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 L'UOMO E LA NATURA: SCIENZA CULTURA ED ETICA
 Lo strano rapporto dell'uomo con gli insetti
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32908 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 agosto 2011 : 23:23:07 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Nella storia sembra quasi che l'uomo si sia rifiutato di cercare di conoscere e capire gli insetti e gli artropodi in genere, fino a che non sono arrivati i grandi entomologi del periodo successivo alla rivoluzione francese.

Anche le popolazioni delle aree agricole, mentre conoscevano bene le piante e le tecniche di coltivazione, sembra non ne capissero niente di insetti, che, per loro, erano tutti uguali.

Ecco cosa scriveva il sassarese Andrea Manca dell'Arca nel 1780 nel suo trattato "Agricoltura di Sardegna":

"Scrivono molti agricoltori che il fumo d'unghia d'asino, di sterco di bue e corno di cervo libera la vigna di certi animalucci come sono vermi, ragni ecc...; il perfumare però una vigna di molta estensione con simili droghe, sembra operazione difficile a riuscire. Mettere in mezzo alla vigna un ventre di pecora o di montone col suo sterco pare più facile, affinché radunandosi in esso sterco tutti gli animali minuti, ovvero insetti, con poca fatica possono ammazzarsi ......"

luigi

Modificato da - Acipenser in Data 18 settembre 2011 19:42:27

D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


6702 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 09 agosto 2011 : 01:31:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, si... però l'apicoltura si fa da tempo immemore, i grilli in Cina portano fortuna e sono tenuti con tutte le cure in gabbiette e pure portati a spasso come fossero cagnolini, i bachi da seta sono stati studiati a fondo anche in passato, le cetonie venivano vendute come animali da compagnia (o quasi: cito "la mia famiglia e altri animali" di Gerald Durrell), le lucciole tropicali sono usate come fonte d'illuminazione in certe tribù (così ho letto), le coccinelle portano fortuna in Europa e guai a ucciderle, e via così.

Insomma, non sempre gli insetti sono visti come fumo negli occhi per fortuna.

Dario.


"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


17657 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 09 agosto 2011 : 08:57:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di D21:

Beh, si... però l'apicoltura si fa da tempo immemore, i grilli in Cina portano fortuna e sono tenuti con tutte le cure in gabbiette e pure portati a spasso come fossero cagnolini, i bachi da seta sono stati studiati a fondo anche in passato, le cetonie venivano vendute come animali da compagnia (o quasi: cito "la mia famiglia e altri animali" di Gerald Durrell), le lucciole tropicali sono usate come fonte d'illuminazione in certe tribù (così ho letto), le coccinelle portano fortuna in Europa e guai a ucciderle, e via così.

Insomma, non sempre gli insetti sono visti come fumo negli occhi per fortuna.

Dario.


"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)


Molti costituiscono cibo, non solo presso alcune popolazioni africane, asiatiche americane o australiane, se non ricordo male anche nella nostra europa le larve delle api erano ritenute prelibate (cercherò i riferimenti)

Gigi
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32908 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 agosto 2011 : 09:13:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quello che volevo sottolineare non è tanto l'avversione (comprensibile) verso gli insetti, quanto l'assurdità di pensare che gli insetti attirati nella vigna da sostanze in decomposizione potessero essere gli stessi che minacciavano le viti.
luigi
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2345 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 settembre 2011 : 15:21:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Francamente, leggendo il titolo, pensavo che il rapporto fosse strano per altre ragioni, ad esempio che perfino convinti animalisti non esitano ad usare l'insetticida. Gli animali di cui la nostra legislazione difende i diritti sono solo cani e gatti, forse con qualche eccezione purche' "carini" e provvisti di peli o piume.
In realta' pero' volevo chiedere se esistono libri sulle opinioni popolari in materia di insetti e animali in genere. Per capire quanto poco sono conosciuti, diro' che una ventina d'anni fa ho incontrato qualcuno che credeva ancora alla generazione spontanea degli insetti! Ciao

fern
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32908 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 settembre 2011 : 17:03:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di fern:

Francamente, leggendo il titolo, pensavo che il rapporto fosse strano per altre ragioni, .....



Hai ragione. Ho modificato il titolo.
luigi
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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


2252 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 16 settembre 2011 : 09:44:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tuttora si sente gente che dice che se si lascia la pasta o il riso troppo tempo in dispensa, anche se chiusa, si formano le "bestioline". Se questo non è credere nella generazione spontanea ci manca pochissimo.

