Mi sembra che quelli che si sono dichiarati contrari all'abbattimento non abbiano proposto soluzioni alternative concrete per l'immediato, ma abbiano indicato piuttosto "che cosa si sarebbe dovuto fare e non è stato fatto", che è un discorso valido, ma si colloca su un'altra dimensione.
Per l'immediato, bisogna evitare danni seri alla flora e, di conseguenza, alle specie erbivore più deboli, altrimenti, il parco diventa un allevamento di cervi e addio biodiversità.
Trasferire i cervi in altre zone senza studi adeguati potrebbe provocare gli stessi danni delle passate politiche di "ripopolamento" attuate dalle associazioni venatorie. Catturarli e sterilizzarli - soluzione un po' ipocrita - non risolve il problema immediato e danneggia la diversità genetica. Sul come si poteva gestire meglio la situazione possiamo essere tutti d'accordo, ma bisogna anche trovare una soluzione per oggi.
Come è stato detto, in altri paesi del mondo si fa tranquillamente così e non sono i naturalisti che protestano, ma solo le associazioni animaliste; associazioni che per loro missione sono di carattere etico e non scientifico. luigi
P.S.: Scusa, Giacomo, ci siamo sovrapposti; non rispondevo a te. A cosa ti riferisci quando dici :"Rispondo a Luigi perché mi sento tirato in ballo direttamente, visto che la mia affermazione, tra l'altro seguita da un dubbio importante, lo ha fatto inorridire"?
Modificato da - elleelle in data 17 novembre 2008 11:48:12
ma come si vede un cervo debole? un cervo ottimo per la riproduzione?
non credo che si vede dall'estetica....
se l'animale si accoppiano, perchè evidentemente, stanno bene di salute, ma qui parlo di animali in generale.
non credo che tutti i cacciatori sono cosi esperti in materia...ci sono molti per sparano appena vede una preda, senza sapere i sessi, età ecc ecc....e per questo che ce l'ho con i cacciatori, sparano tanto per sparare.
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"Verrà un giorno in cui l'uccisione di un animale sarà considerata come oggi quella di un uomo" cit. Leonardo da Vinci
Modificato da - LUPO NERO in data 17 novembre 2008 12:12:10
Per Luigi: sono stato io a dire "vedo che su un punto siamo tutti d'accordo", quindi la frase in cui ti discosti dalla mia affermazione l'ho sentita rivolta a me. Nessuna vis polemica nelle mie parole, ma solo una precisazione su quanto accaduto.
"strada diritta e core in fronte" Michel Fabrikant (1912-1989)
ma come si vede un cervo debole? un cervo ottimo per la riproduzione?
non credo che si vede dall'estetica....
se l'animale si accoppiano, perchè evidentemente, stanno bene di salute, ma qui parlo di animali in generale.
non credo che tutti i cacciatori sono cosi esperti in materia...ci sono molti per sparano appena vede una preda, senza sapere i sessi, età ecc ecc....e per questo che ce l'ho con i cacciatori, sparano tanto per sparare.
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"Verrà un giorno in cui l'uccisione di un animale sarà considerata come oggi quella di un uomo" cit. Leonardo da Vinci
Lupo nero: non è tanto difficile distinguere un cervo di buona predisposizione da uno di cattivo avvenire, ci sono testi specifici che spiegano bene i parametri.
