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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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pierpaolorapuzzi
Utente Junior

Città: Prepotto
Prov.: Udine

Regione: Friuli-Venezia Giulia


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Inserito il - 11 luglio 2008 : 15:49:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti, mi inserisco nella discussione sugli Xylotrechus per dovere di correttezza sia nei confronti della sistematica sia in quelli delle persone.
Parto da queste ultime per iniziare. La polemica nata nei confronti e contro Sama mi sembra una cosa realmente fuori luogo. Certo che Gianfranco non ha bisogno di avvocati, ma conoscendolo bene da 25 anni (io ne ho 40...) posso parlare con cognizione di causa. Le posizioni diverse, i modi di vedere le cose possono essere divergenti. Noi guardiamo e cerchiamo di descrivere non una cosa fatta dall’uomo ma un “prodotto della natura”, spesso neanche “terminato”, per cui può capitare che ci si possa anche sbagliare. Ad ogni modo non è un forum la sede per confutare le tesi ma bensì devono essere le riviste specializzate e riconosciute dalla comunità scientifica a ricevere le pubblicazione e le rettifiche fatte nei confronti degli altri lavori. La garanzia della correttezza sta nel referee al quale gli articoli sono sottoposti.
Il fatto che una persona (Sama) non sia un “professionista” dell’entomologia ma sia un “dilettante” va tutto a suo merito, pensate che i Professionisti, laureati ed accademicamente arrivati, ad esemipo in Cina, hanno descritto dei Cantaridi come specie nuove di Cerambycidae, hanno descritto nuove specie di Pogonocherus che in realtà sono degli Exocentrus e così via per paginate. A questo punto se Sama avesse solo la prima elementare sarebbe molto meglio per tutti! E’ un dato inconfutabuile che quasi tutte le scoperte di insetti nuovi o i lavori di sistematica importanti negli ultimi 50 anni almeno sono stati fatti da “dilettanti”. Il motivo è molto semplice: qui c’è la vera passione che muove il lavoro degli entomologi e non la necessità di fare carriera all’intero di qualche Istituto.
Come dicevo lo conosco da molti anni e conosco bene il suo modo di lavorare. Prima di mettere nero su bianco qualche cosa la pondera con grande attenzione, magari tornandoci sopra più volte; non l’ho mai visto rincorrere il tempo per strappare qualche descrizione a colleghi (vizietto aihmè comune) e soprattutto quello che ho imparato da lui è l’approccio scientifico all’entomologia: prima di parlare di qualche cosa, se ci sono delle perplessità, si deve guardare il materiale tipico, non bastano la descrizione originale e tantomeno i disegni allegati a vecchie pubblicazioni che spesso non sono per nulla affidabili.
Parlare di colpi di sole, di superbia etc nei confronti di una persona che sta facendo la storia della cerambycidologia in Italia e nel mondo mi sembra davvero frutto di basse invidie. Tutti noi abbiamo fatto degli errori, abbiamo magari descritto delle cose che con il senno di poi non avremmo fatto, siamo stati messi in sinonimia, questo fa parte della vita e magari del diverso modo di guardare la stessa cosa. Altra cosa è contestare spargendo fango in una sede che non è quella deputata a queste cose. Se un’opinione non la si condividae si prende carta e penna e si scrive un articolo altrimenti quello che succede è una baruffa sterile inutile.
Spero ardentemente che in futuro questi atteggiamenti finiscano e che la discussione proceda in termini civili da Scienziati e non da giocatori di briscola!

