Questa è una foto tratta da un vecchissimo libro stampato nel 1966 a tempo di record, ormai reperibile solo nei banchini dell'usato, dal titolo "l'Arno straripa a Firenze". Potete vedere come l'acqua sia giunta già al livello del Ponte Vecchio superando ampiamente le arcate già scomparse del tutto sotto l'ondata della piena e si prepara a sfondare le strutture in muratura costruite sul ponte (le gioiellerie). Le arcate sommerse dall'acqua sono ostruite da alberi, rami, lamiere, casupole e di tutto un po'. Il momento in cui si forma il tappo è finita. Poi dipende da quanti metri è sotto il livello del fiume la città.
Ad esempio dentro la Chiesa di Santa Croce c'erano due metri d'acqua...solo che il pavimento della Chiesa è sollevato dalla Piazza di almeno tre metri.....
Brutti momenti, mi vengono i brividi solo a vedere questa foto, all'epoca abitavo vicino all'Arno, 100 m da casa tua, ho visto l'acqua crescere sotto gli occhi e in pochi minuti raggiungere i 4 m, le auto che galleggiavano come barchette di carta...
Dentro la chiesa di Ricorboli, ci sono varie targhette nel muro interno, indicano le piene avvenute attraverso gli ultimi secoli...
Meglio non ricordare quei momenti, nonostante che i fiorentini non si sono persi d'animo....
Poi ho subito un'altra alluvione nel 1991, per colpa del Fiume Ema, un metro d'acqua sotto casa, fortunatamente abito al quarto piano, i detriti portati dal fiume, la causa in maggioranza era stata per colpa degli orticelli creati lungo questo, hanno chiuso le arcate del ponte, poi la pressione dell'acqua ha rotto, creando un enorme massa d'acqua allagando tutto il centro abitato, con severi danni..
Alluvioni: una riflessione approfondita per contenere i danni qui
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
Cliccando qui siete più o meno nella stessa posizione della foto in bianconero.
Come potete vedere le arcate sono tre e belle grandi, eppure si sono riempite di tutto. Poi via via che l'acqua è defluita gran parte del tappo è crollata e se ne è andata via con la corrente. Scusami Ben se ho approfittato del tuo spazio ma penso che l'esperienza che hanno vissuto a Firenze valga più di mille supposizioni o presunzioni di certezze. Ciao Beppe
Credo che moralità significhi trovare il coraggio di fare una scelta
La piena fa' impressione e ha creato non pochi danni non solo a Roma ma anche nei dintorni, però è un avvenimento eccezionale. Grazie Ben per averlo documentato. Per fare il paragone tra il Tevere in piena e non, allego questa foto del ponte della terza immagine di Ben, scattata un anno fa.
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Cate "Pochi animali riescono a manifestare il loro umore attraverso le espressioni in modo tanto distinto quanto i gatti" Konrad Lorenz
La piena fa' impressione e ha creato non pochi danni non solo a Roma ma anche nei dintorni, però è un avvenimento eccezionale.
Ciao Cate, non vorrei ciurlar con il significato delle parole o far il menagramo, ma non credo che le piene grandi o modeste siano eccezioni, sono eventi che si ripetono e considerando lo stato degli alvei di molti fiumi ed insediamenti urbani fortunatamente spesso và fin troppo bene. Ad onor del vero spesso però non è quasi mai il grande fiume a far disastri e vittime ma affluenti eo fiumi secondari.
"se avessi cinquantatre' minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..."
Forse mi sono espressa male, l'eccezione di quel livello del Tevere, che non accadeva da più di cinquant'anni, almeno secondo le cronache.
Certo Cate, in effetti mi son preso la briga di andar a far dei confronti fotografici in punti strategici delle diverse piene documentate in rete, e quest'ultima è la più consistente, sono talvolta diffidente quando danno numeri, cifre e misure in tv
"se avessi cinquantatre' minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..."
