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Sky Blue
Utente Junior

Città: Como

Regione: Lombardia


38 Messaggi
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Inserito il - 09 maggio 2011 : 17:22:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di pardus:

se parli del mendrisiotto allora posso essere d'accordo, ma e' un territorio molto piu' piccolo rispetto alle prealpi comasche..


Solo per chiudere il discorso… poi non disturbo più.
Il mio interesse per quella zona (val d’intelvi e mendrisiotto) era suscitato dal fatto che secondo me questa è fortemente circoscritta a causa dei grandi laghi (Como e Lugano) e la forte urbanizzazione a sud. I cervi insomma, possono “uscire” da questa zona solo da nord, tra il piano di Porlezza e Menaggio insomma, e in casi estremi tramite l’attraversamento del lago di Como (cosa già successa). Per questo mi ero solo un po’ preoccupato di capire se qualcuno si stesse occupando della gestione o del monitoraggio della popolazione di cervi.
grazie intanto di tutte le informazioni!
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kiros
Utente

Città: malnate
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


20 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 maggio 2011 : 23:10:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Solo ora vedo con gioia che si parla un po' di cervi alpini o prealpini per la precisione. Premettendo che abito in provincia di Varese e sono più informato della situazione del mendrisiotto che della valle d'intelvi, devo dire che la popolazione di ungulati in generale ma in particolare del cervo si fa piuttosto calda. Sicuramente questi compresori montani risultano molto confinati dai laghi e sopratutto a sud dall'elevato grado di antropizzazione ciò nonostante ormai da parecchi hanni si assiste alla presenza di animali in dispersione nel sud della provincia di Varese e Como. Nel parco pineta a cavallo delle due provincie è ormai certamente presente il cervo e il cinghiale di recente comparsa, mentre il capriolo seppur con pochi esemplari è presente già da qualche anno. Molti esemplari però, sopratutto di cervo si spingono molto lontano arrivando spesso in zone come Lomazzo o Busto Arsizio, rimanendo spesso intrappolati fra case e strade. Un mese fa il caso di un maschio fra le corsie dell'autostrada A8 Milano-Varese e la settimana scorsa un incidende di una macchina che ha urtato una cerva che attravesava la strada provinciale per varese, nel comune di Malnate, al seguito di altre tre.
Questi sono solo pochi casi dei tanti che succedono ultimamente, anche perchè in provincia di Varese oltre ai piccoli nuclei di caprioli che si stanno formando in boschi collinari e planiziali si stanno creando piccoli nuclei di daini scappati a privati o di proprietà di parchi e una notevole espansione del nucleo di mufloni che popolano per lo più la val Travaglia.
In ogni caso sembra che dalla popolaziane del mendrisiotto, varesotto e comascho ci sia un gran flusso di animali verso sud, il che fa pensare che la montagna abbia esaurito la capacità portante di animali. Qui però non mi tornano i conti perchè seppur esisterà ormai una buona popolazione di ungulati
i segni della loro presenza sul territorio non sono neanche 1/100 di quelli che ho potuto rinvenire in alcune zone (sicuramente particolarmente vocate) dell'appennino emiliano o di alcune valli piemontesi o come si è accennato in val di Blenio e Levantina. Eppure l'ambiente prealpino dovrebbe offrire una buona quantità di risorse alimentari per le ampie zone ectonali che in genere inframmezzano il bosco, oltre allo scarso innevamento invernale. Insomma di dinamica delle popolazioni e vocazionalità del territorio si vede che proprio non mi intendo. Saluti Davide.

KIROS
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 maggio 2011 : 06:34:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Davide, .... ben arrivato!
Serie di considerazioni molto interessanti, alle quali non è semplice dare una risposta ...

Messaggio originario di kiros:
.... In ogni caso sembra che dalla popolaziane del mendrisiotto, varesotto e comascho ci sia un gran flusso di animali verso sud, il che fa pensare che la montagna abbia esaurito la capacità portante di animali. Qui però non mi tornano i conti .......


... questi "spostamenti" verso aree di bassa collina o pianura, si stanno verificando un po' ovunque, e condivido le tue perplessità sul fatto che siano conseguenti al raggiungimento della massima capacità portante della montagna, .... credo sia più una scelta di maggiori risorse trofiche a disposizione ... (a fronte di una diminuzione delle aree aperte in montagna) ... e quindi di una "vita più facile"

Ciaoo

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pardus
Utente Senior

Città: solaro
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


1277 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 maggio 2011 : 09:34:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di kiros:

Solo ora vedo con gioia che si parla un po' di cervi alpini o prealpini per la precisione. Premettendo che abito in provincia di Varese e sono più informato della situazione del mendrisiotto che della valle d'intelvi, devo dire che la popolazione di ungulati in generale ma in particolare del cervo si fa piuttosto calda. Sicuramente questi compresori montani risultano molto confinati dai laghi e sopratutto a sud dall'elevato grado di antropizzazione ciò nonostante ormai da parecchi hanni si assiste alla presenza di animali in dispersione nel sud della provincia di Varese e Como. Nel parco pineta a cavallo delle due provincie è ormai certamente presente il cervo e il cinghiale di recente comparsa, mentre il capriolo seppur con pochi esemplari è presente già da qualche anno. Molti esemplari però, sopratutto di cervo si spingono molto lontano arrivando spesso in zone come Lomazzo o Busto Arsizio, rimanendo spesso intrappolati fra case e strade. Un mese fa il caso di un maschio fra le corsie dell'autostrada A8 Milano-Varese e la settimana scorsa un incidende di una macchina che ha urtato una cerva che attravesava la strada provinciale per varese, nel comune di Malnate, al seguito di altre tre.
Questi sono solo pochi casi dei tanti che succedono ultimamente, anche perchè in provincia di Varese oltre ai piccoli nuclei di caprioli che si stanno formando in boschi collinari e planiziali si stanno creando piccoli nuclei di daini scappati a privati o di proprietà di parchi e una notevole espansione del nucleo di mufloni che popolano per lo più la val Travaglia.
In ogni caso sembra che dalla popolaziane del mendrisiotto, varesotto e comascho ci sia un gran flusso di animali verso sud, il che fa pensare che la montagna abbia esaurito la capacità portante di animali. Qui però non mi tornano i conti perchè seppur esisterà ormai una buona popolazione di ungulati
i segni della loro presenza sul territorio non sono neanche 1/100 di quelli che ho potuto rinvenire in alcune zone (sicuramente particolarmente vocate) dell'appennino emiliano o di alcune valli piemontesi o come si è accennato in val di Blenio e Levantina. Eppure l'ambiente prealpino dovrebbe offrire una buona quantità di risorse alimentari per le ampie zone ectonali che in genere inframmezzano il bosco, oltre allo scarso innevamento invernale. Insomma di dinamica delle popolazioni e vocazionalità del territorio si vede che proprio non mi intendo. Saluti Davide.

KIROS



quoto tutto......sto monitorando la presenza di ungulati prorpio al parco pineta di appiano e tradate....confermo la presenza di cervo (arrivato circa 2-3 anni fa), daino (scappato da allevamento) e capriolo (presenza da almeno 4-5 anni).....al momento il cinghiale e' stato avvistato una volta, ma non sembra per ora aver preso residenza, ma sicuramente cio' avverra' prossimamente....

appena pronta, io ho completato la mia parte (che equivale a circa meta' del parco, per chi lo conosce la parte centro-sud), ma manca quella degli altri "rilevatori" mettero' a disposizione la relazione sul primo anno di monitoraggio...

gli spostamenti credo che siano anche derivanti dalla presenza antropica, infatti nelle zone di protezione tipo il parco pineta ed la zona nord del parco del ticino si stanno concentrando le popolazioni.....scendendo dalle montagne limitrofe vagano in cerca di un territorio idoneo ed alla fine si stabiliscono nele zone protette piu' consone..
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kiros
Utente

Città: malnate
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


20 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 maggio 2011 : 15:41:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi fa piacere Massimo che hai portato avanti il monitoraggio nel parco pineta credo che anche in zona nord avranno il loro bel da fare.
Non ero a conoscenza del fatto che un po' ovunque avviene una discesa dai monti delle popolazioni di ungulati, probabilmente è proprio come dici Luciano, la ricerca di risorse trofiche e di migior qualità li spinge più a valle. Nel caso delle prealpi lombarde ad esempio gli spazi aperti sono rimasti veramente pochi il che non favorisce sicuramente la presenza di popolazioni massicce di cervidi. Ciò nonostante in zone caratterizzate da ampie fasce ectonali ad altitudine comprese tra i 500m e i 1200m sulle prealpi varesine ho riscontrato una buona presenza di capriolo anche se sicuramente molto più bassa della capacità portante e una presenza sporadica di cervo per lo più alle altitudini maggiori e nulla verso i 500m. Le zone a cui mi riferisco sono tutte inserite in un contesto di basso disturbo antropico.


KIROS
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pardus
Utente Senior

Città: solaro
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 maggio 2011 : 16:03:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
le popolazioni di ungulati si stannno ancora "sistemando" al parco pineta con zone frequentate ed altre, anche se favorevoli meno...Alcune cose interessanti sono venute fuori, ma chiaramente essendo un monitoraggio di pochi mesi ci sono solo indizi ed qualche indicazione, ma nessuna certezza...e' circondato da paesi, ma le aree "libere" dal disturbo antropico ci sono ed inoltre non c'e' la caccia, il nemico numero uno....l'ambiente e' molto favorevole e quando un ungulato arriva li', difficilmente se ne va...

Modificato da - pardus in data 11 maggio 2011 16:21:19
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kiros
Utente

Città: malnate
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 maggio 2011 : 20:12:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Già nel parco pineta trovano proprio un 'ambiente favorevole ma la vera colonizzazione del territorio deve ancora avvenire. Probabilmente arriverà il momento che bisognerà aprire le porte anche ai cacciatori.
Se ti può interessare un'anno e mezzo fa mi sono imbattutto in una fatta di capriolo che ho marcato sul GPS in zona nord nel comune di Binago potrei fornirti le coordinate.
Al momento seguo le tracce di un maschio subadulto di cervo che si è stabilito a pochi chilometri dal confine del parco in territorio malnatese, devo ammettere che la prima volta che lo ho avvistato sono rimasto di giaccio così sotto casa non me lo aspettavo proprio.

