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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


17657 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 12 dicembre 2009 : 07:39:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di coccinella2008:


Vorrei asciugare le tue lacrime con un abbraccio,
vorrei guarire le tue ferite con la carezza di un fiore,
vorrei farti sorridere, persino facendo il pagliaccio.
Dolci sogni.

Vorrei asciugare le tue lacrime - Ivano Natalini


vorrei.....

Gigi
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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


171 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 dicembre 2009 : 09:08:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Caro Gigi
non esiste "vorrei" è sinonimo di posso e devo nella "legge" della natura. così è nel mondo dove sono cresciuta.
Guarda con i tuoi occhi e sii consapevole che sono anche quelli delle persone care che ti hanno preceduto, e che vivono ancora in te.


buon fine settimana
per sempre sola spontanea nella mia indomabile invincibile selvaggia natura
la figlia di un elfo maggiore
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32993 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 dicembre 2009 : 10:56:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Voglio pubblicare questa poesia in dialetto gallurese.
L'ha scritta (o, meglio, pensata, perché era analfabeta) il nonno di mia moglie, Antonio Manconi, contadino di Tempio Pausania, morto una quarantina d'anni fa. Raccontava poesie ed era chiamato a comporle in occasione di feste, compleanni e altre occasioni, come si usava allora.
E' riportato anche in una raccolta di poesie di poeti dialettali galluresi.

Inviterei l'amico Giacomo (Limbarae) a tradurla, perché io capisco il senso, ma non sono sicuro del significato preciso di tutte le singole parole.
luigi


"O chi m’hai a dumà o chi ti domu,
però, caro Agnuleddu, m’hai a di’
cal’ha più folza da lu tempo a l’omu;
si sai chistu tema risulvì
tandu decu ‘antatti, ma è comu;
sarè un omu da me appreziatu
si chistu tema mi diai spiegatu."



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gigix
Utente V.I.P.


Città: Milano


439 Messaggi
Micologia

Inserito il - 22 dicembre 2009 : 01:04:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Visto che ancora nessuno ce l'ha messa:

I Limoni
Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantanoi ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.

Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall'azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell'aria che quasi non si muove,
e i sensi di quest'odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l'odore dei limoni.

Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s'abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l'anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità.
Lo sguardo fruga d'intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno piú languisce.
Sono i silenzi in cui si vede
in ogni ombra umana che si allontana
qualche disturbata Divinità.

Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo
nelle città rurnorose dove l'azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta
il tedio dell'inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l'anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo dei cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano
le loro canzoni
le trombe d'oro della solarità.


Eugenio Montale

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Gigi
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gigix
Utente V.I.P.


Città: Milano


439 Messaggi
Micologia

Inserito il - 22 dicembre 2009 : 01:15:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un saluto a chi ha messo Robert Burns.
Io ritorno a Shakespeare.

Sonetto XCVIII

From you have I been absent in the spring,
When proud-pied April, dress'd in all his trim,
Hath put a spirit of youth in every thing,
That heavy Saturn laughed and leapt with him.
Yet nor the lays of birds, nor the sweet smell
Of different flowers in odour and in hue,
Could make me any summer's story tell,
Or from their proud lap pluck them where they grew:
Nor did I wonder at the lily's white,
Nor praise the deep vermilion in the rose;
They were but sweet, but figures of delight,
Drawn after you, you pattern of all those.
Yet seemed it winter still, and you away,
As with your shadow I with these did play.


Da te sono rimasto assente questa primavera
quando Aprile, orgoglioso, vestito di ogni sfarzo
aveva dato ad ogni cosa il soffio della gioventù,
e anche il greve Saturno gli si univa in canti e danze.
Ma non il canto degli uccelli, né il profumo dolce
dei fiori, così vari per fragranza e per colore,
sapevano ispirarmi a raccontare dell’estate
o a coglierli dal grembo generoso ove crescevano.
Né al candore del giglio provavo meraviglia,
né ammiravo il vermiglio profondo della rosa;
non erano che immagini – pur dolci – della gioia
disegnate ad immagine di te, loro modello.
Pure, sembrava ancora inverno; e avendoti lontano
io giocavo con loro come con la tua ombra.


Sonetto XCIX

The forward violet thus did I chide:
Sweet thief, whence didst thou steal thy sweet that smells,
If not from my love's breath? The purple pride
Which on thy soft cheek for complexion dwells
In my love's veins thou hast too grossly dy'd.
The lily I condemned for thy hand,
And buds of marjoram had stol'n thy hair;
The roses fearfully on thorns did stand,
One blushing shame, another white despair;
A third, nor red nor white, had stol'n of both,
And to his robbery had annex'd thy breath;
But, for his theft, in pride of all his growth
A vengeful canker eat him up to death.
More flowers I noted, yet I none could see,
But sweet, or colour it had stol'n from thee.

