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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento. Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.
Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.
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Autore |
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Luciano54
Moderatore
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Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
4965 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 febbraio 2011 : 13:47:33
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| Messaggio originario di pardus:
e' molto difficile vederla....molto...anche se puo' capitare...ma essendo notturna e molto elusiva l'incontro e' davvero raro anche in zone ad alta densita'...
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Non aiuta certo ..... il fatto che sia oltrettutto un predatore solitario, con territori piuttosto ampi  Ciaoo
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medved
Utente V.I.P.
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Città: Morbegno
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
159 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 febbraio 2011 : 13:48:22
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scusami pardus, era tale la voglia di citare QUELO che ho sbagliato a precisare. Intendevo se e quanto sia difficile rinvenire segni di presenza. Quali sono le esperienze di atre realtà?
Link Link |
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pardus
Utente Senior
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Città: solaro
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
1277 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 febbraio 2011 : 14:19:00
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| Messaggio originario di medved:
scusami pardus, era tale la voglia di citare QUELO che ho sbagliato a precisare. Intendevo se e quanto sia difficile rinvenire segni di presenza. Quali sono le esperienze di atre realtà?
Link Link
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I segni di presenza se ci sono gli esemplari, si trovano eccome….
Nel friuli dove c’e la presenza di lince da qualche anno i segni di presenza si trovano, molti annni fa era presente la lince in trentino e li’ anche, i segni di presenza erano notevoli….c’e un libro di Ragni sulla ricerca fatta in trentino…...
Poi ti parlo di esperienza personale….avendo coordinato una ricerca sul leopardo in armenia, uno degli aspetti studiati era la relazione con gli altri grossi carnivori presenti, lince, orso e lupo, segni di presenza in forma di fatte e orme della lince si sono trovate in modo cospiquo
Sono andato l’aprile dell’anno scorso in Spagna nelle zone dove c’e la lince iberica…in una giornata trovate impronte e fatta…e l’ho anche vista…
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medved
Utente V.I.P.
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Città: Morbegno
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
159 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 febbraio 2011 : 14:41:02
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Grazie per la risposta. Ciao
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marcospada
Utente Senior
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Città: roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1392 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 febbraio 2011 : 16:59:39
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Per gli interessati che possono andare riporto:
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
INCONTRO GRUPPO LINCE ITALIA Facendo seguito alle precedenti comunicazioni, si conferma che
sabato 26 febbraio 2011
si terrà al Porto di Roma (Ostia Lido), l’Incontro del Gruppo Lince, con il seguente ORDINE DEL GIORNO
1.- Arrivo e presentazione dei partecipanti; 2.- Intervista sulla Lince in Italia, a cura di Flavio Nobile; 3.- Situazione attuale e nuovo protocollo di ricerca, a cura di Francesco Mossolin; 4.- Quesiti, osservazioni, obiezioni e segnalazioni, a cura di Lorenzo Rossi; 5.- Illustrazione panoramica sulla Lince appenninica, a cura di Franco Tassi; 6.- Discussione e proposte.
La prima parte dell’Incontro, a scopo informativo, si svolgerà nella mattinata di Sabato 26 febbraio (ore 9.30 -13.00) presso il Centro Visite Mario Pastore del Centro Habitat Mediterraneo LIPU Ostia (vedi piantina acclusa) e sarà aperta a tutti. Nel pomeriggio seguirà, a livello operativo, la riunione ristretta dei membri attivi del Gruppo Lince, per esaminare e discutere i progetti e le strategie per l’anno 2011. Cordiali saluti, e arrivederci a presto,
Roma, 15 febbraio 2011
Nota: Durante l’intervallo (ore 13.00-15.00) potrà essere consumato, su richiesta e previa prenotazione, un semplice spuntino a base di prodotti biologici
Per ultiriori informazioni o prenotazione scrivere a francesco.mossolin@gmail.com IL SEGRETARIO Francesco Mossolin
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Marco Link
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Modificato da - marcospada in data 22 febbraio 2011 17:00:32 |
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Hedgie
Utente Junior
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Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
76 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 febbraio 2011 : 18:28:25
