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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 30 giugno 2012 : 19:22:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:
semplicemente perchè sono molte le persone che credono vi sia identità tra scienza e natura e identità tra scienza e verità (ancorchè incompleta).


sono d'accordo, questo atteggiamento nei confronti della scienza lo definirei, nè più nè meno, superstizione;
la forza del ragionamento e dell'atteggiamento scientifico risiede proprio in questo: circoscrivere il proprio dominio ed operare all'interno di esso con gli strumenti che si è data;
è, se vuoi, una forza che deriva da un'ammissione di "debolezza" o, meglio, di limitatezza; l'importante è riconoscere che cio' che non è scientificamente conosciuto non sia, ipso facto, inconoscibile;


Messaggio originario di theco:
Siamo di fronte a due forme di conoscenza diverse e apparentemente inconciliabili: la differenza fondamentale nasce dalla impossibilità di conoscere contemporaneamente il tutto e le sue parti (per caso vi ricorda qualche legge?). Rispondo a chi me lo ha chiesto: no, non è possibile ricostruire il tutto procedendo alla somma analitica delle parti, più di quanto non sia possibile cominciare a contare con la speranza di arrivare all'ultimo numero e spiegare in tal modo la struttura matematica del reale.



mi interesserebbe un tuo parere su questo: dato lo sviluppo storico della scienza come noi oggi la intendiamo, ci sono state epoche in cui è prevalsa l'altra forma di conoscenza?
oppure: la prevalenza dell'una o dell'altra è, anche nel mondo contemporaneo, una questione geografica e antropologica?

maurizio
____________________

“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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gabrif
Moderatore


Città: Milano

Regione: Lombardia


3483 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 30 giugno 2012 : 19:26:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi piacerebbe partecipare a questa discussione, ma purtroppo non mi è chiaro nè da dove siamo partiti nè dove siamo diretti. E' anche vero che qualcuno sostiene che è più importante viaggiare che arrivare, per cui proviamo a andargli dietro.

Da dove siamo partiti:
TESI 1 - La scienza e' una corrente di pensiero
ovvero la' dove si sostiene che il pensiero scientifico ha avuto un inizio, uno sviluppo e, in ossequio alla norma universale sull'evoluzione della vita, avrà una fine.

La scienza moderna nasce dalla filosofia antica, oggi e' diffuso il pensiero che la scienza sia una scoperta dell'umanità (che convenzionalmente possiamo datare al XVI secolo, con la pubblicazione del lavoro di Copernico)...


Secondo me il primo pittore a dipingere cervi piuttosto che bisonti sulle pareti di una grotta era già uno "scienziato" che cercava di insegnare quello che sapeva; altrettanto vale per il primo sciamano che cercava di curare i suoi compagni con le erbe che conosceva, eccetera. Lo scopo di entrambi era, evidentemente, pratico.

Io cioè non accetto nè la premessa che la scienza sia un'invenzione recente, nè che sia figlia della filosofia antica; e sono piuttosto dell'opinione contraria, cioè che almeno una parte della filosofia sia un tentativo di approfondire le conoscenze che la scienza ci fornisce, e i concetti generali che ne derivano.
Come altri hanno sostenuto in messaggi precedenti, le varie "correnti di pensiero" filosofiche fanno ciò in maniera molto diversa l'una dall'altra, ma meno male che è così.

Quanto alla "norma UNIVERSALE sull'evoluzione della vita" dubito che qualcuno di noi umani la conosca davvero. Potrebbe anche essercene più di una, perchè no?

Un saluto,
G.

Nulla è piccolo in Natura. (George Perkins Marsh (1801-1882))
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nanni
Utente Senior

Città: Napoli


2280 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 30 giugno 2012 : 19:44:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tranquillo Maurizio, non volevo certo litigare col mio buon amico Luigi !
Penso che la speculazione filosofica sia servita dall'inizio dei tempi a rappresntarsi il proprio ruolo nel mondo, e la fondazione di ogni etica o pratica conoscitiva, fra cui la scienza.. Esistono altre vie ? Credo che Andrea voglia portarci a riscoprire il ruolo di intuito ed empatia... Che sono anche forme di interpretazione valida/utile della realtà. Altrimenti l'evoluzione non le avrebbe rese possibili..

