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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Discussione |
leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 marzo 2009 : 21:42:02
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A Margherita ed Eleonora:
La rosa bianca
Coglierò per te l'ultima rosa del giardino, la rosa bianca che fiorisce nelle prime nebbie. Le avide api l'hanno visitata sino a ieri, ma è ancora così dolce che fa tremare. E' un ritratto di te a trent'anni, un po' smemorata, come tu sarai allora.
ATTILIO BERTOLUCCI
Edo
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ametista
Moderatore
Prov.: Padova
Regione: Veneto
6209 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 16 marzo 2009 : 00:09:27
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| Messaggio originario di leonella55edo47:
Grazie, Margherita.
Ma questi cosa sono? Se non son proprio fiori...
Immagine: 154,31 KB
Edo
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Quelli sono "fiori" ma non fiori veri e propri, che sono invece quelli delle angiosperme. Per fiore vero e proprio si intende quello col perianzio cioè con calice e corolla e tutto ciò che ne consegue: petali, sepali, apparato riproduttore. Ed è proprio nell'apparato riproduttore (androceo e/o gineceo) che sta la differenza.
Grazie Edo per la poesia. Io sono smemorata già adesso, chissà tra 10 anni... |
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 marzo 2009 : 22:44:48
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Andiamo avanti con la rosa bianca. Aspetto di nuovo anche voi.
In forma dunque di candida rosa mi si mostrava la milizia santa che nel suo sangue Cristo fece sposa;
ma l'altra, che volando vede e canta la gloria di colui che la 'nnamora e la bontà che la fece cotanta,
sì come schiera d'ape, che s'infiora una fiata e una si ritorna là dove suo laboro s'insapora,
nel gran fior discendeva che s'addorna di tante foglie, e quindi risaliva là dove 'l suo amor sempre soggiorna.
Le facce tutte avean di fiamma viva, e l'ali d'oro, e l'altro tanto bianco, che nulla neve a quel termine arriva.
Quando scendean nel fior, di banco in banco porgevan de la pace e de l'ardore ch'elli acquistavan ventilando il fianco.
Né l'interporsi tra 'l disopra e 'l fiore di tanta moltitudine volante impediva la vista e lo splendore:
ché la luce divina è penetrante per l'universo secondo ch'è degno, sì che nulla le puote essere ostante.
DANTE, Paradiso, XXXI, 1-24. |
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gnoma
Utente V.I.P.
Città: Senigallia
132 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 marzo 2009 : 14:23:49
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[quote]Messaggio originario di leonella55edo47:
A Margherita ed Eleonora:
La rosa bianca
Coglierò per te l'ultima rosa del giardino, la rosa bianca che fiorisce nelle prime nebbie. Le avide api l'hanno visitata sino a ieri, ma è ancora così dolce che fa tremare. E' un ritratto di te a trent'anni, un po' smemorata, come tu sarai allora.
ATTILIO BERTOLUCCI
Edo
Smemorata a 30 anni??????? E a 50 che cos'è? Demente?
love and live |
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 marzo 2009 : 18:42:29
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Non lo so. Non me ne ricordo...
E poi, quelli che pensano di non essere smemorati è perchè hanno dimenticato completamente le cose che credono di ricordare...
Ma la poesia è bella e mi piaceva dedicarla a due ragazze così dolci.
Edo
Piuttosto, Gnoma, com'è che non ti ricordi di postarci qualche cosa anche tu? Magari ce lo scrivi apposta... |
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ametista
Moderatore
Prov.: Padova
Regione: Veneto
6209 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 marzo 2009 : 21:49:52
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un inno alla primavera che è ormai arrivata.
