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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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coccinella2008
Utente V.I.P.
Città: EE
171 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 aprile 2010 : 16:37:17
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LA VITA COMU UN CROCCU
Un vicchiareddu all’ummira assittatu supra un vanchiteddu fattu di firlizza c’un vastuni stava aspittannu appuiatu ca vinissi cu la cavetta la so figghiuzza.
Stava sempri ddrà di la matina a la sira e mi parìa ca iddu aspittassi puru a mia all’ummira di ddru ranni arvulu di pira picchì ogni tantu iu ci facissi cumpagnia.
Assittannumi d’intra ddru ran bagliu fumannu pipa e sniffiannu tabaccu mi parlava sempri e mi dava cunsigliu dicennumi ca la vita è comu un croccu.
Un croccu tanti cosi avissi a supportari ma arriva o puntu ca si stocca e cadi cussì è la vita ca tanti iorna vidi passari finu c’arriva la morti e nun ci su rimedi.
Salvatore (Toto’) Mirabile
A chi risponde o silenziosamente legge/medita un grazie infinito la figlia di un elfo maggiore
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coccinella2008
Utente V.I.P.
Città: EE
171 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 aprile 2010 : 09:21:21
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"Saper essere piccoli. Si deve essere ancora vicini ai fiori, alle erbe e alle farfalle come i bambini, che non sono molto più alti di loro. Noi adulti invece siamo cresciuti molto più alti di loro e ci dobbiamo chinare fino ad essi; voglio dire che le erbe ci odiano, quando dichiaramo il nostro amore per esse. Chi vuol prendere parte ad ogni cosa buona, in certe ore deve anche saper essere piccolo."
Umano, troppo umano, di Nietzsche
la figlia di un elfo maggiore |
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coccinella2008
Utente V.I.P.
Città: EE
171 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 maggio 2010 : 09:25:22
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Fleurs D'un gradin d'or, parmi les cordons de soie, les gazes grises, les velours verts et les disques de cristal qui noircissent come du bronze au soleil, je vois la digitale s'ouvrir sur un tapis de filigranes d'argent, d'yeux et de chevelures.
Des pièces d'or jaune semées sur l'agate, des piliers d'acajou supportant un dôme d'émeraudes, des bouquets de satin blanc et de fines verges de rubis entournent la rose d'eau.
Tels qu'un dieu aux énormes yeux bleus et aux formes de neige, la mer et le ciel attirent aux terrasses de marbre la foule des jeunes et fortes roses.
*** Fiori
Da un gradino d'oro, fra i cordoni di seta, le garze grigie, i velluti verdi e i dischi di cristallo che anneriscono come bronzo al sole, vedo la digitale schiudersi sopra un tappeto di filigrane d'argento, d'occhi e di capigliature.
Monete d'oro giallo sparse sull'agata, pilastri di mogano che sorreggono una cupola di smeraldi, mazzi di raso bianco e sottili verghe di rubino circondano la rosa acquatica.
Simili a un dio dagli enormi occhi azzurri e dalle forme di neve, il mare e il cielo attirano verso le terrazze di marmo la folla delle giovani e forti rose.
Autore: Arthur Rimbaud (Charleville, 1854 - Marsiglia, 1891)
la figlia di un elfo maggiore |
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coccinella2008
Utente V.I.P.
Città: EE
171 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 maggio 2010 : 14:49:32
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Filo di ferro, piega viva. corpo pesante. Piccante profumo di rosa, sinuosa schiena d'una vergine, lascivo succo di persica. Divide il corso d'acqua la vita, secondo che sia fluida o solidamente compatta l'indole. L'uno lo tocco e mi soprende, mi porta dove volontà e ricchezza abbondano nel giusto e nel fertile creatore. L'altro mi ammalia con lo spirito mi eleva leggero, corrompe il limite, mi risveglia in un paese nuovo...ideale. Fatico a ritrovare dall'una, l'altra sponda, l'altro corso, quando seguitane una laltra si fa lontana. Ma sono io fluido e ferro forte e voglio sciogliere cristalli di zucchero in succo d'acero. E mi ritrovo ad avere piena la borraccia d'acqua fresca e a non sapere se ho sete o fame. Ad avere pane nel cestino mentre smanio una pinta di birra d'orzo. Troppo mi sono spinto a valle e non so più, non desidero più e desidero tutto. Non desidero niente... Ho già tutto.
