci vengono da Aristotele, S.Tommaso, Hegel in un unico processo di sviluppo ed approfondimento delle realtà metafisiche.

Edo





Modificato da - leonella55edo47 in data 01 maggio 2010 18:28:19
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