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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32956 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 30 giugno 2012 : 22:15:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di nanni:

Se la scienza si potrebbe definire una corrente di pensiero, la filosofia è una pratica sportiva per esercitare il cervello.]

In questo momento stai facendo scienza o filosofia ??


... naturalmente, sto facendo filosofia! Del resto, giusto quella si può fare discutendo su un forum.
Bentornato, Giovanni!
Dai! Torna a farci sentire le tue idee! A volte sei dissidente, ma sempre interessante e costruttivo. E' quello che ci vuole!
luigi

Modificato da - elleelle in data 18 agosto 2012 22:06:35
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theco
Utente Super




6116 Messaggi
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Inserito il - 02 luglio 2012 : 00:14:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:
mi interesserebbe un tuo parere su questo: dato lo sviluppo storico della scienza come noi oggi la intendiamo, ci sono state epoche in cui è prevalsa l'altra forma di conoscenza?
oppure: la prevalenza dell'una o dell'altra è, anche nel mondo contemporaneo, una questione geografica e antropologica?


Di solito si dice che la scienza è figlia della filosofia, la quale però è morta di parto. In realtà dopo Galileo e Bacone la filosofia ha avuto ancora molto da dire per diversi secoli, oggi non è più così: l'impostazione scientifica del reale, di cui qui stiamo discutendo, rivendica il proprio modo di produrre conoscenza come l'unico modo possibile e lo stesso concetto di 'filosofia' si è deteriorato a livello di querelle inconcludente (come puoi notare da alcuni interventi).

Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:
non mi è però chiara una cosa: secondo te, la somma di tutte le "realtà parziali" di cui la scienza di volta in volta si occupa, è la totalità?
Oppure la scienza, nella sua dichiarazione di intenti, ha manifestamente rinunciato ad una parte del reale, dichiarandolo "inconoscibile?"; e quale sarebbe questa parte del mondo reale nei cofronti del quale la scienza ha abdicato, eventualmente?


La filosofia vede ogni cosa inserita nel Tutto, non si limita a vedere la diversità tra le cose (compito fondamentale della scienza), ma riesce a scorgere anche la loro identità; per quanto diverse tra loro tutte le cose apprtengono ad un Tutto comune, nei confronti del quale sono identiche.
Facciamo un esempio, per non complicarci troppo la vita usiamo quello che è riconosciuto come il primo filosofo (una specie di Galileo della filosofia), si chiama Talete e di lui ci restano pochissimi frammenti, siamo nel V° a.C.)
Talete si pone il problema di quale sia l'elemento unificatore della realtà, del Tutto, e lo individua nell'acqua: non ci sono 'esperimenti', la premessa contiene già in sè la propria legittimazione.
Un biologo avrebbe formulato l'ipotesi che la cellula sia composta in qualche misura di acqua, avrebbe analizzato un certo numero di cellule e avrebbe concluso che sono composte al 70% (?) di acqua: la legittimazione, cioè il legame tra una causa supposta e un effetto misurato, non nasce nella enunciazione di un principio, ma nella dimostrazione di un legame causa-effetto.

Messaggio originario di mauriziocaprarigeologo:
riformulo la domanda a theco in maniera più brutale e diretta: puo' esistere una forma di sintesi (francescana) che non derivi da un'analisi (galileiana)?

No, non è possibile: il biologo ha raggiunto un certo tipo di conoscenza, Talete ha raggiunto un tipo diverso di conoscenza (al quale la scienza oggi nega valore), nessuno dei due ha la possibilità di arrivare all'altro tipo di conoscenza.

L'essenza della quarta via (con tanti auguri di continuare a dormire tranquillamente a chi stava perdendo il sonno pensando si trattasse di una via alternativa alla scienza: buon sonno!) è proprio questa: non mischiare, nè sostituire, nè creare graduatorie di merito, ma semplicemente riflettere sul fatto che il metodo scientifico, nella sua splendida coerenza e utilità, può portare solo una parte della conoscenza: io non vedo ragione per rinunciare all'altra... voi fate come credete.

Io sono in prima fila se c'è da difendere la scienza contro gli attacchi dell'integralismo religioso, ma credo che vada difesa anche da una parte di se stessa, da quelle persone che, presentandosi come depositarie di una verità unica e superiore, rappresentano in realtà solo il volto di un ennesimo integralismo, dell'ennesimo modo di porre limiti alla conoscenza umana.