Narcysse (Niente come negli occhi di un uomo è faticoso affrontare se stessi. Ma mai viaggio porta più lontano.)
Silenziosa buona lettura
la figlia di un elfo maggiore |
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coccinella2008
Utente V.I.P.
Città: EE
171 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 maggio 2010 : 10:34:30
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Più in alto l'azzurro profondo del cielo non mi dice la gioia. Vorrei somigliarvi superbe montagne che amo. Vorrei come voi alzare i miei fianchi poderosi al cielo, stendere sopra le valli eterni ghiacciai immobili. Vorrei come voi RIMANERE, imitando l'eterno. Ma il mio destino è lo stelo di un fiore e una foglia d'autunno nell'aria che vibra.
Da “Montagna Vissuta”
…. Je ne voyage pas pour aller quelque part, mais pour voyager; je voyage pour le plaisir du voyage.
L’essentiel est de bouger; d’éprouver d’un peu plus près Les necessities et les aléas de la vie, de quitter le lit douillet de la civilisation, et de sentir sous ses pieds le granit terrestre avec, par endroits, le coupant du silex.
Mais c’est la nuit, et après le diner, que Vient le meilleur moment… Si la soirées est belle et chaude, rien ne vaut la flanerie à la porte de l’auberge au coucher du soleil… c’est le moment ou jamais de savourer la Jovialité au sens plein de ce mot audacieux…
J’avais cherché une aventure durante ma vie entière, une simple aventure sans passion, telle qu’il en arrive tous les jours à d’héroiques voyageurs et me trouver ainsi, un beau matin, par hasard, à la corne d’une bois du Gévaudan, ignorant du Nord comme du Sud, aussi étranger à ce qui m’entourait que le premier homme sur la terre, continent perdu, c’était trovuer réalisée une part de mes reves quotidiens.
Il faut qu’un home Ait médité sur un paysage avant D’entreprendre d’en jouir pleinement. Ce n’est pas à la faveur Du juvénile enthousiasme, éprouvé À la consuete d’un sommet, que l’on peut s’approprier la quintessenze de la beautè”:
Robert Louis Stevenson-Voyage en Cevennes
… sotto gli alberi e vedere ogni giorno il sole sorgere su un nuovo orizzonte …
la figlia di un elfo maggiore |
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coccinella2008
Utente V.I.P.
Città: EE
171 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 giugno 2010 : 12:36:38
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CASTROVALVA
Castrovalva, tu che stai quassù sei come stella che non tramonti più, dalle rossastre rupi ti innalzi a strapiombo con i verdeggianti monti a forma di girotondo. Ancor più in alto, con l'occhio da fratello, perenne ti guarda Pizzo Marcello. Sei tu la bella della vallata ma lo sei ancor più a primavera inoltrata; con i tuoi viottoli ricolmi di fiori dai più smaglianti e svariati colori, di mille profumi la tua aria è inebriata, dalla natura sei privilegiata. Ma tu resti ancor bella, pur quando il gelo attanaglia la terra allor ti rivesti dell'immacolato manto, sembri vestita a festa così tutta di bianco. Di pleniluni gennaio le tue notti arricchisce ma non è qui che la tua bellezza finisce. Castrovalva sei stupenda e meravigliosa dell'intera valle stella luminosa, del Sagittario figlia diletta, delle sue Gole sei la vedetta.
Gino Di Vito
un biglietto da visita la figlia di un elfo maggiore |
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 giugno 2010 : 15:34:11
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Coccinella! Ti meriti il Nobel per la poesia! Dove le trovi, tutte belle, tutte fascinose e coinvolgenti!
Chissà mai tu ce le potessi leggere a San Martino! Con un gran piatto di amatriciana davanti... Ed una autentica Amatriciana come anfitrione.
Ciao
Edo
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coccinella2008
Utente V.I.P.
