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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 gennaio 2011 : 08:03:32
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Da sempre assistiamo e con calore partecipiamo, al dibattito fra i sostenitori dei microscopi "anzianotti" ed i microscopisti che prediligono il "nuovo".
Questo confronto ha da tempo formalizzato le due schiere contrapposte ed i rispettivi pregi e difetti.
Così, come ad un torneo medioevale a singolar tenzone, conosciamo i "prodi cavalieri" che vanno ad incrociare le armi: da una parte sir PrimoStar della Zeiss assieme ad alcuni cavalieri di origine indo-cinese, dall'altra un po' zoppicanti per i tanti anni e gli acciacchi del tempo, la vecchia squadraccia degli Universal e degli Standard, una specie di Armata Brancaleone, un po' scalcinata, ma certamente molto agguerrita e ben più avvezza alla pugna.
Ma lasciamo i microscopi biologici a combattersi nell'arena, mi viene in mente che vi è un altro campo di gara in cui i contendenti si scontrano e dove noi potremmo parteggiare per l'una o per l'altra "casata".
Mi riferisco al campo dei microscopi stereoscopici, quegli strumenti che hanno un basso valore di ingrandimento, ma che offrono una visione tridimensionale degli oggetti ed una loro rappresentazione non invertita.
Anche in questo campo le fazioni che si combattono possono essere diverse, ma principalmente possiamo avere i vecchi modelli blasonati contro i nuovi "orientali", oppure l'altro scontro vede i microscopi a lenti fisse, contro quelli zoom, a lenti mobili.
Per rendere più equo questo scontro, vorrei però porre almeno un vincolo economico: parleremo solo della fascia dei normali acquisti per la maggioranza di noi, quindi escludendo i cavalieri che hanno appannaggi superiori ai 500 Euro. Del resto, sarebbe assurdo confrontare un vecchio Leitz a tre coppie di lenti, contro un recente Leica M420 da svariate migliaia di Euro.
Voi cosa ne pensate ? Facciamo iniziare questa singolar tenzone ?
Se siete d'accordo, squillino le trombe e ciascuno presenti il proprio cavaliere.
Andrea ---> Link
Ogni oggetto ha la sua storia, . . . io non vendo oggetti, . . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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Volvox
Utente Senior
Città: Pisa
Prov.: Pisa
Regione: Toscana
3685 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 gennaio 2011 : 09:52:22
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Io, 'o cavaliere, nu' lo tengo, ma l'idea è ottima lo stesso: dovessi adottarne uno, ...sapere è potere!
Volvox
"Omnia ab ovo". Le còcce, pe' piacere, ner biologgico! |
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geppe
Moderatore
Città: lesmo
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
5397 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 gennaio 2011 : 10:35:16
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io ho un wild M3B che anche su Ebay è sempre molto oltre il Budget che hai messo.
l'altro, bruttino e nero è un vecchio russo da me risistemato, che ha solo un ingrandimento ( 15 X e che utilzzo per la preparazione dei vetrini e per togliere le schegge dalle dita che ho pagato circa 30 euro
non ho esperienze intermedie, ma seguirò la discussione
ciao
Giuseppe
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Tonikon
Utente Senior
Città: Modica
Prov.: Ragusa
Regione: Sicilia
622 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 09 gennaio 2011 : 19:34:18
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Ciao a tutti, io ho un Wild M3Z (quello zoom, per intenderci) dotato di un eccellente Planapo. In teoria, dovrebbe essere quasi il massimo della stereomicroscopia a prezzi umani (escludendo quindi gli Zeiss Discovery, i Leica MZ9.5-12, ecc.). In effetti, le prestazioni in termini fotografici non sono esaltanti, o almeno non sono così eccezionali come ci si aspetterebbe. Infatti, in tutti gli stereomicroscopi moderni si adotta lo schema CMO (Common Main Objective), in cui i due percorsi ottici che iniziano con gli oculari confluiscono in un unico obiettivo, solitamente intercambiabile. Si tratta naturalmente di una scelta economicamente conveniente, ma otticamente più scorretta di quella degli antichi stereomicroscopi tipo Greenough (quelli in cui si intercambiavano le coppie di obiettivi, solitamente inseriti in un "astuccio" tronco-conico). Infatti, nei CMO (come il mio Wild M3z) i due percorsi ottici intercettano l'obiettivo principale nella sua porzione periferica, subendone tutte le aberrazioni ottiche che ne conseguono (soprattutto AC), menre i "greenough" hanno percorsi ottici separati fino alla fine e che pertanto lavorano sempre in condizione assiale.
