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gigi58
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Inserito il - 05 aprile 2011 : 12:46:07 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

su facebook sono intervenuto su una discussione che scaturiva da un video molto cruento sulla macellazione di animali a proposito dei vegani, ma non ho avuto risposta alle mie osservazioni. Mi piacerebbe se nel forum ci sono degli utenti che seguono tale tipo di alimentazione confrontarmi sulle loro scelte

Gigi

elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 05 aprile 2011 : 18:25:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I vegani, se ricordo bene, sono quelli che rifiutano qualsiasi alimento di origine animale, compresi latte, latticini e uova.
luigi
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gigi58
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Inserito il - 05 aprile 2011 : 19:15:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

I vegani, se ricordo bene, sono quelli che rifiutano qualsiasi alimento di origine animale, compresi latte, latticini e uova.
luigi


Si, è così, mi piacerebbe conoscere meglio la loro teoria

Gigi
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Cmb
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Flora e Fauna

Inserito il - 05 aprile 2011 : 19:49:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tu devi tenere animali per formaggio, latte, uove ecc. - per produrre un kg di carne di pollo ci servano 7 kg di granoturco.

La teoria è di mangiare i 7 kg granoturco senza aver'un pollo.

Per le vacce hanno paura del gas di metano, allora niente latte ecc.




Al momento abbiamo il problema più grande (Austria e Germania) che si produce bio-diesel con colza dove ci erano i grani prima.....



"La distinction des espèces de limaces est extrêmement difficile,
et aucun zoologiste n’est encore parvenu à quelque chose
d’un peu satisfaisant sous ce rapport."
H. M. DUCROTAY DE BLAINVILLE 1823

Vieni nel mondo degli Limax dell'Italia
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gigi58
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Inserito il - 05 aprile 2011 : 19:57:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
quindi secondo te è solo un problema di bilancio energetico? Mi sembra che loro lo impostino dal punta di vista etico

Gigi
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Cmb
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Flora e Fauna

Inserito il - 05 aprile 2011 : 20:38:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vaganismo è una roba etica: per evitare lo sfruttamento e crudeltà verso gli animali per cibo, abbigliamento o altri scopi. Vedi: Link

Allora io ho sbagliato con la teoria "energetica"....





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gigi58
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Inserito il - 05 aprile 2011 : 21:15:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Cmb:

Vaganismo è una roba etica: per evitare lo sfruttamento e crudeltà verso gli animali per cibo, abbigliamento o altri scopi. Vedi: Link

Allora io ho sbagliato con la teoria "energetica"....





"La distinction des espèces de limaces est extrêmement difficile,
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infatti mi chiedo perchè hanno una considerazione verso gli animali e non verso i vegetali, viventi entrambi

Gigi
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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 05 aprile 2011 : 22:13:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Secondo me, il problema etico posto dalla discussione si può articolare in due etiche diverse.

Prima di tutto si pone un problema di etica in senso comune, cioè di evitare sofferenze agli animali. E in questo senso, credo anch'io - e l'ho già scritto in un'altra discussione - che non ci sia abbastanza rispetto per gli animali allevati da parte degli allevatori e dei "macellatori", e che si potrebbe fare meglio.
Credo anche che gli animalisti, prima di "correre dietro alle farfalle" come gli ipotetici maltrattamenti dei cavalli nel Palio di Siena o di Ronciglione, potrebbero utilmente occuparsi dei maltrattamenti e dello scarso rispetto verso gli animali allevati per l'alimentazione umana. Il fatto che siano destinati a morire non significa che debbano vivere in maniera non dignitosa.

Ma, secondo me, si pone anche un problema di etica ecologica e ambientalista. Come dice Clemens, mangiamo troppa carne e faremmo meglio a mangiare direttamente i vegetali che diamo alle mucche, anche perché, in queste quantità, la carne fa male alla salute.
Non per niente, il nostro più famoso oncologo ed ex ministro della salute è vegetariano.
Per produrre tutta questa carne si trasformano in pascoli boschi e macchia mediterranea, si coltivano a foraggi terreni che potevano rimanere allo stato naturale e, dulcis in fundo, si produce una grande quantità di metano (che a parità di peso contribuisce all'effetto serra 300 volte più della CO2) attraverso i "processi digestivi" degli erbivori. Per crederci, provate a fare foto agli insetti in un pascolo di mucche o cavalli e sentirete che coro!

