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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
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Inserito il - 08 ottobre 2009 : 17:22:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di pardus:

allora non c'e speranza......se e' difficle capire chi caccia e chi fa bracconaggio e' inutile qualsiasi altro discorso...ci sono le leggi , immagino che siano state fatte con ragion di causa (spero) ....e quindi che si applicano....... ma tanto non si fa nulla, riescono sempre a farla franca, io penso perche' le "pene" inflitte siano irrisorie e quindi al bracconiere/cacciatore/bracconiere (a seconda di come si sveglia al mattino) il rischio vale la candela, tanto poi...... ed il bello e' che molte volte ho sentito parlare persone dicendo che si conoscono chi sono i bracconieri della zona......

qualcuna sa quale sia la pena se una persona viene presa nell'atto del bracconaggio?

secondo voi un "grosso" inasprimento delle pene non porterebbe ad una diminuzione ? ...certo da solo non basta, bisogna che la gente sia formata sull'ambiente, sia educata sulla natura....

interessante questo tuo intervento Pardus, perchè fondamentalmente fa comprendere una cosa : che il reato venatorio è considerato di lieve entità dal legislatore il quale a sua volta riflette il sentire generale della società italiana.
E' qui secondo me il problema di fondo: la mancanza quasi totale di una consapevolezza diffusa fra la gente comune circa i problemi collegati alla sopravvivenza della selvaggina ed all'attività venatoria (lecita o illecita). In pochi riescono ad intravedere nella sua complessità il dramma dell'ambiente stuprato, della cementificazione selvaggia, insensata e rischiosa, del rischio correlato di sopravvivenza sia delle specie stanziali che migratorie.
Non essendo quindi diffusa questa percezione del pericolo per la selvaggina di cui ormai da tempo si è superata la soglia del non ritorno, continueremo ad avere legislatori attratti solo dal numero dei voti legati all'ambiente venatorio disinteressandosi degli altri numerosi milioni di voti dei non cacciatori che ignorano il problema in maniera quasi totale e che quindi restano indifferenti a qualsiasi decisione presa.
Ecco perchè è necessaria un'azione di acculturamento della popolazione lasciando comprendere che le ottocentomila doppiette autorizzate a sparare servono come strumento, come leva per scardinare le ultime resistenze di ambientalisti e fautori di Parchi Regionali. Una volta distrutti questi ultimi baluardi la possibilità di cementificare sarà totale e selvaggia conducendo una battaglia fino all'ultimo sangue/mattone.
Ecco perchè gran parte della popolazione rimane insensibile agli appelli degli ambientalisti e degli animalisti....perchè si vedono negate possibilità di ottenere autorizzazioni a costruire altrimenti impensabili, di crescita, di sviluppo, di fare schei....
Quindi, come penso possa ormai apparire chiaro, il business non è solo ed unicamente circoscritto al bresciano dove esistono a decine le fabbriche di armi ma ormai a tutto il territorio nazionale dove caccia può significare leva per sbloccare qualsiasi situazione incagliata.
Il legislatore sarà quindi "bloccato" da un certo tipo di "esigenze" di cui dover tenere conto. Anzi, se può, tenterà di legiferare in maniera più permissiva in modo di far rientrare una parte di coloro che attualmente gravitano nella sfera dei bracconieri entro quella dei cacciatori legalmente autorizzati da una legge più permissiva.
Credo che alla fin fine non sia molto utile fare un distinguo netto sul confine che delimita caccia da bracconaggio, perchè la staccionata che separa i due spazi viene spostata in continuazione, a piacimento, e tutto ciò contribuisce ad offrire un'idea sempre meno chiara del senso di legalità e di illegalità.
Può avere quindi molto senso stabilire un confine netto?
Beppe




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pigrofalco
Utente Junior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


72 Messaggi
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Inserito il - 08 ottobre 2009 : 18:01:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di vespa90ss:

[...] Precisato ciò vorrei anche far notare, rimarcando un mio concetto già espresso in precedenza, che il confine fra cacciatore e bracconiere è estremamente labile come lo è quello di un automobilista ed un pirata della strada. Finchè sei nei limiti della regola sei un cacciatore: appena lo superi diventi inequivocabilmente un bracconiere e penso che su questo concetto bisogna espandere il nostro dialogo per capire cosa ben intendiamo per bracconiere.
Mi spiego meglio.
Se è possibile uccidere degli animali fino al giorno x e si uccidono invece fino al giorno x + 2 per me ti stai trasformando da cacciatore in bracconiere. Se si può sparare dall'alba in poi e spari mentre è ancora buio, tu sei un bracconiere. Se spari ad un falco tu sei un bracconiere. Se è vietato usare munizione spezzata per gli ungulati e spari con i pallettoni tu sei un bracconiere.
Bracconiere non è solo colui che lo fa "di mestiere", che magari non ha nemmeno la patente, che mette le trappole, che entra nei territori preclusi alla caccia.
Bracconiere è chiunque si comporta al di fuori della regola prevista.