Quindi, difficoltà costruttive a parte, ritengo che i vecchi Greenough potrebbero essere otticamente superiori ai moderni CMO, se solo avessero subito un minimo di aggiornamento tecnologico.
Ben diverso è il caso dei macroscopi (tipo Wild M400-420-450), che non sono stereomicroscopi nel senso che non offrono una visione stereoscopica, ma sono strutturati intorno ad un singolo percorso assiale che viene poi semplicemente "splittato" su due oculari e sono infatti ottimizzati per la fotografia.
Toni |
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Tonikon
Utente Senior
Città: Modica
Prov.: Ragusa
Regione: Sicilia
622 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 09 gennaio 2011 : 20:49:46
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...comunque, una volta ho potuto usare un Motic K-400, assolutamente economico (ritengo sia possibile reperirlo a prezzi nferiori ai 1000 euro) e con prestazioni molto molto brillanti, per la categoria. Infatti, il mistero si è subito svelato: il Motic K-400 è un Wild M5 costruito su licenza dalla cinese Motic!
Ciao
T |
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 gennaio 2011 : 12:08:22
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| le prestazioni in termini fotografici non sono esaltanti, o almeno non sono così eccezionali come ci si aspetterebbe. |
La prima osservazione che giustamente avete fatto è nella qualità della fotografia, non certo eccezionale quanto il costo lascerebbe supporre.
Il fatto è che i microscopi stereoscopici sono stati progettati per la vista, non per la fotografia. I loro problemi sono fisiologici e variano a seconda dello schema costruttivo.
Come giustamente osserva Tonikon, i CMO hanno il problema dell'attraversamento della lente comune in punti periferici, dove ben difficilmente si riesce a mantenere una buona correzione dell'immagine. Al proposito so che Tonikon ha avuto una idea interessante per diminuire questo inconveniente, spero che ve ne voglia parlare.
D'altra parte, i microscopi che adottano lo schema di Greenough hanno il problema della forte inclinazione dell'asse ottico, causa di deformazioni prospettiche durante la messa a fuoco e pertanto molto evidenti specie con l'uso dei programmi di stack.
Per quanto riguarda la fotografia, resta dunque la considerazione che non sono gli stereo microscopi gli strumenti più adatti per avere il massimo delle prestazioni, ma appositi microscopi, in cui si è rinunciato alla visione tridimensionale, a favore di un percorso ottico più corretto ed il cui capostipite è il famoso Tessovar della Zeiss.
Cordiali saluti
Andrea ---> Link
Ogni oggetto ha la sua storia, . . . io non vendo oggetti, . . . . . . io racconto storie. (Enotria) |
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Tonikon
Utente Senior
Città: Modica
Prov.: Ragusa
Regione: Sicilia
622 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 10 gennaio 2011 : 12:44:35
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Innanzitutto, voglio ringraziare pubblicamente Enotria per aver ricordato il glorioso Tessovar, capostipite dei moderni macroscopi e dotato di uno schema Tessar modificato che garantisce ancor oggi prestazioni di rilievo. Zeiss Tessovar:
L'idea interessante a cui ti riferisci è quella di costruire un raccordo da inserire tra l'obiettivo comune e il "corpo" delle stereomicroscopio che consenta (tramite una slitta di traslazione) di lasciare l'obiettivo in posizione stereoscopica durante l'osservazione dai due oculari, ma di shiftare l'obiettivo in posizione assiale quando, per fini fotografici, si utilizzi solamente uno dei due percorsi ottici. La mia perversa fantasia da Will Coyote si è spinta oltre, portandomi alla progettazione grafica di tale accrocco...solo che adesso sono in cerca di un buon tornitore che mi realizzi il prototipo a prezzi umani. Traslatore assiale:
A questo punto, lancio un concorso di idee (senza però voler uscire OT...eventualmente, lascio ai moderatori la decisione, si può aprire un topic specifico): qualcuno di voi saprebbe risolvere in maniera tecnicamente meno complessa l'esigenza di shiftare l'obiettivo dalla posizione stereoscopica a quella assiale senza troppe acrobazie tecniche?
Toni
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geppe
Moderatore
Città: lesmo
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
5397 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 gennaio 2011 : 18:47:38
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ci ho pensato su un pò, ma non mi è venuto in mente qualcosa di più semplice
l'idea comunque è buona, in questo modo lo stacking dovrebbe essere molto più facilitato.
qualche prova voglio farla, magari in modo un pò provvisorio per vedere cosa succede; anzi, a livello di prova è forse più facile spostare tutto il blocco superiore del wild e lasciare fermo l'obiettivo.
vi farò sapere
Giuseppe
Link |
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Tonikon
Utente Senior
Città: Modica
Prov.: Ragusa
Regione: Sicilia
622 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 12 gennaio 2011 : 22:01:45
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| Messaggio originario di geppe:
...a livello di prova è forse più facile spostare tutto il blocco superiore del wild e lasciare fermo l'obiettivo....
