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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
cinciarella
Utente V.I.P.
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
409 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 gennaio 2006 : 17:19:11
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bene bene...dopo aver riscontrato che l'argomento..interessa....e che alcuni hanno dato le loro opinioni sul tema "educazione e/o didattica ambientale"... sulla base delle mie esperienze...amplio la mia opinione solo accennata qua e la nelle risposte...cercando per quanto possa di essere sintetica..ma mia figlia riposa e allora carpe diem.... come dicevo...la scuola da molti viene considerata, a torto a mio avviso come l'unico centro della cultura...cioè come unica sede dove si possa far cultura....per comodità...per pigrizia...per qualsivoglia forma mentale...per cui...quando inizialmente si cominciò a parlare di educazione ambientale..la si infilò dritta dritta nei programmi educativi standard come novità...senza dare delle tematiche precise...ma se è pur vero che la scuola tra i suoi compiti ha quello di educare e formare...è anche vero che per stare al passo con i tempi deve sapersi rinnovare...ed usicre fuori dagli schemi nozionistici che ci hanno sempre assillati...non è cosa facile...mettere poi insieme due parole come educazione e ambiente che vogliono dire praticamente tutto. cosa vuol dire educazione? una serie di comportamenti dettati da norme che portano alla formazione della coscienza pensante dell'individuo? direi qualcosa in più...e la didattica? unma serie di strumenti necessari alla formazione? forse ma anche questo non basta in una società come la nostra che si evolve e cresce con un ritmo impressionante..perchè tutti gli strumenti coniati fino all'"altro ieri" con le generazioni di oggi diventano obsoleti non nel giro di qualche anno, ma dopo qualche mese..... Ho riscontrato però, anche dalle vostre risposte, una concordanza su un punto...il sapere non passivo...ma attivo dunque l'instillazione di una coscienza critica...."ascolto e dimentico, vedo e capisco, faccio e imparo" (antico proverbio cinese)... la parola ambiente poi...tutti ce l'hanno in bocca...ma cosa significa? Tutto...e quando vuol dire tutto non ha alcun significato se non la inserisci in un discorso ben specifico. Per aiutarmi parto dal presupposto dei cerchi concentrici...il mio ambiente...ciò che mi circonda inserito a sua volta in un ambiente più ampio e poi il tutto in uno più ampio ancora e via dicendo e così riesco a dargli una connotazione, che sicuramente ha una base...ahimè antropocentrica...ma che almeno con i bambini mi permette di stimolarli a ragionare partendo da qualcosa che gli è familiare sè stessi e il loro mondo. Quindi in realtà secondo me educazione e didattica ambientale non possono prescindere l'una dall'altra pur essendo ben distinte...il problema stà nell'approccio che non può più essere convenzionale...ma multiforme...come la cultura dovrebbe essere in generale...solo che comprendo la grande fatica di uscire dagli schemi tradizionali quando per anni si sono seguiti...e che il dare via libera ad un approccio multiforme, multidisciplinare e destrutturato non sia impresa da poco........ spero di non essere stata troppo ingarbugliata...perchè la mente è più veloce delle dita sulla tastiera...e che ci siano nuovi spunti di dibattito su questo e altri temi ancora. un saluto claudia |
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Giò
Utente Senior
Città: Enna
Prov.: Enna
Regione: Sicilia
1367 Messaggi Micologia |
Inserito il - 13 gennaio 2006 : 22:19:50
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Ottimo Claudia, ottimo e abbondante. Allora, a parte qualche considerazione diversa, ma che non ritengo di riprendere sul concetto di educazione e di didattica, diciamo immediatamente che per parlare di educazione ambientale e di didattica ambientale bisogna fare delle scelte di campo e muoversi all'interno di dette scelte. Bisogna anche precisare che ogni approccio ad una qualsivoglia scelta di campo impone un problema notevolmente serio. Qua entra in gioco la professionalità di ciascuno di noi e,scusami se non condivido o se condivido solo in parte, un concetto e cioè che la scuola non è capace di orientarsi o non vuole orientarsi all'interno delle innovazioni o meglio se sta ferma al palo utilizzando degli streotipi preconfezionati come sembrava di capire anche dal discorso di Bruno.(unprogetto secondo Bruno a scuola nasce scopiazzando,con il taglia incolla...etc. ed io rispondevo:avvilente,notevolmente avvilente). Dopo questo piccolo preambolo per quanto mi riguarda, e ribadisco che sono uomo di scuola, ritengo che il primo approccio nasca ponendo all'educatore un serio interrogativo e cioè come fare perchè nell'alunno(nel discente a qualsiasi età) nasca, si sviluppi e si consolidi una competenza specifica: Crearsi una Chiave di lettura-comunicazione con l'ambiente per conoscerlo,comprenderlo,salvaguardarlo e perchè no modificarlo senza snaturarlo. Vogliamo affrontare il problema(in seguito si può parlare di esperienze, ma parlare di esperienze sic et simpliciter sarebbe alquanto riduttivo). Comunque ti allego qualche foto.
