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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 marzo 2009 : 10:08:42
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...meriti proprio una lode. Eccotene una di Guinizzelli
I’ vo’ del ver la mia donna laudare et assembrargli la rosa e lo giglio, più che la stella diana splende e pare e ciò ch’è lassù bello a lei somiglio.
Verde rivera a lei rassembro e l’âre, tutti color di fior, giallo e vermiglio, oro e azzurro e ricche gioi’ per dare; medesmo Amor per lei raffina meglio.
Passa per via adorna e sì gentile, ch’abbassa orgoglio a cui dona salute, e fa ’l di nostra fè, se non la crede.
E non si può appressar omo ch’è vile. Ancor vi dico ch’ha maggior vertute: null’om pò mal pensar fin che la vede.
GUIDO GUINIZZELLI
Quando scoprirai Ariosto e Tasso! Questo gioco, in verità, ci permette di rileggerci un sacco di belle cose, quelle che troviamo noi e quelle che trovano gli altri.
Peccato che Theco, dopo le eccessive lodi si sia montato la testa e si sia imboscato. Anche Ametista non si fa più viva. Forza, pigroni!
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 marzo 2009 : 11:12:17
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In questi giorni ho solo il tempo per leggervi, cosa che faccio con grande piacere. Spero al più presto di riuscire a contribuire nuovamente...
Ciao, Andrea |
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Ele La Cincia
Utente Junior
Città: roma
54 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 06 marzo 2009 : 23:00:17
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Da un Guido a un altro...
FRESCA ROSA NOVELLA
Fresca rosa novella, piacente primavera, per prata e per rivera gaiamente cantando, vostro fin presio mando - a la verdura. Lo vostro presio fino in gio' si rinovelli da grandi e da zitelli per ciascuno camino; e cantin[n]e gli auselli ciascuno in suo latino da sera e da matino su li verdi arbuscelli. Tutto lo mondo canti, po' che lo tempo vène, sì come si convene, vostr'altezza presiata: ché siete angelicata - crïatura. Angelica sembranza in voi, donna, riposa: Dio, quanto aventurosa fue la mia disïanza! Vostra cera gioiosa, poi che passa e avanza natura e costumanza, ben è mirabil cosa. Fra lor le donne dea vi chiaman, come sète; tanto adorna parete, ch'eo non saccio contare; e chi poria pensare - oltra natura? Oltra natura umana vostra fina piasenza fece Dio, per essenza che voi foste sovrana: Per che vostra parvenza ver' me non sia luntana; or non mi sia villana la dolce provedenza! E se vi pare oltraggio ch' ad amarvi sia dato, non sia da voi blasmato: ché solo Amor mi sforza, contra cui non val forza - né misura.
Guido Cavalcanti, Rime
Visto che Ametista non risponde, per continuare il suo filone che ne dite di queste strofe?
Era de maggio e te cadéano 'nzino, a schiocche a schiocche, li ccerase rosse... Fresca era ll'aria...e tutto lu ciardino addurava de rose a ciento passe...
Era de maggio, io no, nun mme ne scordo, na canzone cantávamo a doje voce... Cchiù tiempo passa e cchiù mme n'allicordo, fresca era ll'aria e la canzona doce...
E diceva: "Core, core! core mio, luntano vaje, tu mme lasse, io conto ll'ore... chisà quanno turnarraje!"
Rispunnev'io: "Turnarraggio quanno tornano li rrose... si stu sciore torna a maggio, pure a maggio io stóngo ccá...
Testo: Di Giacomo, musica: Costa
Eleonora Battaglia |
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ametista
Moderatore
Prov.: Padova
Regione: Veneto
6209 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 06 marzo 2009 : 23:49:43
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rieccomi. in questa canzone non si parla proprio di fiori, ma di grano, erba, pensieri che volano... ma credo sia comunque in tema. tra l'altro è una canzone stupenda.
Quante gocce di rugiada intorno a me cerco il sole, ma non c'è. Dorme ancora la campagna, forse no, è sveglia, mi guarda, non so. Già l'odor di terra, odor di grano sale adagio verso me e la vita nel mio petto batte piano, respiro la nebbia, penso a te. Quanto verde tutto intorno, e ancor più in là sembra quasi un mare d'erba e leggero il mio pensiero vola e va ho quasi paura che si perda...
impressioni di settembre - PFM
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 marzo 2009 : 09:48:10
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Per chiudere (o rinnovare) il tema dei Guidi:
In un boschetto trova’ pastorella
Per man mi prese d’amorosa voglia, e disse che donato m’avea ‘l core: menommi sott’una freschetta foglia là dov’i’ vidi fior d’ogni colore; e tanto vi sentio gioia e dolzore che dio d’Amore parvemi vedere.
