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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 GEOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 vita, morte e rinascita di un laghetto pleistocenico
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Hulko
Utente V.I.P.


Città: Siena


254 Messaggi
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Inserito il - 25 luglio 2010 : 21:11:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusatemi...mi sono perso un pò di pezzi perchè sono pienissimo di lavoro...
Se ho tempo cerco di rileggere tutto e se vi interessa vi dico la mia...

Ma una domanda dopo una fugace lettura...(quindi potrei aver saltato qualche pezzo dove se ne parla)...
Mi pare di capire che voi date per scontato che questi depositi siano recenti (diciamo Pleistocenici) così da poterli relazionare all'evoluzione morfologica e sedimentaria di questa zona e del lago...
Ma c'è qualche prova evidente sull'età di questi depositi?
Ivan

*************************************

"Il tutto è più della somma delle singole parti" B.Pascal
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



3515 Messaggi
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Inserito il - 25 luglio 2010 : 23:42:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao NH3;
mi sembra di poter dire che a questo punto non abbiamo sufficienti elementi per escludere categoricamente nessuna delle ipotesi formulate; io propenderei più per una situazione localizzata in cui abbia giocato un ruolo chiave la dinamica propria del corso d’acqua, ma è un parere personale, è ovvio; per quanto riguarda i blocchi immersi posso dirti che anche nel nostro appennino capita, in inverni particolarmente rigidi, che gelino addirittura le cascate dei nostri piccoli torrenti (ad esempio quelli dei monti della Laga che conosco e frequento personalmente); blocchi di ghiaccio con detrito di versante rotolato o cadutovi sopra dalle aree circostanti li ho visti galleggiare nelle pozze di "acqua morta" a valle delle medesime cascate; tra l'altro è interessante notare che, raggiunta la giusta densità, affonda ghiaccio e detrito contenuto assieme, adagiandosi sul fondo.

per ora ti saluto, ciao


maurizio
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



3515 Messaggi
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Inserito il - 26 luglio 2010 : 08:33:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Hulko, bentornato!
aspettiamo con ansia un tuo parere; a proposito dell'età dei sedimenti, sui quali non mi ero espresso, a me, data la giacitura e lo stato di consistenza con cui appaiono, sembravano addirittura più recenti, olocenici! sarebbe interessante sapere su cosa poggiano, ma dalle foto pare di capire che la loro base non affiori.

ciao a tutti e buona giornata (qui da noi finalmente un pò di fresco!)

NH3: la foto che hai allegato è senz'altro utile, soprattutto per avere un'idea della scala dell'affioramento e delle dimensioni; se ne hai altre ancora allegale.

ciao

maurizio
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Hulko
Utente V.I.P.


Città: Siena


254 Messaggi
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Inserito il - 26 luglio 2010 : 10:10:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Perfetto!Sarò fuori per lavoro fino a giovedì, poi mi riprometto di rileggere tutto!

A presto
Ivan

*************************************

"Il tutto è più della somma delle singole parti" B.Pascal
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giip
Utente Senior


Città: Palermo
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


3135 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 luglio 2010 : 13:41:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Con tutti i limiti di un "sopralluogo fotografico", quindi indiretto e parziale, passibile di colossali cantonate... Ho il piacere di continuare a tentare di falsificare l'ipotesi lago.

Riguardo l'osservazione di Hulgo propendo attualmente ancora per l'ipotesi che i sedimenti osservati siano recenti. A tale determinazione concorrono alcune osservazioni: la posizione nell'alveo di un corso d'acqua e il loro aspetto chiaramente determinato da "flusso di corrente", potrebbero poi concorrere i clasti inclusi che dovrebbero richiamare a rocce attualmente in erosione nel bacino.

Ritengo sia stato lo stesso corso d'acqua a determinare il deposito in una delle due situazioni ben descritte da Maurizio.

A NH3 volevo far osservare che per ottenere un deposito fluviale in un piccolo torrente non è necessario si formi un lago o un laghuetto e neppure una grande ansa o meandro, è sufficiente che si determini una situazione locale di bassa energia, una liev contropendenza, un ostacolo ecc. in cui l'acqua scorra più lentamente, riduca la sua competenza e lasci depositare parte di quanto trasporta.

giip
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Kaiman
Utente Senior

Città: Cosenza


741 Messaggi
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Inserito il - 06 agosto 2010 : 22:21:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao ragazzi,
mi permetto di intervenire nella vostra interessante discussione anche se non ne sono all'altezza ma l'argomento mi intriga molto in quanto sto cercando di studiare anch'io un possibile laghetto arcaico scomparso da moltissimo tempo nella mia zona.

Vorrei chiedervi e scusatemi se dirò delle sciocchezze:

- è proprio necessario che a monte del laghetto si formi un argine (in questo caso la cascata)?

- è possibile cercare fossili e soprattutto microfossili nelle varve in modo da avvalorare la tesi del laghetto?

