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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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PaoloMarenzi
Utente Senior
Città: Cremona
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
2807 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 marzo 2013 : 19:08:25
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Durante un'escursione volta al censimento di mammiferi lungo il Trebbia, nella zona di Rivergaro, Piacenza, uno dei responsabili,Sergio Mezzadri, che ringrazio pubblicamente per il ritrovamento, ha individuato questa valva. Avvicinatomi a lui ho ipotizzato subito M.compressa..ben più difficile è cercare di capirne la provenienza: era in un boschetto ripario, in superfice, su terreno leggermente smosso da frequentazioni animali, unitamente ai classici molluschi terrestri come H.Lucorum , C. nemoralis etc etc...
Ora, gli amici piacentini che hanno esperienza naturalistica trentennale delle rive e del greto del Trebbia, mi confermano che nn solo è il primo es di M compressa che hanno mai visto ma addirittura è il primo resto di bivalve che hanno incontrato sulle sue rive...il che ci farebbe escludere il Trebbia e si suoi rami laterlai; restano allora dei canali a "poca distanza" che in un passato non troppo remoto potevano essere un habitat idoneo...rimane quindi la questione del trasporto...animale o umano...
Non mi azzardo a ipotizzare da quanto tempo fosse li:il periostraco è conservato discretamente bene e generalmente si degrada e si stacca con una certa rapidità. L'interno anche se non lucido e madreperlaceo dice poco: sul quaderno dei bivalvi del CNR viene citata questa caratteristica come tipica anche per esemplari freschissimi/viventi.
Siccome continuo a rinvenire nicchi di qualche decennio fa nelle campagne del cremonese mi sto domando se anche M. compressa come M. auricularia potesse essere piuttosto selettiva sulle specie di pesci utili ai fini della fase larvale...Le Unio invece, che voi sappiate, hanno "vedute più larghe" in proposito? grazie dell'attenzione Paolo
non ho l'es con me ma siamo intorno ai 50 mm
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amatoeridano.blogspot.it |
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iperione
Utente Senior
Città: Cremona
2262 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 marzo 2013 : 08:33:20
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Argomento che può interessare anche gli ittologi. Personalmente non so darti risposta; la situazione dell'ittiofauna del Po (e, di conseguenza, degli affluenti) è a dir poco disastrosa, la continua comparsa di nuovi pesci alloctoni ha sicuramente creato dissesti ecologici a tutta la comunità biologica. Uscendo dal quesito che hai proposto, qualche anno fa si era abbastanza diffuso da noi il Rodeo amaro, che ovidepone nelle Unio, e che nei bacini idrografici d'origine è considerato specie rara e sottoposta pertanto a tutela Comunitaria; io trovavo adulti in livrea riproduttiva (con ovidepositore estroflesso) in posti dove non ho mai visto Unio, chissà quindi dove infilava le sue uova... Negli ultimi anni mi sembra si sia rarefatto anche quello, forse disturbato da ulteriori "nuovi arrivi". |
ciao
Iperione |
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vill
Utente Senior
Città: Castelnovo di Sotto
Prov.: Reggio Emilia
Regione: Emilia Romagna
645 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 marzo 2013 : 09:33:41
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Ciao, confermo la classificazione. Su come sia arrivata in quei luoghi, non ho una spiegazione logica. Su quanto detto da Iperione, nei canali adiacenti la zona dei fontanili reggiani il Rodeo amaro è abbastanza diffuso, in gennaio durante una ricerca di piccoli bivalvi, ne ho accidentalmente catturato una ventina; non erano in abito riproduttivo e non so dire se erano maschi o femmine, ma nei canali non vi era traccia di Unio. La presenza di ittiofauna alloctona ha causato diversi danni all'ecosistema dei canali aiutato anche dal gambero rosso americano, l'unica a goderne è l'avifauna acquatica.
Viller |
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garagolo
Moderatore
Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa
Regione: Toscana
3481 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 marzo 2013 : 11:48:20
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Non ho idea di come possa essere stata rinvenuta una valva distante dal luogo dove presumibilmente viva la specie, dalle mie parti c'è un lago dove vivono numerosi Unio, l'ho scoperto perchè nel bosco , a distanza di decine di metri dall'acqua, rinvenivo valve prima di scoprire l'esistenza del lago stesso, queste però erano in gran parte rotte o forate, portate , plausibilmente da roditori che se ne sono nutriti, la cosa è facile in quanto spesso gli esemplari rimangono appena infossati nel fango quasi in secca, non so se vi siano nutrie nel lago, potrebbero essere anche ratti , ma non ne ho mai visti, molto più difficile che siano uccelli a portare a giro gli esemplari vivi, viste le dimensioni notevoli e la non necessità di andare a cibarsene così distante.
Ale |
"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più sicuro" (Umberto Eco) |
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PaoloMarenzi
Utente Senior
Città: Cremona
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
2807 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 marzo 2013 : 14:56:26
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si grazie delle ipotesi e delle informazioni. la questione principale era però questa: a Sud del Po a quanto risalgono le ultime informazioni della M. compressa? il punto di ritrovamento dista all'incirca una ventina di km dal Po. grazie Paolo
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amatoeridano.blogspot.it |
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vill
Utente Senior
Città: Castelnovo di Sotto
Prov.: Reggio Emilia
Regione: Emilia Romagna
645 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 marzo 2013 : 15:46:57
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Ciao Paolo, l'unico ed ultimo ritrovamento a sud del Po nelle vicinanze della confluenza Enza-Po, da parte mia risale al 1990, una decina di esemplari di cui 6 completi tutti morti ma in buone condizioni. Nelle vicinanze sbocca un canale che proviene da una riserva naturale, dove nel 1970/71 un tedesco, credo Zilk, vi ha trovato degli esemplari vivi, Se Antonio conosce chi la gestisce si potrebbe andare a controllare se la specie è ancora presente, naturalmente con le autorizzazioni.
Viller |
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PaoloMarenzi
Utente Senior
Città: Cremona
Prov.: Cremona
Regione: Lombardia
2807 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 marzo 2013 : 16:05:04
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ti ringrazio hai fatto bene a specificare perchè avevo capito che i tuoi esemplari provenissero da una cava proprio attaccata alla sponda del Po
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