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Gyps
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Inserito il - 07 febbraio 2008 : 12:38:38 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Tutto quello che posterò in questa sezione sarà ispirato alla mia ciurma di 4 nipotini (da 3 a 8 anni) che hanno gradito tantissimo le storielle di Nicole..
Quindi qui si può dar sfogo alla propria immaginazione.

Per la mia "storiella" (w la fantasia) ho preso spudoratamente spunto da quella della cinciallegra (i nipoti hanno gradito anche quella)..






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"per viverli nella loro totale indifferenza. Oltre c'è il disturbo. E il disturbo significherebbe una cocente imperdonabile sconfitta" [D.Ruiu "I miei rapaci"]

Modificato da - Gyps in Data 07 febbraio 2008 12:44:48

Gyps
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Inserito il - 07 febbraio 2008 : 12:42:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
LA STORIA DI VITO


Nella piccola isola di Accipitrum sopra un mare limpido e pulito dove i delfini giocavano con le onde, inseguendo enormi banchi di pesci, Mamma Falco volava alta nel cielo, giocando con il vento.
La fresca brezza mattutina era passata, e il sole iniziava già a riscaldare l’aria e le rocce.
Richiamando Babbo Falco si posò nel terrazzino che già tre anni era la loro casetta estiva..
Era il primo giorno di Agosto, e sentiva che il grande momento era vicino: presto avrebbe deposto le uova!

Si accovacciò sulla soffice sabbietta, e ben presto si ritrovò a covare il suo unico uovo..
Babbo Falco arrivava spesso con deliziosi uccellini da mangiare, che lei gradiva molto.
Mamma Falco poche volte si concedeva un violetto, per sgranchirsi le ali.. e in questi momenti, anche se non spesso, Babbo Falco la sostituiva nella cova..

Finalmente, dopo un mese circa, a fine agosto un movimento sotto di sé fece alzare Mamma Falco.. cosa poteva essere?


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Il primo candido pulcino era venuto al mondo!! Con il becco subito lo puli e lo accarezzò delicatamente, offrendogli riparo sotto quel soffice petto.
Per i primi dieci giorni visse cosi, sotto quelle immense ali protettive, mentre Babbo Falco cacciava senza tregua le piccole prede, che Mamma Falco provvedeva a sminuzzare con attenzione, per poi imbeccarlo.


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14,39 KB

Con la crescita la fame aumentò, e si ritrovò a precipitarsi sulla preda che la mamma gli portava quasi con prepotenza..
I genitori ora provvedevano entrambi alla caccia, e tornavano molto spesso al nido per portare il cibo al loro unico figlietto.. Vito cresceva molto in fretta, non aveva fratelli o sorelle, e le prede erano tutte per lui.. Oltre i frequenti pisolini, si dedicava all’esplorazione del nido.. Vedeva tanti altri genitori che portavano la colazione, il pranzo, la cena, e le merende ai loro pulcini.. Sotto di lui c’era un alto precipizio sul mare, e non si avvicinava mai al bordo, per paura di cadere.. Durante un violento temporale estivo questo era successo a un suo coetaneo nel nido sopra il suo..

Un giorno si accorse che il suo piumino bianco stava lentamente lasciando il posto al suo piumaggio giovanile! Finalmente aveva le penne quasi come quelle dei genitori!

Li vedeva volare, e più volte al giorno si esercitava a muovere le ali su e giù, facendo piccoli saltelli dal sasso vicino alla parete rocciosa, fino al centro del nido, e si sentiva sempre più forte.

Mamma e Babbo Falco non smettevano mai di portargli le prede ormai intere, che lui sprovvedeva a spiumare e a mangiare sempre più avidamente.

L’esercizio giornaliero ormai era diventata la sua principale occupazione, tanto che ormai raggiungeva il terrazzino incassato che stava esattamente sopra il suo bel nido. Il piumino bianco non esisteva più, e sentiva che presto sarebbe arrivato il momento del suo primo volo.


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Una mattina si svegliò e si affacciò al bordo del nido.. Era una bellissima giornata dei primi di ottobre..






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Gyps
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Inserito il - 07 febbraio 2008 : 12:44:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Attività:
• Proseguire la storia guardando le immagini.
• Individuare le differenze tra il maschio e la femmina e tra il giovane e gli adulti (possibile solo postando – ma non so se è possibile – la foto relativa al Falco eleonorae del Collins)


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