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ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento.
Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.

Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.


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 La lince nell' Appennino centrale
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Mauro Grano
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3855 Messaggi
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Inserito il - 29 gennaio 2011 : 08:11:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Rispolvero questa vecchia foto gia postata ma diversi anni fa....


Immagine:
La lince nell'' Appennino centrale
235,2 KB

Mauro
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bob
Utente V.I.P.


Città: città di castello
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


208 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 gennaio 2011 : 14:34:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
frequento spesso monte nerone non dista molto da dove abito ma che ci sia un piccolo branco di cervi non ci credo mai visti a meno che non siano elusivi come la lince!complimenti alla foto di mauro grano è spettacolare dove è stata scattata?
Messaggio originario di legolas:

Un saluto a tutti. Vorrei intervenire in questa discussione per dire quello che so'sulla LINCE nell'appennino marchigiano. Ogni tanto, si sente la "voce" che qualche cacciatore ha avvistato uno strano grosso gatto senza coda, oppure che un cane ha inseguito uno strano felino che poi si e' arrampicato su un albero. Scendendo piu' nel concreto, nessuna trappola fotografica ha mai "fregato" la nostra amica! L'anno scorso pero' in una zona del Monte Nerone( non saro' preciso sul luogo per ovvie ragioni), sono state trovate delle tracce molto sospette. Soprattutto in un pascolo frequentato da un piccolo branco di cervi. Purtroppo per noi, ma per fortuna degli animali, il posto e' molto selvaggio e scomodo e non si e' potuta approfondire la ricerca. Rimane l'alone del fantasma che si aggira per l'appennino e tutto sommato a me piace cosi'! Consoliamoci con una foto scattata come si dice, in ambiente controllato. Ciao a presto Roberto.
Immagine:
La lince nell'' Appennino centrale
263,9 KB

Modificato da - bob in data 29 gennaio 2011 14:37:38
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legolas
Utente V.I.P.

Città: monterado
Prov.: Ancona


474 Messaggi
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Inserito il - 29 gennaio 2011 : 14:50:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao, ti posso assicurare che i cervi esistono, un mio amico e' riuscito a girare delle riprese; si vedono alcune femmine intente a pascolare. In ogni caso non voglio polemizzare con nessuno mi sono solo limitato a riportare quello che so! Credere o no' e' diritto di tutti, te lo dice uno che frequenta l'appennino da trent'anni e non per gite domenicali.
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bob
Utente V.I.P.


Città: città di castello
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


208 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 gennaio 2011 : 15:05:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
é circa 20 anni che frequento il Nerone ci si può fare diversa attività dall arrampicata ,a speleologia ,forre e trekking oltre a sciare e in tutti questi anni mi è capitato di vedere di ungulati solo caprioli ma se sei sicuro che ci sono anche cervi meglio così faccio meno strada e non vado più sul casentino . ciao e buona giornata
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legolas
Utente V.I.P.

Città: monterado
Prov.: Ancona


474 Messaggi
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Inserito il - 29 gennaio 2011 : 15:20:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Credo che una buona amicizia possa nascere anche sotto i peggiori auspici... e visto che abbiamo lo stesso nome ti dico qua' la mano Bob. Se riesco a recuperare il video vedo di inserirlo, comunque la zona e' nell'apecchiese.Ciao Roberto.
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bob
Utente V.I.P.


Città: città di castello
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


208 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 gennaio 2011 : 15:36:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
quà la mano anche a te legolas .se riesci a recuperare il video mi interesserebbe, la zona dell apecchiese la conosco come anche gli altri versanti ti mando dei msg privati così facciamo conoscenza ciao
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Tejon
Utente Junior

Città: Pesca


40 Messaggi
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Inserito il - 29 gennaio 2011 : 22:00:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La lince qui sta assumendo addirittura dimensioni metafisiche, visto che si arriva ad obbiettare che la mancanza di evidenze non ne prova la reale assenza... Un discorso buono per una divinità, piuttosto che per un animale! Allora dovremmo dimostrare che non esiste il Koala nel Pollino. O la pantera nelle colline del Chianti. Perché siamo a questo livello.


