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ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento.
Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.

Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.


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enotria
Utente Senior


Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


1322 Messaggi
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Inserito il - 13 febbraio 2014 : 16:39:19 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

.

Leggendo un romanzo in cui si parlava anche di lupi, mi sono molto meravigliato alla descrizione di un episodio di cannibalismo.

L'ambientazione è nel primo 1600, nei boschi del Delta del Po': un branco affamato attacca un uomo che reagisce con violenza uccidendo alcuni lupi. A questo punto l'attacco si sposta sui poveri lupi uccisi o agonizzanti che verrebbero fatti a pezzi e mangiati dagli altri componenti del branco.

Va bè, è solo un romanzo, ma io voglio sperare che i lupi veri siano un po' più seri di come l'uomo li descrive.

Non sono un esperto, ma a me pare che la descrizione sia molto fantasiosa ed, ancora una volta, il povero lupo viene volontariamente denigrato come fosse lui la incarnazione del Male assoluto, la causa di tutti i guai dell'uomo.

Lo spirito educativo del romanzo si completa poi con la strage finale di tutti i lupi, uccisi dalle tagliole e dai bocconi avvelenati con l'aconito.

Con buona pace di una sana educazione ecologica !









Modificato da - Forest in Data 14 novembre 2014 18:30:07

gomphus
Moderatore


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


10487 Messaggi
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Inserito il - 13 febbraio 2014 : 17:30:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao andrea

sul fatto del cannibalismo nel lupo, anch'io sono a dir poco scettico anche se lascio la parola a chi ne sa più di me

e anche sull'assalto del branco di lupi, sono altrettanto scettico ... a quanto mi risulta, non è mai stato documentato, almeno da noi, un attacco all'uomo da parte di un branco di lupi, tutti gli attacchi documentati in passato sono avvenuti da parte di individui solitari o di piccoli gruppi (due-tre), probabilmente superstiti dello sterminio del loro branco, sbandati non più inseriti in una struttura sociale, e soprattutto, da soli, non in grado di cacciare efficacemente

ma sul fatto dello sterminio finale, quella del romanzo mi sembra semplicemente una rappresentazione realistica... te lo vedi nel 1600 uno che avendo a che fare con dei lupi nei pressi di casa sua, sceglie di capirne le ragioni e rispettarli, anziché fare del suo meglio per sterminarli nel più breve tempo possibile?

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che il denaro non si può mangiare

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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32993 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 febbraio 2014 : 19:43:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il principio che i lupi fossero da sterminare dovunque e comunque non è solo retaggio del 1600. Anche nella prima parte del 1900 si usava dare un premio a chi uccideva un lupo.

Il fatto che si siano mangiati tra di loro lascia perplesso anche me. E' insolito che dei carnivori mangino individui della stessa specie. Sembra che non lo facciano neppure le iene, che pure sono di bocca buona.

Tra i carnivori, mi risulta che sia stato documentato nei leoni e nei leopardi, ma solo da parte di femmine nei confronti dei figli molto piccoli morti per cause accidentali.

Altri animali, come la famosa tupaia e alcuni roditori lo fanno. E' stato documentato anche negli scimpanzé, che a volte mangiano piccoli di un branco rivale.

Qualcuno ha ipotizzato che sia un comportamento utile per evitare di contrarre malattie del tipo del "morbo della mucca pazza".


luigi

Modificato da - elleelle in data 13 febbraio 2014 19:45:03
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Andrea Boscherini
Moderatore

Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


5114 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 13 febbraio 2014 : 19:56:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gomphus:

tutti gli attacchi documentati in passato sono avvenuti da parte di individui solitari o di piccoli gruppi (due-tre), probabilmente superstiti dello sterminio del loro branco, sbandati non più inseriti in una struttura sociale, e soprattutto, da soli, non in grado di cacciare efficacemente




dove hai preso queste notizie?
a quanto ne sò io non è mai stato documentato alcun attacco diretto all'uomo, neppure da un singolo individuo...
Infatti hanno destato molto scalpore, proprio perchè "ufficialmente i primi", dei documenti del 1600 ritrovati di recente in Majella , dove un nobile della zona diceva che avevano chiamato dei cacciatori per uccidere un lupo che stava attaccando i viandanti (naturalmente poteva essere anche un cane ibridato)...

