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 Cervo morto. Un caso di bracconaggio? (Come limitarlo?)
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 ottobre 2009 : 16:24:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ringrazio il sempre attento e vigile (non nel senso di "urbano") Carlmor, per aver "aggiustato" il titolo della discussione, ..... e per mantenere fede al nuovo titolo .... condividendo appieno quanto detto da Luca circa la necessità di ....
Messaggio originario di hycanus:
.... affrontare il problema "bracconaggio", ma quello vero, e offrire concretamente spunti, opinioni, mezzi, per far si che ognuno nel suo piccolo possa contribuire ad arginare o quantomeno ridurre questa illecita e barbara attività.
Credo che ogni proposta, ogni piccolo suggerimento, anche soltanto il parlarne possa essere un deterrente per inquadrare il problema e per capirlo.


.... rispolvero uno dei primi post di Davide che secondo me faceva alcune giuste considerazioni e offriva alcuni interessanti spunti di riflessione su come riconoscere i “segni” del bracconaggio ...
Messaggio originario di kiros:
... ho capito che ci possono essere dei segni sul territorio che indicano attività di bracconaggio come ad esempio: se si trovano rami tagliati in zone piuttiosto inaccessibili ed impervie dove difficilmente qualcuno si è recato a far legna allora probabilmente quei rami saranno serviti a creare passaggi obbligati dove i bracconieri piazzano di solito i lacci, ritrovamento di calibri non ammessi nella caccia e chissà quanti altri piccoli segnali che potrebbe insegnarci qualcuno con più esperienza di me. ....

.... in pratica imparare a distinguere le tracce del bracconiere .... un po’ come abbiamo imparato a distinguere quelle della fauna selvatica.
Se qualche persona un po’ più esperta di noi ... è in grado di darci delle indicazioni in merito ... o anche dei consigli sul come comportarsi quando si ha il dubbio che in un determinato territorio agiscano dei bracconieri ..... noi siamo tutt’orecchie e ben vengano questi contributi.

Messaggio originario di Stefano Tasca:
..... Alla Polizia Provinciale dovrebbero, a mio modesto parere, essere affidato esclusivamente il compito di controllo delle attività legate alla caccia e alla pesca, e quindi alla prevenzione e repressione del bracconaggio. Ciò consentirebbe di avere personale preparato e di non disperdere risorse.


Parere assolutamente condivisibile (aggiungendo anche la vigilanza antinquinamento e ambientale in senso lato), .... al quale i politici rispondono solitamente giustificando le strategie adottate con una "carenza di fondi" (vera o presunta che sia); ..... magari poi contemporaneamente si sperperano fondi pubblici in attività molto meno importanti e vitali.
Occorrerebbe che si rendessero conto (impresa ardua) che i fondi investiti per la salvaguardia dell’ambiente (compresa la fauna selvatica che lo popola) non sono soldi buttati ... o impiegati in attività di serie B ..... ma rappresentano il miglior investimento per il nostro futuro.
Ciaoo


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hycanus
Utente V.I.P.


Città: Prato
Prov.: Prato

Regione: Toscana


494 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 ottobre 2009 : 18:44:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La butto lì ma potrei dire dele bischerate ...stavo pensando a quali sistemi potrebbero scoraggiare l' attività illecita di questi personaggi, una sorta di...azioni preventive. Secondo me non sarebbe male collocare lungo i confini dei Parchi, nelle zone più a rischio, delle videotrappole tipo scout guard occultate bene, magari posizionate sugli alberi. Sarebbe, credo, una spesa sostenibile da parte degli enti Parco che potrebbero contare su una videosorveglianza strategica in tutte le condizioni ambientali di utilizzo sia diurne che notturne. Dico questo perchè è già successo che un bracconiere sia stato filmato senza che si accorgesse della presenza dello strumento. Un altro deterrente potrebbe essere quello di obbligare (con apposita legge) i ristoratori a certificare la provenienza della carne dei selvatici che finirà nei piatti della loro clientela. E' ben noto infatti che c' è qualcuno che non si fa scrupoli ad acquistare selvaggina da loschi sospetti. E poi sarebbe utile, ripeto, che gli enti preposti organizzassero con più elasticità e per chi lo desidera, corsi di formazione e di avvio al controllo del territorio e dell' attività venatoria.
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Goliathus
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


1815 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 ottobre 2009 : 00:05:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi associo ai complimenti x la bella e civile discussione e aspetto fiducioso il riscontro di Luciano sul cervo...
Luca

