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Paris
Moderatore


Città: Sondrio
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


5737 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 novembre 2008 : 00:15:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di vespa90ss:

C'è solo una piccolissima, insignificante differenza, Paris, fra l'esempio dei tuoi maggiolini ed i millesettecento cervi: di andare ad ammazzare i maggiolini invadenti ed infestanti non gliene frega niente a nessuno mentre per i cervi c'è gente con la bava alla bocca da mesi e mesi che non farà altro che tempestare di telefonate chi sarà addetto alla selezione dei matadores.
Credo ci sia la sua bella differenza tornare a casa con un secchio di maggiolini schiacciati ed (almeno) un trofeo di cervo da esporre orgogliosi accanto al caminetto.
Altro che Walt Disney......
Ma questa cosa non ti è passata per la mente quando hai pubblicato sul giornale locale quella cosetta.
Non capisco poi come mai, se dai ragione a quelli del WWF circa la valutazione del quantitativo da abbattere, non ti abbia sfiorato il dubbio che possano nemmeno essere in soprannumero? Se pensi davvero che ci sia manfrina politica perchè questo dubbio non ti ha minimamente sfiorato? Dobbiamo fidarci di chi a questo punto?


Vedi, Beppe, ho cercatro di spiegare che, fatte le debite proporzioni dimensionali, cervi e maggiolini hanno su per giù lo stesso ruolo, vale a dire occupano nicchie ecologiche simili pur in ambienti diversi. Io non mi sono addentrato nella discussione sugli interessi di questo o di quello proprio perché so bene che gli interessi economici che ruotano attorno alla coltivazione delle mele in Valtellina (e in Trentino), alle cui foglie sono dannosi i maggiolini, sono - diversamente da quanto tu affermi - INFINITAMENTE maggiori degli interessi economici per l'uccisione di 1.000 o 1.700 cervi, visto anche il prezzo irrisorio che li pagano.
Il WWF - del quale in anni non sospetti ho fondato la sezione valtellinese assieme a Sergio Radi di Sondalo e a Enzo Venini estensore della denuncia di quanto sta accadendo (*) - non ha fatto valutazioni animaliste, ma esprime la necessità di disporre per ogni intervento di una Valutazione Ambientale Strategica, scientificamente corretta. Quella stessa VAS che ormai viene chiesta da chiunque abbia a cuore le sorti dell'ambiente naturale, ambientalista o cacciatore "onesto" che sia. Da anni si sta attendendo una Vas che regolamenti il prelievo idroelettrico dai fiumi e torrenti della Valtellina, una zona che fornisce il 10% della produzione idroelettrica nazionale e dove i pesci possono solo scegliere se morire per asfissia da poca acqua o per la predazione dei cormorani che, così, li individuano senza problemi. E' evidente che lo squilibrio ambientale crea conseguenze negative, molte di più, ad esempio, dei pescatori locali che stanno ri-immettendo il temolo autoctono, la trota marmorata e quella mediterranea a proprie spese. Certo, si dirà, loro lo fanno per proprio interesse. E' vero, ma almeno fanno qualcosa per riequilibrare la situazione. La stessa cosa mi attenderei dai cacciatori seri (quest'anno si è continuato a cacciare la pernice bianca abbattendo gli adulti nonostante il clima sfavorevole alle covate e il WWF farà un'altra denuncia a breve...), dai pianificatori ambientali e dagli amministratori pubblici. Ma, come dicevo, questi ultimi sono accecati dalla ricerca del consenso a tutti i costi e, com'è noto... gli animali non votano.
Dei politici corrotti e dei bracconieri non parlo: preferisco spendere il mio tempo in cose più utili. A costoro dovrebbero pensare di più i guardiacaccia e i giudici spedendoli nell'unico luogo adatto alle loro malefatte: la galera.