Per quanto riguarda il cannibalismo,
è improbabile ma, secondo me, non del tutto impossibile...nel senso che magari qualche lupo rognoso, affamato ed in crisi di fame, potrebbe cibarsi di una carcassa di un conspecificio se è l'unico cibo che le sue forze gli consentono di avere...io non lo escluderei del tutto...almeno fino a prova contraria...


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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 febbraio 2014 : 10:29:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Andrea Boscherini:
a quanto ne sò io non è mai stato documentato alcun attacco diretto all'uomo, neppure da un singolo individuo...


Attacchi all'uomo ce ne sono stati, anche a prescindere dalla rabbia silvestre. Il contesto è un po' diverso da quello italiano attuale: pressione antropica elevata, scarsa disponibilità di prede selvatiche, popolazione rurale disarmata con alta frequenza di bambini e donne soli per le campagne. Bisogna aggiungervi, probabilmente, condizioni climatiche stagionali particolari e previa disponibilità di cadaveri umani (es.: in presenza di guerre, epidemie, calamità) che i lupi possano previamente assaggiare...

Simili condizioni, in Europa, non esistono più. Sono ancora presenti, invece, nell'India rurale, dove casi di predazione sugli umani sono ancora attuali.

Qui un articolo in materia: CAGNOLARO, COMINCINI, MARTINOLI, ORIANI, Dati storici sulla presenza e antropofagia del lupo nella Padania centrale, in Atti del convegno nazionale “Dalla parte del lupo”, Parma 9-10 ottobre 1992, Atti & Studi del WWF Italia, n ° 10, 1-160, F. Cecere (a cura di), 1996, Cogecstre Edizioni

E una voce di Wikipedia in inglese.

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.

Modificato da - Barbaxx in data 14 febbraio 2014 10:29:58
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 febbraio 2014 : 10:45:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Prova anche a vederti qui l'abstract dell'articolo di Kishan Singh RAJPUROHIT, Child lifting: wolves in Hazaribagh, India, Ambio (Royal Swedish Academy of Sciences), 1999.

I numeri coinvolti sono impressionanti, e richiedono una certa attenzione.

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 febbraio 2014 : 13:00:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sul cannibalismo tra lupi, invece, provate a guardare questo libro: Stephen SPOTTE, Societies of Wolves and Free-ranging Dogs, Cambridge University Press, 2012.

(lo potete trovare anche su Google Books).

A p. 136 afferma che il cannibalismo, benché infrequente, è possibile tra i lupi. Che sono stati occasionalmente divorati cospecifici trovati in trappola. Che ciò è stato ricollegato a scarsità di prede; e riporta tre casi di lupi sbranati da branchi diversi di cui avevano invaso il territorio, e un caso in cui è stato sbranato un lupo gravemente ferito da un cervo della Virginia (tutte osservazioni avvenute in Canada).

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 febbraio 2014 : 13:05:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Concluderei dicendo che.
- talvolta i lupi possono praticare il cannibalismo
- talvolta i lupi possono predare umani (specialmente bambini).

Sono fenomeni rari, più frequenti in condizioni ecologiche ed etologiche disturbate, ma sono fenomeni reali di cui tener conto.

Credo che la leggenda nera del lupo, pur non essendo scientificamente corretta, sia fondata su elementi reali basati sull'esperienza storica. Elementi da analizzare e di cui tenere conto nella gestione della specie.

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.

Modificato da - Barbaxx in data 14 febbraio 2014 13:08:54
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Danius
Moderatore


Città: Bastia
Prov.: Ravenna

Regione: Italy


3056 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 febbraio 2014 : 16:48:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Francamente mi giunge nuova, ma perchè escluderlo a priori? In condizioni storiche ed ecosistemiche particolari potrtebbe anche succedere. Avrei qualche dubbio sulle determinazioni fatte in passato, tra gli antropofagi ci potevano essere degli ibridi.