Credo di capire cosa tu intenda e ti parlo da cacciatore in attività.
Inizio col dire che il comportamento del singolo, anche o soprattutto il comportamento episodico e occasionale, è importantissimo per definire la cultura civica del paese nel quale quel singolo vive: un paese in cui si applica costantemente e statisticamente, ad opera quindi di molteplici azioni di singoli, il detto secondo cui "l'occasione fa l'uomo ladro" è un paese in cui c'è una bassa cultura civica generale.

Un cacciatore che, anche una sola volta in cui gli si presenti l'occasione, violi le leggi vigenti è sicuramente una persona con scarsa cultura civica generale.Nel senso che non violerà soltanto, ripeto fosse pure una volta sola, le leggi sulla caccia, ma molto probabilmente anche altre relative ad ambiti diversi nei quali il nostro andrà ad interagire.

Ma questo non fa di lui un bracconiere.Probabilmente ai fini della tua analisi il risultato è lo stesso, vale a dire il dover osservare scarso senso civico, il che condivido è odioso quanto frequente.Ma trovo necessario distinguere tra un pirata della strada che guida sotto anfetamine a 200 all'ora e invece uno che esce dal lavoro e fa 135 km/h o anche 150 invece di 130, ma guidando in assoluto controllo.Entrambi violano le regole intenzionalmente, eppure non riuscirei ad accostarli.

Diverso quindi se prendiamo in esame il 'seriale', vale a dire colui che colloca ogni anno quintali di granturco/sale/attrattivo e ogni anno uccide decine di capi di notte.Oltre alla diversità di trattamento che la legge prevede per costui rispetto a chi magari viene trovato con una lepre incarnierata fuori orario, a mio avviso c'è una differenza cospicua di incultura morale: entrambi violano una regola ma la struttura etica deviante del primo sarà ben più robusta di quella del secondo, ben più virale, ben peggiore dunque.

A seguire un distinguo sulla stessa falsariga:

il cacciatore che occasionalmente spara ad un falco (specie assolutamente vietata alla caccia) si rende colpevole di un reato molto grave data la relativa scarsa consistenza numerica dei componenti di detta specie.

il cacciatore che in periodo vietato spara ad uno storno, specie spesso endemica e per la quale è previsto l'indennizzo per eventuali danni alle colture, viola una norma di legge che prevede una sanzione, compie quindi un illecito che però non mi sento di accostare moralmente al precedente.

In generale io considero il bracconaggio una deviazione a-specifica rispetto alla linea di massimo rispetto civico, non lo considero quindi un epifenomeno o un corollario dell'attività venatoria.Allo stesso modo in cui non considero la pirateria sulle strade un epifenomeno del guidare automobili o l'evasione fiscale un corollario del condurre una azienda privata.

Io credo e concludo che per eliminare sia il bracconaggio sia la de-linquenza occasionale (anche venatoria) rispetto alle norme vigenti sia necessario semplicemente accrescere di molto la cultura generale a-specifica, anche se certo non può far male sensibilizzare su quella specifica e cioè ambientale.E tutto questo potrebbe essere fatto tranquillamente a scuola, adesso e senza ulteriori esborsi rispetto ai pochi soldi che ahimè vengono a tale settore destinati oggi: seguo da vicino i miei figli piccoli e, non proprio di rado, noto la amena vaghezza degli argomenti affrontati nelle lezioni quotidiane ad esempio di scienze.
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Hemerobius
Moderatore


Città: Alghero
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4877 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 ottobre 2009 : 18:18:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di pigrofalco:
... Io credo e concludo che per eliminare sia il bracconaggio sia la de-linquenza occasionale (anche venatoria) rispetto alle norme vigenti sia necessario semplicemente accrescere di molto la cultura generale a-specifica, anche se certo non può far male sensibilizzare su quella specifica e cioè ambientale.E tutto questo potrebbe essere fatto tranquillamente a scuola, adesso e senza ulteriori esborsi rispetto ai pochi soldi che ahimè vengono a tale settore destinati oggi: seguo da vicino i miei figli piccoli e, non proprio di rado, noto la amena vaghezza degli argomenti affrontati nelle lezioni quotidiane ad esempio di scienze.

Sto seguendo questa interessante discussione a distanza, distanza di interessi soprattutto, ma non posso non sostenere questa ultima affermazione.
Meglio utilizzare le poche risorse disponibili dentro una scuola, per i bambini ed i ragazzi, che pagare con gli stessi soldi gli stipendi di qualche guardia (armata) in più.
Esattamente il contrario di quanto si fa normalmente adesso in Italia.

Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus
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Stefano Tasca
Utente V.I.P.

