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ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento.
Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.

Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.


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 MAMMIFERI
 Tre orsi morti
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Marco Preziosi
Utente V.I.P.

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


114 Messaggi
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Inserito il - 09 ottobre 2007 : 10:27:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di giacomo73:

Oggi ho sentito la notizia che dall'esame dello sviluppo delle larve di mosche sarcofaghe rinvenute nei corpi degli orsi avvelenati, la morte risalirebbe a 20 giorni addietro ... vi risulta?
Se è così deduco che il radiocollare o era scarico o non era del tipo satellitare e che, in quest'ultimo caso, non venisse monitorato da 20 gg.


Dalle voci non confermate arrivatemi risulta che un orso, non so quale, sia morto a 20 giorni di distanza dagli altri, il che potrebbe far supporre che non si sia trattato di un solo animale avvelenato, a questo punto potrebbe avvalorarsi l'ipotesi inquinamento acqua.
In più risulta che Bernardo sia rimasto agonizzante per cinque giorni, il che escluderebbe la stricnina.

Marco
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Fred
Utente V.I.P.

Città: Monteverde

Regione: Umbria


454 Messaggi
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Inserito il - 09 ottobre 2007 : 10:43:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di tamata_2004:

[quote]Messaggio originario di valeriocav:

3 orsi morti.....
E pensare che ho passato il weekend sopra Civitella alfedena con altre 10 persone alla ricerca dell'orso...due giornate splendide
Sono distrutto....peccato non poterli prendere i responsabili di questi omicidi con le mie mani....vigliacchi infami!
Pagherete di quello che avete fatto..


valerio


sinceramente invece del carcere come pena preferirei che la condanna
faccia fare ai colpevoli manutenzione gratuita dell'area parco a vita!!! Per meglio dire manodopera gratuita
Il tutto si potrebbe esprimere con due parole (lavori forzati) ma non volevo utilizzare il termine.
è un vero peccato. e pensare che negli ultimi anni era stato avvistato pure sui Sibillini.
Effettivamente ci sono delle stime ufficiali sulla popolazione totale di orso bruno marsicano?


Federico
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valeriocav
Utente V.I.P.

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


227 Messaggi
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Inserito il - 09 ottobre 2007 : 14:09:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le più ottimistiche stimano 45-50 esemplari
Secondo altri non più di 20

valerio
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giacomo73
Utente V.I.P.

Città: lanciano
Prov.: Chieti

Regione: Abruzzo


420 Messaggi
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Inserito il - 09 ottobre 2007 : 17:22:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Confermo.
Si tratta, purtuttavia, di dati non affrancati da una verifica scientifica.
La stima di consistenza è uno degli obiettivi del Patom.
Boscagli (non so su quali dati) sostiene che ve n'è lo stesso numero degli anni trenta (quando sugli orsi sparavano un po' tutti). La cosa mi lascia un po' perplesso ...
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
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Inserito il - 09 ottobre 2007 : 17:29:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di giacomo73:

Boscagli (non so su quali dati) sostiene che ve n'è lo stesso numero degli anni trenta (quando sugli orsi sparavano un po' tutti). La cosa mi lascia un po' perplesso ...

Forse sarebbe da rapportare al degrado generale dell'ambiente e conseguente riduzione degli spazi e fonti alimentari disponibili, insieme ad altri pericoli antropici non direttamente correlati alla caccia (per esempio, frammentazione del territorio e necessità di attraversare strade e binari durante spostamenti)?

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)

Modificato da - lynkos in data 09 ottobre 2007 17:30:15
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marcospada
Utente Senior


Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


1392 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 ottobre 2007 : 17:52:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quello che non e' chiaro e' se le stime numeriche fatte recentemente con i dati del censimento genetico riguardano esclusivamente gli orsi presenti nell'area del PNALM oppure se riguardano gli orsi presenti nell'appennino centrale. Risultano accertate presenze di orsi nel parco della Maiella, nel parco Velino-Sirente, recentemente anche sui monti Ernici e Simbruini.
Se si parla di circa 40 orsi nel PNA e' probabile che un'altra decina siano "emigrati" il localita' dove trovano piu' cibo e si sentono piu' tranquilli, ovviamente a loro rischio e pericolo visto che devono attraversare territori non protetti (per quanto il termine "protetti" possa significare ormai qualcosa).

