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ATTENZIONE! Poiché la manipolazione dei rettili è potenzialmente dannosa e sempre causa di stress agli animali, soprattutto se operata da persone inesperte, invitiamo tutti gli utenti di questa sezione a non postare foto di esemplari 'maneggiati'. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse.
Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
Grazie a tutti per la collaborazione


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Flavia
Utente Senior

Città: Terni
Prov.: Terni

Regione: Umbria


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Inserito il - 12 febbraio 2008 : 09:09:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sapete è buffo!In Umbria gli zoologi si battono perchè non vengano messi aereogeneratori (pale eoliche)sull'Appennino, proprio perchè rappresenterebbero un rischio per molti uccelli, soprattutto rapaci, invece qui si stà dicendo che i rapaci sono troppi....Il problema, secondo me, è che in natura non è possibile proteggere un singolo compartimento...e i micro mammiferi? quelli allora chi li protegge...quelli poverini vengono mangiati da tutti, eppure se continuano ad esserci predatori vuol dire che ci sono anche loro. In passato ci si lamentava che i rapaci erano pochi a causa del DDT ed ora... Vedete le Pale eoliche, il DDT...il responsabile iniziale degli squilibri è sempre l'uomo volontariamente o involontariamente e di questo si che ci sono prove scientifiche!

Flavia
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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


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Inserito il - 12 febbraio 2008 : 11:06:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La discussione è interessante, e il nodo della questione è: come possiamo distinguere ciò che è reale da ciò che invece è solo una impressione, magari fuorviante? Sono sempre necessari studi controllati (tipo: sono state effettuate ogni mese 10 uscite... la temperatura era... la pressione atmosferica era... bla... bla...), sono sempre necessarie pubblicazioni (e se nessuna rivista vuole pubblicare un mio studio? e se io non ho voglia e tempo di pubblicare qualcosa?) o osservazioni (mi ripeto) effettuate da persone attendibili possono essere considerate "prova"?
Se Aspis mi riferisce che in una certa zona, 10 anni fa, trovava 20 vipere ogni anno, 5 anni fa ne trovava 2, e oggi non ne trova più perché lì hanno costruito il Super Club Village Hotel, perché non si dovrebbe prendere come dato certo questa sua osservazione, anche se non condotta secondo sacri crismi (con termometro e altimetro) o non pubblicata su qualche rivista?
Anche in Medicina non tutti gli studi vengono condotti "in doppio cieco": esistono moltissimi tipi di studio e di ricerca, e alcuni sono spesso basati sulle semplici osservazioni dei medici di famiglia. Se in un anno ci sono più casi di influenza, per dimostrarlo non ho bisogno di studi in doppio cieco: basta raccogliere i dati da ospedali, cliniche e ambulatori medici... Poi se un caso su 100 non è di vera influenza, ma bronchite o sinusite poco cambia... (statisticamente ci sarà un compenso di un caso di vera influenza considerato invece mononucleosi...).
Idem per gli effetti collaterali dei farmaci: se somministro un farmaco X e il paziente il giorno dopo ha un effetto collaterale verosimilmente imputabile al detto farmaco, la Commissione Farmaci, l'Azienda produttrice, ecc., debitamente informate dell'accaduto, DEVONO prenderne atto e tenerne debito conto, anche se NON si tratta di uno studio, ma di una semplice osservazione. Se poi l'effetto collaterale dovesse ripresentarsi con altri pazienti, allora si aprirebbe la strada per il ritiro di quel farmaco, in barba agli "studi in doppio cieco" e alle "prove scientifiche di laboratorio"...
Ma torniamo agli animali e alle "prove" che a noi interessano.
Io, dei miei ritrovamenti di Colubri d'Esculapio, andati calando negli anni e poi azzerati del tutto (per fortuna solo in alcune aree collinari) potrei tracciare dei bellissimi e precisi grafici che mostrerebbero in maniera matematica la diminuzione dei ritrovamenti negli anni, a parità di chilometri percorsi sulle stesse strade. Sembrerà ridicolo ma riuscirei probabilmente a ricordare con pochissimi dubbi o minimi errori la localizzazione precisa degli esemplari rinvenuti e l'anno di ritrovamento. Poi se gli esemplari trovati nel 1981 (tanto per dire) erano 19 anziché 20, poco cambierebbe ai nostri fini... (così come per le osservazioni sull'epidemia di influenza).
Ebbene.
Queste mie osservazioni sul declino degli "Esculapi" non hanno nessun valore solo perché non le metto giù in ordine su un grafico?
O non hanno valore perché non segnavo l'ora precisa del ritrovamento e non avevo con me altimetro e barometro?
O non valgono perché la rivista Focus (nome a caso) non vuole pubblicare il mio studio, dato che non ama Zoroaster?
Io non credo.
La scienza e le nostre conoscenze, anche scientifiche, non progrediscono solo con studi di un certo tipo e/o pubblicazioni su certe riviste, ma anche (vivaddio) grazie osservazioni di eventi, sporadiche o ripetute che siano...