Passando agli insetti alcune brevi considerazioni sugli Xylotrechus. La persona che per prima ha determinato la specie italiana come stebbingi è stato Pesarini e non Sama. Non ho alcun dubbio sulle capacità conoscitive di Carlo (che conosco bene e stimo moltissimo). A maggior ragione quello che dovrebbe tagliare la testa al toro è il fatto che proprio Sama si sia recato a Londra al British Museum a studiare , tra gli altri, proprio la serie tipica dello stebbingi: ebbene quello che abbiamo in Italia è lo stebbingi (sarà strano ma è proprio così) lo smei è una specie affine ma altra cosa. La cosa è documentata pure dalle foto degli esemplari che presentano ancora la colorazione e le bande ben evidenti. A questo punto forse l’identificazione della specie in Asia sud-orientale come smei (fatta da accademici asiatici.....) potreebbe non essere corretta ed essere stata ripresa in maniera acritica dagli americani.
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Vitalfranz
Utente Senior


Città: Luxembourg

Regione: Luxembourg


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 luglio 2008 : 17:08:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Pierpaolo, vedo che ti sei iscritto nel forum per rispondere a questo topic e perciò sei nuovo.
Voglio dapprima avvisarti che per regolamento del Forum, non sono accettati attacchi personali contro membri del forum stesso e che pertanto questa tua lettera sarebbe da censurare...

Quanto a quello che dici, risulta da tua amicizia nei confronti della sopracitata persona ed é perciò da considerare come un parere personale, legittimo (legittimissimo!), ma non oggettivo.

Che
E’ un dato inconfutabuile che quasi tutte le scoperte di insetti nuovi o i lavori di sistematica importanti negli ultimi 50 anni almeno sono stati fatti da “dilettanti”.
é anch'esso un tuo parere, peraltro facilmente confutabile.
Tutta la sistematica dei cerambici americani é fatta da professionisti, appartenenti a musei o università d'oltreoceano, con tanto di laurea e dottorato. Per quanto riguarda l'Europa, siamo nella stessa situazione, te ne accorgerai guardando l'elenco degli specialisti in materia. Ho tolto i titoli accademici per motivi di equivalenza, ma tranne poche eccezioni, si tratta quasi esclusivamente di laureati in Scienze o Biologia che lavorano all'interno di istituzioni.

Il fatto che dei dilettanti si occupino di Scienze é un fatto positivo, ma, nel panorama scientifico internazionale, si tratta é un'eccezione del tutto italiana, dovuta al noto sistema universitario di questo paese.

Che poi queste scoperte siano importanti o meno é un fatto soggettivo, ma ti faccio notare che i lavori dei dilettanti sono quasi sempre di tipo descrittivo in stile ottocentesco o poco più... non certo la storia della cerambicidologia.

Quanto ad altre considerazioni sull'operato di questo tuo amico, lascio perdere, ma ti ho fatto notare in altra sede che le sue prese di posizione sono tutt'altro che
Prima di mettere nero su bianco qualche cosa la pondera con grande attenzione, magari tornandoci sopra più volte; non l’ho mai visto rincorrere il tempo per strappare qualche descrizione a colleghi (vizietto aihmè comune) e soprattutto quello che ho imparato da lui è l’approccio scientifico all’entomologia
(vedi caso Vesperus).

E qui mi fermo.
Se vorrai continuare questa discussione, ti prego di restare sul piano oggettivo scientifico e non su discorsi del tipo "non toccate il mio amico", altrimenti dovrò bloccarla.



Francesco Vitali
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Vitalfranz
Utente Senior


Città: Luxembourg

Regione: Luxembourg


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 luglio 2008 : 16:46:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di pierpaolorapuzzi:
La persona che per prima ha determinato la specie italiana come stebbingi è stato Pesarini e non Sama. Non ho alcun dubbio sulle capacità conoscitive di Carlo (che conosco bene e stimo moltissimo).


Tornando a questo topic, vorrei aggiungere una piccola nota storica.
È verissimo quello che dici: gli Xylotrechus di Dioli & Viganó furono identificati da Pesarini (che anch'io stimo moltissimo).

Tuttavia non furono i primi Xylotrechus segnalati in Italia.

