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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento. Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.
Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.
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Autore |
Discussione |
zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1949 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 13:20:29
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be consentimi di dire che molti di noi sono prigionieri, ma non tutti. possiamo essere prigionieri solo di noi stessi (inteso come specie), ma noi possiamo imprigionare tutti gli esseri della terra. noi decidiamo quanti ne devono vivere, noi decidiamo quanti boschi devono abitare, noi decidiamo perfino cosa devono mangiare.
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giuliano petreri |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 05 ottobre 2007 : 14:09:54
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| Messaggio originario di zulo:
be consentimi di dire che molti di noi sono prigionieri, ma non tutti. possiamo essere prigionieri solo di noi stessi (inteso come specie), ma noi possiamo imprigionare tutti gli esseri della terra. noi decidiamo quanti ne devono vivere, noi decidiamo quanti boschi devono abitare, noi decidiamo perfino cosa devono mangiare.
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giuliano petreri
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Scusa Giuliano, ma non ti sembra di avere una visione un po' troppo pessimistica della realtà? Che il mondo sia pianificato non c'è dubbio però non credo che siamo arrivati a questo punto.
Ti consiglio una buona lettura Eco-economia : una nuova economia per la terra / Lester R. Brown ; prefazione di Gianfranco Bologna Roma : Editori riuniti, 2002
L'ho consigliato ai miei studenti, per la parte generale del corso affinché abbiamo una visione del giusto rapporto uomo - economia - ecologia
Alessandro PD
Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 14:20:48
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E' interessante la posizione di Sarah, vale la pena approfondirla.
Mi pare di capire che Sarah sostenga che, in determinate aree protette, la priorità nelle scelte di politica del territorio debba essere la natura, tutto il resto è importantissimo, da affrontare con la massima attenzione e serietà, ma la priorità resta la salvaguardia di natura e biodiversità.
Credo di potere aggiungere che ciò significhi la necessità e l'obbligo per tutti di percorrere ogni possibile via di compromesso tra interessi contrastanti, a condizione che non venga meno l'interesse prioritario, che comunque deve prevalere ogni qual volta non sia possibile individuare soluzioni alternative soddisfacenti.
Tutto qua, è un pensiero molto semplice e lineare, come mai le cose non vanno così?
Ciao, Andrea |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 15:19:16
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Eh sì Andrea, con la tua solita maestria, sei riuscito a distillare l'essenza del mio discorso in poche parole. Solo che secondo me, dovrebbe essere applicato a tutte le aree protette... altrimenti che Brassica oleracea stiamo proteggendo!?
Sarah
"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould) |
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MAGNO
Utente V.I.P.
Città: FAENZA
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
135 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 15:25:45
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| Tutto qua, è un pensiero molto semplice e lineare, come mai le cose non vanno così? |
Io penso che le cose non vadano così per un fatto di mancanza di PASSIONE.
Se per ogni ora di intervento sul territorio dobbiamo pagare l'agente del CFS, il forestale che pianta il melo, l'operaio che mi alza la rete elettrificata, o mi pulisce un fosso ecc.ecc.. non ci stiamo più dentro! Manca il volontariato, o comunque la possibilità di svolgerlo rivolto verso la natura. Stiamo leggendo tutti in questi giorni che il PNA è sotto organico, se fosse possibile, sapete quanta gente come noi sarebbe disposta a dare una mano anche in lavori di bassa manovalanza? Poi magari sto sragionando, ma ho visto volontari in altri ambiti fare dei miracoli! |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 15:40:58
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Nel PNA non so com'è la situazione. Ma in una riserva statale della mia conoscenza, qualche anno fa dopo un incendio devastante, un gruppo di volontari coordinati dal WWF hanno offerto di ripiantare la zona gratis. La reazione era decisa. Non si può fare. Perché? Boh! Lo lascio alla vostra fantasia. Comunque, se c'è un minimo di libertà di movimento, una piccola apertura per chi vuole fare invece di solo parlare, ci sarò in prima linea, a qualsiasi costo.
Sarah
"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould) |
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argonauta
Utente Super
Città: Guidonia
Prov.: Roma
Regione: Lazio
6664 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 15:46:24
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| Messaggio originario di lynkos:
Eh sì Andrea, con la tua solita maestria, sei riuscito a distillare l'essenza del mio discorso in poche parole. Solo che secondo me, dovrebbe essere applicato a tutte le aree protette... altrimenti che Brassica oleracea stiamo proteggendo!?