il discrimine è la bellezza, vale a dire dimensioni dell' animale e le dimensioni e la morfologia del trofeo, chiaro non è una regola infallibile ma in linea di massima è corretta! sono molto pochi i cervi scarsi che sono buoni riproduttori!in genere più un cervo è bello e forte e migliore è la sua capacità riproduttiva(vale a dire che i suoi figli avranno un ottimo patrimonio genetico). pensa che facendoci un po di occhio è possibile distinguere cervi giovani di ottima predisposizione da cervi più vecchi meno buoni, anzi a volte si possono distinguere anche i figli di un cervo particolarmente bello, in "passione per il cervo" ne abbiamo parlato diverse volte
proprio per evitare quello che dici tu a mio avviso i cacciatoi(almeno quelli meno esperti) dovrebbero essere accompagnati da personale esperto( guardie o altri) che gli possano indicare i capi da abbattere
ciao
Michele
Distante dal vacuo affanno degli affari e dal fumo delle città vivo in pace
Io che sono contrario all'abbattimento dei cervi......che cosa avrei dovuto proporre...???? l'ente parco non credo si sia accorto solo ora dell'eccessivo numeri di cervi... Credo che ci sono addetti al controllo dei cervi...sul numero demografico.... quindi era loro il compito...di monitorare ed intervenire negli anni addietro.... qualche piccolissima colpa c'è l'hanno anche loro....... Ma purtroppo come spesso accade in Italia....si interviene sempre e solo dopo che c'è una tragedia....mai prima...... Io mi schiero apertamente....sono contrario all'abbattimento..(come credo sia Beppe che Gigi) Ciao da Matteo
perilli matteo
Modificato da - perilli matteo in data 17 novembre 2008 14:09:22
Mi sembra che quelli che si sono dichiarati contrari all'abbattimento non abbiano proposto soluzioni alternative concrete per l'immediato, ma abbiano indicato piuttosto "che cosa si sarebbe dovuto fare e non è stato fatto", che è un discorso valido, ma si colloca su un'altra dimensione.
Per l'immediato, bisogna evitare danni seri alla flora e, di conseguenza, alle specie erbivore più deboli, altrimenti, il parco diventa un allevamento di cervi e addio biodiversità.
Trasferire i cervi in altre zone senza studi adeguati potrebbe provocare gli stessi danni delle passate politiche di "ripopolamento" attuate dalle associazioni venatorie. Catturarli e sterilizzarli - soluzione un po' ipocrita - non risolve il problema immediato e danneggia la diversità genetica. Sul come si poteva gestire meglio la situazione possiamo essere tutti d'accordo, ma bisogna anche trovare una soluzione per oggi.
Come è stato detto, in altri paesi del mondo si fa tranquillamente così e non sono i naturalisti che protestano, ma solo le associazioni animaliste; associazioni che per loro missione sono di carattere etico e non scientifico. luigi
P.S.: Scusa, Giacomo, ci siamo sovrapposti; non rispondevo a te. A cosa ti riferisci quando dici :"Rispondo a Luigi perché mi sento tirato in ballo direttamente, visto che la mia affermazione, tra l'altro seguita da un dubbio importante, lo ha fatto inorridire"?
Luigi, le soluzioni per l'immediato non dobbamo proporle noi perchè non siamo preposti ad offrire soluzioni. Il guaio l'hanno combinato loro e loro devono risolverlo. Comunque, dato che avverti assolutamente ineluttabile questo destino che prevede l'abbattimento degli animali mi permetto di proporre come extrema ratio di metterli in vendita ad altri parchi Europei (ma solo parchi e non privati per farne carne da macello): penso che 700 cervi non sia una cifra talmente elevata da non riuscire ad essere piazzata nel contesto europeo. Se i costi di cattura e di trasferimento dovessero ricadere sul Parco perchè chi li desidera "accogliere" magari lo fa, ma solo per farci un piacere, vorrà dire che chi sbaglia paga. Semplice. Paga le spese di cattura e di spedizione. La mia proposta è questa. Spero tu ne voglia prendere buona nota.
Per ciò che riguarda la precisazione del moderatore di sezione ritengo anch'io che il forum non debba essere strumentalizzato nè a favore nè contro certe decisioni utilizzandolo come urna elettorale. Il forum è solo luogo dove fra circolare il pensiero con rispetto cercando di rimanere fuori dai convincimenti politici e di credo ideologico. Un luogo dove confrontarsi senza la pretesa di spingere o tentare di convincere in alcuna direzione. Sta al moderatore intervenire quando la discussione assume una piega che devia da questo percorso. Mi sono permesso di intervenire in maniera un po'marcata in quanto mi era parso che si stessero tirando già le somme. Ma forse mi ero sbagliato. Beppe
Credo che moralità significhi trovare il coraggio di fare una scelta
ma come si vede un cervo debole? un cervo ottimo per la riproduzione?
non credo che si vede dall'estetica....
se l'animale si accoppiano, perchè evidentemente, stanno bene di salute, ma qui parlo di animali in generale.
non credo che tutti i cacciatori sono cosi esperti in materia...ci sono molti per sparano appena vede una preda, senza sapere i sessi, età ecc ecc....e per questo che ce l'ho con i cacciatori, sparano tanto per sparare.