I primi Xylotrechus furono infatti segnalati da Ratti (1990 - Catalogo dei Coleotteri della Laguna di Venezia. V. Cerambycidae - Lavori Soc. Ven. Sc. Nat., Venezia, 15: 101-114) che in un lavoro successivo (RATTI E., 1999 - Diffusione nel Veneto di Xylotrechus stebbingi Gahan, 1906 e segnalazione di una nuova pianta ospite - Lavori Soc. Ven. Sc. Nat., Venezia, 24: 123-124) rivendicò, anche un po' polemicamente, la propria "primogenitura".
Nel primo lavoro, Ratti ringraziò pubblicamente Sama per l'identificazione del suo materiale.

Questo mi é stato confermato anche da Pesarini l'anno scorso.
Quando ricevette il materiale da Paride, Pesarini "lo identificò subito come Xylotrechus smei", poi ebbe modo di sentire il collega romagnolo che gli disse "me li ha già spediti Ratti e sta per uscire il lavoro, sono stebbingi, me lo ha confermato anche Holzschuh"
E Pesarini (anche se un po' perplesso) si adeguò...



Francesco Vitali
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pierpaolorapuzzi
Utente Junior

Città: Prepotto
Prov.: Udine

Regione: Friuli-Venezia Giulia


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Inserito il - 12 luglio 2008 : 21:44:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Francesco,
resta il fatto che la serie tipica dello stebbingi del British Museum è esattamente uguale agli esemplari che infestano l'Italia, la Grecia, Israele etc......
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Vitalfranz
Utente Senior


Città: Luxembourg

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Flora e Fauna

Inserito il - 14 luglio 2008 : 08:48:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di pierpaolorapuzzi:
resta il fatto che la serie tipica dello stebbingi del British Museum è esattamente uguale agli esemplari che infestano l'Italia, la Grecia, Israele etc......


Vedi, Pierpaolo, il problema sta anche qui.

Quando si parla di materiale tipico (e chi ha lavorato in un museo lo sa), bisogna agire con una certa attenzione, dal momento che gli antichi spesso non mettevano alcuna etichetta di tipo e che i vecchi esemplari, specie di grandi musei che hanno visto una o più guerre, sono stati spostati, maneggiati, danneggiati o addirittura sostituiti.
In realtá non esiste la certezza matematica che quello sia il materiale tipico.

Per fati un esempio pratico, quando ho messo in sinonimia la Batrachorhina drappieri di Breuning con la nervulata di Fairmaire, ho chiesto al Museo di Bruxelles il tipo della drappieri conservato lì.
Non esisteva alcun tipo di drappieri , tuttavia esisteva un esemplare preso da Drappier, nella località tipica della drappieri, corrispondente perfettamente alla descrizione della drappieri, ma determinato da Breuning come B. nervulata!
Si trattava evidentemente del tipo della drappieri, che Breuning aveva inizialmente determinato come nervulata e poi decritto come drappieri, dimenticandosi di cambiare l'etichetta!
Lo studio sulle date degli spostamenti di Breuning, fatto col Dr. Drumont, ha permesso di stabilire che le cose erano andate proprio così.

Tornando agli Xylotrechus, il materiale identificato come "materiale tipico" presenta alcune "incongruenze" che avrebbero dovuto suggerire una certa prudenza:
1 - intanto non é la serie completa, dal momento che Gahan descrisse materiali indiani della collezione Stebbing (di cui venivano anche citate le località), a cui poi aggiunse dei materiali tibetani (senza località), che forse sono poi quelli visti da Sama.
2- il materiale tibetano esaminato non corrisponde alla descrizione nelle misure (11-12 contro 12-18 mm) e soprattutto nel disegno, dal momento che si tratta di esemplari quasi neri, mentre Gahan parlava chiaramente di una decorazione a tre bande (corrispondente ai disegni di Stebbing).

