Molto spesso mi è capitato di trovare i resti dei cetacei nei campi di grano o nei calanchi delle campagne toscane, ma non avevo mai avuto il piacere di osservare queste creature nel suo elemento vitale.
Il delfinario di Rimini mi ha offerto l’opportunità di vivere un’esperienza che resterà nell’album dei miei ricordi più cari.
Un affascinate spettacolo offerto da un gruppo di Tursiopi tanto maestosi per grazia e bellezza.
Il giro sul canotto è stato il prezzo per poterli toccare...
Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati
ho lavorato per un mese nel delfinario oltremare di riccione, nel 2005, partecipando proprio alle operazioni di recupero del grampo mary g.
toccarli è una sensazione unica e al tatto sono difficili da descrivere ed è una senzazione abbastanza imparagonabile!
tralaltro, sono animali intelligentissimi e curiosissimi.
Anche io ho scoperto la passione per i cetacei, cominciando a scavarne le ossa fossili!!
katia
Messaggio originario di Earth whales:
Molto spesso mi è capitato di trovare i resti dei cetacei nei campi di grano o nei calanchi delle campagne toscane, ma non avevo mai avuto il piacere di osservare queste creature nel suo elemento vitale.
Il delfinario di Rimini mi ha offerto l’opportunità di vivere un’esperienza che resterà nell’album dei miei ricordi più cari.
Un affascinate spettacolo offerto da un gruppo di Tursiopi tanto maestosi per grazia e bellezza.
Il giro sul canotto è stato il prezzo per poterli toccare...
Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati
Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati
hai ragione, sono animali splendidi, io ho potuto osservarli al Sea World di San Diego in California, dove lì si può dare dar mangiare anche alle Orche... poi mi è capitato più volte di osservarli da vicino quando sono stata in barca a pescare, essere immobili in mezzo al mare e vederseli spuntare accanto è stato un sogno...
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
capisco la vostra emozione, e so che per molti di voi è un lavoro, per altro di ricerca, però mi sono stupito di non trovare nelle vostre righe alcun accenno alla realtà dei delfinari ......dalla parte dei delfini; rinchiudere un animale selvatico, per di più intelligente e dall'intensa e complessa vita sociale ed emotiva, come un cetaceo, in poche decine di metri quadrati per tutta la vita (sempre molto breve in cattività) e costringerlo ad eseguire esercizi a comando per il divertimento degli spettatori come fosse un pagliaccio lo ritengo decisamente immorale, e se dipendesse da me sarebbe anche illegale;
cito da "agireora.org"
Un delfino morto negli USA fa ci fa ricordare i continui maltrattamenti nei delfinari.
Qualche settimana fa si è avuto notizia della morte di un delfino durante uno spettacolo a seguito di uno scontro durante un'acrobazia, in un parco acquatico degli Stati Uniti. Non si tratta purtroppo di un caso isolato perché le condizioni di detenzione, gli addestramenti, i trasporti da un centro all'altro... sono causa di morte precoce per un gran numero di questi splendidi animali tenuti prigionieri. Ma non “solo” di morte si tratta, ma anche di sofferenza continua per la cattività.
Circhi e zoo per animali marini
I delfinari o parchi acquatici, nella sostanza, sono null'altro che circhi per animali marini, che fingono di avere però più alte finalità. Secondo la legge italiana (DM 6/12/2001, n.469) la detenzione dei delfini è permessa solamente se vengono garantiti programmi di educazione, ricerca e riproduzione.
Su quale tipo di “educazione” possa derivare dall'esibizione di animali imprigionati e costretti a ridicoli esercizi non vale la pena di spendere parole. Una breve visita su alcuni di questi siti bene evidenzia poi lo spessore - nullo - di questi studi. Dall'entrata in vigore della convenzione CITES (1973) è vietata la commercializzazione di animali catturati in natura, ma sempre con delle eccezioni.
