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 Sulla ripa della lanca del Po
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iperione
Utente Senior

Città: Cremona


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Inserito il - 11 agosto 2010 : 18:28:22 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

7 mm.
Trovata sulla riva, a circa 3 metri dal fondo di una lanca del Po in comune di Stagno Lombardo (CR)


Immagine:
Sulla ripa della lanca del Po
172,53 KB
Immagine:
Sulla ripa della lanca del Po
143,51 KB
Immagine:
Sulla ripa della lanca del Po
191,07 KB

ciao

Iperione

garagolo
Moderatore


Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 agosto 2010 : 19:22:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' una Cochlicopa lubrica, ma 7 mm sono decisamente tanti !!!

Ciao


Ale
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iperione
Utente Senior

Città: Cremona


2265 Messaggi
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Inserito il - 11 agosto 2010 : 22:04:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In effetti avevi ragione , l'ho rimisurata, ed è 6,8 mm. ...
Ne avevo già trovate (e postate sul Forum) altre in passato, la più grande, finora, era 6,3 mm.; questa mi aveva lasciato nel dubbio soprattutto per un apparente maggior spessore del guscio.


p.s.: per sicurezza l'ho misurata più volte; alla quarta mi si è letteralmente polverizzata nel calibro...

Modificato da - iperione in data 11 agosto 2010 22:10:30
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Subpoto
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Città: Roma
Prov.: Roma

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Inserito il - 11 agosto 2010 : 23:07:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

La sistematica di questo gruppo in Italia è ancora da capire,per un approfondimento non chiarificatore puoi leggere l'opinione degli autori della checklist.

Questa specie che hai trovato in una lanca in appennino è piuttosto rara e vive in prati semiaridi sopra i 1500 m.




La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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garagolo
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Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
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Flora e Fauna

Inserito il - 11 agosto 2010 : 23:09:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi spiace ma non c'era bisogno di provare per ben 4 volte
Comunque anche 6,8 mi pare una bella misura, i miei esemplari sono tutti inferiori !

Comunque , se era un record ...... te lo sei giocato !!!


Ciao

Ale
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ang
Moderatore


Città: roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 12 agosto 2010 : 09:59:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
in realtà negli appennini si trova a quote decisamente più modeste; personalmente l'ho trovata sotto gli 800 m nei pressi di un torrente

ciao

ang
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garagolo
Moderatore


Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 agosto 2010 : 11:18:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho degli esemplari che provendono dalle mura della Fortezza Da Basso di Firenze !
Ciao

Ale
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PaoloMarenzi
Utente Senior


Città: Cremona
Prov.: Cremona

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 agosto 2010 : 12:03:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
molto interessante Iperione come specie! sembrerebbe che condividiamo gioie e dolori :-)

volevo precisare però che la zona in oggetto non è sugli appennini nè in collina ma nella più bassa pianura padana che si possa immaginare :-))

α#8016;#964;#8048;#961;, #949;#956;#940;#962; #947;#941;#957;#959;#962; #959;#8016;#961;#940;#957;#953;#959;#957;
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iperione
Utente Senior

Città: Cremona


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Inserito il - 12 agosto 2010 : 13:22:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di betelges:
... la zona in oggetto non è sugli appennini nè in collina ma nella più bassa pianura padana che si possa immaginare ...


Penso che nel messaggio di sandro mancasse una virgola...:

<Questa specie che hai trovato in una lanca, in appennino è piuttosto rara e vive in prati semiaridi sopra i 1500 m.>


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garagolo
Moderatore


Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 agosto 2010 : 13:26:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Penso anch'io che Sandro volesse appunto evidenziare la diversità altimetrica dei due ritrovamenti, io stesso ho scritto dei ritrovamenti a Firenze proprio a convalidare un ritrovamento a quote bassissime !

Ciao

Ale

Modificato da - garagolo in data 12 agosto 2010 13:27:47
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PaoloMarenzi
Utente Senior


Città: Cremona
Prov.: Cremona

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 agosto 2010 : 14:21:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ok perfetto :-) misunderstanding chiarito :-)

α#8016;#964;#8048;#961;, #949;#956;#940;#962; #947;#941;#957;#959;#962; #959;#8016;#961;#940;#957;#953;#959;#957;
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Subpoto
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Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 12 agosto 2010 : 16:10:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

E' proprio l'alta valenza ecologica di questa specie in grado di colonizzare altitudini ed ambienti completamente diversi a farmi sospettare che in realtà potrebbe trattarsi di entità diverse.
Naturalmente è solo una mia personale impressione che non posso suffragare con una benché minima prova.
In compenso abbiamo tracciato un quadro sintetico dei vari ambienti in cui può trovarsi questa specie.