You ain't ever gonna burn my heart out.(Noel Gallagher)
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zulo
Utente Senior

Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 11 ottobre 2009 : 13:02:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Qual'è la differenza tra un cacciatore e un bracconiere. Ci sono CACCIATORI PER TRADIZIONE, quelli che seguono le orme dei genitori, e sono la maggioranza di quelli che ad un certo punto subiscono un cambio di coscienza, deponendo le armi, e in alcuni rari casi subiscono un vero e proprio cambio di identità, cominciano a detestare anche le soppressioni di animali randaggi, azione che posso ritenere anche legittima, seppur per un motivo non condivisibile(ti posso assicurare Beppe che quando vedi i miseri resti di una cincia o di una rondine ospiti delle tue cassette nido tra le fauci di un gatto randaggio cominci a considerare il gatto un individuo alieno invasore di un contesto che non gli appartiene affatto e pensi seriamente di prendere provvedimenti). Ci sono i CACCIATORI VERDI che si considerano veri paladini dell'ambientalismo e del conservazionismo e partecipano alle battute di caccia selettiva con fare patriottico (e non so quanto ciò sia sbagliato). Ci sono i CACCIATORI TERRITORIALI che considerano la loro zona di caccia come un loro territorio da difendere a tutti i costi da altri cacciatori, sia umani che animali, arrivando all'estremo ad uccidere un altro cacciatore durante la contesa per una lepre, e questi secondo me si trovano lungo la linea che divide la caccia dal bracconaggio. Poi ci sono i cacciatori che amano la competizione con la preda, i cosidetti CACCIATORI SPORTIVI, i quali cercano di seguire tutte le regole dettate dalla legge. Ma torniamo ai CACCIATORI TERRITORIALI, loro considerano la zona di caccia una loro propietà, compresa flora e fauna che vi si trova. Molti di loro cacciano nelle "loro" zone da decenni, e non trovano giusto che sul "loro" territorio venga creato un parco per tutelare la fauna, come non trovano giusto che anche fuori dai parchi alcune specie siano tutelate, perchè "loro conoscono gli animali che cacciano da una vita, loro si rendono conto quando un animale è in declino, a loro spetta la decisione se smettere per un periodo di cacciarli per dargli il tempo di re-prolificare", questa è la loro filosofia. Ora che abbiamo varcato la soglia tra caccia e bracconaggio vediamo di capire cosa spinge questi ultimi ad agire. Ci sono i BRACCONIERI PROFESSIONISTI, i quali hanno una rete di vendita negli esercizi di ristorazione con un buon rendiconto, e per mantenere viva la loro fonte di guadagno tutto l'anno vanno a prendersi gli animali dove maggiormente si trovano, nelle zone di protezione speciale. Analizzando la rete di vendita si intuisce facilmente che il maggior responsabile è il cliente che si siede al tavolo e ordina stufato di cervo, subito seguito dal ristoratore che mette sul menù sottobanco lo stufato di cervo, e per finire si trova il bracconiere professionista, il quale se si vedesse commissionare lombrichi a volontà caccerebbe quelli, lasciando in pace il cervo. Poi ci sono i BRACCONIERI PER COMPETIZIONE, i quali amano vantarsi al bar di aver ammazzato un maggior numero di cinghiali rispetto agli altri cacciatori. Dico cacciatori perchè spesso questo tipo di bracconieri appartengono alle categorie che si trovano "sulla linea", cioè partecipano come cacciatori a battute di caccia organizzate, ma in loro scatta la competizione sul numero di capi abbattuti, e quando si accorgono di essere in svantaggio rispetto alle altre squadre, cercano di recuperare lo svantaggio andando a braccare di notte e spesso fuori dalle zone di battute organizzate. Spesso questi bracconieri oltre al consumo propio hanno anche una rete di vendite private occasionali. Poi ci sono i BRACCONIERI PER PRINCIPIO, quelli che si sentono dei ribelli e odiano le regole. Sono quelli che uccidono animali per dispetto verso le istituzioni, in reazione a delle ipotetiche ingiustizie, come quelli che investono animali selvatici sfasciando la macchina e dopo vengono chiamati in giudizio per uccisione di specie protetta (è successo a un mio parente con un lupo in provincia di l'aquila dalle parti di campotosto, ma lui per fortuna dopo non ha fatto nessun dispetto, almeno credo). Ne fanno parte seppur in maniera più differenziabile quegli allevatori e quegli agricoltori che non reputano sufficienti o reputano ingiustificate e invasive le misure istituzionali atte a preservare le specie animali, come i rimborsi per i capi di bestiame abbattuti dai predatori e le reintroduzioni di erbivori che spesso invadono gli orti e costringono i coltivatori ad affrontare grosse spese per le recinzioni. In fine ci sono quei bracconieri che vogliono difendere con la forza ciò che gli appartiene. Fanno parte di questa categoria sopratutto alcuni ALLEVATORI, i quali pensano che l'unico modo per limitare le perdite tra il loro bestiame è abbattere tutti i predatori, e alcuni AGRICOLTORI, i quali pensano che l'unico modo per limitare i danni causati dagli erbivori è abbattere tutti gli erbivori.