Bellissime le foto di Ben,ma credo che si sia straparlato della pericolosità di questa piena,vi do un link alle foto in particolare della piena del 1937 in cui il livello del Tevere raggiunse un livello di circa 4 metri più alto senza tuttavia causare grandi danni.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro
Bellissime le foto di Ben,ma credo che si sia straparlato della pericolosità di questa piena,vi do un link alle foto in particolare della piena del 1937 in cui il livello del Tevere raggiunse un livello di circa 4 metri più alto senza tuttavia causare grandi danni.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro
Avevo visto queste foto e concordo sul fatto di mon creare eccessivi allarmismi o sensazionalismi mediatici, resto comunque dell'idea che la prevenzione ed il non abbassar mai la guardia non sia poi pensiero inutile, visto anche la recente mutazione degli eventi climatici. Sarebbe interessante aver dati sulla natura e consistenza delle precipitazioni di quelle piene e confrontarle con quella recente.
"se avessi cinquantatre' minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..."
complimenti a tutti quelli che hanno postato le foto di questo strano tevere a cui non eravamo abituati, ci avete fatto vedere il lato affascinante di questo evento che per noi romani è stato solo un grosso disagio
certo ci voleva la piena del tevere per far postare delle foto a ben...
Messaggio originario di Admin:
Non potevo non documentare.. così ho preso il mio motorino, il mio zainetto targato NM e via in mezzo ai foto reporter ..
Non so se è venuto anche ad altri lo stesso pensiero: io mi sono chiesto a che altezza rispetto al Tevere si trova casa mia ..... Ho provato a cercare su Google maps e non sono riuscito a trovare il dato. Qualcuno sa dove si può trovare?
luigi
Modificato da - elleelle in data 14 dicembre 2008 10:42:20
Non so bene Luigi come sia Roma rispetto al Tevere. Qui a Firenze, Piazza Santa Croce che dista circa duecento metri dall'Arno è a cinque metri di dislivello dalla spalletta. Ma credo che sia un problema comune a tutte le città attraversate da un grande fiume: bisognerebbe però sentire un esperto. Personalmente penso che nonostante si sappia che il fiume scavi il suo letto, quando però ai lati sorge una città, vengono costruiti argini poderosi. Credo che gli argini non aiutino più il fiume a scavarsi un letto ma tendono a farlo innalzare perchè le piene non riescono più a disperdere lateralmente il carico del materiale che trasportano e lo depositano così anno dopo anno nel letto. Chiaramente nel corso dei secoli in condizioni del genere la pendenza diminuisce, la velocità del fiume rallenta, il letto del fiume tende a salire, gli argini di conseguenza e la città rimane qualche metro più in basso. Ma questa è solo una mia idea personale. Ricordo i commenti dei vecchi fiorentini che attribuivano una delle cause dell'ultima alluvione anche alla scomparsa dei renaioli che con i loro barconi dragavano costantemente il letto del fiume portando via pietrame, ghiaia e sabbia. Ciò è accaduto fino a poco prima della guerra.
Ciao Beppe
Credo che moralità significhi trovare il coraggio di fare una scelta
Salve. Contribuisco anch'io con qualhe foto significativa relativa alla giornata peggiore, quella del 12 dicembre, durante la mia pausa-pranzo in cui ho approfittato per fare qualche scatto (circa 150...) che comunque è eccezionale per portata.
Prima delle mie immagini volevo proporre qualche dato preso da qui: Link
I rilevatori di profondità di ponte Milvio e Ripetta hanno segnalato valori prossimi ai 13 metri.
1 - Fino a 5 m, stato di magra ordinaria, portata inferiore a 100 m3/sec; 2 - Da 5 a 7 m, stato normale, portata fino a 200 m3/sec; 3 - Da 7 a 10 m, stato di intumescenza, portata fino a 800 m3/sec; 4 - Da 10 a 13 m, stato di piena ordinaria, portata fino a 1500 m3/sec; 5 - Da 13 a 16 m, stato di piena straordinaria, portata fino a 2000 m3/sec; 6 - Oltre 16 m, stato di piena eccezionale, portata massima attesa 3300 m3/se
Dunque la portata doveva essere, nel momento massimo della piena, intorno ai 1500/1600 mc al secondo.