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Vedo che la presenza/assenza della lince in appennino centrale è un argomento che fa molto discutere... Per alleggerire un po' il thread (e magari farvi sorridere) copio e incollo un post tratto dal blog di una biologa, Lisa Signorile, in cui si parla di un curioso metodo di censimento delle popolazioni di lince. Tale metodo sarebbe stato sviluppato in Canada ed applicato in Polonia per ricavare campioni di DNA dai peli dei felini. Ecco quindi come procurarsi i peli di lince:
Occorrente: una bella lince territoriale, neve fresca, un quadrato di tappeto molto spesso, una decina di chiodi, martello e pinza, catnip, castoreum. Procedimento: Rintracciare le tracce di lince sulla neve fresca; identificare, grazie all’odore di urina e ai segni di distruzione, i punti dove la lince marca il territorio. A questo punto inchiodare a circa 60 cm di altezza il quadrato di tappeto che avrete precedentemente preparato nel seguente modo: Dopo aver inserito i chiodi, in modo che le punte non sporgano piu’ di un centimetro, aprirle e smussarle con la pinza. Cospargere la “rubbing pad” in fieri con le due seguenti sostanze: - estratto oleoso di Nepeta cataria, o erba gatta, o catnip, quella roba che si usa per i giocattoli dei mici di casa: tutto sommato cos’e’ una lince, se non un micio troppo cresciuto? - castoreum o tintura di essudato di ghiandole anali di castoro mista ad urina. Fa schifo? Ebbene, e’ la base di molti profumi per noi umani! Non saprei pero’ perche’ una lince sia attratta dalle marcature territoriali di un castoro, suppongo per fame. Lasciare in loco e rinnovare le profumazioni ogni dieci giorni circa. Dopo un paio di mesi, avrete una lince depilata alla francese come un barboncino e un gomitolo di peli di lince da portare a casa.
Fonte: Link
Raccontata così sembra una cosa tanto esilarante quanto assurda. In realtà proprio in questo modo, cioè con le trappole cattura-peli, alcuni ricercatori polacchi, nel 2003-2004, sono riusciti a studiare un gruppo di linci nella Foresta di Bialowieza, al confine fra Polonia e Bielorussia. Ingegnosi, no?  |
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marcospada
Utente Senior
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Città: roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1392 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 febbraio 2011 : 19:03:43
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Non c'e' nulla di assurdo, sono anni che si usano le trappole del pelo a base di velcro ed attraenti come il Gimpet o il Feliway per monitorare la fauna in transito lungo i transetti individuati. Con questo metodo e' stata fatta una precisa mappa della presenza di Linci nel Friuli orientale - vedi pubblicazione di Stefania Dal Pra, disponibile in rete in formato PDF.
Marco Link
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Luciano54
Moderatore
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Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
4965 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 febbraio 2011 : 20:15:56
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| Messaggio originario di marcospada:
Non c'e' nulla di assurdo ..... |
Concordo! ... con lo stesso metodo si sta tentando di implementare indagini genetiche nei confronti del gatto selvatico! Ciaoo
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Hedgie
Utente Junior
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Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
76 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 febbraio 2011 : 10:20:35
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Non mettevo in dubbio la funzionalità delle trappole cattura-peli. Ma mi sembrava stramba l'idea di usare chiodi le cui punte devono essere aperte e poi stondate... non era più semplice usare dei pettini d'acciaio o delle spazzole tipo quelle per cani? Anche il velcro come diceva Marco... |
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marcospada
Utente Senior
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Città: roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1392 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 24 febbraio 2011 : 20:26:24
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Ho trovato questa vecchia notizia, risalente al 2003, sul sito del Parco della Maiella; sarebbe interessante, trattandosi di una ricerca eseguita da un istituto universitario, sapere chi la ha fatta e che sviluppi abbia avuto:
°°°°°°°°°°°°°°°
La lince nel Parco
E' giunto a conclusione il progetto di ricerca sperimentale sulla presenza di lince nel Parco, avviato nel l 998 dal Parco in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell'Università degli Studi Roma Tre, avente la finalità di ottenere dati originali sulla presenza della specie nel territorio del Parco. Attraverso specifiche indagini di campo e dalla raccolta e sistematica verifica delle segnalazioni di presenza della lince nell'area di studio, si è cercato di definire l'areale di distribuzione, le preferenze ambientali e le potenzialità del territorio del Parco Nazionale della Majella ad essere colonizzato in maniera stabile dalla specie.
La ricerca, durata più di quattro anni, si è articolata in diverse fasi, sia per quanto riguarda la parte più propriamente di campo, sia per quello che ha riguardato l'analisi dei dati bibliografici e storici e la verifica dei dati recenti inediti. Con lo scopo di ottenere il più alto numero di evidenze e segni diretti di presenza della specie tale ricerca ha utilizzato diversi metodi di indagine di campo quali: Transetti, Strisce, Vocalizzazioni, Appostamenti fissi.