Città: Crespano del Grappa
Prov.: Treviso

Regione: Veneto


441 Messaggi
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Inserito il - 08 ottobre 2009 : 20:13:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao,
sono solo in parte d'accordo con Roberto; sicuramente bisogna lavorare intensamente sul piano educativio (io sono insegnante); bisogna farlo con i giovani ma anche con gli adulti.
Se c'è una materia che viene insegnata in modo penoso nella scuola media sono proprio le scienze naturali.
Però serve anche una forte azione preventiva e repressiva, di controllo del territorio. Alcune sanzioni sono già severe, il problema è che le possibilità di essere scoperti sono assolutamente irrisorie. Non so le esperienze che avete voi, ma per quelle che ho io devo registrare che il furto venatorio è un reato diffusissimo a fronte del quale non esistono quasi controlli.
D'altrone un aumento della vigilanza costa e non conviene politicamente, visto che, come acutamente già scritto da altri, il reato venatorio non crea allarme sociale e non è vissuto come tale.
Un saluto
Stefano Tasca
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 ottobre 2009 : 20:42:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di pigrofalco:
..... In generale io considero il bracconaggio una deviazione a-specifica rispetto alla linea di massimo rispetto civico, non lo considero quindi un epifenomeno o un corollario dell'attività venatoria.Allo stesso modo in cui non considero la pirateria sulle strade un epifenomeno del guidare automobili o l'evasione fiscale un corollario del condurre una azienda privata. ....


Mi sembra che Alessio abbia acceso un bel faro sulle differenze fra bracconiere e cacciatore; .... condivido in toto l'analisi .... pur rilevando che ci sono categorie sociali per le quali "incorrere" in atti di bracconaggio è più semplice che per altre (vedi allevatori, ... cacciatori, .... agricoltori) considerando anche che "il rischio" aumenta in modo esponenziale quando una sola persona rappresenta due o più di queste categorie, .... ribadendo comunque che ci sono persone serie che pur essendo contemporaneamente cacciatori, agricoltori e allevatori .... si comportano molto rettamente .... e non meritano di essere accomunate ad un qualsiasi bracconiere.

Messaggio originario di Stefano Tasca:
..... sicuramente bisogna lavorare intensamente sul piano educativio (io sono insegnante); bisogna farlo con i giovani ma anche con gli adulti.
Se c'è una materia che viene insegnata in modo penoso nella scuola media sono proprio le scienze naturali.
Però serve anche una forte azione preventiva e repressiva, di controllo del territorio. Alcune sanzioni sono già severe, il problema è che le possibilità di essere scoperti sono assolutamente irrisorie ....


Molto azzeccata (secondo me) anche questa riflessione, ... in effetti uno degli scopi che mi prefiggevo nell'aprire questa discussione .... era proprio quello di individuare le cose da fare ... per cercare di arginare il fenomeno, collaborando fattivamente, senza limitarsi a dire che le forze dell'ordine fanno poco .... o che servirebbe questo e quest'altro, ma provando a mettersi in gioco in prima persona .... iniziando col guardarsi attentamente attorno e segnalando ogni minima cosa "sospetta" ... senza demordere se qualche volta saremo un po' bistrattati .
Ciaoo.

P.s. La partecipazione si sta allargando ... e io continuo a pensare che stia venendo fuori una gran bella discussione

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kiros
Utente

Città: malnate
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


20 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 ottobre 2009 : 20:58:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Con molto piacere vedo che la discussione prosegue e continua ad essere molto interessante. Mi trovo daccordo con Hycanus sul fatto che per cambiare veramente le cose bisogna agire sulle nuove generazioni ed in particolar modo sull'aprire un post dedicato a questo fenomeno dove si potrebbero concentrare una quantità di informazioni che verrebbero utili a tutti noi, frequentatori assidui dell'ambiente naturale, ad essere più preparati e pronti nel cogliere un qualsiasi segnale che possa far supporre ad un' attività di braconaggio. Troppo spesso si pensa al bracconiere come a un fantasma impossibile da scovare, come a uno che conosce il territorio e gli animali meglio di noi, in pratica come qualcuno contro cui non possiamo far niente, ma non è così!! Spesso proprio perchè ci sono pochissimi controlli e la possibilità di essere scoperti è irrisoria molti bracconieri azzardano molto di più che in altri paesi. Certo anche i bracconieri non sono una categoria omogenea e andrebbero fatte distinzioni fra un professionista, che di bracconaggio ci vive e chi invece lo pratica per offrire agli ospiti selvaggina locale o addirittura per puro divertimento o magari per arrotondare lo stipendio, potrete immaginare che scovarne uno del secondo genere è tutt'altra impresa che beccare un professionista.
Insomma credo proprio che tutti noi potremmo fare qualcosa di concreto per aiutare chi competente a contrastare il bracconaggio e aprire un post dedicato credo sarebbe veramente utile...ovviamente è un'opinione personale. Saluti Davide.