Sarah
"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)
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E' evidente che molte teste di Brassica oleracea non hanno ancora capito che le aree protette, se si vogliono considerare davvero tali, devono essere protette fino in fondo anche a costo di provvedimenti impopolari.
Mario
Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima? (Victor Hugo) |
Modificato da - argonauta in data 05 ottobre 2007 15:53:53 |
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u / c
Utente Cancellato
Città: .
0 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 16:08:55
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| Messaggio originario di argonauta: devono essere protette fino in fondo anche a costo di provvedimenti impopolari.
Mario |
Sì ma quanto impopolari, tanto che al prossimo giro gli orsi avvelenati non saranno 3 ma 6?! Tutto va fatto con equilibrio, non si possono imporre scelte estreme a gente che abita da sempre quei posti. Basterebbe applicare le leggi e regolamenti che già esistono e smetterla di ingozzarsi di denaro pubblico. |
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maxthewildcat
Utente V.I.P.
Città: roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
303 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 17:11:47
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6"......) è assurdo rischiare una multa per salire su qualche cima che è stata inopinatamente chiusa all'escursionismo e trovare gente che sale impunita (perché non vi è controllo) in val di rose con a fianco, slegato, un pastore tedesco che corre dietro ai camosci;......."
non posso che tristemente confermare queste e tutte le altre parole del post in questione, io stesso la scorsa estate e IN COMPAGNIA DEI GUARDIAPARCO, ho visto frotte di turisti in Val di Rose, Jannaghera, val fondillo e dintorni con cani sciolti al seguito.....
confermo comunque che la zona di ritrovamento degli orsi è fuori dai confini del parco, ciò non toglie nulla alla gravità del crimine compiuto; è storia (triste) di questi ultimi anni la discussa gestione del PNA, e colloquiando amichevolmente con i guardiaparco durante l'estate scorsa, ho constatato che effetivamente l'organico è drasticamente sottodimensionato; per altro, parlando anche con un ufficiale della polizia provinciale della provincia dell'AQ, credo di aver capito che la sorveglianza e la prevenzione di alcuni reati in materia ambientale spetti a quest'ultimo corpo, e non ai guardiaparco; tra le tante inefficienze della macchina statale, credo che anche spezzettare in tanti corpi diversi gli organi di polizia, con confuse sovrapposizioni di ruoli e compiti, non contribuisca certo al funzionamento ottimale.
se mi consentite una considerazione a margine, un po' fuori tema: basta guardare (vergognandosene) le orribili condizioni in cui sono tenuti e gestiti gli esemplari di orsi e il lupo allo ZOO di Pescasseroli (altro che centro di accoglienza del Parco), per farsi venire la depressione, nel migliore dei casi;
ultima cosa: ieri a Geo&geo, ospite Fulco Pratesi, in collegamento telefonico un rappresentante dell'autorità giudiziaria della regione abruzzo (non ne ricordo il nome): ebbene, si è sentito chiaramente che nel caso il responsabile dell'avvelenamento dei 3 orsi e dei 2 lupi venga catturato, bisognerà addosargli svariati capi di imputazione, tra cui quello di inquinamento del suolo, e altri quanto mai variegati e diversi tra loro, per SPERARE CHE SI FACCIA QUALCHE MESE DI CARCERE...!!!
chiaro il concetto? attualmente questo che io ritengo un crimine orribile, dal punto di vista legislativo è considerato meno grave del furto di una mela....
ecco perché, secondo me, pur se non ne condivido lo spirito, bisogna far sì che i reati di natura ambientale vengano sempre più quantificati dal punto di vista ECONOMICO, altrimenti, nella testa dei milioni di italiani che vivono di calcio, grande fratello, isola dei fumosi etc etc (e che sono la maggioranza degli italiani), questi concetti di salvaguardia non entreranno mai....
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maxthewildcat
Utente V.I.P.