Immagine: 64,71 KB Ciao Giò
Un saluto circolare Giò . |
Modificato da - Giò in data 13 gennaio 2006 22:29:54 |
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Giò
Utente Senior
Città: Enna
Prov.: Enna
Regione: Sicilia
1367 Messaggi Micologia |
Inserito il - 13 gennaio 2006 : 22:32:14
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Cosa stavano osservando al microscopio?(siamo in una quarta elementare) Osservavano e con un interesse smisurato quanto segue in foto.(ma ne parilamo dopo). foto1 Immagine: 47,8 KB
foto2
Immagine: 62,01 KB Ciao
Un saluto circolare Giò . |
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cinciarella
Utente V.I.P.
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
409 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 gennaio 2006 : 22:57:28
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il problema caro giò...è trovare proprio persone motivate come te e come bruno....e guarda che io ne sento tante ma veramente tante...visto che il mio lavoro principale si svolge nell'ufficio prenotazioni scuole del Bioparco, ex giardino zoologico di Roma, rispondendo personalmente alle telefonate e alle esigenze di insegnanti,dirigenti scolastici, genitori e quant'altro per un complessivo circa di 40.000 alunni l'anno...quindi sarà anche avvilente ma il panorama che ho sottomano (Roma e provincia principalmente) non è dei migliori...la cosa che più mi avvilisce e che quando poi trovi "terreno fertile" cioè qualche insegnante più interessato o più motivato i problemi sono sempre gli stessi...burocrazia e tempi lunghissimi per il reperimento dei fondi così ti perdi per strada anche quelli interessati...ora non so se in sicilia sia diverso...magari anche più facile.... ma non credo...tutto dipende dalla volontà di tentare in ogni modo di bypassare i problemi...magari semplificando al massimo le richieste e riscoprendo che per fare un buon progetto non servono poi solo materiali super tecnologici ma magari un po di sana e rinnovata inventiva... un saluto claudia |
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Giò
Utente Senior
Città: Enna
Prov.: Enna
Regione: Sicilia
1367 Messaggi Micologia |
Inserito il - 14 gennaio 2006 : 07:13:46
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Il problema dei fondi è un altro problema spinoso che va affrontato tenendo conto dei vari gradi discuola e dei vari livelli di progettazione, ma che può risolversi senza bisogno di dover affrontare chissà quali problemie superare chissà quali ostacoli. Anche di questo parlo con cognizione di causa(adesso è anche giusto che io dico che mestiere faccioa scuola). Io sono Dirigente scolastico e espleto questa attivitàda oltre 28anni,a cui si aggiungono otto anni di servizio da docente. Procediamo per gradi. Chi vive il mondo della scuola sa che dall'introduzione dell'autonomia scolastica e con l'avvento del POF, la scuola dotata di personalità Giuridica riceve sula basedella propria complessità(Numero classi, alunni,istituti scolastici...progettazione..etc.)i cosiddetti fondi per l'autonomia(Legge 440). Bene i fondi per l'autonomia costituiscono ilprimo, ma non l'unico, finanziamento a cui accedere per la realizzazionedel POF(Piano dell'offerta formativa). Va da sè che come in tuttele Istituzioni pubbliche detti fondi vanno gestiti tramite uno strumento tecnico che oggi si chiama conto annuale ma che costituisce un vero e proprio Bilancio di previsione la cui approvazione passa attraverso le deliberazioni di un Organo Collegiale (Il consiglio d'Istituto) a seguito dell'espressione del parere dei Revisori dei conti. E' naturale che l'impostazionedel Conto annuale, che pur costituendo ormai uno strumento tecnico, è frutto di una politica scolastico-gestionale che si basa su delle scelte di campo ben precise, scelte che possono privilegiare tali o tali altre attività all'interno di un sitema scolastico, ma che una volta effettuate danno il via liberaalla loro realizzazione senza nessun tipo di pastoia burocratica.(continuo più tardi, ora ho necessità di chiudere:) Ciao Giò
Un saluto circolare Giò . |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 gennaio 2006 : 07:27:55
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Giò, la tua esperienza mi interessa assai. In Inghilterra - almeno quando ero a scuola io, non so se adesso tutto è cambiato - il lavoro di laboratorio cominciava nell'equivalente della nostra prima media ed era una parte indispensable del curriculum al punto che, a fine anno, gli esami per le materie scientifiche erano divisi in due sezioni con valenza equivalente, teoria e lavoro pratico. Qui sembra che sia tutto fatto dai libri, letti in fretta e furia per paura di non finire il programma e imparati a memoria. Matematica esclusa (quattro ore), fanno un vergognoso due ore soltanto di scienza la settimana, tutto buttato insieme. Ma come si fa!