Messaggio originario di elleelle:
Mannaggia alle metafore ......

Comunque, tra una metafora e l'altra si capisce lo stesso.. Quasi quasi le uso anch'io ...

Se scienza e filosofia sono strumenti con cui l'uomo ha cercato di arrivare alla conoscenza, sarei per concludere che uno ha funzionato e l'altro no.

Mentre la scienza, seppur con qualche vicolo cieco che si è dovuto abbandonare (ma, in tal caso, in maniera definitiva) ha creato una struttura di conoscenze integrate e strutturate che tendono a ricomporre tutte le tessere del puzzle, la filosofia non è approdata da nessuna parte.

Mentre nel caso della scienza i moderni possono "salire sulle spalle dei padri", se mi passi la metafora, nella filosofia non c'è nessun punto d'appoggio accettato e consolidato e chiunque può rimettere in discussione tutto quanto è stato pensato e scritto prima di lui.

Semplicemente perché, con la filosofia, tendi a capire "il tutto" (anche se non ho chiaro cosa vuol dire), ma non puoi mai dire di averlo capito. E' una corsa infinita ad inseguire la conoscenza di un qualcosa che intuiamo vagamente, ma non sappiamo neppure cosa sia e quindi non ci accorgeremmo neppure di aver raggiunto questa conoscenza.

Se la scienza si potrebbe definire una corrente di pensiero, la filosofia è una pratica sportiva per esercitare il cervello.


quale sarebbe esattamente il problema con le metafore?

non riesco a seguirti in questo ragionamento: a parte il fatto che la discussione non verte sul primato tra scienza e filosofia, probabilmente intendiamo due cose diverse con il termine filosofia.

Io intendo l'insieme del pensiero occidentale (perdonatemi sono debole sulle altre filosofie) che ha dato origine a tutto ciò che oggi siamo: letteratura, arte, diritto, economia e non ultima, la scienza. Non capisco cosa vuoi dire accusando il pensiero occidentale di inconcludenza.

Anche la tua descrizione del metodo filosofico mi lascia perplesso: la conoscenza si accumula ed evolve sulla base delle idee precedenti, magari usando qualche buona metafora.

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gomphus
Moderatore


Città: Milano
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Inserito il - 02 luglio 2012 : 00:39:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:

... L'essenza della quarta via (con tanti auguri di continuare a dormire tranquillamente a chi stava perdendo il sonno pensando si trattasse di una via alternativa alla scienza: buon sonno!) è proprio questa: non mischiare, nè sostituire, nè creare graduatorie di merito, ma semplicemente riflettere sul fatto che il metodo scientifico, nella sua splendida coerenza e utilità, può portare solo una parte della conoscenza: io non vedo ragione per rinunciare all'altra... voi fate come credete...

ciao andrea

personalmente, trovo che le tue argomentazioni abbiano una validità che non ha alcun bisogno di sostenersi usando toni come quelli evidenziati, nei confronti di chi non condivide, o è sospettato di non condividere, i tuoi orientamenti; toni che trovo un tantino sarcastici e non funzionali allo svolgersi della discussione, che finora è stata un confronto di opinioni assolutamente corretto e civile, e gradirei che continuasse a esserlo

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che il denaro non si può mangiare

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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 02 luglio 2012 : 01:52:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non commento le espressioni di Theco (e non sono certamente le prime, ti inviterei a notare anche le altre), perchè più che altro denotano l' insicurezza delle tesi esposte, che evidentemente hanno bisogno di essere rinforzate dalla denigrazione delle opinioni altrui.

Però Gomphus, posso tranquillizzarti. Non so se gli altri abbiano avuti episodi di insonnia, ma io sto dormendo benissimo. E se sono sveglio a quest' ora è solo colpa del caldo.

L' unica cosa che non capisco dell' intervento di Theco è quel Tutto con la T maiuscola. A meno che non avesse ragione Gigi .