(*) se qualche utente fosse interesssato, mi scriva: gli spedirò volentieri il mio libro "Valtellina ultima verde" (1983) ed. Bonazzi. Sondrio. E' un po' "vecchiotto" ma pronosticava molti dei guai verificatisi puntualmente qualche anno dopo come l'alluvione del 1987.
-----------
"La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes)
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limbarae
Moderatore


Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio

Regione: Sardegna


12842 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 novembre 2008 : 00:22:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sì ma qui entri in un campo che mi interessa direttamente.
Il cervo sardo, in quanto sottospecie differenziata dal cervo europeo, non dovrà mai entrare in contatto con cervi extrainsulari. Penso che a nessuno passi neanche nell'anticamera del cervello un'idea simile.
Quanto al cinghiale, l'ho detto e lo ribadisco, il Sus scrofa meridionalis praticamente non esiste più per un problema non collegato all'introduzione del maremmano in parchi o zone protette dall'ente foreste, ma introdotto per soli scopi venatorii, così come il fagiano che puoi trovare sull'isola della Maddalena.
Comunque tieni conto che, per quanto ne so, non è stata ancora presa in considerazione una reimmissione di cervi sardi in quelle aree della Sardegna dove prima erano presenti ed ora sono scomparsi.
Ti racconto una cosa che lessi una decina d'anni fa su un giornale sardo: troppi mufloni, l'assessore all'ambiente propone l'abbattimento di un tot numero di capi. Per fortuna non è mai stato preso in considerazione. Sul Limbara non ce n'è più e se nel Gennargentu ce ne sono troppi, non mi dispiacerebbe se ne liberassero qualche decina.

(naturalmente rispondevo al messaggio di Luigi).


"strada diritta e core in fronte"
Michel Fabrikant (1912-1989)

Modificato da - limbarae in data 19 novembre 2008 00:25:16
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limbarae
Moderatore


Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio

Regione: Sardegna


12842 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 novembre 2008 : 00:39:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
pescatori locali che stanno ri-immettendo il temolo autoctono, la trota marmorata e quella mediterranea a proprie spese. Certo, si dirà, loro lo fanno per proprio interesse. E' vero, ma almeno fanno qualcosa per riequilibrare la situazione. La stessa cosa mi attenderei dai cacciatori seri (quest'anno si è continuato a cacciare la pernice bianca abbattendo gli adulti nonostante il clima sfavorevole alle covate


Il vantaggio dell'essere pescatori è quello che puoi spendere tanti soldi per immettere degli animali che se catturati non è detto che moriranno, perché il "no kill" è una pratica che per fortuna si sta espandendo ed è l'unica possibile per le specie rare ed endemiche. Quindi i pescatori, soprattuto quelli con la mosca, possono permettersi il lusso di pescare lo stesso pesce più volte nell'arco di una vita, il che li appaga (mi appaga) molto più di un trofeo sopra il caminetto.
Un cacciatore, purtroppo, non potrà mai praticare il "no kill" a meno che non giri con una bella macchina fotografica.

"strada diritta e core in fronte"
Michel Fabrikant (1912-1989)

Modificato da - limbarae in data 19 novembre 2008 00:42:50
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
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Inserito il - 19 novembre 2008 : 06:44:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Sono totalmente d'accordo.

Vorrei anche tornare su un punto chiave.
Si gira sempre intorno a "che cosa avrebbero dovuto fare gli amministratori del parco e non hanno fatto" senza indicare concretamente queste soluzioni alternative che avrebbero potuto prevenire il problema.......
luigi



Luigi vedo che insisti su questa linea. La mia idea l'ho espressa ma vedo che o non mi hai letto o fai finta di non vedere. Allora, ti pregherei di prendere buona nota di ciò che dico:

nel Parco i cacciatori non devono metterci piede ad alcun titolo. Il Parco non è nè un allevamento nè una Riserva Venatoria. E mai, per nessuna ragione, devon poter sperare che si creino delle condizioni tali per poterci entrare. Altrimenti, se creiamo un precedente, è finita. Queste condizioni in qualche modo verrebero ottenute. Anche con la semplice corruzione strisciante a forza di mazzette sotto il tavolo, tanto per essere chiarissimi ed evitare qualsiasi possibilità di equivoci. OK?
Sono stato chiaro?
Detto questo dico anche gli esemplari da sopprimere, che dovrebbero essere scelti secondo delle precise regole stabilite da chi segue questo progetto di selezione, dovevano essere abbattuti solo ed esclusivamente da personale del Parco e non da estranei. Qualora il personale del Parco si fosse rifiutato (posso immaginarlo) si sarebbe dovuto provvedere a cercarlo all'esterno stipendiandolo come un qualsiasi dipendente (appunto un Buffalo Bill) e facendolo acompagnare da personale esperto dei luoghi e delle frequentazioni.
Quindi come vedi le tue supposte idee circa il mio animalismo sono assolutamente infondate (parlo del mio caso perchè spesso ho detto che si è fatto trascorrere il tempo senza intervenire). In dieci anni la popolazione sarebbe rimasta entro limiti accettabili senza subire pressioni dall'esterno in quanto sarebbe già esisitita la figura che provvedeva a controllare un giusto equilibrio della popolazione.
A questa azione di controllo selettivo artificiale ad opera dell'uomo e del proiettile andava affiancato il ripopolamento dei predatori, cosa che mi pare non sia stata fatta (Grifoni compresi mangiatori di carcasse come Luigi58 aveva fatto notare).
Le due azioni confluenti avrebbero sicuramente creato un minimo equilibrio all'interno del Parco.
Il contenimento delle nascite non penso che non si possa fare mediante sterilizzazione o altri sistemi che producano temporaneamente lo stesso effetto (non so, la butto lì, abbeverarli con sostanze che inibiscono l'istinto alla riproduzione).
No. Bisognava giungere a ricevere le pressioni delle associazioni venatorie per dar il via alla scanna.
E' questo Luigi che mi fa schifo.
Mi hai compreso adesso? Nel Parco i cacciatori sguinzagliati per una svendita al supermercato non ci devono mettere piede.
Ma come torno a ripetere e poi STOP perchè non c'è peggior sordo di chi non vuol intendere, le soluzioni non le dobbiamo proporre noi.
Ci devono pensare loro. OK?

Ciao,
Beppe


Credo che moralità significhi trovare il coraggio di fare una scelta
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hycanus
Utente V.I.P.


Città: Prato
Prov.: Prato

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494 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 novembre 2008 : 07:39:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Intervengo in questa discussione da profano, ma c' è una cosa che non mi torna...come mai si parla soltanto di abbattimenti di cervi?
Forse perchè altri ungulati come il capriolo e il cinghiale non sono presenti nel parco dello Stelvio? Eppure mi sembra che quest' ultimo sia più prolifico e piu' dannoso ai danni dell' ecosistema in cui vive rispetto al cervo (o mi sbaglio?)
Probabilmente il cervo è ritenuto al pari della robinia nel mondo vegetale un essere altamente infestante? E perche'?...sinceramente stento a capire.

Luca
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

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Inserito il - 19 novembre 2008 : 08:25:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Paris:
Vedi, Beppe, ho cercatro di spiegare che, fatte le debite proporzioni dimensionali, cervi e maggiolini hanno su per giù lo stesso ruolo, vale a dire occupano nicchie ecologiche simili pur in ambienti diversi. Io non mi sono addentrato nella discussione sugli interessi di questo o di quello proprio perché so bene che gli interessi economici che ruotano attorno alla coltivazione delle mele in Valtellina (e in Trentino), alle cui foglie sono dannosi i maggiolini, sono - diversamente da quanto tu affermi - INFINITAMENTE maggiori degli interessi economici per l'uccisione di 1.000 o 1.700 cervi, visto anche il prezzo irrisorio che li pagano..........