Detto questo dico che è storicamente provato che ogni volta che l'uomo mette mano sulle dinamiche naturali, sia nel bene che nel male, fa danni.

la teoria del caos: "salvo un cinghiale e quello si mangia gli ultimi 10 ululoni della pozza x"

la teoria del profitto "2 cassette nido x 100.000 ornitologi e ornitofili = dai 200.000 ai 500.000 uccelli in più, di conseguenza vengono prolungati i periodi di caccia = dai 500.000 a 1.000.000 di uccelli in più uccisi".

"Respingo i principi base della civiltà, specialmente l'importanza dei beni materiali". Tyler Durden "fight club"

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giuliano petreri

Modificato da - zulo in data 11 ottobre 2009 13:23:03
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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


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Inserito il - 11 ottobre 2009 : 14:39:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Giuliano, dimentichi un'altro tipo, tutti quegli individui che dotati di porto d'armi (non li chiamo volutamente cacciatori) che per il semplice motivo che quel giorno non hanno visto nulla sparano al primo uccellino che gli capita, quelli chetanto se non lo prendo io lo prende qualche altro e allora chi se ne frega delle limitazioni numeriche, quelli che eliminano i "nocivi perchè li danneggiano prelevando selvagina e sono in tanti, forse in troppi che non rispettano le regole e l'ambiente

Gigi
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carolan
Utente Senior

Città: sondrio

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 ottobre 2009 : 15:00:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi piace girare per i boschi e mi è capitato(per fortuna poche volte)di trovare animali morti di dubbia morte......
Ed ho sempre avvisato la Vigilanza Provinciale,perchè conosco qualcuno che lavora in quell'ambito.
E strano a pensarci ma,quel qualcuno,ha sempre cercato di non occuparsene in prima persona chiedendomi ad es. se avevo avvisato il Comune di questo fatto.........,oppure dicendomi che non erano di turno,e via dicendo.....

Di fronte a questi comportamenti,cosa possiamo fare noi per limitare questa orrenda ed ingiustificata pratica???????

Continuando a rompere i c....... a chi se ne deve occupare come compito istituzionale......,
e così continuerò a fare se mi dovessero capitare altri casi,burocrazia o non burocrazia!

....Il problema del bracconaggio,secondo me, è che gli organi che devono occuparsene non se ne vogliono occupare(una volta esistevano i guardia-seri che non avevano orario...),perchè è un problema scomodo.........da cui potrebbero derivare tutta una serie di "casini" infiniti,e quindi,come ho già detto,si preferisce fare il compitino quotidiano sperando che vada tutto liscio...
e se si scopre qualcosa di anomalo,purtroppo,come hanno detto i forestali ad Andrea,..dovremo anche abituarci!!!!!!!!!!

Ma stiamo scherzando?
Io continuerò ad arrabbiarmi,.....e tanto.


Modificato da - carolan in data 11 ottobre 2009 15:13:01
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zulo
Utente Senior

Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 11 ottobre 2009 : 15:18:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gigi58:

Caro Giuliano, dimentichi un'altro tipo, tutti quegli individui che dotati di porto d'armi (non li chiamo volutamente cacciatori) che per il semplice motivo che quel giorno non hanno visto nulla sparano al primo uccellino che gli capita, quelli chetanto se non lo prendo io lo prende qualche altro e allora chi se ne frega delle limitazioni numeriche, quelli che eliminano i "nocivi perchè li danneggiano prelevando selvagina e sono in tanti, forse in troppi che non rispettano le regole e l'ambiente

Gigi


non li ho dimenticati, sono i cacciatori territoriali, infatti quando dico
Ma torniamo ai CACCIATORI TERRITORIALI, loro considerano la zona di caccia una loro propietà, compresa flora e fauna che vi si trova.