Giuseppe

Modificato da - marz in data 02 luglio 2012 02:44:40
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 02 luglio 2012 : 08:19:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:

Di solito si dice che la scienza è figlia della filosofia, la quale però è morta di parto. In realtà dopo Galileo e Bacone la filosofia ha avuto ancora molto da dire per diversi secoli, oggi non è più così: l'impostazione scientifica del reale, di cui qui stiamo discutendo, rivendica il proprio modo di produrre conoscenza come l'unico modo possibile e lo stesso concetto di 'filosofia' si è deteriorato a livello di querelle inconcludente (come puoi notare da alcuni interventi).


a mio parere la filosofia è morta da quando, strumento per ampliare ed estendere la conoscenza, è voluta diventare una teoria della conoscenza: a quel punto l'oggetto del suo studio non poteva che essere, come per la scienza, il reale (vedi le varie "filosofie della scienza")

Talete si pone il problema di quale sia l'elemento unificatore della realtà, del Tutto, e lo individua nell'acqua: non ci sono 'esperimenti', la premessa contiene già in sè la propria legittimazione.


sta bene; stando così le cose, non farei molta differenza tra un sistema filosofico che si basa sull'enunciaione di principi e premesse indimostrabili e un qualunque altro sistema logico assiomatico, in cui i vari corollari sono già contenuti nei postulati, basta dipanarli attraverso le spiegazioni; entrambi sono deboli, da quando Godel c'ha messo lo zampino; pensi valga anche per il metodo scientifico? a mio parere no, ed è per questo che mi orientai, già molto tempo fa e forse incosnsciamente, verso le scienze empiriche (la geologia, ad esempio)

buona giornata a tutti


maurizio
____________________

“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

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Fortunato
Utente Senior

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Inserito il - 02 luglio 2012 : 08:44:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:



L' unica cosa che non capisco dell' intervento di Theco è quel Tutto con la T maiuscola. A meno che non avesse ragione Gigi .



Giustamente Gomphus ci e si chiedeva "cos'è in realtà la materia?" "cos'è l'energia?".

Sono dei "nomi" che noi diamo a ciò che i nostri sensi identificano come "realtà".

Possiamo chiamarla Natura, Materia/Energia, Tutto (con la T maiuscola), Dio, Realtà, ecc.

Cosa ci cambia di fatto?

Un nome non sposta i termini del problema...

Se Dio è il Tutto, ma è un "Dio" indifferente, che non ci sorriderà e accoglierà quando moriremo, che non ci darà premi o punizioni, che non ci farà stare in compagnia con le persone care che abbiamo perso, cosa ci cambia chiamare il "reale" con Materia, Energia, Tutto o Dio?

Sono solo parole, come scriveva argutamente Elleelle!

Fortunato/Zoroaster
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theco
Utente Super




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Inserito il - 02 luglio 2012 : 08:47:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Non commento le espressioni di Theco (e non sono certamente le prime, ti inviterei a notare anche le altre), perchè più che altro denotano l' insicurezza delle tesi esposte, che evidentemente hanno bisogno di essere rinforzate dalla denigrazione delle opinioni altrui.



Marz, non ho ancora avuto il piacere di leggere le tue opinioni, ti sei limitato a sottolineare che ciò che scrivo non esiste, non saprei come fare per denigrare questa affermazione, l'ho semplicemente ignorata.

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WildCatBear
Utente V.I.P.

Città: piacenza


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Inserito il - 02 luglio 2012 : 09:34:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:

Qualcuno pensa seriamente che possa esserci un' alternativa al metodo scientifico (sia pure con tutti i suoi limiti), per comprendere quello che ci circonda e, nel caso specifico, comprendere quello che succede in natura?

Se lo pensa, non faccia tanti giri di parole e la descriva.

Questa obiezione ha un baco logico:

Anche nel caso che non esistesse alcun sistema alternativo, o semplicemente
non ci fosse la capacità di dimostrarne l'esistenza,
tuttavia
questo non validerebbe alcunchè di questo sistema scientifico.


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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


8788 Messaggi
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Inserito il - 02 luglio 2012 : 10:13:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Theco, attribuisci ad altri cose che non hanno detto o che non pensano. In questa discussione l' hai fatto ripetutamente. Gomphus ti prego di monitorare questi comportamenti. Non ho mai detto che ciò che scrivi non esiste. Ho semplicemente detto che non hai presentato nessuna quarta via, cosa che mi pare più che evidente.