Paris.... che i maggiolini creino un danno ingentissimo alle mele della Valtellina è fuori dubbio. Ma non parlarmi di nicchia ecologica: quelli sono allevamenti intensivi a scopo prettamente economico, non sono Parchi Naturalistici.
I meli della Valtellina stanno lì perchè ce li hanno piantati, ma non ci sarebbero dovuti essere. O se c'erano già da sempre lo erano in numero sufficiente per il fabbisogno locale. Quindi nicchia ecologica? Lasciamo perdere....
Hanno il problema dei maggiolini? Mi spiace per loro. Ogni realtà territoriale ha il suo problema. Noi abbiamo quello dell'Arno che mediamente ogni 100 anni esonda.
Ma se si è deciso di proteggere dall'azione invasiva dell'uomo e di riportare una certa area del territorio nazionale nelle condizioni in cui era diverse decine di anni fa quando era popolata di animali e di vegetali di ogni specie tentando di ricostruire una situazione allo status quo ante, penso che siano diverse ed assolutamente non paragonabili le priorità, le pertinenze economiche, le cifre da investire, la fruibilità del tutto.
Vorrei che si facesse mente locale su questo particolare ed anche sul fatto che se le mele della Valtellina vanno a male, forse ne trarrebbero vantaggio le coltivazioni della Val di Chiana in provincia di Arezzo. E' una legge di mercato che prevede la nascita e la morte di mille attività imprenditoriali. Penso di essermi spiegato anche su questo particolare.
Con tutta la mia stima
ciao Paris.

Beppe




Credo che moralità significhi trovare il coraggio di fare una scelta
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nastro
Utente Senior


Città: Bardonecchia
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


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Inserito il - 19 novembre 2008 : 10:25:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tetrao: finalmente il tuo prezziosissimo contributo, come puoi già immaginare sono in pieno accordo con te!

vorrei precisare una cosa, in Italia sono almeno 5-6 anni che all' interno di parchi e riserve si fanno abbattimenti selettivi, cito gli esempi più vicini a me(forse dato l' interesse territoriale ristretto nessuno di voi conoscerà queste zone) Parco del Gran Bosco di salbertrand, ogni anno si fa un intervento per diminuire il numero di cervi(vista anche la vicinanza a zone di viticoltura che spesso vengono fortemente danneggiate) certo non si tratta di 1000-1700 esemplari ma di 20-40, tuttavia non penso che il problema stia nella cifre, mi spiego meglio abbattere 50 o mille cervi dal punto di vista etico è la stessa cosa non è che se ne uccido 50 sono più bravo di quelli che ne uccidono mille, il discorso si può fare sull' opportunità di un piano così esteso, ma dico subito che non ho gli strumenti in quanto non conosco in prima persona la situazione.
è questo succede in molte altre nazioni, anche qui cito un esempio a me vicino la francia dove quando si registre un problema con un dato animale, ad esempio i camosci, parco, naturalisti, cacciatori e a volte anche animalisti si mettono d' accordo e intervengono in maniera corretta, ma si sà in francia è un' altre storia.

Vespa90ssil fatto che i cacciatori entrino in un parco a sparare anche a me non mi fà impazzire, ma non vanno a fare un safari vanno ad abbattere i capi secondo un piano non stabilito da loro ma da altri.Il fatto poi che si dovrebbero trovare soluzioni alternative non interessa solo i dipendenti del parco ma tutti noi, se non si propongono soluzioni nuove(intendo ragionevoli economicamente vantaggiose, e fattibili)non si può dire che quella trovata non va bene, è un po come dire "armiamoci e partite".

preciso anche l' affermazione economicamente vantaggiose: come ha fatto notare tetrao, ma è una cosa abbastanza conosciuta da coloro che frequentano la montagna, spesso i sentieri e i passaggi sono in condizioni disastrose, quindi non vedo niente di vergognoso ad utilizzare gli introiti che scaturiranno dagli abbattimenti per realizzare interventi in questo senso.
io farei al parco solo due avvertimenti, il primo è quello di realizzare un piano di abbattimenti serio che permetta alla popolazione di cervi non solo di ridursi numericamente ma anche di migliorarsi qualitativamente, il secondo riguarda invece la svendita dei capi, i cacciatori devono pagare il cervo non come unn pollo ma come un cervo quindi niente 3x2.

P.S. sono molto contento del fatto che la discussione stia proseguendo in maniera educata ed interessante.