Città: roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
303 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 18:08:13
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mi correggo, l'area di ritrovamento indicata è lungo il sentiero che parte dal rifugio del Diavolo e si inoltra all'interno verso ovest, a cui si accede lungo la strada che collega Gioia dei Marsi a Pescasseroli, e quindi è assolutamente all' interno dei confini del parco... |
Modificato da - maxthewildcat in data 05 ottobre 2007 18:08:46 |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 18:10:08
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Continuo a ripetere che è inutile e controproducente dare la colpa ad una delle parti coinvolte, perché entrambi sono il prodotto della stessa società e degli stessi (non)valori. Riconoscono le stesse regole (anche se dalla parte opposta), giocano lo stesso gioco. E' della società la colpa per l'uccisione degli orsi, gli incendi, gli altri scempi ambientali che ci avviliscono giorno dopo giorno, la mancanza di controlli, la malgestione, il malutilizzo di soldi pubblici, i tentativi della gente di evadere i controlli e (da buoni furbi) "giocare" il sistema delle ricompense e agevolazioni, le ipocrisie politiche, la corruzione, la negligenza, la brutalità, l'indifferenza, le pene derisorie, la strumentalizzazione dalla media... (devo continuare?). E' il brutto è che i cosiddetti "paesi in via di sviluppo" guardano attentamente verso Europa (e gli Stati Uniti) per un modello da seguire verso il nostro stesso ambito benessere/rovina. La risposta? Non so, ma sento sulla pelle che il momento per parlare di "equilibrio" è passato da un bel po'.
Sarah
"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould) |
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MAGNO
Utente V.I.P.
Città: FAENZA
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
135 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 18:10:48
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maxthewildcat sarei d'accordo con te se fossi sicuro di creare problemi economici a tutti i colpevoli... Nel senso che se il colpevole è molto ricco pagherà subito senza tanti problemi. Invece, al contrario, uno molto povero chissà se pagherà mai. Bisogna agire sulla limitazione della libertà del colpevole, e non parlo esclusivamente di prigione! Per esempio ai conducenti di veicoli si ritira o si revoca la patente; Ai cacciatori si ritira o si revoca la licenza di caccia; Penso che azioni di questo tipo agli italiani che hai citato prima sia un bel regalino oltre alla multa!
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zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1949 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 20:41:19
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| Messaggio originario di Alessandro:
| Messaggio originario di zulo:
be consentimi di dire che molti di noi sono prigionieri, ma non tutti. possiamo essere prigionieri solo di noi stessi (inteso come specie), ma noi possiamo imprigionare tutti gli esseri della terra. noi decidiamo quanti ne devono vivere, noi decidiamo quanti boschi devono abitare, noi decidiamo perfino cosa devono mangiare.
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giuliano petreri
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Scusa Giuliano, ma non ti sembra di avere una visione un po' troppo pessimistica della realtà? Che il mondo sia pianificato non c'è dubbio però non credo che siamo arrivati a questo punto.
Ti consiglio una buona lettura Eco-economia : una nuova economia per la terra / Lester R. Brown ; prefazione di Gianfranco Bologna Roma : Editori riuniti, 2002
L'ho consigliato ai miei studenti, per la parte generale del corso affinché abbiamo una visione del giusto rapporto uomo - economia - ecologia
Alessandro PD
Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori
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ovviamente la mia era una riflessione molto pessimistica dei rapporti tra alcuni esseri umani con alcuni animali, ovviamente ci sono dei limiti che sarebbe impensabile superare, e che per fortuna non vengono superati. per fortuna il 90% degli esseri umani sono sensibili alle problematiche naturali, dentro, ma molto dentro. ieri ho letto un post da qualche parte del forum in cui si diceva: se ogni persona che passa davanti a un cumulo di bottiglie abbandonate nel bosco ne raccogliesse una, bastano dieci persone per togliere dieci bottiglie. il fatto è che troppo spesso chi si affaccia alla natura per la passegiata domenicale, in gran parte dei casi sono propio loro che abbandonano li le bottiglie. se a me vola via una busta di plastica spinta dal vento, mi getto in un burrone per raccoglierla, il mio vicino di casa invece se ne frega. però poi fa l'indigniato davanti al cumulo di immondizia. "se se ne frega il comune perche mi devo impicciare io". ricominciamo coi "per fortuna". per fortuna che ci sono persone che, chi più chi meno, si sforzano di dare una mano, nei limiti concessi dalle istituzioni, come ha giustamente fatto notare sarah. per fortuna che c'è ancora qualche buon cuore che vigila sui soprusi che vengono fatti ai danni della natura, però sempre nei limiti concessi dalle istituzioni, quelle istituzioni che ci dicono cosa è giusto e cosa no, attraverso mezzi a volte piuttosto effimeri e subliminari, come quì è stato gia fatto notare. questo intendevo con quella frase.