Su un bel libro di Rettili della Francia, scritto ovviamente in francese, leggevo: "Secondo osservazioni dell'Autore le popolazioni di Coronella girondica soffrono nei dipartimenti provenzali per l'eccessivo traffico stradale e sono in continuo calo..." Cito il testo a memoria, magari qualche parola cambia, ma il concetto era quello.
Perché dovrei dubitare di tale affermazione? Perché non vedo allegato un grafico con uno studio pubblicato da qualche parte?

Su TUTTI i libri di un certo livello si legge che le popolazioni di Colubro d'Esculapio sono in regressione e minacciate in buona parte del loro areale; le mie osservazioni coincidono con quelle di Aspis, di Hierophis e di tanti altri validi studiosi o semplici (ma altrettanto validi) appassionati. Potrei citare qui parecchi nomi di amici le cui osservazioni coincidono perfettamente con le mie (regressione della specie). E sinceramente, non conosco nessuno che mi abbia mai raccontato di una tendenza opposta...
Mancano studi controllati... ok... ma conviene comunque prendere per buone (e per preoccupanti) le nostre osservazioni retrospettive, così come quando molti medici di famiglia notano effetti collaterali per qualche farmaco...
Iniziare studi adesso non ci potrebbe certo far capire di che salute godevano le popolazioni di rettili 40 anni fa, e l'unico dato su cui si può tentare di lavorare sono quindi le osservazioni pregresse di persone come noi.
Quindi conviene porre rimedio in qualche modo... e poi si può anche iniziare qualche studio "controllato" che ci possa dire come sta evolvendo adesso la situazione...

Spero di aver espresso chiaramente ciò che volevo dire!



"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!"
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 febbraio 2008 : 12:57:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se fossero state fatti degli studi riproducibili in doppio cieco, non si starebbe ancora a discutere se l'omeopatia sono stupidaggini dogmatiche barra placebiche o se ha qualche fondamento scientifico (ma il fatto che non ci siano dovrebbe far già meditare...).

Attenzione, per preoccuparsi bastano anche le piccole sensazioni, sulle quali non discuto dato che più o meno le condivido, di solito per far muovere finanziamenti no.



Squilibri ecologici Paolo Mazzei   Link   Link
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aspis
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Città: Bari
Prov.: Bari

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Inserito il - 12 febbraio 2008 : 18:20:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ok capo, messaggio ricevuto: meno parole e più fatti, possibilmente scritti e pubblicati!
Cara Flavia, questo è la sezione di forum che raggruppa erpetoamanti e chiaramente un pò di tifoseria è consentita!
Ma spiegami quesa cosa dei rapaci che sbattono contro le pale!
Spero non di giorno! Mi casca il mito dell'occhio di falco!
Sicuramente sarà durante le migrazioni notturne! O no?
A proposito, una coppia di bianconi nidificanti mangia circa 700 rettili in una stagione!!

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Modificato da - aspis in data 12 febbraio 2008 18:21:12
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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


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Inserito il - 12 febbraio 2008 : 18:39:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di aspis:

Ok capo, messaggio ricevuto: meno parole e più fatti, possibilmente scritti e pubblicati!
Cara Flavia, questo è la sezione di forum che raggruppa erpetoamanti e chiaramente un pò di tifoseria è consentita!
Ma spiegami quesa cosa dei rapaci che sbattono contro le pale!
Spero non di giorno! Mi casca il mito dell'occhio di falco!
Sicuramente sarà durante le migrazioni notturne! O no?
A proposito, una coppia di bianconi nidificanti mangia circa 700 rettili in una stagione!!