Michele


Distante dal vacuo affanno degli affari e dal fumo delle città vivo in pace
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



9799 Messaggi

Inserito il - 19 novembre 2008 : 10:42:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'introito dei cervi deve essere una partita di giro, accertamento straordinario (ricavo) - impegno straordinario (costo)

Vogliamo fare un ulteriore ragionamento economico, non ho i dati (presumo non li abbia nemmeno il Parco) ma è una "provocazione" per la prosecuzione civile della discussione. Quali sono i costi ambientali e sociali del mancato abbattimento degli animali? E' stata fatta una stima dei danni legata al sovrappopolamento?

Alessandro PD


Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
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Inserito il - 19 novembre 2008 : 11:37:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Alessandro:

L'introito dei cervi deve essere una partita di giro, accertamento straordinario (ricavo) - impegno straordinario (costo)

Vogliamo fare un ulteriore ragionamento economico, non ho i dati (presumo non li abbia nemmeno il Parco) ma è una "provocazione" per la prosecuzione civile della discussione. Quali sono i costi ambientali e sociali del mancato abbattimento degli animali? E' stata fatta una stima dei danni legata al sovrappopolamento?



Non hai tutti i torti. E non è provocazione questa, semmai semplice constatazione. Ciò che mi trova contrario è il modo per procacciarsi il denaro, cioè in questo caso “la merce da svendere o da gonfiare nel prezzo”. Il costo non può essere scaricato ricavando denaro dall’uccisione dei cervi, perché si creerebbe un pericoloso precedente come già sottolineato da me più volte.
Il problema contingente che si è creato va tolto di mano una tantum dalla giurisdizione dell‘ Ente Parco (nel senso vero del termine cioè esclusivamente per una volta soltanto).
Certo che ci sono stati dei costi e che ce ne saranno ulteriori per ripristinare una situazione che sembra fuori controllo per una svariata serie di motivi: ma il denaro deve essere reperito diversamente.
Non credo poi che si tratti di cifre così proibitive da non poter essere affrontate dalla Regione. Oltretutto una regione che non è fra le ultime in graduatoria come capacità di produrre reddito e quindi di autofinanziarsi.
Si tratta solo di variare leggermente alcune priorità di spesa: bisogna quindi sensibilizzare la popolazione affinché vengano effettuate questo tipo di scelte che prevedano certe priorità di spesa rivolte alla grande risorsa del Parco (intesa anche come economica se saputa gestire) anziché continuare a premere perché venga aperto alla popolazione locale dei cacciatori la porta del Parco per far man bassa dei cervi ad ogni aumento della popolazione. O vogliamo fare come in Danimarca, tanto per restare in tema, e fare un bel bagno di sangue?

Sono progetti a lunga scadenza, me ne rendo perfettamente conto, ma il contingente non può risolverlo l’Ente Parco con le sue poche risorse e deve farsene carico l’intera comunità, quindi lo Stato. Che vi piaccia o no, anche l’abitante di Pantelleria dovrà sentirsi coinvolto in qualche modo in questa spesa immediata e nel piano successivo di recupero.

Beppe



Credo che moralità significhi trovare il coraggio di fare una scelta
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 19 novembre 2008 : 11:46:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anch'io non vedo con simpatia i cacciatori, anche se tra loro ci sono tanti amanti della natura, come tra i pescatori.
Non li vedo bene nei parchi e neppure nei terreni liberi; non mi sembra giusto che il proprietario di un terreno debba discutere con degli estranei che entrano in "casa sua" armati di fucile.

Detto questo, il fatto che a sparare siano dei guardiacaccia pagati con le nostre tasse o dei cacciatori che, invece pagano per farlo - e dovrebbero pagare molto, senza sconti - mi sembra una questione di lana caprina.
Poco importa chi imbraccia il fucile; l'importante è che che siano date regole chiare e si facciano i controlli dovuti.

Per quanto riguarda le soluzioni preventive, continuo ad avere molte perplessità: non vorrei che qualche apprendista stregone si mettesse a giocare con la sterilizzazione e con l'introduzione dei predatori.