intendo sintetizare i tuoi punti. Tutto ciò che ho scritto deriva dagli incontri-scontri a volte amichevoli, a volte accesi con i vari individui che rappresentano i miei parenti, i miei compaesani, gli incontri occasionali ecc.
una volta mentre passeggiavo nei boschi dell'aquilano ho incontrato due cacciatori che erano a lepri. mentre chiacchieravamo il discorso è caduto inevitabilmente sugli animali avvelenati nel parco nazionale d'abruzzo, tra i quali figura il famoso orso bernardo. uno dei due sembrava molto rispettoso, mentre l'altro aveva come unico argomento il fatto che prima dell'ampliamento del parco lui cacciava dalle parti di gioia vecchio, e che le misure di protezione lo hanno costretto a spostarsi altrove, con spesa di carburante scarsamente compensata dalla selvaggina presa, e sosteneva ferocemente che gli orsi andavano spostati o soppressi perchè gli orsi attualmente in vita avevano al massimo 20 anni, mentre lui era dagli anni 50 che cacciava li, quindi aveva maggiori diritti. inoltre mentre discutevamo una ghiandaia ci è passata sopra e lui ha sparato, mancandola fortunatamente.

"Respingo i principi base della civiltà, specialmente l'importanza dei beni materiali". Tyler Durden "fight club"

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giuliano petreri

Modificato da - zulo in data 11 ottobre 2009 15:19:32
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Hemerobius
Moderatore


Città: Alghero
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 ottobre 2009 : 16:14:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di zulo:
...
una volta mentre passeggiavo nei boschi dell'aquilano ho incontrato due cacciatori che erano a lepri. mentre chiacchieravamo il discorso è caduto inevitabilmente sugli animali avvelenati nel parco nazionale d'abruzzo, tra i quali figura il famoso orso bernardo. uno dei due sembrava molto rispettoso, mentre l'altro aveva come unico argomento il fatto che prima dell'ampliamento del parco lui cacciava dalle parti di gioia vecchio, e che le misure di protezione lo hanno costretto a spostarsi altrove, con spesa di carburante scarsamente compensata dalla selvaggina presa, e sosteneva ferocemente che gli orsi andavano spostati o soppressi perchè gli orsi attualmente in vita avevano al massimo 20 anni, mentre lui era dagli anni 50 che cacciava li, quindi aveva maggiori diritti. inoltre mentre discutevamo una ghiandaia ci è passata sopra e lui ha sparato, mancandola fortunatamente.

E comportamenti come questi, tragicamente veri, li volete reprimere con un po' di guardie in più?
Io continuo ad essere convinto che solo l'educazione potrà servire e ... l'aumento delle tasse sulla caccia. Non è vero che i cacciatori spendono troppo (come sempre lamentano), spendono pochissimo (qui su FNM credo non ci sia bisogno di giustificare questa affermazione, ma sono disponibile a farlo).



Messaggio originario di zulo:
...
Ma torniamo ai CACCIATORI TERRITORIALI, loro considerano la zona di caccia una loro propietà, compresa flora e fauna che vi si trova.
...

Ad onor del vero è la stessa convinzione di molti "naturalisti"! Voglio dire che questo è un atteggiamento potenzialmente positivo.



Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus
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zulo
Utente Senior

Città: acilia (Roma)
Prov.: Roma

Regione: Lazio


1949 Messaggi
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Inserito il - 11 ottobre 2009 : 16:53:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
positivo o negativo a seconda del fine. io considero mio uno stagno e mi sento libero di costruirci sopra un parcheggio, oppure io considero mio uno stagno e cerco di prendermene cura salvaguardando la sua stabilità e la sopravvivenza delle specie che lo popolano. in realtà possono essere atteggiamenti potenzialmente positivi o negativi a seconda dei punti di vista, dalle propie competenze e dalle propie possibilità. anche un naturalista che cerca di salvaguardare una specie, ma con scarsa conoscenza della dinamica popolazionistica e dell'ecologia della specie stessa può fare più danni di un cacciatore cosciente delle probblematiche ambientali
salvo un cinghiale e quello si mangia gli ultimi 10 ululoni della pozza x


"Respingo i principi base della civiltà, specialmente l'importanza dei beni materiali". Tyler Durden "fight club"

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giuliano petreri
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 ottobre 2009 : 23:31:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di zulo:
Qual'è la differenza tra un cacciatore e un bracconiere .....
..........
........ la teoria del profitto "2 cassette nido x 100.000 ornitologi e ornitofili = dai 200.000 ai 500.000 uccelli in più, di conseguenza vengono prolungati i periodi di caccia = dai 500.000 a 1.000.000 di uccelli in più uccisi".


