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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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rossano
Moderatore
Città: POGGIBONSI (SIENA)
556 Messaggi Micologia |
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Lucabio
Utente Senior
Città: Mongardino
Prov.: Asti
Regione: Piemonte
4359 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 gennaio 2009 : 23:58:25
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Si, visto così sembrerebbe proprio il legamento. Sovente si conserva nelle Ostree, e insieme a Simone Casati, l'abbiamo trovato conservato anche in esemplari di Tapes sp. in toscana. I miei Glossus trovati nell'astigiano non presentano il legamento. Tra l'altro se non ricordo male c'era anche un articolo che parlava della conservazione del legamento, ma non ricordo ne di chi fosse, ne dove l'ho messo!
Scavare alla ricerca di ossa presenta qualche rischio, quanto basta per dare un minimo di brivido all'avventura, e probabilmente quel tanto che se ne corre anche, in media, quando si fa della caccia grossa in auto. Il rischio, inoltre, qui lo corre soltanto il cacciatore. Vi sono l'incertezza e l'eccitazione e tutte le emozioni del gioco d'azzardo, senza però i suoi aspetti deteriori. Il cacciatore non sa mai che cosa sarà il suo bottino: forse nulla o forse un animale che nessun occhio umano ha mai visto prima. Oltre il prossimo colle può aspettarlo una grande scoperta! La caccia alle ossa richiede conoscenza, abilità ed una certa dose di coraggio. E i risultati sono molto più importanti, molto più degni e molto più durevoli di quelli di qualsiasi altro sport! Il cacciatore di fossile non uccide, anzi resuscita. E il frutto della sua fatica è quello di aggiungere qualcosa in più alla somma dell'umano piacere e ai tesori dell'umana conoscenza" (George Gaylord Simpson, Attending Marvels 1934)
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Modificato da - Lucabio in data 28 gennaio 2009 00:00:18 |
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Estuans Interius
Moderatore
Città: Pisa
Prov.: Pisa
Regione: Toscana
2987 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 28 gennaio 2009 : 08:45:28
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Mah... non è che sia tanto comune nemmeno da vivo... |
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Laser
Utente Senior
Città: Valle Mosso
Prov.: Biella
Regione: Piemonte
1685 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 gennaio 2009 : 15:19:52
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Mi scuso con Rossano se mi intrometto con altra specie ma il discorso del legamento mi interessa perchè le Callista italica che si trovano nel biellese ne sono povviste abbondantemente, con Luca ne abbiamo già parlato e spero ritrovi il testo illustrante il fenomeno per cui si è conserva la parte organica, sarà un'ulteriore discussione durante la riunione della SIM Piemontese del 7 febbraio ad Alba. Devo precisare che nella prima fotografia il legamento si presenta con superfice liscia mentre nella seconda è piuttosto frastagliato, ciò e dovuto alla mia curiosità durante il lavaggio, non potevo credere all'evidente amollimento del muscolo quasi fosse ancora vivo l'animale, così ho cercato di sondare con un atrezzo metallico la consistenza. Le Callista biellesi si presentano molto ben conservate e misurano mediamente 120mm. Immagine: 104,6 KB Immagine: 85,06 KB
Sergio -------------------- Indagare per conoscere la natura è vivere (Settepassi) |
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oxon
Moderatore
Città: genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1958 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 gennaio 2009 : 16:03:54
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Il nome da usarsi è Glossus humanus (L., 1758) e confrontato con un esemplare attuale la parte da te evidenziata si conferma essere il legamento. Ciao.