Sarah
L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi. |
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cinciarella
Utente V.I.P.
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
409 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 gennaio 2006 : 10:17:38
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eh ehe caro giò lo immaginavo (che eri molto addentro)....grazie per tutte le tue delucidazioni, che tra l'altro mi permetteranno di essere ancora più obiettiva e preparata quando parlo con le insegnanti....se posso e se hai tempo...volevo chiederti i tempi tecnici di presentazione delle proposte da parte delle insegnanti per ottenere i fondi..perchè non riesco mai a capire quando è troppo presto, quando è troppo tardi, quando è una scusa per tagliare corto... grazie ancora per la tua gentile disponibilità, un saluto a tutti Claudia |
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Giò
Utente Senior
Città: Enna
Prov.: Enna
Regione: Sicilia
1367 Messaggi Micologia |
Inserito il - 15 gennaio 2006 : 13:01:38
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Gli insegnanti non chiedono fondi, cara Claudia, ma propongono progetti che in genere si presentano ad inizio dell'anno scolastico sulla base di quanto già esitato nel POF regolarmente approvato sia dal Collegio dei Docenti sia dal Consiglio di Istituto. Mi spiego meglio. La scuola ha a disposizione due tipi di fondi a) Il fondo dell'istituzione scolastica che è costituito da un finanziamento dello Stato sulla base di parametri precisi che accredita alle scuole i fondi per pagare i docenti in relazione alle ore aggiuntive che essi svolgono per realizzare l'ampliamento dell'offerta formativa che consente di realizzare qualsiasi tipo di progetto(Credibile ed attuabile) per un certo numero di ore. Il progetto deve prevedere: 1) Le finalità(le motivazioni che pongono in essere il progetto); 2)gli obiettivi(Cosa gli alunni debbono sapere, saper fare e i comportamenti da mettere in atto come competenze acquisite alla fine del progetto); 3)i contenuti(cioè cosa sia necessario sviscerare all'interno del progetto, esemplifico:saper riconoscere gli stomi in una foglia è un obiettivo,l'analisi microscopica di una sottolissima porzione di foglia è un contenuto) 4)le attività(andare a raccogliere foglie è un'attività) 5)i metodi(l'organizzazione delle modalità di conduzione del progetto); 6)La verifica e la valutazione dei risultati raggiunti. Tutti i momenti sopra elencati costituiscono oggetto di delibera ed approvazione da parte del collegio dei docenti. Inoltre il progetto deve contenere indicazioni circa i destinatari(numero di alunni),i tempi di realizzazione(una settimana,un mese,un trimestre un intero anno...etc.)I tempi da dedicare al progetto(20 ore,trenta,quaranta et.)Il preventivo di spesa, che si ricava addizionando le cifre necessarie a pagare i docenti(in atto euro 28,590 per ogni ora di servizio aggiuntivo al normale orario di servizio,se non vado errato ma ci sono delle tabelle precise che vengono prelevati dal fondo di istituto)e i fondi necessari ad acquistare il materiale necessario per realizzare il progetto(es.un microscopi ottico etc). Le due tipologie di spesa sono diverse,in quanto i docenti vengono pagati con il fondo dell'istituzione scolastica e possono essere utilizzati solo per questa destinazione,i materiali di contra vengono acquistati o con i fondi della gestione amministrativo-didattica della scuola o con i fondi per l'autonomia( che costituisce un badget a parte finanziato con legge 440). Infine il progetto può prevedere, ma non necessariamente, la presenza durante l'intero progetto o l'utilizzo di un esperto esterno. La domanda a questo punto è: Quando si ricorre all'esperto esterno? La risposta è semplice:quando il docente o i docenti che realizzano il progetto non posseggono tutte le competenze da giocare per realizzare il progetto ed hanno bisogno di supporti per la sua realizzazione. L'esperto esterno in questo caso viene nominato dal dirigente scolastico sulla base di titoli,competenze e comprovate esperienze in possesso dell'esperto.Nella convemzione viene stabilito che trattasi di prestazione occasionale,il numero delle ore d'impiego dell'esperto, la remunerazione(in genere la remunerazione avviene su quote orarie che hanno lo stesso pagamento,come quota oraria unitaria, prevista per il docente). Questo per ciò che concerne i progetti ed i loro tempi di presentazione da parte dei docenti. Il tutto viene deliberato in altra seduta dal Consiglio di Istituto, le cui deliberazioni sono immediatamente esecutive,viene compilata una scheda tecnica e il progetto può partire. Tempi necessari dalla presentazione del progetto. Entro cinque giorni delibera collegio docenti(ma i tempi possono variare a seconda della calendarizzazione fatta all'inizio dell'anno da parte del dirigente, ma non vanno oltre i quindici giorni dalla presentazione dei prgetti) a cui si sommano ulteriori cinque giorni per l'acquisizione della deliberazione da parte del Consiglio di Istituto. Ad essere pessimisti in un mese dalla presentazione il tutto va già in porto e si è pronti a partire.