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"Verrà un giorno in cui l'uccisione di un animale sarà considerata come oggi quella di un uomo" cit. Leonardo da Vinci
Lupo nero: non è tanto difficile distinguere un cervo di buona predisposizione da uno di cattivo avvenire, ci sono testi specifici che spiegano bene i parametri.
il discrimine è la bellezza, vale a dire dimensioni dell' animale e le dimensioni e la morfologia del trofeo, chiaro non è una regola infallibile ma in linea di massima è corretta! sono molto pochi i cervi scarsi che sono buoni riproduttori!in genere più un cervo è bello e forte e migliore è la sua capacità riproduttiva(vale a dire che i suoi figli avranno un ottimo patrimonio genetico). pensa che facendoci un po di occhio è possibile distinguere cervi giovani di ottima predisposizione da cervi più vecchi meno buoni, anzi a volte si possono distinguere anche i figli di un cervo particolarmente bello, in "passione per il cervo" ne abbiamo parlato diverse volte
proprio per evitare quello che dici tu a mio avviso i cacciatoi(almeno quelli meno esperti) dovrebbero essere accompagnati da personale esperto( guardie o altri) che gli possano indicare i capi da abbattere
ciao
Michele
Distante dal vacuo affanno degli affari e dal fumo delle città vivo in pace
grazie Nastro... quindi da voi i cacciatori sono tutti cosi esperti e onesti?
allora direi, che da noi, sono tutti disonesti.... dove vado spesso in appennino, c'è un piccolo bosco, dove ci sono solo 4cinghiali e sparano tutti e 4, se ne sfottono chi sono, nel senso cuccioli, sessi, sani, vecchi, ecc ecc....si divertono a fare bingo, per capirci....anzi sparano anche le volpi, tagliano la coda e portano al circolo e fanno le gare chi ha più coda o la coda piu' grossa, non ricordo di preciso....
io spero che, se devono abbattere x forza i cervi, devono fare "solo" quella cosa giusta, cioè abbattere solo animali malati.
per gli amanti di animali, è ovvio che ce l'hanno contro...
Ciao Matteo Perilli, anch'io sono di Foggia....
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"Verrà un giorno in cui l'uccisione di un animale sarà considerata come oggi quella di un uomo" cit. Leonardo da Vinci
Modificato da - LUPO NERO in data 17 novembre 2008 15:15:15
No, Beppe, non volevo tirare le somme, ma solo sottolineare i punti di convergenza che erano emersi; chiedo scusa se avevo assunto un'aria da moderatore, che non mi compete.
Al di là del merito della questione, mi viene spontanea una riflessione. Noi appassionati o esperti di natura, oggi, sappiamo bene che la vita degli animali selvatici è dura e che la morte è parte della vita. Ci sono predatori che uccidono la preda prima di mangiarla, come i ghepardi o gli scorpioni, e tanti altri che la mangiano direttamente, come lupi, iene, ditischi, mantidi, e la preda muore quando ne hanno mangiato un bel po'.
Francamente, non vedo perché quando il ruolo di predatore/controllore della popolazione viene assunto dall'uomo, non gli si permetta di uccidere come fanno i predatori naturali. Non mi sembra necessario che noi ci dobbiamo arrampicare sugli specchi (vendite, deportazioni ecc...) per evitare quello che è l'unico strumento naturale.
Se quello che ci disturba è la morte violenta e le sofferenze dei cervi, anche introdurre i lupi non va bene; qualcuno potrebbe suggerire di pensarci prima, magari con la sterilizzazione o con qualche altra diavoleria.
Se invece vogliamo ragionare da ecologisti e basta, visto che i lupi non ci sono e introdurli comporterebbe tempo, spese e rischi, intanto, mettiamoci noi il berretto di lupo quando serve e facciamo quello che farebbe il lupo, peraltro, in maniera più elegante e meno dolorosa.
Non ci vedo niente di immorale, e tanto meno di ecologicamente scorretto.
Ma questo è solo il mio modestissimo parere, che deriva più dalla logica che dalla scienza.
ciao
Luigi
Modificato da - elleelle in data 17 novembre 2008 15:33:07
No, Beppe, non volevo tirare le somme, ma solo sottolineare i punti di convergenza che erano emersi; chiedo scusa se avevo assunto un'aria da moderatore, che non mi compete.
