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Galleria Tassonomica
di
Natura Mediterraneo
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| Autore |
 Discussione  |
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Jaco
Utente Senior
Città: Palermo
4568 Messaggi
Flora e Fauna |
 Inserito il - 12 aprile 2012 : 21:34:37
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sì, ho fatto andare un po' fuori tema, pardonnez moi. Ma voleva essere una piccola provocazione.
Rientriamo nel topic. 
marco
Yes, and Jane came by with a lock of your hair
She said that you gave it to her
That night that you planned to go clear
Did you ever go clear?
(Leonard Cohen - Famous Blue Raincoat) |
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MaggieGrubs
Moderatore
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
3701 Messaggi
Tutti i Forum |
Inserito il - 12 aprile 2012 : 22:05:07
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| Messaggio originario di elleelle:
Interessante! Questa mi sembra sia una caratteristica di Greenpeace: la combattività e la tendenza ad additare nemici della natura invitando a boicottarli.
Si creano così delle catene di S.Antonio in cui un oggetto innocente può essere prodotto commettendo i peggiori scempi.
Francamente, non so se sia l'approccio giusto. Se un'azienda smettesse di rifornirsi presso un certo fornitore scorretto, forse non cambierebbe niente; semplicemente quello cercherebbe altri clienti.
Il discorso è valido solo se è la richiesta specifica di quella ditta a generare l'attività scorretta (es. la richiesta di corni di rinoceronte), ma se si tratta di prodotti in libero commercio, il boicottaggio funziona solo se tutti smettono di comprare; il che è difficile.
Secondo me, le battaglie contro una determinata azienda o una determinata attività appagano lo spirito ribelle e generoso di certi attivisti, ma non raggiungono l'obiettivo; anzi, l'azienda presa di mira può diventare la vittima. Per raggiungere dei risultati bisognerebbe diffondere una certa cultura in tutto il mondo e a tutti i livelli in maniera serena e condivisa. Il che oggi mi sembra praticamente impossibile.
 luigi
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Ciao Luigi
ho avuto qualche problema a postare il mio intervento precedente e non ho visto il tuo.
In realtà le catene di Sant Antonio contro certe grandi multinazionali sono persino precedenti internet quindi non sarebbe affatto una novità.
Però Greenpeace più che veri e propri boicottaggi, in pratica crea un sistema con cui le varie persone - se interessate - possono mandare mail a varie società o governi.
Insomma in pratica fanno sì che le mail mandate esercitino pressioni affinché società o governi si adeguino all'opinione pubblica.
D'altra parte senza boicottaggi o pressioni, per quanto infinitesimi, non mi pare che ci sia un modo. Ad esempio nel caso delle famose scatolette di tonno, sulle confezioni trovi scritto quale pesce è inscatolato. Quando però hanno fatto analisi (non so di che tipo, e non so se il DNA si rovina ad essere messo sott'olio   ) hanno trovato tutt'altro pesce.
In quel caso le società produttrici sono responsabili dirette.
Devo andare ho visto che c'è un insetto magari lo fotografo
Alida |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi
Flora e Fauna |
Inserito il - 12 aprile 2012 : 22:58:39
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In questo caso la posizioni ecologista e quella di Greenpeace (diciamo ambientalista?) potrebbero essere in conflitto.
Se in una scatoletta che dovrebbe contenere tonno rosso (a rischio estinzione) ci mettono tonno pinne gialle, o, peggio, tonno denti di cane, il consumatore rimane fregato, ma la natura ci guadagna perché così si difendono le popolazioni a rischio di tonno rosso .....
A meno che il pesce di qualità inferiore sia a rischio estinzione più di quello buono .... Il che è anche possibile.
In effetti, se si indica chiaramente il tipo di pesce e la provenienza, ci si potrebbe cautelare contro entrambi i rischi. Ma chi controlla? Greenpeace?
Non capisco se sia effettivamente un'iniziativa ecologista oppure in difesa dei consumatori.
luigi
Una cosa interessante che sta venendo fuori è che tu, che conosci meglio quell'organizzazione, ci stai informando su iniziative poco note che riposizionano meglio la sua missione.
Lo stesso vale - immagino - per altre organizzazioni.
Probabilmente, tanti di noi, me per primo, siamo fuorviati dall'informazione semplificata che danno alla televisione. In questo caso, io ricordo soprattutto raid in gommone a tutta velocità, compreso quello che fecero anni fa a Venezia durante l'acqua alta.
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Modificato da - elleelle in data 12 aprile 2012 23:06:13 |
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Frustone
Utente Senior
Città: Siena
Prov.: Siena
Regione: Toscana
1823 Messaggi
Tutti i Forum |
Inserito il - 12 aprile 2012 : 23:42:02
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| Messaggio originario di elleelle:
| | Messaggio originario di Frustone:Perchè se fossi un ambientalista con il paraocchi non potrei amare il palio |
Leggendo tra le righe della mia tabella, invece, sarebbe perfettamente compatibile; chi osteggia il palio non sono gli ambientalisti, ma gli animalisti.
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luigi
[/quote]
Nel caso specifico volevo intendere animalisti, come vedi a dare etichette si fà confusione, meno male c'è chi mi ha ugualmente capito.
Luigi, io sono alla bisogna: Animalista, Ambientalista, Ecologista, O Naturalista, o piacendomi il palio... persino un delinquente o similia.. vuoi capire che non ha senso erigere etichette?