Chi sa vivere in armonia con la Natura sa vivere davvero
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gomphus
Moderatore


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 14 febbraio 2014 : 22:27:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Andrea Boscherini:

Messaggio originario di gomphus:

tutti gli attacchi documentati in passato sono avvenuti da parte di individui solitari o di piccoli gruppi (due-tre), probabilmente superstiti dello sterminio del loro branco, sbandati non più inseriti in una struttura sociale, e soprattutto, da soli, non in grado di cacciare efficacemente




dove hai preso queste notizie?
a quanto ne sò io non è mai stato documentato alcun attacco diretto all'uomo, neppure da un singolo individuo...
Infatti hanno destato molto scalpore, proprio perchè "ufficialmente i primi", dei documenti del 1600 ritrovati di recente in Majella , dove un nobile della zona diceva che avevano chiamato dei cacciatori per uccidere un lupo che stava attaccando i viandanti (naturalmente poteva essere anche un cane ibridato)...

da un libro pubblicato qualche anno fa e che avevo acquistato presso la libreria del museo, "l'uomo e la bestia antropofaga" (appena trovo dove l'ho cacciato potrò essere più dettagliato), a mio avviso molto ben documentato, che ricostruiva gli attacchi di lupi nel nord italia, sui quali aveva cercato tutta la documentazione ancora esistente presso i vari archivi comunali

a quanto si capisce, inizialmente il lupo spinto dalla fame (nel 1700-inizio 1800 la selvaggina di media e grossa taglia era stata pressoché sterminata, e non dai lupi) cercava di attaccare bestie al pascolo, generalmente condotte e sorvegliate da bambini; questi, mentre cercavano di difenderle (anche perché, se non ci riuscivano e ne perdevano una, erano fior di legnate), capitava che venissero uccisi, e a quel punto il lupo capiva che l'uomo era una preda facile, di buona resa quantitativa, e quindi in mancanza di meglio si poteva passar sopra alle sue caratteristiche organolettiche decisamente questionabili... ragazzi, non è che un carnivoro come il lupo (o i grandi felini in africa o in asia) non ci attacca perché solo un essere malvagio e diabolico metterebbe in discussione il nostro ruolo di signori del pianeta, e dato che il lupo non è in sé malvagio né diabolico, non è pensabile che ci attacchi; se non lo fa, è sostanzialmente perché gli facciamo schifo

maurizio

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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 14 febbraio 2014 : 23:44:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non sono un esperto della materia, ma, secondo me, non ci attacca mai (quasi mai), perché (con le eccezioni dette, che credo non si possano né negare, né ignorare) ha imparato a diffidare di questo strano bipede, forse meno muscoloso, ma ugualmente molto pericoloso.


Giuseppe

Modificato da - marz in data 14 febbraio 2014 23:46:07
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32993 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 febbraio 2014 : 00:26:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Secondo me una caratteristica dell'uomo che scoraggia gli attacchi dei carnivori è proprio la sua postura bipede.

I carnivori, in genere, assumono questa postura come atteggiamento di forte dominanza e di minaccia nei confronti dei cospecifici; quindi sono predisposti a temere i quadrupedi in atteggiamento bipede.

Forse questa nostra caratteristica è alla base del nostro rapporto con i cani, che ci temono e ci rispettano considerandoci il loro capobranco.

luigi
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enotria
Utente Senior


Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 15 febbraio 2014 : 00:39:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Andrea Boscherini:

dove hai preso queste notizie?

a quanto ne sò io non è mai stato documentato alcun attacco diretto all'uomo, neppure da un singolo individuo...
Infatti hanno destato molto scalpore, proprio perchè "ufficialmente i primi", dei documenti del 1600 ritrovati di recente in Majella , dove un nobile della zona diceva che avevano chiamato dei cacciatori per uccidere un lupo che stava attaccando i viandanti (naturalmente poteva essere anche un cane ibridato)...


L'incremento dei lupi nel Basso Ferrarese si verificò subito dopo le bonifiche estensi, quindi dopo il 1580:

" . . . qualche anno dopo tali provvedimenti , i lupi si erano talmente moltiplicati nel territorio ferrarese da doversi richiedere nel regno di Napoli un buon numero di cacciatori allo scopo di affrontare e sterminare quelle torme feroci . . . . " (Luciano Chiappini, Gli Estensi, Dall'Oglio Editore, 1967)

ed ancora:

". . . . Nel 1585 si dovette compiere la lotta contro i lupi che avevano invaso le selve e le fratte che, nel Basso Polesine di San Giovanni Battista, Alfonso proteggeva per soddisfare le sue esigenze di cacciatore. Vennero ingaggiati cacciatori esperti del regno di Napoli: tale intervento si era reso necessario per proteggere il bestiame dall'assalto di quelle bestie che, moltiplicandosi, si erano rese pericolosissime . . . ." (Antonio Frizzi, Storia di Ferrara)

E pensare che, anni prima, era stato proprio lo stesso Alfonso duca d'Este ad importare i lupi per tenere in buona salute la popolazione dei boschi dove andava a cacciare !