Messaggio originario di neldot:

Davvero non capisco l'atteggiamento (invero non molto scientifico) di chi si scaglia accanitamente contro la possibilità (badate bene, dico solo la "possibilità"), per quanto esigua, dell'esistenza di un nucleo relitto di linci autoctone meridionali,

Non ci si scaglia accanitamente contro niente, bensì ci si basa sui dati di fatto e sulle conoscenze dirette dell'argomento. Occorrerebbe dare un minimo di credito a chi fa davvero ricerca sul campo, a chi si occupa davvero di monitoraggio della fauna, a chi lavora in questo ramo. Alcuni invece qui dicono che gli addetti ai lavori non conoscono il loro mestiere, confondono le tracce, in montagna non ci vanno, e via dicendo. Io vorrei solo che si dicesse tranquillamente: secondo quello che emerge dai continui monitoraggi sul territorio in vari parchi fatti dal personale addetto, non esiste alcuna evidenza della presenza della lince in Appennino. Perché questa è la realtà dei fatti (e infatti è la corretta risposta data dallo staff del PNALM). Nessun addetto ai lavori sostiene che la lince sia presente in Appennino: sarà un caso? Tutti che hanno una cattedra da difendere? (E comunque che c'entrerebbe la cattedra???).

Messaggio originario di neldot:Sono un naturalista autodidatta, ma forte di anni di letture e di un po' di esperienza accumulata in passeggiate in tutto l'appennino, e non posso che condividere quanto affermato da Marco Spada. Le tracce di Lince non possono saltar fuori da sole se non si sa cosa cercare e se si sta cercando altro, ad esempio tracce di lupo.

E' clamorosamente falso. Quando io vedo tracce di gatto selvatico, anche se sto cercando tracce di lupo, segnalo che ho visto tracce di gatto selvatico. Quando vedo tracce di orso segnalo tracce di orso. Eccetera. Siccome chi fa il mio lavoro conosce bene come sono fatte le tracce di felino e conosce bene quelle di lupo, credo sia ben in grado di distinguere tra le due. Ci sono tante persone esperte (biologi, guardaparco, ecc.) che su campo ci vanno ogni giorno lavorando in diversi parchi appenninici: da loro non arrivano notizie di linci. Chissà com'è, l'idea della lince ce l'hanno coloro che al massimo fanno scampagnate.

Messaggio originario di neldot:Ad esempio, la Lince pardina non lascia in giro per il territorio le sue fatte, ma ritorna invece sempre nello stesso luogo per defecare, di solito un luogo appartato e nascosto (dove spesso le sotterra anche). Ritrovare una di queste "toilette" sarebbe di certo un indizio di presenza della lince nella zona, ma è difficile che possa trattarsi di un ritrovamento "casuale", visto che il territorio di una singola lince si estende per decine di chilometri, è la "toilette" è abitualmente posizionata in un luogo impervio e nascosto.

Allora la lince appenninica dovrebbe anche avere le ali. Nei paesi dove la lince c'è davvero trovano tracce su neve, predazioni ed escrementi vicino alle carcasse (es. Odden et al. 2006"). Qui non si trova niente del genere."

Messaggio originario di neldot:Per quanto concerne il ritrovamento di orme, evento di per se raro, per l'osservatore occasionale, salvo casi fortunati (orme molto ben definite), le orme non sono di facile distinzione rispetto a quelle di lupo. Quindi anche qui, se non si sa cosa si sta cercando...

Ripeto ancora: migliaia di chilometri percorsi su neve in vari parchi appenninici (PNALM, Pollino, Appennino Tosco-emiliano) da diversi operatori dal 1999 ad oggi: tutto inutile e tutti incompetenti, evidentemente... Grazie per la considerazione.

Messaggio originario di neldot:In generale, bisogna poi tener conto del fatto che, se qualche lince fosse sopravvissuta nell'appennino meridionale, si tratterebbe di individui che hanno sviluppato, per selezione naturale indotta dall'elevata antropizzazione, in modo esponenziale le già notevoli caratteristiche di elusività e riservatezza proprie della specie.
Quindi abitudini notturne, udito e vista finissimi e grande paura dell'uomo, da secoli unico vero nemico di questo felino, farebbero si che un incontro casuale si riveli molto difficile se non impossibile.

Qualche lince non fa una popolazione vitale ma è solo la via maestra per l'estinzione. Una popolazione vitale di linci non può nascondersi all'infinito, né lasciare mai tracce.

Messaggio originario di neldot:n definitiva, io credo che sia sciocco schierarsi in partiti (la lince c'è VS la lince non c'è).Attualmente non c'è prova certa dell'attuale sopravvivenza della lince in abruzzo (o nell'appennino meridionale) ma ci sono indizi vaghi, però non c'è neanche la prova certa del contrario. Il possibilismo e l'apertura mentale mi sembrano dunque atteggiamenti più scientifici della negazione a priori.

