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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
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Subpoto
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ang
Moderatore
Città: roma
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11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 aprile 2012 : 10:30:52
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finalmente sono riuscito a leggere con la dovuta attenzione questo lavoro e riassumo qui i principali riflessi a livello sistematico il lavoro è basato sulla morfologia dei genitali, sul rituale dell'accoppiamento e sull'analisi genetica; i campionamenti effettuati riguardano alcune popolazioni siciliane e maltesi e una sola sarda; a malta sono presenti D. panormitanum e D. golcheri; in sicilia sono presenti sicuramente due specie di cui una è D. panormitanum e l'altra geneticamente prossima alla maltese D. golcheri ma i dati sono al momento insufficienti per stabilire se si tratti o no della stessa specie; il materiale della penisola italiana non è stato direttamente trattato in questo lavoro; ci sono popolazioni della corsica e di montecristo morfologicamente riconducibili a D. glocheri e altre dell'isola d'elba e dell'italia continentale (trattate da giusti1976 come D. cecconii e D. cecconii var. ilvatica) che sarebbero riconducibili a panormitanum; anche D. giustianum Wiktor, 1998 è considerato sinonimo di D. panormitanum; viene invece confermata la validità di D. dallaii, Giusti 1970 la popolazione sarda (cala di luna, dorgali (NU)) appartiene ad una specie diffusa in molte parti del globo (inghilterra, francia, germania, canada, stati uniti, sudafrica) e che è stata descritta in questo lavoro come D. invadens; in sicilia è segnalata anche un esemplare proveniente da niscemi (CL) proveniente da un mercato ortofrutticolo, quindi da verificare; sebbene la località tipica di questa specie sia stata designata in inghilterra (north park, banstead, surrey), gli autori affermano che l'origine di questa specie sia presumibilmente mediterranea e in particolare italiana
ciao
ang |
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Fabiomax
Moderatore
Città: Cefalù
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
2229 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 febbraio 2013 : 00:07:22
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Io penso che la scelta del locus typicus di D. invadens sia in contrasto con l'art. 76.1 del ICZN:
"If capture or collection occurred after transport by artificial means, the type locality is the place from which the name-bearing type, or its wild progenitor, began its unnatural journey."
Designare come locus typicus una località dove la specie è alloctona è una scelta molto criticabile perché produce confusione.
Da quale regione dell'area mediterranea proviene D. invadens? Esistono nomi disponibili per questa regione più antichi di invadens?
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Sicilia: bellissima per natura
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iperione
Utente Senior
Città: Cremona
2262 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 febbraio 2013 : 10:47:52
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| Messaggio originario di Fabiomax:
Io penso che la scelta del locus typicus di D. invadens sia in contrasto con l'art. 76.1 del ICZN:
"If capture or collection occurred after transport by artificial means, the type locality is the place from which the name-bearing type, or its wild progenitor, began its unnatural journey."
Designare come locus typicus una località dove la specie è alloctona è una scelta molto criticabile perché produce confusione.
Da quale regione dell'area mediterranea proviene D. invadens? Esistono nomi disponibili per questa regione più antichi di invadens?
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A questo proposito, volevo chiederti se ad oggi ti risulta che in Sicilia, oltre ai D. panormitanus che lì hanno il locus typicus, esistono anche popolazioni "in natura" (non sull'insalata del fruttivendolo, come testimoniato da Reise & c.) attribuibili a D. invadens, (che dovrebbe essere la forma presente dalle mie parti - Cremona - , anche a giudicare dal comportamento riproduttivo che ho osservato) |
ciao
Iperione |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 febbraio 2013 : 17:54:44
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In Sardegna per questo gruppo è disponibile il nome Deroceras sardum (Simroth, 1886) ma non compare nei confronti effettuati nel lavoro. Ma il problema sollevato non era questo, il complex Deroceras invadens comprede una serie di campionamenti piuttosto disomogenei con distanze genetiche abbastanza rilevanti all'interno del gruppo stesso, se non si effettua una revisione su materiali autoctoni è difficile stabilire se vi sia un cline che consenta di far rientrare tutti i campioni esaminati nella stessa specie.
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La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro |
Modificato da - Fabiomax in data 11 febbraio 2013 18:39:28 |
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Fabiomax
Moderatore
Città: Cefalù
Prov.: Palermo
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2229 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 febbraio 2013 : 00:49:19
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Caro Subpoto
Il problema che tu poni ha importanza relativa,
perchè l'olotipo e i paratipi di D. invadens comprendono solo gli esemplari raccolti a Nork Park, Banstead (Surrey, Great Britain), mentre gli esemplari della Sardegna e della Sicilia chiamati D. invadens non sono stati compresi nella serie tipica. Questa scelta è piuttosto inusuale!