Andrea ---> Link

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


6702 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 15 febbraio 2014 : 11:14:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sul cannibalismo del lupo io ho questa pubblicazione che lo cita:
"20 anni di lupo - Parco Naturale Alta Valle Pesio e Tanaro"

Il caso è chiaro e ben spiegato: ecco l'articolo.

Cannibalismo ed antropofagia nel lupo ?

Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
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Andrea Boscherini
Moderatore

Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


5114 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 15 febbraio 2014 : 15:03:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Interessante documento!

Per quanto riguardo però gli attacchi all'uomo, resto dell'idea che ha risottolineato Danio ...le differenze fenotipiche fra lupo selvatico e lupo ibrido sono sconosciute alla stragrande maggioranza delle persone o comunque spesso difficili da riscontare con sicurezza...e non sò se 400 anni fa c'era una ricerca dei caratteri distintivi come invece vi è oggi, tale da distinguere lupo o ibrido...

non escludo tuttavia casi di alimentazione su cadaveri avvenuti in passato...sicuramente nell'epoca medievale e post medievale, dove i defunti spesso venivano gettati nei boschi o in fosse comuni, qualche assaggino sarà stato fatto

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carolan
Utente Senior

Città: sondrio

Regione: Lombardia


1715 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 febbraio 2014 : 15:29:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sarà,ma dalla foto che vedo potrebbe essere morto per un'infinità di cause,e poi consumato successivamente da un'infinità di animali. All'interno dell'articolo si dice giustamente la parola "probabilmente", cosa che però contrasta con il titolo dell'articolo che afferma che la causa di morte è certa.
Quindi alla sola lettura dell'articolo ed all'unica foto che vedo,direi che sarebbe stato più cauto dire:
Causa di morte:probabilmente naturale per conflitto intraspecifico.
Viceversa,se ci fossero altre foto ed altri rilievi tipo la spellatura di quello che rimane nel posteriore(anche se poco) e della testa e collo soprattutto(di più),si sarebbe potuto evidenziare gli eventuali ematomi dovuti alla presenza di eventuali unghiate e morsi "in vivo" dell'animale. E riportare i dati nell'articolo per chiarezza del lettore.
Magari lo si è fatto e sono io in torto,ma leggendo solo l'articolo con quella sola foto,non si può aver la certezza di come siano andate veramente le cose.


Modificato da - carolan in data 15 febbraio 2014 15:34:15
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6012 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 febbraio 2014 : 18:26:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Andrea Boscherini:

le differenze fenotipiche fra lupo selvatico e lupo ibrido sono sconosciute alla stragrande maggioranza delle persone o comunque spesso difficili da riscontare con sicurezza...e non sò se 400 anni fa c'era una ricerca dei caratteri distintivi come invece vi è oggi, tale da distinguere lupo o ibrido...

non escludo tuttavia casi di alimentazione su cadaveri avvenuti in passato...sicuramente nell'epoca medievale e post medievale, dove i defunti spesso venivano gettati nei boschi o in fosse comuni, qualche assaggino sarà stato fatto


Condivido. Resto però dell'idea che bisogna leggersi gli articoli sulla predazione lupina su uomo scritti dagli zoologi moderni, che certo sanno distinguere lupo da ibrido.
Ho trovato e vi linko un grosso studio in materia, realizzato da diciotto coautori di vari paesi (tra cui Luigi Boitani): The fear of wolwes. A review of wolf attacks on humans, NINA Norsk institutt for naturforksning 2002.

L'articolo è dedicato agli attacchi lupo vs. uomo, su scala mondiale, con lo studio di una vastissima letteratura. Effettua paragoni tra paesi diversi, distingue tra animali rabidi e non, ecc.
Fanno davvero impressione i dati su alcune regioni dell'India.