Data l'estrema elusività della Lince e quindi la difficoltà di raccogliere dati diretti, altro grosso filone di indagine è stato quello cha ha portato alla valutazione critica e standardizzata delle segnalazioni provenienti da altre fonti, anche occasionali. Sono state quindi fatte delle interviste dirette a tutti i testimoni di avvistamenti o di altro tipo di segnalazioni, valutandone il grado di attendibilità anche attraverso una prova di riconoscimento ("blind test"). E' stata inoltre condotta una accurata ricerca di archivio, realizzata a partire dalla analisi dei vari lavori già pubblicati sulla presenza storica della Lince in Italia e nell'Appennino.
Sono stati inoltre esaminati gli Archivi di Stato di Sulmona, dell'Aquila, di Pescara e di Chieti, nonché le Biblioteche Comunali di Sulmona, Chieti, Pescara oltre a quella della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Chieti. Contemporaneamente, in queste stesse sedi, sono state cercate ed analizzate informazioni riguardo ad eventuali toponimi presenti nell'area di studio, riconducibili alla Lince.
Al suo termine, questa ricerca ha portato finalmente alla convalida oggettiva della presenza della Lince nel Parco Nazionale della Majella, in particolare tramite la registrazione di due vocalizzazioni, di cui e stata fatta l'analisi dei sonogrammi, ed attraverso il ritrovamento di quattro serie di impronte attribuibili con certezza alla specie. Inoltre delle 90 testimonianze inedite ritenute attendibili raccolte all'interno del territorio del Parco Nazionale della Majella, 14 sono state ritenute certe. Alla luce dei risultati ottenuti appare indispensabile proseguire le ricerche nel Parco e nelle altre aree con segni di presenza, per giungere alla identificazione della specie e poter, quindi, aiutare le future, eventuali azioni necessarie.
NICOLA CIMINI - Direttore
Marco Link
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pigrofalco
Utente Junior
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Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
72 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 marzo 2011 : 13:55:25
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| Messaggio originario di marcospada:
E' giunto a conclusione il progetto di ricerca sperimentale sulla presenza di lince nel Parco, avviato nel l 998 dal Parco in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell'Università degli Studi Roma Tre, avente la finalità di ottenere dati originali sulla presenza della specie nel territorio del Parco. Attraverso specifiche indagini di campo e dalla raccolta e sistematica verifica delle segnalazioni di presenza della lince nell'area di studio, si è cercato di definire l'areale di distribuzione, le preferenze ambientali e le potenzialità del territorio del Parco Nazionale della Majella ad essere colonizzato in maniera stabile dalla specie.
La ricerca, durata più di quattro anni, si è articolata in diverse fasi, sia per quanto riguarda la parte più propriamente di campo, sia per quello che ha riguardato l'analisi dei dati bibliografici e storici e la verifica dei dati recenti inediti. Con lo scopo di ottenere il più alto numero di evidenze e segni diretti di presenza della specie tale ricerca ha utilizzato diversi metodi di indagine di campo quali: Transetti, Strisce, Vocalizzazioni, Appostamenti fissi.
Data l'estrema elusività della Lince e quindi la difficoltà di raccogliere dati diretti, altro grosso filone di indagine è stato quello cha ha portato alla valutazione critica e standardizzata delle segnalazioni provenienti da altre fonti, anche occasionali. Sono state quindi fatte delle interviste dirette a tutti i testimoni di avvistamenti o di altro tipo di segnalazioni, valutandone il grado di attendibilità anche attraverso una prova di riconoscimento ("blind test"). E' stata inoltre condotta una accurata ricerca di archivio, realizzata a partire dalla analisi dei vari lavori già pubblicati sulla presenza storica della Lince in Italia e nell'Appennino.
Sono stati inoltre esaminati gli Archivi di Stato di Sulmona, dell'Aquila, di Pescara e di Chieti, nonché le Biblioteche Comunali di Sulmona, Chieti, Pescara oltre a quella della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Chieti. Contemporaneamente, in queste stesse sedi, sono state cercate ed analizzate informazioni riguardo ad eventuali toponimi presenti nell'area di studio, riconducibili alla Lince.