Al di là del merito della questione, mi viene spontanea una riflessione. Noi appassionati o esperti di natura, oggi, sappiamo bene che la vita degli animali selvatici è dura e che la morte è parte della vita. Ci sono predatori che uccidono la preda prima di mangiarla, come i ghepardi o gli scorpioni, e tanti altri che la mangiano direttamente, come lupi, iene, ditischi, mantidi, e la preda muore quando ne hanno mangiato un bel po'.
Francamente, non vedo perché quando il ruolo di predatore/controllore della popolazione viene assunto dall'uomo, non gli si permetta di uccidere come fanno i predatori naturali. Non mi sembra necessario che noi ci dobbiamo arrampicare sugli specchi (vendite, deportazioni ecc...) per evitare quello che è l'unico strumento naturale.
Se quello che ci disturba è la morte violenta e le sofferenze dei cervi, anche introdurre i lupi non va bene; qualcuno potrebbe suggerire di pensarci prima, magari con la sterilizzazione o con qualche altra diavoleria.
Se invece vogliamo ragionare da ecologisti e basta, visto che i lupi non ci sono e introdurli comporterebbe tempo, spese e rischi, intanto, mettiamoci noi il berretto di lupo quando serve e facciamo quello che farebbe il lupo, peraltro, in maniera più elegante e meno dolorosa.
Non ci vedo niente di immorale, e tanto meno di ecologicamente scorretto.
perchè, gli animali carnivori di solito lo fanno per fame o per la loro sopravvivenza.... l'uomo? non lo fanno per fame, perchè i nostri alimentazioni ci sono abbastanza. ecco la differenza...
forse non sapete, i lupi sono quasi scomparsi, ecco perchè è un animale protetto....queste cose si dovevano pensare prima.
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"Verrà un giorno in cui l'uccisione di un animale sarà considerata come oggi quella di un uomo" cit. Leonardo da Vinci
Modificato da - LUPO NERO in data 17 novembre 2008 15:49:04
Francamente, non vedo perché quando il ruolo di predatore/controllore della popolazione viene assunto dall'uomo, non gli si permetta di uccidere come fanno i predatori naturali. Non mi sembra necessario che noi ci dobbiamo arrampicare sugli specchi (vendite, deportazioni ecc...) per evitare quello che è l'unico strumento naturale. No Luigi, tu la stai trasformando in questione esclusivamente etica travisando il mio intendere. Non sono un animalista sfegatato. Penso che dopo questa ultima mia battuta non avrò più nulla da dire in quanto a mio avviso l'argomento mi sembra esaurito avendo espresso ogni sfaccettatura del mio pensiero. Stai ben attento Luigi: Beppe rifiuta questa ultima soluzione finale perchè la ritiene solo frutto di errori macroscopici di cui i cervi non devono pagare lo scotto ( e più se ne continua a parlare maggiore è il danno d'immagine di chi gestisce i Parchi). D'altra parte la soluzione della caccia al cervo nel Parco è una soluzione che sembra sia stata costruita incredibilmente a misura, mattoncino dopo mattoncino, per raggiungere un certo scopo e gratificare solo un certo tipo di "utenza" del Parco. Io a questo gioco non ci sto. Chi mi vuol intendere, intenda. Ciao Luigi. Beppe
PS a tirar le somme avevo intravisto anche altre persone.
Credo che moralità significhi trovare il coraggio di fare una scelta
Su questo sono d'accordo anch'io. Noi ci stiamo ragionando seriamente e appassionatamente, anche astraendo dal contesto, ma forse la decisione del caso specifico è stata presa banalmente sotto la pressione delle associazioni venatorie.
Per me era un occasione per parlare in generale del conflitto d'interessi tra animalisti puri ed ecologisti puri ..., che mi interessa molto, perché è una specie di lotta fratricida che disperde energie. Anche in questo forum, nonostante la buona fede e l'impegno di tutti, si stenta a trovare delle quadrature.