GUIDO CAVALCANTI.
Le vostre due poesie parlano di Primavera. Eccone un'altra:
Primavera Tornasti primavera, e l’erbe verdi e i fiori e i giovanili amori tornarono con te. E il mio felice stato, teco una volta nato, col dolce tuo rinascere tornò più dolce a me. Su la nativa spina aspetta già la rosa che l’alba rugiadosa tempri il suo bel color. Son nati i bei giacinti, gli anemoni dipinti, le mammole, i ranuncoli e ogn’altro amabil fior. Già pria dell’altre frutta spuntò su la collina la verde mandolina sollecita a fiorir; e la cerasa anch’ella, che fiorì dopo quella, già la sua veste pallida comincia a colorir. Con queste prime fronde, con questi primi fiori, nacque, vezzosa Dori, il nostro fido amor; e non fu già qual fiore che, nato appena, muore; né il sol che lo fa sorgere fe’ perdergli il vigor. Sull’erbe già fiorite il praticel ne aspetta presso alla collinetta con quella fonte al piè: vieni; più bel riposo del tufo suo muscoso, che le circonda il margine, nel nostro suol non v’è. PAOLO ROLLI (Roma 1687, Todi 1765)
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Modificato da - leonella55edo47 in data 07 marzo 2009 09:53:18 |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 marzo 2009 : 21:45:53
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Quante cose belle... difficile decidere una via: seguirò quella della ricorrenza odierna, sperando di non scivolare nella facile retorica e scusandomi con la botanica che, solo per oggi, dimenticherò.
In questo gioco giocano solo donne... donne che scelgono poesie, poesie che parlano di donne... questo è proprio un gran bel gioco.
E io che ci faccio qua nel mezzo? beh, dovrò chiedere la risposta ad un poeta
Io non dico parola: osservo solamente la bianca carne ai colli ricamati di boccoli: Inseguo, sotto il busto e i fragili ornamenti, quelle schiene divine dove s'incurva l'omero.
Ben presto scovo i piedi, ecco le calze fini... arso da bella febbre, ricostruisco il corpo. Loro mi trovan buffo e bisbigliano insieme... - allora sento i baci salirmi alle labbra...
Arthur Rimbaud, A la musique (1870)
Proseguo con le parole di una donna, le cui parole amo moltissimo, questa che segue è un classico:
Se io potrò impedire ad un cuore di spezzarsi non avrò vissuto invano. Se allevierò il dolore di una vita o allevierò una pena o aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido non avrò vissuto invano.
Emily Dickinson
Infine, per sorridere anche un po', delle donne, lascio la parola a Georges Brassens, nell'adattamento italiano di Fabrizio De Andrè:
Adattamento da Dans l'eau de la claire fontaine di Georges Brassens
Nell'acqua della chiara fontana lei tutta nuda si bagnava quando un soffio di tramontana le sue vesti in cielo portava
dal folto dei capelli mi chiese, per rivestirla di cercare i rami di cento mimose e ramo con ramo intrecciare
volli coprire le sue spalle tutte di petali di rosa ma i suoi seni eran tanto minuti che fu sufficiente una rosa
cercai ancora nella vigna perché a metà non fosse spoglia ma i suoi fianchi eran così minuti che fu sufficiente una foglia
le braccia lei mi tese allora per ringraziarmi un po' stupita io la presi con tanto ardore che lei fu di nuovo svestita
il gioco diverti la graziosa che molto spesso alla fontana tornò a bagnarsi pregando Dio per un soffio di tramontana.
Fabrizio De Andrè |
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 marzo 2009 : 13:10:50
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Theco, ti si fatto prendere la mano ( e non so cosa d'altro...) Vale solo la terza. Le poesie devono parlare di fiori. Le donne, coi fiori, c'entrano solo per le spine...
Eccoti una risposta tutta italiana:
o bei corpi di femmine…
Non più dentro le grige iridi smorte lampo di giovinezza or mi sorride. La giovinezza mia barbara e forte In braccio de le femmine si uccide.
Alto gridando in van la mia coorte, in van me chiama a l’armi e a le disfide. Io qui ne gli ozii la mia bella sorte Oblio tra voluttà pazze ed infide.