Io non nego che il materiale tibetano possa corrispondere a quello mediterraneo, ma quando un autore cita diverse località bisogna sempre controllare tutta la serie tipica e agire cum grano salis.
Fairmaire (1879) descrisse Pachydissus ternatensis su esemplari di 3 diverse località della nuova Guinea, che in realtá corrispondevano a ben 3 specie diverse!
Chi se n'è accorto (Gahan, 1890) ha definito come tipo della ternatensis quello proveniente da Ternate, non quello che faceva comodo a lui per sostenere una sua qualche tesi!

E qui torniamo al dilettantismo del tuo amico.
Il problema che Sama ha aperto adesso (senza risolvere nulla dell'arrivo di questa specie e di tutte le incongruenze di questa identificazione ) é ora anche la frettolosa formazione di un neotipo su materiale su cui grava fortemente il sospetto di non essere lo stebbingi che intendeva Gahan, in altre parole: il tipo!




Francesco Vitali
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clido
Moderatore


Città: Portici
Prov.: Napoli

Regione: Campania


8948 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 luglio 2008 : 10:21:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Buongiorno a tutti!!!
ieri sono tornato in campagna da mio padre e credo di aver capito dov'è il focolaio di infestazione. Ebbene credo sia proprio dentro casa, nella legna accatastata sotto il camino. Mio padre dice che ne prende come minimo un paio al giorno e li trova sempre dentro casa sulla tenda della cucina.
Infatti proprio sulla tendina della cucina ne ho prelevato un'altro che sono certo essere Xylotrechus smei ed altri due esemplari che però sembrano avere un pattern completamente diverso.

In questi giorni vi mostro le foto!!!

___________________________
Buona Vita!!!
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clido
Moderatore


Città: Portici
Prov.: Napoli

Regione: Campania


8948 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 luglio 2008 : 13:00:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vi propongo altre foto di uno degli ultimi esemplari raccolti domenica scorsa 13 luglio.

Xylotrechus stebbingi sul Vesuvio

Xylotrechus stebbingi sul Vesuvio

Xylotrechus stebbingi sul Vesuvio

Xylotrechus stebbingi sul Vesuvio


___________________________
Buona Vita!!!
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dadopimpi
Utente Senior


Città: modena


1670 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 novembre 2008 : 20:38:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
riprendo questa discussione poichè mi è sembrato giusto e doveroso è poichè vorrei chiarire, premettendo che non voglio offendere nessuno, e comunque se qualcuno è offeso dalle mie parole chiedo scusa, per prima cosa: francesco la questione dei laureati mi irrita un po', non è detto che solo perchè una persona è laureata debba essere considerata più competente e quindi più quotata a livello scientifico di un dilettante, certo un laureato ha una base accademica e una quantità di studi accertati, sama è a mio parere uno specialista assolutamente valido per quanto riguarda il suo campo cioè i cerambycidi, e inoltre voglio precisare che con una foto non si può arrivare ad una determinazione certa al cento per cento e quindi esorterei uno specialista con una buona dose di pazienza e professionalità, e anche esperienza e che sia fuori, almeno in parte da questa faccenda e che abbia sufficiente tempo da dedicare a quest' opera di revisione del genere Xilotrechus
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Acipenser
Utente Senior


Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero

Regione: Germany


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Inserito il - 04 novembre 2008 : 01:19:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusate, ho una foto da mostrarvi; la qualità è pessima. Ad ogni modo, è possibile arguire se si tratti o meno di Xylotrechus sp.? Ne ho avvistati parecchi qualche tempo fa; provenivano da cataste di legna da ardere. Mi avevano affascinato e ho pensato quindi di fotografarne uno, in modo orribile naturalmente .

Immagine:
Xylotrechus stebbingi sul Vesuvio
151,4 KB

N.B.: Il periodo era maggio 2008.

Tautò tèni zon kài
tethnekós kai egregoròs
kai kathèudon kai nèon kai
gheraiòn tade gàr
metapésonta ekéina ésti
kakèina pàlin táuta.

Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.