Infatti nessuno nega a priori, ma sulla base della conoscenza diretta da parte degli addetti ai lavori. “Indizi vaghi” non significa niente, così come “prova dell'assenza”. Molto semplicemente, non esiste alcuna evidenza della presenza di lince in Appennino, perché nessun biologo, ricercatore, tecnico faunista che lavora su campo ne riporta segni di presenza. Tutto qui. La non scientificità e la chiusura mentale (e io aggiungerei la scarsa considerazione degli addetti ai lavori) mi pare stiano in tutt'altro campo.
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orlandini
Utente V.I.P.

Città: Montesilvano
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


181 Messaggi
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Inserito il - 30 gennaio 2011 : 11:27:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Credo che una buona amicizia possa nascere anche sotto i peggiori auspici... e visto che abbiamo lo stesso nome ti dico qua' la mano Bob. Se riesco a recuperare il video vedo di inserirlo, comunque la zona e' nell'apecchiese.Ciao Roberto


Roberto scusa se mi intrometto....ma vedendo che conosci il territorio di Apecchio vorrei chiederti un paio di cose relative a quel territorio che viene descritto "ad elevata naturalita'" e molto bello.
Visto che cio' che mi interessa non ha a che fare con la discussione in corso potresti contattarmi sulla mia mail ??

Grazie e a risentirci

Stefano Orlandini
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medved
Utente V.I.P.

Città: Morbegno
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


159 Messaggi
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Inserito il - 30 gennaio 2011 : 14:42:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di medved:

Insomma con:
276 avvistamenti
82 vocalizzazioni
79 impronte
68 escrementi !!!
53 predazioni (a cui bisognava mettere una fototrappola)
10 raccolte di pelo
4 tane!!!
siete a livello delle segnalzioni friulane se non di più.

ma questo materiale davvero imponente produrrà un lavoro? Cioè la documentazione relativa verrà pubblicata o presentata? Credo che sia il caso di discutere questi dati e la loro attribuzione alla specie lince.


Link Link

Modificato da - medved in data 30 gennaio 2011 14:44:36
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marcospada
Utente Senior


Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


1392 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 febbraio 2011 : 13:30:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Chiedo un vostro parere su questa impronta sulla neve pervenuta recentemente al Gruppo Lince, foto scattata al PNA in alta quota (dove e' difficile che circolino cani) . Purtroppo si tratta di un impronta singola, fotografata senza riferimenti dimenzionali e senza ulteriori immagini del resto della traccia.
In ogni caso vorrei sentire i vostri pareri perche' cosi' pur essendo priva di segni di unghie, priva di segni del ponte carnoso tipico del Lupo, con uno dei polpastrelli mediani avanzato, rimane indeterminata essendo appunto singola.



Immagine:
La lince nell'' Appennino centrale
204,9 KB

Modificato da - marcospada in data 04 febbraio 2011 13:31:54
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pardus
Utente Senior

Città: solaro
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


1277 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 febbraio 2011 : 14:10:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
potrebbero essere diversi animali gli autori....dato che non ci sono riferimento dimensionali...cane, gatto, volpe, lupo....lince...non ci sono riscontri oggettivi e quindi rimaniamo nel campo delle ipotesi...il gruppo lince non puo' tornare in zona e cercare altri segni di presenza?
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WOLFMAN
Utente nuovo

Città: TERRACINA
Prov.: Latina

Regione: Lazio


4 Messaggi
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Inserito il - 04 febbraio 2011 : 16:03:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Buongiorno ragazzi,vi leggo da qualche tempo sono un appassionato di lupi,leggendo questo topic pero' ho collegato una seria di articoli letti in questi anni, difatti non avevo mai pensato di prendere in considerazione l'ipotesi della lince...ora vi faccio leggere degli articoli:
Nuove stragi di ovini su Ausoni e Aurunci Allevatori disperati montano la guardia.
Si ripete la strage di ovini sui monti Ausoni e Aurunci. Dopo le uccisioni prima di Natale, ieri una nuova incursione. Nella nottata sono stati trovati una decina di ovini morti e gli allevatori e i pastori delle colline di Fondi, Campodimele, Lenola e Itri sono in forte apprensione. Finora sono quaranta le pecore e le capre scannate da un animale "misterioso". Negli stazzi delle località di S. Onofrio, Le Crocette, Madonna del Latte e Campello le bestie uccise portano i segni evidenti di zanne. «E non sono né di cani randagi né di lupi», s’affretta a dire un allevatore della zona. «Finora abbiamo subito un danno economico di oltre 8 mila euro». Gli allevatori dei Monti Ausoni ed Aurunci si sono rivolti alla Forestale, ma c’è già chi azzarda l'ipotesi che potrebbe trattarsi di una lince. Di sicuro le uccisioni sono opera di una bestia molto agile, dal momento i recinti erano alti oltre un metro. Nel frattempo pastori ed allevatori stanno montando la guardia ai loro greggi nella speranza di sorprendere l'autore della loro rovina economica.


