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 La prima macchina non si scorda mai
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D21
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Inserito il - 28 marzo 2009 : 00:15:06 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Salve a tutti .

Vorrei proporre un giochino di vecchie memorie e quasi-nostalgie del tempo che fu, rispolverando i nostri inizi e gli ammenicoli curiosi che ci portavamo appresso all'epoca (ma come parlo? ).

In parole povere: qual è stata la vostra prima macchina fotografica?

Oggi, lo ammetto senza la minima titubanza, NON tornerei indietro: il digitale ha vantaggi enormi rispetto alle pellicole, benchè alcuni fotografi professionisti continuino a usarle (per la resa dei colori... dicono. Mah!).

Per chi non ha mai scattato a pellicola è difficile immaginare come si "viveva" la fotografia in quei remoti tempi: io ricordo l'indecisione se premere o no il pulsante, perchè ogni scatto in negativo mi costava circa 600 lire, ed ogni diapositiva 400 lire. Si pagava per la pellicola, poi per lo sviluppo, poi per la stampa, e tutto questo per vedere fotografie (consegnate dopo 15 giorni) per la maggior parte inutilizzabili .

Proprio quando Kodak e Agfa, per esempio, avevano raggiunto l'eccellenza nelle pellicole, ecco spuntare il digitale, e tutto cambiò.

Ora spendo solo più per le batterie, posso vedere subito la foto fatta, cancellarla, modificarla come voglio al PC (altro che tenermi quello che passa il laboratorio!!!), e ci sono macchine che negli anni '80 avrebbero fatto la gioia di ogni fotografo in erba e/o professionista, ricco o squattrinato che fosse!

Però... però... cavolo: avevo 14-15-16 anni...
il mondo era ancora giovane (e anch'io lo ero),
andavamo in giro con i capelli più lunghi (adesso me ne resta giusto qualcuno qui e là )
c'erano campagne aperte, libere, piene di animali... i parchi erano pochi, ma potevi andare ovunque senza divieti...

E per fotografare ci si arrangiava con quello che si aveva.
E tutti noi avevamo qualcosa di curioso, perlomeno improbabile. Sembrava quasi impossibile fare fotografia con quegli arnesi.

Voi cosa usavate?

Dario.


"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)

D21
Moderatore Tutor


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Inserito il - 28 marzo 2009 : 00:15:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La mia prima macchina fotografica era di mio padre: dico "era", perchè ormai è mia per diritto di usucapione !!!
Lui la usava nei suoi vent'anni, gironzolando per le campagne cuneesi. Io la scoprii in un cassetto a 14 anni
Mia madre diceva che quella macchina "faceva solo foto in bianco e nero": ho dovuto spiegarle che invece dipendeva dalla pellicola!
Ed ecco l'arnese, conservato più o meno benino, ancora funzionante...

La prima macchina non si scorda mai

L'obiettivo si poteva estrarre: o meglio, si poteva retrarre, per motivi di compattezza, presumo. Sull'obiettivo allungato c'era perfino un buchino, in cui credo si attaccasse il flash...

La prima macchina non si scorda mai

Il retro era un pezzo di alluminio plastificato che si staccava completamente. La finestrella rossa serviva a vedere come proceveda la pellicola. In pratica, si metteva il film (ricoperto sul retro da un foglio di carta opaco), e con la rotellona a sinistra si faceva avanzare a occhio, cercando di centrare il numerino che scorreva nell'oblò rosso...

La prima macchina non si scorda mai

Per chi fosse di scarsa memoria o usasse pellicole sempre diverse, c'era una tabellina sul lato alto. Eccola, con l'obiettivo esteso:

La prima macchina non si scorda mai

L'interno si presenta piuttosto scarno: plastica, alluminio, molle, pezzetti di latta... eppure funzionava!

La prima macchina non si scorda mai

E dunque vediamo da vicino il complesso meccanismo di questo marchingegno
Premendo il pulsante di scatto (freccia 1, si intravede il cilindretto di metallo: era quello, il pulsante!), si abbassava la linguetta metallica sottostante (freccia 2), la quale faceva ruotare la levetta che comandava l'otturatore (freccia 3).
Tutto qui.
Ma perchè mai non hanno fatto la levetta più lunga, così che toccasse direttamente il pulsante di scatto, eliminando l'inutile linguetta metallica???