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Però nel Wild serie M3 l'obiettivo è avvitato direttamente sul corpo "ottico principale" (quello con le lenti dello zoom, per intenderci). Come si fa a spostarlo indipendentemente dall'obiettivo? Comunque, appena trovo un po' di tempo, ci provo.
Ciao
T
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 gennaio 2011 : 12:13:44
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Vorrei riportare la discussione sui microscopi stereo meno costosi e più diffusi, rientrando nella fascia dei 200/400 Euro.
Ho notato infatti che molti hanno già il microscopio biologico e vorrebbero acquistare lo stereoscopico, ma sono titubanti proprio a causa del prezzo piuttosto alto.
In questa fascia di prezzo le scelte sono diverse: strumenti nuovi non di marca con due/tre ingrandimenti, strumenti usati, ma di marca con diversi ingrandimenti, zoom di tipo "entry level" anonimi e nuovi oppure usati, ma di marca.
Quindi, solo a titolo puramente esemplificativo, la nostra scelta può andare dal blasonato, ma vecchio Leitz a slitte intercambiabili,
Immagine: leitz a slitte 34,91 KB
All'intramontabile Zeiss con gli obiettivi scavati in un unico blocco di ottone
Immagine: Zeiss con tamburo di obiettivi 37,1 KB
Agli steroscopi nuovi con due o tre ingrandimenti
Immagine: Stereo microscopio di costruzione attuale. 26,08 KB
Per finire con gli zoom, come l'intramontabile "ovetto", l'Olympus SZ o con i vecchi Nikon o i nuovi strumenti indo-cinesi.
Immagine: Olympus SZ, più noto come l'ovetto ! 59,12 KB
Se voi aveste solo 200/400 Euro da spendere, quale strumento prendereste e perché ?
Cordiali saluti
Andrea ---> Link
Ogni oggetto ha la sua storia, . . . io non vendo oggetti, . . . . . . io racconto storie. (Enotria) |
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geppe
Moderatore
Città: lesmo
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
5397 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 gennaio 2011 : 13:03:03
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se quelli che hai presentato fossero nella stessa fascia di prezzo acquisterei indubbiamente il primo, il vecchio Leitz.
a prescindere dalle caratteristiche tecniche che non conosco lo prenderei perchè: 1) lo schema ottico è diverso dal mio Wild, e mi sembra dia molto più spazio per lavorare sul soggetto. con l'obiettivo comune si è sempre molto impiccati, forse anche perchè il mio è la versione B a campo spianato che ha una minor distanza di lavoro
2) dalla foto mi sembra abbia la testa traslante nei due sensi, e mi sembra una cosa veramente bella per scansionare il soggetto senza muoverlo.
3) ha una forma assurda e affascinante, forse questa è la cosa che mi attira di più.
mi hai fatto venire una gran voglia di trovarne uno
mi piace troppo
ma se ne trovano ?
Giuseppe
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 febbraio 2011 : 19:02:39
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Bene, la discussione è stata un po' contorta, ma abbiamo ugualmente chiarito alcuni punti fondamentali ed utili per rendere più mirata la scelta dello stereo microscopio da parte dei nostri colleghi, in particolare la separazione fra sistemi con ottiche tipo CMO e sistemi con ottiche tipo Greenough.
Permettetemi allora di fare il punto della situazione e di sintetizzare quanto abbiamo discusso finora.
Nella scelta dello stereo microscopio è fondamentale sapere per quale uso prevalente lo vogliamo utilizzare e quali saranno le dimensioni e la forma degli oggetti che vogliamo osservare: ciò ci permetterà di evitare spiacevoli errori nella scelta.
Se i nostri soggetti di osservazione prevalenti sono piuttosto grandi, ma NON piatti (minerali, insetti, fiori, ecc.), lo stereo a noi più congeniale sarà certamente uno con il sistema ottico CMO, anche senza particolari correzioni ottiche. Certamente vi sarà come difetto un marcato effetto cuscinetto, ma questo non darà alcun problema, anzi, renderà solo più evidente l'effetto tridimensionale. Eventualmente prendete in considerazione la possibilità di sostituire gli oculari originali con altri a basso ingrandimento, da 5x, in modo da avere una visione quanto più "panoramica" e tridimensionale.