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...be'... ma io ho appunto scritto e pubblicato le mie osservazioni qui sul Forum... Hai visto cosa capitava in Giappone negli anni '60?
Le foto del biancone sarebbero belle... ma sono così sgranate che se le facevo io con i mattoncini Lego venivano più a fuoco...



"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!"
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aspis
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Inserito il - 12 febbraio 2008 : 19:07:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Zoro, le verità uffciali sono quelle pubblicate su riviste specialistiche nazionali o internazionali previamente valutate da severi referi!
E se queste sono le regole, le nostre forse sono solo chiacchiere, pur se vere!
Per quanto riguarda il Giappone ti riferisci per caso a quanto riportato da quel raro libro "A snake life history in Kyoto", di Hashime Fukada?
Certo sarebbe interessante riportare il grafico, ma non riesco a postarlo!!
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aspis
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Inserito il - 12 febbraio 2008 : 19:12:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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Ma non è che per caso le scie ammazzano i serpenti?

Modificato da - aspis in data 12 febbraio 2008 19:15:12
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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


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Inserito il - 12 febbraio 2008 : 19:13:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di aspis:

Caro Zoro, le verità uffciali sono quelle pubblicate su riviste specialistiche nazionali o internazionali previamente valutate da severi referi!
E se queste sono le regole, le nostre forse sono solo chiacchiere, pur se vere!
Per quanto riguarda il Giappone ti riferisci per caso a quanto riportato da quel raro libro "A snake life history in Kyoto", di Hashime Fukada?
Certo sarebbe interessante riportare il grafico, ma non riesco a postarlo!!


Il grafico è molto interessante, e mostra il progressivo declino delle varie specie di ofidi fra gli anni 1955 e 1969, ma ancor più interessanti sono le cause che hanno portato alla scomparsa dell'ofidiofauna in quella che era un'oasi ricca di vita alla periferia di Kyoto. E le cause furono le stesse di ovunque, quando si passa da un'agricoltura "antica" ad un'agricoltura moderna e aggressiva che fa uso della chimica e la società nel suo complesso cresce e si industrializza... (per farla molto breve, ma il libro è bellissimo!).



"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!"
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aspis
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Città: Bari
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Inserito il - 12 febbraio 2008 : 19:41:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Squilibri ecologici
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Zoroaster
Utente Senior

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Inserito il - 13 febbraio 2008 : 12:05:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Aspis per avere postato la pagina del raro libro in tuo possesso.
L'esempio è calzante.
Il nostro amico giapponese ha notato (e segnato sul grafico) nel corso degli anni un calo dei serpenti nell'area oggetto delle sue ricerche.
Contemporaneamente ha notato che il tipo di agricoltura cambiava, che venivano usati prodotti chimici, che venivano pavimentate strade, abbattuti muretti, e che i corsi d'acqua, un tempo ricchi di pesci e anfibi, diventavano progressivamente privi di vita...
Non è che il nostro Autore abbia poi fatto chissà quali ricerche o prove sperimentali in doppio cieco per dimostrare che i mutamenti ambientali (agricoltura mutata, uso di prodotti chimici e pavimentazione strade) erano la causa diretta della riduzione e infine della totale scomparsa dei serpenti in quell'area. Viene da sè...
La stessa cosa capita a noi che osserviamo decine di rettili morti sulle strade asfaltate: che questo faccia bene alle popolazioni di rettili è difficile pensarlo, come è ovvio pensare che le uccisioni sull'asfalto non siano previste dall'equilibrio naturale...
Se a queste uccisioni colleghiamo il fatto che di anno in anno troviamo meno serpenti, mi sembra logico e forzato pensare che le uccisioni stradali siano almeno una delle cause del declino dei rettili in certe zone: che prove in più occorrono? Si potrebbero forse paragonare due zone del tutto identiche, una con assenza di traffico stradale, l'altra con traffico stradale molto intenso e vedere lo stato dell'erpetofauna nelle due zone: ma varrebbe la pena, in termini di soldi e tempo, intraprendere una ricerca di questo tipo? Per convincere poi chi?
Se in una zona a intenso traffico stradale i rettili sono andati via via diminuendo fino a scomparire i casi sono due: o sono davvero scomparsi (e allora bisogna ipotizzare cause alternative alle uccisioni da traffico...) o si sono dati ad una vita esclusivamente ipogea (cosa non credibile da nessuno).