Marco
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Tre orsi morti

Modificato da - marcospada in data 09 ottobre 2007 17:53:01
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valeriocav
Utente V.I.P.

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


227 Messaggi
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Inserito il - 09 ottobre 2007 : 18:59:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Perchè non concentrare gli sforzi nella creazione di maggiori e più tutelati corridoi ecologici? mi sembra di aver letto a proposito un progetto molto interessante in germania, anche se forse non semplice da realizzare..
In questo modo si potrebbe evitare la frammentazione e l'impoverimento genetico di talune specie, ivi compresi gli orsi, ma soprattutto evitare l'attraversamento di luoghi non protetti da parte di animali in cerca di nuove aree, senza concentrare la presenza degli animali all'interno di un'area ristretta, incapace oltretutto di tutelare appieno le proprie specie...

valerio
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mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


4540 Messaggi
Micologia

Inserito il - 09 ottobre 2007 : 19:40:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi spiace Valerio,ma se ti riferisci a quello che è stato fatto in Germania...
vatti a vedere i costi,sommalo alla cultura ecologica nostrana e MOLTIPLICA per il potere politico dei verdi(o delle lobbyes ecologiche)in Italia.
Il risultato lo lascio immaginare a te...
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valeriocav
Utente V.I.P.

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


227 Messaggi
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Inserito il - 10 ottobre 2007 : 18:27:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Eppure la creazione di questi corridoi avrebbe notevoli vantaggi oltre che dal punto di vista ambientale, anche dal punto di vista di chi perde tempo/si diverte a fare politica, vale a dire quello economico....
Rimane un idea, ma forse hai ragione, mai realizzabile

valerio
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
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Inserito il - 11 ottobre 2007 : 07:21:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
(ANSA) - PESCASSEROLI (L'AQUILA), 10 OTT - "Per primo, adottando cautela nella tempistica - prosegue [Il direttore del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, Aldo Di Benedetto] - ho annunciato che siamo di fronte ad un fenomeno di eco-terrorismo di inaudita gravita, pianificato e organizzato da soggetti spregiudicati, i cui interessi economici collidono con il rispetto delle regole, delle norme e della convivenza civile, non solo della convivenza con orsi e lupi."

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)
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argonauta
Utente Super


Città: Guidonia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Biologia Marina

Inserito il - 11 ottobre 2007 : 08:36:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per completezza di informazione allego la dichiarazione completa di Aldo di Benedetto, direttore del parco Nazionale d'Abruzzo, rilasciata all'agenzia ANSA

Il direttore del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, Aldo Di Benedetto, definisce ''poco verosimile'' l'ipotesi che indica la morte di tre orsi, avvenuta nelle scorse settimane, come una ''strage annunciata'', in reazione alle incursioni dell'orso Bernardo nei centri abitati della Valle del Giovenco. ''I sindaci dei Comuni di Ortona dei Marsi e Bisegna - riferisce Di Benedetto - hanno dimostrato grande disponibilita' gestendo, insieme alla Direzione del Parco, le incursioni degli orsi a garanzia dell'ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini. Per di piu' l'Ente Parco ha messo a disposizione recinti elettrificati, porte di sicurezza per pollai e altre strutture per tutelare quelle piccole, ma importanti attivita' agricole e di allevamento''. ''Per primo, adottando cautela nella tempistica - prosegue Di Benedetto - ho annunciato che siamo di fronte ad un fenomeno di eco-terrorismo di inaudita gravita, pianificato e organizzato da soggetti spregiudicati, i cui interessi economici collidono con il rispetto delle regole, delle norme e della convivenza civile, non solo della convivenza con orsi e lupi''. Gli incendi appiccati la scorsa estate - secondo il direttore del Pnalm - proprio in una zona limitrofa a dove si e' verificata la strage di animali, ''erano un segnale di avvertimento che annunciava un attacco mortale all'istituzione Parco, ai suoi animali simbolo, ma anche alla tranquillita' sociale degli abitanti del luogo da sempre rispettosi della fauna selvatica''. Di Benedetto ha aggiunto che ''esistono laboratori specializzati e personale qualificato che sta accertando, con scrupolo, le cause di morte sia degli orsi e lupi sia dei cinghiali e degli altri animali domestici coinvolti nella carneficina. Per questo - dice - spettera' a loro farci conoscere, quando lo decidera' la magistratura, le cause di questo deplorevole fenomeno''. (ANSA).