A parte la grande frammentazione e caoticità del tutto (c'ho capito quasi niente ) ... mi sembrava che con gran parte dei partecipanti alla discussione .... si fosse concordato di non tornare su inutili tentativi di discriminare le specie Cacciatoris venandis ... e ... Bracconieris bracconieris ...... mi ritrovo invece che si cerca addirittura di individuarne e descriverne le innumerevoli sottospecie .... e si è lasciato cadere il filo conduttore della discussione: come limitare il bracconaggio ... dopo l'interessante spunto di Hycanus (che ne riprendeva di fatto uno precedente di Kiros) e i complimenti di Goliathus (che ringraziamo).

Intendo quindi ribadire che, per come abbiamo impostato la discussione, a me sarebbe piaciuto parlare esclusivamente del problema bracconaggio, ... intendendo con il termine bracconieri, tutti coloro (cacciatori, allevatori, ecc.) che prelevano (o tentano di farlo) fauna selvatica non avendone l'autorizzazione o non rispettando la legge! .

Messaggio originario di zulo:

Messaggio originario di gigi58:

Caro Giuliano, dimentichi un'altro tipo, tutti quegli individui che dotati di porto d'armi (non li chiamo volutamente cacciatori) che per il semplice motivo che quel giorno non hanno visto nulla sparano al primo uccellino che gli capita, quelli chetanto se non lo prendo io lo prende qualche altro e allora chi se ne frega delle limitazioni numeriche, quelli che eliminano i "nocivi perchè li danneggiano prelevando selvagina e sono in tanti, forse in troppi che non rispettano le regole e l'ambiente
Gigi


non li ho dimenticati, sono i cacciatori territoriali .....


Da cui è evidente che non possiamo chiamare cacciatori ..... coloro che non rispettano le regole, ed è sbagliato e controproducente continuare a farlo!

Questa mattina sono tornato nel pascolo dov'è il cervo morto, con l'intenzione di vedere in che stato si trovava, ... ho fatto delle foto che intendevo postare per valutare e commentare l'intervento dei lupi .... e la possibilità di un loro ritorno; volevo poi "dare respiro" alla proposta di Kiros e Hycanus .... che secondo me può avere una valenza decisamente positiva nella lotta al bracconaggio, ..... ma quando ho aperto questa pagina del forum ... mi sono ritrovato in una discussione diversa da quella che mi aspettavo .... che aveva decisamente deviato dal tema centrale tornando ad impantanarsi in considerazioni "sistematico-venatorie" (passatemi il termine scherzoso) secondo me di nessuna utilità.

Ritenendo quindi sia assolutamente inutile che io cerchi di nuovo (per l'ennesima volta) di riportare il discorso sul cervo morto e sul problema bracconaggio ....
Messaggio originario di Luciano54:
Relativamente ai vari raffronti caccia-bracconaggio ... oltre ad aver già esposto la mia opinione, mi pare che cercando a tutti i costi il "confine" fra i due termini, ... rischiamo di "aggrovigliarci" in una serie di messaggi che, lungi dal fare chiarezza sulla questione, ... ci porterebbero inevitabilmente ad un aumento del "rischio polemica"; ... un po' come cercare di definire la differenza fra automobilista e pirata della strada, ... per quanto mi riguarda il confine è chiaro e si diventa pirati o bracconieri ogni qualvolta non si rispettino le regole, ....parimenti essere automobilista o cacciatore, ... non vuol dire essere dei potenziali bracconieri o pirati, anzi, ... proprio dalle categorie che operano volutamente nella legalità .... può e deve venire la spinta più forte a combattere l'illegalità.
Provo quindi a distogliere di nuovo l'attenzione da questi "confronti" ....


vi auguro buon proseguimento di discussione ... scusandomi con Carlmor per averlo indotto a riaprirla.
Ciaoo.




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Hemerobius
Moderatore


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 ottobre 2009 : 16:21:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sicuramente i bracconieri (o la loro stragrande maggioranza) vanno cercati tra coloro che hanno un porto d'armi per caccia, così come i pirati della strada (o la loro stragrande maggioranza) tra coloro che hanno la patente di guida.

Come si può capire il fenomeno, e da lì limitarlo, se non se ne analizzano i protagonisti?