KIROS
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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


17657 Messaggi
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Inserito il - 08 ottobre 2009 : 23:38:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Hemerobius:

Meglio utilizzare le poche risorse disponibili dentro una scuola, per i bambini ed i ragazzi, che pagare con gli stessi soldi gli stipendi di qualche guardia (armata) in più.
Esattamente il contrario di quanto si fa normalmente adesso in Italia.

Concordo con Roberto, del resto l'avevo pure scritto: "solo se oltre all'inasprimento delle sanzioni si riuscirà ad infondere a questo popolo di semibarbari che siamo un maggiore rispetto per la natura in tutte le sue manifestazioni dal moscerino al cervo"
Occorre trasformare la nostra mentalità in modo da capire a questi "ladri" che stanno di fatto "rubando" nella loro tasca

Gigi
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
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Inserito il - 09 ottobre 2009 : 06:42:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche nel caso dell'uccisione del lupo in Toscana non penso si sia trattato dell'opera di un "bracconiere di professione" quanto dell'azione di un singolo cacciatore che occasionalmente si è imbattuto nell'animale durante la caccia agli ungulati e si è sentito "in dovere" di ucciderlo.
Non mi meraviglia più di tanto questa uccisione perchè non è la prima qui in Toscana e non sarà nemmeno l'ultima. Posso dirvi per certo che vengono ammazzati persino i gatti sorpresi a circolare nei boschi perchè è mentalità diffusa sopprimerli essendo considerati dannosi per la selvaggina.
E qui si ritorna al nodo della discussione: quale è esattamente il confine che delimita l'identità di un cacciatore da quella del bracconiere?
Probabilmente chi ha ucciso questo lupo era la prima volta che compiva un gesto al di fuori della regola: fatto sta che avendo un fucile in mano è stato troppo facile oltrepassare la soglia del lecito.
E' il cumulo di decine di occasionali uccisioni che conduce ai risultati fatti di grandi numeri. E'la somma di mille piccole trasgressioni che non può essere più tollerata perchè non rimane più spazio nè tempo per poterle accettare, come poteva accadere trent'anni fa.
Non è quindi importante a mio avviso eliminare solo la presenza del bracconiere professionista quanto condurre al rispetto delle regole centinaia di migliaia di singoli individui.
Luciano ha ragione nel dire che non tutti sono uguali e che tantissimi sono delle persone stupendamente corrette: purtroppo è la presenza di quella ridotta percentuale di fuorilegge che sta finendo di uccidere una categoria sportiva già di per sè a rischio d'estinzione.
Educare la nuova generazione a ideali di "protezione della natura" alternativi a quelli della caccia mi sembra scontato, ma....basterà il tempo a disposizione anche se si cominciasse domani?
E' il tempo che stringe ormai, purtroppo.
E meno occasioni si presenteranno di far carniere per la cementificazione dilagante, più aumenterà la spinta a delinquere: contestualmente, anche le maglie delle regolamentezioni tenderanno ad allargarsi per consentire a tutti un minimo di carniere.
E' un cul de sac da cui difficilmente si potrà uscire. E non vedo un futuro affatto roseo per nessuno: animalisti, cacciatori, bracconieri.
Beppe

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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 ottobre 2009 : 07:28:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per quanto riguarda il lupo, io sono più propenso a credere alla "vendetta" di un allevatore (con gesto finale di "sfregio") come si può dedurre da un pezzetto dell'articolo:
... Il colpo sembra essere stato esploso mentre l’animale si stava alimentando. La carcassa è stata posta successivamente sul luogo del rinvenimento. ....


... solitamente invece i bracconieri (secondo me i cacciatori che compiono tali gesti, non possono più definirsi tali ... e diventano automaticamente bracconieri) sotterrano il cadavere ... o al più lo lasciano sul posto.
Per il resto condivido gran parte della bella analisi che hai fatto, ... e in particolare questi passaggi ...

Messaggio originario di vespa90ss:
.... E' il cumulo di decine di occasionali uccisioni che conduce ai risultati fatti di grandi numeri. E'la somma di mille piccole trasgressioni che non può essere più tollerata perchè non rimane più spazio nè tempo per poterle accettare, come poteva accadere trent'anni fa. Non è quindi importante a mio avviso eliminare solo la presenza del bracconiere professionista quanto condurre al rispetto delle regole centinaia di migliaia di singoli individui.
Luciano ha ragione nel dire che non tutti sono uguali e che tantissimi sono delle persone stupendamente corrette: purtroppo è la presenza di quella ridotta percentuale di fuorilegge che sta finendo di uccidere una categoria sportiva già di per sè a rischio d'estinzione.
Educare la nuova generazione a ideali di "protezione della natura" alternativi a quelli della caccia mi sembra scontato, ma....basterà il tempo a disposizione anche se si cominciasse domani? .....