Tanto per buttare là qualche dubbio: si sterilizzano i maschi o le femmine, o entrambi? E come si scelgono gli individui da sterilizzare?
I cervi si accoppiano col sistema dell'harem; tanto per buttare una cifra, supponiamo che il 10% dei maschi fecondino il 90% delle femmine. Si sterilizzano i maschi dominanti (vanificando la selezione naturale)? E come si sterilizzano? Se si usano sistemi che abbattono il testosterone, saranno semplicemente sostituiti da altri maschi alla guida dell'harem e siamo punto e a capo.
Se si sterilizzano i maschi non dominanti, si rischia di fare "tanto chiasso e poca lana", cioè di non ottenere il risultato.

E l'introduzione dei predatori non ha rischi? Chi garantisce che i lupi si rivolgano soprattutto ai cervi. E se cominciassero a distruggere le lepri e i galli cedroni e gli altri piccoli animali del bosco? Oppure, se preferissero le mucche e i vitelli?

Le idee di chi è contrario sono in gran parte condivisibili in senso generale, ma in questo caso, credo che stiano combattendo in buona fede dalla parte sbagliata. Il fucile non mi piace e penso che, in questo forum, piaccia a pochi; però, la soluzione che è stata scelta, oltre che più immediata, più economica e più controllabile, è quella che comporta meno rischi ecologici.

luigi





Modificato da - elleelle in data 19 novembre 2008 11:51:18
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brunetto
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Inserito il - 19 novembre 2008 : 12:26:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche se non scrivo,seguo con molto interesse la discussione che stà mettendo in risalto molte sfaccettature a cui non avevo tenuto conto...continuo comunque a vederla nella stessa maniera...
Anche se con immensa Tristezza,l'abbattimento svolto da cacciatori esperti e Accompegnati da Guardie capaci di distinguere gli esemplari meno promettenti è sicuramente l'unico sistema per ridimensionare la popolazione esistente(non riesco a trovare altre soluzioni immediate)e continuo a non approvare quel ridicolo 3x2 che trovo veramente senza senso!

Ciao Brunetto!
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brunetto
Utente Senior


Città: chiomonte
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Inserito il - 19 novembre 2008 : 12:33:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Anch'io non vedo con simpatia i cacciatori, anche se tra loro ci sono tanti amanti della natura, come tra i pescatori.
Non li vedo bene nei parchi e neppure nei terreni liberi; non mi sembra giusto che il proprietario di un terreno debba discutere con degli estranei che entrano in "casa sua" armati di fucile.

Non riguarda la vera discussione qua presente,comunque dalle mie parti i proprietari dei terreni visti i disastri fatti dai vari ungulati(compresi i cervi)sono ben contenti che un cacciatore giri nelle sue proprietà...!
Anche questo dà da pensare...

Ciao Brunetto !
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Tetrao
Utente Senior


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Flora e Fauna

Inserito il - 19 novembre 2008 : 16:38:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Chiedo ospitalità altrove!
Se mi sterilizzano i Cervi dove lo vedrò il bramito ???
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brunetto
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Città: chiomonte
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Inserito il - 19 novembre 2008 : 17:46:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E'altamente improbabile...anzi impossibile!
Non ti preoccupare!Anzi preoccupati,ma per altro!!!

Ciao Brunetto!
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brunetto
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Prov.: Torino

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Inserito il - 19 novembre 2008 : 17:53:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
X Tetrao:Ho una richiesta da farti...se possibile!Hai la possibilità di mostrarci un Bel trofeo?Giusto per farmi(farci)un'idea della popolazione attuale delle tue parti!?
Te lo chiedo solo perchè mi hanno parlato di trofei non esageratamente spinti,probabilmente dovuti proprio all'alta densità!!


Ciao Brunetto !
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Tetrao
Utente Senior


Città: Bormio
Prov.: Sondrio

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Flora e Fauna

Inserito il - 20 novembre 2008 : 19:04:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
altarezianews.it/bormio_e_valli-sondalo-livigno/il-piano-di-conservazione-e-gestione-del-cervo/

A questo indirizzo trovate il comunicato ufficile del Parco Nazionale dello Stelvio sulla questione!