In Italia ci sono 6 impianti di questo genere, e in tutto il mondo almeno 170, quindi significa che migliaia di animali, da tutti ritenuti intelligentissimi, vengono sfruttati per spettacolini stupidi, nuoto con i delfini, pet-therapy di vario genere (ad esempio contro la depressione). Questo genere di pet-therapy è assolutamente ingiustificabile: per un supposto vantaggio per i pazienti, si condannano alla cattività e alla morte esseri sensibili e intelligenti, e questo non è ammissibile.
Qualche dato sul “benessere animale” di cui questi splendidi mammiferi acquatici godono nelle vasche dei delfinari: nelle vasche delle loro prigioni hanno a disposizione 80 metri quadri ciascuno, sempre che le norme CITES siano rispettare, per animali di 3-4 metri di lunghezza.
Maltrattamento e morte nei delfinari
In natura un delfino vive intorno ai 45 anni, mentre la metà dei delfini catturati in mare muoiono entro 2 anni e la restante parte non sopravvive oltre i 5 a causa di varie malattie strettamente correlate con la vita in vasca.
Ma vi sono anche molti casi di autolesionismo e aggressività contro i compagni e contro gli addestratori.
È interessante riportare alcune osservazioni tratte una perizia per un processo per maltrattamento, relativa alla morte di un delfino a Gardaland. Lì vennero riscontrati l'utilizzo dello stimolo della fame come tecnica di condizionamento per lo spettacolo, il degrado delle strutture, varie inosservanze delle norme tra cui il livello di cloro che causava disturbi alla vista degli animali, l'assenza di un responsabile sanitario reperibile, l'isolamento come “punizione”, ecc.
Naturalmente si tratta di un caso isolato perché gli addestratori e i proprietari di queste strutture sono sempre rispettosissimi e attenti al benessere dei loro animali... come no ! È bello crederci...
Qualcuno si ricorderà di Flipper: il delfino protagonista di una fortunata serie televisiva degli anni '60. Ebbene ... “Flipper è morto suicida tra le mie braccia. Uso questa parola con trepidazione, ma non conosco un'altra parola che descriva l'asfissia auto-indotta... Flipper mi ha guardato negli occhi e ha smesso di respirare”. Lo ha dichiarato Ric O'Barry, il suo addestratore che in seguito a questa morte è diventato un attivista di fama mondiale per gli animali, e si batte contro i delfinari.
....il nostro divertimento momentaneo non vale la vita di questi animali. -----------------------------
GARDALAND 1999 Al "Palablu" con 5 delfini - stress, troppo lavoro, acqua dolorosamente clorata: Romeo: morto di necrosi epatica - per renderlo più docile lo hanno privato del cibo e drogato con l'ormone Ovarid. Violetta: morta - era incinta e fu costretta ad esibirsi ugualmente: il 18 settembre 1999 morì annegata causa la spina dorsale spezzata dagli sforzi. Hector: morta - infarto al miocardio. Amada: nel 2000 stava male - adesso anche questo delfino è morta.
Già nel 1997 un veterinario istruttore scriveva di "allenatori senza etica professionale ed esperienza" e denunciava un'eccessiva presenza di cloro nelle vasche. Il cloro danneggia gli animali, ma proprio perché li irrita essi saltano con maggiore frequenza e più in alto. "I troppi spettacoli, - scriveva il veterinario Guglielmo Lopez - finiranno per provocare danni irreversibili agli animali". Poco dopo il veterinario se ne andò da Gardaland. Violetta era incinta e fu costretta ad esibirsi ugualmente: il 18 settembre 1999 morì annegata a causa della spina dorsale spezzata dagli sforzi. Un fatto grave, innaturale, clamoroso, chiaramente riconducibile direttamente o indirettamente a responsabilità umane. Scriveranno i periti incaricati dai magistrati: il delfino potrebbe essere stato colpito da un corpo rigido allungato. Le escoriazioni presenti sul corpo infatti non erano usuali e dovute a lotte fra gli animali.