Al suo termine, questa ricerca ha portato finalmente alla convalida oggettiva della presenza della Lince nel Parco Nazionale della Majella, in particolare tramite la registrazione di due vocalizzazioni, di cui e stata fatta l'analisi dei sonogrammi, ed attraverso il ritrovamento di quattro serie di impronte attribuibili con certezza alla specie. Inoltre delle 90 testimonianze inedite ritenute attendibili raccolte all'interno del territorio del Parco Nazionale della Majella, 14 sono state ritenute certe. Alla luce dei risultati ottenuti appare indispensabile proseguire le ricerche nel Parco e nelle altre aree con segni di presenza, per giungere alla identificazione della specie e poter, quindi, aiutare le future, eventuali azioni necessarie.
NICOLA CIMINI - Direttore
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Credo banalmente sarebbe il caso che il GLI appronfondisse quanto prima la notizia (se cioè l'ipotesi nel 2003 fosse di presenza sporadica o di popolazione intanto).Nell'ipotesi tutta da verificare ( ) che il Dipartimento di Biologia di Roma 3 non sia composto da "abbindolatori" o da "cantastorie", bisogna teorizzare che lo stesso, nella persona dei ricercatori che lo compongono, non abbia percorso le stesse centinaia di km fatte dagli altri addetti ai lavori che hanno escluso la presenza di segni e tracce di lince in appennino negli ultimi 15 anni.Gli autori dello studio afferiscono allo stesso dipartimento che verificò e attribuì con lo spettrogramma il vocalizzo del 2002 (immagino che il reperto faccia parte dello studio pluriennale finito nel 2003) di cui abbiamo discusso anche qui pagine fa.Ora, la domanda sorge spontanea : chi come addetto ai lavori parla di assenza assoluta di segni e tracce di lince in Appennino ha letto, o anche solo conosce, il lavoro suddetto?Se sì (non dubito ) ce lo descrive con minuzia e piglio scientifico per favore?
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Modificato da - pigrofalco in data 20 marzo 2011 14:19:40 |
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Tejon
Utente Junior
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Città: Pesca
40 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 aprile 2011 : 22:11:43
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| [i]Messaggio originario di pigrofalco: Credo banalmente sarebbe il caso che il GLI appronfondisse quanto prima la notizia (se cioè l'ipotesi nel 2003 fosse di presenza sporadica o di popolazione intanto).Nell'ipotesi tutta da verificare ( ) che il Dipartimento di Biologia di Roma 3 non sia composto da "abbindolatori" o da "cantastorie", bisogna teorizzare che lo stesso, nella persona dei ricercatori che lo compongono, non abbia percorso le stesse centinaia di km fatte dagli altri addetti ai lavori che hanno escluso la presenza di segni e tracce di lince in appennino negli ultimi 15 anni.Gli autori dello studio afferiscono allo stesso dipartimento che verificò e attribuì con lo spettrogramma il vocalizzo del 2002 (immagino che il reperto faccia parte dello studio pluriennale finito nel 2003) di cui abbiamo discusso anche qui pagine fa. |
Come ho già sottolineato più volte, il fatto che in un certo luogo una volta si sia sentito il vocalizzo di una lince – sempre se lo era veramente - non significa che lì esiste una popolazione vitale di linci.
Ad esempio, come si sa, sembra che intorno ad una quindicina di anni fa si siano verificati alcuni avvistamenti di lince, giudicati attendibili, nel PNALM. Tuttavia, non c'era alcuna popolazione vitale di linci, come non c'è stata da tempo immemore e come non c'è adesso. Quelli non potevano essere altro che individui isolati rilasciati o fuggiti illegalmente, che dopo poco tempo sono morti: da tanti anni ormai non si hanno più nemmeno quegli sporadici avvistamenti, ma solo le bufale come quelle foto di cervi spacciati per lince.
Siccome oggi non c'è alcuna popolazione vitale di linci in Majella, se mai 8 anni fa vi fosse stata una presenza stabile, significherebbe che nel 2003 c'erano gli sgoccioli di una popolazione poi estintasi. Ma se così fosse, dovremmo avere notizia di una popolazione di linci in Majella ben prima del 2003, di cui però non c'è alcuna traccia. Del resto – ribadiamolo ancora fino alla noia – laddove ci fosse stata una popolazione di linci, il personale del Parco avrebbe trovato in continuazione segni di presenza del felino, cosa che non è avvenuta! E non avviene manco oggi: in Majella ci sono 22 fototrappole sparse per il parco e non è mai stata immortalata nessuna lince. Il discorso è analogo per il PNALM e per tutti gli altri parchi dove da anni ci sono vari monitoraggi fauna in corso.