La prima macchina non si scorda mai

Alla fine si aveva la pellicola arrotolata su un rocchetto, si apriva il retro, e stando attenti che non prendesse luce (in fondo non era altro che un rotolino di film e carta, senza nulla a bloccarlo), lo si estraeva e lo si portava in laboratorio. Qui ti veniva venduta un'altra pellicola, che conteneva un suo rocchetto. Lo spostavi ogni volta che finivi di scattare, e il vecchio rocchetto veniva spostato dall'altra parte, per ricevere la nuova pellicola...

La prima macchina non si scorda mai

Tra le finezze di questa macchina (una Ferrania IBIS, credo degli anni '50), c'era anche la posa "B", e naturalmente la possibilità di fare sovraimpressioni... bastava non far scorrere la pellicola tra una foto e l'altra!

Questa è stata la mia prima macchina, con cui fotografai i piccioni sul balcone di casa...

Ora vediamo le vostre, se vi va l'idea...
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Angelo p
Utente Senior


Città: Albenga
Prov.: Savona

Regione: Liguria


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Inserito il - 28 marzo 2009 : 07:19:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ottima idea, Dario, questa discussione! Però ci sarebbero da scrivere pagine intere......
La prima macchina che ho usato era una vecchia ed eroica Voigtlander a soffietto che mio padre, gelosissimo di quel macchinario, mi prestò in occasione di una gita a Roma (organizzata dai Salesiani) nel 1955. Devo chiedere a mia madre dove l'ha "archiviata" per potervene mostrare una foto.
La seconda fu una Ferrania "ibis" identica alla tua che mi regalò un cugino; però mi guardavo spesso in giro e mi accorgevo che c'era ben di meglio...
In occasione di un viaggio in Cecoslovacchia (1968) riuscii a comprarmi una Zenit B (a quei tempi si comprava in Austria la moneta cecoslovacca ad un terzo del cambio ufficiale), macchina che di automatico non aveva niente (dovevo girare con l'esposimetro appeso al collo!!) ma aveva il grandissimo vantaggio di essere una reflex.
Da li è iniziato il mio percorso con le reflex fino alla attuale Pentax.
Mi riprometto di trovare i vecchi cimeli per mostrarveli, almeno in fotografia.
a p
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sergio45
Utente Senior


Città: Sanremo
Prov.: Imperia

Regione: Liguria


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Inserito il - 28 marzo 2009 : 23:47:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ne sono passati di anni da quando acquistai la mia prima macchina, una Koroll II Bencini nel 1965: quanti errori prima di imparare i primi rudimenti della fotografia! Dopo un paio d'anni sono passato alla Mamya 4 B, a telemetro con esposimetro incorporato e ancora funzionante.
La mia prima reflex è stata la Mamya 1000 DTL, nel 1974, che dotai di un piccolo tele, grandangolo e tubi per le macro, ottenendo le prime vere soddisfazioni. Nel 1996 ho acquistato una Pentax P 30, usata, con zoom 28-80 dotato di funzione macro.
Da pochi anni sono passato al digitale, dapprima con una Panasonic LumixDMC-FZ5
e infine con la Nikon D60 con obiettivi Nikkor 18-55, 55-200 e Micro 105.
Malgrado la passione e l'impegno profuso, non sono quasi mai soddisfatto dei risultati ottenuti e perciò non ho ancora inviato foto degne di nota, ma non dispero: finchè c'è vita ......

Ciao a tutti.

Sergio

---------------------------
Gli alberi e le erbe e ogni cosa che cresce o che vive in questa terra non hanno padrone.
J.R.R. Tolkien

Modificato da - sergio45 in data 28 marzo 2009 23:52:28
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elleelle
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Città: roma

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Flora e Fauna

Inserito il - 29 marzo 2009 : 16:06:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Con questa, vi stendo tutti ...

Le mie prime foto naturalistiche le ho fatte con questa macchina 6x9 a soffietto che mio padre aveva comprato da giovane quando lavorava nel giardino botanico alpino del Piccolo S. Bernardo.