E' una riflessione che offro a tutti coloro che troveranno il coraggio per farlo... ed un dono per tutti quelli che avranno il coraggio di fare un'altra scelta. Perchè è di una scelta comunque che si tratta. Beppe
Credo che moralità significhi trovare il coraggio di fare una scelta
lupo nero: purtroppo neanche da me tutti i cacciatori sono corretti ma un buon numero si! io ne conosco diversi che hanno tanto da insegnarmi sull' ambiente naturale pio ce ne sono anche come quelli descritti da te ma non li reputo cacciatori piuttosto bracconieri. elleelle: i tuoi interventi mi piacciono molto, sono pratici e reali. quoto in pieno le tue affermazioni!!! Vespa90ss: il tuo discorso è condivisibile ma lo spostamento di animali è un operazione non solo dispendiosissima(purtroppo in italia non paga solo chi sbaglia ma pagano tutti) ma anche difficile dal punto di vista logistico, non si possono mettere i cervi in un luogo così dall' oggi al domani, sono necessari studi e tempi piuttosto lunghi. può anche darsi che nella decisione di abbattere i cervi ci sia lo zampino delle associazioni venatorie, ma lasciami dire che se un parco come lo stelvio si fa mettere i piedi in testa da queste ultime siamo messi proprio male....
ciao
Michele
Distante dal vacuo affanno degli affari e dal fumo delle città vivo in pace
lupo nero: purtroppo neanche da me tutti i cacciatori sono corretti ma un buon numero si! io ne conosco diversi che hanno tanto da insegnarmi sull' ambiente naturale pio ce ne sono anche come quelli descritti da te ma non li reputo cacciatori piuttosto bracconieri. elleelle: i tuoi interventi mi piacciono molto, sono pratici e reali. quoto in pieno le tue affermazioni!!! Vespa90ss: il tuo discorso è condivisibile ma lo spostamento di animali è un operazione non solo dispendiosissima(purtroppo in italia non paga solo chi sbaglia ma pagano tutti) ma anche difficile dal punto di vista logistico, non si possono mettere i cervi in un luogo così dall' oggi al domani, sono necessari studi e tempi piuttosto lunghi. può anche darsi che nella decisione di abbattere i cervi ci sia lo zampino delle associazioni venatorie, ma lasciami dire che se un parco come lo stelvio si fa mettere i piedi in testa da queste ultime siamo messi proprio male....
ciao Michele
Condivido l'opinione che per fare scelte diverse dall'abbattimento "selettivo" (sic!!) ci vogliono tempi più lunghi, e probabilmente anche un impegno economico maggiore, ma il parco esiste da oltre 70 anni e non mi sembra si sia proceduto lungo altre vie.... Se non è questo un esempio di scarsa lungimiranza allora è un evidente esempio di asservimento a una categoria che, checchè ne dicano gli appartenenti, viola la legge più spesso di quel che non ammettono (distanze di sicurezza non rispettate, caccia a rastrello, orari elusi, giornate di caccia non segnate sul tesserino, numero di capi abbattuti superiore al consentito, uso di richiami ellettroacustici, e così via...)
Messaggio originario di brunetto: Volevo ringraziarvi per aver mantenuto fino ad ora(in questa discussione che mi interessa particolarmente)un tono pacato anche se alla fine non uno o l'altro,ma TUTTI ne usciremo rattristati e sicuramente delusi...
Ciao Brunetto
Messaggio originario di Hycanus Giustissima osservazione...le discussioni possono andare benissimo avanti anche se i punti di vista sono diversi e discordanti. Si puo' non condividere, ma rispettando civilmente gli altrui punti di vista si riesce sempre a costruire qualcosa di interessante...ed è quello che mi sembra, stiamo facendo
Quoto in pieno
Per me era un occasione per parlare in generale del conflitto d'interessi tra animalisti puri ed ecologisti puri ..., che mi interessa molto, perché è una specie di lotta fratricida che disperde energie. Anche in questo forum, nonostante la buona fede e l'impegno di tutti, si stenta a trovare delle quadrature
Questione veramente interessante!!
Dopo tutte queste discussioni sul destino dei cervi, che sembra inevitabile, vorrei capire se il problema del sovraffollamento interessa solo l'Italia? io quando sono stato in Scozia vedevo branchi di centinaia di capi....li come si regolano visto che di lupi niente? si tengono il problema e sperano in qualche malattia? (spero di nn essere off topic)
Riguardo ai predatori, mi pare che con lentezza stiano ritornando sulla alpi...l'orso è stato reitrodotto con successo (proprio da un parco), le linci arrivano dalla svizzera(una mi sembra che gia sia nel parco dello stelvio), i lupi stanno arrivando da OVEST e da EST(slovenia) Secondo me ancora una ventina di anni è ci sarà un pò più equilibrio, anche se sono convinto che la caccia continuerà ad essere necessaria, visto che nel frattempo anche le zone senza ungulati ne saranno piene.