I periti disegnano, insomma, un quadro di cattiva gestione del delfinario, che "produce disagio, sofferenza e un'intensità di lavoro eccessiva".
Gardaland : GLI IMPUTATI DELLA MORTE DI 4 DELFINI PAGANO PER NON AFFRONTARE IL DIBATTIMENTO DELFINI: GLI IMPUTATI PAGANO PER NON AFFRONTARE IL DIBATTIMENTO Finalmente un processo per maltrattamento di animali. Tutti rinviati a giudizio: il Presidente di Gardaland, Enrico Ghinato , e il più famoso veterinario d’europa David Taylor che sostiene la cattività degli animali, e gli addestratori Simon Ede e Jones Martin Philip. I 4 imputati preferiscono ricorrere al patteggiamento attraverso l’oblazione piuttosto che affrontare il dibattimento. A seguito di numerose denunce di Animal and Nature Conservation Fund per maltrattamento di animali per la morte dei delfini di Gardaland, si è tenuto il processo a loro carico. Le accuse del PM. Giovanni Pietro Pascucci erano ben precise: “la detenzione dei delfini era in condizioni incompatibili con la loro natura, non c’è stata nessuna attenzione per il numero di esibizioni senza sosta alle quali erano costretti i delfini, Hector, uno dei delfini morti fu costretto ad esibirsi, nonostante fossero mesi che non apriva gli occhi a causa di un’infezione e Violetta venne fatta esibire nonostante la grave lesione alla colonna vertebrale che fu poi la causa del suo decesso 4 giorni dopo.” “Per la prima volta riusciamo a ottenere l’imputazione per maltrattamento di animali per questi personaggi che lucrano sulla pelle dei delfini.Sono anni che Animal and Nature si batte per la chiusura dei delfinari di tutto il mondo, queste galere di cemento in cui i delfini muoiono d’infezioni, di noia e per la totale mancanza del rispetto delle minime esigenze socio-biologiche della specie. Ma a Gardaland si muore anche per i maltrattamenti. Accettare di pagare delle cifre di denaro, piuttosto che affrontare il dibattimento significa ammettere le proprie responsabilità. Il sistema giudiziario italiano lo permette, purtroppo. Per questo stiamo lavorando ad una modificazione della legge 727. Ma siamo sicuri che ancor più da oggi in tutte le strutture in cui sono detenuti i delfini, e purtroppo in Italia ce ne sono ancora 6, saranno ben attenti a come comportarsi.” dichiarano Giuli Cordara, presidente di Ancf e Ilaria Ferri responsabile della campagna contro la cattività dei delfini. L’On. Rocchi, che da tempo è anche impegnata contro queste strutture, che eludono le normative internazionali celando una attività meramente economica, dietro una falsa aura di scientificità, dichiara “ Finalmente si squarcia un velo, cade il burka degli imputati del colosso economico Gardaland, che messi a nudo sono costretti a pagare per evitare il dibattimento in cui sarebbe emerso con chiarezza ancora maggiore, il livello di maltrattamenti in questi finti parchi dei divertimenti, in cui muoiono i delfini. Violetta è morta con la spina dorsale rotta.”
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Rimini, 27 febbraio 2008- Morti due delfini del parco Oltremare. Sono Bonnie, una femmina di 32 anni, nata a Cuba e arrivata a Riccione nel 1998 e Bravo, maschio di 30, origini texane, nel parco dal 1982. Solo ipotesi, al momento, sulla causa che ha determinato il decesso dei due mammiferi: si pensa un virus, qualcosa che potrebbe essere ricondotto a qualcosa di simile a quello influenzale.
