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CIACCA
Utente Senior


Città: Longarone
Prov.: Belluno

Regione: Veneto


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Inserito il - 14 marzo 2016 : 16:39:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non posso dichiararmi fan di Gould perché la mia passione letteraria era sempre stata altrove...
L'ho scoperto da poco grazie a voi del forum ed ora sto leggendo "gli alberi non crescono fino in cielo" che mi pare abbastanza abbordabile come comprensione dei contenuti espressi.
Ho inoltre acquistato "l'equilibrio punteggiato" che da una prima rapida occhiata mi pare molto più tecnico e che necessita di conoscenze di base abbastanza profonde per una ottimale comprensione.
Non dispero, ma potrebbero volerci anni per capirlo...
Ringrazio Giuseppe -marz- per questo ed altri post sempre interessanti e stimolanti per la mente.

Ciao Christian
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 14 marzo 2016 : 19:24:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Stregatto:

Ciao a tutti!
Ho visto con molto ritardo questa interessantissima discussione e colgo l'occasione per intervenire, sperando che non sia troppo tardi.
Ringrazio Giuseppe per aver sollecitato l'interesse per l'argomento.
Sono anch'io, sin dall'adolescenza, un fan di S. J. Gould, che considero una delle più brillanti menti di sempre.
Come è stato sottolineato nel corso della discussione, all'attività scientifica lo studioso ha sempre affiancato grandissime capacità di scrittore e di divulgatore.
A questo proposito, tempo fa avevo segnalato nella Biblioteca del nostro Forum la riedizione di "Questa idea della vita", una delle sue opere più accattivanti, pubblicata per la prima volta in Italia nel lontano 1984 e ormai da anni fuori catalogo. La nuova edizione è stata pubblicata circa un anno fa dall'ottimo editore Codice:

Link
Link
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Link

Recentemente ho "riesumato" dai miei archivi tre bellissimi articoli di Gould pubblicati in quegli anni su "Airone", che segnarono l'avvio di una collaborazione tra lo studioso e il periodico, che andò avanti per alcuni anni. Li ho scansionati in Pdf e mi piacerebbe postarli qui, sperando di fare cosa gradita a tutti gli estimatori, gli appassionati e (perché no?) i critici del grande teorico e storico della scienza americano. Posso farlo? E' consentito?
Grazie a tutti.
Buona giornata!

Enzo



Condivido al 100% il tuo intervento. I fans di Gould sono più di quanto pensassi e la cosa mi fa molto piacere. Io leggerei molto volentieri gli articoli cui fai riferimento, citando ovviamente la fonte, ma forse non si può e su questo punto specifico è meglio che si pronunci un moderatore.




Giuseppe
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


8788 Messaggi
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Inserito il - 14 marzo 2016 : 19:32:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di CIACCA:

Non posso dichiararmi fan di Gould perché la mia passione letteraria era sempre stata altrove...
L'ho scoperto da poco grazie a voi del forum ed ora sto leggendo "gli alberi non crescono fino in cielo" che mi pare abbastanza abbordabile come comprensione dei contenuti espressi.
Ho inoltre acquistato "l'equilibrio punteggiato" che da una prima rapida occhiata mi pare molto più tecnico e che necessita di conoscenze di base abbastanza profonde per una ottimale comprensione.
Non dispero, ma potrebbero volerci anni per capirlo...
Ringrazio Giuseppe -marz- per questo ed altri post sempre interessanti e stimolanti per la mente.



Ti ringrazio molto per le gentili parole. La mia opinione è che, se è abbastanza facile seguire il filo conduttore di Gould, non sempre è altrettanto facile (ed uso un eufemismo ) capire le implicazioni scientifiche sulla teoria evolutiva di quanto Gould sta scrivendo.

Per quanto mi riguarda, l' insegnamento più prezioso che mi ha dato Gould è stato quello di abituarmi non dare mai niente per scontato....


Giuseppe
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Stregatto
Utente Senior


Città: Arezzo


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Inserito il - 14 marzo 2016 : 22:54:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Messaggio originario di Stregatto:

Ciao a tutti!
Ho visto con molto ritardo questa interessantissima discussione e colgo l'occasione per intervenire, sperando che non sia troppo tardi.
Ringrazio Giuseppe per aver sollecitato l'interesse per l'argomento.
Sono anch'io, sin dall'adolescenza, un fan di S. J. Gould, che considero una delle più brillanti menti di sempre.
Come è stato sottolineato nel corso della discussione, all'attività scientifica lo studioso ha sempre affiancato grandissime capacità di scrittore e di divulgatore.
A questo proposito, tempo fa avevo segnalato nella Biblioteca del nostro Forum la riedizione di "Questa idea della vita", una delle sue opere più accattivanti, pubblicata per la prima volta in Italia nel lontano 1984 e ormai da anni fuori catalogo. La nuova edizione è stata pubblicata circa un anno fa dall'ottimo editore Codice:

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Recentemente ho "riesumato" dai miei archivi tre bellissimi articoli di Gould pubblicati in quegli anni su "Airone", che segnarono l'avvio di una collaborazione tra lo studioso e il periodico, che andò avanti per alcuni anni. Li ho scansionati in Pdf e mi piacerebbe postarli qui, sperando di fare cosa gradita a tutti gli estimatori, gli appassionati e (perché no?) i critici del grande teorico e storico della scienza americano. Posso farlo? E' consentito?
Grazie a tutti.
Buona giornata!

Enzo



Condivido al 100% il tuo intervento. I fans di Gould sono più di quanto pensassi e la cosa mi fa molto piacere. Io leggerei molto volentieri gli articoli cui fai riferimento, citando ovviamente la fonte, ma forse non si può e su questo punto specifico è meglio che si pronunci un moderatore.






Grazie mille, Giuseppe!
Nei prossimi giorni contatterò qualche moderatore per sapere se è possibile postarli nel Forum. Ho un dubbio circa la capienza dei Pdf, che sono piuttosto pesanti: so che per le foto il Forum ha stabilito un limite ben preciso (che credo dovrebbe essere fissato a 300 Kb, non sono sicuro), ma non so se esiste un limite anche per i Pdf e a quanto corrisponde. Le dimensioni del primo corrispondono a 20.080 KB (19,6 MB);il secondo è un po' più leggero: 6.856 KB (6,69 MB); il terzo, infine, è di 7,54 MB. Se troppo grandi, provvederò a ridurli.
Nel caso non fosse possibile pubblicarli, posso mandarteli in privato.

Enzo

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D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


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Inserito il - 15 marzo 2016 : 01:41:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Credo si tratti di materiale coperto da diritto d'autore, quindi non può essere postato sul forum (credo, ma potrei essere smentito).
Il discorso è diverso se venissero trovati siti dove gli articoli sono caricati legalmente: un link qui ci starebbe bene

Per il problema tecnico dei 300 Kb, esso vale anche per i file-non-immagine, quindi nulla da fare. L'unico modo per far vedere direttamente sul forum qualcosa di più pesante è caricarlo su YouTube e mettere qui il link attivo, ma vale solo per video o suoni in filmati vuoti...




Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
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Stregatto
Utente Senior


Città: Arezzo


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Inserito il - 15 marzo 2016 : 09:22:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Dario, grazie!
Per quanto riguarda i diritti d'autore, credo che il problema sia meno complesso del previsto. Se non vado errato (me ne accerterò meglio), questa serie di articoli sono stati successivamente raccolti in uno dei numerosi libri di Gould pubblicati in Italia. All'epoca (1984) erano inediti, ed erano un regalo esclusivo di "Airone" per i suoi fedeli lettori. Non vorrei dire una sciocchezza, ma credo che siano stati pubblicati proprio in "Questa idea della vita", che uscì sempre in quel periodo, a distanza di poco tempo. Quindi non so se una situazione del genere è soggetta ai vincoli dei diritti d'autore. Eventualmente, a chi dovrei chiedere il consenso? All'editore che li ha raccolti nel libro oppure alla testata "Airone" (che però oggi è composta da uno staff completamente diverso rispetto a quegli anni)?
Per quanto riguarda la capienza dei PDF, credo che sia possibile ridurli. In caso contrario, potrei fare una nuova scansione.

Enzo


Modificato da - Stregatto in data 15 marzo 2016 09:28:26
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D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


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Inserito il - 15 marzo 2016 : 13:40:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non saprei a chi chiedere l'autorizzazione... Suppongo che la rivista Airone sia la detentrice attuale, anche se ha cambiato gestione. Potresti chiedere a loro; al più ti indirizzano alle persone giuste






Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
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Stregatto
Utente Senior


Città: Arezzo


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Inserito il - 15 marzo 2016 : 15:36:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Dario, mi hai dato una buona idea. Proverò a contattare l'attuale redazione della rivista ed eventualmente, se loro non c'entrano più nulla, mi indirizzeranno correttamente verso altre persone.

Enzo


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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 15 marzo 2016 : 21:14:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Enzo, potresti citare il titolo dei tre articoli pubblicati su "Airone" e dire brevemente di cosa parlano?
Così vediamo subito se sono stati ripresi in "Questa idea della vita".