Così ho rimproverato la violetta precoce:
la grazia tua odorosa a chi hai rubato, dolce ladra,
se non al fiato del mio amore? Ed il vanto purpureo
che ti abita le guance delicate e le colora,
senza riguardo hai intinto nelle guance del mio amato.
Scopro, per la tua mano, il misfatto del giglio;
la maggiorana in boccio ha rubato i tuoi capelli.
Ansiose sulle spine sulle spine stavan le rose: rossa
di vergogna una, e un’altra bianca di disperazione,
e derubate entrambe dalla terza, che – né rossa
né bianca – al suo bottino aveva aggiunto il tuo respiro;
ma per questo suo furto, vendicativo un verme
la divorava a morte nel pieno del rigoglio.
Altri fiori ho osservato; ma nessuno ne ho visto
che il colore o il profumo non rubasse da te.



Le traduzioni sono mie.
Saluti!

Gigi
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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


171 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 dicembre 2009 : 09:43:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Solare buona giornata a tutti e ... grazie infinito a voi ed il tempo che mi avete dedicato silenziosamente.

un sincero augurio a tutti e buona lettura
la figlia di un elfo maggiore

Le due sorelle

I rossi fasci di rose, quelli ti darò
- Soffia freddo, freddo il vento sul lago
Ma mai più dovrai camminare su questa terra
- Soffia freddo, freddo il vento sul lago

I rossi fasci di rose, io li prenderò comunque
Ma mai più dovrai camminare su questa terra

La corona d'oro più rosso, quella ti darò
Ma mai più dovrai camminare su questa terra

La corona d'oro più rosso, io la prenderò comunque
- Soffia freddo, freddo il vento sul lago
Ma mai più dovrai camminare su questa terra
- Soffia freddo, freddo il vento sul lago

da Ballate Scandinave
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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


171 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 dicembre 2009 : 11:38:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Colsi il tuo fiore, oh cielo!

di Rabindranath Tagore


Lo strinsi al cuore
e la spina mi punse.
Quando il giorno svani' e si fece buio,
scopersi che il fiore era appassito
ma il dolore era rimasto.
Altri fiori verranno a te,
con profumo e con fasto, oh cielo !
Ma per me e' passato il tempo di cogliere fiori;
nella notte buia non ho piu' la mia rosa,
solo il dolore e' rimasto.

la figlia di un elfo maggiore
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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


17657 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 28 dicembre 2009 : 16:30:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di coccinella2008:

Colsi il tuo fiore, oh cielo!

di Rabindranath Tagore


Lo strinsi al cuore
e la spina mi punse.
Quando il giorno svani' e si fece buio,
scopersi che il fiore era appassito
ma il dolore era rimasto.
Altri fiori verranno a te,
con profumo e con fasto, oh cielo !
Ma per me e' passato il tempo di cogliere fiori;
nella notte buia non ho piu' la mia rosa,
solo il dolore e' rimasto.

la figlia di un elfo maggiore

estremamente significativa!!
Grazie

Gigi
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 dicembre 2009 : 06:57:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quanto solitario deve sentirsi il vento di notte
quando la gente spegne le luci
e tutto ciò che ha un tetto
spranga le imposte e sta dentro

Quanto vanitoso deve sentirsi il vento alla mezza
passeggiando con musiche scorporate
correggendo gli errori del cielo
e chiarificando il paesaggio

Quanto forte deve sentirsi il vento di mattina
accampandosi su mille aurore
sposandole e ripudiandole tutte
poi innalzandosi al suo tempio sovrano

(Emily Dickinson)

Ciaoo

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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


171 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 dicembre 2009 : 12:08:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sigh! Il fiore dov'è?
Osservazione da chi ama ed è il vento come il suo respiro! E'comunque molto bella e grazie Luciano 54, ti vengo in aiuto rispondendo:

Io sono Vento sul Mare, io sono Onda sull’Oceano,
io sono Fragore del Mare, io sono Toro di sette Battaglie,
io sono Avvoltoio su una Rupe, io sono Goccia di Rugiada,
io sono il più bello dei fiori, io sono Cinghiale per Baldanza,
io sono Salmone in Acqua, io sono Lago nella Pianura,
io sono una Parola di Abilità, io sono la Punta dell’Arma (che sprizza battaglie),
io sono il Dio che forma Fuoco per la Testa,
chi tempera l’Asprezza della Montagna?
chi annuncia le Età della Luna?
E chi, il luogo dove Tramonterà il Sole?
Chi è la Schiava, chi il Dio che affila le Lame?
Incantesimi della Lancia? Incantesimi del Vento?