Quando Panfarfalle e tulipani Scambian baci sotto i girasol Suonan le campanule a distesa Nel gran bel meriggio d’or Nelle nuvole son già gli asfodeli E le viole cantano di cuor Bocca bocca di leone e i gigli dolci Nel bel meriggio d’or Sono bruchi il cane e il gatto Ha la gotta il millepiè Ma le margherite per amor si lasciano Sfoglia- a ar Imparar puoi tante cose dai fiori Che di grazia sempre ricchi son Son felici a primavera i cuori Vieni nel bel meriggio d’or
Nel bel meriggio d’or - Alice Nel Paese Delle Meraviglie |
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 marzo 2009 : 18:55:54
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Ti va un aggancio in asfodelo? Che ti vada o meno, ti tocca sorbirtelo:
DERBE Io so dove fiorisce l'asfodelo. Là nel chiaro Mugello, presso il Giogo di Scarperia, lo vidi fiorir bianco. Anche lo vidi, o Glauco, anche lo colsi in quell'Alpe che ha nome Catenaia e all'Uccellina presso l'Alberese nella Maremma pallida ove forse ei sorride all'imagine dell'Ade morendo sotto l'unghia dei cavalli …
I gigli rossi e crocei ne' monti, alla Frattetta sotto il Sangro, io vidi; anche alla Cisa in Lunigiana, e all'Alpe di Mommio dove udii nel ciel remoto gridar l'aquila. Spiriti immortali pareano i gigli nell'eterna chiostra. GLAUCO Nella Bocca del Serchio, ove la piana sabbia vergano oscuramente l'orme dei corvi come segni di sibille, il narcisso marino io colsi, mentre l'ostro premea le salse tamerici, i cipressetti dell'amaro sale. Lo smílace conobbi attico; e al Gombo anche conobbi il giglio ch'è nomato pancrazio, nome caro ai greci efèbi; …
Bella è la Terra o Derbe, e molto a noi cara. Ma quanti fiori fioriranno che non vedremo, nelle salse valli! ... Com'entri nello Scòrpio il Sole, o Derbe, ti condurrò su i pascoli del Giovo in mezzo ai greggi delle pingui nubi, perché tu veda il colchico fiorire.
GABRIELE D’ANNUNZIO, da Alcyone.
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gnoma
Utente V.I.P.
Città: Senigallia
132 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 marzo 2009 : 07:43:20
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Possa questa primavera portare a tutti voi la realizzazione dei desideri notturni che sono quelli più veri, anche se meno tangibili. Possa essa portare il profumo dei fiori del giardino delle fate che regala serenità, possa essa donarvi il suono dell'acqua delle sorgenti che dona chiarezza e permette di vedere quali sono le cose veramente importanti. Possa essa portarvi un gesto d'amore da qualunque persona o animale voi amiate e alleggerire la vostra anima permettendole di volare insieme alle prime rondini.
Gnoma.
love and live |
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 marzo 2009 : 10:43:04
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Grazie, Roberta. Hai visto ancora i giardini delle fate? Noi sì. Sono rotondi, meravigliosamente fioriti, ai margini delle radure. Sono bellissimi. Bellissime anche le tue parole. Voglio provare a risponderti. Una volta, a scuola, si faceva la parafrasi delle poesie: le si metteva in prosa. Io proverò a mettere la tua in rima (io sono un poco antiquato, e sono capace solo di scrivere in rima ed in metrica).
Intanto ti dedico questa poesia:
Canto dell’ospite
Van gli effluvi de le rose da i verzieri, da le corde van le note de l’amore lungi van per l’alta notte piena d’incantesimi.
L’aspro vin di giovinezza brilla ed arde Ne le arterie umane: reca l’aura a tratti Un tepor voluttuoso D’aliti feminei.
Spiran l’acque a i solitari lidi; vanno, van gli effluvi de le rose da i verzieri, van le note de l’amore lungi e le meteore.
GABRIELE D’ANNUNZIO , dal Canto novo.
Edo
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gnoma
Utente V.I.P.