oxon |
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rossano
Moderatore
Città: POGGIBONSI (SIENA)
556 Messaggi Micologia |
Inserito il - 28 gennaio 2009 : 22:54:51
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Caro Sergio non hai di che scusarti,anzi mi confermi che il legamento non è liscio.Sicuramente è materiale più morbido del guscio e con la pulizia si rovina.Appena scoperto era tutto rigato tanto che per un attimo ho pensato che un millepiedi fosse morto proprio li! Per Estuans Interius (ma dove l'hai trovato questo nome?) Che sia comune anzi comunissima nel mediterraneo,specialmente nell'alto adriatico l'ho letto ne "Le conchiglie del mediterraneo" della Fabbri,mentre su alto testo viene dato"reperibile da 7 ad oltre 3500 m.di profondità,sebbene preferisca il circalitorale.Se avessi notizie più sicure specialmente sulla batimetria mi fai un favore. Rossano |
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Earth whales
Moderatore
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
1179 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 gennaio 2009 : 23:03:50
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IO NON L'HO MAI TROVATO... SI, CREDO SI TRATTI DEL LEGAMENTO
Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati
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Estuans Interius
Moderatore
Città: Pisa
Prov.: Pisa
Regione: Toscana
2987 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 29 gennaio 2009 : 13:21:00
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Non so... io avevo notizie secondo cui non è una specie particolarmente comune; personalmente nelle zone che frequento (coste toscane) non l'ho mai trovato, nemmeno n frammenti, mentre ho trovato altre specie nominalmente più rare. Non ho notizie relative alla batimetria di questa specie. Per il nome: viene direttamente dai Carmina Burana di Orff. |
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oxon
Moderatore
Città: genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1958 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 gennaio 2009 : 16:32:13
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Glossus humanus è presente lungo le coste toscane, ove si ritrova abbastanza frequentemente negli esiti della pesca delle imbarcazioni che operano a strascico, quindi su substrati mobili, a discreta profondità, piano circalitorale (G. Terreni, 1981. Molluschi conchiferi del mare antistante la costa toscana) ed osservazioni personali, in Liguria come sopra da pescherecci che operano sui 70-100 metri. La specie, per la costa toscana è segnalata già da Appelius, 1869. Le conchiglie del mar Tirreno. Bollettino Malacologico Italiano. p. 16, col nome di Isocardia cor, "specie assai rara e che trovasi isolata ad una certa profondità. Esemplari fossili di forti dimensioni si trovano, quantunque assai raramente, ad Orciano nelle colline pisane! (Castelli) e a Monte Castello (Lawley)" Nel Pliocene del bacino Ligure-Piemontese non si può dire comune, ma si ritrova con una certa frequenza intera od a valve sparse. La presunta rarità affermata da Appelius, probabilmente, è dovuta ai sistemi di pesca relativi all'epoca e non ancora selettivi come gli attuali. Ciao.
oxon |
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Federico Marini
Utente V.I.P.
Città: Prato
328 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 gennaio 2009 : 17:46:37
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Certo, e non deve stupire se fossile è più comune che vivente. Si tratto, infatti, di una conchiglia molto fragile che, anche qualora sia portata alla luce dal moto ondoso, ben difficilmente arriverà integra sulla spiaggia |
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Lucabio
Utente Senior
Città: Mongardino
Prov.: Asti
Regione: Piemonte
4359 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 gennaio 2009 : 21:54:49
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| Messaggio originario di Earth whales:
IO NON L'HO MAI TROVATO... SI, CREDO SI TRATTI DEL LEGAMENTO
Tutto finisce, ma il ricordo del nostro passaggio vivrà nella memoria sino a quando l'ultima persona avrà occhi per vedere ciò che abbiamo fatto. Simone Casati
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Solo perchè non ti sei ancora deciso a venire a cercare fossili nell'astigiano! Te ne trovo quanti vuoi, soprattutto nel campo degli Amusium, fanno coppia fissa!
Maurizio, ti ricordi? Si trovano in modo particolare nella parte inferiore del campo, quella ad argille grigio azzurre, che dovrebbero corrispondere alla zona di mare più profondo.. proprio intorno agli 80 - 100 metri!
Scavare alla ricerca di ossa presenta qualche rischio, quanto basta per dare un minimo di brivido all'avventura, e probabilmente quel tanto che se ne corre anche, in media, quando si fa della caccia grossa in auto. Il rischio, inoltre, qui lo corre soltanto il cacciatore. Vi sono l'incertezza e l'eccitazione e tutte le emozioni del gioco d'azzardo, senza però i suoi aspetti deteriori. Il cacciatore non sa mai che cosa sarà il suo bottino: forse nulla o forse un animale che nessun occhio umano ha mai visto prima. Oltre il prossimo colle può aspettarlo una grande scoperta! La caccia alle ossa richiede conoscenza, abilità ed una certa dose di coraggio. E i risultati sono molto più importanti, molto più degni e molto più durevoli di quelli di qualsiasi altro sport! Il cacciatore di fossile non uccide, anzi resuscita. E il frutto della sua fatica è quello di aggiungere qualcosa in più alla somma dell'umano piacere e ai tesori dell'umana conoscenza" (George Gaylord Simpson, Attending Marvels 1934)
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