La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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Laser
Utente Senior


Città: Valle Mosso
Prov.: Biella

Regione: Piemonte


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Inserito il - 12 agosto 2010 : 18:34:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di iperione:

In effetti avevi ragione , l'ho rimisurata, ed è 6,8 mm. ...
Ne avevo già trovate (e postate sul Forum) altre in passato, la più grande, finora, era 6,3 mm.; questa mi aveva lasciato nel dubbio soprattutto per un apparente maggior spessore del guscio.


p.s.: per sicurezza l'ho misurata più volte; alla quarta mi si è letteralmente polverizzata nel calibro...


Dalla foto la poverina sembra abbastanza robusta, probabilmente il tuo calibro è meglio usarlo come schiaccianoci. .
Scherzi a parte........le mie sono molto meno consistenti, presumo che la maggiore dimensione corrisponda ad una maggiore anzianità.

Provenienti da Santa Caterina Valfurva, 5 mm


Immagine:
Sulla ripa della lanca del Po
118,64 KB

Sergio
--------------------
Indagare per conoscere la natura è vivere (Settepassi)
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vill
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Città: Castelnovo di Sotto
Prov.: Reggio Emilia

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 12 agosto 2010 : 22:58:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao,
questa specie non vive normalmente nelle zone golenali del Po, la si trova in quanto trasportata dalle piene, a meno che non abbia colonizzato in tempi recenti. Nel reggiano la trovo dai 200 ai 1400m. e mai in pianura o come scrive betelges "nella più bassa che più bassa non si può pianura padana", io vivo a + 27m.

Un saluto dai 15°e la pioggia di Arabba (BL) + 1670m
Viller
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iperione
Utente Senior

Città: Cremona


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Inserito il - 12 agosto 2010 : 23:32:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per quanto mi riguarda, in provincia di Cremona l'ho trovata in 3 posti:

Castelleone, 60 m.s.l.m., popolazione vivente in un giardino di villetta nei pressi di zona umida;

Cremona, 35 m.s.l.m., 2 gusci vuoti attaccati a legno marcescente, area incolta soggetta ad esondazioni frequenti da parte di canale limitrofo;

Stagno Lombardo, 1 guscio vuoto, 35 m.s.l.m., riva di lanca del Po.
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Subpoto
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Città: Roma
Prov.: Roma

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Inserito il - 13 agosto 2010 : 13:27:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Per cercare di chiarire la complessa situazione di questo gruppo riporto il parere di Francisco Welter Schultes tradotto liberamente da Animalbase.

Le specie che l'autore prende in considerazione sono quattro di cui una molto dubbia(Cochlicopa repentina Hudec, 1960).

L'habitat è ritenuto molto importante per definire le diverse specie anche se non in maniera indiscutibile essendo segnalate delle sovrapposizioni.

Gli elementi raccolti potranno aiutarci ad orientarci verso una conoscenza migliore di questo gruppo.


C.lubrica(Müller, 1774)

Conchiglia cornea marrone rossastra, lucida, apertura interna leggermente ispessita.
Leggermente più grande Cochlicopa lubricella, meno cilindrica, giri leggermente più bombatii. Gusci isolati possono essere molto difficili da distinguere da C.lubricella, ancora più difficile da C.repentina.

Dimensioni: 5-7,5 x 2,4-2,9 millimetri

Ampia valenza ecologica, di solito in ambienti moderatamente umidi, prati e boschi di valle, sotto pietre e legno. Tollera terreni non calcarei. In pianure e altipiani. In Svizzera fino a 2600 m di altitudine, Bulgaria 1300 m.

C.lubricella(Porro, 1838)

Conchiglia cornea di colore chiaro, snella più piccola di C.lubrica,giri leggermente meno convessi.

Dimensioni: 4,5-6,8 x 2,1-2,5 millimetri

Preferisce prati esposti a S su pendii secchi, habitat di solito più secco di quello di C.lubrica, a volte però si trovano le due specie insieme.
C.lubricella sembra essere più legata ad un substrato calcareo.
In Svizzera, raramente nei boschi, fino a 2800 m, in Bulgaria 1800 m.

Commento

Non riconosciuta come specie da parte di tutti gli autori (Schütt 1996: 21).

C.nitens(Gallenstein, 1848)

Conchiglia scura, corneo bruno marrone caffè, intensamente brillante, più grande delle altre specie.

Dimensioni: 6,2-7,5 x 2,8-3,2 millimetri

In paludi periodicamente inondate ,in canali di irrigazione, prati molto umidi, anche ai margini dell'acqua, su substrato calcareo. In Svizzera fino a 1200 m di altitudine.
Minacciata. Una specie rara. Minacciata da un uso intensivo del territorio combinato con la distruzione continua degli habitat.

Commento

Riconosciuta come una specie indipendente (da C.lubrica) dal 1956, le relazioni precedenti per C.lubrica possono includere anche questa specie.

Cochlicopa repentina Hudec, 1960

Molto simile a C.lubrica, spesso più snella con volute meno convesse, di colore più chiaro,bruno corneo, labbro più ispessito. Spesso determinabile solo anatomicamente (o no?).

Dimensioni: 5,3-7 x 2,3-2,8 millimetri

Habitat più secchi di C.lubrica, calciofila, ma vive anche in habitat relativamente umidi. In Svizzera non si distingue da C. lubrica (Turner et al. 1998).