No all'autostrada in Maremma!
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Danius
Moderatore


Città: Bastia
Prov.: Ravenna

Regione: Italy


3056 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 16 settembre 2011 : 10:47:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nel ravennate moltissimi sono ancora convinti che l'erba alta "faccia" le zanzare (e le biscie).
Per non parlare poi di tutte le uccisioni di Insetti giustificate con il "perchè non so che cosa sia".
Ma, casi patologici a parte, possiamo considerare ignoranza, causata, involontaria, diciamo come ci pare, anche il fatto che spesso non si conoscano bene gli effetti dei più comuni insetticidi nel tempo e nelle specie che possono "passare di lì per caso".
Il non trovar tempo per capire e l'indifferenza vanno a braccetto con l'ignoranza, eppure basterebbe poco.


La Rana non s'ingozza mai di tutta l'acqua dello stagno in cui vive
[Proverbio Sioux Teton]

Modificato da - Danius in data 16 settembre 2011 10:49:48
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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


17657 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 16 settembre 2011 : 12:17:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Danius:

Per non parlare poi di tutte le uccisioni di Insetti giustificate con il "perchè non so che cosa sia".


Purtroppo questo aspetto è frequentissimo e a poco valgono rimostranze o spiegazioni

Gigi
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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


2252 Messaggi
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Inserito il - 16 settembre 2011 : 12:54:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una volta, in piena Roma, ho salvato un enorme e bellissimo scarabeo rinoceronte maschio dalla furia di alcune persone che non lo avevano ancora ucciso solo perchè erano troppo terrorizzate per avvicinarsi a meno di un metro e mezzo. Quando l'ho preso in mano hanno strabuzzato gli occhi chiedendosi se ero pazzo, per loro un insetto del genere ovviamente morde, punge o avvelena in qualche modo. Quando poi, per rassicurarli che l'unico pericolo che si corre con un animale simile è di perdere l'autobus perchè si resta estasiati a contemplarlo , me lo sono appoggiato sul collo e sulle guance (non gli ho dato un bacio solo perchè era stato raccolto su di un sudicio marciapiede ) hanno iniziato a credermi e un eroe dodicenne ha voluto perfino passargli un dito sulle elitre (la madre osservava preoccupatissima). Gli ho spiegato che trovare una meraviglia simile nella sovraurbanzzata Torpignattara è un raro colpo di fortuna, gli ho chiesto se preferivano gli insetti "urbani" come mosche, scarafaggi, formiche e tignole...morale mi son fatto giurare che se ne incontreranno un altro si guarderanno bene dall'ucciderlo ("però in mano nun me 'o pijo", vabbè, non chiediamo troppo ).

No all'autostrada in Maremma!
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


8788 Messaggi
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Inserito il - 17 settembre 2011 : 00:48:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Forse non è giusto parlare di una ignoranza "specifica" verso il mondo degli insetti.

A mio avviso, il problema va inquadrato in una chiave di lettura più generalizzata e parlerei di ignoranza nei confronti della reale conoscenza della natura da parte degli italiani e soprattutto di un sostanziale disintessere verso questa conoscenza.

Le cause di questo disinteresse sono tante, ma le ricondurrei soprattutto al fatto che in Italia il tipo di cultura della classe dirigente (e via via a cascata) continua ad essere un tipo di cultura prettamente umanistica, con un' attenzione scarsissima al ruolo della effettiva conoscenza scientifica.

Il metodo scientifico come forma di pensiero è quasi sconosciuto in Italia, o comunque appannaggio di una ristrettissima minoranza.

Lo vediamo nella vita di tutti i giorni, nel modo di affrontare i problemi, nella mentalità diffusa, nel tipo di dialettica politica e così via.

La non conoscenza del mondo degli insetti od il credere ancora alla generazione spontanea è solo una delle tante conseguenze della mancanza nel nostro paese di una cultura scientifica diffusa. E se questo, nel 1800, poteva essere giustificato, adesso credo proprio che di giustificazioni ce ne siano molto poche.

Giuseppe

Modificato da - marz in data 17 settembre 2011 00:55:59
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32908 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 17 settembre 2011 : 09:35:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quello che dici è vero, ma io mi riferivo ad un aspetto diverso. Sono d'accordo con te che gran parte dei nostri amministratori sono laureati in filosofia o facoltà simili (basta osservare le castronerie che scrivono sul problema dell'energia, non conoscendo neppure la differenza tra kilowatt e kilowattora).

Il mio stupore era piuttosto per la mancanza di conoscenze, anche empiriche, sui piccoli animali nella cultura popolare.

Se pensiamo alle conoscenze dettagliatissime che si avevano già molti secoli fa sulla coltivazione delle piante e sull'uso di quelle selvatiche, comprese le loro proprietà medicinali, stupisce la mancanza di curiosità verso gli artropodi e i piccoli animali in genere.

Quanto meno, mi aspettavo una conoscenza abbastanza buona dei cosiddetti "insetti dannosi", compreso il loro modo di riprodursi.