Qui siamo in ITALIA (ma Austria germania svizzera è uguale) del nord zona a densità umana elevata, la natura nn può regolarsi da sola neanche nei parchi, (per animali di una certa mole cervi cinghiali e altri ungulati), qui nn siamo a Yellowstone, (dove peraltro hanno raggiunto un ottimo equilibrio solo di recente con i lupi) con centinaia di km/q selvaggi liberi da uomini. Dobbiamo essere un pò più realisti ed essere contenti di avere tanti ungulati selvatici, addirittura tanto numerosi in certe zone da dover prendere provvedimenti, perchè solo 100-130 anni fa quasi tutti gli ungulati erano o ridotti ai minimi termini o quasi estinti(paradossalmente nell' ottocento erano molto più numerosi i lupi delle loro prede).
Fosre ho divagato e sono un po uscito dall'argomento però è innegabile che un miglioramento con il passato ci sia stato; e nn capisco perche un parco cosi importante nn pensi alla gestione del suo patrimonio in maniera più oculata....forse questo è difficile pechè tutte le volte c'è un interesse che ti spinge o di qua o di la.( leggasi lobby animalista e lobby di cacciatori, solo per fare un extremo esempio e a mio avviso entrambe nel torto).
Alberto
Modificato da - albill in data 17 novembre 2008 20:19:32
Credo che non si stia centrando il vero problema. In Italia questa situazione di densità tanto elevata è nuova, quindi ovviamente non ci sono casi precedenti su cui basarsi. Sono certo inoltre che proprio perchè non si volevano abbattere i cervi entro parco si sia raggiunta questa situazione. E' stato fatto il possibile per non dover intervenire con gli abbattimenti, e di questo al parco va dato atto. Il punto centrale è capire perchè sono ritenuti troppi: se perchè fanno eccessivi danni al bosco (versione ufficiale e credibile; vedere il bosco per credere), perchè ci sono forti pressioni dei cacciatori (mi pare strano, visto che in Val di Sole, area contigua al parco, ogni cacciatore ha i suoi cervi assicurati ogni anno e proprio l'area protetta funge da serbatoio), per il numero di investimenti stradali...o per altri motivi che ignoro. Resta il fatto che SE sono troppi (e ripeto, capire COSA SIGNIFICA TROPPI è IL PUNTO CENTRALE), l'unico modo è abbatterli, per vari motivi: catturare e trasferire centinaia di cervi è un'operazione assurda per costi e rischi (ci siamo feriti più di una volta nel farlo e anche gli animali vengono molto stressati); inoltre è un problema di utilità (in Europa ci sono oltre 4 milioni di cervi...chi li vuole?); gran parte degli animali non passerebbe i test medici per essere liberati altrove; non parliamo di sterilizzazioni perchè non è proprio fattibile da un punto di vista pratico; i predatori, anche ove presenti in numero idoneo (e speriamo che tornino anche qui), non sono in grado di contenere il numero delle prede (dimostrato da un gran numero di ricerche, anche proprio sul cervo), ma solo (e non è certo poco) di mantenerne alta la qualità (questa sì vera caccia di selezione ).
Accusare il parco di negligenza e colaborazionismo coi cacciatori è troppo facile; il parco stesso prima di proporre l'abbattimento ha fatto di tutto per non intervenire coi fucili, sperando che la situazione si assestasse.
Era preventivabile però che se si sparava ai cervi dell'area esterna, questi si rifugiassero nell'area dove non gli spara nessuno e conseguentemente quelli dell'interno non si avvicinino all'esterno. Io speravo che Tetrao ci degnasse di attenzione perché voglio capire (e non è provocazione nè voglia di polemizzare ma solo il fatto che vivo a 1000 km di distanza e quindi non conosco la realtà del parco), cosa è stato fatto per arginare il problema. Questo mi sfugge quando leggo "è stato fatto tutto il possibile".