L'ultima domanda è quella che mi induce a ritenere necessario un maggiore effetto repressivo, perseguito inasprendo drasticamente le pene (sia pecuniarie che penali) ovviamente assieme ad una migliore e più "mirata" educazione ambientale soprattutto nei confronti dei giovani.


Messaggio originario di vespa90ss: ... E meno occasioni si presenteranno di far carniere per la cementificazione dilagante, più aumenterà la spinta a delinquere: contestualmente, anche le maglie delle regolamentezioni tenderanno ad allargarsi per consentire a tutti un minimo di carniere.
E' un cul de sac da cui difficilmente si potrà uscire. E non vedo un futuro affatto roseo per nessuno: animalisti, cacciatori, bracconieri.


In questo sono meno pessimista, ... perchè di pari passo alla cementificazione dilagante che si verifica in alcuni contesti, ... vedo uno spopolamento sempre maggiore di alcune aree montane ... e il conseguente aumento della fauna (a volte anche in modo quasi esponenziale); ..... forse il mio ottimismo è anche conseguente al non sentirmi appartenente a nessuna delle tre categorie per le quali hai ipotizzato un futuro non roseo.
Ciaoo

P.s. decisamente bello dialogare in questo modo, ... non trovate?

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Andrea Boscherini
Moderatore

Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


5114 Messaggi
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Inserito il - 09 ottobre 2009 : 10:52:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
leggo con piacere i vostri interventi,e purtroppo devo aggiungere un altro episodio spiacevole..nei pressi di Santa Sofia,dentro il parco delle forsete casentinesi,ho visto prima dei cacciatori con arma in mano e poco dopo ho sentito sparare..erano le 6:30 di mattina...
gli spari sono stati fatti certamente entro il parco,visto che il confine era abbastanza lontano..
ho denunciato il fatto al parco e alla forestale....
e mi è stato detto di abituarmi,visto che sono ( ormai ) cose normali......addirittura ora entrano nel parco!!!

per quanto detto sul discorso educativo sui bambini,concordo a pieno..anche se è davvero dura....da me,i cacciatori ( e ce ne sono a decine e decine ) sono figli e nipoti di cacciatori...è un continuo generazionazzionale che non tralascia neppure i modo sbagliati di cacciare...
ho sentito parlare di catture con gabbie di cornacchie perchè limitavano la diffusione di altri uccelli,l'uccisone di poiane e volpi perchè uccidevano le lepri che voleva prendere i cacciatori e tante altre storie da fare rabbrividire la pelle...
verissimo,ci vuole assolutamente molto educazione a scuola...ma per questi ormai cresciutelli con le loro idee inossidabili,ci vorrebbero pene pesantissime e qualche guardia in più a controllare...

"Tu credi che ogni cosa ti appartenga, la terra ed ogni paese dove vai,
ma sappi invece che ogni cosa al mondo, è come te, ha uno spirito ed un perchè.
Tu credi che sia giusto in questo mondo, pensare e comportarsi come te,
ma solo se difenderai la vita, scoprirai le tante cose che non sai."


Modificato da - Andrea Boscherini in data 09 ottobre 2009 10:53:08
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
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Inserito il - 09 ottobre 2009 : 12:07:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Andrea Boscherini:

erano le 6:30 di mattina...
gli spari sono stati fatti certamente entro il parco,visto che il confine era abbastanza lontano..
ho denunciato il fatto al parco e alla forestale....
e mi è stato detto di abituarmi,visto che sono ( ormai ) cose normali......addirittura ora entrano nel parco!!! ................

per quanto detto sul discorso educativo sui bambini,concordo a pieno..anche se è davvero dura....da me,i cacciatori ( e ce ne sono a decine e decine ) sono figli e nipoti di cacciatori...è un continuo generazionazzionale che non tralascia neppure i modo sbagliati di cacciare...
ho sentito parlare di catture con gabbie di cornacchie perchè limitavano la diffusione di altri uccelli,l'uccisone di poiane e volpi perchè uccidevano le lepri che voleva prendere i cacciatori e tante altre storie da fare rabbrividire la pelle...