Giuseppe
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Stregatto
Utente Senior


Città: Arezzo


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Inserito il - 15 marzo 2016 : 22:05:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Giuseppe, certo!
In realtà gli articoli di Gould sono due. Il terzo è un bellissimo articolo biografico di Nicoletta Salvatori e Marco Ferraguti, che in occasione del primo articolo d'esordio di Gould su "Airone (che avrebbe segnato una duratura collaborazione), tracciavano un bellissimo ritratto biografico del grande studioso americano, ricco di aneddoti e curiosità sulla sua vita scientifica e privata. L'articolo si intitola "Un uomo, un tirannosauro e l'evoluzione".
I due articoli di Gould si intitolano invece "Darwin in alto mare" e "Sesso e dimensioni" e, come tutti i successivi della serie, facevano parte della rubrica fissa che l'autore teneva nella storica testata, dal titolo "Come la vedo io".

Enzo


Modificato da - Stregatto in data 15 marzo 2016 22:34:45
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

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Inserito il - 15 marzo 2016 : 22:57:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dovrebbero essere estratti da due saggi pubblicati ne "Il sorriso del fenicottero", secondo me, una delle migliori raccolte di Gould.

Stasera non riesco; se mi sarà possibile domani ne racconto qualcosa. O se vuoi cominciare a farlo tu, mi farebbe piacere.



Giuseppe
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ang
Moderatore


Città: roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 16 marzo 2016 : 12:30:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Dovrebbero essere estratti da due saggi pubblicati ne "Il sorriso del fenicottero", secondo me, una delle migliori raccolte di Gould.


condivido il giudizio di marz su questa raccolta; per il resto io sarei interessato a questi articoli ()
vi segnalo alcuni link che elencano i lavori di gould tradotti in italiano:

Link
Link
Link

ciao

ang



Anche se nessuno di noi sa esattamente dove sta andando o dove andrà a finire.....comunque lascerà la sua indelebile striscia di bava (Beppe/papuina)
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Stregatto
Utente Senior


Città: Arezzo


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Inserito il - 16 marzo 2016 : 14:13:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Dovrebbero essere estratti da due saggi pubblicati ne "Il sorriso del fenicottero", secondo me, una delle migliori raccolte di Gould.

Stasera non riesco; se mi sarà possibile domani ne racconto qualcosa. O se vuoi cominciare a farlo tu, mi farebbe piacere.





Ciao Giuseppe,
da quando li ho letti sono passati tempi geologici ...devo assolutamente andarmeli a rileggere e temo di non poterlo fare prima del prossimo weekend.
Per adesso, mi limito ad accennare a quello che ricordo. "Darwin in alto mare" si trova nel numero di novembre 1984: si tratta proprio del numero che segnava l'esordio di S. J. Gould su Airone, e che inaugurava la storica collaborazione che sarebbe andata avanti per alcuni anni. Ricordo come fosse ieri il sensazionalistico titolo di copertina: "Darwin dissacrato: Stephen Jay Gould per noi!".
Sempre in quel numero apparve l'articolo di Nicoletta Salvatori e Marco Ferraguti, in cui veniva presentata ai lettori italiani la figura di Gould, illustrandone chiaramente le peculiarità di studioso, divulgatore, epistemologo e storico della scienza. Tra le caratteristiche principali attribuite a Gould ne spiccava una, che contraddistingue molti dei suoi scritti: quella di "ridimensionare" spesso certi mostri sacri come Darwin, per poi "riesumare" e ridare lustro ad alcuni studiosi caduti quasi nell'oblio, come ad esempio D'arcy Thompson, autore del noto saggio "Crescita e forma", un classico nel suo genere.

Se la memoria non mi inganna, tra le principali osservazioni critiche che Gould muoveva al metodo di lavoro di Darwin nell'intento di ridimensionarlo, me ne rimasero impresse alcune:

1. L'aver dedicato svariati volumi monografici al trattato sui Cirripedi (che lo assorbirono per 8 lunghi anni) e soltanto uno all'"Origine delle specie".

2. Malgrado il grande interesse nei confronti dei fringuelli, che tanto l'avevano colpito alle Galapagos, nell'"Origine delle specie" ne parla pochissimo: nella sua opera più famosa, il "rappresentante ornitologico" che la fa da padrone è il piccione, che regna incontrastato in innumerevole pagine...

3. L'aver preso alcuni "granchi sistematici" madornali nel classificare i fringuelli, come nel caso del tordo beffeggiatore, dove il padre dell'evoluzionismo toppa proprio in pieno...Tanto è vero che dovette avvalersi della perizia di alcuni studiosi di spicco, che, quanto a sistematica, la sapevano lunga: uno di questi era John Gould, grande ornitologo e disegnatore di uccelli, per nulla parente di Stephen Jay...