Quasi un tossico lene ora mi sale ogni arteria, un languor lungo mi snerva; ed io virtù non ho più di lottare,
come allor che su ‘l vento maestrale mi balzava la strofa ebra e proterva squillando innanzi: O mare, o mare, o mare! O bei corpi di femmine attorcenti con le anella di un serpe agile e bianco, pure io non so da’ vostri allacciamenti ancora sazio liberare il fianco.
Bei seni da la punta erta fiorenti, su cui mi cade a l’alba il capo stanco allor che ne’ supremi abbattimenti del piacer io m’irrigidisco e manco;
reni feline pe’ cui solchi ascendo in ritmo con le mie musiche dita come su nervi di falcate lire;
denti a’ cui morsi facile m’arrendo, bocche sanguigne più d’una ferita, pur m’è dolce per voi così sfiorire.
GABRIELE D’ANNUNZIO, Sed non satiatus, Intermezzo.
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 marzo 2009 : 13:15:00
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e anche questa:
conoscenze
Furonvi donne serene con chiari occhi, infinite nel loro silenzio come le contrade piane ove scorre un fiume; furonvi donne per lume d’oro emule dell’estate e dell’incendio, simili a biade lussurianti che non toccò la falce ma che divora il fuoco degli astri sotto un cielo immite; furonvi donne sì lievi che una parola le fece schiave come una coppa riversa tiene prigione un’ape; furonvi altre con mani smorte che spensero ogni pensier forte senza romore; altre con mani esigue e pieghevoli, il cui gioco lento parea s’insinuasse a dividere le vene quasi fili di matasse tinte in oltremarino; altre, pallide e lasse, destate dai baci, riarse d’amore sino alle midolle, perdute il cocente viso entro le chiome, con le nari come inquiete alette, con le labbra come parole dette, con le palpebre come le violette. E vi furono altre ancora; e meravigliosamente io le conobbi.
GABRIELE D’ANNUNZIO, Le donne, Maja.
Adesso le due ci tolgono il saluto. E anche le altre...
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 marzo 2009 : 18:51:13
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| Messaggio originario di theco:
In questo gioco giocano solo donne... donne che scelgono poesie, poesie che parlano di donne... questo è proprio un gran bel gioco.
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Per evitare spiacevoli equivoci ed disillusioni, forse è meglio mi firmi più spesso.
Edoardo
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ametista
Moderatore
Prov.: Padova
Regione: Veneto
6209 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 marzo 2009 : 20:42:01
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un ripassino di letteratura inglese!
The seasons send their ruin as they go, For in the spring the narciss shows its head Nor withers till the rose has flamed to red, And in the autumn purple violets blow, And the slim crocus stirs the winter snow; Wherefore yon leafless trees will bloom again And this grey land grow green with summer rain And send up cowslips for some boy to mow.
But what of life whose bitter hungry sea Flows at our heels, and gloom of sunless night Covers the days which never more return? Ambition, love and all the thoughts that burn We lose too soon, and only find delight In withered husks of some dead memory.
Desespoir - Oscar Wilde |
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 marzo 2009 : 21:53:26
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Che ne diresti, invece, di un poco di tedesco? Rosellina delle Landa
Heidenröslein 1. Sah ein Knab' ein Röslein steh'n, Röslein auf der Heiden, War so jung und morgenschön Lief er schnell es nah zu seh'n Sah's mit vielen Freuden Röslein, Röslein, Röslein rot, Röslein auf der Heiden.
2. Knabe sprach: "Ich breche dich, Röslein auf der Heiden." Röslein sprach: "Ich steche dich, Daß du ewig denkst an mich, Und ich will's nicht leiden." Röslein, Röslein, Röslein rot, Röslein auf der Heiden.
3. Und der wilde Knabe brach 's Röslein auf der Heiden; Röslein wehrte sich und stach, Half ihm doch kein Weh und Ach, Mußt es eben leiden. Röslein, Röslein, Röslein rot, Röslein auf der Heiden.
Johann Wolfgang von Goethe.
Edo |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 marzo 2009 : 11:04:59
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| Messaggio originario di leonella55edo47:
Per evitare spiacevoli equivoci ed disillusioni, forse è meglio mi firmi più spesso.
Edoardo
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Beh, almeno Rimbaud è decisamente unisex...
Ciao, Andrea |
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 marzo 2009 : 19:16:51
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Chiarito l'equivoco e lasciato Rimbaud alle sue confusioni, tracciamo un'altra pista. Nell'ultima poesia di D'Annunzio ed in quella di Ametista si parla di violette. Questo ci rimanda ad una bella poesia di Dante:
Deh, Violetta
Deh, Vïoletta, che in ombra d’Amore ne gli occhi miei sì subito apparisti, aggi pietà del cor che tu feristi, che spera in te e disïando more.