Città: Senigallia
132 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 marzo 2009 : 11:34:54
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[quote]Messaggio originario di leonella55edo47:
Grazie, Roberta. Hai visto ancora i giardini delle fate? Noi sì. Sono rotondi, meravigliosamente fioriti, ai margini delle radure. Sono bellissimi. Bellissime anche le tue parole. Voglio provare a risponderti. Una volta, a scuola, si faceva la parafrasi delle poesie: le si metteva in prosa. Io proverò a mettere la tua in rima (io sono un poco antiquato, e sono capace solo di scrivere in rima ed in metrica).
Intanto ti dedico questa poesia:
Canto dell’ospite
Van gli effluvi de le rose da i verzieri, da le corde van le note de l’amore lungi van per l’alta notte piena d’incantesimi.
L’aspro vin di giovinezza brilla ed arde Ne le arterie umane: reca l’aura a tratti Un tepor voluttuoso D’aliti feminei.
Spiran l’acque a i solitari lidi; vanno, van gli effluvi de le rose da i verzieri, van le note de l’amore lungi e le meteore.
GABRIELE D’ANNUNZIO , dal Canto novo.
Edo
Grazie, è un onore per me.
love and live |
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 marzo 2009 : 13:47:53
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Non usare parole troppo grosse! E' stato un piacere reciproco. Ecco due ottave di commento ai tuoi versi:
Il giorno trasciniamo con fatica Un sogno che ci è dato come pena. A notte ri-iniziam la vera vita Quando del corpo si scioglie la catena: Cessa di faticare la formica E la cicala canta a voce piena. Nei lor giardini in fior stanno le fate Giocando con le bimbe addormentate.
Canta l’acqua del rio, tra l’erba e il fiore Il sole splende sulle dolci chiome: La vista corre, senza alcun timore E d’ogni vero ci si mostra il nome. Allor più forte si rivela amore Ch’al vero e al bello drizzerà il timone. A te venga danzando Primavera E la dolcezza sbocci ancor stasera.
E se di legger ti sei data pena Ti chiedo scusa per la scarsa vena.
Edo
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Modificato da - leonella55edo47 in data 20 marzo 2009 13:54:47 |
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gnoma
Utente V.I.P.
Città: Senigallia
132 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 marzo 2009 : 14:00:20
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[quote]Messaggio originario di leonella55edo47:
Non usare parole troppo grosse! E' stato un piacere reciproco. Ecco due ottave di commento ai tuoi versi:
Il giorno trasciniamo con fatica Un sogno che ci è dato come pena. A notte ri-iniziam la vera vita Quando del corpo si scioglie la catena: Cessa di faticare la formica E la cicala canta a voce piena. Nei lor giardini in fior stanno le fate Giocando con le bimbe addormentate.
Canta l’acqua del rio, tra l’erba e il fiore Il sole splende sulle dolci chiome: La vista corre, senza alcun timore E d’ogni vero ci si mostra il nome. Allor più forte si rivela amore Ch’al vero e al bello drizzerà il timone. A te venga danzando Primavera E la dolcezza sbocci ancor stasera.
E se di legger ti sei data pena Ti chiedo scusa per la scarsa vena.
Edo
Great!!!!!!
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 marzo 2009 : 21:47:09
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S'indovinava la stagione occulta dall'ansia delle piogge notturne, dal variar nei cieli delle nuvole, ondose lievi culle; ed ero morto.
Una città a mezz'aria sospesa m'era ultimo esilio, e mi chiamavano intorno le soavi donne d'un tempo, e la madre, fatta nuova dagli anni, la dolce mano scegliendo dalle rose con le più bianche mi cingeva il capo.
Fuori era notte e gli astri seguivano precisi ignoti cammini in curve d'oro e le cose fatte fuggitive mi traevano in angoli segreti per dirmi di giardini spalancati e del senso di vita; ma a me doleva ultimo sorriso di fresca donna riversa in mezzo ai fiori. SALVATORE QUASIMODO, da Oboe sommerso.
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 marzo 2009 : 23:53:30
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Appello a tre graziose
La Nina, la Pinta, la Santa Maria: con tre Caravelle Colombo salpò. Pur lungo era il viaggio ed ignota la via. Ma lui per tre mesi sul mar navigò.