WildCatbear e Theco, la teoria evolutiva spiega benissimo quello che succede in natura, senza bisogno di ricorre ad altro ( o ad Altro, se si preferisce). Chi non ne è convinto o vada a studiarsela (ed utilizzerebbe molto proficuamente il suo tempo), oppure proponga un credibile modello concreto di interpretazione.

Giuseppe
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WildCatBear
Utente V.I.P.

Città: piacenza


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Inserito il - 02 luglio 2012 : 10:34:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gigi58:
Accade da migliaia di anni le chiamano religioni

c'è una apparente differenza tra le religioni e la scienza:

la religione porta la conoscenza come dogma dall'alto e come tale
da accettare senza possibilità di discussione.

la scienza viceversa parte dal basso e porta alla crescita tramite
l'organizzazione e l'accumulo delle piccole conoscienze scoperte dall'uomo.

La prima richiede il ben noto atto di fede, ovvero l'accettazione della verità
in fiducia che sia tale seppur non dimostrata.

La seconda viceversa richiede dimostrazione di ogni tesi.

La scienza sembra quindi essere tutt'altra cosa rispetto alla religione,
e sembra avere una intrinseca validità indiscutibile...
ecco però che per molti scienziofili (ma non tutti) su queste basi si finisce per travalicare
il limite almeno in 2 aspetti:
-per molti la scienza diventa fede e certezza che anche se oggi ci sono
molte aree oscure la conoscienza arriverà a sapere tutto... rifiutando energicamente l'ipotesi che non ci siano proprio i mezzi per poterci arrivare.
-gran parte delle leggi basilari della scienza non hanno dimostrazione,
semplicemente sono date per vere perchè non è mai stato osservato alcun evento
contrario... (p.e. 2 mele più altre 2 mele ha sempre dato 4 mele come risultato la somma è quindi una legge consolidata)
di fatto quando si osservano fatti che smentiscono le leggi assodate
si decide che sono casi particolari, anche questa è una forma di fede.

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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 02 luglio 2012 : 10:45:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:
.....quale sarebbe esattamente il problema con le metafore?

non riesco a seguirti in questo ragionamento: a parte il fatto che la discussione non verte sul primato tra scienza e filosofia, probabilmente intendiamo due cose diverse con il termine filosofia.

Io intendo l'insieme del pensiero occidentale (perdonatemi sono debole sulle altre filosofie) che ha dato origine a tutto ciò che oggi siamo: letteratura, arte, diritto, economia e non ultima, la scienza. Non capisco cosa vuoi dire accusando il pensiero occidentale di inconcludenza.

Anche la tua descrizione del metodo filosofico mi lascia perplesso: la conoscenza si accumula ed evolve sulla base delle idee precedenti, magari usando qualche buona metafora.


Quanto alle metafore, per me "la conoscenza del tutto" è già una metafora. Le metafore suno utili per "far accendere le lampadine in testa a chi legge" (metafora!), ma anche a fare nebbia sui concetti.

Comunque, credo che in discussioni come queste le metafore siano inevitabili e ci possiamo solo proporre di non abusarne, specialmente quando parliamo dei concetti chiave.

La tua osservazione è interessantissima e mi ha aperto gli occhi. In effetti, è vero che la filosofia come la intendi tu è cosa totalmente diversa da quello che intendo io. Vedi cosa succede a non essere precisi nelle definizioni .....

Io, fin dall'inizio di questa discussione, ho inteso la filosofia come l'attività dei filosofi: da Talete a Eraclito, Platone, Aristotele, fino a Kant e Hegel (i moderni non li conosco).

La scienza, invece, la intendo come l'attività degli scienziati: Archimede, Leonardo, Galileo, Newton, Eintein ecc...

Per analogia intendo l'approccio o il pensiero scientifico come quello di chi si atteggia verso la realtà come loro.
Stessa analogia vale per i filosifi e l'approccio filosofico.

Se invece tu intendi per filosofia l'evoluzione del pensiero umano nel suo complesso, il ragionamento cambia completamente e la "filosofia" assume un significato metaforico comprendente tutte le attività logiche - compresa, in definitiva, anche la scienza.

Secondo la mia accezione di filosofia come una delle discipline a cui si può dedicare la nostra mente e non l'insieme di tutto il pensiero, credo che l'evoluzione e la modernizzazione del pensiero sia stata determinata più dalle scoperte scientifiche che dalle teorie dei filosofi.