Città: EE
171 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 giugno 2010 : 22:04:55
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Dolce buona notte e riposo, prode cavaliere, grazie infinito per i complimenti.
Orsù sai ben che potrai accontentarti di avere solo un piatto di buon appetitosa 'matriciana, magari in compagnia della figlia di un elfo maggiore.
Quand'è che inizi il viaggio verso il sud?
Scusa se ora non posso risponderti "in rima" ma presto assolverò l'impegno...
la figlia di un elfo maggiore |
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coccinella2008
Utente V.I.P.
Città: EE
171 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 giugno 2010 : 09:32:34
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una solare buona giornata a te Edo e tutti gli altri,
"Un uomo che conosce bene la bellezza di un bosco in primavera, la bellezza dei fiori, la meravigliosa complessità di una qualche specie animale è impossibile che dubito sul senso del mondo"
Konrad Lorenz
... non sono alla ricerca di poesie, ... tutto si presenta così spontaneo o forse "guardando con altri occhi"
la dedico:
1. a coloro che - sebbene amanti della natura si domandano il senso della vita... - mi accompagnano nell' assaporare nuovi paesaggi e ... sanno guardare negli occhi mentre ti parlano e ti ascoltano, non nasconderanno mai il loro sguardo... - silenziosamente comunicano e vivono con l'essenza della vita e non l'effimero...
2. - al profumo espressione di pura identità della terra, dell'erba, dei fiori e delle piante, degli animali, della roccia, del vento, dell'acqua, ecc... - al calore ed al freddo degli ambienti, con le melodie delle loro memorie e delle silenziose storie di vite passate - ad ogni aurora... ad ogni sorriso
la figlia di un elfo maggiore |
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coccinella2008
Utente V.I.P.
Città: EE
171 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 giugno 2010 : 09:59:07
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rieccomi... dedicata alla magnifica giornata di domenica trascorsa a Palena, e la Maiella, con Perry Como...
Link
momenti magici quando due cuori si amano, momenti magici ricordi che abbiamo condiviso. . . non dimenticherò mai quando ci siamo baciati quella notte in facemmo una scampagnata sul carro da fieno, il modo in cui ci abbracciavamo per cercare di scaldarci quando abbiamo fatto una passeggiata sulla slitta. momenti magici ricordi che abbiamo condiviso, momenti magici quando due cuori si amano . . . il tempo non può cancellare il ricordo di questi momenti magici, pieni d'amore! fischiettio . . . la telefonata che ha intasato la linea per ore e ore, il ballo del sabato, diventavo nervoso e impaziente, di mandarti dei fiori. momenti magici ricordi che abbiamo condiviso, momenti magici quando due cuori si amano . . . il tempo non può cancellare il ricordo questi momenti magici, pieni d'amore! il modo in cui incitavamo la nostra squadra quando segnava una meta! le volte in cui il fondo della mia macchina cadeva quando premevo la frizione! il flipper, i giochi che abbiamo fatto il divertimento e i premi! le feste di Halloween, quando tutti arrivavano con buffi travestimenti. momenti magici pieni d'amore! fischiettio . . .
la figlia di un elfo maggiore |
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 giugno 2010 : 18:39:13
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| Messaggio originario di coccinella2008: Orsù sai ben che potrai accontentarti di avere solo un piatto di buon appetitosa 'matriciana, magari in compagnia della figlia di un elfo maggiore.
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Speravo qualcosina di più...una puntina di coda alla vaccinara... un bocconcello alla scottadito..,. Ma ci accontenteremo...
| Quand'è che inizi il viaggio verso il sud?
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Non appena terminato il mio pellegrinaggio in Oriente...
Edo
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coccinella2008
Utente V.I.P.
Città: EE
171 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 giugno 2010 : 13:35:04
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L'olifante tuona...
Ops! “Non semo romani e trasteverini…” È vero che Amatrice si trova in una posizione determinante al confine tra Umbria,Lazio,Abruzzo, ma i suoi piatti sono SUOI… e caratteristici: vedi l’esempio di alcuni menù! E poi a me che non sono una cultrice della forchetta!