"strada diritta e core in fronte" Michel Fabrikant (1912-1989)
Io speravo che Tetrao ci degnasse di attenzione ...
Eccome se vi degno d'attenzione!Ho letti tutti i messaggi,come logico alcuni li condivido altri meno,ma quello non è importante!
Devo farvi i complimenti,perchè nonostante l'argomento sia delicato,la discussione procede bene senza offese reciproche!
su due punti voglio intervenire: uno che mi ha stupito è l'accanimento contro le parole di Ketos,che a differenza di altri qui,me compreso,i Cervi li ha studiati in modo diretto,per di più in Parchi e Riserve! Possiamo chiamarlo un Tecnico,a questa parola alcuni storcono il naso,ma non ci si può sempre lamentare che i giovani non studiano,che non hanno interessi e poi quando abbiamo la fortuna di averne uno tra Noi dirgli che quello che dicono è tutta fuffa,che son balle,che son strumentalizzazioni,che quello che gli hanno insegnato è propaganda suggerita dalle associazioni venatorie!Ma andiamo!
Condivido i suoi scritti al 110% !!!
Secondo : Le responsabilità del Parco e di chi ci ha lavorato !!!
Premetto ciò che ho sempre pensato: Fino a pochi,pochissimi anni fa il Parco Nazionale non era nient'altro che l'ennesimo carcassone statale mangia soldi!!! Il presidente una figura politica come tante! I dipendenti una massa di lavativi!
L'unica cosa che funzionava erano le limitazioni ai privati cittadini residenti nei suoi confini e il divieto di caccia!Bracconaggio escluso!
Ora che finalmente c'è un Comitato scientifico,con gente che sottopagata,si impegna a cambiare le cose! Che facciamo gli diamo tutte le colpe!?
Le colpe se ci sono ricadono a monte alla gestione degli anni passati! Non vedo di cosa sorprenderci in Italia non è mai funzionato niente a dovere,perchè doveva accadere coi Parchi? Il Parco poteva sembrare in salute solo ad un turista di passaggio e poco sveglio!
Nonostante tutto ciò,ormai è un decennio che tentano diverse soluzioni,però i miracoli non li possono certo fare,contenere la popolazione non era e non è possibile in altri modi! Io non posso stabilire se il Lupo poteva contenerne il numero,non l'ho neppure mai visto però se da studi questo non avviene questa non è una soluzione! Inoltre il parco non è un recinto ed il lupo dovrebbe essere accettato anche fuori con procedure lunghe! Affinchè non faccia la stessa fine del Gipeto in Sardegna!
Questo però mi sembra un discorso inutile,ormai il Lupo è alle porte,fra qualche anno tornerà gratis o quasi perchè buttare soldi!
Le cose devono avvenire per gradi a maggior ragione in un paese come il nostro dove tutti vogliono dire la loro!
Nel 1935 ,come ha citato Gigi,quà la gente aveva fame,non c'erano le piste da sci e gli alberghi,non penso proprio che il problema principale fosse reintrodurre il lupo! Bisognava salvare il salvabile,quei 4 o 5 camosci e stambecchi superstiti,il Cervo non c'era neppure! Cosi anche i decenni successivi fino al 1960,poi col boom economico le cose son cambiate,ma il Cervo era agli inizi!Di spontanea colonizzazione dalla Svizzera!
Io non c'ero,ma qualc'uno in quegli anni deve aver fatto un ottimo lavoro se qualcosa è arrivato fino agli anni '60!
Poi gli anni '70 /'80 la popolazione era giusta senza eccessi,ma intanto venivano costruite case e piste,la superficie diminuiva! Anni '90 il cervo incomincia a farsi sentire,ma guai a parlar di caccia sono gli anni del Panda e della scoperta della Natura! Si tentano le catture,ma pochi sono gli animali sani! Poi più tardi, come giustamente detto da altri,i cervi non li vuole più nessuno!
E da li manca poco ad arrivare ai giorni Nostri!
Quello che si vuol fare ,per me, è iniziare ad affrontare il problema nelle situazioni attuali!
Non tutti i metodi ed i termini decisi mi sono congeniali,ma non tocca a me decidere! Quindi non mi resta che aspettare e vedere!
Modificato da - Tetrao in data 18 novembre 2008 14:47:21