Modificato da - Acipenser in data 04 novembre 2008 01:23:17
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dadopimpi
Utente Senior


Città: modena


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Inserito il - 04 novembre 2008 : 11:14:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
xylotechus sp. al cento per cento
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Vitalfranz
Utente Senior


Città: Luxembourg

Regione: Luxembourg


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Flora e Fauna

Inserito il - 04 novembre 2008 : 13:57:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di dadopimpi:

riprendo questa discussione poichè mi è sembrato giusto e doveroso è poichè vorrei chiarire, premettendo che non voglio offendere nessuno, e comunque se qualcuno è offeso dalle mie parole chiedo scusa, per prima cosa: francesco la questione dei laureati mi irrita un po', non è detto che solo perchè una persona è laureata debba essere considerata più competente e quindi più quotata a livello scientifico di un dilettante, certo un laureato ha una base accademica e una quantità di studi accertati, sama è a mio parere uno specialista assolutamente valido per quanto riguarda il suo campo cioè i cerambycidi, e inoltre voglio precisare che con una foto non si può arrivare ad una determinazione certa al cento per cento e quindi esorterei uno specialista con una buona dose di pazienza e professionalità, e anche esperienza e che sia fuori, almeno in parte da questa faccenda e che abbia sufficiente tempo da dedicare a quest' opera di revisione del genere Xilotrechus


Caro Dado... (e metti un punto ogni tanto!) sono d'accordo con te: il mondo é pieno di buoni dilettanti e pessimi professionisti... e non é giusto generalizzare. Posso dire che conosco personalmente rappresentanti di entrambe queste categorie, bravi e meno bravi.
Io non ce l'ho coi dilettanti, anzi, il contrario! Lo scopo di questo forum é proprio quello di aumentare il livello di conoscenza di tutti (nessuno escluso), a vari livelli, con uno scambio continuo di informazioni. Ognuno di noi (nessuno escluso) ha imparato qualcosa... certo, a livelli differenti, ma tutti hanno imparato.

Per restare in argomento, credere tuttavia che una specie di alta montagna possa prosperare nel clima mediterraneo é un esempio di scarsa conoscenza del mondo naturale, tipica di un dilettante.
Un professionista (proprio perché ha studiato, o almeno dovrebbe) non fa di questi errori.
Questo non vuol dire che un dilettante non può imparare alcune cose (anzi conosco dilettanti con cultura superiore a certi professionisti, relativamente al loro campo!), ma non saperle é sintomo di dilettantismo.
Così come é sintomo di dilettantismo non riconoscere i propri sbagli, nella sciocca presunzione di essere infallibile....

Quello che non va in tutti questi discorsi é considerare una tesi valida o meno, a secondo di chi la scrive. Questo fa parte dell'"Ipse dixit", una sorta di pseudoscienza in voga nel medioevo (Ipse = Egli, era Aristotele, o la Bibbia), che serviva a tappare la bocca a chi osservava cose diverse da quelle che "Ipse" aveva detto.
La Scienza non si basa su "chi dice" che cosa, ma su "cosa" si dice e che "prove" ci sono.
In tutto questo topic, ho visto una difesa spassionata di una certa persona (= chi), sulla sua serietà, bravura e professionalità, ma gli argomenti a suo favore (= cosa) sono apparsi piuttosto debolucci.
Tra l'altro, anche questo modo di condurre una discussione é sintomo di dilettantismo.



Francesco Vitali
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Elitra
Utente Junior


Città: Trento


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Flora e Fauna

Inserito il - 04 novembre 2008 : 15:47:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Vitalfranz:

Digli di non tenerli insieme: sono molto aggressivi e ti arriverebbero a casa solo 3 corpi e 18 zampe!

Francesco Vitali

per Marco: purtroppo ci sono solo i riferimenti bibliografi e non gli articoli da scaricare.. per quelli rimando a questa pagina.