Per dirti, ho citato il palio solo ad esempio, non pretendo che piaccia, intendimi e sono libere e rispettabili tante persone a cui questa manifestazione legittimamente non piace, rispondo in merito solo alcune cose, ma amerei citarle, ma tolto Sarah.. tu non hai capito quello che intendo dire.
Quindi agli occhi di molti superficiali io cosa sarei?
Sarei uno a cui piace (per quello che fanno passare) drogare i cavalli per dargli prestazione, FALSO, nel palio c'è l'antidoping e non lo fanno a Siena.
Sarei uno a cui piace veder frustare il cavallo, FALSO negli ippodromi esiste esattamente come a Siena.
Sarei uno che se ne frega se un cavallo muore.. FALSO, a Siena c'è un pensionario (unico in Italia) e quelli infortunati agli ippodromi.. vengono regolarmente abbattuti..
Ma se ad uno il palio non piace LEGITTIMAMENTE non mi sogno di etichettarlo, se mai mi sforzo di spiegargli come funziona ma non mi sogno di vederlo ragionare come me..
POI, davanti a questa disanima io sembrerei tutto fuorchè un animalista giusto?
No, mi conosci, sono anche questo se mi và, ovvero se la mia sensibilità me lo indica.
Ti ricordi il caso del lupo salvato in cui te vedesti una sorta di "accanimento terapeutico"?
Per me quel lupo era da salvare, ma non per "talebanità" animalistica, ma perchè la veterinaria può e deve evolversi come la medicina "de noialtri" umani, ma se difendevo quel fatto.. per qualcuno ero un animalista...
Ma insomma basta, basta di dare etichette a chi stà con la natura e con gli animali, diamo invece un megafono e l'opportunità di accrescere e scambiare le nostre sensibilità al fine di remare insieme e di ottenere quello che davvero è importante, ovvero vivere in una nazione sempre più attenta alle questioni per cui questo forum pone gli slogan quando lo apro quotidianamente..
Perchè ho citato il WWF?
Perchè sono un suo membro e permettimi il WWF è fatto di persone di diversa sensibilità ambientale e questo permette tante sedi regionali, tanti pensieri e tante idee, mi suona strano che tu con sicurezza lo ponga in un'area che permettimi non risponde al vero.
All'interno ci sono diverse sensibilità e idee e in località diverse si esprime in idee e modalità diverse.
Scusami, ma al solito non vedo un dialogo nei tuoi topic ma un pensiero tuo (bene o male lo schema e le conclusioni sono tue) e guai a contraddirlo, ma lo dico con calma, non sai come sarei contento di essere almeno una volta daccordo con te, ma non mi riesce, abbi pazienza, non mene fare una colpa!
Massimo
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NO ALL'AEROPORTO,NO AMPUGNANO! |
Modificato da - Frustone in data 12 aprile 2012 23:48:04 |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32995 Messaggi
Flora e Fauna |
Inserito il - 13 aprile 2012 : 11:41:09
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Scusa, Massimo, se sono stato un po' ingombrante ...
Probabilmente, quello che ti disturba è il mio metodo e la velleità di organizzare la discussione sopra un canovaccio predefinito; una mia deformazione professionale.
Ho aperto questa discussione postando molte idee solo per cercare di incanalarla, perché una discussione così, se lasciata aperta, si presta ad allargarsi all'infinito, data l'ampiezza del tema.
Il posizionamento dei vari movimenti e organizzazioni, che è solo uno spunto, tanto per indicare chi sta più di qua o di là, l'ho ricavato dalle loro prese di posizione, di cui si è parlato via via in televisione e sui giornali, in relazione alle "sensibilità" che avevo indicato sulla prima tabella.
Si tratta quindi di una valutazione arbitraria mia in relazione ad una tabella sempre compilata arbitrariamente da me. Tutt'altro che verità assoluta!!
Lo scopo, o uno degli scopi, di questa discussione, secondo me, poteva essere proprio legato ad una frase che hai scritto tu, e che io condivido:
| | Ma insomma basta, basta di dare etichette a chi stà con la natura e con gli animali, diamo invece un megafono e l'opportunità di accrescere e scambiare le nostre sensibilità al fine di remare insieme e di ottenere quello che davvero è importante, ovvero vivere in una nazione sempre più attenta alle questioni per cui questo forum pone gli slogan quando lo apro quotidianamente.. |
Il problema, secondo me, è che c'è, in tutti noi, la buona volontà di "remare insieme", ma non ci riusciamo, perché non abbiamo chiara una direzione comune e perché non remiamo in maniera sincronizzata, per cui sbattiamo i remi uno contro l'altro.
Per fare un esempio, c'è chi pensa che le colture di biocarburanti facciano bene alla natura e chi pensa che siano un'attività dannosissima; così non è possibile "remare insieme"; verso dove?
Continuando con la metafora, credo - ma è sempre la mia opinione personale - che se proviamo ad analizzare e confrontare le differenze di sensibilità e le nostre eventuali "imperfezioni come rematori" che ogni tanto ci fanno sbattere i remi tra loro invece di affondarli con forza nell'acqua, potremmo diventare un equipaggio più efficiente.
luigi
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Modificato da - elleelle in data 13 aprile 2012 11:45:44 |
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