Credo che questo studio risolva ogni dubbio sulla questione dell'antropofagia. Comportamento raro, ma possibile in certe specifiche circostanze ecologiche. Molto diverse, va detto, da quelle dell'Italia odierna.
 
     

 
    

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.

Modificato da - Barbaxx in data 15 febbraio 2014 18:35:10
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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

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Flora e Fauna

Inserito il - 15 febbraio 2014 : 20:45:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
..Negli anni "70 quando il lupo era ridotto al lumicino e partì "l'operazione S. Francesco" che , insieme a una serie di eventi, salvò questo straordinario predatore dall'estinzione in Italia, si cercò di puntare all'attenzione dell'opinione pubblica sull'innocuità della specie nei confronti dell'uomo, e sul fatto che le vicende legate all'antropofagia del lupo erano legate solo a storie inventate e tramandate nei secoli : sono cresciuto con la convinzione che queste affermazioni fossero vere, e che non esistessero prove incontrovertibili che dimostrassero il contrario, in effetti non è così, o meglio, non è sempre stato così. In altre epoche, e in altri contesti sociali, quando i cadaveri delle persone erano sparse nelle campagne e nelle fosse comuni, vittime di guerre continue e di epidemie , la carne umana, era probabilmente la fonte proteica più accessibile per i necrofagi e i carnivori opportunisti, bambini al di sotto dei dieci anni che governavano le pecore al pascolo erano la normalità, e non vedo perché un lupo, da buon predatore, non considerasse l'uomo come una preda possibile: probabilmente qualche branco in zone favorevoli, si sarà anche specializzato alla caccia al "bipede". Comunque documenti più che attendibili ce ne sono molti, di fatti accaduti in Italia (oltre che in Francia e in altri paesi) .ora sono cambiati molti contesti, sia culturali che ambientali rispetto a 3-400 anni fa, ma il lupo, resta a tutti gli effetti un formidabile predatore. Tra le tante ricerche storiche, questo, conosciutissimo, mi sembra un bel lavoro....Link

Link
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Flora e Fauna

Inserito il - 15 febbraio 2014 : 21:19:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di stefanovet1958:

..Negli anni "70 .............
...................

Considerazioni interessanti Stefano ... alle quali rispondo citando un messaggio in lista vertebrati del Dr. Giuseppe Bogliani ... che condivido totalmente (particolarmente interessante la deduzione circa la scomparsa di giovani pastorelli/e ...

Cari Tutti,
su lupi e gatti ho qualche idea, ma niente di originale o di non gia’ detto in lista. Percio’ sono stato zitto.
Sulla questione dell’antropofogia del lupo mi sono fatto, invece, una certa idea. In sintesi: non e' sempre colpa del lupo; qualche volta si. Ma mi spiego meglio.