Paolo parlava di "studi precisi e rigorosi" per muovere finanziamenti.
Ma credete che non si finanzino progetti per la tutela di rettili perché mancano studi rigorosi? Credete davvero che con uno studio che dimostri che il traffico stradale o le bonifiche di paludi fanno male alle bisce, che le bastonate fanno male ai biacchi, che l'apertura di piste per mountain bike o moto da cross fa male ai saettoni, che i pesticidi fanno male ai ramarri... salterebbero fuori milioni di euro in progetti di tutela dell'erpetofauna?

Io credo che si sappia benissimo e sia chiaro e provato e ben noto a tutti ciò che fa male ai rettili (e anche agli anfibi), ma che non interessi praticamente a nessuno la loro tutela.



"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!"

Modificato da - Zoroaster in data 13 febbraio 2008 12:11:23
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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


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Inserito il - 13 febbraio 2008 : 12:37:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...parlerò adesso di un caso concreto, che sia io, che Paolo che Hiero conosciamo molto bene.
Natrix maura in Staffora, a 15 minuti a piedi da dove abito io...

In quelle zone io ci ho da sempre trovato:

Natrix maura (abbondanti come in pochi altri posti, ma sempre meno man mano che passavano gli anni);
Biacchi (quando ero bambino erano molto più frequenti, spingendosi fin verso il centro abitato; adesso nelle stesse aree suburbane li puoi vedere solo se assumi LSD);
Natrix tessellata (1 solo esemplare);
Podarcis muralis;
Podarcis sicula campestris (anni fa erano abbondantissime e, da bambino, ne trovai una pure sotto casa; adesso occorre occhio e un po' di fortuna a trovarle);
Ramarri.

Altri appassionati hanno anche trovato in quel posto, pochi anni orsono, Colubri d'Esculapio (2 neonati sotto lo stesso sasso) e, nel 1972, un esemplare enorme di saettone fu ucciso proprio vicino casa mia, dove ora sono palazzine e marciapiedi in asfalto...

Alcuni amici tedeschi mi hanno anche raccontato, a posteriori, di aver trovato, in quegli stessi luoghi, una Coronella austriaca, ma di non avermi mostrato l'animale, ritenendolo comune: o l'hanno trovata per davvero o avevano bevuto troppa birra e hanno poi confuso posti e animali...

Cosa sta succedendo, adesso, proprio fra i sassi e gli arbusti dove decine di Natrix maura hanno da sempre trovato rifugio e prede?
Alcuni appassionati (non certo di rettili) hanno disegnato un bel campetto da cross, frequentato da: mountain bike, moto da cross, veicoli a 4 ruote, motorini. Mancano i carroarmati, ma per il resto c'è di tutto!

Ora io vi chiedo: c'è bisogno di uno studio particolare per dimostrare che, se la Natrix maura vive sotto i sassi, e se io quei sassi li butto per aria con le ruote tassellate di una moto da cross faccio dei danni, oppure non occorrono studi particolari?
Se occorrono studi, lo studio è presto fatto: basta utilizzare un serpente di gomma, metterlo sotto la ruota di una KTM 250 cc e vedere se il serpente resta integro o si danneggia...

Se non occorrono studi... si può fare qualcosa per salvare le Natrix maura e le Podarcis sicula?
Domanda retorica la mia... Credo siano più tutelati i motocrossisti...



"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!"

Modificato da - Zoroaster in data 13 febbraio 2008 12:48:50
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hierophis
Utente V.I.P.

Città: Pavia
Prov.: Pavia

Regione: Lombardia


153 Messaggi
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Inserito il - 13 febbraio 2008 : 13:38:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di aspis:

A proposito, una coppia di bianconi nidificanti mangia circa 700 rettili in una stagione!! Link


Conosco bene quella zona e anche l'autore di quel volume sul Biancone; in un prato in quella zona ho recentemente contato oltre 80 luscengole in 90 minuti; i biacchi sono abbondanti e il saettone diffuso e abbastanza comune.