Con Gnoma, con Cincia, con Marghe dei fiori Incognito viaggio io pure iniziai Ma quando dal porto mi spinsi un po’ fuori Del tutto soletto ahimè mi trovai.
Orsù, belle bimbe, dagli occhi amorosi Che parla di fiori c’è ancor tanta rima Sfogliate, cercate sui libri noiosi
Si vince ogni volta: non cale esser prima! Se ben vi distraggano amanti focosi Di Erato ed Euterpe scalate la cima!
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ametista
Moderatore
Prov.: Padova
Regione: Veneto
6209 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 marzo 2009 : 01:19:16
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sei un grande edo :D
| Si vince ogni volta: non cale esser prima! Se ben vi distraggano amanti focosi Di Erato ed Euterpe scalate la cima! |
una perla by Giambattista Marino
Poichè così parlò di nettar fino pien di tanta virtù quel core asperse che tosto per miracolo divino forma cangiando, in un bel fior s'aperse; e nel centro il piantò del suo giardino tra mille d'altri fior schiere diverse. Purpureo è il fiore, e Anemone è detto breve, come fu breve il suo diletto.
Adone, canto XVIV |
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 marzo 2009 : 19:10:06
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Margherita! Sei tu cui gli amanti difficilmente sapranno (o sanno?) resistere!
L'Adone è il poema più lungo della letteratura italiana, ed è una fonte inesauribile di citazioni! Io l'ho scoperto l'anno scorso, per mio diletto (non sono un professore di italiano, quello che so di poesia lo so solo per mio piacere). Adesso però ti rispondo con il Marino delle Rime:
Alla bocca della sua donna O tra la neve d'un bel viso nate sotto duo soli, e non caduche rose, cui non so se Natura o se Beltate d'orientali porpore compose.
O di parole angeliche amorose e di riso divin porte odorate: labra, ove 'l ciel tutte le grazie ascose, che le Grazie e gli Amori innamorate.
Tanti colà ne la stagion de' fiori puri spirti non spira, aure vivaci il felice paese degli odori,
quante ha dolcezze in sé vive e veraci, quanto in me sparge di soave fuori un sospir vostro: or che farieno i baci?
GIOVAN BATTISTA MARINO, dalle Rime. |
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 marzo 2009 : 19:14:01
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E a proposito di baci, dall'Adone ho trovato questa:
baci
124 Bacia e dopo'l baciar mira e rimira le baciate bellezze or questi, or quella. Ribacia, e poi sospira e risospira le gustate dolcezze or egli, or ella. Vivon due vite in una vita e spira, confusa in due favelle, una favella. Giungono i cori insu le labra estreme, corrono l'alme ad intrecciarsi insieme. 125 Di note ad or ad or tronche e fugaci risona l'antro cavernoso e scabro. - Dimmi o dea (dice l'un) questi tuoi baci movon così dal cor, come dal labro? - Risponde l'altra: - Il cor nele mordaci labra si bacia, amor del bacio è fabro, il cor lo stilla, il labro poi lo scocca, il più ne gode l'alma, il men la bocca. 126 Baci questi non son, ma di concorde amoroso desio loquaci messi. Parlan tacendo in lor le lingue ingorde ed han gran sensi in tal silenzio espressi. Son del mio cor, che'l tuo baciando morde, muti accenti i sospiri e i baci istessi. Rispondonsi tra lor l'anime accese con voci sol da lor medesme intese. 127 Favella il bacio e del sospir, del guardo voci anch'essi d'amor, porta le palme, perch'al centro del cor premendo il dardo su la cima d'un labro accoppia l'alme. Che soave ristoro, al foco ond'ardo, compor le bocche, alleggerir le salme! Le bocche, che di nettare bramose han la sete e'l licor, son api e rose. 128 Quel bel vermiglio che le labra inostra alcun dubbio non ha che sangue sia. Or se nel sangue sta l'anima nostra, sicome i saggi pur vogliono che stia, dunque, qualor baciando entriamo in giostra, bacia l'anima tua l'anima mia, e mentre tu ribaci ed io ribacio, l'alma mia con la tua copula il bacio.