Una cosa che mi disturba, poi, è che una parte non indifferente di questa carne viene data in pasto ai cani da parte di padroni premurosi, invece dei vecchi pastoni di pan secco, ossa e avanzi vari che si usavano una volta e servivano altrettanto bene allo scopo.

In questo senso, bisognerebbe combattere l'eccesso di produzione e consumo di carne così come si tenta di combattere l'uso eccessivo di contenitori di plastica, l'uso dell'auto e altre brutte abitudini consumiste.

luigi


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gigi58
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Inserito il - 05 aprile 2011 : 22:22:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se i vegani vedono le cose in quest'ottica posso in un qualche modo concordare con loro. Tuttavia credo che questa sia la tua analisi cioè sia l'analisi di un non vegano, e non spiega perché non si nutrano di uova, latte e derivati. Mi piacerebbe ascoltare direttamente la loro tesi

Gigi
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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 05 aprile 2011 : 22:46:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Hai ragione. Io non sono neppure vegetariano, anche se mangio poca carne.
Ho approfittato dello spunto che hai dato per allargare il discorso.
Francamente, non so perché i vegani rifiutino di usare anche prodotti ottenuti senza uccidere l'animale: forse perché non li vogliono sfruttare in senso generale.

... poi ci sono anche i jainisti che camminano scalzi per schiacciare meno insetti possibile (quasi quasi li capisco di più ....)
luigi
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Cmb
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Flora e Fauna

Inserito il - 05 aprile 2011 : 22:50:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per "Bilancia ecologica per alimentazione" vedete: Link e Link

Peccato sempre in tedesco, francese o inglese.....





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H. M. DUCROTAY DE BLAINVILLE 1823

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Cmb
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Flora e Fauna

Inserito il - 05 aprile 2011 : 23:07:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
preso da Link
Aspetti etici dell''alimentazione umana
103,95 KB

Produzione di cibo vegano

+ Produzione: bio - all'aperto - con riscaldamento
+ Conservazione: fresco - in frigo - in freezer - conservato
+ Imballagio: niente - carta - plastica - ecc.
+ Patria: regionale - Italia - Europa - d'oltremare
+ Consumazione: trasporto - come da tenere - preparazione - smaltimento
-----------------
= Totale

Spero che si puo capire il "mio" italiano....









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clse
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Inserito il - 05 aprile 2011 : 23:36:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia





Al momento abbiamo il problema più grande (Austria e Germania) che si produce bio-diesel con colza dove ci erano i grani prima.....




Vieni nel mondo degli Limax dell'Italia


perdona la curiosità, mi piacerebbe approfondire la questione.... forse bisogna aprire un'altra discussione?
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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 05 aprile 2011 : 23:45:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ormai, in Europa, non conviene produrre grano. Costa meno importarlo. E in quei campi ora si coltiva la colza e con l'olio di colza si fa il biodiesel che, più o meno brillantemente, sostituirà il gasolio.
luigi
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clse
Utente V.I.P.

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Inserito il - 05 aprile 2011 : 23:52:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
si vabbè, ma allora il "biodisel" cos'ha di bio? lo so, sono ancora fuori discorso....
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etrusko
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Inserito il - 06 aprile 2011 : 00:10:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa discussione mi interessa molto!
Personalmente mangio pochissima carne, quella che ritengo, a mio giudizio, etica, il che comprende ad esempio le mie galline, certa cacciagione, il maiale che alleva mio suocero, eccetera...
Inoltre, essendo un pescatore, mi nutro di alcuni (pochissimi) dei pesci pesci che catturo.
In gioventù son stato per un paio di anni quel che si dice "vegano" e poi per quasi dieci anni vegetariano (sempre però con la deroga per i miei pesci).

Le mie motivazioni erano, e sono, puramente etiche, mangio gli alimenti che creano meno sofferenza possibile agli animali allevati.
Di fatto l'unica filosofia alimentare che non crei sofferenza agli animali è quella vegana, infatti chiunque abbia una minima dimestichezza con il mondo della zootecnia anche amatoriale sa benissimo che l'allevamento di animali a scopo alimentare presuppone in ogni caso l'uccisione di molti individui.

Se vogliamo il latte dobbiamo far si che non se lo beva l'agnello/vitello/capretto e l'unico modo per evitarlo è fare abbacchio del poppante. Senza contare che tutti gli individui maschi (tranne pochi destinati ad una vita amorosa da far impallidire Rocco Siffredi ) verranno macellati in giovane età. Lo stesso per il pollame, io sono assolutamente obbligato a sopprimere il 50% dei nuovi nati nel mio pollaio perchè come ognun sa non ci può essere che un solo gallo.