Dalle teorie dei filosofi sono derivate invece alcune utopie che hanno portato l'umanità verso comportamenti censurabili o vicoli ciechi (vedi Marx e Nietsche che hanno fornito involontariamente le basi per lo stalinismo e il nazismo).

Quindi, cosa intendiamo per "Filosofia"?

Se deve essere vista come una via alternativa alla scienza, credo siamo obbligati a vederla come disciplina specifica; se no, comprenderebbe anche la scianza al suo interno.

luigi


P.S. Perché Talete ha ipotizzato che l'elemento unificante fosse l'acqua e non, per esempio, il vino? (ipotesi che sarebbe piaciuta a Epicuro - immagino)?
Se la sua intuizione non partiva dall'osservazione statistica, era un'ipotesi altrettanto valida.

Modificato da - elleelle in data 02 luglio 2012 10:51:49
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Fortunato
Utente Senior

Città: Milano


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Inserito il - 02 luglio 2012 : 11:30:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di WildCatBear:

Messaggio originario di gigi58:
Accade da migliaia di anni le chiamano religioni

c'è una apparente differenza tra le religioni e la scienza:


-gran parte delle leggi basilari della scienza non hanno dimostrazione,
semplicemente sono date per vere perchè non è mai stato osservato alcun evento
contrario... (p.e. 2 mele più altre 2 mele ha sempre dato 4 mele come risultato la somma è quindi una legge consolidata)
di fatto quando si osservano fatti che smentiscono le leggi assodate
si decide che sono casi particolari, anche questa è una forma di fede.


Come ragionamento astratto è corretto.

Non si può essere sicuri di niente: l'avevo già scritto in un altro post...
Le leggi che noi crediamo eterne e consolidate potrebbero non valere più fra qualche minuto: chi può provare il contrario?

Ma si resta nel campo delle astrazioni/speculazioni intellettuali.

Non abbiamo nessuna certezza che, puntandoci una pistola carica alla tempia e premendo il grilletto il nostro cervello andrà in poltiglia.
Potremmo anche trasformarci in principi o principesse, dato che le leggi di balistica potrebbero smettere di esistere appena dopo premuto il grilletto...

Ma tu ti fideresti a premere il grilletto?

Non ci sono certezze assolute, in teoria, è vero: ma la "scienza", ossia un modo il più logico e razionale possibile di vedere la realtà (che è logica e razionale) è il meno peggio di tutto i restanti mezzi a nostra disposizione!

Altrimenti non ci restrebbe altro da fare che incrociare le braccia in un'eterna incertezza e in un perenne dubbio su ogni cosa...

Fortunato/Zoroaster

Modificato da - Fortunato in data 02 luglio 2012 11:32:13
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WildCatBear
Utente V.I.P.

Città: piacenza


171 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 02 luglio 2012 : 11:53:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marz:
WildCatbear , la teoria evolutiva spiega benissimo quello che succede in natura, senza bisogno di ricorre ad altro ( o ad Altro, se si preferisce). Chi non ne è convinto o vada a studiarsela (ed utilizzerebbe molto proficuamente il suo tempo), oppure proponga un credibile modello concreto di interpretazione.
guarda
io sono un convinto sostenitore della teoria evolutiva, che peraltro
personalmente trovo non sia in contraddizione con alcunchè di altro.
(nemmeno col creazionismo per intenderci)

Però vedi ... qui viene citata a sproposito,
il fatto è che è "una teoria" per quanto sia funzionale alla spiegazione
di quello che avviene in natura, è riconosciuta essere una teoria
proprio perchè ancora non ha passato l'esame del metodo scientifico,
che richiede sia possibile riprodurre uguale il fenomeno....
cosa difficile da fare finchè non avremo una macchina del tempo.

Cammina leggero nel verde
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13572 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 02 luglio 2012 : 12:01:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che ne dite, evitiamo le dispute personali? Non sono molto interessanti e credo non aggiungano niente ai contenuti della discussione, chi ha voglia di litigare potrebbe tranquillamente farlo in privato...

L'essenza della quarta via [...] è proprio questa: non mischiare, nè sostituire, nè creare graduatorie di merito, ma semplicemente riflettere sul fatto che il metodo scientifico, nella sua splendida coerenza e utilità, può portare solo una parte della conoscenza: io non vedo ragione per rinunciare all'altra... voi fate come credete.