Secondo me in quella zona ci sono molti rettili perché l'ambiente è ben conservato (si tratta di un mosaico di boschetti, prati stabili, siepi e zone ad arbusti) non ci sono molte strade, il traffico automobilistico è limitato. Non ci sono particolari elementi di "disturbo"

Ci sono vari bianconi, poiane, gheppi e persino l'aquila reale ma questo non sembra danneggiare le popolazioni di rettili.

Con questo non voglio negare il declino dei rettili in molte zone per motivi vari però è necessario fare molta attenzione a chi "dare la colpa"

Come ho già detto la teoria dei "nocivi" che distruggono la fauna è una bella storiella raccontata da cacciatori e pescatori [esempio: sono le faine e la volpe a distruggere la tal specie cacciabile!] che raramente è vera.

H



Modificato da - hierophis in data 13 febbraio 2008 13:39:42
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nicola
Utente Senior


Città: Castellana Grotte
Prov.: Bari

Regione: Puglia


2290 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 13 febbraio 2008 : 15:59:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Do i mie numeri sulla rarefazione dei rettili e anfibi.
80% è colpa dell'uomo per l'ingnoranza e le assurde superstizioni che ancora oggi vengono tramandate essatamente come si faceva nel medioevo...alla faccia dell'uomo super sapientone dell'2000.... Per poi aggiungere i pesticidi e la super attrezzatura agricoltura, i muri a secco che diminuiscono a vista d'occhio sostituiti da quintali di cemento.
Si potrebbe aggiungere ancora tanto fra tutti l'effetto serra
Non mi va di infierire ancora... posso dire che Aspis ha ragione quando dice che in Puglia stiamo davvero messi male x le nostre specie...





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Ogni essre vivente ha il diritto di vivere e di compiere il ciclo della vita.
Nicola Nitti.
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Flavia
Utente Senior

Città: Terni
Prov.: Terni

Regione: Umbria


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Tutti i Forum

Inserito il - 13 febbraio 2008 : 17:32:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di aspis:

Ok capo, messaggio ricevuto: meno parole e più fatti, possibilmente scritti e pubblicati!
Cara Flavia, questo è la sezione di forum che raggruppa erpetoamanti e chiaramente un pò di tifoseria è consentita!
Ma spiegami quesa cosa dei rapaci che sbattono contro le pale!
Spero non di giorno! Mi casca il mito dell'occhio di falco!
Sicuramente sarà durante le migrazioni notturne! O no?
A proposito, una coppia di bianconi nidificanti mangia circa 700 rettili in una stagione!!
Ti posso assicurare che invece ci sbattono di giorno soprattutto durante la predazione e soprattutto i giovani, infatti, durante la loro sequenza predatoria sembra che siano così concentrati sulle prede che possa capitare nei voli veloci e nelle impicchiate che possano urtare sulle pale o meglio le pale urtano su di loro...ovviamente le pale sono in funzione...ciò implica che le pale girano a velocità elevate...ora non ho con me il materiale ma se ti interessa ti scannerizzo dei documenti che testimoniano questo fatto. ci sono numerosi studi soprattutto in Florida, qui infatti il numero delle aquile è diminuito moltissimo proprio a causa delle pale eoliche.

Link



Flavia
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32993 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 febbraio 2008 : 19:10:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anch'io vedo preoccupante, più dell'aumento dei rapaci, soprattutto l'aumento dei corvidi, che del resto può provocare gli stessi danni alla popolazione dei rettili, soprattutto quando sono piccoli, e danneggia inoltre tutta la biodiversità di un ecosistema.
Voglio rincarare la provocazione. A carattere generale, secondo me, ci sono alcuni animali che sono diventati troppo numerosi, per una serie di cause di origine umana, tra cui la caccia prima e la soppressione della caccia poi, la produzione di rifiuti e l'agricoltura.
I corvidi, che prima erano cacciati come nocivi, ora sono protetti, e sono diventati un esercito, perché i corvidi prosperano grazie ai rifiuti e ai prodotti agricoli e, nel frattempo, non disdegnano le loro abitudini di predatori, specialmente saccheggiatori di nidi.
I gabbiani sono cresciuti di numero grazie alle discariche e ai prodotti ittici che i pescherecci ributtano in mare per non incorrere nelle multe riguardo alle misure minime, e anche loro insidiano tutti gli altri uccelli nidificanti perché predano uova e nidiacei.
I ratti, analogamente, sono cresciuti di numero grazie a rifiuti e prodotti agricoli e mangiano tanti piccoli animali che vivono sul terreno.
Le volpi prosperano grazie alle discariche e ai ratti e, a loro volta, predano tutti i mammiferi e anche gli uccelli che nidificano sul terreno.
Infine, citerei i cinghiali, che erano stati introdotti dalle associazioni venatorie per essere cacciati e, non avendo predatori naturali, sono cresciuti a dismisura e distruggono letteralmente il sottobosco mangiando tutto quello che trovano e danneggiando perfino il suolo.
Da non dimenticare i cani rinselvatichiti, che, grazie al buon cuore degli animalisti, prosperano indisturbati.
Secondo me, bisogna scegliere se vogliamo essere animalisti o ecologisti. Per essere ecologisti bisognerebbe autorizzare la caccia, a pagamento, alle specie in soprannumero o comunque ecologicamente dannose, individuate, per ogni territorio, da organi competenti. Meglio autorizzare i cacciatori, sotto stretto controllo, che incaricare dei guardiacaccia. Con i soldi dei permessi si potrebbero fare tante cose utili.