I corpi dei due delfini sono stati portati nella sezione di Anatomia veterinaria del Dipartimento di Scienze sperimentali dell’Università di Padova, dove si stanno eseguendo gli esami autoptici, ma anche quelli virali. Intanto il personale veterinario di Oltremare sta tenendo sotto stretto monitoraggio tutti gli altri delfini presenti nel parco che, attualmente, sono nove. Al momento stanno tutti bene, ma tutto lo staff che segue quotidianamente gli animali ha vissuto giorni di terrore, come confessa Leandro Stanzani, coordinatore della Laguna di Oltremare.
"Bonnie e Bravo hanno iniziato a star male a metà dicembre: mangiavano poco e stavano da soli, cosa innaturale perché il delfino è un animale sociale — spiega —. Poi alla fine di gennaio ne è morto uno, a distanza di tre settimane l’altro.
---------------------------------------------------------------------------- geologo, per lavoro faccio altro, musicista per hobby, trekker amatoriale, aspirante fotografo e aspirante abitante di un mondo migliore.......
HAI PERFETTAMENTE RAGIONE MAX..... IO TE LO POSSO DIRE.. NON VOLEVO SOPRASSEDERE SU QUESTO ASPETTO, IMPORTANTISSIMO! QUANDO LAVORAVO NEI DELFINARI, SOPRATTUTTO LA NOTTE NEI DELFINI SI POTEVANO VEDERE PURTROPPO SVARIATI COMPORTAMENTI CHE METTEVANO IN EVIDENZA IL LORO DISAGIO... GLI ANIMALI DI CUI PARLO IO ERANO TUTTI ANIMALI PROVENIENTI GIà DA ALTRI ACQUARI, NESSUNO DI LORO (PER FORTUNA!) ERA STATO CATTURATO IN NATURA.. MA è LO STESSO!
HAI FATTO MOLTO BENE A FAR NOTARE QUESTA COSA. QUANDO PARLO DI QUESTI ANIMALI E DELL'EMOZIONE CHE MI SUSCITA VEDERLI E IL CONTATTO CON LORO, SONO TANTO ENTUSIASTA CHE SEMBRO DARE L'IMPRESSIONE DI NON PENSARCI....
CIAO
KATIA
Messaggio originario di maxthewildcat:
capisco la vostra emozione, e so che per molti di voi è un lavoro, per altro di ricerca, però mi sono stupito di non trovare nelle vostre righe alcun accenno alla realtà dei delfinari ......dalla parte dei delfini; rinchiudere un animale selvatico, per di più intelligente e dall'intensa e complessa vita sociale ed emotiva, come un cetaceo, in poche decine di metri quadrati per tutta la vita (sempre molto breve in cattività) e costringerlo ad eseguire esercizi a comando per il divertimento degli spettatori come fosse un pagliaccio lo ritengo decisamente immorale, e se dipendesse da me sarebbe anche illegale;
cito da "agireora.org"
Un delfino morto negli USA fa ci fa ricordare i continui maltrattamenti nei delfinari.
Qualche settimana fa si è avuto notizia della morte di un delfino durante uno spettacolo a seguito di uno scontro durante un'acrobazia, in un parco acquatico degli Stati Uniti. Non si tratta purtroppo di un caso isolato perché le condizioni di detenzione, gli addestramenti, i trasporti da un centro all'altro... sono causa di morte precoce per un gran numero di questi splendidi animali tenuti prigionieri. Ma non “solo” di morte si tratta, ma anche di sofferenza continua per la cattività.
Circhi e zoo per animali marini
I delfinari o parchi acquatici, nella sostanza, sono null'altro che circhi per animali marini, che fingono di avere però più alte finalità. Secondo la legge italiana (DM 6/12/2001, n.469) la detenzione dei delfini è permessa solamente se vengono garantiti programmi di educazione, ricerca e riproduzione.
Su quale tipo di “educazione” possa derivare dall'esibizione di animali imprigionati e costretti a ridicoli esercizi non vale la pena di spendere parole. Una breve visita su alcuni di questi siti bene evidenzia poi lo spessore - nullo - di questi studi. Dall'entrata in vigore della convenzione CITES (1973) è vietata la commercializzazione di animali catturati in natura, ma sempre con delle eccezioni.