Il bel libro di Comincini (1991 – La bestia feroce. Diakronia, Vigevano) e’ molto ben documentato. Anch’io, in misura molto minore, per scrivere un libretto di interesse locale nel 1980 avevo fatto delle ricerche negli archivi storici della Lomellina (Vigevano e’ in Lomellina, mia terra natale). Gli archivi comunali erano belli in ordine, grazie a finanziamenti regionali dedicati da poco concessi. Esistevano degli indici analitici ben fatti ed era possibile cercare i documenti senza sfogliare migliaia di fogli e ingollare milioni di miliardi di acari (come direbbe Andrea Lucchetta, uno dei miei “maître à penser”). Negli anni fra il 1810 e il 1818 i documenti, le grida, i bandi sul lupo si moltiplicarono. Vi si chiedeva di organizzare battute nella valle del Ticino per abbattere i feroci lupi (uso i vocaboli dei documenti). Per stimolare la partecipazione, le lettere inviate dai prefetti ai sindaci (o podesta’ o commissari prefettizi, non ricordo )promettevano delle taglie ma, soprattutto, richiamavano fatti veri o presunti di uccisioni di pastorelli. Solo che tutte le lettere, ricopiate a mano per ciascun comune e “personalizzate”, richiamavano episodi di sbranamento avvenuti di volta in volta in comuni vicini. Ma oltre questo, le lettere erano tutte uguali. Ricopiate parola per parola. Per anni si e’ ricopiata la stessa lettera.
Ora, io condivido quanto scrive Luca Lapini. Ossia che se un lupo deve scegliere, per ammazzarlo e mangiarselo, fra un caprone dotato di belle corna e un pastorello di 10 anni, sceglie quest’ultimo. Sono convinto che i lupi davvero mangiassero i bambini.
Pero’ non mi sono mai tornati i conti. Perche’?
Perche’ negli ultimi 20 anni, nel raggio di poche decine di chilometri dal paesello natio dotato di archivio storico, sono successi dei fatti tremendi, raccontati da tutti i mezzi in uso oggi e non da lettere manoscritte. La strage di Novi Ligure (due ragazzini che ammazzano, e come li ammazzano, la mamma e il fratellino di lei) e il delitto di Garlasco (sapete ormai tutto) sono fatti di cronaca. Che c’entrano coi lupi? C’entrano. Appena avvenuti i due fatti, la colpa e’ subito stata data ai Rom, agli Albanesi, ai Rumeni e via dicendo. A Novi poi c’era stata anche una bella e ridicola mobilitazione leghista. Poi tutto e’ finito li’ e altre verita’ sono emerse, o quasi. Di nuovo, che’ c’entrano i lupi? Nel 1815 gli extracomunitari non c’erano. C’erano i lupi, che ogni tanto contribuivano veramente a guastarsi la reputazione.
Arrivo alla fine. Secondo me la criminalita’ pedofila, mai richiamata in alcun documento d’archivio, c’entrava con alcuni degli episodi che per comodita’ i Prefetti attribuivano poi ai lupi. Un colpevole deve sempre essere trovato.


L.
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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


8074 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 febbraio 2014 : 22:36:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Secondo me la criminalita’ pedofila, mai richiamata in alcun documento d’archivio, c’entrava con alcuni degli episodi che per comodita’ i Prefetti attribuivano poi ai lupi. Un colpevole deve sempre essere trovato.


Sono perfettamente d'accordo: sicuramente tra le vittime del passato, qualcuno assassinato da un bipede "travestito da lupo" ci sarà sicuramente stato, ma mi sembra particolarmente interessante questo passaggio :