b)i fondi per l'autonomia, che si utilizzano sulla base dell'accettazione da parte delle scuole di progetti presentati solo da agenti esterni che ne propongono alle scuole la realizzazione con pacchetti di ampliamento dell'offerta formativa già "confezionati". L'iter è lo stesso ma la differenza sta nella scelta di campo della scuola se avvalersi o meno esclusivamente della professionalità docente per realizzare i progetti scolastici o se ricorrere sistematicamente a esperti esterni su pacchetti preconfezionati. Io ritengo che il modo migliore sia quello di mettere in atto progetti "Integrati", progetti cioè che prevedono l'uso della professionalità docente(se non la scuola a cosa servirebbe) integrando l'opera del docente con la presenza degli esperti, quando richiesto dal progetto. Al prossimo intervento ti parlerò di PON, ovvero dei fondi strutturali europei e come acquisire finaziamenti. Ciao e spero di esserti stato utile. Giò
Un saluto circolare Giò . |
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cinciarella
Utente V.I.P.
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
409 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 gennaio 2006 : 14:51:24
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caro Giò, grazie molte per la tua utilissima spiegazione e ti ringrazio in anticipo per il seguito che hai promesso di postare... colgo l'occasione per chiedere a tutti gli altri che fossero interessati di inserire spunti per approfondimenti, in modo da allargare man mano il raggio d'azione di questo post. per esempio come presentare un progetto possiamo evincerlo dal messaggio di giò che ci dice come deve essere impostato passo passo, ma come impostate gli interventi in classe? quali materiali preferite usare? il rapporto con le famiglie e il loro eventuale coinvolgimento nella realizzazione del progetto? un saluto Claudia |
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bruno
Utente Senior
Città: Rovereto
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
1130 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 gennaio 2006 : 22:43:36
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| Messaggio originario di Giò:
Gli insegnanti non chiedono fondi, cara Claudia, ma propongono progetti che in genere si presentano ad inizio dell'anno scolastico sulla base di quanto già esitato nel POF regolarmente approvato sia dal Collegio dei Docenti sia dal Consiglio di Istituto.
Giò
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Sto via due giorni e trovo più di una pagina da leggere...
Concordo in parte con quello che dice Giò, in quanto (almeno per quel che mi riguarda) io CHIEDO DENARO per realizzare un progetto. Il progetto ed il denaro per realizzarlo sono inscindibili.
Sono anche un po' in disaccordo (sempre riferendomi alla mia esperienza) anche per quel che riguarda l'idilliaca presentazione dell'iter burocratico. Nel mio liceo, spesso le cose si confondono e si impantanano. Devo dire che molte volte, purtroppo, questo dipende dagli insegnanti stessi che talvolta arzigogolano su sciocchezze invece di puntare direttamente al sodo. Quando poi i fondi da spendere afferiscono ad uffici diversi le cose si complicano veramente.
Diciamo così: gli strumenti per l'autonomia ci sono, se però tutti sono autonomi non si va da nessuna parte.
Avete presente 10 adolescenti che devono scegliere una pizzeria che sia di gradimento per tutti, che sia economica, carina e che sia accessibile anche a quelli che provengono da fuori città? Avete in mente quante menate fanno, prima di andare, sfiniti, nella pizzeria che era stata nominata per prima e che andava quasi bene, solo che lì ci si è andati almeno altre tre volte e si voleva cambiare?