KIROS
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pardus
Utente Senior

Città: solaro
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 maggio 2011 : 09:14:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Davide,
sentiamoci privatamente....

m.pizzetti@tin.it
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Sky Blue
Utente Junior

Città: Como

Regione: Lombardia


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Inserito il - 12 maggio 2011 : 12:31:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di kiros:

Qui però non mi tornano i conti perchè seppur esisterà ormai una buona popolazione di ungulati
i segni della loro presenza sul territorio non sono neanche 1/100 di quelli che ho potuto rinvenire in alcune zone (sicuramente particolarmente vocate) dell'appennino emiliano o di alcune valli piemontesi o come si è accennato in val di Blenio e Levantina.


Esatto sono pienamente d'accordo!
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michela
Utente Senior


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Inserito il - 16 maggio 2011 : 22:03:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao a tutti
è da un pò che non metto più niente,sia perchè ho fotografato altro sia perchè sono mesi e mesi che non posso fotografare,visto che le macro non le posso ancora fare ieri abbiamo fatto un giro in auto e qualcosa sono riuscita a fotografare...dopo secoli proprio,
ne approfitto per fare un saluto e lasciare un piccolo contributo fotografico


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michela
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Inserito il - 16 maggio 2011 : 22:04:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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mauriz
Utente V.I.P.

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Inserito il - 16 maggio 2011 : 22:07:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Veramente belle Michela

Maurizio
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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 17 maggio 2011 : 06:10:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bentrovata Michela!
Che bella panciona si vede nella prima
fantastico anche il maschietto con i primi palchi in crescita ... e la muta evidente!

Ciaoo

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AngelaI
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Inserito il - 17 maggio 2011 : 09:54:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Splendide Michela!

Anch'io dopo un lungo periodo in cui mi sono occupata di altro, mi sono armata di pazienza e ho fatto una cosa che non facevo da molto tempo: stare ferma immobile per ore in un luogo frequentato da cervi per cercare di riprenderli in atteggiamenti più naturali possibili.
Le foto che vedete sono state scattate dopo circa tre ore di permanenza nel prato. Come vedete i cervi, che sono arrivati dopo molto tempo con tanta circospezione, sembrano esssersi dimenticati di me e non si curano più di osservarmi. Erano molto più attenti ai rumori e ai movimenti lontani che alla mia presenza.
Ero perfettamente visibile, sono rimasta girata di spalle rispetto a loro per lungo tempo, solo quando li ho visti tranquilli ho ruotato il busto molto lentamente fino a girarmi, guardandoli direttamente.

Ho rinunciato a tante foto precedenti per non sopaventarli.

Sonnecchiano al sole. Anche loro hanno modi diversi per dormire: c'è chi riposa mantenendo comunque un livello minimo di attenzione, chi dorme con la testa alta, chi appoggia la testa sul prato, chi dorme in posizioni strane.



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Angela
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AngelaI
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Inserito il - 17 maggio 2011 : 09:56:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Quelle a sinistra riposano in "tandem" in modo da controllare contemporaneamente tutto il terreno circostante.
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Angela
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AngelaI
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Inserito il - 17 maggio 2011 : 09:58:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa ha provato lungamente a stare sveglia, perchè credo che abbia la funzione di controllare me, ma alla fine la stanchezza ha avuto il sopravvento.
Come si vede dalla posizione di ognuna, non lasciano scoperta dalla loro visuale nessuna zona attorno.

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Angela

Modificato da - AngelaI in data 17 maggio 2011 10:01:54
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AngelaI
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Inserito il - 17 maggio 2011 : 10:03:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa mi ricorda mia nonna quando si addormenta davanti al televisore. Sembra che guardi ma le pupille sono assenti.

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Angela
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AngelaI
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Inserito il - 17 maggio 2011 : 10:17:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il modo più strambo di dormire è quello del cervo a sinistra. Qualcuno potrebbe pensare che si sta grattando ... no ..... sta proprio dormendo ed è rimasto almeno mezz'ora in questa posizione prima di spostare la testa.

E' un fusone che poi vi mostrerò in altre foto. Si vede appena il rigonfiamento dei fusi che stanno per spuntare. Come vedete affida completamente la propra sopravvivenza alla capacità di sorveglianza delle femmine adulte. In fondo è ancora un piccolo.

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Angela
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AngelaI
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Inserito il - 17 maggio 2011 : 10:18:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per quanto riguarda la siesta dei cevi mi fermo qui, poi magari inserisco qualche altra cosa.

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Angela
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michela
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Inserito il - 17 maggio 2011 : 11:01:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
qualcuna sta dormendo proprio di brutto..vedo certe teste a ciondoloni
belle Angela

e grazie a tutti

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