Antico poema irlandese da Lebor Gabala E’renn o libro delle invasioni

grazie infinito
la figlia di un elfo maggiore
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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


171 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 30 dicembre 2009 : 14:53:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un grazie infinito a tutti coloro che silenziosamente hanno letto i brani che ho pubblicato sperando di aver dato loro stimoli verso nuove conoscenze.
E con l'approssimarsi dell'ultimo giorno dell'anno, che vede l'inconsueto evento della Luna Blu (2 pleniluni in un mese), nella Notte del popolo Fatato e della Magia di Fortuna in Famiglia, rivolgo un augurio sincero speciale per un nuovo anno sereno, prospero, felice.

la figlia di un elfo maggiore
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 01 gennaio 2010 : 22:31:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di coccinella2008:
..... rivolgo un augurio sincero speciale per un nuovo anno sereno, prospero, felice ....


Grazie Coccinella! .... mi basta la prima cosa ... l'ultima arriverebbe di conseguenza ... e l'altra non mi interessa!

Dal momento che mi piace molto il vento .... continuo con la serie

Ho sognato di essere vento
Volare sui campi di grano,
scendere sul mare ad increspare le sue onde,
scomodare il manto di mille animali,
muovere un vecchio mulino,
cantare sulla cima di una montagna.
Ho sognato di essere vento,
ho sognato di soffiar contento.
Ma dove soffierò:
se i campi di grano diventano centri commerciali,
se il mare altro non sarà che una che una chiazza d'olio,
se gli animali li potrò trovare soltanto nelle enciclopedie,
dove soffierò,
se le pale del mulino saranno bucate,
dove soffierò,
se le cime saranno appianate?
Ho sognato di essere vento
ma il mio soffiare ore è un grido e un lamento.
Potrei portare la mia voce fra i grattaceli di New York,
Potrei scuotere auto e camion perennemente in coda sulle autostrade,
ma non mi abbasserò a tanto.
Perciò aiutatemi, amici miei, a soffiare con me
perché in questo momento mi sento solo
e ho bisogno della vostra forza per continuare a soffiare.
Ho sognato di essere vento
e soffierò finché anche l'aria non diverrà cemento.
Forse un giorno l'uomo riuscirà a chiudermi impotente in una scatola
ma adesso lasciatemi soffiare perché ho ancora qualcosa da dire.

Alessandro Bonfanti

Non è molto nota ... e forse neppure molto poetica, ... ma mi piace lo stesso.
Ciaoo

p.s. ovviamente un sincero augurio di un sereno 2010 anche a te ... e ai lettori di questo thread

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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


171 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 gennaio 2010 : 14:13:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il matrimonio dello stercorario

Il tafano veleggiava sul mare di Åland
- Trallallero trallallore
Trovò buon vento e andava bene
- La mia rosa e il mio fiore
Quando arrivò al giardino di un re
Stava lì la mosca a pettinarsi i capelli

Lo stercorario mi ha mandata qui
Perché tu diventi il suo miglior amico

Ti pare probabile
Lui è povero e io sono ricco

Il tafano si alzò, schiacciò la mosca al suolo
Te lo meriti per la tua superbia

La mosca si alzò e pianse e gridò
Facevi sul serio o era per gioco

Quando sarà il nostro matrimonio
La prossima primavera nel mese di marzo

E ci fu un bel rumore nella casa del matrimonio
- Trallallero trallallore
Suonarono le pulci e danzarono i pidocchi

da Ballate scandinave e da me dedicato agli amici sami

Ehi, Luciano54 forse bisognerebbe dedicare un nuovo sentiero "solo al vento", visto che i genitori di questo (Paola e Edo) l'hanno dedicato "ai fiori".
E.... allora vai a "originare una nuova serie" e cercherò nel mio piccolo di seguirti!

la figlia di un elfo maggiore

"Inserito il - 18 febbraio 2009 : 23:02:39
Vi può andare questo gioco?
Trovare brevi poesie o brani di poesie, tratti dalla letteratura,
che parlino di fiori.

L'inizio è obbligato:
Rosa fresca aulentissima, che appari in ver l'estate
le donne ti disiano, pulzelle o maritate...
Cielo ( o Ciullo) d'Alcamo
p&e"
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 gennaio 2010 : 13:49:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di coccinella2008:
.... Ehi, Luciano54 forse bisognerebbe dedicare un nuovo sentiero "solo al vento", visto che i genitori di questo (Paola e Edo) l'hanno dedicato "ai fiori" ......


