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macromicro
Utente Super


Città: Piovene Rocchette
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


7113 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 09 dicembre 2005 : 18:47:39 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Qualche volta mi attira sperimentare macro con rapporto di ingrandimento oltre 1:1
Qualche consiglio in merito? Difficoltà ? Attrezzatura ? Esempi da osservare?
Grazie anticipate a chi vorrà condividere le sue esperienze

Gianfranco

lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
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Inserito il - 09 dicembre 2005 : 18:56:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Interessantissimo, ma non ti posso aiutare. Non so se altri hanno sperimentato, Sarah

L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi.
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13572 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 dicembre 2005 : 21:42:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per andare oltre l'1:1 non basta, di solito, nemmeno un buon obiettivo macro: ci sono due soluzioni principali:

- dotarsi di un obiettivo che per costruzione superi (a volte anche di molto) l'1:1 (come il 65mm Canon, che da solo consente di arrivare al 5:1; Diego/hyles può raccontarci qualcosa, visto che lo usa... Olympus ha in catalogo un 20mm macro che arriva al 12:1 montato su tubo telescopico, e così via)

- aumentare il tiraggio dell'obiettivo (cioè allontanandolo dal piano focale, interponendo tra il corpo macchina e l'obiettivo un soffietto o dei tubi di prolunga).

Vanno citate anche le lenti addizionali, ma si tratta di aggiuntivi ottici, a volte anche discretamente economiche, che riducono la qualità ottica dell'obiettivo tanto più quanto maggiore è il loro ingrandimento (numero di diottrie), a meno che non siano un accessorio specifico dell'obiettivo (ad esempio l'80mm macro Olympus ha la sua lente che consente, senza perdita di qualità, di superare il 2:1).

Tutte le mie macro sono fatte usando l'80 mm macro su un tubo di prolunga telescopico, cosa che mi permette di superare il 2:1 conservando l'esposizione TTL e l'automatismo del diaframma, ma per macro particolarmente spinte uso lo stesso obiettivo sul soffietto, col cavalletto (arrivo a 8:1).

Tutti questi sistemi, e soprattutto quelli che comportano un aumento del tiraggio, hanno l'inconveniente di far diminuire di molto la luce che arriva a destinazione; dovendo diaframmare molto, per avere il più possibile profondità di campo, è praticamente d'obbligo l'uso del flash.

Per il momento, solo un esempio (già postato altrove), un embrione di tritone crestato ancora dentro l'uovo (circa 4:1, soffietto, 80mm macro, due flash, cavalletto, microacquario autocostruito con vetrini da microscopio):

macro oltre 1:1


Paolo Mazzei
Link Moths and Butterflies of Europe
Link Amphibians and Reptiles of Europe
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macromicro
Utente Super


Città: Piovene Rocchette
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


7113 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 09 dicembre 2005 : 21:50:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per le spiegazioni. Mi interesserebbe sapere se qualcuno ha soluzioni e/o esperienze con ottiche Nikon
Ovviamente esiste sempre l'utilizzo del soffietto,a quanto leggo .Non
penso che i tubi di prolunga consentano di raggiungere rapporti elevati tipo 2:1 ed oltre
Per quanto riguarda l'esposizione? Non avendo obiettivi specifici che consentano la lettura TTL come ci si comporta?


Gianfranco
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Giuseppe Mazza
Utente Senior


Città: Monte Carlo


2411 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 09 dicembre 2005 : 21:58:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bella la foto Paolo ... molto bella.

Ma i vetrini ... erano un po' grossi ... o quelli soliti ?

Giuseppe Mazza

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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13572 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 dicembre 2005 : 22:05:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il rapporto di ingrandimento varia molto con la focale dell'obiettivo: un obiettivo messo a fuoco all'infinito deve essere allontanato dal corpo macchina di una distanza pari alla sua lunghezza focale: il che vuol dire che un 50mm arriva all'1:1 con 50mm di prolunghe, ma se è un 50 macro che già di per sé arriva all'1:1, con i tubi supererà l'1:2...