Grazie e salutoni

Modificato da - Kaiman in data 06 agosto 2010 22:26:28
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 08 agosto 2010 : 19:42:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao caimano!

ti rispondo per quanto ne so io:

1) no
2) i sedimenti che costituiscono gli straterelli chiari delle varve, quelli estivi, sono costituiti da limi, argille...immessi da corsi d'acqua "proglaciali", cioè alimentati dal fronte di scioglimanto dell'eventuale ghiacciaio, e in ogni caso provengono dall'erosione di un bacino a monte; dunque vi puoi ritrovare fossili e microfossili rimaneggiati; discorso diverso per i silt fini e le argille ricche di sostanza organica che cosituiscono gli straterelli scuri invernali; quelli immagino invece siano ricchi di organismi unicellulari, sopratutto alghe di vario tipo, magari diatomee come succede in vari laghi alpini;

e poi i pollini, che costituiscono oggetto di studio molto settoriale tra gli ultraspecializzati degli stratigrafi, i "palinologi" (bestie veramente rare!, ne conoscevo uno, ulteriormente specializzato su quelli miocenici, pensa un pò!)

ciao

una curiosità: il laghetto di cui parli è sulla sila?



maurizio
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“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)

Modificato da - mauriziocaprarigeologo in data 08 agosto 2010 19:56:17
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Kaiman
Utente Senior

Città: Cosenza


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Inserito il - 09 agosto 2010 : 15:02:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Maurizio,

ho capito pochino ma mi prometto di studiare.

Si, è in Sila. Non si tratta però di quelli noti .....

Ciao

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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



3515 Messaggi
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Inserito il - 09 agosto 2010 : 19:25:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Kaiman:

Ciao ragazzi,
mi permetto di intervenire nella vostra interessante discussione anche se non ne sono all'altezza ma l'argomento mi intriga molto in quanto sto cercando di studiare anch'io un possibile laghetto arcaico scomparso da moltissimo tempo nella mia zona.



caimano, perchè non ci posti una foto del luogo; immagino sarà stupendo (sono stato una sola volta in sila) e poi è sempre tutto interessante...

maurizio
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Modificato da - mauriziocaprarigeologo in data 09 agosto 2010 19:26:03
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Kaiman
Utente Senior

Città: Cosenza


741 Messaggi
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Inserito il - 09 agosto 2010 : 21:08:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho solo un paio di foto non rappresentative prese a molta distanza. Conto di andare presto sul luogo e postare qualcosa cha siamo foto o informazioni.

Hai visto o trovato qualcosa di interessante in Sila?

Ciao


Modificato da - Kaiman in data 09 agosto 2010 21:10:01
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 09 agosto 2010 : 22:30:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Kaiman:

Ho solo un paio di foto non rappresentative prese a molta distanza. Conto di andare presto sul luogo e postare qualcosa cha siamo foto o informazioni.

Hai visto o trovato qualcosa di interessante in Sila?

Ciao




tutto!!! di interessante, dico!!
ma parliamo di 23 anni fa!!
eravamo in escursione con altri miei compagni di università; sai, in quello strano periodo di delirio di onniscienza da studente innamorato della geologia che ti fa pensare di poter capire tutto e subito, della geologia in questo caso: qui è così e là è cosà (regolari toppate clamorose); lo stesso delirio che ti colpisce nel periodo prelaurea! pertanto posso tranquillamente dire, adesso, di conoscere poco o nulla della geologia della tua amata terra; il ricordo più nitido è però di una fiumara impressionante che risaliva fino a un paesino con un nome strano, Longobucco forse? e di un lago lassù in cima...ah..il nome mi sfugge;

allora posta le immagini, meglio in un nuovo topic..

ciao


maurizio
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Modificato da - mauriziocaprarigeologo in data 09 agosto 2010 22:32:10
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Kaiman
Utente Senior

Città: Cosenza


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Inserito il - 11 agosto 2010 : 13:56:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se il paesino era Longobucco allora il fiume è il Trionto. Il lago è il Cecita. Ma gli elementi sono pochi per identificarli in modo certo.

In effetti la geologia della Calabria è alquanto complessa. Bastano pochi chilometri perchè i scenari cambino in modo radicale. La Calabria è ed è stata geologicamente una regione molto dinamica.

A me interessa in particolare la Sila. Il laghetto che io ho citato potrebbe non essersi gelato negli inverni quindi non è detto che esistano strati a varve. Il bacino, se è esistito, era piccolo dell'ordine dei 250 mila metri quadri.

L'età in cui ci si impressina è passata per tutti e due. Però, se ti capita di venire in Sila, farò di tutto per farti impressionare di nuovo!!

Ciao
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 11 agosto 2010 : 17:02:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sì, sì,
lago di Cecita, ecco come si chiamava!! del quale, peraltro, non mi ricordo se fosse naturale o di sbarramento da diga..
Trionto! quansi un fiume marchigiano, il Tronto.

hai ragione, l'età alla quale ci si impressione (forse) è passata; ma non quella alla quale ci si stupisce...

comunque, Kaiman, non è che un lago debba ghiacciare d'inverno per accumulare varve; addirittura ci sono varve che non sono neanche necessariamente collegate ad ambiente glaciale o periglaciale (anche se la varve glaciali sono in effetti quelle di gran lunga più importanti e frequenti); ma questo è un atro discorso che magari vedremo.

ciao, grazie per l'invito; quest'anno, dopo ferragosto, penso ci aremo un giro un "pò" più a nord, nel cilento.

mau




maurizio
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Kaiman
Utente Senior

Città: Cosenza


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Inserito il - 11 agosto 2010 : 21:22:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il Cecita è un lago artificiale nato all'inizio degli anni cinquanta. E' sorto però su un luogo che, in un tempo remoto, esisteva un lago naturale.

Negli ultimi anni ci sono state delle importanti scoperte archeologiche nei pressi di questo bacino. Se interessa si può vedere qui:

Link

Modificato da - Kaiman in data 11 agosto 2010 21:24:00
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