Beh, nel nostro collegio docenti siamo 80 (non adolescenti ma adultolescenti, che è peggio), non si tratta di scegliere una pizzeria ma qualche cosa di più complesso, e la variabili in giuoco sono ench'esse complesse. Con quanta lucidità pensate che si decida?
Poi, se uno vuole, le cose che gli interessano le fa. Ma escono da gruppi di lavoro molto piccoli, ben affiatati, e che hanno interessi in comune. Per esempio il nostro team di insegnanti di scienze.
Ritornerò, forse, sul tema autonomia in un secondo momento, non voglio stare a tediarvi
Ciao
Bruno, l'orso. |
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bruno
Utente Senior
Città: Rovereto
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
1130 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 gennaio 2006 : 22:53:25
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| riguardanti l'essere umano e l'intero universo, non poteva che essere una provocazione che prendeva lo spunto dall'accenno di Bruno ad "una sezione più filosofica", ma che è rivelatrice dell'anelito che parte dal profondo del mio animo, a trattare problemi che, al di lè della mia passione per la fotografia, hanno avuto ed hanno uno spazio importante nella mia vita e, come si dice, la lingua batte dove..............
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La mia richiesta di filosofia riguardava la mia necessità di pensare a quello che si sta facendo, nel mentre che lo si sta facendo. Se vogliamo non si può prescindere da | l'aspetto inscindibile di una seria progettazione |
per citare Giò, e la progettazione deve prendere in cosiderazione il perché una cosa si fa e in quale modo la si fa.
E di qui si allarga a macchia d'olio la rete di quello che sta sotto e che diventa indispensabile come supporto a quello che si vuole costruire sopra.
Scusate l'italiano pessime e lo stile colloquiale, sono stanco, ma volevo dire queste cose, sennò rischiavo di dimenticarle.
A domani
Bruno, l'orso. |
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Francesco Ciabattini
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3437 Messaggi Macrofotografia |
Inserito il - 16 gennaio 2006 : 07:08:23
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| La mia richiesta di filosofia riguardava la mia necessità di pensare a quello che si sta facendo, nel mentre che lo si sta facendo.
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Ciao Bruno, mi sembra di aver già chiarito che la tua richiesta di filosofia è stata per me un pretesto, tanto che ho usato l'espressione "Ed allora il sobbalzo è rientrato!" Non sono entrato nel merito, né era mia intenzione farlo, del significato che in quel momento intendevi attribuire al termine "filosofia". In ogni caso faccio i miei complimenti a tutti quelli che sono intervenuti in questa discussione che, a me sembra, abbia contribuito ad elevare il livello culturale del forum.
Francesco Ciabattini Link |
Modificato da - Francesco Ciabattini in data 16 gennaio 2006 07:10:50 |
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Giò
Utente Senior
Città: Enna
Prov.: Enna
Regione: Sicilia
1367 Messaggi Micologia |
Inserito il - 16 gennaio 2006 : 08:13:27
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Caro Bruno
Lungi dal presentare un iter burocratico idilliaco io ho inteso, e su questa strada ritengo non possano esserci smentite, presentare un iter giuridico-istituzionale. Altra cosa è la modalità di gestione e l'esercizio del potere decisionale. Il concetto di "adultodolescenti"(mi pare tu abbia definito così il collegio dei docenti)riposa soprattutto sulla "litigiosità" di tali soggetti, sui loro egoismi, sulla miopia nell'esercizio del confronto dialettico per arrivare alle deliberazioni e quindi all'esercizio del potere decisionale. E' chiaro che in un collegio in cui, e spesso avviene, non si ha cognizione di causa dell'entità del fondo di istituto,dei criteri relativi alla sua utilizzazione,in cui esiste un esercizio arbitrario dell'autonomia(attenzione il concetto di autonomia ha dei paletti precisi e non significa assolutamente libero arbitrio)le cui scelte mirano ad accaparrarsi fondi(nel senso del riconoscimento della validità di un progetto a danno di un altro)si rischia di vivere una "Babele". Io continuo a dire che il docente non può chiedere fondi, al più ha il diritto di conoscere di quali fondi la scuola disponga per realizzare i progetti e tendere, attraverso una seria progettazione(senza copia incolla) e sulla base di una ricerca tesa ad identificare e stabilire la "Mappa dei bisogni dei soggetti educandi", a porre in essere degli itenerari educativi congrui a far raggiungere agli alunni delle performances che abbiano una loro ragione di essere, che prevedono l'impiego di una certa entità di fondi e di altre risorse. La professionalità docente si gioca in questo modo e non nei modi che tu ed io conosciamo benissimo,per essere entrambi uomini di scuola,e per essere stato io preside in un liceo scientifico e tu attuale docente in un liceo. E visto che tu sei docente in un liceo saprai benissimo che i fondi del fondo di istituto sono limitati e spesso si "giocano" in totale isolamento didattico tra gli stessi docenti il cui unico scopo sembra quello di aver accredidato il maggior numero di ore possibili per l'ampliamento dell'offerta formativa senza tenere in considerazione il concetto vero e reale di ampliamento. Tu sai anche che molto spesso i progetti seguono le "mode" del momento e nulla hanno a che fare con i bisogni degli allievi, o spesso mirano a soddisfare "l'effimero momentaneo". Ma sui fenomeni di "devianza" relativi alla difficile convivenza tra soggetti che si definiscono operatori scolastici potremmo spendere fiumi di parole senza venirne, forse mai a capo.