Mario

Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima?
(Victor Hugo)

Modificato da - argonauta in data 11 ottobre 2007 08:42:37
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lynkos
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Inserito il - 11 ottobre 2007 : 08:38:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Mario, anche se avevo incluso il collegamento alla dichiarazione sul sito dell'ANSA proprio per quello .

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)
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argonauta
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Biologia Marina

Inserito il - 11 ottobre 2007 : 08:45:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di lynkos:

Grazie Mario, anche se avevo incluso il collegamento alla dichiarazione sul sito dell'ANSA proprio per quello .

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)


Ti chiedo scusa Sarah non vevo notato il collegamento, ho pensato erroneamnete che avessi estrapolato solo un passaggio.
e
Mario

Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima?
(Victor Hugo)

Modificato da - argonauta in data 11 ottobre 2007 08:49:07
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lynkos
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Inserito il - 11 ottobre 2007 : 08:46:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tranquillo, meglio metterlo due volte che nessuno .

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)
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theco
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Inserito il - 11 ottobre 2007 : 10:09:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una posizione che mi sembra emergere da più interventi è quella che vuole sottolineare una giustificazione all'impatto umano sulla natura (eventi criminali a parte, si intende), basandosi sul valore della cultura, intesa come risorsa da tutelare.

La pastorizia e la sua cultura, la caccia e la sua cultura, ecc.

La cultura... che sarà mai?

Io direi un insieme di sentimenti verso il mondo che ci deriva dal passato e che ci permette di identificarci in un gruppo.
Fino a qui niente di male, a tutti piace trovare in se stessi un po' dei propri padri e a tutti piace sentirsi parte di una qualche identità collettiva.
Comincio invece ad avere qualche problema quando la cultura viene invocata a sostegno delle scelte sul futuro.

La caccia, per esempio, ha seguito per lungo tempo un percorso auto-giustificativo basato sull'idea: "mio nonno si comportava così, quindi è giusto e sacro che anch'io mi comporti così, fa parte della mia cultura".
Per la pastorizia il discorso non è molto diverso, però a differenza della caccia che è solo un'attività di svago, nè più nè meno del bowling, il discorso sulla pastorizia è molto più complesso, perchè tocca direttamente il vivere di quella gente.

Ho qualche spunto di riflessione da suggerire a chi ritiene di invocare la propria cultura come faro delle proprie scelte in materia ambientale:

1. La natura è una sola per tutti, la cultura invece è soggettiva: tu puoi trovarti rappresentato dal carro abbandonato dagli avi in una grotta, io posso trovarmi rappresentato dall'esistenza di una grotta in cui nessun avo è mai riuscito a metter piede.
E anche all'interno dello stesso gruppo culturale esiste una dimensione spaziale e temporale della cultura:
- fino dove vado indietro nel tempo? mi riconosco nelle abitudini del pastore del secolo scorso o vado più indietro?
- fino a dove mi allargo nello spazio? qualcuno ha scritto 'tenetevi gli orsi a casa vostra', ma dove arriva la mia casa naturale: fino alla recinzione con il vicino di casa o ricopre il mondo intero?
Non esiste la cultura giusta e univoca (altrimenti Islam e mondo occidentale andrebbero d'accordo), esiste solo la faticosa possibilità di far convivere tra loro gli infiniti punti di vista.

2. Se ti richiami ad una determinata cultura devi farlo fino in fondo, se invece selezioni solo gli aspetti di quella cultura che ti fanno comodo, allora stai compiendo un'azione ipocrita.
Se davvero la caccia è un'attività di recupero culturale, anzichè un semplice divertimento, allora va recuperata per quello che era.
A caccia ci vai a piedi o in bicicletta, non in 4x4; dovresti usare l'arco o un bel fucile ad avancarica con un colpo solo, anzichè le armi odierne; dovresti uccidere solo ciò che consumi e consumare tutto ciò che uccidi, insomma dovresti davvero fare come faceva il tuo avo.
Altrimenti prova con il bowling e lascia perdere la cultura, non fosse altro che per rispetto verso il tuo avo.
Altrettanto ipocrite trovo che siano le giustificazioni 'ecologiche' della caccia. Certamente all'interno dei parchi è difficile ricreare equilibri trofici tra le popolazioni animali: troppi ungulati perchè mancano i predatori, troppi orsi perchè nessuno li preda, ecc.
Ma in tutto ciò cosa c'entra la caccia? se si dovesse rendere necessaria una penosa operazione di selezione sarebbe compito per specialisti, non certo per cacciatori.
Stimo gli ormai rarissimi cacciatori che dicono semplicemente 'io vado a caccia perchè mi diverte farlo'.