Iperione La situazione tassonomica dei Deroceras della Sicilia è complessa e c'è molto da studiare e chiarire, anche sui taxa attualmente considerati sinonimi di D. panormitanum.
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Sicilia: bellissima per natura
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 04 marzo 2013 : 09:20:45
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interessante quesito, ma se non si riesce a risalire al reale punto di radiazione della specie, come ci si comporta per la designazione del locus typicus? tra l'altro questo problema potrebbe riguardare anche molte casi meno eclatanti come le specie dei grossi elicidi presenti sul nostro territorio ma che presumibilmente sono stati importati dal nordafrica a partire dal neolitico per scopi alimentari (es. Cornu aspersum, Eobania vermiculata, ecc.) e specie ad essi collegati (es. Rumina decollata): esiste un "anno zero" dopo il quale si possono considerare alloctone le specie artificialmente trasportate? lo stesso problema si porrebbe anche per specie come Murella muralis, specie autoctona della sicilia ma il cui locus typicus è firenze, oppure come Papillifera bidens/papillaris presente in ambienti naturali solo in sicilia e italia meridionale mentre altrove è presente solo in ambiente antropizzati |
ciao
ang
Anche se nessuno di noi sa esattamente dove sta andando o dove andrà a finire.....comunque lascerà la sua indelebile striscia di bava (Beppe/papuina) |
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Fabiomax
Moderatore
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2229 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 marzo 2013 : 12:44:53
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Caro Angelo
Il codice di nomenclatura zoologica ha una ben precisa data di pubblicazione, e il codice cerca di garantire la stabilità della nomenclatura nel tempo, soprattutto per i taxa pubblicati precedentemente. Gli autori moderni (a differenza di quelli del 1800) hanno a disposizione un buon codice e sono tenuti a seguirne le regole. Si tratta quindi di due situazioni differenti.
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Sicilia: bellissima per natura
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ang
Moderatore
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11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 marzo 2013 : 12:07:30
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ok, quindi la data a partire dalla quale vale questa raccomandazione qual è? è possibile emendarla successivamente? in ogni caso rimane aperta la questione, se non si riesce con i mezzi attuali a stabilire con ragionevole certezza da dove realmente proviene una specie, come nei casi che ho citato precedentemente, come ci si dovrebbe comportare? |
ciao
ang
Anche se nessuno di noi sa esattamente dove sta andando o dove andrà a finire.....comunque lascerà la sua indelebile striscia di bava (Beppe/papuina) |
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Fabiomax
Moderatore
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2229 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 marzo 2013 : 22:33:20
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Caro Ang
La norma di cui stiamo discutendo era una raccomandazione nella versione dell'ICZN del 1999.
Nell'attuale versione del Codice la norma è diventata un articolo: Art. 76.1.1
A partire dal primo gennaio 2000 gli autori devono rispettare questa regola. Quindi al descrizione di Deroceras invadens è criticabile, perchè produce incertezza, tra l'altro in un genere di molluschi con tanti altri problemi tassonomici da risolvere.
Per le specie descritte precedentemente alla pubblicazione della prima versione del codice, esistono numerosi articoli che salvaguardano la stabilità tassonomica.
Voglio precisare che io non sono un esperto del codice quindi ogni precisazione o correzione è ben venuta
Fabio
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Subpoto
Moderatore
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9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 marzo 2013 : 11:31:44
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Il problema è che il codice continua a trattare una specie come un insieme omogeneo mentre in realtà è composta da popolazioni diverse soggette a deriva genetica. Deroceras invadens comprende quelle definite nel lavoro "tramp species" che pur avendo caratteri anatomici simili presentano una notevole differenziazione genetica all'interno del gruppo che potrebbe far supporre la presenza di un complex di specie. Quello che manca è proprio uno studio dettagliato dei rapporti tra queste diverse entità nel luogo di radiazione del gruppo che sembrerebbe essere l'area mediterranea. Rispondendo ad ang sulle popolazioni alloctone, è difficile stabilire il tempo dopo cui considerarle autoctone invece che riinselvatichite. Nelle popolazioni alloctone sono stati troncati tutti gli elementi che hanno portato l'evoluzione di quella specie: eventi geologico,eventi climatici,rapporti con specie simili ecc. per cui risulta praticamente impossibile uno studio biogeografico se non riferito allo studio della zona in cui si è verificata la radiazione del gruppo che comprende la specie in esame.
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