In Italia ci sono 6 impianti di questo genere, e in tutto il mondo almeno 170, quindi significa che migliaia di animali, da tutti ritenuti intelligentissimi, vengono sfruttati per spettacolini stupidi, nuoto con i delfini, pet-therapy di vario genere (ad esempio contro la depressione). Questo genere di pet-therapy è assolutamente ingiustificabile: per un supposto vantaggio per i pazienti, si condannano alla cattività e alla morte esseri sensibili e intelligenti, e questo non è ammissibile.
Qualche dato sul “benessere animale” di cui questi splendidi mammiferi acquatici godono nelle vasche dei delfinari: nelle vasche delle loro prigioni hanno a disposizione 80 metri quadri ciascuno, sempre che le norme CITES siano rispettare, per animali di 3-4 metri di lunghezza.
Maltrattamento e morte nei delfinari
In natura un delfino vive intorno ai 45 anni, mentre la metà dei delfini catturati in mare muoiono entro 2 anni e la restante parte non sopravvive oltre i 5 a causa di varie malattie strettamente correlate con la vita in vasca.
Ma vi sono anche molti casi di autolesionismo e aggressività contro i compagni e contro gli addestratori.
È interessante riportare alcune osservazioni tratte una perizia per un processo per maltrattamento, relativa alla morte di un delfino a Gardaland. Lì vennero riscontrati l'utilizzo dello stimolo della fame come tecnica di condizionamento per lo spettacolo, il degrado delle strutture, varie inosservanze delle norme tra cui il livello di cloro che causava disturbi alla vista degli animali, l'assenza di un responsabile sanitario reperibile, l'isolamento come “punizione”, ecc.
Naturalmente si tratta di un caso isolato perché gli addestratori e i proprietari di queste strutture sono sempre rispettosissimi e attenti al benessere dei loro animali... come no ! È bello crederci...
Qualcuno si ricorderà di Flipper: il delfino protagonista di una fortunata serie televisiva degli anni '60. Ebbene ... “Flipper è morto suicida tra le mie braccia. Uso questa parola con trepidazione, ma non conosco un'altra parola che descriva l'asfissia auto-indotta... Flipper mi ha guardato negli occhi e ha smesso di respirare”. Lo ha dichiarato Ric O'Barry, il suo addestratore che in seguito a questa morte è diventato un attivista di fama mondiale per gli animali, e si batte contro i delfinari.
....il nostro divertimento momentaneo non vale la vita di questi animali. -----------------------------
GARDALAND 1999 Al "Palablu" con 5 delfini - stress, troppo lavoro, acqua dolorosamente clorata: Romeo: morto di necrosi epatica - per renderlo più docile lo hanno privato del cibo e drogato con l'ormone Ovarid. Violetta: morta - era incinta e fu costretta ad esibirsi ugualmente: il 18 settembre 1999 morì annegata causa la spina dorsale spezzata dagli sforzi. Hector: morta - infarto al miocardio. Amada: nel 2000 stava male - adesso anche questo delfino è morta.
Già nel 1997 un veterinario istruttore scriveva di "allenatori senza etica professionale ed esperienza" e denunciava un'eccessiva presenza di cloro nelle vasche. Il cloro danneggia gli animali, ma proprio perché li irrita essi saltano con maggiore frequenza e più in alto. "I troppi spettacoli, - scriveva il veterinario Guglielmo Lopez - finiranno per provocare danni irreversibili agli animali". Poco dopo il veterinario se ne andò da Gardaland. Violetta era incinta e fu costretta ad esibirsi ugualmente: il 18 settembre 1999 morì annegata a causa della spina dorsale spezzata dagli sforzi. Un fatto grave, innaturale, clamoroso, chiaramente riconducibile direttamente o indirettamente a responsabilità umane. Scriveranno i periti incaricati dai magistrati: il delfino potrebbe essere stato colpito da un corpo rigido allungato. Le escoriazioni presenti sul corpo infatti non erano usuali e dovute a lotte fra gli animali.