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La prima macchina non si scorda mai
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La prima macchina non si scorda mai
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Modificato da - elleelle in data 29 marzo 2009 16:12:38
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

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Flora e Fauna

Inserito il - 29 marzo 2009 : 16:07:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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La prima macchina non si scorda mai
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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 29 marzo 2009 : 16:12:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le avevo applicato una lente addizionale (che ho perso) che mi permetteva di fotografare a una ventina di centimetri.
Dato che allora non c'erano telemetri di nessun tipo, per calcolare la distanza avevo applicato alla lente un filo di ferro proiettato dritto in avanti; il soggetto era a fuoco se era allineato alla punta del filo di ferro.
Allego la foto di una stampa fatta a quei tempi (tempi del liceo).

I maligni diranno che le foto che posto oggi sono peggio....

luigi

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La prima macchina non si scorda mai
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D21
Moderatore Tutor


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Inserito il - 29 marzo 2009 : 17:13:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Spettacolosa, Luigi!
Ora aspetto quelle di Angelo e Sergio
E di tutti gli altri: non siate timidi!

Dario.


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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 29 marzo 2009 : 17:16:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho l'impressione che sia la stessa Voigtlander anni '30 a cui si riferiva Angelo.
luigi


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macromicro
Utente Super


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Macrofotografia

Inserito il - 30 marzo 2009 : 20:27:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La mia prima fotocamera è stata una Zeiss Contina, niente esposimetro, messa a fuoco ad
'occhio' ecc.ecc.
Eppure mi ha permesso di apprendere i rudimenti della fotografia. Un 'tot' di anni or sono.
La prima reflex una Nikon Nikkormat; un abisso di funzionalità con la prima, regalo dei
miei genitori per il rendimento scolastico. Ormai ricordi nella notte dei tempi

Gianfranco
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Angelo p
Utente Senior


Città: Albenga
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Inserito il - 02 aprile 2009 : 18:10:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Oh.... ragazzi non riesco più a trovare la Voigtlander. Ho trovato la Ferrania, rovistando ho trovato una biottica di cui non mi ricordavo più; adesso devo trovare le Zenit e poi faccio due foto.
a p
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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


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Inserito il - 09 aprile 2009 : 08:16:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:
I maligni diranno che le foto che posto oggi sono peggio....





Gigi
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ninocasola43
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Inserito il - 14 maggio 2012 : 18:36:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non avevo mai visto questo post e me ne dolgo perché sono un piccolo...collezionista!
la ibis della ferrania è stata la mia seconda macchina fotografica (la prima fu una ZAISS IKON Box Tengor (quella a destra; quella a sinistra è un'acquisizione successiva) in due diverse edizioni

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La prima macchina non si scorda mai
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nin
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ninocasola43
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Inserito il - 14 maggio 2012 : 18:46:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
qualche risposta per Dario
-la pellicola era formato 127
-l'apparecchio faceva foto solo in bn perché per il colore si necessitava che le ottiche fossero "azzurrate", ovvero trattate con una vernice per evitare dominanze cromatiche. In questi apparecchi si nota che i vetri delle lenti sono proprio come vetri mentre i moderni obbiettivi presentano una colorazione tra l'azzurrino e l'arancio!
-spesso capitava che per imprecisioni costruttive quando veniva estratto l'obbiettivo, la levetta non capitava mai sotto il pulsante e poi quel lamierino elastico permetteva al pulsante di ritornare di nuovo in posizione

nin
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D21
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Inserito il - 14 maggio 2012 : 20:24:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Nino. Senza di te questo post era orfano.

Ricordo che comprai pellicole a colori e più o meno le foto riuscivano lo stesso... Sono uno che si accontenta

Bellissime le tue macchine! Ho fatto una ricerchina e ho scovato un'intera enciclopedia internet sulle macchine fotografiche: questa è la pagina delle Box Tengor
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Dario.