Se in un'area dove esiste una popolazione di lince vi si svolgono attività di monitoraggio, anche non necessariamente su quella specie, dovrebbero comunque saltar fuori ripetute evidenze: qualche pista su neve; qualche capriolo predato; qualche immagine dalle fototrappole... E invece non c'è niente. Si sono visti più coccodrilli nel Tevere che linci in Majella e nel PNALM! Dovremmo dunque affermare che esiste una popolazione di coccodrilli nel Tevere...!
Mi piacerebbe tanto capire perché questi dati di fatto – ossia l'assenza di evidenze raccolte in più parchi durante attività di monitoraggio pluriennale su varie specie - debbano essere considerati inutili ed insignificanti. Perché non debbano essere presi in considerazione come prova del fatto che di una popolazione di linci in Appennino non esiste nessunissima evidenza. E infine perché si deve irridere chi lavora ogni giorno in questo campo.
| [i]Messaggio originario di pigrofalco: Ora, la domanda sorge spontanea : chi come addetto ai lavori parla di assenza assoluta di segni e tracce di lince in Appennino ha letto, o anche solo conosce, il lavoro suddetto?Se sì (non dubito ) ce lo descrive con minuzia e piglio scientifico per favore? |
Il lavoro suddetto è soltanto una tesi di laurea. Non è mai stato pubblicato nessun lavoro scientifico da nessuna parte. Io ho invece citato progetti di ricerca pluriennali (es. 4-7 anni.), svolti o dagli Enti Parco o dalle Università, finanziati da fondi europei (LIFE), dalla Wolf Conservation Society, ecc., ai quali hanno lavorato decine di persone. Nessuna delle quali ha mai visto linci, né al Pollino, né nell'Appennino Tosco-emiliano, né nel PNALM, né in altri luoghi. Le migliaia di chilometri percorsi su neve e le ore di fototrappole attive non sono quindi miei fantasie, ma dati di fatto reali: a titolo di esempio e di prova che tali lavori sono stati fatti, posso citare un documento tecnico ("WCS Report 2008") relativo al progetto di ricerca pluriennale condotto nel PNALM su lupo e orso. Altro si trova qui.
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Luciano54
Moderatore
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Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
4965 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 aprile 2011 : 06:54:39
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Come di consueto ... mi associo a quanto detto da Tejon, condividendo in toto il messaggio ... e in particolare questo passaggio:
| Messaggio originario di Tejon: ..... Mi piacerebbe tanto capire perché questi dati di fatto – ossia l'assenza di evidenze raccolte in più parchi durante attività di monitoraggio pluriennale su varie specie - debbano essere considerati inutili ed insignificanti. Perché non debbano essere presi in considerazione come prova del fatto che di una popolazione di linci in Appennino non esiste nessunissima evidenza. E infine perché si deve irridere chi lavora ogni giorno in questo campo. ....... |
Ciaoo.
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orlandini
Utente V.I.P.
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Città: Montesilvano
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
181 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 maggio 2011 : 19:38:04
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| First Balkan lynx pictured in Albania
On 21 April 2011, the PPNEA (Protection and Preservation of Natural Environment in Albania) research team got the first photo of an alive Balkan lynx (Lynx lynx martinoi) living in nature. The individual had been photographed using camera-traps on 26 March 2011 at 18:48, in the northern mountainous region of Albania. The Balkan lynx is one of the most threatened wildlife species living in Albania and is classified as Critically Endangered (CR – Red List of Albanian Fauna, 2007). Up to date, continuous field research since 2006, based on contemporary monitoring methods, had not proven the existence of any remaining live individual. All signs of lynx presence were so far from dead/killed individuals, which are held as trophies, and from the local knowledge of rural people. As such, this photo represents a great achievement as it definitively proves the presence of lynx in Albania and calls for greater and immediate efforts towards their conservation and the preservation of the habitats they live in.
This camera-trap survey was an activity of the project “Status, ecology and land tenure system of the critically endangered Balkan lynx Lynx lynx martinoi in Macedonia and Albania”, a partnership project between Swiss, Albanian and Macedonian institutions and supported by the Swiss National Science Foundation SNF together with the Swiss Agency for Development and Cooperation (SDC) under the programme SCOPES (Scientific co-operation between Eastern Europe and Switzerland). This 3 years project provides the scientific information needed for the Balkan Lynx Recovery Programme, a partnership programme supported by the MAVA Foundation, Switzerland. Entire Press Release Njoftim per Shtyp - rreqebulli ne Shqiperi |
...quindi anche in una situazione di pochissimi "possibili ma mai confermati individui di lince" alle fototrappole non si scappa
Stefano Orlandini |
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arrampicatoreasociale
Utente V.I.P.