questo è un altro articolo piu recente:

Giallo nei boschi tra Lenola e Campodimele: cavalli sbranati in serie. Ma i colpevoli non sono i lupi.

Il livello di guardia è stato alzato da circa due mesi a questa parte, cioè dall’improvvisa quanto inspiegabile strage che ha visto giorno dopo giorno sbranati i purosangue di un allevatore lenolese: almeno 20, quelli trovati privi di vita ed orrendamente dilaniati. Ma gli attacchi sono stati molti di più. E non hanno interessato solo cavalli, ma anche vitelli e capre. Il perché dell’«inspiegabile» in riferimento all’ecatombe di capi d’allevamento, localizzata nell’area di Monte Appiolo, è presto detto: dagli accertamenti effettuati è emerso che i violenti, sanguinosi attacchi non sono stati portati a termine né da cani selvatici, né da lupi. Bensì da un felino di grosse dimensioni, come possono esserlo un leone o una pantera. Incredibile? Almeno all’inizio sì, ovviamente. Ma ci sono diversi dati di fatto che, con il passare delle ore, stanno facendo propendere per questa ipotesi all’apparenza assurda. Stando al veterinario incaricato dal Parco dei Monti Aurunci, i morsi e le altre ferite presenti sulle carcasse degli animali sbranati sarebbero del tutto compatibili con un grosso felino. Come anche le impronte rinvenute nei pressi del luogo probabilmente utilizzato dalla fantomatica bestia per abbeverarsi.

Ad avvalorare ancor di più la possibilità che il responsabile delle stragi sia un felino, la testimonianza di uno degli allevatori colpiti, che hanno tra l’altro subito danni per migliaia di euro. L’uomo ha infatti riferito di aver nitidamente visto aggirarsi tra la boscaglia della zona due grossi animali di colore fulvo, biondo rame. Erano di dimensioni differenti, uno più alto dell’altro. Un incontro che lo ha lasciato a bocca aperta e che è comunque durato solo qualche istante, dato che sono poi fuggiti in un batter d’occhio. Tre indizi che, se pure non facessero una prova, hanno comunque messo in allarme pure i più scettici. Ovvero le istituzioni. Il Parco dei Monti Aurunci, dopo aver accertato che sì, in quella zona c’è effettivamente qualcosa di anomalo ed inspiegabile, ha provveduto a piazzare nei punti considerati sensibili delle trappole fotografiche che scattano centinaia di immagini al minuto, soluzione che comunque al momento pare non aver portato a nulla. Inoltre, i vertici dell’ente Parco hanno anche allertato Gian Battista De Filippis e Roberto Zannella, rispettivamente primo cittadino del Comune di Lenola e di quello di Campodimele, che per ora, visto il caso a dir poco delicato, hanno preferito far trapelare poco o nulla in merito al «mistero dei boschi».


LO STUPORE DEGLI ALLEVATORI: MAI ACCADUTO NULLA DI SIMILE


di Mirko Macaro


«È da tanti anni che facciamo questo mestiere, ma non era mai successo nulla di simile. Al massimo, a sparire era un capo all’anno». A parlare, con le lacrime agli occhi, è la moglie di uno degli allevatori colpiti dal fantomatico felino di grosse dimensioni che sta facendo strage tra Lenola e Campodimele. «Gli animali sbranati sono stati molti, ma pure quelli che sono stati solo feriti. Che pena vederli in quelle condizioni, tutti pieni di sangue». Sebbene facciano questo mestiere da una vita, i due coniugi non riescono a spiegarsi cosa sta accadendo nelle ultime settimane. E nelle loro menti, mettendo da parte i rilevanti danni economici alla propria attività, c’è spazio solo per il raccapriccio provato davanti certi atroci spettacoli. Come quello rappresentato da un vitello che, portatosi fin dentro l’allevamento di famiglia, è d’improvviso caduto a terra esanime. Aveva un ampio squarcio all’altezza dello stomaco e le interiora che penzolavano. Decisamente peggiore, invece, quanto accaduto ad una capra incinta che per partorire era rimasta indietro, allontanandosi dal gregge. Quando il pastore, poco dopo, è ritornato sui suoi passi, è rimasto sbigottito: dell’animale rimanevano solo le corna e poco più.