Oltre a questo, naturalmente c'è anche il fatto che se tutti mangiassimo meno carne il consumo di territorio per scopi agricoli sarebbe pari al 10% dell'attuale, senza parlare della fame nel mondo.

NO all'autostrada in Maremma!
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gigi58
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Inserito il - 06 aprile 2011 : 07:09:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di etrusko:

Questa discussione mi interessa molto!
Personalmente mangio pochissima carne, quella che ritengo, a mio giudizio, etica, il che comprende ad esempio le mie galline, certa cacciagione, il maiale che alleva mio suocero, eccetera...
Inoltre, essendo un pescatore, mi nutro di alcuni (pochissimi) dei pesci pesci che catturo.
In gioventù son stato per un paio di anni quel che si dice "vegano" e poi per quasi dieci anni vegetariano (sempre però con la deroga per i miei pesci).

Le mie motivazioni erano, e sono, puramente etiche, mangio gli alimenti che creano meno sofferenza possibile agli animali allevati.
Di fatto l'unica filosofia alimentare che non crei sofferenza agli animali è quella vegana, infatti chiunque abbia una minima dimestichezza con il mondo della zootecnia anche amatoriale sa benissimo che l'allevamento di animali a scopo alimentare presuppone in ogni caso l'uccisione di molti individui.

Se vogliamo il latte dobbiamo far si che non se lo beva l'agnello/vitello/capretto e l'unico modo per evitarlo è fare abbacchio del poppante. Senza contare che tutti gli individui maschi (tranne pochi destinati ad una vita amorosa da far impallidire Rocco Siffredi ) verranno macellati in giovane età. Lo stesso per il pollame, io sono assolutamente obbligato a sopprimere il 50% dei nuovi nati nel mio pollaio perchè come ognun sa non ci può essere che un solo gallo.

Oltre a questo, naturalmente c'è anche il fatto che se tutti mangiassimo meno carne il consumo di territorio per scopi agricoli sarebbe pari al 10% dell'attuale, senza parlare della fame nel mondo.

NO all'autostrada in Maremma!

anch'io non mangio molta carne/pesce (una, massimo due volte a settimana), ma non mi tiro indietro, ma non è questo il problema. Massimiliano ha introdotto alcuni dei concetti espressi dal vegano cui facevo riferimento: la sofferenza animale, come è giusto, viene tenuta in grande considerazione, su quella vegetale invece neanche ci si sofferma, eppure un piatto di pasta e fagioli conta più vittime in termini di individui che una grigliata di pesce o carne.
Il vedere il consumo del latte come privazione subita dal vitello mi sembra ridicola, con la selezione naturale ( e lo sottolineo) sono state ottenute razze che producono una quantità di latte che risulterebbe eccessiva per qualsiasi vitello, tanto per capirci una vacca di razza frisona produce oltre 87 qli di latte durante il periodo di lattazione, una bruna alpina "solo" 54, una modicana circa 40, le razze cosiddette da carne invece hanno una produzione che basta solo al vitello.
Analoga considerazione si può fare con le uova che vengono prodotte indipendentemente dalla presenza del gallo e quindi a rigor di logica non sarebbero neanche individui.
Ritornando al concetto di sofferenza invece pochi sanno che la maggior parte delle varietà di mele e di tutti i fruttiferi in generale, è stata ottenuta con irradiazioni artificiali e non mi si venga a dire che i vegetali non soffrono, hanno infatti una loro sensibilità, certo diversa da quella di un mammifero, ma d'altro canto anche la sensibilità di un insetto è diversa da quella di un mammifero e così quella di un mollusco cosa vuol dire? che possiamo tralasciare la sofferenza di alcuni viventi a favore di altri? e chi ha posizionato il limite? Erano queste alcune delle contraddizioni che vedo nel ragionamento dei vegani

Gigi
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elleelle
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Inserito il - 06 aprile 2011 : 09:19:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di clse:

si vabbè, ma allora il "biodisel" cos'ha di bio? lo so, sono ancora fuori discorso....


Mi fa piacere questa osservazione.
In effetti, il Biodiesel si chiama "bio" solo perché viene prodotto con piante vive, anziché morte da milioni di anni come nel caso degli idrocarburi.
Dal punto di vista ecologico le coltivazioni finalizzate ai biocombustibili sono attualmente una delle più gravi minacce alla natura.
E' per loro che si è abbattuta parte della foresta amazzonica per far posto alle colture di soia e della foresta del Madagascar e dell'Indonesia per piantare palma da olio.