Io ritengo che da un punto di vista deontologico il problema vada affrontato su due fronti: da un lato la consistenza del fondo di istituto e dei fondi per l'autonomia; dall'altro la capacità gestionale di tali fondi chiamando in causa tutte le componenti che vi giocano un ruolo, che debbono quotidianamente scommettersi perchè tali fondi vengano impiegati nel migliore dei modi possibile. Ti sembra utopico? Ritengo di no, a me sembra semplicemente realistico.Se vuoi possiamo sviscerare ancora i concetti. Ciao Giò
Un saluto circolare Giò . |
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bruno
Utente Senior
Città: Rovereto
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
1130 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 gennaio 2006 : 15:44:31
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| Messaggio originario di Giò:
Caro Bruno
Io continuo a dire che il docente non può chiedere fondi, al più ha il diritto di conoscere di quali fondi la scuola disponga per realizzare i progetti e tendere, attraverso una seria progettazione(senza copia incolla) e sulla base di una ricerca tesa ad identificare e stabilire la "Mappa dei bisogni dei soggetti educandi", a porre in essere degli itenerari educativi congrui a far raggiungere agli alunni delle performances che abbiano una loro ragione di essere, che prevedono l'impiego di una certa entità di fondi e di altre risorse.
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Certo che non è utopia, e contemporaneamente certo che lo è!
Per fare una seria progettazione bisogna avere tempo, voglia, e una certa autorità (non stiamo qui a disquisire sulla autorevolezza e autoritarismo).
Tempo perché bisogna pensarci su. Voglia perché farlo è faticoso. Autorità perché il progetto deve essere messo in pratica.
Gli incentivi (economici) fanno sì che il tempo si trovi, la voglia uno se la faccia venire e per quel che riguarda la messa in pratica, l'importante è scrivere un bel progetto. E' qui che il taglia e incolla, spesso, interviene. Purtroppo.
Per Francesco: Mi dispiace che il sobbalzo sia rientrato. Perché credo che più gente espone le proprie idee meglio si delineano gli angoli bui della questione. Concordo con te nell'apprezzamento del livello dgli interventi. (ero incerto se scrivere l'ultima osservazione, in quanto mentre lo scrivevo mi sono reso conto che uno degli intervenenti sono io).
Grazie di cuore, Claudia, per aver innescato questa riflessione. Ciao
Bruno, l'orso. |
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Francesco Ciabattini
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3437 Messaggi Macrofotografia |
Inserito il - 16 gennaio 2006 : 16:25:31
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| Bruno: Per Francesco: Mi dispiace che il sobbalzo sia rientrato. Perché credo che più gente espone le proprie idee meglio si delineano gli angoli bui della questione. Concordo con te nell'apprezzamento del livello dgli interventi. (ero incerto se scrivere l'ultima osservazione, in quanto mentre lo scrivevo mi sono reso conto che uno degli intervenenti sono io).
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Bruno, ti prego, non stimolare ancora una volta la sensibilità del mio animo! Cosa debbo fare, sobbalzare di nuovo? In realtà, parlando seriamente, quelli che io cercavo di evidenziare non rappresentano gli angoli bui della questione educativa ambientale, ma le angolazioni più generali e più totalizzanti dell'esistenza sia dal punto di vista filosofico che da quello scientifico. Ecco perché mi sono subito reso conto, dopo una più attenta lettura degli interventi, che tali argomenti non potevano essere compatibili con l'ambito della discussione e quindi mi sono ritirato in buon ordine, dopo aver chiesto scusa per il malinteso. Se poi a qualcuno nel forum dovessero interessare queste più generali angolazioni che coinvolgono più ampie dimensioni della cultura e della scienza, allora queste dovrebbero essere trattate in apposite discussioni con i titoli appropriati, ma a questo punto non sarò certo io a proporle. Io ho già dato, ho fatto la prima mossa, facendo intendere quanto interesse ho per esse ed ho pagato di persona attirandomi i però e i distinguo, per non dire i "ma de che stai a parlà?" (scusa l'intonazione romanesca).