Link
giuliano petreri |
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zulo
Utente Senior
Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1949 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 ottobre 2007 : 21:44:09
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comunque ho deciso di andare all'incontro del wwf, scatterò alcune foto e vedrò come viene gestito il rapporto coi "locali" dai rappresentanti del popolo naturalista.
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giuliano petreri |
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mauretto
Moderatore
Città: pergine valsugana
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
4540 Messaggi Micologia |
Inserito il - 06 ottobre 2007 : 03:19:27
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Ciao di nuovo,mi spiace intervenire per dissentire da molti ma volevo far presente un mio punto di vista. Quando si parla del rapporto tra economia ed ecologismo,si entra in terreni melmosi... Pare che l'idea sia ancora(lo sarà sempre?)di associare la tutela del territorio come possibilità economica,la si sponsorizzi in questo senso,si sottolineino vantaggi per residenti e non,la possibilità di guadagno possibile. Si studia a fondo ogni soluzione perchè economia e natura possano coesistere:tutto questo può essere lodevole se fatto in buona fede,ma la sostanza è che il ragionamento ha un errore di fondo:la natura così confinata a piccole isole è troppo fragile,in moltissime zone del mondo(in Italia praticamente ovunque,non sono esperto in materia ma credo che a parte l'Umbria e poche saltre zone ci sia davvero poco di esteso e lasciato davvero a se stesso)non credo esistano nemmeno esempi di natura vergine o comunque quasi esenti da effetti antropici. Già così in Italia siamo messi male,ormai anche solo fare una strada mette a repentaglio ecosistemi interi,specie endemiche eccetera. Cosa dobbiamo fare quindi?ci tocca tenerci stretti il poco(ragazzi,parliamoci chiaro la natura in italia è poca)che abbiamo,e sperare che la sorte sia incredibilmente benevola e assista tutto questo per sempre. I pascoli,ad esempio,sempre a tutelarli,economia e cultura,tante cose(in parte vere),ma non si può e non si deve farli passare come cose ecologiche,magari associandole al loro fascino agreste,ad immagini antiche(o forse antiquate...)di amabili pastori dai grandi baffi con pipa fumante,cartolina della natura per l'abitante dell'hinterland cittadino. è falso far passare questa immagine,come del resto è falso far passare come natura incontaminata un parco naturale in cui senza fucile non si riesce a tenera a bada il numero degli ungulati. Se si tenesse alla verità,la pubblicità dovrebbe essere:"guardate bene perchè questo è tutto quello che ci è rimasto,una sorta di grande fratello del selvatico dove si cerca di puntellare alla bell'e meglio quella struttura evanescente che ci ostiniamo a chiamare natura selvaggia". Come ho già detto,per molti cittadini la natura tipo è la campagna senese:"cos'hai fatto quest'estate?" "sono stato in toscana in mezzo alla natura,bellissimo!!" io rimango dell'idea che con questa superficie di non antropizzato in Italia non c'è proprio nulla da stare allegri,e che la vera svolta culturale debba gioco forza essere quella di sviluppare una sorta di diritto per forme di vita "non umane",se così non sarà tant auguri di pronta guarigione e di ritorno alla realtà a chi è fiducioso che le cose possano migliorare. la tutela della natura dovrebbe essere in perdita per forza,perchè servirebbe sottrarci la possibilità di sfruttarla e servirebbe anche aumentare la superficie tutelata(e di parecchio),cosa attualmente IMPOSSIBILE,tanto che solo a dirla o teorizzarla si viene presi per integralisti o pazzi. rimango dell'idea che senza una rivoluzione radicale non si vada da nessuna parte,con quest'andazzo si può solo mitigare il problema,per fare un macabro paragone è come aiutare un malato con prognosi infausta ad allungare la sua vita già segnata. |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 ottobre 2007 : 07:27:27
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Mauro, mi sembra che tu e io siamo pienamente d'accordo.