Primi piatti: Amatriciana, Carbonara, Gnocchi ricci, Gricia (griscia). Secondi: Braciole di pecora, Castrato di Campotosto, Frittata coratella e carciofi,Patate novelle ripiene, Pecora alla “callara”,Salsiccia,Trote al guanciale amatriciano, tipici formaggi freschi e stagionati locali, “acquacotta”. Contorno: Broccoletti e ciccioli,Carote al graté,Funghi porcini ripieni,Insalata di peperoni e mozzarella,Sfornato di cavolo versa con pecorino e guanciale amatriciano,Zucchine con guanciale. Dolci: Ciambelle di patate, pizze fritte, Cicerchiata,Frollini al tarassaco,Granita di fichi,Grespelle dolci,Pizza gialla di pasqua,Rustici con ricotta di pecora,Torta di castagne,Torta pasquale,Torta al formaggio e guanciale amatriciano, Ubriachelle, formaggio con miele o marmellate di frutti selvatici…, le torte megalattiche di Valentina…
Ma per me solo: “gricia” o “gnocchi ricci”, …. Rarissimamente mangio “’matriciana” poiché dipende molto dalla bravura del cuoco. Poi tipici formaggi freschi o stagionati, braciole di pecora o salsicce/salumi DOC e garantiti. Patate e cicoria di campo (la vera cicoria spontanea da non confondere con quella “romana”).
Mi sono permessa di non indicare gli antipasti, non è stata una svista ma una scelta premeditata.
Devi dirmi che tipo di locale scegli per mangiare e così andrò a prenotare. Ti chiedo solo la cortesia di “non farmi andare a pregare il cuoco di bloccare i fornelli o …”a che punto si è del menù”.
Da “Il Canzoniere del Tronto” di Virginio Di Carmine: AL BISCINO
Ma chi sei tu, o piccolo omino, che di lanosa pelle, vai coperto? Ti segue solo il tuo fedel mastino, che su te fissa il dubbio sguardo incerto; tu vai, e vai, e lungo il tuo cammino mai dell'operar raccogli il merto, tu soffri e taci, al sole e alla tormenta, ed il tanto soffrir non ti spaventa. Come è amaro quel pane di polenta, che t'amministra il tuo crudel padrone, e perché mamma fosse più contenta, ne cerchi risparmiar qualche boccone. Quando il freddo ti punge e ti tormenta, o GIOVE PLUVIO manda un acquazzone, ti ripara la scorza d'un'agnella, o pur l'umile tela d'un'ombrella. A sera, giammai della fornella, (1) potrai rimirar la calda buca, dietro gl'altri fai la sentinella, sperando che qualcuno t'introduca, vali molto meno d'un'agnella, per l'esegrando cuore del tuo duca, soffri, mentre una donna sincera, per te, all'ETERNO, innalza una preghiera. Tu la senti al cuor, calda, leggera, scendere dolce come un frullo d'ale, mentre fuori, in forma di bufera, urla selvaggio e orrendo il temporale, adagiate sull'umile lettiera, le stanche membra, un torpor t'assale, mentre t'addormi nella rapazzola, (2) mormori, (mamma), angelica parola. Un angelo ti veglia, ti consola, ti vigila con l'occhio del pensiero, tu, sei il giglio suo, la sua viola, tu sei la colonna, del suo impero. Ma vive intorno a te, iniqua scuola, ogni compagno, è simile a un negriero, usano moti, che si san di vecchio, e tu sopporti, ma soffri parecchio. A notte, mentre il picchiettar d'un secchio, (3) ti desta, sei ancor dolente e stanco, imperioso t'ordina un vecchio, d'adurre al mungitoio il primo branco; Indossi tutto il rustico apparecchio, per tema hai il volto triste e bianco, mentre t'addentri, nella notte oscura, ti fai coraggio, con la tua paura. Guizzano i lampi, lungo la pianura, aprendo innanzi a te, mille raggiere, pare, che l'universo si misura, tra cielo e terra, sia tutto un cratere tu vai tremante, alla tua ventura, sospinto dal bisogno e dal dovere, mentre in piedi, ti sorreggi a stento, tra i turbinosi refoli di vento. Scese le reti, il branco, pigro e lento, scuti con la verga e con la voce, lacrime e pioggia ti bagnano il mento, dimostra ciò, quanto il soffrir ti nuoce, sopporti il tuo soffrir con ardimento, quale novello CHRISTO senza croce, l'aspro soffrire ti da più coraggio, e ti fa degno del nostro lignaggio. Per un tozzo di pane e di formaggio, metti a repentaglio la tua vita, che dal poco nutrire dal disaggio, è resa ogni giorno più smagrita, combatti con indomito coraggio, contro la miseria, la partita, come t'invidio a te biscino mio all'età tua, fui biscino anch'io. Quando ritorni al paesel natìo, giulivo gridi, “mamma son tornato”, ed ella ti risponde, “figlio mio” con un urlo, dal pianto soffocato, convinto d'appagare il suo desìo, mostri il magro soldo guadagnato, il pane, risparmiato, e la ricotta piccolo premio, a tanta dura lotta. 1) Focolare - consisteva in un fuoco acceso su una buca preparata al centro del ricovero dei pastori; 2) Giaciglio dei pastori, preparato con un telaio di legno, rami e foglie; 3) La sveglia veniva data da un addetto: il Battisecchio, che all'ora stabilita, procedeva ad effettuare il giro delle baracche battendo con un bastone su un secchio;