Questo è quanto ricordo, ma la memoria mi può ingannare: è l'occasione giusta per andarmeli a rileggere, e spero di fare lo stesso con i bellissimi libri che ci ha lasciato.

Enzo


Modificato da - Stregatto in data 16 marzo 2016 14:20:17
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marz
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Inserito il - 16 marzo 2016 : 20:40:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Me ne riservo anch’ io la rilettura nel week-end. Ne "Il sorriso del fenicottero" il titolo del saggio è leggermente diverso, cioè "Darwin in mare.... e le virtù del porto". Una volta letto, si capisce bene il perchè del titolo.

L’ unica annotazione che farei a quanto tu hai detto è che Gould non intendeva “ridimensionare” il metodo di lavoro di Darwin, ma “dissacrarlo”, cioè togliere quell’ alone leggendario relativo alle sue scoperte nell’ esplorazione delle Galapagos (cosa che naturalmente non toglie nulla alla genialità delle sue intuizioni).



Giuseppe

Modificato da - marz in data 16 marzo 2016 20:44:19
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Stregatto
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Inserito il - 16 marzo 2016 : 23:30:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Hai ragione: il verbo più opportuno è proprio "dissacrare", che inizialmente mi era sembrato esagerato ma che è proprio quello che Airone utilizzò in copertina. Ora che mi ci fai pensare, questo aspetto che hai citato era un altro punto chiave di quell'articolo: dissacrare il mito del viaggio alle Galapagos come "illuminazione" che in un batter d'occhio fornisce a Darwin la chiave dell'evoluzione, una sorta di "mela di Newton"! E a questo proposito, Gould sottolineava invece l'importanza che ebbe per Darwin una semplice, apparentemente "banale", traversata compiuta in Inghilterra da ragazzo, che ebbe un'importanza decisiva per il suo pensiero e la sua formazione.

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marz
Utente Super

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Inserito il - 17 marzo 2016 : 21:25:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Direi qualcosa anche sull’ altro articolo, in cui Gould sostanzialmente analizza il fenomeno della proterandria e della proteroginia.

La proterandria è un fenomeno abbastanza diffuso in natura sia in specie animali che vegetali e consiste, senza usare termini tecnici, nel fatto che individui giovani sono inizialmente di sesso maschile ed in seguito quando diventano più grandi si trasformano in femmine. La proteroginia è il fenomeno inverso, decisamente più raro in natura.

Il titolo fa invece riferimento ad un fatto semplicissimo, ma che spesso ignoriamo. Noi siamo abituati a pensare che nelle specie animali i maschi siano più grandi e robusti delle femmine. In realtà, in natura, la condizione più frequente, nella maggior parte delle specie, è quella contraria e cioè generalmente le femmine sono più grandi e robuste dei maschi, cosa che, dal punto di vista strettamente biologico appare anche più ovvia.

Nei mammiferi prevalgono invece le dimensioni dei maschi (non in tutte le specie) rispetto alle femmine molto probabilmente perché la competizione fra maschi per l’ accoppiamento ha favorito evolutivamente i maschi più robusti.



Giuseppe

Modificato da - marz in data 17 marzo 2016 21:28:42
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marz
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Inserito il - 17 marzo 2016 : 21:40:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Volevo precisare che non conosco l' articolo. Mi sono riferito all' omonimo saggio di Gould contenuto ne "Il sorriso del fenicottero".


Giuseppe
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Stregatto
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Inserito il - 17 marzo 2016 : 21:51:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Giuseppe, davvero interessante! Questo articolo me lo ricordo meno ma ricordo che faceva molto riferimento ai gasteropodi, che Gould aveva studiato in modo particolarmente approfondito. Se la memoria non m'inganna, aveva svolto la sua tesi di laurea su una specie di chiocciole delle Bahamas, e ricordo che, con l'ironia e l'umorismo che sempre lo ha contraddistinto, paragonava questa cosa allo studio e alla monografia di Darwin sui cirripedi, che lo assorbirono per 8 anni.
Quanto alle dimensioni di cui parli, è proprio così: molti danno per scontato che i maschi siano sempre più grandi della femmine. Ma credo che questo sia dovuto a una sorta di "antropomorfismo" che ci spinge ad attribuire nostre caratteristiche a tutti gli organismi viventi.
E comunque anche tra i mammiferi vi sono delle eccezioni: basti pensare alle iene.

Enzo
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