Novità interessanti!
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Tetrao
Utente Senior


Città: Bormio
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


2749 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 novembre 2008 : 19:10:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di brunetto:

X Tetrao:Ho una richiesta da farti...se possibile!Hai la possibilità di mostrarci un Bel trofeo?Giusto per farmi(farci)un'idea della popolazione attuale delle tue parti!?
Te lo chiedo solo perchè mi hanno parlato di trofei non esageratamente spinti,probabilmente dovuti proprio all'alta densità!!


Ciao Brunetto !
Cos'è mi prendi anche per i fondelli ???
Sono mesi che vi dico che dalle mie parti se hai davanti un 10 punti sei già fortunato!Avro visto in Ottobre 15/20 maschi solo un paio degni di essere fotografati!

Ora non mi vengono in mente foto digitali,ne ho di qualche anno fa ,devo cercarle e scannerizzarle!
Terro a mente la tua richiesta!

Eppoi,tranquillo, che col mio nuovo giocattolo quest'inverno te ne farò vedere altri!E freschi!
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ELAFO
Utente Senior


Città: Olbia
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4216 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 novembre 2008 : 20:34:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Immagine:
Ci son troppi cervi.........
91,29 KB


Allego un'articolo de "Il Resto del Carlino" del settembre scorso.
Come potete leggere, in un Comune vicino al mio, sono stati catturati 12 Cervi destinati a ripopolare alcuni Parchi del centro-sud Italia.
Ma questo ovviamente non è bastato a "contenere" la popolazione e per la stagione 2008-2009 i piani di controllo hanno incrementato del 50% il numero degli animali da abbattere.
Nel comprensorio ACATE (Area Cervi Appennino Tosco Emiliano) la popolazione di Cervi è soggetta alla caccia di selezione (o forse è meglio definirla caccia di gestione della popolazione) dal 2000. In 8 anni sono stati prelevati circa 1850 esemplari.
Qui non si parla di "scarsa qualità" degli animali (almeno per ora e soprattutto nel versante emiliano) ma ci sono problemi a causa dei danni inferti al patrimonio forestale e agricolo da parte di questi ungulati.
Dunque, nonostante le catture e qualche lupo presente, la caccia è l'unico modo per "contenere" il numero di Cervi (che convivono con daini, caprioli e cinghiali..).
Sicuramente quello che fa più scalpore e che sia proprio un Parco importante come quello dello Stelvio a far abbattere un numero così alto di animali.
Ma anche se con molta molta molta... fatica (soprattutto per qualcuno..) bisogna rendersi conto che il prelievo venatorio è, allo stato attuale, l'unico metodo per controllare i "grandi numeri" di questa popolazione di Cervi.
La mia speranza è che dopo questa "strage" di animali, si faccia una gestione più intelligente per non ripetere, fra qualche anno, questa "mattanza".
Credo infatti che un prelievo annuale più mirato e studiato impedisca questi "estremi rimedi".
Ciao a tutti!










Alessandro
"ELAFO"
___________________________

Non si scoprirebbe mai niente se ci si considerasse soddisfatti di quello che si è scoperto (Seneca)

Modificato da - ELAFO in data 20 novembre 2008 20:38:55
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Tetrao
Utente Senior


Città: Bormio
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


2749 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 novembre 2008 : 21:00:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Brunetto mi chiedeva qualche foto per ora
ho trovato questa siamo a Giugno dell'anno scorso mi pare,ore 5e15 della mattina,quindi la foto è quella che è!
Noto ora che il soggetto presentava ago e pugnale da un lato e nulla dall'altro!
Questo non è certo indicativo sulla qualità dell'animale,però l'ho notato ora!
Neppure il velluto aiuta!

Questo dalle nostre parti è già un signor Cervo!

L'animale era nel Parco,ma in una zona a cofine con la Svizzera,difficile stabilirne la provenienza,comunque è un aria a densità non eccessiva!

Ci son troppi cervi.........
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



9799 Messaggi

Inserito il - 20 novembre 2008 : 21:04:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dal comunicato del Parco, chi sarà ammesso alla caccia di selezione

soli residenti dei comuni che ricadono all’interno del territorio del Parco o che esercitano nello stesso diritti reali e usi civici,


Non fa una piega

Alessandro PD


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