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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
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maremmano
Utente V.I.P.

Città: istia d'ombrone
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 12 ottobre 2014 : 18:23:16 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

da tanto tempo ho queste pietre,forse 20 anni,un mio amico mi disse che era arenaria con la selce non ancora formata,sono abituato a vedere la selce rosa,quella che gli etruschi o civiltà ancora prima ci facevano gli attrezzi da caccia o da lavoro(ne trovavo tante da ragazzo), diaspro giusto?.
mi piacerebbe capire meglio,sapere,di queste pietre, dunque, la parte grigia(la massa maggiore)reagisce all'acido,con un coltello la rigo,le rotture sono molto nette.
L'altre parti delle pietre come si vede sono coperte da qualcosa di color marrone, a volte totalmente che non reagisce all'acido come il materiale interno che a volte è bianco altre quasi quarzifero,altre ancora nero,è duro e tagliente e si scaglia se battuto.
spero di essere stato chiaro per farvi capire e poi capire io. Grazie.
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maremmano

mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 16 ottobre 2014 : 08:25:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di maremmano:


L'altre parti delle pietre come si vede sono coperte da qualcosa di color marrone, a volte totalmente che non reagisce all'acido come il materiale interno che a volte è bianco altre quasi quarzifero,altre ancora nero,è duro e tagliente e si scaglia se battuto.
spero di essere stato chiaro per farvi capire e poi capire io. Grazie.



ciao maremmano;
se ti riferisci al materiale marrone che nelle immagini due e tre, ad esempio, si interpone tra il nucleo selcifero e la calcilutite, si tratta della parte alterata dello stesso nucleo, oppure (e questo lo rilevo anche a scala più grande, dove formazioni nettamente silicee si appoggiano su calcari) di una silicizzazione indotta sui calcari dal nucleo stesso di selce;

buona giornata

maurizio
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“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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maremmano
Utente V.I.P.

Città: istia d'ombrone
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 17 ottobre 2014 : 21:16:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
chiaro mauriziocaprarigeologo come sempre,ti ringrazio.

maremmano
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 19 ottobre 2014 : 19:14:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
si, ciao maremmano;
si possono poi fare altre osservazioni sui tuoi campioni;
ad esempio, mentre il campione delle foto 2 e 3 era molto probabilmente un nodulo, quelli che mostri alle foto 4, 5, 6, 7 e 8 costituivano forse uno strato un po' più continuo all'interno della formazione; ti ricordi quando li hai prelevati come si presentavano?
inoltre si può notare che le fratture che sminuzzano completamente i livelli selciosi, si seguono, anche se meno visibili, negli strati che li inglobano, evidenziate dalla ricementazione con calcite (?)
che nomi gli hai dato a questi pezzi? :-)

buona serata

maurizio
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maremmano
Utente V.I.P.

Città: istia d'ombrone
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 20 ottobre 2014 : 08:38:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Maurizio,mi chiedi come erano? i pezzi che presento erano come li vedi,nella zona vi sono tante lastre di arenaria (tu la chiami calcilutite perchè?) con in risalto questi noduli,spesso chiusi come la prima foto,sbucano dalla terra in verticale in una collina e formano delle fasce lunghe e strette su tutta essa a poca distanza una dall'altra, e sono abbastanza delimitati nella zona.
Da ignorante in materia ti chiedo come avvengono quelle fratture che vi sono e hai evidenziato?
Si nella arte che faccio a volte gli va dato il nome poetico, anche se sono contrario perchè conduce alla visione diretta del nome senza dare spazio alla fantasia, la prima "tempesta di sole" la seconda "rapace notturno" la terza (foto n.6) è una sorta tra "ying e yang","bene o male","corpo e anima" se pur una pietra quella che ha avuto dei premi nazionali, ancora il titolo preciso non lo so, qualche idea?

maremmano
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 20 ottobre 2014 : 21:51:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di maremmano:

i pezzi che presento erano come li vedi,nella zona vi sono tante lastre di arenaria (tu la chiami calcilutite perchè?) con in risalto questi noduli,spesso chiusi come la prima foto,sbucano dalla terra in verticale in una collina e formano delle fasce lunghe e strette su tutta essa a poca distanza una dall'altra, e sono abbastanza delimitati nella zona.
Da ignorante in materia ti chiedo come avvengono quelle fratture che vi sono e hai evidenziato?

da come descrivi l'affioramento trattasi probabilmente di strati verticali o subverticali della formazione; se torni sul luogo fai una foto e postala;
pensavo a calcari perché dici che la roccia reagisce all'acido, ma soprattutto perché le selci (sia in noduli che in liste o straterelli) si trovano di norma, da un punto di vista genetico, associate a rocce calcaree; le fratture, dato il riempimento, sembrano fratture di estensione (vedi anche la forma boudinata dei noduli);

il falco lo vedo solo ora dopo che hai nominato la pietra, però è lui in effetti :-); l'altra roccia non mi richiama niente di particolare;

ciao, buona serata

maurizio
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