3. La cultura naturalistica del passato ha portato ai disastri che, pur con sfumature interpretative diverse, sono sotto gli occhi di tutti. Alzi la mano se qualcuno ritiene che storicamente la cultura umana abbia complessivamente arricchito il mondo naturale.
Di fronte a questo tipo di convinzione è scellerato invocare la cultura del passato per ipotecare le scelte future. La cultura non è come il DNA che una volta che ce l'hai te lo tieni, per fortuna siamo dotati di raziocinio, che dovrebbe servire anche a mettere in discussione il passato per migliorare il futuro.
Anche questa operazione è cultura.

Ciao, Andrea
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lynkos
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Città: Sant'Eufemia a Maiella
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Inserito il - 11 ottobre 2007 : 10:52:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Andrea... non ho più parole, perché le mie le hai appena scritte tutte .

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)
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argonauta
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Biologia Marina

Inserito il - 11 ottobre 2007 : 10:59:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Andrea le tue analisi sono di una eccelsa lucidità e le tue argomentazioni inconfutabili dovrebbero far riflettere parecchi. Purtroppo è vero il detto "Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire".

Mario

Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima?
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Modificato da - argonauta in data 11 ottobre 2007 11:02:48
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u / c
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Inserito il - 11 ottobre 2007 : 12:03:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:
io posso trovarmi rappresentato dall'esistenza di una grotta in cui nessun avo è mai riuscito a metter piede.


...ne sei sicuro?! non c'è grotta accessibile nel corso dei secoli che non sia stata abitata dall' Homo.....
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theco
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Inserito il - 11 ottobre 2007 : 12:26:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tartagnan:


...ne sei sicuro?! non c'è grotta accessibile nel corso dei secoli che non sia stata abitata dall' Homo.....


Giusto, aggiungo anche che non c'è grotta accessibile nel corso dei secoli che non sia stata abitata dall'orso...

Tartagnan, facendo quell'esempio stavo seguendo il tuo pensiero, quando sostieni che in Italia centrale ci sono vaste aree incontaminate (spero di non avere confuso l'autore di quell'intervento) e quindi ho immaginato una grotta all'interno di queste aree.

Ma allora, secondo te, ci sono o no in Italia le zone dove l'uomo non ha mai messo piede? o che comunque sono oggi esattamente come sarebbero se l'uomo non fosse mai passato?

Io credo che qualunque ambiente, per quanto bello e protetto, non possa definirsi incontaminato se si trova a meno di qualche decina di chilometri da una strada o da un insediamento umano.

Ciao, Andrea
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u / c
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Inserito il - 11 ottobre 2007 : 14:30:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dovete capire che l'Homo è parte integrale della Natura, non viene da un'altra dimensione, e ha ora lo stesso valore di fattore riducente delle Specie e di speciazione dell'Ultima Glaciazione oppure siamo in una fare di reiquilibrio dopo la grande mutazione climatica e l'esposione democrafica è una piccola fase di picco.

La Terra ha passato vari periodi di crisi, asteroidi, cambiamenti dell'asse, variazione dell'attività solare e dell'orbita, eruzioni vulcaniche ecc.

Vi lamentate dell'orso ma che fine hanno fatto gli elefanti nani e altri animali che popolavano la penisola e le isole di allora?

Sono fattori imponderabili ma ineluttabili, noi siamo figli di questo pianeta e il fattore di casualità ha voluto che divenissimo invasivi e distruttivi quanto questa variazioni, prima o poi passerà..Noi ragioniamo in termini che geologicamente sono frazioni di secondo...

Se cominciate a ragionare avendo ben chiaro questo concetto potremmo studiare il problema per quello che è e non per quello che vorremmo fosse....

Modificato da - u / c in data 11 ottobre 2007 15:17:03
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