I periti disegnano, insomma, un quadro di cattiva gestione del delfinario, che "produce disagio, sofferenza e un'intensità di lavoro eccessiva".
Gardaland : GLI IMPUTATI DELLA MORTE DI 4 DELFINI PAGANO PER NON AFFRONTARE IL DIBATTIMENTO DELFINI: GLI IMPUTATI PAGANO PER NON AFFRONTARE IL DIBATTIMENTO Finalmente un processo per maltrattamento di animali. Tutti rinviati a giudizio: il Presidente di Gardaland, Enrico Ghinato , e il più famoso veterinario d’europa David Taylor che sostiene la cattività degli animali, e gli addestratori Simon Ede e Jones Martin Philip. I 4 imputati preferiscono ricorrere al patteggiamento attraverso l’oblazione piuttosto che affrontare il dibattimento. A seguito di numerose denunce di Animal and Nature Conservation Fund per maltrattamento di animali per la morte dei delfini di Gardaland, si è tenuto il processo a loro carico. Le accuse del PM. Giovanni Pietro Pascucci erano ben precise: “la detenzione dei delfini era in condizioni incompatibili con la loro natura, non c’è stata nessuna attenzione per il numero di esibizioni senza sosta alle quali erano costretti i delfini, Hector, uno dei delfini morti fu costretto ad esibirsi, nonostante fossero mesi che non apriva gli occhi a causa di un’infezione e Violetta venne fatta esibire nonostante la grave lesione alla colonna vertebrale che fu poi la causa del suo decesso 4 giorni dopo.” “Per la prima volta riusciamo a ottenere l’imputazione per maltrattamento di animali per questi personaggi che lucrano sulla pelle dei delfini.Sono anni che Animal and Nature si batte per la chiusura dei delfinari di tutto il mondo, queste galere di cemento in cui i delfini muoiono d’infezioni, di noia e per la totale mancanza del rispetto delle minime esigenze socio-biologiche della specie. Ma a Gardaland si muore anche per i maltrattamenti. Accettare di pagare delle cifre di denaro, piuttosto che affrontare il dibattimento significa ammettere le proprie responsabilità. Il sistema giudiziario italiano lo permette, purtroppo. Per questo stiamo lavorando ad una modificazione della legge 727. Ma siamo sicuri che ancor più da oggi in tutte le strutture in cui sono detenuti i delfini, e purtroppo in Italia ce ne sono ancora 6, saranno ben attenti a come comportarsi.” dichiarano Giuli Cordara, presidente di Ancf e Ilaria Ferri responsabile della campagna contro la cattività dei delfini. L’On. Rocchi, che da tempo è anche impegnata contro queste strutture, che eludono le normative internazionali celando una attività meramente economica, dietro una falsa aura di scientificità, dichiara “ Finalmente si squarcia un velo, cade il burka degli imputati del colosso economico Gardaland, che messi a nudo sono costretti a pagare per evitare il dibattimento in cui sarebbe emerso con chiarezza ancora maggiore, il livello di maltrattamenti in questi finti parchi dei divertimenti, in cui muoiono i delfini. Violetta è morta con la spina dorsale rotta.”
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Rimini, 27 febbraio 2008- Morti due delfini del parco Oltremare. Sono Bonnie, una femmina di 32 anni, nata a Cuba e arrivata a Riccione nel 1998 e Bravo, maschio di 30, origini texane, nel parco dal 1982. Solo ipotesi, al momento, sulla causa che ha determinato il decesso dei due mammiferi: si pensa un virus, qualcosa che potrebbe essere ricondotto a qualcosa di simile a quello influenzale.