Roberto

verum stabile cetera fumus
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gigi58
Moderatore Trasversale


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Inserito il - 12 ottobre 2009 : 16:30:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi sembra che volutamente non ho parlato di cacciatori, ma di individui dotati di porta d'armi ma probabilmente sbaglio qualcosa

Gigi
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zulo
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Inserito il - 12 ottobre 2009 : 18:33:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
evidentemente luciano non ti è molto chiaro il discorso (effettivamente mentre scrivevo era poco chiaro anche a me, ma contavo, dietro richiesta, di spiegarlo punto per punto). Ho elencato alcuni tipi di cacciatori e alcuni tipi di bracconieri per esperienza diretta, venendo da una famiglia di cacciatori, nonni, zii, cugini, compaesani, pensa che quando avevo circa 10 anni mio nonno a pasqua ci ha cucinato un istrice e un altro animale che aveva tutta l'aria di essere un mustelide. comunque non volevo affatto stigmatizzare tutti i cacciatori, ma volevo cercare di dare uno spunto per separare i cacciatori onesti da quelli disonesti, e separare i due gruppi dai bracconieri, anche per portare avanti la discussione verso una conclusione utile anche a identificare in base a esperienze dirette quali sono quelle persone che sparano ad un cervo con cartucce da faggiano.



"Respingo i principi base della civiltà, specialmente l'importanza dei beni materiali". Tyler Durden "fight club"

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giuliano petreri
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Luciano54
Moderatore


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Flora e Fauna

Inserito il - 13 ottobre 2009 : 07:23:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Hemerobius:
Sicuramente i bracconieri (o la loro stragrande maggioranza) vanno cercati tra coloro che hanno un porto d'armi per caccia ...


così facendo però escludiamo tutti gli eventi messi in atto (con tagliole, lacci, ecc.) da agricoltori e allevatori vari (che per questo diventano bracconieri a tutti gli effetti ... con o senza porto d'armi).

Messaggio originario di Hemerobius: ... Come si può capire il fenomeno, e da lì limitarlo, se non se ne analizzano i protagonisti?


Non credo sia necessario; per farlo occorrerebbe aprire un'apposita discussione ... tanto l'argomento è vasto e controverso, .... che finirebbe inevitabilmente per degenerare in un confronto caccia sì ... caccia no, .... abbandonando il problema bracconaggio ... e le modalità per combatterlo, tema principale di questa discussione.
Si arriverà anche, prossimamente, ad affrontare serenamente dibattiti come quello citato, ma per gradi e magari dopo aver prima individuato le possibili strategie per contrastare il bracconaggio; .... mettendo in primo piano il paragone cacciatore-bracconiere si va inevitabilmente verso la "limitazione" della discussione che dicevo prima.

Messaggio originario di zulo:
.... Ho elencato alcuni tipi di cacciatori e alcuni tipi di bracconieri per esperienza diretta, venendo da una famiglia di cacciatori, nonni, zii, cugini, compaesani, pensa che quando avevo circa 10 anni mio nonno a pasqua ci ha cucinato un istrice e un altro animale che aveva tutta l'aria di essere un mustelide ....
..... volevo cercare di dare uno spunto per separare i cacciatori onesti da quelli disonesti, e separare i due gruppi dai bracconieri ....


Pur condividendo in parte quanto detto, .. c'è qualcosa che o non capisco io, .... o non riesco ad esprimerlo e non è chiaro.
Secondo me non ci sono cacciatori onesti e cacciatori disonesti, ... ci sono cacciatori e bracconieri .... molto facilmente distinguibili in funzione della correttezza e del rispetto delle regole ... mi dispiace, ma secondo me, chi ti ha cucinato l'istrice e il mustelide ... non era un cacciatore ma un bracconiere!
Con questo non voglio dire che il mio punto di vista è l'unico depositario della verità .... ma avevo inteso sotto quest'ottica la discussione, e non mi interessa molto impantanarmi in distinzioni di "sottospecie" che secondo me non esistono.
Ciao

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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


17657 Messaggi
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Inserito il - 13 ottobre 2009 : 08:30:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Luciano54:

Secondo me non ci sono cacciatori onesti e cacciatori disonesti, ... ci sono cacciatori e bracconieri .... molto facilmente distinguibili in funzione della correttezza e del rispetto delle regole ... mi dispiace, ma secondo me, chi ti ha cucinato l'istrice e il mustelide ... non era un cacciatore ma un bracconiere!
Con questo non voglio dire che il mio punto di vista è l'unico depositario della verità .... ma avevo inteso sotto quest'ottica la discussione, e non mi interessa molto impantanarmi in distinzioni di "sottospecie" che secondo me non esistono.
Ciao