Sarah
"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould) |
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ecolab
Moderatore
Città: lucera
Prov.: Foggia
Regione: Puglia
634 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 ottobre 2007 : 10:33:33
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Mi sono letto con estrema avidità tutti i vostri post. Non voglio entrare nel merito di chi ha ragione di più o di meno, non è questa la mia intenzione e non credo che porterebbe a qualche risultato. Però, analizzando quanto ciscuno scrive (di solito frutto di esperienze e di approfonditi ragionamenti), mi vengono sù alcune domande che vorrei condividere con voi. Non è che con i Parchi abbiamo sbagliato tutto? Ovvero: che cosa dovrebbe essere un Parco e che cosa è davvero? Se per tutta la mia vita non ho seguito la via sbagliata, mi sembra che un Parco, così come qualsiasi area protetta, sia una Istituzione a salvaguardia dela natura. Ciò, almeno, è quello che si evince dal significato steso di "area protetta" e, sempre se non sbaglio, è ciò che dovrebbe essere un Parco. Se però mi guardo un po' intorno, nei nostri parchi, attualmente, si parla troppo spesso di tutt'altro: sviluppo turistico, economia, ecc. Mi sembra che siamo di fronte ad una deriva per cui l'obiettivo principale di un'area protetta sia diventato invece l'obiettivo secondario e, fra le righe, colgo un messaggio: qui si protegge la natura .... se non va contro le necessità dei residenti. in altre parole, il tutto mi sembra diventato un'agenzia di promozione turistica ed economica. Perché? Forse perché i vari Direttori hanno paura a dire a chiare lettere che in alcune zone del nostro territorio non è la natura ad essere sottoposta all'uomo ma il contrario? Purtroppo in Italia non abbiamo aree ove non sia presente l'uomo e allora la tutela dell'ambiente si scontra sempre con il legittimo diritto dell'uomo di fare reddito. Quindi, per una comprensibile ricerca di facili consensi, tolleriamo troppe cose, illudendo il residente che tutto sia più o meno permesso in nome della sua "sopravvivenza" o "benessere" e, allorché decidiamo che è il caso di tirare un po' i freni, immediatamente si innesca la contestazione che porta, in alcuni casi, agli episodi di cui stiamo discutendo. Sia ben chiaro: non sto dicendo che per proteggere la natura dobbiamo affamare l'uomo, sto cercando solo una spiegazione a queste assurdità a cui assistiamo. Però, se le cose stanno veramente così, c'è da chiedersi se non è il caso di rivedere un attimo il concetto di parco, il significato di questa istituzione, la compatibilità di alcuni Direttori con la loro funzione, ma soprattutto il sistema di comunicazione e di "sensibilizzazione" delle popolazioni residenti. scusate la lunghezza. Quando i dubbi frulano nel cervello e le domande si affollano, è facile diventare prolissi. a presto giampaolo |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 ottobre 2007 : 10:41:05
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Anche con te, Giampaolo, mi trovo interamente d'accordo e visto che sei uno dei pochissimi veri "professionisti" nel forum, lavorando per mestiere sul territorio quindi in contatto quotidiano con la realtà di entrambi le parti, le tue parole hanno per me un peso doppio.
Sarah
"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould) |
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giacomo73
Utente V.I.P.
Città: lanciano
Prov.: Chieti
Regione: Abruzzo
420 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 ottobre 2007 : 11:49:28
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mi correggo, l'area di ritrovamento indicata è lungo il sentiero che parte dal rifugio del Diavolo e si inoltra all'interno verso ovest, a cui si accede lungo la strada che collega Gioia dei Marsi a Pescasseroli, e quindi è assolutamente all' interno dei confini del parco...
Lo immaginavo! Lì, infatti, più volte ho incontrato orsi e dei pastori (stranieri) dei quali non mi fidavo nell'avvicinarmi da solo con mia moglie (l'isolamento e la vita rude può spingere a brutti scherzi). Ovviamente, lì non mi sono mai sentito tutelato da nessun guardiaparco. Avevo, però, paura dell'uomo, non degli animali selvatici! In quella stessa zona, poi, c'è sempre stato un grosso transito di lupi ed è sempre stato facile trovare resti di pecore sbranate dai medesimi.
Devo aggiungere, all'argomento, che i grifoni reintrodotti nel parco velino-sirente sono stati quasi tutti avvelenati ed anche lì sono stati avvelenati nel tempo 3 o 4 orsi, che hanno rosicchiato carogne destinate ai lupi.
