Ciao Ben, a parte la preoccupazione del fenomeno, le tue immagini sono davvero piccoli capolavori; danno di Roma una visione inedita, ma sempre eccezionale. Grazie per averlo fatto anche per noi. Angela e Gianni
"per viverli nella loro totale indifferenza. Oltre c'è il disturbo. E il disturbo significherebbe una cocente imperdonabile sconfitta" [D.Ruiu "I miei rapaci"]
Ben, non capisco come i romani, dopo l'esperienza dell'Arno che nel 66 straripò perchè non riusciva più a passare sotto le arcate troppo basse del Ponte Vecchio, abbiano consentito che dei barconi potessero sostare sulle rive del Tevere costituendo un pericolo d'ostruzione per il passaggio delle acque del Tevere sotto la luce dei ponti. Ma il pericolo non è costituito solo dai barconi ma da tutto ciò di amovibile che può essere trasportato dalla piena: penso alle baraccopoli ed a tutto il materiale di resulta che è accumulato sulle rive del Tevere. Una vera piena spazza via tutto in un colpo solo con una violenza assoluta. E tutto cio che galleggia arriva contemporaneamente sotto i ponti. Il Ponte Vecchio aveva un letto piuttosto basso sotto le arcate e molti anni dopo l'alluvione venne scavato ulteriormente di un paio di metri (magari nel frattempo tutto è tornato come prima). Ma il vero danno lo fecero le centinaia di alberi sradicati e traportati dalla piena che ostruirono le arcate e formarono un tappo di detriti sotto le arcate impedendo il deflusso delle acque. Come fa un fiume a scorrere nel proprio letto se questo viene tappato? Oltretutto alla foce c'era una forte mareggiata di libeccio che impediva alle acque del fiume di defluire liberamente, rimandandole indietro. Quindi due tappi: il libeccio e il Ponte Vecchio. Sono sufficienti un paio di concause e la città se ne va sotto .... Questo è stato solo un avviso. Pensateci per tempo. Quando piove davvero tanto non si può fare più nulla e tutto accade troppo in fretta e sempre in ritardo. Volete i barconi o volete la tranquillità? Anche qui siete di fronte ad una scelta.......
Beppe
Credo che moralità significhi trovare il coraggio di fare una scelta
Modificato da - vespa90ss in data 13 dicembre 2008 20:37:41
Beppe con il suo intervento mi ha fatto venire una curiosità, non essendo pratico de Roma mi son fatto un "volo" con Google Earth ed ho visto quanti siano sti barconi dislocati lungo il fiume...sarà pure stato un evento raro ma è andata fortunatamente ancora bene.
"se avessi cinquantatre' minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..."
Belle fotografie, anche se ieri ho passato il pomeriggio a cercare Volontari di P.C. delle mie Organizzazioni disponibili per una eventuale partena per Roma. Meno male che l'allarme, almeno per noi esterni, è rientrato.
Ciao Alessandro... guarda cosa ho fatto poco fa andando a curiosare anch'io sul Tevere? Sono andato su Google Maps ed ho scoperto che hanno inserito la possibilità di vedere tutto "ad altezza d'uomo" seguendo le strade principali. Puoi avere una visione a 360° in ogni punto del percorso, metro per metro. E' davvero incredibile! Non so ancora a quante altre città abbiano collegato questa opzione ma dopo guardo. Per accedervi bisogna cliccare sull'omino posto sopra la scala graduata che allarga o stringe l'immagine (quella col segno + e -). Provare per credere. Questa è una foto che ho scattato ai barconi sul Tevere pochi minuti fa dal Ponte del Risorgimento....
Beppe
Credo che moralità significhi trovare il coraggio di fare una scelta
Grazie Beppe!!! Non conoscevo questa ulteriore funzione, davvero utile, tornando al tuo scritto mi trovi nel più totale accordo, per esperienza anche personale, anche se su scala ridotta rispetto al Tevere, ho potuto constatare che non son tanto i detriti naturali a crear tappo, ma sopratutto quelli "umani"; ricordo nelle alluvioni in cui son stato testimone che spesso bastò un singolo albero di traverso a crear poi appoggio alle baracche di lamiera costruite lungo gli argini, trasciante poi dall'impeto delle acque sino a formar poi vera e propria diga contro le arcate dei ponti. Poi certamente ogni evento e caso è a sè, ma anch'io non sottovaluterei la pericolosità di quelle imbarcazioni.
"se avessi cinquantatre' minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..."
In barba ai dati storici e quelli riportati in queste ultime ore circa l'eccezionalità della piena, ho fatto una comparazione fotografica dei ponti tra la piena del novembre 2005 e le foto postate da Ben in un momento quasi culmine di quest'ultima, beh siamo lì, centimetro più centimetro meno, quindi il rischio non è poi così remoto nel tempo e nei tempi.
"se avessi cinquantatre' minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..."