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torecanu
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Inserito il - 18 maggio 2012 : 00:55:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bella Iniziativa Dario, nei prossimi giorni vedrò di inserire anche io qualche foto delle mie "vecchie" macchine fotografiche. Dovrei avere qualche pezzo interessante, per quanto riguarda la prima reflex che ho usato ricordo che si trattava della Zenith TTL di mio fratello maggiore, l'esposisimetro al CdS era interno TTL, con accoppiamento automatico del diaframma. Fu prodotta dal 1977 al 1985 in 2.600.000 esemplari. L'attacco a vite per l'obiettivo era l'M42 e l'ottica standard era l'Helios-44 f2/58mm, esteticamente seguiva la tendenza dell'epoca con livrea totalmente nera. Ricordo che alcuni amici avevano delle ottime ottiche tedesche con quel passo a vite, ho fatto delle foto carine all'epoca parlo del 1978 ed avevo 18 anni. Dati tecnici della Zenith TTL:
pentaprisma fisso, otturatore a tendine in tessuto a scorrimento orizzontale. Tempi da 1/30 a 1/500 sec piu' posa B, sincro lampo 1/30, flash collegabile su slitta a contatto caldo e su presa PC con cavetto. Esposimetro al CdS con misurazione TTL, sensibilita' impostabile da 16 a 500 ISO, autoscatto, peso g 1000 con obiettivo. La mia prima vera reflex la acquistai nel 1982, era una Nikon FG, poi nel 1986 sono passato alla prima autofocus una Nikon F401. Dal 1985 anno in cui ho iniziato a collaborare con uno studio fotografico per foto di matrimonio le mie fedeli compagne sono state due corpi macchina Zenza Bronica SQA(formato 4,5x6) con diversi obiettivi e altrettanti dorsi pellicola (formato 120mm), equipaggiata con mirino a pozzetto e impugnatura per scatto rapido, inoltre una superlativa MamiyaRB67 (formato 6x7) che usavamo principalmente in studio, dotata di dorso polaroid per le anteprime durante i lavori di still-life. Il seguito al prossimo intervento che spero di corredare con delle immagini.
Ciao Salvatore

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Modificato da - torecanu in data 18 maggio 2012 00:57:31
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ninocasola43
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Inserito il - 18 maggio 2012 : 23:52:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
vi delizio con altre tre box: nell'ordine da sinistra a destra:
- Ensigne full video
- Ensigne E20
- Kodak Brownie insolita colorazione blu

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Modificato da - ninocasola43 in data 18 maggio 2012 23:55:39
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ninocasola43
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Inserito il - 18 maggio 2012 : 23:56:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
prossimamente inizieremo, sempre che vi faccia piacere, con le folding pocket


nin
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ninocasola43
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Inserito il - 19 maggio 2012 : 00:03:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ah dimenticavo di farvi notare che la Voightlander di Luigi (elleelle) sulla rotellina dei tempi di esposizione (in alto sull'obiettivo) è contrassegnata da due lettere T e B
impostando sulla lettera B e premendo il pulsante di scatto si apriva l'otturatore che si richiudeva quando non si esercitava più la pressione col dito
impostando invece sulla lettera T la pressione sul pulsante di scatto faceva aprire l'otturatore bloccandolo e che si richiudeva ad una nuova pressione

nin
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torecanu
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Inserito il - 19 maggio 2012 : 01:15:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Nino bellissimi box, il primo a destra è la Ensign Ful-Vue Model II (1950) di fabbricazione britannica, per i dati tecnici vedi qui , quella al centro è la Ensign Box E20 anch'essa di fabbricazione britannica del 1930 circa, quella a destra dovrebbe essere la Beau Brownie No.2 venduta nel 1930 e 1931, prodotta in 5 diverse colorazioni, fabbricazione Stati Uniti, per dettagli vedi qui .

Salvatore

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torecanu
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Inserito il - 19 maggio 2012 : 01:27:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Con questa, vi stendo tutti ...

Le mie prime foto naturalistiche le ho fatte con questa macchina 6x9 a soffietto che mio padre aveva comprato da giovane quando lavorava nel giardino botanico alpino del Piccolo S. Bernardo.


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Ciao Luigi, bellissima macchina, si tratta della fotocamera Voigtländer Bessa I.
Il nome Bessa è probabilmente, fra le fotocamere, il più longevo nella storia della fotografia, in quanto identifica una lunga serie di apparecchi prodotti dalla Voigtländer & Sohn AG, dal 1929 al 1957, per quanto riguarda la tua dovrebbe essere degli anni '30, vedi qui .

Salvatore

p.s. non sarei proprio sicuro del fatto che ci hai "steso tutti" , ora è tardi, domani posterò alcune foto di una Kodak No. 2 Folding Autographic Brownie prodotta negli Stati Uniti dal settembre 1915 fino al 1926.

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