Francesco Ciabattini Link |
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bruno
Utente Senior
Città: Rovereto
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
1130 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 gennaio 2006 : 17:51:57
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| Bruno, ti prego, non stimolare ancora una volta la sensibilità del mio animo! Cosa debbo fare, sobbalzare di nuovo? In realtà, parlando seriamente, quelli che io cercavo di evidenziare non rappresentano gli angoli bui della questione educativa ambientale, ma le angolazioni più generali e più totalizzanti dell'esistenza sia dal punto di vista filosofico che da quello scientifico.
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Sobbalza, sobbalza, franzele (così mi metto in pari col romanesco). Credo anch'io nelle angolazioni etc. ma credo anche che ci vogliano i lumi della ragione e forse anche la fotoelettrica dell'umiltà per fare luce su anfratti e fraintendimenti. Magari basterebbe essere frugivori, ma credo più nell'essere frugali (ma non banali) nel pensiero. E che cos'è questo interrogarsi se non fare filosofia? ciao
Bruno, l'orso. |
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Francesco Ciabattini
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3437 Messaggi Macrofotografia |
Inserito il - 17 gennaio 2006 : 10:06:40
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| Bruno: Magari basterebbe essere frugivori, ma credo più nell'essere frugali (ma non banali) nel pensiero. |
Ma che fai, alludi?
Francesco Ciabattini Link |
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David77
Utente V.I.P.
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
173 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 gennaio 2006 : 10:43:09
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Davvero interessante questa discussione. Premetto che anche io mi ho occupo di educazione ambientale dal 1999 e circa un anno fa da operatore sono passato ad amministratore unico di una piccola cooperativa ambientale che ha sede a Roma nord. Sorvoliamo su tutte le difficoltà che ho incontrato , ma devo dire che mi da molta soddisfazione lavorare con gli adulti ed i ragazzi...soprattutto con quelli più grandicelli come potete vedere qui di seguito: Link (stage ambientale di 5 giorni) Link (analisi delle acque con classe media ed istituto superiore)
Come già detto precedente il budget delle scuole è spesso inadeguato per queste attività. Ecco allora che bisogna scrivere progetti e cercare finanziamenti (Provincia, Comune, Regione, Municpio etc..) per offrire qualcosa di nuovo (non il solito erbario, la classica visita guidata etc...che ne ho fatte a centinaia). Ad esempio il progetto sull'acqua che ho fatto con una classe media ed una superiore senza finanziamento non l'avrei potuto presentare visto che solo la valigetta della Merck mi è costata 560,00 € (certo ci sono anche i kit di reagenti per acquario,ma questa è un'altra cosa).......non posso mica farla pesare alla classe. Al momento ho avuto anche l'adesione di alcune classi per un progetto sulla conservazione dei pipistrelli in ambiente urbano approvato dalla Regione Lazio: farò installare ai ragazzi delle cassette nido con telecamera incorporata a raggi infrarossi, ed inoltre con il bat-detector faremo delle uscite in tarda serata per ascoltare gli ultrasuoni emessi da questi simpatici animali.
Il progetto che deve essere finanziato deve essere allineato con i temi principali su cui le suddette istituzioni stanno puntando, ad esempio ora va molto:
- lo sviluppo sostenibile - la biodiversità - la conservazione - l'alimentazione - l'allestimento di percorsi didattici o sentieristici per diversamente abili - etc...
Tutto ciò richiede un sacrificio enorme, visto che i finanziamente arrivano sempre con qualche mese di ritardo e alcune volte progetti su cui ha investito forze e tempo non passano. Le volte che ho seminato 10 ed ho raccolto 2 sono innumerevoli. Ma se si vuole lavorare in questo campo bisogna darsi da fare. David
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Giò
Utente Senior
Città: Enna
Prov.: Enna
Regione: Sicilia
1367 Messaggi Micologia |
Inserito il - 17 gennaio 2006 : 12:04:47
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Ok David, hai ragione per ciò che concerne i progetti che vengono offerti a scuola da Soggetti esterni.Il discorso è sicuramente notevolmente diverso e per affrontarlo come si deve ritengo bisognerà aprire un altra discussione per parlare di capacità delle scuole di acquisire fondi attraverso finanziamenti.Spero di poterlo fare, se interessa con più calma. Continuando con questa discussione, di contra, volevo allegare al presente post "la scheda tecnica di progetto" che consente di porre l'attenzione degli organi collegiali(collegio docenti e consiglio di Istituto) a ciò che si vuole realizzare e che costituisce lo strumento di analisi da cui partire per una seria progettazione.