Mentre un tele avrà bisogno di tubi molto più lunghi per arrivare allo stesso rapporto di ingrandimento, ma consentirà di mantenere una distanza dal soggetto maggiore (e non è poco, facilita l'illuminazione e spaventa meno il soggetto, se è una farfalla o cose del genere).

Riguardo a Nikon, sia il micro 105 che il 60 arrivano all'1:1, per andare oltre ci sono sia il soffietto che i tubi, mi sto informando, visto che sto per comprarmi la D200 con tutti gli accessori per macro...

Paolo Mazzei
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EffeCi
Utente Senior


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


2668 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 dicembre 2005 : 22:11:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io usavo un 100mm macro con un 52 mm montato sopra rovesciato... si supera 1:1 alla grande....

--------------------------------------
Dubito, ergo sum.
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13572 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 dicembre 2005 : 22:44:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Citazione:
Ma i vetrini ... erano un po' grossi ... o quelli soliti ?
erano più larghi (circa il doppio) rispetto al formato standard...

Paolo Mazzei
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Giuseppe Mazza
Utente Senior


Città: Monte Carlo


2411 Messaggi
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Inserito il - 09 dicembre 2005 : 23:44:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ma lo sai che è un'ottima idea ... quasi quasi me ne costruisco uno ... il problema è trovare i vetrini ...

Mettici la foto dell'acquarietto ... che è interessante ...

Giuseppe Mazza

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Modificato da - Giuseppe Mazza in data 09 dicembre 2005 23:47:02
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 10 dicembre 2005 : 06:53:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa discussione comincia a farmi gola , Sarah

L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi.
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Francesco Ciabattini
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3437 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 10 dicembre 2005 : 07:11:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Citazione:
Paolo:
Vanno citate anche le lenti addizionali, ma si tratta di aggiuntivi ottici, a volte anche discretamente economiche, che riducono la qualità ottica dell'obiettivo tanto più quanto maggiore è il loro ingrandimento (numero di diottrie), a meno che non siano un accessorio specifico dell'obiettivo (ad esempio l'80mm macro Olympus ha la sua lente che consente, senza perdita di qualità, di superare il 2:1).


Ciao Paolo,
come ho già precisato più volte, la riduzione della qualità ottica dell'obiettivo, causata dalle lenti addizionali, sempre che si tratti di lenti di buona qualità e che non si esageri con il loro uso, è del tutto trascurabile e può al limite essere rilevata da occhi molto esperti e soltanto per ingrandimenti dell'immagine a livello di poster.
Quasi tutte le mie foto sono state realizzate con lente Hoya +4 che mi consente di arrivare al rapporto di riproduzione 3/1 e non mi sembra che la qualità delle mie immagini ne abbia risentito.
Inoltre le lenti addizionali hanno l'enorme vantaggio di non causare perdita di luminosità che, nel caso dell'uso del soffietto e dei tubi di prolunga, costringono spesso a dover usare il cavalletto per poter chiudere il diaframma quanto serve, con tutti gli svantaggi dell'uso del cavalletto già descritti, oltre all'aumento del tempo di esposizione che esclude la possibilità di riprendere soggetti in movimento.
Inoltre non sempre l'uso dei tubi di prolunga e del soffietto consente la conservazione dell'automatismo dell'esposizione TTL.
Francesco
P.S.
Non mi hai fatto più sapere se il tuo amico Bernard Fransen usa, per ritrarre le sue farfalle, teleobiettivi da 200 0 300 mm.
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macromicro
Utente Super


Città: Piovene Rocchette
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


7113 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 10 dicembre 2005 : 08:28:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
<blockquote id="quote"><font size="1" face="verdana, Arial, Helvetica" id="quote" >Citazione:<hr height="1" noshade id="quote">Messaggio inserito da EffeCi

Io usavo un 100mm macro con un 52 mm montato sopra rovesciato... si supera 1:1 alla grande....

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Dubito, ergo sum.

[/quote]
Ho cercato, senza troppa furia, l'anello adattatore per montare
rovesciato un'obiettivo sull'altro. Sono facili da trovare o non
c'è problema ?. Io li ho cercato nei mercatini dell'usato,ma nessuna
traccia

Gianfranco

Modificato da - macromicro in data 10 dicembre 2005 08:43:14
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EffeCi
Utente Senior


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 10 dicembre 2005 : 08:38:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Credo esistano degli anelli "doppi" per montare un obiettivo capovolto sull'altro.... nel mio caso ho usato e uso tutt'ora la carcassa di un 52mm della Praktica che, guarda caso, si avvita alla perfezione (come un filtro) sull'imboccatura del 100mm macro Pentax...

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Dubito, ergo sum.
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macromicro
Utente Super


Città: Piovene Rocchette
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


7113 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 10 dicembre 2005 : 08:42:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Citazione:
Messaggio inserito da EffeCi

Credo esistano degli anelli "doppi" per montare un obiettivo capovolto sull'altro.... nel mio caso ho usato e uso tutt'ora la carcassa di un 52mm della Praktica che, guarda caso, si avvita alla perfezione (come un filtro) sull'imboccatura del 100mm macro Pentax...

--------------------------------------
Dubito, ergo sum.



Chi cerca, trova sopratutto se si usa la fantasia. Grazie

Gianfranco
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Salvatore Caiazzo
Moderatore


Città: Monteveglio
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


3994 Messaggi
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Inserito il - 10 dicembre 2005 : 10:41:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per invertire l'ottica 50mm che avevo sulla mia Pentax utilizzai un attacco Pentax K al quale avevo incollato la ghiera di un parasole. Prodotto artigianale senza pretese, ma funzionale.

Siamo parte della natura - Salvatore
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hyles
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


555 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 dicembre 2005 : 18:39:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Interessante questa discussione, che non avevo visto prima.
Per fare macro fotografia ovviamente la base di partenza è un obiettivo macro, che consenta quindi di mettere a fuoco oggetti a breve distanza. Ovviamente questa "breve distanza" dipende in gran parte dalla focale dell'obiettivo.

Praticamente tutti i costruttori di obiettivi o fotocamere hanno degli obiettivi macro per raggiungere il rapporto 1:1.
Nel catalogo canon ci sono diversi macro:
100 2.8 USM
50 2.5
60 2.8 USM
180 3.5 L USM
65mm 1x5x
Il 50mm è l'unico che necessita di un adattatore (life size converter) per raggiungere il rapporto 1:1. Il 60 2.8 è progettato per le digitali e non funziona con le reflex a pellicola ma è, insieme al 100mm USM uno dei migliori macro in commercio.
Il 180 è un ottimo obiettivo ma decisamente costoso, ben oltre i 1000 euro. Del 65mm parlerò dopo, visto che riguarda da vicino questa discussione.
Nikon ha in catalogo soluzioni analoghe, con l'assenza dello specialistico 65mm. Lo stesso dicasi per pentax e Minolta.
Per fotografare oltre 1:1 la soluzione più facile , partendo da un obiettivo macro, è quella di usare un set di tubi di prolunga. Il mio 100mm macro con una prolunga di 65 mm (tre tubi da 13,31,21) arriva al rapporto 2:1. I tubi di prolunga hanno il vantaggio di non influire sulla qualità ottica dell'obiettivo, quindi l'unica perdita che si ha è quella della luminosità, ma tanto in macro si utilizzano diaframmi chiusi per via della profondità di campo quindi già così il flash è quasi obligatorio. Ritengo quindi la perdita di luminosità un male trascurabile. In ogni caso se non si usa il flash bisogna per forza usare il cavalletto, a questo punto ai fini fotografici la perdita di luminosità influisce solo sulla facilità di messa a fuoco. Ma io ho avuto problemi in questo senso solo oltre il 3:1. A parità di prolunga del tiraggio, si ottengono ingrandimenti maggiori con le focali corte, quindi unendo i tre tubi di prolunga ad un macro di 50-60mm, si ottengono rapporti di rirpoduzione oltre il 2:1. I soliti 65mm mi permettono di raggiunge con il 50mm sempre il 2:1, però partendo dall'ingrandimento massimo di 1:2 consentito dal 50mm canon.
Chi si avvicina alla macro fotografia ha il dilemma se cominciare con i tubi oppure con le lenti addizionali. Io ho sempre preferito e consigliato i tubi di prolunga, in quanto con le lenti si aggiungono nuovi elementi ottici e superfici aria/vetro allo schema dell'obiettivo, che influiscono negativamente sulla resa ottica. Nel caso di una sola lente la perdita è minima, però gli ingrandimenti che si raggiungono sono anche minimi. Per ottenere il meglio dalle lenti si deve ricorrere a teleobiettivi (maggiore è la focale più grande sarà l'ingrandimento). Solo che il 180mm canon costa uno sproposito ed una lente di qualità del diametro di 72mm da avvitarci davanti costa parecchio. Inoltre se si vuole mantenere una buona qualità ottica si devono prendere lenti di qualità che sono decisamente più costose dei 50 euro (o anche meno) necessari all'acquisto dei tubi.E per ottenere elevati ingrandimenti bisogna usare più lenti. E più sono le lenti più diminuisce la qualità finale.
Credo che Contax o Leica producano una lente addizionale Apocromatica (composta cioè da una coppia di lenti), di elevata qualità disegnata espressamente per il 100mm macro della stessa casa. Credo che costi il doppio del 100mm macro Canon.
Unendo un set di tubi di prolunga ad un 100mm macro, si hanno a disposizione i rapporti di riproduzione che vanno da circa 1:2 fino a 2:1, quelli realmente utili nella fotografia di campo. Senza pedite di qualità o di manegevolezza. (ovviamente si perde l'infinito).
Per andare oltre? In casa canon c'è il 65mm MPE che parte dal rapporto 1:1 fino al rapporto 5:1. Se ci metti i tubi di prolunga si arriva oltre il 6:1. Sono rapporti di riproduzione ottenibili solitamente solo con il soffietto, quindi perdendo in manovrabilità, e spesso rinunciando agli automatismi del diaframma. Con il 65mm invece puoi fotografare gli occhi di un ragno stando col c..o in aria nel campo di patate del vicino di casa. Inoltre ha delle lenti a bassa dispersione e uno schema ottico progettato apposta per una elevata resa ad alti ingrandimenti.
Se voglio andare oltre utilizzo il soffietto, un set di tubi di prolunga, l'adattatore per soffietto ed il 35mm da soffietto canon ed arrivo oltre il rapporto 8:1. se poi voglio spingermi al 12:1 uso il 20mm da soffietto, ma diventa difficile e poco divertente fotografare, inoltre la qualità ottica di questo obiettivo è inferiore quindi tendo ad usarlo poco. In ogni caso si sta su cavalletto e senza automatismi, quindi ti scordi il campo di patate.
Tenete presente comunque che ad elevati rapporti di riproduzione, con diaframmi chiusi, aumenta la rifrazione, quindi sconsiglierei l'aggiunta di lenti addizionali, che peggiorerebbero solo il risultato finale.
Minolta è l'unica casa a produrre un obiettivo analogo, che permette di arrivare al rapporto di 3:1. Non conosco bene quest'ottica, mi sembra un po' meno facile da usare del Canon, oltre che più pesante. Però per chi usa questo marchio è sicuramente da provare.
Per chi invece usa Nikon o Pentax ci sono una serie di soffietti, tubi di prolunga ed anelli di inversione per raggiungere elevati rapporti di riproduzione, ma sempre senza la versatilità e la praticità d'uso del 65mm Canon.
E per chi non vuole complicarsi troppo la vita?... con un semplice accessorio avvitate un obiettivo qualsiasi (di qualsiasi marca) sulla filettatura dello zoom che usate normalmente, togliete l'autofocus e divertitevi a costo zero.
Ciao Diego
PS Scusate se sono stato un po' prolisso, ma l'argomento mi piaceva.

Tutte le verità che sto per dirvi sono spudorate menzogne.
(Ghiaccio Nove-Kurt Vonnegut)
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Francesco Ciabattini
Utente Senior


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3437 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 12 dicembre 2005 : 18:47:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tutte queste discussioni di carattere tecnico sono molto interessanti.
Preferirei però vedere un maggior numero di immagini, soprattutto quelle con rapporto di riproduzione superiore a 1/1.
Da parte mia, ne ho pubblicate parecchie.
Francesco
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EffeCi
Utente Senior


Città: Milano
Prov.: Milano

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2668 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 dicembre 2005 : 23:03:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, oddio, qualcuna l'ho pubblicata anch'io, mi sembra..
Comunque questo è un esempio di 100mm macro + 52 mm rovesciato (e flash anulare)...

Crisomelide
macro oltre 1:1

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macromicro
Utente Super


Città: Piovene Rocchette
Prov.: Vicenza

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7113 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 12 dicembre 2005 : 23:37:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Citazione:
Messaggio inserito da Francesco Ciabattini

Tutte queste discussioni di carattere tecnico sono molto interessanti.
Preferirei però vedere un maggior numero di immagini, soprattutto quelle con rapporto di riproduzione superiore a 1/1.
Da parte mia, ne ho pubblicate parecchie.
Francesco


Francesco, magari per chi è abbastanza nuovo del forum, come il sottoscritto, potresti inserire 1 o 2 foto tra quelle significative
per vedere cosa significa anche dal punto di vista qualità un rapporto
2:1 o superiori
Grazie da parte mia

Gianfranco
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

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13572 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 dicembre 2005 : 23:47:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Direi però che, se va valutata la qualità di un'immagine, i formati di visualizzazione abituali (tipo 640x480 o 800x600) non fanno valutare un bel niente , a video l'immagine sembra molto bella ma ci puoi stampare giusto un francobollo.

Quello che bisognerebbe fare è inserire l'immagine intera ridotta a, per esempio, 640x480, e un ritaglio del soggetto senza alcuna riduzione per valutare risoluzione, dettaglio, ecc. ecc.

Paolo Mazzei
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Francesco Ciabattini
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3437 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 13 dicembre 2005 : 09:30:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Citazione:
Paolo:
Direi però che, se va valutata la qualità di un'immagine, i formati di visualizzazione abituali (tipo 640x480 o 800x600) non fanno valutare un bel niente , a video l'immagine sembra molto bella ma ci puoi stampare giusto un francobollo.

Quello che bisognerebbe fare è inserire l'immagine intera ridotta a, per esempio, 640x480, e un ritaglio del soggetto senza alcuna riduzione per valutare risoluzione, dettaglio, ecc. ecc.

Paolo Mazzei

Ciao Paolo,
anche volendo non potrei fare quello che chiedi.
Non sono così preciso da conservare tutti i dati di ogni scatto e, dopo aver fatto gli aggiustamenti per rendere l'immagine centrata e piacevole a vedersi, non conservo nemmeno l'originale.
Come più volte ho avuto occasione di precisare quello che a me interessa è l'aspetto estetico di una fotografia in modo tale che piaccia a me e nella speranza che piaccia anche a qualcun altro.
Del resto non ho mai pensato di partecipare a concorsi fotografici e pertanto non mi serve conservare i dettagli dello scatto.
Quello che posso dire è che le immagini degli insetti più piccoli come le formiche o i particolari come la testa di altri insetti sono state riprese con rapporto di riproduzione dell'ordine di circa 3/1, anche se c'è stato qualche ritaglio per centrare bene l'immagine.
Del resto, non essendo interessato a problematiche scientifiche, ritengo che, dal punto di vista meramente estetico, difficilmente un rapporto di riproduzione superiore a 3/1 sia compatibile con una immagine anche bella da vedere e, in ogni caso, occorrerebbero attrezzature complesse che non sono compatibili con il mio modo di fotografare a mano libera sul campo, con la possibilità di scegliere
all'ultimo momento il soggetto da riprendere, con una semplice operazione di sviluppo dell'obbiettivo da un minimo a un massimo.
Francesco
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