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Mi chiedo se, per analogia, tutti gli individui dotati di patente che posteggiano in divieto di sosta, passano con il rosso, fanno un sorpasso azzardato, superano i limiti di velocità li definiamo automobilisti o"pirati della strada"?
Sicuramente allora gli automobilisti italiani sono al 99,99% pirati della strada

Gigi

Modificato da - gigi58 in data 13 ottobre 2009 08:53:22
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hycanus
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Flora e Fauna

Inserito il - 13 ottobre 2009 : 13:11:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gigi58:

Messaggio originario di Luciano54:

Secondo me non ci sono cacciatori onesti e cacciatori disonesti, ... ci sono cacciatori e bracconieri .... molto facilmente distinguibili in funzione della correttezza e del rispetto delle regole ... mi dispiace, ma secondo me, chi ti ha cucinato l'istrice e il mustelide ... non era un cacciatore ma un bracconiere!
Con questo non voglio dire che il mio punto di vista è l'unico depositario della verità .... ma avevo inteso sotto quest'ottica la discussione, e non mi interessa molto impantanarmi in distinzioni di "sottospecie" che secondo me non esistono.
Ciao

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Mi chiedo se, per analogia, tutti gli individui dotati di patente che posteggiano in divieto di sosta, passano con il rosso, fanno un sorpasso azzardato, superano i limiti di velocità li definiamo automobilisti o"pirati della strada"?
Sicuramente allora gli automobilisti italiani sono al 99,99% pirati della strada

Gigi


Dal mio modesto punto di vista quoto Luciano, invitando gli utenti a non "uscire dal seminato" e a concentrarsi soltanto sui metodi, le iniziative e le proposte per conbattere i fenomeni di bracconaggio. Paragoni e analogie con altre realtà rischiano soltanto di disperdere il filo conduttore. Qui siamo su un forum naturalistico che parla di animali; nello specifico cito il testo del titolo del forum: "Cervo morto. Un caso di bracconaggio? (Come limitarlo?)"
Ed è a quest' ultima frase che la conversazione dovrebbe esclusivamente attenersi.
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Luciano54
Moderatore


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Flora e Fauna

Inserito il - 13 ottobre 2009 : 13:24:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gigi58:
Mi chiedo se, per analogia, tutti gli individui dotati di patente che posteggiano in divieto di sosta, passano con il rosso, fanno un sorpasso azzardato, superano i limiti di velocità li definiamo automobilisti o"pirati della strada"?
Sicuramente allora gli automobilisti italiani sono al 99,99% pirati della strada ....


Credo di capire quello che intendi mettere in evidenza Gigi, ed è sicuramente una tematica che meriterebbe degli approfondimenti ... (anche se non in questo contesto); ... sono però convinto che sia effettivamente così ... altrimenti si rischia di non trovare più il confine fra lecito e illecito ... e di offendere comunque la dignità e il comportamento di tutte le persone rispettose (siano esse automobilisti, cacciatori, pescatori, agricoltori ... o altro) che rispettano le regole ... spesso non per costrizione (o almeno non solo) ... ma perchè è un loro modo di essere.
Queste persone hanno il diritto di essere considerate automobilisti, cacciatori, pescatori, agricoltori, ... ecc., .... e di non essere accomunati neppure nella terminologia a chi non rispetta la fauna ... o la terra ... o i pesci ... ecc. ... e si comporta come se tutto gli appartenesse.
Ciao.



P.s. non avevo visto il tuo post Luca! ... condivido e ti ringrazio!
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Modificato da - Luciano54 in data 13 ottobre 2009 13:26:15
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clse
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Inserito il - 13 ottobre 2009 : 14:42:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


... "Cervo morto. Un caso di bracconaggio? (Come limitarlo?)"
Ed è a quest' ultima frase che la conversazione dovrebbe esclusivamente attenersi.
[/quote]

io posso dire la mia PERSONALISSIMA esperienza; nella zona che meglio conosco, e in cui è presente un bramito consistente, il bracconaggio si affaccia spesso, dato che il territorio è particolarmente favorevole per azioni veloci e dall'esito assicurato. il sistema migliore che NOI appassionati abbiamo attuato è una serie di turni, sopratutto notturni, per il monitoraggio delle auto che si avvicinano alle zone più importanti. questi dati vengono poi consegnati alla vigilanza, che sinceramente è molto attiva e appoggia pienamente la cosa; così facendo i turni della vigilanza "ufficiale" possono essere distribuiti diversamente, in modo da non essere facilmente prevedibili.
questo tipo di rilevamento ha dato risultati notevoli, inquadrando velocemente personaggi noti alla vigilanza o situazioni a loro sconosciute ma su cui anno poi agito con un'attenzione particolare.
è da parte di noi volontari un grosso impegno, ma i risultati sono incoraggianti, riuscendo anche ad avvicinare e sensibilizzare all'avvicinamento (o meglio al non avvicinamento) alle arene di molti curiosi
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kiros
Utente