nitidissima testimonianza che mette in risalto una realtà da brivido: l'accettazione quasi scontata da parte della forestale che tutto ormai sia assolutamente ineluttabile ed incontrollabile. Si stanno arrendendo anche gli addetti alla vigilanza.
E' tragico tutto ciò.
Anche la descrizione dei volpari e dei cornacchiari è perfettamente speculare a quella esistente in Toscana. Avevo un collega di banca, appunto "il volpaio", grande sterminatore di volpi (particolarmente cuccioli nella tana) che adorava questo tipo di caccia: d'altronde le volpi gli ammazzavano tutti i fagiani e le starne che lanciava nella sua riserva.....quindi....
E' anche perfettamente calzante il quadretto del "continuo generazionale" che illustra come sia difficile sfuggire alla tradizione di ricevere in eredità le armi del padre per mantenere in vita uno stile comportamentale tipico di quelle zone in cui da sempre la caccia rappresenta una delle opportunità più importanti di socializzazione e di ricerca di prestigio. A me è successa proprio questa cosa, che non rinnego perchè mi ha consentito di costruire un rapporto bellissimo con mio padre, di cui conservo un ricordo splendido, nel corso di quelle lunghissime giornate trascorse insieme ai nostri cani a contatto della natura con la scusa della caccia.
E' per questo che non riesco a condannare pienamente i cacciatori perchè sono altrettanto consapevole che gran parte di essi è gente onesta come mi insegnò ad essere mio padre il quale non volle cedere mai alla tentazione dell'automatico a 5 colpi perchè riteneva persino già troppo antisportiva l'opportunità della seconda canna.
Il mondo oggi è cambiato: molto cambiato. C'è troppa disonestà in ogni contesto sociale: e forse il confronto cacciatore-selvaggina non è più accettabile come sempre è stato.
Beppe

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pardus
Utente Senior

Città: solaro
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


1277 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 ottobre 2009 : 12:21:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao
in questa discussione ci sono stati molti interventi, i miei compresi, volti ad un pessimismo (visto quello che accade, giustificato), pero' pensandoci bene, molti specie di animali stanno aumentando di numero, cervi e lupi compresi viste le ultime notizie.....la natura e' piu' forte di qualsiasi bracconiere e legge non applicata....almeno io spero che sia cosi...i predatori stanno riconquistando pian piano l'arco alpino anche grazie al numero crescente di prede naturali....speranza c'e'....io sto cercando di capire se si possono fare delle cose nelle scuole, ho un amica insegnante e magari....intreccio i diti
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cloudwalker
Utente V.I.P.


Città: genova
Prov.: Genova

Regione: Liguria


265 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 09 ottobre 2009 : 12:57:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
intervengo solo per esprimere la mia partecipazione a chi ha trovato l'animale... deve essere un'esperienza veramente dolorosa vedere un animale così barbaramente ucciso.
se fosse successo a me, sarei rimasta scossa, per la Magnificenza ridotta ad una pietosa carcassa e per l'immane ignoranza del genere umano.

°°°Mentre I Morti Seguono La Corrente, I Vivi Ci Nuotano Contro°°°
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 ottobre 2009 : 13:42:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Andrea Boscherini:
.... gli spari sono stati fatti certamente entro il parco,visto che il confine era abbastanza lontano..


Messaggio originario di vespa90ss:
... nitidissima testimonianza che mette in risalto una realtà da brivido: l'accettazione quasi scontata da parte della forestale che tutto ormai sia assolutamente ineluttabile ed incontrollabile. Si stanno arrendendo anche gli addetti alla vigilanza ....


Una considerazione breve, ... ma credo piuttosto importante:
penso sia doveroso (prima di fare denunce o di muovere accuse) accertarsi con cura del fatto che gli spari provenissero da una località all'interno dell'area protetta, .... conosco bene la zona di cui parla Andrea ..... e il confine del parco (purtroppo) registra delle vistose rientranze ... che sono una vera croce per la sorveglianza ... e anche per noi semplici osservatori e studiosi della fauna selvatica. A
Bisogna anche considerare che attualmente al Corpo Forestale è richiesto di svolgere un'infinità di mansioni, .... e di effettuare la vigilanza anche nel territorio provinciale (le Guardie provinciali sono state quasi tutte "dirottate" a servizi di "polizia stradale"); ... diventa quindi davvero difficile, anche per gli addetti più volenterosi, occuparsi di ... tutto!
Ciaoo.

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clse
Utente V.I.P.

Città: como
Prov.: Como

Regione: Lombardia


382 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 09 ottobre 2009 : 14:41:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sono daccordo sull'accertarsi della provenienza dei colpi, non è nostro compito essere i giudici, però io le targhe dell'auto le avrei rilevate e consegnate alla vigilanza...
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

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Inserito il - 09 ottobre 2009 : 15:00:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Luciano54:
[Bisogna anche considerare che attualmente al Corpo Forestale è richiesto di svolgere un'infinità di mansioni, .... e di effettuare la vigilanza anche nel territorio provinciale (le Guardie provinciali sono state quasi tutte "dirottate" a servizi di "polizia stradale"); ... diventa quindi davvero difficile, anche per gli addetti più volenterosi, occuparsi di ... tutto!