questi sono articoli di un annetto fa ma ce ne sarebbero molti altri anche di qualche settimana fa,evito di postarli perche parlano tutti piu o meno della stessa cosa, io ho sempre pensato che dietro queste cose si nascondesse il lupo che ormai è presente anche nelle zone di bassamontagna qui vicino, ma è da quando ero piccolo che mi parlano di questo strano animale che gironzola per le montagne qui intorno, qui i piu' vecchi la chiamano la tigre.
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marcospada
Utente Senior


Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 04 febbraio 2011 : 17:21:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Luigi, dalle descrizioni delle predazioni, almeno come riportate dalla stampa, escluderei senza dubbio la Lince in quanto la Lince non provoca mai "stragi" ma caccia un capo alla volta, mediamente uno ogni 10-15 giorni, uccidendolo con un morso alla gola, difficilmente piu' grande della stazza di un capriolo o di una pecora; lo nasconde e ne mangia a piu' riprese solo le parti muscolari iniziando dalle zampe o posteriori o anteriori lasciando sul posto tutto il tratto digerente, dall'esofago all'intestino che non mangia e mai squarciando il ventre come descritto nei resoconti.

Sarei portato a pensare ad un branco di cani rinselvatichiti o "randagi ferali" come vengono chiamati e non escluderei a priori la presenza, anche se piu' volte paventata in varie parti d'Italia, di un grosso felino fuggito da qualche "detentore" privato (pantera, puma o simile...detengono anche le tigri).

In ogni caso le predazioni andrebbero esaminate da veterinari competenti e dal Corpo Forestale, che potrebbero dare una risposta piu' appropriata di quanto riporta la stampa.

Marco
Link
La lince nell'' Appennino centrale

Modificato da - marcospada in data 04 febbraio 2011 17:26:57
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albill
Utente Senior

Città: Poncarale
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


640 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 febbraio 2011 : 19:52:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non conosco minimamente la zona, ma se dici che sono presenti i lupi io non li ecluderei....anzi li darei in , per quanto riguarda i felini specialmente per attacchi a grossi animali come vacche o cavalli...bhe li dovrebbe essere facile capire se sono responsabili o no delle uccisioni, basta guardare un qualsiasi documentario naturalistico, i felini attaccano sempre i grossi mammiferi aiutandosi con gli artigli, impossibile che non lascino traccia di questi, negli articoli postati non se ne fa menzione...20 purosangue e non un segno di artigli??? non è stato un felino.



Alberto
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WOLFMAN
Utente nuovo

Città: TERRACINA
Prov.: Latina

Regione: Lazio


4 Messaggi
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Inserito il - 05 febbraio 2011 : 02:12:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di albill:

Non conosco minimamente la zona, ma se dici che sono presenti i lupi io non li ecluderei....anzi li darei in , per quanto riguarda i felini specialmente per attacchi a grossi animali come vacche o cavalli...bhe li dovrebbe essere facile capire se sono responsabili o no delle uccisioni, basta guardare un qualsiasi documentario naturalistico, i felini attaccano sempre i grossi mammiferi aiutandosi con gli artigli, impossibile che non lascino traccia di questi, negli articoli postati non se ne fa menzione...20 purosangue e non un segno di artigli??? non è stato un felino.



Alberto


Anche io sono fortemente convinto che si tratti di lupi, in zona ce ne sono ed ultimamente anche parecchi, i monti aurunci confinano con i lepini, proprio l'altro giorno ne è stato investito uno vicino priverno, la cosa che mi sembra strana e che in parecchi articoli viene esclusa questa possibilità per le orme trovate che la forestale dichiara di un grosso felino. Mah questa cosa mi sta interessando parecchio.
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hycanus
Utente V.I.P.