un grazie infinito la figlia di un elfo maggiore |
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coccinella2008
Utente V.I.P.
Città: EE
171 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 giugno 2010 : 12:50:49
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un augurio immenso di buon viaggio a voi la figlia di un elfo maggiore |
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leonella55edo47
Utente Super
5652 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 giugno 2010 : 14:53:36
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Piccola Principessa
"Oh figlia dell’elfo e del bosco, La rosa non par più la stessa Da quando il segreto conosco… Che piccola, sei, principessa.
La rosa di cui tanta cura Ti prendi , laggiù in San Martino.." Diceva la volpe, sicura Del vento, del grano, del vino.
Quel vino che scorrerà a fiumi Il dì della festa laggiù. Tra i canti, le danze ed i lumi
La festa quel giorno sei tu! Di tutte sarai la più bella, Di tutte la più... Coccinella!
Edo
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coccinella2008
Utente V.I.P.
Città: EE
171 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 giugno 2010 : 15:12:46
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Un olifante squilla, gli echi dalla Valle del Cernon alla città eterna, .... i segreti svelati non significa che siano ben compresi ed interpretati: non basta conoscere gli ingredienti di una ricetta per fare una buona pietanza.
Un grazie infinito a te Edo ed a Paola per tutto quello che silenziosamente mi offrite, oltre alla simpatica poesia in rima
Con l'occasione un immenso pensiero di ringraziamento va a - Gloria per le parole di conforto nel continuare a non disperdere quello che "rilevo-rivelo" - Ivan per gli incitamenti ad essere una mamma così come sono e non cambiarmi "continuare ad essere: guerrigliera, battagliera, solare, ribelle, selvaggia, randagia (nel senso buono di istintiva)... far valere le essenze ed i valori della vita" - Chantal per un sorriso rigenerante nell'attimo del bisogno - Rolando e Teresa, per essere sempre lì a compagnia
Gran Sasso
Gran, gran Sasso, che parli con le stelle, le lacrime che asciughi son sempre quelle. Grande Sasso conserva il tuo mistero, e ogni sogno fatto lo vivrò davvero. Ho sognato, una sfida a petto nudo, gomme di bicicletta e calzoni corti. Ehi bisogna che sopporti amico, ieri hanno vinto loro, ma oggi sarà diverso te lo giuro. E così con le tasche gonfie di sassi e caramelle, cantando forte passammo per le vecchie stalle. E per colpa di una canzone la sorpresa finì male, con un sacco di risate all'ospedale. Svegliati amico qui siamo in città, e non fra i lupi dei boschi, dove scegli i tuoi rischi. Niente più falchi ma solo serpenti, con il pugnale fra i denti, perciò mi ascolti... Gran, gran Sasso, che parli con le stelle, le lacrime che asciughi son sempre quelle. Però ricordo una sfida, fra un'armonica e una chitarra, e si faceva per conquistare lei. Lei che non parlava e raramente sorrideva, un fiore triste, azzurro di palude.Ehi, ma chi si illude, non guarda me poveretto, ma quello delle terza media quel maledetto. Ma che cosa ho fatto, ma perchè non ho capito, quel fiore triste ormai io l'ho perduto.Volta le testa io ti incontrerò, forse in questa città, se ti riconoscerò. Apri le braccia ed io guarirò, da questi stupidi affanni, dai miei malanni... Gran, gran Sasso, che parli con le stelle, le lacrime che asciughi son sempre quelle. Grande Sasso conserva il tuo mistero, e ogni sogno fatto lo vivrò davvero.