E adesso le immagini...
Qualche immagine che ho ripreso durante le operazioni di dsincagliamento di un barcone finto sotto la seconda arcata i pont Sant'Angelo Immagine:
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Qualche confronto Questo è il ponte Vittorio Emanuele in situazioni normali. La foto risale alla scorsa primavera.
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Dallo stesso punto di ripresa il giorno 12 dicembre
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Ancora un confronto con il ponte Sant'Angelo La prima immagine ritrae il ponte in normali situazioni di portata
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Ecco come si preentava il 12 dicembre
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------------ Socio WWF ------------ Saliremo sugli altopiani dove passan le nubi ad una ad una, lente, a fior di neve come velieri su di un lago pallido - dal libro "Le parole della montagna"
Modificato da - fabri64 in data 14 dicembre 2008 13:30:43
Altre immagini. I barconi posizionati lungo il corso urbano del Tevere sono circa 60. Ospitano ristoranti, circoli sportivi e vari club. Molti sono stati danneggiati o strappati via dagli ormeggi.
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Modificato da - fabri64 in data 14 dicembre 2008 13:35:07
Altre immagini. Qusto è il celebre "oculus" d ponte Sisto. La tradizione romana vuole che fino a quando l'acqua non raggiunge e fuoriese dall'occhio, il Tevere non recherà alcun danno alla città, ma se dovesse raggiungerlo.....
Molti altri ponti di Roma hanno questi "occhi" come il ponte Amedeo di Savoia, presente in un'immagine su questo topic, che presenta due piccole arcate tra i due archi principali. Queste opere, sono state eseguite per alleggerire la pressione dell'acqua sulle strutture durante le piene, oltre a costituire un elemento di decoro.
L'immagine di ponte Sisto è stata ripresa la mattna del 12 dicembre alle 9. Il Tevere non aveva ancora raggiunto la portata massima prevista per quel giorno. Nel tardo pomeriggio, la cornice dell'occhio è stata raggiunta dall'acqua ma non ne è furiuscita. Immagine:
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Modificato da - fabri64 in data 14 dicembre 2008 13:48:02
E' importante avere persone come te che sappiano e vogliano documentare. Purtroppo documentare rappresenta sempre e comunque una presa di coscienza dei fatti ed un'assunzione di responsabilità. E' un compito ingrato che lascia sempre dello scontento in giro. Ma è necessario che qualcuno lo faccia: certamente si corre il rischio di passare da crociato per difendere causa perse in partenza.
Può servire a cosa ricordare che la cementificazione senza controllo nel bacino idrico di grandi fiumi come il Tevere o l’Arno è il fattore principale per il rischio inondazioni? Cemento e asfalto impediscono al suolo di ricevere l’acqua che viene canalizzata e convogliata direttamente nei fiumi. Ma a cosa può servire ricordarlo? E’ uno scotto che come tanti altri siamo stati sottoposti ad accettare. E continueranno a nascere grandi centri commerciali con le scuse più assurde giustificate dal miraggio dei nuovi Stadi… e cemento su cemento e asfalto su asfalto.
Comunque andranno le cose nessuno avrà il coraggio di smantellare i barconi sul Tevere e le bidonville. Tutti ci sentiamo un po' romani anche grazie a quei barconi......
Ciao Beppe
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Credo che moralità significhi trovare il coraggio di fare una scelta
Grazie anche da parte mia Fabri per le ulteriori info ed immagini, mi pare di capire allora che la piena è arrivata al culmine dello stato di portata ordinaria e nulla di eccezionale, quindi il pericolo ed allarme è stato destato dal disormeggio dei barconi.
"se avessi cinquantatre' minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..."