Moooolto interessante...
Ringrazio vivamente Francesco Vitali non solo per le considerazioni sul caso smei-stebbingi ma anche per il link al suo interessantissimo articolo .
Tuttavia nel link non trovo il citato (da Marco) ultimo lavoro di Sama (2006) sempre su Doriana, che - a questo punto - non si può non leggere!!!
Qualcuno potrebbe inserirlo? In caso, grazie mille!
un caro saluto
marco (elitra)
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Acipenser
Utente Senior


Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero

Regione: Germany


1668 Messaggi
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Inserito il - 04 novembre 2008 : 18:42:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di dadopimpi:

xylotechus sp. al cento per cento


Grazie mille.

Tautò tèni zon kài
tethnekós kai egregoròs
kai kathèudon kai nèon kai
gheraiòn tade gàr
metapésonta ekéina ésti
kakèina pàlin táuta.

Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
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dadopimpi
Utente Senior


Città: modena


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Flora e Fauna

Inserito il - 04 novembre 2008 : 18:46:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sono perfettamente daccordo con te sul fatto che una specie di un biotopo di alta montagna non possa vivere in un biotopo di tipo mediterraneo, anche per la diversa vegetazione che in alta montagna presenta prevalentemente conifere o erbacee mentre in un clima mediterraneo prevalentemente arbusti a macchia e piccoli alberi.
La mia abitudine di non mettere punti è la conseguenza di una parlata molto discorsiva e la mia abitudine di usare un linguaggio ricco di virgole e congiunzioni.Mi ricordo che a scuola una volta avevo fatto un testo circa lungo come metà foglio protocollo mettendo solo due punti.
è vero che un laureato ha nozioni in più tipo la conoscenza della vegetazione, degli altri animali e delle leggi naturali, geologiche e fisiche che contribuiscono a non fare commettere errori, un esempio possono essere alcune ammoniti che sono state trovate uguali sia in europa che in america, la soluzione, che tu di certo saprai essendo naturalista è che la tettonica a zolle ha fatto si che la placca americana e quella eurasiatica si separassero, ma questo molti non lo sanno, io personalmente essendo appassionato fino a qualche mese fa di scienze naturali in generale e non di insetti specificatamente queste cose bene o male le sò
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Elitra
Utente Junior


Città: Trento


86 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 novembre 2008 : 18:58:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
a proposito di professionisti e dilettanti... mi ricordo che

qualcuno nel forum tempo addietro utilizzava una firma che mi sembrava carina; recitava circa così (sarà pure una frase molto famosa ):

"i dilettanti hanno costruito l'arca, i professionisti il Titanic"

saluti
elitra
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Hemerobius
Moderatore


Città: Alghero
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4877 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 novembre 2008 : 19:07:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Elitra:

a proposito di professionisti e dilettanti... mi ricordo che

qualcuno nel forum tempo addietro utilizzava una firma che mi sembrava carina; recitava circa così (sarà pure una frase molto famosa ):

"i dilettanti hanno costruito l'arca, i professionisti il Titanic"

saluti
elitra

Sì, ma per entrambi, dilettanti e professionisti, vale questa altra frase, che è la firma di XXX:

Non bisogna dimenticare che la verità va ricercata alla luce del sole e non alla luce del proprio tavolo. Guido Grandi

Bisognerebbe ricordarlo perché la cesura non è tra le due categorie, ma tra chi lavora bene e chi lavora ... meno bene.


Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus
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grande formenton
Utente nuovo

Città: Tuenno
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


11 Messaggi
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Inserito il - 04 novembre 2008 : 22:08:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
scusate se mi intrometto. vorrei postare l' immagine di uno xylotrechus catturato nella mia legnaia a maggio Tuenno (Trentino). chiedo il permesso in quanto l' insetto è morto e incollato su un cartoncino. mi sembra simile al primo.
fernando
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Vitalfranz
Utente Senior


Città: Luxembourg

Regione: Luxembourg


2500 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 novembre 2008 : 10:15:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di grande formenton:

scusate se mi intrometto. vorrei postare l' immagine di uno xylotrechus catturato nella mia legnaia a maggio Tuenno (Trentino). chiedo il permesso in quanto l' insetto è morto e incollato su un cartoncino. mi sembra simile al primo.
fernando


Mi spiace, ma non puoi farlo per regolamento interno del forum.
Se vuoi, me lo puoi inviare al mio indirizzo di posta elettronica (vitalfranz@yahoo.de)

Francesco Vitali

P.s. per Hemerobius:

"Non bisogna dimenticare che la verità va ricercata alla luce del sole e non alla luce del proprio tavolo. Guido Grandi"

Bella frase, anche se un po' ambigua e variamente interpretabile... curiosa poi, detta da uno che ha decritto la biologia della Blastophaga psenes, una vespetta lunga circa 1 millimetro...
Doveva avere dei buoni occhi per analizzare tutto "alla luce del sole"... o forse anche lui ha utilizzato la "luce del proprio tavolo"...

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Hemerobius
Moderatore


Città: Alghero
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4877 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 novembre 2008 : 10:34:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Vitalfranz:
P.s. per Hemerobius:

"Non bisogna dimenticare che la verità va ricercata alla luce del sole e non alla luce del proprio tavolo. Guido Grandi"

Bella frase, anche se un po' ambigua e variamente interpretabile... curiosa poi, detta da uno che ha decritto la biologia della Blastophaga psenes, una vespetta lunga circa 1 millimetro...
Doveva avere dei buoni occhi per analizzare tutto "alla luce del sole"... o forse anche lui ha utilizzato la "luce del proprio tavolo"...


Ma sai che hai ragione?
Però che strano, ero convinto che la frase necessitasse di un'interpretazione simbolica !
()


Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus
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Vitalfranz
Utente Senior


Città: Luxembourg

Regione: Luxembourg


2500 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 05 novembre 2008 : 11:32:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Roberto, a parte gli scherzi e le battute, vorrei che non uscisse da questo forum un'idea che ritengo sbagliata.
Siamo tutti d'accordo che ci siano bravi dilettanti e cattivi (diciamo, meno bravi) professionisti, però questi sono (o dovrebbero essere) un'eccezione.

Non deve uscire da questo forum l'idea che la cultura non serve, che chiunque può diventare bravissimo studiando da se', senza professori o testi di riferimento, che tanto (come mi sembra abbia detto Pierpaolo) i dilettanti sono meglio dei professionisti.
Questa é un 'idea falsa che può far comodo a qualcuno che, per motivi suoi (non mi interessa), non ha studiato abbastanza.

Se si vuol studiare bene un gruppo, é meglio avere una cultura di base più ampia possibile, che soltanto la cultura universitaria (meglio se specifica) ti può dare.
Questo per il semplice fatto che chi ha (avuto) una cultura, sa cosa é bene far studiare per perfezionarti il più possibile.
Anche lo studio della botanica e della geologia, così come lo studio di altri campi (matematica, fisica, chimica, fisiologia, genetica, etologia, etc.), "apre gli occhi" su realtá che riguardano l'entomologia.
Anche la conoscenza delle lingue dev'essere la più ampia possibile. Non é ammissibile pensare di studiare ad es. i cerambici europei, senza conoscere tedesco e francese, e gli asiatici senza conoscere (oltre a questi) anche l'inglese, così come gli americani senza conoscere (in più!) anche spagnolo e portoghese, dal momento che la stragrande maggioranza dei lavori fondamentali sono in queste lingue.
Non bisogna trascurare nemmeno il latino, dal momento che tutti i "padri" scrivevano in questa lingua ed ancora abbiamo diagnosi in latino per tutto l'Ottocento.

Chi pensa che può far a meno di tutte queste cose potrà anche pubblicare, ma rischia di esporsi a delle gran brutte figure.





Francesco Vitali
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