ancora un grazie infinito la figlia di un elfo maggiore
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coccinella2008
Utente V.I.P.
Città: EE
171 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 giugno 2010 : 16:46:10
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ops scusate la distrazione: basterebbe andare a ricercare su you tube:
ivan graziani - gran sasso
per ascoltare la versione canora
grazie infinito la figlia di un elfo maggiore |
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coccinella2008
Utente V.I.P.
Città: EE
171 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 giugno 2010 : 10:03:23
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Solare sorriso e buon fine settimana, sì Edo questa l'ho cercata premeditamente perchè per me ha un particolare valore.
J'Abbruzze (Carlo Perrone)
So' sajitu aju Gran Sassu, so' remastu ammutulitu, me parea che passu, passu se sajesse a j'infinitu.
Che turchinu, quante mare, che silenzie, che bellezze, pure Roma e j'atru mare se vedea da quell'ardezza.
Po' so' jitu alla Majella, la muntagne è tutta 'n fiore, quant'è belle, quant'è belle, pare fatta pe' l'amore.
Quantu sole, quanta pace, che malia la ciaramella, ju pastore veja e tace pare ju Ddiu della Majella.
Po' so' jitu alla marina, e le vele colorate co' ju sole la mmatine se so' tutte 'lluminate.
Se recanta la passione ju pastore alla muntagne, ji responne 'na canzone dajiu mare alla campagne.
tradotto in italiano
Son salito sul Gran Sasso, son rimasto ammutolito, mi pareva che passo, passo Si salisse all'infinito.
Che turchino, quanto mare, che silenzio, che bellezza, pure Roma e l'altro mare Si vedevan da quell'altezza.
Poi sono andato sulla Maiella, la montagna è tutta in fiore, quant'è bella, quant'è bella, Pare fatta per l'amore.
Quanto sole, quanta pace, che malia la ciaramella, il pastore veglia e tace Pare il Dio della Maiella.
Poi sono andato alla marina, e le vele colorate con il sole la mattina Si son tutte illuminate.
Se ricanta la passione il pastore della montagna gli risponde una canzone Dal mare alla campagna.
la figlia di un elfo maggiore
[tubeLink][/tube] |
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coccinella2008
Utente V.I.P.
Città: EE
171 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 luglio 2010 : 11:36:59
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Solare inizio settimana, e
di Francesco Giuliani - da Se ascoltar vi piace
Campo Imperatore
Sul piano alto di Campo Imperatore tutto l'armento a pascolar si arresta dove la terra allora è tutta in fiore e cantano i cuculi a la foresta.
Temprato dell'inverno il gran rigore vi spirano aure pure intiepide e tutto il grande Campo Imperatore è un campo di viole e margherite
un grazie infinito la figlia di un elfo maggiore |
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coccinella2008
Utente V.I.P.
Città: EE
171 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 luglio 2010 : 18:20:44
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"alla rugiada che si posa sui fiori quando si annuncia l'autunno assomiglio io che devo svanire e vorrei sospendermi nel nulla ridurmi e diventare nulla"
franco battiato
grazie infinito la figlia di un elfo maggiore |
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coccinella2008
Utente V.I.P.
Città: EE
171 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 luglio 2010 : 11:53:30
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SAMIVEL
...Raccogliete bei ricordi, ma non cogliete i fiori. Soprattutto non sradicate piante: spunterebbero pietre. Ci voglion molti fili d'erba per tessere un'uomo...
la figlia di un elfo maggiore
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