Chiedo venia .... mi era sfuggito ... e dire che il primo post compare sempre ogni volta che si risponde! ..... sarà l'età
Ciaoo.

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leonella55edo47
Utente Super



5652 Messaggi
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Inserito il - 06 gennaio 2010 : 18:33:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Troppo difficil cercarne - che parlin di vento e di fiori.
Più facil potete trovarne - che parlino d'odi e d'amori.

...
E rimbombava tutta quella valle
d'acque e d'augelli, ed eran le sue rive
bianche, verdi, vermiglie, perse e gialle:
rivi correnti di fontane vive
al caldo tempo su per l'erba fresca,
e l'ombra spessa e l'aure dolci estive;

...
Francesco Petrarca, Triunphus cupidinis, 121-126.


...
Ti guardo; e le tue dita chiuse
son come lo spicanardo
che chiuso è in mazzi pei forzieri
colmi di nivei lenzuoli;
e i petali dei giaggiuoli
nel piegarsi non han la grazia
dei tuoi capelli che piega
su le tempie il favonio;
e come il nido alcionio,
che palpita a fiore del sale
col palpito lento e infinito
di tutto il mare placato,
è il tuo sen verginale
mosso dal profondo tuo fiato.

...

Gabriele D'Annunzio, Felicità, da Laus vitae, 281-294


Edo
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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


171 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 gennaio 2010 : 11:27:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bentornato Edo,non ti smentisci e sono bellissime
Per ora chiedo tregua, mi prendi di sorpresa, e devo andare a rovistare tra le pagine di carta pecorita!

Luciano sei scusato.

un grazie infinito per la partecipazione
la figlia di un elfo maggiore
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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


171 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 gennaio 2010 : 21:26:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
dalle vecchie pergamene:

Vedo il suo sangue sopra le rose
E nelle stelle la gloria dei suoi occhi,
il suo corpo brilla tra le nevi eterne,
le sue lacrime cadono giù dai cieli.

Vedo il suo volto in ogni fiore;
il tuono e il canto degli uccelli
sono la sua voce; e, incise dalla sua forza,
Rocce, le sue parole scritte.

I suoi piedi consumano tutti i sentieri,
il suo forte cuore agita il mare sempre pulsante,
ogni rovo intreccia la sua corona di spine,
ogni albero è la sua croce.

Joseph Plunkett - poeta visionario irlandese

buon riposo a tutti e grazie infinito
la figlia di un elfo maggiore
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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


171 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 gennaio 2010 : 21:55:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Joseph Plunkett - poeta visionario irlandese - che venne giustiziato dagli inglesi per aver preso parte alla Rivolta di Pasqua.


per saperne di più:
Link


scusate la dimenticanza
la figlia di un elfo maggiore
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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


171 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 gennaio 2010 : 13:33:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

torno ai nostri classici:

O vergine, cogli l'attimo che fugge.
Cogli la rosa quando è il momento,
che il tempo, lo sai, vola,
e lo stesso fiore
che sboccia oggi,
domani appassirà.

Orazio

Ma giammai come figlia di un elfo maggiore io colgo fiori, se non con i miei occhi affascinata dalla magia della loro espressione ed essenza, in tutte le stagioni!

buona lettura ed un grazie infinito
la figlia di un elfo maggiore
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coccinella2008
Utente V.I.P.

Città: EE


171 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 gennaio 2010 : 12:57:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Colomba bianca dai selvaggi occhi scuri,
Deboli flauti d’argento stanno chiamando
Nella notte in cui la nebbia di stelle aumenta
E le lucciole stanno rientrando,
Trema nel saggio stellato.
Ti stanno chiamando?

Colomba bianca dal cuore pulsante,
Stridule canne d'oro sono emozionanti
Nei boschi dove iniziano le ombre.
Mentre i raggi di luna, stanno riempendo
di sogni il cuore, che è come un fiore che sboccia.
Ed i suoi sogni sono emozionanti.

Colomba bianca delle ali ripiegate,
la soffice notte viola sta piangendo
per te con la voce di cose fatate
Affinché tu non muoia.
Hanno perso le tue ali lampeggianti,
Il tuo splendido volare.

White Dove of the Wild Dark Eyes - Colomba bianca dai selvaggi occhi scuri Joseph Plunkett


un grazie infinito
la figlia di un elfo maggiore
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