Tu, Vïoletta, in forma più che umana, foco mettesti dentro in la mia mente col tuo piacer ch’io vidi; poi con atto di spirito cocente creasti speme che in parte mi sana là dove tu mi ridi.
Deh, non guardare perché a lei mi fidi, ma drizza gli occhi al gran disio che m’arde, ché mille donne già per esser tarde sentiron pena de l’altrui dolore.
DANTE ALIGHIERI, dalle Rime.
Edo |
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 marzo 2009 : 21:34:03
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In attesa delle cortesi giocatrici e dei signori giocatori, vado avanti con il mio adorato Dante: Un poeta sarebbe immortale solo per questi primi tre versi!
Per una ghirlandetta ch'io vidi, mi farà sospirare ogni fiore.
I' vidi a voi, donna, portare ghirlandetta di fior gentile, e sovr'a lei vidi volare un angiolel d'amore umile; e 'n suo cantar sottile dicea: "Chi mi vedrà lauderà 'l mio signore".
Se io sarò là dove sia Fioretta mia bella a sentire, allor dirò la donna mia che port'in testa i miei sospire. Ma per crescer disire mia donna verrà coronata da Amore.
Le parolette mie novelle, che di fiori fatto han ballata, per leggiadria ci hanno tolt'elle una vesta ch'altrui fu data: però siate pregata, qual uom la canterà, che li facciate onore.
DANTE ALIGHIERI, dalle Rime.
Edo
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ametista
Moderatore
Prov.: Padova
Regione: Veneto
6209 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 marzo 2009 : 00:20:55
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Qui io ti amo. Tra pini scuri si srotola il vento. Brilla fosforescente la luna su acque erranti. Passano giorni uguali, inseguendosi l'un l'altro.
Pablo Neruda
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 marzo 2009 : 08:46:00
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Ciao Ametista. Solo per il piacere della tua compagnia non ti dico che i pini difficilmente possono essere considerati fiori. Anzi, ispirandomi a loro, ricordo che Dante parla della foresta del Purgatorio, dove incontra Matelda, ispirandosi alla pineta di Ravenna. Tu, comunque, manda quel che ti pare, che ci fai sempre piacere. Del resto, sempre Natura è...
Matelda
e là m’apparve, sì com’elli appare subitamente cosa che disvia per meraviglia tutto altro pensare
una donna soletta che si gia e cantando e scegliendo fior da fiore ond'era pinta tutta la sua via.
«Deh, bella donna, che a' raggi d'amore ti scaldi, s'i' vo' credere a' sembianti che soglion esser testimon del core,
vegnati in voglia di trarreti avanti», diss'io a lei, «verso questa rivera, tanto ch'io possa intender che tu canti.
Tu mi fai rimembrar dove e qual era Proserpina nel tempo che perdette la madre lei, ed ella primavera».
Come si volge, con le piante strette a terra e intra sé, donna che balli, e piede innanzi piede a pena mette,
volsesi in su i vermigli e in su i gialli fioretti verso me, non altrimenti che vergine che li occhi onesti avvalli;
DANTE, Purgatorio, XXVIII, 40-57.
Edo
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 marzo 2009 : 09:22:58
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A sostegno di Margherita rilevo che in precedenza si è già parlato di ligustri, ginepri e mirti... tutti alberelli.
Ciao, Andrea |
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 marzo 2009 : 10:24:53
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Margherita sa che io sono ignorantello in botanica (e chissà in quante altre cose...). In questo lei è la mia maestra preferita. Il pino era l'unico che conoscevo...
Edo |
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ametista
Moderatore
Prov.: Padova
Regione: Veneto
6209 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 marzo 2009 : 20:27:36
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| Messaggio originario di leonella55edo47:
Ciao Ametista. Solo per il piacere della tua compagnia non ti dico che i pini difficilmente possono essere considerati fiori.
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dovevo aspettarmelo Edo, sarai "ignorantello" in botanica però sei sveglio! infatti è vero che il pino non può essere considerato fiore in quanto è una conifera, e le conifere sono gimnosperme cioè piante che non producono veri e propri fiori e frutti (cosa che invece fanno le angiosperme).
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 marzo 2009 : 21:36:20
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Grazie, Margherita.
Ma questi cosa sono? Se non son proprio fiori...
Immagine: 154,31 KB
Edo |
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