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Città: anagni
Prov.: Frosinone
Regione: Lazio
341 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 maggio 2011 : 21:18:48
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Anche io concordo e mi fido di Tejon. Quello che non capisco è perchè il parco nazionale sul suo sito ufficiale Link mette la lince tra la fauna presente; non capisco che senso abbia e non mi sembra un comportamento molto trasparente. Forse Tejon (che da quanto mi pare di aver capito lavora con il pnalm) può spiegarci le motivazioni.
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orlandini
Utente V.I.P.
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Città: Montesilvano
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
181 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 maggio 2011 : 18:48:56
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...il Parco ed il suo Serv Scientifico interno purtroppo non brillano per attivismo ...il mio sospetto e' che per pigrizia e per non dover spiegare troppo lascino quella affermazione sul loro sito ( ...e sui cartelli informativi che trovi all'imbocco dei sentieri piu' battuti )
Ciao Stefano
Stefano Orlandini |
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Tejon
Utente Junior
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Città: Pesca
40 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 maggio 2011 : 18:59:58
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| Messaggio originario di arrampicatoreasociale:
Anche io concordo e mi fido di Tejon. Quello che non capisco è perchè il parco nazionale sul suo sito ufficiale Link mette la lince tra la fauna presente; non capisco che senso abbia e non mi sembra un comportamento molto trasparente. Forse Tejon (che da quanto mi pare di aver capito lavora con il pnalm) può spiegarci le motivazioni. |
Preciso che non sono organico del PNALM: ho collaborato e collaboro con esso, ma non ricopro alcun ruolo al suo interno. Pertanto non sono in grado di dare una risposta. Per certo so che alle questioni sulla lince lo staff tecnico del PNALM risponderebbe come ho risposto io – e come del resto qualcuno qui nel forum ha già riportato. Personalmente, ritengo sia sbagliato mantenere la lince nella lista di animali presenti nel PNALM e dunque mi sfugge il perché il sito internet la indichi ancora. Probabilmente si tratta di semplice "pigrizia" nell'aggiornare la storia; oppure di imbarazzo nel dover poi spiegare perché finora si è invece insistito col pubblicizzare un animale che nel PNALM, se c'è stato, c'è stato semmai solo in seguito a rilasci "incidentali" (chiamiamoli così). In fondo la lince è un gravoso lascito della vecchia amministrazione. |
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MERCURIO
Utente nuovo
Città: montemarciano
Prov.: Ancona
Regione: Marche
6 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 agosto 2011 : 19:52:02
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ciao a tutti sono un nuovo utente, di recente ho saputo di un paio di avvistamenti della lince nel parco naturale gola della rossa e frasassi, ci sono anche voci ovviamente non confermate del rilascio di una coppia all'interno del parco. qualcuno di voi saprebbe dirmi qualcosa in più?grazie |
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Luciano54
Moderatore
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Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
4965 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 agosto 2011 : 20:22:25
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Ciao Nicolò, ... ben arrivato! 
| Messaggio originario di MERCURIO: ..... qualcuno di voi saprebbe dirmi qualcosa in più? grazie |
Ne so poco o niente, .... ma ritengo sia (come al solito) ... tanto fumo e .... ......
Ciaoo |
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Giovanni Todaro
Utente Junior
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Città: Vaiano Cremasco
82 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 ottobre 2011 : 13:05:39
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Saluti a tutti. Anticipo che non c'entra molto, tuttavia tratta la lince. Mi ha stupito, e credo sarà così anche per voi:
Esisterebbe un caso in cui uno di questi animali, ossia la lince – il condizionale è d'obbligo – avrebbe "ucciso dieci persone nel Biellese e sul quale era stata posta una taglia straordinaria di ben 500 franchi. Fu infine abbattuto" (F.A.Bonelli, Manoscritti, in Camerano L., “Bollettino dei Musei di Zoologia ed Anatomia comparata della Regia Università di Torino”, n. 536 del 17 ottobre 1906, vol. XXI, pp. 4-5).
Non avevo mai trovato nulla su un'eventuale antropofagia della lince. Da notare che la normale taglia sulla lince nonché sul lupo era di 12 franchi. |
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Discussione  |
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