I corpi dei due delfini sono stati portati nella sezione di Anatomia veterinaria del Dipartimento di Scienze sperimentali dell’Università di Padova, dove si stanno eseguendo gli esami autoptici, ma anche quelli virali. Intanto il personale veterinario di Oltremare sta tenendo sotto stretto monitoraggio tutti gli altri delfini presenti nel parco che, attualmente, sono nove. Al momento stanno tutti bene, ma tutto lo staff che segue quotidianamente gli animali ha vissuto giorni di terrore, come confessa Leandro Stanzani, coordinatore della Laguna di Oltremare.
"Bonnie e Bravo hanno iniziato a star male a metà dicembre: mangiavano poco e stavano da soli, cosa innaturale perché il delfino è un animale sociale — spiega —. Poi alla fine di gennaio ne è morto uno, a distanza di tre settimane l’altro.
---------------------------------------------------------------------------- geologo, per lavoro faccio altro, musicista per hobby, trekker amatoriale, aspirante fotografo e aspirante abitante di un mondo migliore.......
Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati
anche io sono contraria alla detenzione di questi animali, soprattutto in piccoli spazi e poi farli oggetto da circo con acrobazie varie,compreso quelli che ho visto io in California, anche se ne ho viste alcune di carine, di aver fatto il bagno con un colpo di coda ad un intero gruppo di giapponesi. Li almeno gli sapzi sono enormi e attingono l'acqua per gli acquari direttamente dall'Oceano.
Le strutture che sono in Europa non sono assolutamente adatte e idonee a ospitare questi animali, e mi rifiuto di andarle a visitare compreso l'acquario di Genova.
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
....e mi rifiuto di andarle a visitare compreso l'acquario di Genova. simo
concordo pienamente, se solo si facesse anche questo tipo di educazione ambientale, nelle scuole...
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EHI CIAO! NON RIESCO A RISPONDERTI CON UNA MAIL..... BEH ESPERTA ESPERTA NON SONO, HO FATTO UNA TESI PALEONTOLOGICA SUI MISTICETI E DA ALLORA SONO UNA SUPER APPASSIONATA DI QUESTI FANTASTICI ANIMALI!! :-)
SE TI VA DI PARLARNE, IO SONO SEMPRE DISPONIBILE!!
PS: HAI VISTO UNA BALENA GRIGIA (ESCHRICHTIUS ROBUSTUS) IN IRLANDA??? CHE BELLO!
KATIA
Messaggio originario di Alessandro:
Messaggio originario di FOX:
compreso quelli che ho visto io in California,
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
Visto che si parla di California e di cetacei, aggiungo la mia (balena)
Dovrebbe essere un capodoglio, ma ho visto anche orche, delfini, un beluga (in Alaska)
non mi dire che sei stato alle isole Aran...conto di andarci presto! Spero di andrea anche alle Farne island, troppe bello sarebbe..., fino ad opra mi sono accontentata di vederle da lontano...
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati
Si!
Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati
ok! molto volentieri! lavori all'università di firenze? ti porto anche una copia della mia tesi da visionare! pensa che sono la bellezza di 5 anni che devo ancora conoscere Michelangelo di persona... speriamo di non metterci tempi così geologici!!
fammi sapere dettagli!
katia
Messaggio originario di Earth whales:
Messaggio originario di STENELLA77:
CIAO SIMONE! la domanda era rivolta a me?
Messaggio originario di Earth whales:
Quando vieni a trovarmi?
Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati
Si!
Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati
Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati
grazie mille simone!! si scusa, non ti sei spiegato male tu, sono io che mi sono sognata l'università di FI!!
ho guardato il sito del museo di Scandicci!! molto bello!!
va bene, allora presto ci sarà occasione!!! :-)
ti mando i miei recapiti email al tuo indirizzo di naturamediterraneo,
Katia
Messaggio originario di Earth whales:
Troverai i dettagli in "C'è posta per te"....
Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati