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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
Grazie a tutti per la collaborazione


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Daleo
Moderatore

Città: Reggio Calabria

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2028 Messaggi
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Inserito il - 17 settembre 2009 : 20:30:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
quoto in tutto e per tutto Dario...

Ciao,
Francesco
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Marmoratus
Utente Senior

Città: Ferrara
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


570 Messaggi
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Inserito il - 18 settembre 2009 : 08:38:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di vladim:

Messaggio originario di Riccardo Banchi:

... Ma potrebbero questi smeraldini ibridarsi fra loro e dare prole fertile? A mio avviso è questa la domanda. Se sì, allora dovrebbe trattarsi di sottospecie, e non di specie se stanti, secondo le mie vecchie definizioni di specie. ....
Ric


Hai espresso esattamente il mio pensiero!
Vladim

Alla fin fine la scienza consiste nel sapere che sai quello che sai
e che non sai quello che non sai.
(Confucio)



E io la penso esattamente nello stesso modo di te e Riccardo. E' una discussiona analoga a quella fatta sui vari triturus e hyla tempo fa. Se si possono ibridare? Certo, e con esito positivo, senza nessuna forzatura e con prole feconda, perchè di fatto è lo stesso animale. Questa mania dei tassonomisti di spaccare il capello in quattro per creare più specie non fa altro che creare confusione. Quello della foto è tipico della mia zona, li conosco bene, ma sono identici a tutti gli altri. Messi dentro ad un secchio vari esemplari provenienti da tutta Italia, sfido chiunque a distinguerli tutti... E sono animali che per un verso o per l'altro possono viaggiare parecchio. Ne ho visti parecchi arrivare da varie parti, dentro ai camion di bietole o dentro ai forati da costruzione, e mescolarsi alle popolazioni locali. I loro discendenti come dovrebbero essere classificati? Bufo viridis balearicus x Bufo viridis lineatus x boulengeri? Che senso ha? Mah...

Gazzotti Roberto
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 settembre 2009 : 08:54:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Esattamente Roberto! E come dice Bernardo, le classificazioni le abbiamo inventate noi, seguendo però criteri penso logici e condivisibili. Tutto sta nel capire cosa s'intende per specie. Ricordo che per perfezionare la classificazione esite la sottospecie, la varietà, ecc.
Riguardo alle uccisioni per la scienza, non posso che accettare quello scritto da Perfect, ma anche da Daleo: la scienza è cresciuta anche grazie a certi esperimenti. Ora percò c'è solo da chiedersi se alcune ricerche sono davvero utili, come sobilla Bernardo. Questo non sono in grado di dirlo, ma resto un po' scettico su certe riclassificazioni. Sicuramente la genetica aiuta moltissimo in questo, ma non si deve perdere di vista il concetto di specie, che a questo punto, forse, non ho più chiaro nemmeno io.
In ogni caso apprezzo questi confronti fra di noi.

Ric
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Stefano Doglio
Utente Senior

Città: Roma

Regione: Lazio


1599 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 settembre 2009 : 10:27:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Riccardo Banchi:

Esattamente Roberto! E come dice Bernardo, le classificazioni le abbiamo inventate noi, seguendo però criteri penso logici e condivisibili.


è complicato e meriterebbe più tempo, ma va almeno rapidamente approfondita: ossia, è in parte vero che "le classificazioni le abbiamo inventate noi", ma è limitante dire che lo si è fatto in base a criteri "logici" o peggio inventandoli di "sana pianta". La tassonomia, o più in generale la scienza, nascono grazie alla convinzione che la realtà non sia un guazzabuglio ma che abbia un senso e un significato, anche se magari non immediatamente evidenti, i cui "arcani" sono conoscibili e spiegabili appunto con la ricerca scientifica, perlomeno potenzialmente. Quindi quando io classifico dei rospi non sto dando nomi al caos per facilitarmi la vita ma piuttosto sto scoprendo, portando alla luce, i rapporti prima sconosciuti, e aggiungo un tassellino alla comprensione della realtà... non sto inventando qualcosa ma scoprendo, portando alla luce qualcosa che esiste già
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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 settembre 2009 : 10:35:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Marmoratus:

Messaggio originario di vladim:

Messaggio originario di Riccardo Banchi:

... Ma potrebbero questi smeraldini ibridarsi fra loro e dare prole fertile? A mio avviso è questa la domanda. Se sì, allora dovrebbe trattarsi di sottospecie, e non di specie se stanti, secondo le mie vecchie definizioni di specie. ....
Ric


Hai espresso esattamente il mio pensiero!
Vladim

Alla fin fine la scienza consiste nel sapere che sai quello che sai
e che non sai quello che non sai.
(Confucio)



E io la penso esattamente nello stesso modo di te e Riccardo. E' una discussiona analoga a quella fatta sui vari triturus e hyla tempo fa. Se si possono ibridare? Certo, e con esito positivo, senza nessuna forzatura e con prole feconda, perchè di fatto è lo stesso animale. Questa mania dei tassonomisti di spaccare il capello in quattro per creare più specie non fa altro che creare confusione. Quello della foto è tipico della mia zona, li conosco bene, ma sono identici a tutti gli altri. Messi dentro ad un secchio vari esemplari provenienti da tutta Italia, sfido chiunque a distinguerli tutti... E sono animali che per un verso o per l'altro possono viaggiare parecchio. Ne ho visti parecchi arrivare da varie parti, dentro ai camion di bietole o dentro ai forati da costruzione, e mescolarsi alle popolazioni locali. I loro discendenti come dovrebbero essere classificati? Bufo viridis balearicus x Bufo viridis lineatus x boulengeri? Che senso ha? Mah...

Gazzotti Roberto


E' ovvio che sopratutto in un Paese abitato da millenni come l'Italia, per determinati animali, e gli anfibi sono tra questi, ci troviamo a studiare situazioni che sono state fortemente influenzate dalla presenza dell'uomo, ma questo mi sembra scontato dirlo...

Il fatto che le varie specie di rospo smeraldino siano ad occhio tutte uguale tra loro e le differenze siano solo genetiche è un fatto proprio dell'evoluzione che lavora sulle singole popolazioni anche con microcambiamenti impercettibili all'occhio e sopratutto nella corta durata di una vita umana.
Io ritengo molto interessante sapere che i rospi smeraldini non sono tutti uguali come si potrebbe pensare e trovo anche intrigante immaginare quali complicazioni biogeografiche ci siano dietro...altri possono trovare tutto ciò un'inutile perdita di tempo...questo dualismo è tipico dell'uomo. :)

Dario
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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


3002 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 settembre 2009 : 11:48:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
X Perfect: io non intendevo dire che qualcuno prova piacere nel sezionare ( o sbudellare, squartare, che dir si voglia...) animali, ma che questo succede ed è inutile dire di no, ed anche in grandi quantità!
Comunque la smetto qui e lascio ognuno con le proprie idee, che mi sembra la cosa migliore da fare...
Io dico solo che la conservazione dovrebbe venire prima di tutto; ed evidenzio che fanno un mazzo così a chi cattura una coppia di animali a rischio per riprodurli in cattività, mentre a chi va in natura a fare sacchettate di tritoni per poi farli fuori non dicono nulla perchè, per carità, è per il bene della scienza.... questo mi sembra un paradosso e mi fa anche imbestialire, poi non so voi...

Chi sa come mai sull'uomo questi studi non si fanno.............!
Ho finito.

Bernardo

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Fabio F
Utente Senior

Città: -

Regione: Marche


1079 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 settembre 2009 : 12:04:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che poi si sa, è un fatto risaputo che ogni università bene o male ha il suo professore "macellaio" che dall'alto della sua esperienza e intoccabilità fa vere e proprie STRAGI!
Per uno studio mi servono 5 salamandre...ok, sul posto ne trovo 20, le prendo tutte perchè ritornarci è una faticaccia, e poi se me ne servono ancora come faccio...
Quante di quelle salamandre (tenute in scatole, cassetti, posti INADEGUATI) torneranno indietro?
Quanti professori alzeranno il **** per riportare in natura quello che hanno RAPITO?
Tutto questo non riguarda solo i nostri amati anfibi ma tutta la nostra fauna italiana massacrata dai PREDONI UNIVERSITARI!
E qui gli episodi non si contano, ne ho sentiti da molti di voi e per varie università, se volete potete raccontarli!
Le popolazioni "studiate" o "monitorate" dalle università chissà come mai sono sempre le più decimate e in cattiva salute...
Se tutto questo è per "sapere"... bè, PREFERISCO NON SAPERE!
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 settembre 2009 : 13:02:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Concordo perfettamente con Stefano Doglio riguardo al discorso sulla classificazione: si tratta cioè di capire l'evoluzione delle popolazioni e la genetica aiuta tantissimo. Il punto è se le differenze genetiche riscontrate sono tali da far nascere nuove specie, e non sottospecie e varietà. D aun punto di vista tassonomico mi riferivo a questo. Sono in accordo anche con Perfect, ma non posso non alterarmi quando ci si accorge che certi "massacri" vengono effettuati per studi talvolta di interesse marginale (non sempre, sia chiaro). la cosa che mi fa storcere il naso è poi il fatto che se uno cerca di riprodurre alcuni anfibi, magari riuscendoci, è un "criminale" (non mi riferisco a chi li cattura per venderli).
Ma forse è meglio lasciar perdere questa polemica. Penso che saremo tutti concordi nel fatto che prima di tutto viene la tutela di questi animali; sta a noi capire quali sono i mezzi migliori. Io, e non solo io, cerco di costruire laghetti, ripristinare abbeveratoi e robe del genere; per studi di tipo genetico o simili non ho la competenza, ma accolgo con interesse i risultati, che ogni tanto è lecito osservare con sospetto, come le riclassificazioni, che non sono quasi mai definitive.

Ric
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Daleo
Moderatore

Città: Reggio Calabria

Regione: Calabria


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Inserito il - 18 settembre 2009 : 15:14:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ragazzi volevo solo ricordare che non è esattamente come qualcuno ha detto che le classificazioni le fa l'uomo...la filogenesi non è mica opera dell'uomo, l'evoluzione non è mica comandata. L'uomo ha solo cercato di mettere insieme i tasselli per capire da cosa e da chi derivano determinati esseri viventi.
Io sono a favore delle sperimentazioni perchè queste aiutano e non poco a fare luce e anche se può sembrare un paradosso a salvare questi animali.
Io stagni non ne scavo e forse mai lo farò, ma do il mio contributo studiando questi animali.
Che qualcuno ponga la domanda del perchè sull'uomo questi esperimenti non si fanno...bhè credo che si scenda davvero in basso e che non meriti alcuna risposta! Paragonare un essere umano ad un tritone mi sembra eccessivo anche per chi questi animali li ama (ed io sono uno di quelli).

Ciao,
Francesco
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Tiraxiatu
Utente Senior

Città: Palermo
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


1314 Messaggi
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Inserito il - 18 settembre 2009 : 16:05:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Certo, e con esito positivo, senza nessuna forzatura e con prole feconda, perchè di fatto è lo stesso animale. Questa mania dei tassonomisti di spaccare il capello in quattro per creare più specie non fa altro che creare confusione. Quello della foto è tipico della mia zona, li conosco bene, ma sono identici a tutti gli altri. Messi dentro ad un secchio vari esemplari provenienti da tutta Italia, sfido chiunque a distinguerli tutti...


Marmoratus credo che tu abbia semplificato un po troppo le cose... intanto come fai a dire "Quello della foto è tipico della mia zona, li conosco bene, ma sono identici a tutti gli altri" non ti sembra un po contraddittorio?
Poi hai ragione quando dici che a volte la descrizione di alcune specie è un po gratuita (questa è la versione soft ), ma:
- dove sta scritto che due specie diverse non possano avere lo stesso aspetto? (la genetica ed il fenotipo hanno spesso velocità molto diverse nella variazione, quasi indipendenti, questo è assodato... a maggior ragione se parliamo di erpetofauna)
- supponiamo che due specie diverse non possano avere lo stesso aspetto, le differenze morfologiche tra B. siculus e B. balearicus non si fermano a ciò che c'è scritto nell'articolo linkato in questa discussione (Stock et al...) ci sono in realtà altre differenze, non lampanti... ma ti assicuro che se hai visto un certo numero di esemplari delle due specie, riesci a notarle facilmente.
Ciao!
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Stefano Doglio
Utente Senior

Città: Roma

Regione: Lazio


1599 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 settembre 2009 : 16:33:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tiraxiatu:
- supponiamo che due specie diverse non possano avere lo stesso aspetto, le differenze morfologiche tra B. siculus e B. balearicus non si fermano a ciò che c'è scritto nell'articolo linkato in questa discussione (Stock et al...) ci sono in realtà altre differenze, non lampanti... ma ti assicuro che se hai visto un certo numero di esemplari delle due specie, riesci a notarle facilmente.


uhm, e quali sono queste differenze? Chiedo proprio per curiosità, io di smeraldini in Sicilia ne ho visti pochi, e non mi avevano colpito per essere particolarmenti "diversi", ma appunto non sono tantissimi...
Grazie!
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Marmoratus
Utente Senior

Città: Ferrara
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


570 Messaggi
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Inserito il - 18 settembre 2009 : 18:59:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tiraxiatu:

Certo, e con esito positivo, senza nessuna forzatura e con prole feconda, perchè di fatto è lo stesso animale. Questa mania dei tassonomisti di spaccare il capello in quattro per creare più specie non fa altro che creare confusione. Quello della foto è tipico della mia zona, li conosco bene, ma sono identici a tutti gli altri. Messi dentro ad un secchio vari esemplari provenienti da tutta Italia, sfido chiunque a distinguerli tutti...


Marmoratus credo che tu abbia semplificato un po troppo le cose... intanto come fai a dire "Quello della foto è tipico della mia zona, li conosco bene, ma sono identici a tutti gli altri" non ti sembra un po contraddittorio?
Poi hai ragione quando dici che a volte la descrizione di alcune specie è un po gratuita (questa è la versione soft ), ma:
- dove sta scritto che due specie diverse non possano avere lo stesso aspetto? (la genetica ed il fenotipo hanno spesso velocità molto diverse nella variazione, quasi indipendenti, questo è assodato... a maggior ragione se parliamo di erpetofauna)
- supponiamo che due specie diverse non possano avere lo stesso aspetto, le differenze morfologiche tra B. siculus e B. balearicus non si fermano a ciò che c'è scritto nell'articolo linkato in questa discussione (Stock et al...) ci sono in realtà altre differenze, non lampanti... ma ti assicuro che se hai visto un certo numero di esemplari delle due specie, riesci a notarle facilmente.
Ciao!

Io vedo le piccole differenze, ma rimangono questo: piccole differenze. Sono d'accordissimo che la genetica sia importante per molte ragioni (io stesso sono appassionatissimo di genetica, l'ho pure studiata) ma non sono d'accordo che venga utilizzata in modo così gratuito nella classificazione animale. I grandi padri della zoologia e della botanica hanno messo dei paletti ben precisi nella classificazione degli esseri viventi, e cioè che se due gruppi di animali simili tra loro sono in grado di accoppiarsi tra loro e dare prole feconda appartengono alla stessa specie. Se si possono accoppiare ma danno prole sterile sono di specie diversa, in quanto NON SONO PIU' IN GRADO DI FONDERSI GENETICAMENTE TRA LORO. Poi ci sono i casi di specie affini con una FORTE differenziazione genetica ma ancora compatibili e in grado di dare prole feconda ( es: tigre x leone, leone x leopardo, orso bruno x orso bianco, anatra x germano, ecc) che sono le eccezzioni che confermano la regola. Per come conosco io la genetica e la classificazione animale, due esemplari di bufo viridis di due zone geograficamente separate appartengono alla stessa specie ma possono essere due sottospecie diverse se hanno già QUALCHE caratteristica diversa. Se si dovessero applicare le attuali regole della genetica usate per catalogare gli anfibi a TUTTE le specie viventi sarebbe la fine. Solo per i cani (selezionati dall'uomo ma con alla base delle variazioni genetiche ambientali e geografiche proprie) ci sarebbero decine di specie separate e forse qualche nuovo genere, grazie alle variazioni somatiche e fisiologiche esistenti tra, ad esempio, un terrier e un mastino napoletano. Chiaramente è solo un esempio, ma con la genetica non si può avere un metro e due misure, ci vuole un po di buon senso. Questa è la mia idea

Gazzotti Roberto
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Patrick_S
Utente Senior


Città: Switzerland

Regione: Switzerland


1195 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 settembre 2009 : 19:43:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di bernardo borri:



Chi sa come mai sull'uomo questi studi non si fanno.............!
Ho finito.

Bernardo




Ciao Bobby.
Io credo invece che si faccia roba simile anche sull'uomo.
Tra poco andrò a vedere a zurigo l'esposizione Korperwelten, che ha suscitato non poche polemiche.
Se non sai di che si tratta digita il nome su youtube. ;)

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Daleo
Moderatore

Città: Reggio Calabria

Regione: Calabria


2028 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 18 settembre 2009 : 19:58:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...io l'ho vista a Phoenix, per me è stata bellissima...;)

Ciao,
Francesco
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bernardo borri
Utente Senior


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Prov.: Firenze

Regione: Toscana


3002 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 settembre 2009 : 20:02:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Patrick, lo faro senz'altro!!!
Ognuno ha le sue idee riguardo alle differenze tra uomo ed animali; e chiedo che anche la mia venga rispettata, anche se non è appoggiata perchè secondo me una vita è una vita, indipendentemente dall'organismo che la ospita!
Io faccio molta fatica a credere che l'uomo sia superiore agli altri animali, ma se qualcuno lo crede non giudico sbagliato il suo pensiero, lo giudico semplicemente il SUO pensiero. Mi aspetto che anche chi mi risponde cerchi di fare altrettanto, non dando per scontato che il proprio pensiero sia quello giusto, grazie.

Bernardo

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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 21 settembre 2009 : 23:57:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di bernardo borri:

Grazie Patrick, lo faro senz'altro!!!
Ognuno ha le sue idee riguardo alle differenze tra uomo ed animali; e chiedo che anche la mia venga rispettata, anche se non è appoggiata perchè secondo me una vita è una vita, indipendentemente dall'organismo che la ospita!
Io faccio molta fatica a credere che l'uomo sia superiore agli altri animali, ma se qualcuno lo crede non giudico sbagliato il suo pensiero, lo giudico semplicemente il SUO pensiero. Mi aspetto che anche chi mi risponde cerchi di fare altrettanto, non dando per scontato che il proprio pensiero sia quello giusto, grazie.

Bernardo


E' stato fatto anche sull'uomo, utilizzando la placenta si è arrivati a dire che l'umanità è un'unica specie e le distanze genetiche tra le varie popolazioni sono talmente sottili da non poter parlare neanche di razze.
Io rispetto il tuo punto di vista, penso solo che in questo topic il discorso della legittimità o meno di uccidere un animale per la ricerca non c'entri molto.



Dario

Modificato da - perfect in data 21 settembre 2009 23:57:55
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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 settembre 2009 : 00:10:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Fabio F:

Che poi si sa, è un fatto risaputo che ogni università bene o male ha il suo professore "macellaio" che dall'alto della sua esperienza e intoccabilità fa vere e proprie STRAGI!
Per uno studio mi servono 5 salamandre...ok, sul posto ne trovo 20, le prendo tutte perchè ritornarci è una faticaccia, e poi se me ne servono ancora come faccio...
Quante di quelle salamandre (tenute in scatole, cassetti, posti INADEGUATI) torneranno indietro?
Quanti professori alzeranno il **** per riportare in natura quello che hanno RAPITO?
Tutto questo non riguarda solo i nostri amati anfibi ma tutta la nostra fauna italiana massacrata dai PREDONI UNIVERSITARI!
E qui gli episodi non si contano, ne ho sentiti da molti di voi e per varie università, se volete potete raccontarli!
Le popolazioni "studiate" o "monitorate" dalle università chissà come mai sono sempre le più decimate e in cattiva salute...
Se tutto questo è per "sapere"... bè, PREFERISCO NON SAPERE!


Fino a prova contraria, per "semplici" ricerche di genetica e dinamica di popolazioni basta una piccola parte di tessuto ottenibile col taglio della punta della coda o di un dito, un'operazione molto poco invasiva per animali capaci di grandi poteri rigenerativi...correggetemi se sbaglio.

Per ricerche istologiche spesso è necessario il sacrificio dell'individuo.
Se è una ricerca che effettivamente è utile per quella specie mi chiedo perché non farla...

Che siano esistiti o esistano ancora macellai tra le file dei professori è indubbio, fino a pochi anni fa era una pratica comune prelevare un gran numero di animali e conservarli sotto alcol. Una pratica barbara? Sicuramente...ma intanto ad esempio in Inghilterra proprio grazie a esemplari storici sotto formalina si è scoperto che esistevano delle specie native di rane verdi mentre si era sempre pensato che fossero tutte di introduzione antropica, ed è stato possibile anche documentare che ciò che più di vicino c'era a quelle rane sono le popolazioni svedesi e sono state effettuate delle reintroduzioni...ecco che la genetica si lega indissolubilmente alla conservazione, tutto nella vita ha pregi e difetti...

Oggi fortunatamente ci sono diverse leggi che proteggono questi animali e le università per effettuare ricerche devono avere delle deroghe, ne esistono per prelevare animali o anche solo per prelevare tessuti...le famose dita e code, correggetemi ancora se sbaglio. Non si può partire e fare incetta di ciò che si trova, o almeno legalmente non è leggittimato.

Leggendo di questi "predoni universitari" sembra quasi che il rospo smeraldino debba preoccuparsi di più del ricercatore universitario, che perchè no taglia un dito ma si spera abbia a cuore ciò che fa piuttosto di accendere un cero a san francesco per riuscire ad attraversare una strada e sperare di trovare ancora l'acqua quando arriverà, ma per favore!

Dario

Modificato da - perfect in data 22 settembre 2009 00:15:19
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 settembre 2009 : 08:59:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ragazzi, qui ognuno ha espresso le sue idee e le sue perplessità su questo argomento spinoso, che spesso sembra indirizzarci su fronti opposti... ma solo apparentemente. La ricerca sugli anfibi ha evidentemente come obbietivo la conoscienza e la salvaguardia di questi; stessa cosa per qualunque altro animale (o quasi - pensoimmagino infatti che la ricerca sulla zanzara tigre serva principalmente a contenerle...). Se si studia per conoscere e salvaguardare una specie, può essere accetabile sacrificae qualche esemplare, purché tali morti non creino problemi alla popolazione studiata. E il più delle volte non è nemmeno necessario uccidere un animale. Se poi ci sono comportamenti discutibili, io, e non solo io, sono il primo a criticrli apertamente.
Forse un po' di amarezza viene quando ci si accorge che chi si preoccupa solamnente di proteggere gli anfibi salvando "arbitrariamente" girini (o comportamenti simili) con cognizione di causa, spesso viene criticato e talvolta considerato un pericolo per la specie. E' forse questo che può scatenare meccanismi di "scontro" fra le varie correnti di pensiero.
Diciamo che a mio avviso sarebbe bene che certi studi e certe ricerche fossero più accessibili dai vari interessati, in modo da coinvolgere un maggior numero di persone competenti, non necessariamente dell'università.

Ric
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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


3002 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 settembre 2009 : 10:36:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusa Dario, ma se la legittimità di uccidere animali non c'entra col topic, allora non c'entra nemmeno la genetica e c'entra solo la foto del rospo smeraldino! I topic possono evolversi verso altri argomenti, e mi sembra che questo sia successo varie volte se non sbaglio.
Non mi sembra di essere andato fuori tema, o almeno, un tema tira l'altro!
In ogni caso dire che qualcuno sul forum, che si tratti di me o di chiunque altro, "non meriti risposta" mi sembra assurdo. Ognuno deve aver il diritto di dire la sua ed ognuno deve essere trattato con rispetto, questo volevo dire.

Bernardo

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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


3002 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 settembre 2009 : 10:47:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
- Per ricerche istologiche spesso è necessario il sacrificio dell'individuo.
Se è una ricerca che effettivamente è utile per quella specie mi chiedo perché non farla... -

Bene, ma cosa intendete, mi chiedo, per "utile alla specie"?!
Introdurre rane svedesi solo perchè sono simili a quelle che c'erano prima? questo è utile alla specie? Io penso che ci saranno solo ulteriori ibridazioni e ulteriore casino!

- Oggi fortunatamente ci sono diverse leggi che proteggono questi animali e le università per effettuare ricerche devono avere delle deroghe, ne esistono per prelevare animali o anche solo per prelevare tessuti...le famose dita e code, correggetemi ancora se sbaglio. Non si può partire e fare incetta di ciò che si trova, o almeno legalmente non è leggittimato. -

Bhè allora, come al solito, le leggi non vengono rispettate! perchè io so che ogni anno alle università arrivano centinaia di salamandra salamandra gigliolii da sezionare per vederne l'ovulazione.
Interessante certamente, ma non utile alla conservazione della specie agli atti pratici, e quindi ingiustificato secondo me, e sottolineo secondo me.

Bernardo

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