Eccola:
SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A. S. N - N+1 Sintesi progetto/attività SEZIONE 1 - DESCRITTIVA 1.1 Denominazione progetto “In forma …..a tavola” Indicare Codice e denominazione del progetto ______________________________________________________________________________________________________ 1.2 Responsabile progetto Indicare il responsabile del progetto Ins. Docente XXXX YYYYY
1.3 Obiettivi Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni. OBIETTIVI O.D.G. - acquisire comportamenti appropriati per qualità e quantità - aumentare o ridurre il consumo di determinati alimenti, ampliando la gamma di cibi assunti come educazione al gusto - acquisire consapevolezza di come i comportamenti e le abitudini alimentari soni influenzati dal contesto socio economico geografico e dai mass-media FINALITA’: -fare acquisire l’abitudine ad una dieta adeguata per mantenere o migliorare lo stato di salute e prevenire malattie -far conoscere prodotti alimentari, loro produzione, provenienza, trasformazione in cibo e la loro stagionalità METODOLOGIA - problem solving e ricerca motivata DESTINATARI - n. 150 alunni delle III e IV classi del Circolo 1.4 Durata Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando-le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro DURATA: marzo, aprile, maggio: 1 incontro settimanale di 2 ore per ogni gruppo di alunni secondo calendario insegnanti n. 13 per n° 15 ore frontali cadauno per un totale di € 5034,90
1.5 - Risorse umane Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi elle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario Docenti: Insegnanti delle classi delle varie discipline Collaboratore esterno: dott. XX YY (Dietologo e specialista nel settore dell'alimentazione)(Volontario=costo zero) Personale non docente: ausiliario n° 1; 1.6 - Beni e servizi Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario. Spazi: aule Materiale: cartoncino, materiale di cancelleria, cartucce per stampanti, fornetto elettrico, alimenti vari Spesa prevista € 400
Enna,lì Il responsabile del progetto(segue la firma)
Come si può evincere dalla scheda tecnica essa contiene già le indicazioni su cui deve muoversi il proponente o il gruppo dei proponenti. Chiaramente questo strumento nell'attuale situazione scolastica è indispensabile per una corretta, precisa e trasparente utilizzazione dei fondi e delle risorse umane coinvolte. La scheda va anche visionata per il visto di congruità dai Revisori dei conti.
La presente scheda è relativa ad un progetto sull'alimentazione,ma è identica per qualsiasi altro progetto nella sua configurazione strutturale. Ciao Giò
Un saluto circolare Giò . |
Modificato da - Giò in data 17 gennaio 2006 12:08:43 |
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Gyps
Utente Senior
Città: Nuoro
Prov.: Nuoro
Regione: Sardegna
1386 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 febbraio 2008 : 00:22:17
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Ottimo il titolo della discussione di cinciarella! Mi piace così tanto che riporto parte del primo messaggio..
| Messaggio originario di cinciarella: intanto lancio il primo amo......"educazione o didattica ambientale, stessa cosa? che ne pensate? raccontateci le vostre esperienze"
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Secondo me sono due cose diverse ma complementari.. Non so esattamente dov'è il confine che le separa.. ma tento di fare due esempi (correggetemi se sbaglio):
-) Portare i bambini a vedere una grotta in cui l'ultima sala non è accessibile ai visitatori perchè è presente una piccola colonia di pipistrelli (grotte di Sadali), far capire che i pipistrelli sono utili alla catena alimentare ma che sono in grave pericolo, dar loro del compensato e seguirli passo passo nella costruzione di una bat-box = EDUCAZIONE AMBIENTALE (sul campo)
-) Spiegare le ragioni dell'importanza dei pipistrelli nella catena alimentare, illustrare i motivi del pericolo che corrono questi piccoli mammiferi alati, far conoscere le specie del proprio territorio, con schede tecniche e foto = DIDATTICA (più in aula che sul campo, e - secondo me - sempre successiva all'esperienza in natura)
Che ne pensate?
Ciao, Laura
Link "per viverli nella loro totale indifferenza. Oltre c'è il disturbo. E il disturbo significherebbe una cocente imperdonabile sconfitta" [D.Ruiu "I miei rapaci"] |
Modificato da - Gyps in data 05 febbraio 2008 00:24:22 |
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