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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


1432 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 13 febbraio 2008 : 20:57:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le osservazioni di elleelle sono molto giuste e intelligenti...

La primavera scorsa, dopo anni di assenza dal Parco del Ticino pavese, mi sono trovato a fare una escursione in pianura con due amici. Sapete l'unico serpente che siamo riusciti a fotografare, in una campagna molto degradata, quale è stato? Una natrice tassellata.
E dove era? Nel becco di una cornacchia in volo!

A proposito di volpi, gustatevi queste immagini, prese dal libro: "Italia Natura" di Fulco Pratesi.
Riuscite a capire (scusate la brutta scannerizzazione) di che serpente si tratta? Le riprese sono state fatte in Piemonte, e il serpente è del tutto particolare: corpo a macchie, ventre grigio-azzurro... Sapete che serpente è ?


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Squilibri ecologici
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Modificato da - Zoroaster in data 13 febbraio 2008 20:58:29
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Emanuele
Utente V.I.P.

Città: Pistoia


292 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 febbraio 2008 : 08:49:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vedendo le dimensioni,la colorazione il modo in cui tenta di difendersi dalla volpe, direi Malpolon monspessullanus , so che è presente in Piemonte, però non ho idea di quale sia il suo status in questa regione, visto che 9 volte su 10 si sente parlare di lacertini liguri, ma la spedizione sull'isolotto si organizza
saluti
EMa
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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


1432 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 14 febbraio 2008 : 09:38:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Emanuele:

Vedendo le dimensioni,la colorazione il modo in cui tenta di difendersi dalla volpe, direi Malpolon monspessullanus , so che è presente in Piemonte, però non ho idea di quale sia il suo status in questa regione, visto che 9 volte su 10 si sente parlare di lacertini liguri, ma la spedizione sull'isolotto si organizza
saluti
EMa


Dovrei scannerizzare meglio le foto... solo per stupirvi ancora di più!
Il Maestro Silvio Bruno in effetti riporta il Malpolon per il Piemonte meridionale (sarebbe bello sentire Hiero e Paolo al proposito), ma io dubito che Malpolon possa essere presente in tale regione, perché ben conosco l'habitat e le abitudini del colubro in Liguria...
No. Il serpente in questione non è un Malpolon.

Sai cosa ti può portare sulla giusta strada?
Quarda bene la "pancia" del serpente mentre la volpe lo mordicchia: non noti delle evidenti angolature laterali delle piastre ventrali?



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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


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Inserito il - 14 febbraio 2008 : 11:50:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Io di serpenti non ne mangio..ma questo è un Colubro d'Esculapio!!


simo


Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


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Inserito il - 14 febbraio 2008 : 11:54:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di FOX:


Io di serpenti non ne mangio..ma questo è un Colubro d'Esculapio!!


simo


Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan



Brava Fox!!!

A proposito della variabilità cromatica di questa splendida specie, guardate questo esemplare greco:
Link

Il ventre grigio non dovrebbe essere caratteristica dello Z.lineatus?
Ma in Grecia, badate bene, vive solo Z.longissimus....




"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!"

Modificato da - Zoroaster in data 14 febbraio 2008 11:58:05
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