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Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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prince81
Utente Junior
Città: Pettorano sul Gizio
53 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 30 settembre 2008 : 18:51:16
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IL 4 ottobre la prima Conferenza sulla Road Ecology a Pettorano sul Gizio
Capita sempre più spesso di leggere sui giornali di incidenti avvenuti tra automobilisti e fauna selvatica. Non tutti però sanno che esiste una disciplina che studia proprio il rapporto tra infrastrutture viarie e fauna selvatica: l’ecologia stradale (Road ecology). Il termine Road ecology è stato coniato negli anni ‘90 anche se i primi studi riguardanti le interazioni tra la fauna selvatica e le infrastrutture risalgono a diversi decenni prima. L’ecologia stradale studia gli impatti causati dal sistema viario sull’ambiente naturale mettendo a punto appropriate soluzioni in grado di mitigare tali effetti con particolare riferimento agli incidenti stradali, la frammentazione dell’ambiente naturale e la mortalità faunistica. Le misure di mitigazione possono essere applicate a strade, autostrade e ferrovie sia in fase di progettazione che su opere già realizzate. La Road Ecology trova una valida applicazione anche nelle analisi di supporto alle procedure valutative obbligatorie come, ad esempio, la Valutazione di Impatto Ambientale. Su questi temi il Centro Studi per le Reti Ecologiche della Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio ha organizzato per il 4 ottobre una conferenza dal titolo “Road Ecology: nuovi strumenti nella pianificazione infrastrutturale”. Scopo della giornata di studio è fare un quadro delle più significative esperienze italiane sull’argomento, presentando lavori che riguardano le metodologie analitiche applicate, le misure di mitigazione, le tecniche GIS di supporto agli studi, i monitoraggi degli impatti sulla biodiversità. La Conferenza si svolgerà nel Castello Cantelmo di Pettorano sul Gizio a partire dalle ore 9.00, ingresso libero, e vedrà coinvolti studiosi di diverse Università italiane, del Parco Nazionale della Majella, del Parco Sirente Velino, dell’Oasi WWF Gole del Sagittario, della Provincia di Roma, della Stazione Ornitologica Abruzzese, della Lipu, della Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone. Per l’occasione verranno presentati lavori riguardanti il difficile rapporto tra strade e cervi, caprioli, lupi, lontre, anfibi, rettili e uccelli. A conclusione della Conferenza verrà inoltre presentato il programma di IENE – Infra Eco Network Europe, rete di collaborazione a livello europeo che si occupa dell’impatto delle infrastrutture di trasporto sugli ecosistemi. IENE comprende istituti, autorità ed esperti che studiano la frammentazione degli habitat causata da autostrade, ferrovie e canali navigabili e gli effetti che essa provoca sulla fauna selvatica. Tra i principali scopi di IENE c’è quello di incentivare misure di prevenzione, mitigazione e compensazione per rendere la rete di trasporto europea più efficiente, sostenibile e sicura per automobilisti, animali selvatici e per lo stesso habitat naturale. Maggiori informazioni sull’evento si possono reperire sul sito internet Link
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Modificato da - Acipenser in Data 25 marzo 2010 01:59:35
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 ottobre 2008 : 05:39:35
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Interessantissimo Antonio, un argomento molto vicino al mio cuore. | IENE comprende istituti, autorità ed esperti che studiano la frammentazione degli habitat causata da autostrade, ferrovie e canali navigabili e gli effetti che essa provoca sulla fauna selvatica. |
Girando per Italia (e sicuramente il problema non è limitato al nostro paese), non si può non essere colpito dal fatto che grande attenzione (relativamente) viene prestato alla salvaguardia di frammenti più o meno piccoli di habitat sopravvissuto e considerato di valore per un motivo o un altro. Grandi sforzi e risorse sono investiti nell'istituzione puntiforme, per esempio, di riserve naturali, anche di piccole dimensioni, o di SIC per proteggere specie endemiche o a rischio, anche se fin troppo spesso dopo lasciate al loro destino senza una protezione fattiva. Con il risultato che abbiamo creato (e continuiamo a creare) un territorio sparso di piccole isole puntiformi di salvaguardia (si fa per dire), circondate da aree estese di cementificazione e "asfaltazione" che rappresentano un deserto non solo inospitale ma anche pieno di insidi per la fauna, e anche la flora. Sarei interessata di sentire in particolare che dice il rappresentante della Provincia di Roma sul caso della Riserva Naturale Statale Litorale Romano, reso unico (?) in quanto non solo la Riserva è isolata da altre (purtroppo "normale" soprattutto in una zona di antropizzazione spinta all'estremo), ma anche la Riserva stessa consiste in un mosaico di piccoli frammenti, distanti e isolati fra di loro. Esemplare di questo è uno dei frammenti, la Pineta di Castelfusano ad Ostia, insieme alle sue continuazioni naturali, la Pineta dell'Acqua Rossa, Procoio e la Tenuta Presidenziale di Castelporziano, per non parlare poi del litorale stesso. Una superficie già piccola in se, ma poi a sua volta tagliata in piccoli brandelli dalle due arterie viarie che collegano Roma con il suoi litorale, pesantemente trafficate di giorno e di notte e altre strade traversali non molto meglio, per non parlare della ferrovia metropolitana . Una situazione che palesemente ha un forte impatto sulla qualità dell'habitat, soprattutto (ma non solo) come "contenitore" di fauna. Chiedo perdono per essermi allungata sul tema ma, ripeto, è molto vicino al mio cuore . Per concludere, mi sarebbe piaciuta assai frequentare la conferenza, ma purtroppo dubito che riuscirò a liberarmi dagli impegni lavorativi e di famiglia. Antonio, non è per caso che dopo gli atti saranno disponibili?
Sarah Gregg - Con altri occhi
"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano |
Modificato da - lynkos in data 02 ottobre 2008 05:41:01 |
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Acipenser
Utente Senior
Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero
Regione: Germany
1668 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 marzo 2010 : 01:59:23
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La presente discussione è stata recuperata dalla vecchia versione di L'UOMO E LA NATURA: SCIENZA CULTURA ED ETICA; prima di intervenire si prega di leggere qui.
Buon proseguimento.
Tautò tèni zon kài tethnekós kai egregoròs kai kathèudon kai nèon kai gheraiòn tade gàr metapésonta ekéina ésti kakèina pàlin táuta. Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato. |
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