Invece, quando si arrivava a loro era come se ci fosse un cartello di demarcazione "Hic sunt insecta" e tutti si accontentavano e rinunciavano ad procedere oltre.
Basti pensare che, in Sardegna, si confondeva la puntura della Mutilla (imenottero) con quella della malmignatta, che è un ragno, solo perché erano entrambi di colore rosso e nero.

A dire la verità, questa ignoranza si estendeva anche ai rettili e agli anfibi, mentre gli uccelli erano discretamente conosciuti (già ai tempi di Shakespeare si distingueva bene il canto dell'usignolo da quello dell'allodola).

Credo che una delle ragioni fosse lo scarso interesse economico degli insetti (condizione però non vera nel campo agricolo) e, soprattutto, con l'estrema diversità di questi piccoli esseri rispetto a noi.

luigi
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Acipenser
Utente Senior


Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero

Regione: Germany


1668 Messaggi
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Inserito il - 17 settembre 2011 : 12:19:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Salve a tutti.

Messaggio originario di elleelle:

[...] Ho modificato il titolo.


La modifica del titolo, quando non tempestiva e tesa alla riparazione di sviste, costituisce a mio avviso un uso illecito delle credenziali di moderatore. Oltre a ciò, essa inficia la tracciabilità storica degli eventi.



Tautò tèni zon kài
tethnekós kai egregoròs
kai kathèudon kai nèon kai
gheraiòn tade gàr
metapésonta ekéina ésti
kakèina pàlin táuta.

Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32908 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 17 settembre 2011 : 13:46:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dici che non è stato tempestivo? Per me poteva andare bene, finché "fern" non mi ha fatto notare che metteva fuori strada e l'ho cambiato allora.
Se credi, lo rimettiamo com'era; comunque, mi sembra che fosse rimasto abbastanza simile e sia stato rintracciato facilmernte.
Vedi tu come cambiarlo e per me va bene!
luigi

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giuliazeta
Utente Senior

Città: sassari


761 Messaggi
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Inserito il - 18 settembre 2011 : 17:40:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Basti pensare che, in Sardegna, si confondeva la puntura della Mutilla (imenottero) con quella della malmignatta, che è un ragno, solo perché erano entrambi di colore rosso e nero.


Leggendo quanto scritto da Luigi, pare riferirsi a un tempo ormai lontano. Dovrebbe invece usare il tempo presente (e purtroppo anche il futuro), perché s’arza sono sia il ragno (Latrodectus) che la formica (Mutilla). Continuando, la tarantula è il geko; la sanguisuga è invece la limaccia.
In molti non hanno mai visto l’Empusa, però conoscono “di fama” l’insetto stecco.
Un discorso a parte meritano le “tenaglie” delle mantidi capaci di troncare le dita, e i geki, considerati orribili bestie, spiaccicati a vista.
Questo succede in Sardegna, ma sono convinta che in Friuli e in Molise sia lo stesso. Per esempio, la paura che il pipistrello, lontano almeno 20 metri, si attacchi ai capelli, l’ho sentito qua come oltremare.
La mia meraviglia è che i cittadini conoscono molto meglio e di più la flora e la fauna, che gli abitanti dei paesi e delle campagne.
ciao
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Acipenser
Utente Senior


Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero

Regione: Germany


1668 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 18 settembre 2011 : 19:41:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Dici che non è stato tempestivo? Per me poteva andare bene, finché "fern" non mi ha fatto notare che metteva fuori strada e l'ho cambiato allora.
Se credi, lo rimettiamo com'era; comunque, mi sembra che fosse rimasto abbastanza simile e sia stato rintracciato facilmernte.
Vedi tu come cambiarlo e per me va bene!


Luigi, nel caso specifico la contestazione non si applica tanto alla variazione di significato associata al cambio di titolo (dunque non ritengo che sia successo nulla di particolare, davvero). È però necessario esplicitare che il cambio non può considerarsi tempestivo perché sopraggiunge ad un mese dall'apertura della discussione (non posso considerare l'intervento di Fernando valido come istante zero), ed in presenza di interventi da parte di altri utenti. Inoltre considero di per sé grave la tipologia di infrazione perché peraltro rappresenta un non lecito esercizio di autorità su un bene pubblico, la discussione.

Ristabilisco il titolo originario, sostituendo "L'ignoranza verso il mondo degli insetti" col precedente "Lo strano rapporto dell'uomo con gli insetti".



Tautò tèni zon kài
tethnekós kai egregoròs
kai kathèudon kai nèon kai
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kakèina pàlin táuta.

Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32908 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 settembre 2011 : 20:19:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Acipenser:
[Inoltre considero di per sé grave la tipologia di infrazione perché peraltro rappresenta un non lecito esercizio di autorità su un bene pubblico, la discussione.


Ohibò ......!



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