Io sono in prima fila se c'è da difendere la scienza contro gli attacchi dell'integralismo religioso, ma credo che vada difesa anche da una parte di se stessa, da quelle persone che, presentandosi come depositarie di una verità unica e superiore, rappresentano in realtà solo il volto di un ennesimo integralismo, dell'ennesimo modo di porre limiti alla conoscenza umana.

Benissimo, non poniamo limiti alla conoscenza, anche se avremo bisogno di una definizione di "conoscenza" per essere sicuri che non la stiamo limitando. Ma continuo a non vedere ancora cosa sia in realtà questa quarta via, e continuo a non capire ancora cosa sia il tuo tutto, che abbia o meno l'iniziale maiuscola.

Non è vero che la scienza non aspiri a conoscere il tutto: i fisici hanno investito e stanno tutt'ora investendo molta energia per "unificare": ma come puoi unificare cose che ancora non conosci o non hai definito? come puoi pretendere di gettare le basi di una "Grande Teoria Unificata" se ancora non sai granché di quello che devi unificare? Le interazioni del Modello Standard (forte, debole ed elettromagnetica) sono state comprese non molto tempo fa, e comunque molto dopo tutti i filosofi che avete citato: e le "Grandi Teorie Unificate" (GUT per gli inglesi) oggi cominciano a riuscirci, anche se con qualche limite sull'energia, costruendo modelli estremamente complessi, ben poco intuitivi, che richiedono diverse dimensioni in più e "matematiche" abbastanza complesse (gruppi di Lie, supersimmetrie e simili affascinanti piacevolezze).

Non solo, si sta cercando di gettare le basi di una "Theory Of Everything" (TOE), unificando anche le interazioni gravitazionali, che finora resistono caparbiamente ai tentativi, ma ci arriveremo, prima o poi.

In tutto questo, però, vorrei capire il tuo "tutto" dove si colloca e se stiamo parlando della stessa cosa...




Paolo Mazzei
presidente della Associazione Lepidotterologica Italiana - ALI
leps.it: Moths and Butterflies of Europe and North Africa
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marz
Utente Super

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Inserito il - 02 luglio 2012 : 12:06:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quella che l' evoluzionismo è solo una teoria è un vecchio cavallo di battaglia degli anti-evoluzionisti. Sono stati gettati fiumi di inchiostro (sprecati) sull' argomento. Leggi qua

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Qui tutti si dicono evoluzionisti. La cosa mi fa naturalmente piacere. Un pò di maggiore coerenza nel trarre conclusioni di ragionamento in linea con la teoria evoluzionista forse non guasterebbe .

Giuseppe
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Fortunato
Utente Senior

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Inserito il - 02 luglio 2012 : 12:13:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di WildCatBear:


io sono un convinto sostenitore della teoria evolutiva, che peraltro
personalmente trovo non sia in contraddizione con alcunchè di altro.
(nemmeno col creazionismo per intenderci)



Qui sarei curioso di sapere come l'evoluzionismo non è in contrasto con il creazionismo... Senza ironie o voglia di far polemica...

Da una parte si sa che le forme di vita attuali, uomo compreso, sono così come sono per lenta evoluzione che parte da macromolecole organiche, cellule primitive, organismi semplici, ecc. fino ad arrivare all'uomo, alla balena o al pipistrello.

Il creazionismo ci dice invece che l'uomo è stato creato da una divinità così com'è o quasi.

Dove sono i punti di contatto fra la realtà dei fatti ed il creazionismo?

Certo, mi si potrebbe sempre rispondere "una divinità ha creato le prime macromolecole organiche, sapendo che queste avrebbero dato poi origine all'uomo"... Ma qui si farebbe religione, non scienza, e sarebbe sempre un'idea indimostrabile, che si morde oltretutto la coda...

Fortunato/Zoroaster

Modificato da - Fortunato in data 02 luglio 2012 12:25:19
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gomphus
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Inserito il - 02 luglio 2012 : 12:23:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao ragazzi

stamattina il lavoro mi ha tenuto impegnato fino a poco fa... a questo punto, anche alla luce di osservazioni che ho ricevuto via mp, credo sia urgente che mi rileggo il tutto

a presto

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che il denaro non si può mangiare

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