la colpa non è certo delle Guardie Forestali. Il pesce puzza sempre dalla testa. Le ho viste anch'io quest'estate a Castiglione della Pescaia, sul ciglio della strada, fermare le automobili, svolgendo compiti di Polizia Stradale....quindi confermo questa asserzione di Luciano. Suppongo però che sia stata una circostanza davvero eccezionale riferibile solo ad alcune giornate a bollino nero del mese d'agosto. Ciò nonostante l'utilizzo improprio delle Guardie Forestali lascia intuire quanto sia sentito il problema della sorveglianza venatoria. Poco o punto. E si ritorna al concetto espresso nei miei interventi precedenti che più tutto va in rovina, più crollano i presupposti che vincolano la sopravvivenza di un Parco. Non mi sembra che ci voglia molto a comprenderlo.
Ecco perchè è necessario sollecitare una coscienza ecologica nella popolazione che non può che scontrarsi con quella venatoria (e qui si entra nel campo della pura conflittualità ) pur dovendo riconoscere che in taluni sporadici casi i cacciatori riescono a garantire delle aree di sosta e di riproduzione agli acquatici (laghetti della Piana di Sesto Fiorentino, ad esempio: quelli messi a rischio dall'ipotetica costruzione della seconda pista di decollo a Firenze/Peretola o dalla famosa Cittadella calcistica di Della Valle).

Per quanto riguarda i confini contorti di un Parco non sono un tecnico del settore, ma suppongo che qualcosa di più si potrebbe fare nel disegnarli, per evitare il formarsi di "zone d'ombra": fasce di rispetto che, pur non appartenendo al Parco, non seguano l'andamento geomorfologico o altimetrico ma un ideale linea di confine facilmente controllabile. Creare dei "fiordi" che si insinuano all'interno di un Parco significa offrire ai locali la possibilità senza limite di fare "bracconaggio autorizzato" come meglio credono.
Basta quindi voler ragionare con una logica protettiva e non concessiva. Non so però se ciò è dovuto a impossibilità, imperizia, collusione.
Beppe




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Luciano54
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Flora e Fauna

Inserito il - 10 ottobre 2009 : 12:46:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Relativamente ai vari raffronti caccia-bracconaggio ... oltre ad aver già esposto la mia opinione, mi pare che cercando a tutti i costi il "confine" fra i due termini, ... rischiamo di "aggrovigliarci" in una serie di messaggi che, lungi dal fare chiarezza sulla questione, ... ci porterebbero inevitabilmente ad un aumento del "rischio polemica"; ... un po' come cercare di definire la differenza fra automobilista e pirata della strada, ... per quanto mi riguarda il confine è chiaro e si diventa pirati o bracconieri ogni qualvolta non si rispettino le regole, ....parimenti essere automobilista o cacciatore, ... non vuol dire essere dei potenziali bracconieri o pirati, anzi, ... proprio dalle categorie che operano volutamente nella legalità .... può e deve venire la spinta più forte a combattere l'illegalità.
Provo quindi a distogliere di nuovo l'attenzione da questi "confronti" ....

Messaggio originario di Luciano54:
.... il confine del parco (purtroppo) registra delle vistose rientranze ... che sono una vera croce per la sorveglianza ... e anche per noi semplici osservatori e studiosi della fauna selvatica. ...


.... cercando di illustrarvi quanto precedentemente detto.
Nell'immagine seguente potete vedere i confini del PNFC con indicate le rientranze (o fiordi .... come li ha chiamati giustamente e con notevole immediatezza descrittiva Beppe) di cui vi parlavo (frecce rosse) ... mentre col tratteggio blu ho segnato quello che a mio modo di vedere poteva (o doveva) essere il confine del Parco; ... il termine della riga verde indica il luogo di ritrovamento del cervo morto.


Immagine:
Cervo morto. Un caso di bracconaggio? (Come limitarlo?)
259,06 KB

Messaggio originario di vespa90ss:
Per quanto riguarda i confini contorti di un Parco non sono un tecnico del settore, ma suppongo che qualcosa di più si potrebbe fare nel disegnarli, per evitare il formarsi di "zone d'ombra": fasce di rispetto che, pur non appartenendo al Parco, non seguano l'andamento geomorfologico o altimetrico ma un ideale linea di confine facilmente controllabile. Creare dei "fiordi" che si insinuano all'interno di un Parco significa offrire ai locali la possibilità senza limite di fare "bracconaggio autorizzato" come meglio credono. Basta quindi voler ragionare con una logica protettiva e non concessiva. ....


Condivido appieno quanto scritto da Beppe nel passaggio citato, e relativamente alle motivazioni che conducono a situazioni simili ...

.... Non so però se ciò è dovuto a impossibilità, imperizia, collusione.


... escluderei sicuramente le prime due .... sulla terza non mi pronuncio ... perchè non so se possano essere ricomprese in quella definizione anche delle "concessioni" fatte alle popolazioni locali al fine di perseguire il risultato "meno peggio possibile" .... una sorta di "meglio un'acquazzone .... della grandine" .... (c'è un "detto" romagnolo che recita " piotost che gnit .... l'è mei piotost" ... bisogna vedere se è sempre vero)
Ciaoo


P.s. devo riconoscere che in effetti il titolo di questo post ... non ne rispecchia molto i contenuti .... almeno non più!