I dati indiani più recenti sono relativi all'Andhra Pradesh, nell'India meridionale, dove, tra l'ottobre 1980 ed il marzo 1981, un gruppo di lupi, composto da un maschio adulto, due femmine adulte, due subadulti e tre cuccioli, ha aggredito 21 bambini, uccidendone 9 di età compresa tra gli 8 ed i 12 anni. Sempre in India, ma questa volta nel nord, tra il febbraio e l'agosto del 1981 nel Bihar un gruppo di 5 o 6 lupi ha aggredito 26 fanciulli, uccidendone 13 di età compresa tra i 4 ed i 10 anni. In ambedue le situazioni non si sono mai verificati attacchi a bambini accompagnati da adulti e si è rilevato che i bambini predati venivano abbandonati nel caso di intervento degli adulti (Shahi, 1982).
Dall'analisi comparata delle realtà europee ed indiane abbiamo rilevato alcune costanti comuni: l'aggressione avviene nella quasi totalità dei casi in ambienti marginali e, a dispetto delle aspettative, gli attacchi in zone scarsamente antropizzate sono molto rari; la predazione è rivolta generalmente su fanciulli.
Abbiamo quindi cercato di individuare che cosa accomunasse la realtà padana ed europea dei secoli passati e quella recente dell'India. In effetti, al di là del lasso temporale e geografico che le divide, queste due realtà hanno in comune: l'incremento delle popolazioni rurali, l'arretratezza dell'economia rurale ed una elevata antropizzazione delle aree marginali. La combinazione di questi elementi si estrinseca nel sovrappascolo del bestiame domestico in territori marginali con una conseguente progressiva alterazione dell'ambiente naturale. La competizione sui pascoli ed alle abbeverate, le epizoozie diffuse dal bestiame domestico, la distruzione dell'habitat e la caccia determinano la scomparsa degli animali selvatici. La carenza di prede naturali induce il lupo alla predazione del loro "surrogato" domestico.
La situazione indiana denota una strettissima correlazione, sia geografica che numerica, tra le popolazioni di lupi e quelle ovi-caprine e, sulla base di 130 analisi fecali di lupi del Bihar, il 73.1% dei campioni evidenzia la predazione di ungulati domestici (30% capre e 43.1% maiali).
La scomparsa dei grossi erbivori selvatici, probabilmente, influisce anche sulla struttura sociale dei branchi. Il branco diventa una struttura antieconomica se non ci sono grosse prede da cacciare e la biomassa dei predati non è sufficiente al suo sostentamento. La struttura sociale potrebbe quindi evolversi verso gruppi familiari, ma in situazioni particolarmente critiche non è da escludere che il Lupo possa anche acquisire comportamenti solitari. L'organizzazione in famiglie e/o individui singoli risulta più economica nella caccia e nell'utilizzo delle prede di taglia ridotta ed inoltre garantisce una maggiore sicurezza in territori aperti e con elevata presenza umana.Nella situazione economico-sociale-ambientale prospettata, i fanciulli sono impiegati in attività marginali quali il pascolo del bestiame e la raccolta di prodotti naturali: attività che li espongono all’incontro con il lupo. L'essere umano è fuori dal normale schema predatorio della specie: si rileva infatti che la predazione è generalmente indirizzata solo agli ungulati domestici, ma una aggressione al bestiame può incidentalmente concludersi con un attacco all’uomo. Qualora la vittima casuale dell'attacco sia un fanciullo, il predatore ne riporta una esperienza gratificante che può ingenerare, un comportamento predatorio nei confronti dei bambini. La preda-fanciullo è inoltre idonea ad essere trascinata altrove ed è sufficiente ai bisogni alimentari di un piccolo gruppo familiare. Il lupo divenuto antropofago, se non viene rapidamente eliminato, può facilmente trasmettere culturalmente questo comportamento predatorio agli altri componenti del gruppo. È stato verificato che tutti i membri adulti del gruppo di lupi dell'Andhra Pradesh, responsabile delle aggressioni ai fanciulli, erano antropofagi. Il radicarsi del comportamento antropofagico può, all'interno di un gruppo, evolversi con l'elaborazione di particolari tattiche di predazione nei confronti dei fanciulli.

..Insomma, dover per forza pensare che se aggressioni ci sono state, queste sono eventualmente da attribuire ad ibridi lupo-cane, mi sembra riduttivo ( e forse irrispettoso) per un predatore così adattabile , come il lupo.

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Inserito il - 16 febbraio 2014 : 02:10:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Secondo me la criminalita’ pedofila, mai richiamata in alcun documento d’archivio, c’entrava con alcuni degli episodi che per comodita’ i Prefetti attribuivano poi ai lupi. Un colpevole deve sempre essere trovato.


La criminalità pedofila certo esisteva anche allora, ma prima di affermare che gli archivi non ne parlano bisogna essere profondi conoscitori degli archivi stessi.
Qual era l'ufficio competente? In epoca napoleonica esisteva un'autorità giudiziaria separata da quella, esecutiva, del prefetto; il prefetto, generalmente, comunicava ai comuni di cui era superiore gerarchico tramite circolari (che per prassi amministrativa non è inconsueto ricalchino un modello-standard), mentre ciò non avveniva necessariamente nel caso degli uffici giudiziari. Quindi: chi ha consultato esaustivamente gli archivi dei tribunali criminali (che si occupano di umani e non di lupi)?

Non è impossibile che qualche caso di confusione sia avvenuto, ma dubito che ciò spieghi una quota significante dei fatti di cui ci occupiamo. Senza contare che tale confusione era ammissibile solo nel caso di mancato rinvenimento del cadavere. I medici legali esistevano anche allora, e le conoscenze del tempo permettevano certo di distinguere tra uccisione da parte umana e lupina.

Ho esperienze di ricerca d'archivio e ho potuto leggere documenti sui lupi e su un contagio di rabbia (da volpe) in epoca napoleonica. Si interrogavano i testimoni, aveva luogo il sopralluogo di un veterinario con relazione scritta, si prendevano provvedimenti quali l'instaurazione di cordoni sanitari, ecc.

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.

Modificato da - Barbaxx in data 16 febbraio 2014 02:17:12
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