Quanto al rapporto area protetta - uomo, voglio ricordarvi che la struttura della l. 394/91, ricalcata sul sistema del NPS americano impone la preminenza dell'interesse naturalistico su ogni attività umana. E, quindi, la legge è fatta bene, ma è forse per questo che a distanza di 17 anni ancora non è stata mai applicata per intero in nessuna area protetta italiana. La stessa legge, poi, consente l'esercizio di ogni attività economica eco-compatibile con l'interesse primario e prevalente della protezione della natura e, addirittura, il sostentamenteo del parco a favore di quelle attività antropiche che ne costituivano l'essenza storica. Ebbene, la pastorizia è scoparsa al 90% su tutto il territorio del parco, rimanendone ristretta ai confini. E questo è un bene perché molte specie selvatiche hanno riconquistato posti prima destinati ai greggi ed inoltre è finito il taglio dei boschi per i pascoli (l'Abruzzo prima dell'esplosione della pastorizia era veramente ricco di boschi oggi è quasi tutto "pelato"). Però deve riconoscersi che la pastorizia rappresenta (oltre alla più eco-compatibile delle attività umane) una grande tradizione storica e culturale che, in tutto il mondo, non può scomparire. Semplicemente, secondo la l. 394/91, allorquando (per posizione, dimensione ecc.) non confligge con il primario interesse naturalistico, può anche essere protetta e sovvenzionata dall'ente parco. E' quest'ultimo anello della catena che dobbiamo verificare come sia stato gestito. I pastori di prima sapevano bene che fosse utilissimo pagare un tributo all'orso per le pecore (assolutamente esiguo). Il problema era dei lupi. I lupi devono mangiare gli animali selvatici non le pecore. Conosco un caso di un uomo sugli ottant'anni ancora traumatizzato: aveva fatto debiti a non finire per arrivare a trecento pecore. Nel '75, poi, una decina di lupi han fatto un massacro: se ne sono salvate una manciata. Ho visto le foto: impressionante. Ed erano lupi, perché è riuscito ad atterrarne uno, spaventato che si accanissero anche su di lui. Poi ha avuto più di dieci anni di problemi per quei debiti, senza l'aiuto di nessuno. In croazia i lupi, quando prendono il vizietto di assalire il bestiame (nei luoghi dell'uomo non in quelli del lupo), vengono alimentati nei loro luoghi con animali selvatici abbattuti per l'occasione, spaventati con spari, proiettili di gomma ed altri sistemi ottici, olfattivi ed acustici di dissuazione e solo in casi estremi qualcuno viene abbattuto alla presenza di altri, o ferito a sale o a pallini: i canidi imparano a non rimetterci la pelle! Infine il bestiame viene risarcito a prezzi di mercato.
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u / c
Utente Cancellato
Città: .
0 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 ottobre 2007 : 17:09:43
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| Messaggio originario di mauretto: in Italia praticamente ovunque,non sono esperto in materia ma credo che a parte l'Umbria e poche saltre zone ci sia davvero poco di esteso e lasciato davvero a se stesso |
Se vuoi posso farti partire da Tivoli (quasi periferia di Roma) fino al Gran Sasso senza farti incontrare un insediamento urbano o pratiche agricole..
Puoi scegliere se il percorso nella Sabina o verso Subiaco così ti faccio fare la conoscenza di alcuni conventi rupestri fondati da San Benedetto, tagliamo per la Santissima Trinità, dove da piccolo vidi il mio primo lupo (era morto) , volendo ti faccio svoltare verso Cassino e da lì facciamo una capatina in Molise per tornare nella Marsica, aggirare il Fucino, tagliare per il Sirente, vedre il lago rosato della Duchessa e poi scendere passando per Rocca Calascio e arrivare sul Corno.
Un mio amico afferma che si può arrivare quasi a Pescara passando per zone incontaminate.
Oppure un giretto nella Tofa nelle zone dove L'Aeronautica Militare lancia senza viveri i piloti per fare il corso di sopravvivenza.. Mio cognato pilota l'ha dovuto fare e si è arrostito una lucertola dalla fame....
Lynkos non recriminare per questo pasto, la predazione diretta di animali selvatici è una delle cose più normali per quelle cività che più sono in equilibrio con la natura, come gli aborigeni a cui sicuramete idealamente ti senti vicina e a cui voresti che ci ispirassimo per migliorare la nostra società.
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