GIOVAN BATTISTA MARINO, Adone, canto VIII.
Edo
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gnoma
Utente V.I.P.
Città: Senigallia
132 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 marzo 2009 : 20:29:50
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Chi è in favore delle proprie stelle si vanti di pubblico onore e superbi titoli, mentre io, cui la sorte nega simili trionfi, godo insperatamente chi maggiormente apprezzo.
I favoriti dei potenti schiudono i bei petali soltanto come calendule allo splendor del sole, è già sepolto in loro il loro proprio orgoglio perché alla prima nuvola cade la loro aureola.
L'eroico combattente, famoso per valore se dopo tante vittorie subisce una sconfitta, per sempre vien radiato dall'albo dell'onore
e in più dimenticato ogni successo ardito: felice sono io che amo e son riamato dove l'amor non cambia né può esser ripudiato.
(l'immenso eterno William Shakespeare) p.s. Hey Edo, la poesia è fantastica!
love and live |
Modificato da - gnoma in data 29 marzo 2009 20:31:43 |
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Ele La Cincia
Utente Junior
Città: roma
54 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 marzo 2009 : 22:58:30
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mitico edo!!
A RED, RED ROSE
O my Luve's like a red, red rose That’s newly sprung in June: O my Luve's like the melodie That’s sweetly play'd in tune.
As fair art thou, my bonnie lass, So deep in luve am I: And I will luve thee still, my dear, Till a’ the seas gang dry:
Till a’ the seas gang dry, my dear, And the rocks melt wi’ the sun; I will love thee still, my dear, While the sands o’ life shall run.
And fare thee weel, my only Luve And fare thee weel, awhile! And I will come again, my Luve, Tho’ it were ten thousand mile.
Robert Burns
Eleonora Battaglia |
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 marzo 2009 : 19:01:14
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Grazie, ragazze! Con maestre come voi, posso dormir tra due guanciali! (Naturalmente, senza di voi...).
E a proposito di dormire:
Il sonno di Endimione 47 - Dormiva Endimion tra l'erbe e i fiori stanco dal faticar del lungo giorno, e mentre l'aura e 'l ciel gli estivi ardori gli gían temprando e amoreggiando intorno quivi discesi i pargoletti Amori gli avean discinta la faretra e 'l corno, ch'a i chiusi lumi e a lo splendor del viso fu loro di veder Cupído aviso. 48 Sventolando il bel crine a l'aura sciolto ricadea su le guancie in nembo d'oro; v'accorrean gli Amoretti, e dal bel volto quinci e quindi il partían con le man loro; e de' fiori onde intorno avean raccolto pieno il grembo, tessean vago lavoro, a la fronte ghirlanda, al piè gentile e a le braccia catene, e al sen monile. 49 E talor pareggiando a l'amorosa bocca o peonia o anemone vermiglio, e a la pulita guancia o giglio o rosa, la peonia perdea, la rosa e 'l giglio. Taceano il vento e l'onda, e da l'erbosa piaggia non si sentía mover bisbiglio; l'aria e l'acqua e la terra in varie forme parean tacendo dire: «Ecco, Amor dorme». 50 Qual ne' celesti campi, ove il gran toro s'infiamma a i rai di luminose stelle, sogliono sfavillar con chioma d'oro le figliole d'Atlante, alme sorelle; ch'a la maggiore e piú gentil di loro brillando intorno stan l'altre men belle: tal in mezzo agli Amori Endimione parea tra l'erbe e i fior de la stagione.
ALESSANDRO TASSONI, La secchia rapita, Canto VIII.
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Modificato da - leonella55edo47 in data 30 marzo 2009 19:50:37 |
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