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Stefano Tasca
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Inserito il - 10 ottobre 2009 : 14:08:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
le Guardie provinciali sono state quasi tutte "dirottate" a servizi di "polizia stradale");

Ciao,
ecco, ad esempio, una cosa concreta che si potrebbe fare...un tempo la Polizia Provinciale (che non si chiamava così) aveva esclusivamente compiti di sorveglianza, prevenzione, repressione legate alla pesca e alla caccia. Poi, siccome bisognava creare le Polizie Locali, gli è stato cambiato nome affibbiandogli mille altri incarichi tipo fare la polizia stradale o controllare gli agriturismi e altro.
Ditemi se sbaglio...

Alla Polizia Provinciale dovrebbero, a mio modesto parere, essere affidato esclusivamente il compito di controllo delle attività legate alla caccia e alla pesca, e quindi alla prevenzione e repressione del bracconaggio. Ciò consentirebbe di avere personale preparato e di non disperdere risorse.
Ciao
Stefano Tasca
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hycanus
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Flora e Fauna

Inserito il - 10 ottobre 2009 : 14:13:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Luciano, hai ragione...non è importante delineare la differenza fra l' essere bracconieri e cacciatori nè tantomeno cercare di stabilirne i limiti che separano le due realtà, quanto piuttosto affrontare il problema "bracconaggio", ma quello vero, e offrire concretamente spunti, opinioni, mezzi, per far si che ognuno nel suo piccolo possa contribuire ad arginare o quantomeno ridurre questa illecita e barbara attività.
Credo che ogni proposta, ogni piccolo suggerimento, anche soltanto il parlarne possa essere un deterrente per inquadrare il problema e per capirlo.
Ne è un esempio quello che hai dettagliatamente descritto nel tuo precedente post a proposito dei limiti geografici del territorio del Parco delle foreste Casentinesi. I "fiordi" possono essere terreno elettivo per i bracconieri che hanno più facilità di eludere la sorveglianza.
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vespa90ss
Utente Super


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Inserito il - 10 ottobre 2009 : 14:48:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Luciano54:

Relativamente ai vari raffronti caccia-bracconaggio ... oltre ad aver già esposto la mia opinione, mi pare che cercando a tutti i costi il "confine" fra i due termini, ... rischiamo di "aggrovigliarci" in una serie di messaggi che, lungi dal fare chiarezza sulla questione, ... ci porterebbero inevitabilmente ad un aumento del "rischio polemica"


Non penso Luciano. Come in qualsiasi comportamento sociale l'abuso di una concessione è da considerarsi recriminabile nel momento in cui si contravviene alle regole. E poichè guidare un automobile o circolare con un' arma carica in mano costituiscono due enormi pericoli nel momento in cui si fa abuso di sostanze stupefacenti o di alcoolici, mi sento preoccupato. Purtroppo, al giorno d'oggi, ambedue le circostanze sono sempre più frequenti e spesso coincidenti. Il possesso di un'arma ed il suo uso è pur sempre collegato allo stato psichico di chi la impugna, non dobbiamo dimenticarcelo. E non è la stessa cosa che andare in giro con una reflex o con un retino da farfalle.

Parlare del confine fra cacciatore e bracconaggio non deve essere sentito come un tabù da cui tenersi alla larga: dobbiamo invece trovare il coraggio per affrontarla questa realtà rimanendo nei limiti di un pensiero leale e del rispetto reciproco. Se ne può discutere con serenità per comprendere quale è veramente la distinzione fra gli uni e gli altri. Lo so che è doloroso sentirsi dire che ambedue, con modalità diverse, concorrono alla soppressione di animali liberi per potersene appropriare, ma è una realtà incontrovertibile e di questo bisogna acquisirne piena consapevolezza da una parte e dall'altra della barricata. C'è l'uccisione di un animale ad accomunare le due categorie ben distinte: questo è il trait d'union.
Ma fintantochè la legge lo consentirà dovremo prenderne atto e rispettare chi va a caccia seguendo le regole previste: ed il rispetto deve essere totale perchè esiste una legge degli uomini che ancora lo consente. E fintantochè le coscienze non cambieranno e le leggi rimarrano in piedi dovremo farcene una ragione. Ma nel frattempo non possiamo dare addosso ai cacciatori. E' in altra direzione che va svolta opera di sensibilizzazione (non di guerriglia).
Ma con chi si comporta in maniera illegale, tutti dobbiamo muoverci, cacciatori in primo luogo, affinchè questi individui vengano isolati e portati davanti al magistrato.

Il "fiordo" creato all'interno del parco mi ricorda molto la storia dei 1700 cervi da abbattere sullo Stelvio: azione cui avrebbero dovuto partecipare solo gli abitanti del luogo. Tutto il mondo è paese.
Un saluto, Beppe

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