Città: malnate
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Flora e Fauna

Inserito il - 13 ottobre 2009 : 21:39:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quoto in pieno Luciano e Hycanus per il loro invito a costruire una conversazione che ci possa arricchire di informazioni preziose nella lotta al bracconaggio e invito ancora chiunque sia a conoscenza di metodologie, pratiche, strumenti o qualsiasi cosa che abbia a che fare con il bracconaggio a scrivere e sono sicuro che qualcuno c'è su questo forum in grado di dettagliarci meglio l'argomento.
Mi complimento con clse e chi con lui fa i turni per individuare possibili bracconieri, questo a mio avviso è l'unico modo possibile per monitorare zone di facile accesso alle autovetture e dove solitamente viene effettuata la "caccia con il faro abbagliante"se condotta da più persone. Certo che se le strade che portano alle arene o ai pascoli non sono strade di collegamento ma semplici sterrate di bosco basterebbe installare qualche strumento di rilevazione per avere le targhe di chi le frequenta in orari sospetti, molto efficace su strade a fondo cieco perchè permette di valutare quanto l'autovattuira si è fermata in zona. Questo è certamente un metodo di sorveglianza meno diretto in quanto non ci si accerta dell'atto di bracconaggio, ciononostante ci sono pochi motivi che possono portare una persona nel bosco di notte e se si rilevasse la stessa targa più volte allora, conoscendo gli orari, chi di dovere potrebbe tentare un'intercettazione ambientale. Questo sistema risparmierebbe tante notti insonni alla sorveglianza dove applicabile anche se probabilmente in molte realtà italiane darebbe scarsi risultati, spesso infatti la morfologia di alcuni territori li rende perticilarmente idonei ad azioni illegali e estremamente difficili da sorvegliare (ne è un'esempio la frastagliatura del confine del parco dove è stato ritrovato il cervo morto).

KIROS
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mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


4540 Messaggi
Micologia

Inserito il - 13 ottobre 2009 : 22:06:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di kiros:

Quoto in pieno Luciano e Hycanus per il loro invito a costruire una conversazione che ci possa arricchire di informazioni preziose nella lotta al bracconaggio e invito ancora chiunque sia a conoscenza di metodologie, pratiche, strumenti o qualsiasi cosa che abbia a che fare con il bracconaggio a scrivere e sono sicuro che qualcuno c'è su questo forum in grado di dettagliarci meglio l'argomento.



Una delle mie esperienze.
Frequento da quando sono al mondo la baita di mio zio, posta in un ameno luogo in val dei Mocheni in Trentino.
La baita si trova alla sommità di un pascolo meraviglioso, che ha ad est un lariceto e ad ovest una faggeta ad alto fusto.
Per anni, parecchi anni da quando ero bambino, su di una ceppaia di larice c'era sempre un grosso blocco di sale, e già allora mio padre mi disse che era un "richiamo" per gli ungulati usato dai cacciatori.
Alcuni anni dopo, ad una decina di metri dal suddetto ciocco, ho trovato una trentina di laccetti di plastica: avrò avuto 15 anni, li raccolsi e li buttai via.
Lì per lì non me la sono sentita di sporgere denuncia, e vi spiego il perchè: il pascolo in questione è proprietà di un allevatore che ha la malga un chilometro circa a valle, e suo figlio è UNA GUARDIA FORESTALE, conosciuta da mio padre, mio zio ecc, e non volevo "combinare pasticci".
L'unico controllo in vita mia per quanto riguarda il trasporto funghi fu effettuato da lui, e solo perchè con mio padre stavamo raccogliendo mazze di tamburo(Macrolepiota procera) a bordo sel suo pascolo.
Ci fece un puntiglioso controllo, anche sulla pulizia dei funghi, dopo averci detto A CHIARE LETTERE di andare via perchè "me spaventà i caprioi".
Dei laccetti ed un blocco di sale per anni nel suo "feudo", di proprietà e di caccia, immagino non si sia mai accorto di nulla, chissà quale astuto bracconiere riusciva a gabbarlo così platealmente...
Siccome è da qualche anno che non passo di lì, colgo l'occasione datami da questo topic di andarci e, nell'eventualità, denunciare alle autorità e resocontarvi gli eventuali illeciti.
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