Commento

Forse non è una specie indipendente. Sembra che gli animali con gli organi riproduttivi di repentina possono essere uguali a Cochlicopa lubrica, e che i caratteri conchigliari e molecolari non forniscono la certezza che C.repentina sia una specie autonoma.(cfr. Turner et al. 1998: 139, citando Falkner 19.992, Armbruster & Schlegel 1994, Armbruster 1995).


La prima considerazione è che l'esemplare di cui stiamo discutendo non sia C.lubrica bensì Cochlicopa nitens(Gallenstein, 1848) per la quale è indicato un habitat perfettamente coincidente.

Più difficile sarà riconsiderare gli altri ritrovamenti, ma ora c'è una base su cui lavorare.





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Sandro
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iperione
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Inserito il - 13 agosto 2010 : 13:58:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Molto interessante, anche se le difficoltà di determinazione mi sembra restino notevoli!

Messaggio originario di garagolo:

E' una Cochlicopa lubrica, ma 7 mm sono decisamente tanti !!!


Quindi 7 mm rientrava comunque nel range delle possibili specie (tranne che per la lubricella)

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Subpoto
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Inserito il - 13 agosto 2010 : 14:29:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Sicuramente ne abbiamo ancora di cose da imparare e pure tante,il forum serve proprio ad evidenziare i problemi e cercare di risolverli con il contributo di tutti.
Per una singola persona sarebbe molto difficile poter esaminare tutto il materiale
delle diverse provenienze che ci appare sul forum.



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Sandro
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garagolo
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Inserito il - 13 agosto 2010 : 16:28:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Iperione, a memoria mi ricordavo solo di esemplari più piccoli, in effetti in raccolta ho verificato che ho esemplari di 6 mm e qualcosa di più.
Sai, ad una certa età , per mettere a fuoco, occorre sempre più distanza dagli occhi e tutto sembra più piccolo, per verificare le vere misure degli esemplari devo metterli sotto il binoculare con la carta millimetrata !

Ho saputo che c'è chi prova col calibro ...... ma pare sia un sistema insidioso !!!!

Ciao

Ale
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Laser
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Inserito il - 13 agosto 2010 : 18:34:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di garagolo:

Iperione, a memoria mi ricordavo solo di esemplari più piccoli, in effetti in raccolta ho verificato che ho esemplari di 6 mm e qualcosa di più.
Sai, ad una certa età , per mettere a fuoco, occorre sempre più distanza dagli occhi e tutto sembra più piccolo, per verificare le vere misure degli esemplari devo metterli sotto il binoculare con la carta millimetrata !

Ho saputo che c'è chi prova col calibro ...... ma pare sia un sistema insidioso !!!!

Ciao

Ale


c'è calibro e calibro !!!!

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Sergio
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Subpoto
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Inserito il - 14 dicembre 2013 : 16:45:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ritornando sugli esemplari di Iperione provenienti dalle lanche del Po voglio aggiungere l'opinione di Georg Armbruster cha ha studiato geneticamente le Cochlicopa.

Riporto la parte riguardante Cochlicopa nitens:

Cochlicopa nitens (Gallenstein, 1848): 'good' taxon. Large and bulgy shells; occurs in undisturbed wet lands and calcareous bogs; patchily distributed in central Europe; rare and endangered snail throughout its distribution range. Cochlicopa nitens can be recognized by a combination of habitat characteristics, ITS1-rDNA sequence signals, allozyme patterns and discriminant thresholds of four shell variables.

Anche se gli studi sono stati effettuati su campioni del nord Europa vi sono delle convergenze tra queste e gli esemplari di Iperione che tenderebbero ad escludere sia C. lubrica che C.lubricella mentre sono compatibili con Cochlicopa nitens (Gallenstein, 1848) come le dimensioni maggiori e l'habitat in ambienti molto umidi.
Essendo Cochlicopa nitens ritenuta buona specie da Armbruster dopo accurati studi sul polimorfismo enzimatico confermati dallo studio del DNA mitocondriale (ITS1) penso che gli esemplari siano da attribuire proprio a Cochlicopa nitens anche se futuri studi genetici dovranno confermare l'identità della specie padana con quella nordeuropea.

Escludendo l'appartenenza di questa specie a C.lubrica includerei il taxon in checklist con una nota in cui viene rimandata un'attribuzione certa ad una conferma di identità specifica con le popolazioni nordeuropee.

Ancora incerto rimane lo status di Cochlicopa lubricella (PORRO, 1838),che Armbruster considera specie polifiletica, se si verificano delle notevoli diversità in un ambiente molto omogeneo come quello nordeuropeo chi sa cosa troveranno eventuali studi genetici in un ambiente frazionato come quello italiano.
Per ora, in mancanza di dati certi, lascerei questa specie insieme a C.lubrica anche se in realtà è molto probabile che si tratti di un complex di specie difficilmente distinguibili.



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Sandro
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