Questo l'ho denunciato in tutte le discussioni presenti in questa sezione (tra cui quella sul concetto di ambiente), ma il fascino delle parole è più forte delle realtà che ci stanno sotto.

Ormai si è associato il concetto di "eco" e "bio", oppure di "verde" a processi agricoli e industriali che danneggiano irrimediabilmente la natura e sono invece portati avanti all'insegna del consumismo e dell'antropocentrismo.

Ma questa è un'altra discussione .....
luigi
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etrusko
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Inserito il - 06 aprile 2011 : 14:40:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
con la selezione naturale ( e lo sottolineo) sono state ottenute razze

No, con la selezione artificiale sennò sarebbero specie.

sono state ottenute razze che producono una quantità di latte che risulterebbe eccessiva per qualsiasi vitello, tanto per capirci una vacca di razza frisona produce oltre 87 qli di latte durante il periodo di lattazione, una bruna alpina "solo" 54, una modicana circa 40, le razze cosiddette da carne invece hanno una produzione che basta solo al vitello

Comunque fatto sta che i vitelli vengono uccisi perchè semplicemente non servono in quanto ben di rado la madre è stata fecondata da un toro della stessa razza e l'unco modo per farli rendere è venderne la carne.

la maggior parte delle varietà di mele e di tutti i fruttiferi in generale, è stata ottenuta con irradiazioni artificiali

Ciò è, molto semplicemente, falso. Le cultivar sono state ottenute con la selezione artificiale o "catturando" con gli innesti delle mutazioni spontanee favorevoli.

Comunque col passare degli anni mi sto sempre di più rivolgendo ai cibi che hanno un basso impatto ecologico (visto che se vogliamo mangiare della sofferenza dobbiamo pur crearla). Sempre motivazioni etiche ma a questo punto sconfinano nella politica.

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gigi58
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Inserito il - 06 aprile 2011 : 15:35:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

No, con la selezione artificiale sennò sarebbero specie.

Ribadisco che con incroci e selezione massale si sono ottenute le razze di numerosi bovini (che c'entra la specie?) cosi ad esempio dalla Frisona (pezzata olandese) sono state ottenute prima la Frisona americana e successivamente tanti altri ceppi fra cui la frisona italiana.
Analogamente sono state ottenute razze avicole in grado di produrre molte più uova di quanto non facessero le specie selvatiche da cui derivano


Comunque fatto sta che i vitelli vengono uccisi perchè semplicemente non servono in quanto ben di rado la madre è stata fecondata da un toro della stessa razza e l'unco modo per farli rendere è venderne la carne.

nel caso degli allevamenti da latte spesso si pratica la rimonta interna per cui le vitelle sono tenute per sostituire le vacche che invecchiando producono meno latte, ovviamente i maschi e le vitelle in esubero (rispetto alla quota di rimonta) sono destinati alla macellazione ma questo non vuol dire che vengano sacrificati per mancanza di latte


Ciò è, molto semplicemente, falso. Le cultivar sono state ottenute con la selezione artificiale o "catturando" con gli innesti delle mutazioni spontanee favorevoli.

No, che non è falso a meno che quello che mi hanno fatto studiare alla facoltà di scienze agrarie siano delle stupidaggini che riportano i principali testi di frutticoltura come il Morettini (pag. 779-780) o il Baldini (pag.308-309) dove si evince che per la mutagenesi sono utilizzati sia prodotti chimici come la colchicina, il metansulfonato di etile, il solfato dietilico, la 8-etossicaffeina ecc, sia fisici come i raggi X e gamma

Comunque col passare degli anni mi sto sempre di più rivolgendo ai cibi che hanno un basso impatto ecologico (visto che se vogliamo mangiare della sofferenza dobbiamo pur crearla). Sempre motivazioni etiche ma a questo punto sconfinano nella politica.

Questa è una posizione che condivido appieno occorre perseguire questo obiettivo procedendo in tutte le direzioni (no alla frutta fuori stagione, favorire le produzioni a Km 0 ecc ecc)

Gigi

Modificato da - gigi58 in data 06 aprile 2011 15:38:46
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ang
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Inserito il - 06 aprile 2011 : 18:47:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sono di corsa, ma metto una puntina...

Messaggio originario di elleelle:

Ormai, in Europa, non conviene produrre grano. Costa meno importarlo.


anche questo però non è tanto normale, non pensate?

ciao

ang
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