Città: Prato
Prov.: Prato

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Flora e Fauna

Inserito il - 05 febbraio 2011 : 08:28:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Secondo la mia opinione trattasi di lupi. Questi formidabili predatori sono capaci di predare animali domestici con modalità che potrebbero a prima vista, essere attribuite a grossi felini. Qui un episodio del genere concreto e documentato:
Link
E qui un altro simile:
Link

Modificato da - hycanus in data 05 febbraio 2011 08:33:56
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Luciano54
Moderatore


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Inserito il - 07 febbraio 2011 : 00:47:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marcospada:
... Purtroppo si tratta di un impronta singola, fotografata senza riferimenti dimenzionali e senza ulteriori immagini del resto della traccia ...


Questo è il principale motivo per cui a volte sono molto critico nei confronti di chi vuole a tutti i costi fare segnalazioni sensazionali ... con simili metodi (non mi riferisco ovviamente a te )

Messaggio originario di marcospada:

Chiedo un vostro parere su questa impronta sulla neve pervenuta recentemente al Gruppo Lince, foto scattata al PNA in alta quota (dove e' difficile che circolino cani) .....

Immagine:
La lince nell'' Appennino centrale
204,9 KB


Provo a dirti la mia:
ritengo si tratti dell'impronta di un canide (sembrerebbe di grossa taglia ... ma non posso esserne certo per via della mancanza di dimensioni); la mancanza del segno delle unghie potrebbe essere conseguente al substrato nevoso, ... e al fatto che sembra sia ulteriormente nevicato dopo che l'orma è stata impressa; ... lo stesso dicasi per la mancanza del segno del ponte carnoso (in quel caso l'ipotesi lupo sarebbe rafforzata) ... mentre è compatibile con un impronta di lupo l'elevato spazio presente fra il polpastrello centrale e gli altri.


......

Link
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Flora e Fauna

Inserito il - 07 febbraio 2011 : 00:47:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per una minima valutazione di confronto ti posto le orme di una pista di lupo che ho seguito per diverse centinaia di metri (più oltre era impossibile) la scorsa settimana (sempre su neve).
Trovata una serie di impronte compatibili con quelle di un lupo ... io e Franca iniziamo a seguirle ....


Immagine:
La lince nell'' Appennino centrale
174,58 KB

Non ci sono ancora riferimenti dimensionali ovviamente (arriveranno dopo)



Link
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Luciano54
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Inserito il - 07 febbraio 2011 : 00:48:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Memore di presedenti esperienze che mi hanno fatto capire l'incredibile abilità dei lupi nel camminare uno nelle orme dell'altro, non mi fido dell'apparente pista di un unico individuo; fatte poche decine di metri (in corrispondenza di un allargamento del sentiero) ci rendiamo infatti conto che i lupi sono due ...


Immagine:
La lince nell'' Appennino centrale
218,15 KB



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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 07 febbraio 2011 : 00:49:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
... l'andatura sembra tranquilla e troviamo un paio di marcamenti; ci ripromettiamo di analizzare bene le orme ... e di fare delle foto al ritorno, prima però vogliamo cercare di capire dove sono diretti.
Ad un certo punto ci troviamo accanto ad una recinzione (alta circa 150 cm.) che proprio vicino all'angolo di confine col sentiero presenta un evidente sollevamento della parte bassa (segno del passaggiuo frequente di animali) ... notiamo tracce di capriolo che entrano ... e le tracce dei lupi che fanno altrettanto!


Immagine:
La lince nell'' Appennino centrale
254,54 KB



... probabilmente hanno "sorpreso" dei caprioli all'interno della recinzione e, consapevoli delle difficoltà ad uscire rapidamente .... hanno tentato di inseguirli; cerchiamo conferma dentro la recinzione ... e vediamo che alle molteplici e diffuse orme di capriolo ... si sovrappongono ad un certo punto le tracce dei lupi ... ed inizia un probabile inseguimento nei confronti di un capriolo .... le orme (sia sell'inseguito, sia degli inseguitori) procedono a semicerchio ... e tornano verso il punto di uscita della rete ... ma poi deviano improvvisamente (forse poco tempo per tentare di ripassare da sotto)verso un altro lato della recinzione ... dove si arrestano ... e ricompaiono poi all'esterno ... quindi dopo aver superato la recinzione (questa volta saltandola); le tracce proseguono poi all'esterno ... in salita ripida per un breve tratto ... poi quelle dei lupi deviano a destra mentre la traccia del capriolo continua a salire: caccia fallita!

........



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