Invece, se i nostri soggetti preferiti sono si relativamente grandi, ma anche piuttosto "piatti" (numismatica, filatelia, documenti, ecc.), la scelta sarà ancora per uno strumento di tipo CMO, ma attenzione, dovrà avere per forza la correzione per la planarità, altrimenti le vostre monete o i vostri francobolli assumeranno un ridicolo aspetto bombato. Purtroppo il CMO corretto per la planarità comporta perdita di distanza di lavoro e maggior costo, oltre a non essere sempre disponibile. In questi casi può essere interessante anche la scelta di uno strumento con il sistema ottico Greenough, magari sostituendo gli oculari con dei 5x in modo da meglio adattarci ai soggetti di dimensioni abbondanti.
Veniamo ora al caso di soggetti molto piccoli, al limite delle prestazioni ottiche di ingrandimento (foraminiferi, radiolari, plancton, micro fossili, ecc.). In questo caso lo strumento che ci darà le massime prestazioni è certamente uno stereo di tipo Greenough, che è otticamente molto più adatto agli alti ingrandimenti (oltre i 50x). Eventualmente, sarà molto utile sostituire gli oculari con altri a maggiore ingrandimento: ottimi gli oculari 15x, al massimo, se avete un ottimo Greenough con ottime ottiche, potete arrivare ai 20x, ma è perfettamente inutile andare oltre, lo stereo microscopio non può darvi di più.
Infine, una ultima categoria di utenti, i fotografi professionisti o comunque coloro che dalla immagine vogliono il massimo. In questo caso dobbiamo ricordare che lo stereo NON è lo strumento adatto, è progettato per la visione ottica in 3D, non per la rappresentazione fotografica in due sole dimensioni. Non va bene il tipo Greenough, perché l'inclinazione dell'asse ottico obbliga la messa a fuoco su un piano non perpendicolare, falsando forma e prospettiva. Ma non va bene neppure il tipo CMO, perché se pur prendiamo i costosi obiettivi planari apocromatici, il percorso ottico obbligato alla periferia pregiudica sempre la qualità delle immagini. In questi casi l'unica strada percorribile è lo strumento specializzato che non ha più la funzione 3D, ma è tutto concentrato sulla qualità della foto, tipo i vari Tessovar di antica memoria, ma dal costo ancora oggi proibitivo.
Spero con questo di aver chiarito un po' le idee a quanti desiderano acquistare uno stereo microscopio per completare la loro dotazione ottica, ricordando loro che lo stereo non potrà mai sostituirsi al microscopio biologico, ma ne è invece un validissimo complemento.
Cordiali saluti
Andrea ---> Link
Ogni oggetto ha la sua storia, . . . io non vendo oggetti, . . . . . . io racconto storie. (Enotria) |
Modificato da - enotria in data 02 febbraio 2011 19:08:58 |
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Freccia
Utente V.I.P.
Città: Modena
Regione: Emilia Romagna
364 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 febbraio 2011 : 14:57:33
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Molto interessante questa discussione. Io ho diversi stereo, anche d'epoca, ma quello che uso abitualmente è un Bausch & Lomb con zoom. Ritengo lo stereo un eccellente apparecchio per la visione di insetti ed oggetti non trasparenti. Immagine:
Vorrei essere quello che il mio cane crede che io sia. |
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 febbraio 2011 : 18:12:25
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Bravo !
Mi interessa proprio avere qualche informazione del B&L e tu sei la persona giusta: hai il B&L ed hai esperienza di altri steroscopi, quindi puoi fare confronti.
L'hai mai smontato ? Hai delle foto del sistema zoom ? Che giudizio dai della meccanica ?
Come mai lo hai preferito agli altri ? E' migliore come qualità o è migliore come praticità d'uso ? Che giudizio dai dell'ottica ?
Cordiali saluti
Andrea ---> Link
Ogni oggetto ha la sua storia, . . . io non vendo oggetti, . . . . . . io racconto storie. (Enotria) |
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Freccia
Utente V.I.P.
Città: Modena
Regione: Emilia Romagna
364 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 febbraio 2011 : 19:25:15
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Si, per lavoro utilizzo spesso degli Zeiss, ma per il mio uso personale a casa ho comprato un B & L che mi è capitato d'occasione. Lo ritengo un ottimo microscopio, tra l'altro di tecnologia iniziale tedesca, molto pratico è l'ingrandimento zoom, eccellenti le lenti. Ha logicamante la testa con regolazione della distanza interpupillare e la correzione diottrica.
Vorrei essere quello che il mio cane crede che io sia. |
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Discussione |
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