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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
dariocappa
Utente Junior
Città: napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
24 Messaggi Biologia Marina |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 settembre 2008 : 08:34:36
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Ciao Dario, io appartengo al folto numero di persone che non conosce nei particolari la pesca in apnea, quindi non posso descriverti la mia idea. Potresti farlo tu...
Di regola non amo le attività 'distruttive', intendendo con questo aggettivo tutte le attività in natura che si concludono con la morte non necessaria di un organismo (anche di uno solo, se non è inevitabile) e ti ricordo inoltre che tra gli scopi primari di questo forum c'è la tutela e la salvaguardia dell'ambiente naturale e della vita che esso contiene.
Fatta questa premessa, se ritieni di condividere lo spirito inprescindibile di questo forum e desideri 'spiegare chi realmente siete' non vedo perchè non farlo... ti ascoltiamo, a bannare siamo sempre in tempo
Ciao, Andrea |
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dariocappa
Utente Junior
Città: napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
24 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 25 settembre 2008 : 17:29:57
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bene,qual'è lo scopo di questo mio post?è quello di dimostrare che il pescatore in apnea è il pescatore più"ecocompatibile" che c'è,ma è anche,a causa di un immagine antica ed ormai inesistente,il più discriminato.spero di riuscire a dimostrare il contrario e ad avere da parte vostra un assenso a ciò che dico,fermo restando le personali posizioni che non mi sogno di criticare.la prima cosa che voglio mettere in chiaro è che pratichiamo uno sport che è regolato da leggi e regole e,fino a quando ci muoviamo all'interno di queste siamo nel pieno diritto di farlo. seconda cosa,proprio per ribadire il concetto espresso prima,il pia non deve essere confuso con chi,contravvenendo alle leggi,pesca con l'ausilio di bombole,o pesca di notte,o praticando alcuni tipi di pesca molto distruttivi.questi sono bracconieri e sono i nostri peggiori nemici perchè la stragrande maggioranza della gente li identifica con noi. esiste una legge che regolamenta il prelievo ittico da parte del pia,e anche dai cannisti o comunque da tutti i pescatori non professionisti,che limiti a 5 kg il prelievo giornaliro.ebbene vi posso garantire che il 95% dei pia queste cifre se le sogna, e spesso e volentieri si torna a casa con un bel "cappotto"(nessuna preda),solo con la gioia di aver passato qualche ora a mare con qualche amico,o giusto due pesci per la cena. parlando quindi dei pia,che oltretutto sono pochissimi,il prelievo effettuato ha un impatto praticamente quasi pari allo zero,inoltre il pia sceglie a quale pesce sparare e l'etica ci porta ormai a sparare a pesci di taglia molto maggiore di quella consentita,cosa che per esempio nonè possibile per i cannisti,che tirano fuori dall'acqua saragotti da 50 gr e anche meno,la maggior parte li mette nel secchio(non è consentito in quanto sottotaglia)qualcuno si nasconde dietro il famoso catch and relaese che almeno nel 50% dei casi vede il pesce morire comunque. un piccolo esempio di una cosa che abbiamo organizzato,da qualche mese un gruppetto di noi abbiamo deciso che ogni volta che andiamo a pescare ognuno prenda dal mare due o tre bottiglie di plastica(se dovessimo metterci a prenderle tutte(purtroppo)non avremmo il tempo per pescare,è un piccolo gesto,ma stiamo cercando di diffonderlo ad altri amici(anche noi abbiamo i nostri siti internet,alcuni eccezionali)che pian piano stanno aderendo all'iniziativa. ora devo scappare,ma continuerò in seguito,nel frattempo spero di trovare de vostri pareri. ciao dario
dariocappa |
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Salvatore Caiazzo
Moderatore
Città: Monteveglio
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
3994 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 00:33:35
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Ciao Dario e benvenuto nel forum. Apprezzo il tuo modo equilibrato di porti e presentare le tue idee. Istintivamente non provo una grande simpatia per i cultori di questo sport, forse a causa di una triste scena della mia giovinezza, quando vidi un amico al mare con un polpaccio (non un polpo) trafitto dalla fiocina di un apneista maldestro, ma erano altri tempi, certamente oggi questo non succede più, come non succede più che ci si spari tra cacciatori... In effetti, rispetto ad altri tipi di pesca cui accennavi, la canna, la pesca col botto, la sciavica ed altre amenità, la pia mette in campo la limitata resistenza dell'uomo in assenza di respirazione, ed una ridottissima capacità di prelievo ittico. E' pur vero però che ci troviamo ad avere mari sempre meno popolati, e le coste ne soffrono in maniera particolare. E' meritevole di attenzione la tua proposta di "pulire il mare" mentre lo si usa, un pochino a testa ed i risultati si vedrebbero. Ricordo sempre con piacere le nuotate nei pressi di Nisida, i marvizzi, i pinti 'e rre, i saraghi, le treglie.... chissà se c'è rimasto qualcosa...
Siamo parte della natura - Salvatore |
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 08:40:47
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Dario, non metto in dubbio che il vostro sistema di pesca sia meno distruttivo ed impattante di altri, capisco che non ha gli effetti collaterali di indebite introduzioni di individui appartenenti a popolazioni o specie alloctone per finalità "sportive", e non posso impedire che questo tipo di attività, insieme a tutte le altre forme di caccia e pesca più dannose ma comunque consentite dalle nostre leggi, vengano effettuate.
Ma il piacere di uccidere un essere vivente, e non giriamoci intorno perché di questo si tratta, rimane comunque molto distante dal mio modo di vedere e sentire, ritengo le giustificazioni alimentari argomentazioni molto deboli e di comodo, e alla fine, a mio avviso, rimane sempre e comunque un'attività in cui il tuo fine è quello di infilzare un pesce, tanto per sport. E questo per me non ha giustificazioni.
Paolo Mazzei Link Link |
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dariocappa
Utente Junior
Città: napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
24 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 09:52:36
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saluto salvatore,che dal nome e dai ricordi è un mio conterraneo,infatti sono napoletano,e rispondo a paolo;come ho spiegato non ho alcuna intenzione ne di convincere ne di essere convinto che questo sport sia bello o brutto,sono questioni che mi riguardano relativamente come ho spiegato è consentito dalla legge,per il resto ognuno ha i suoi pareri e le sue motivazioni. quello che adesso vorrei cercare di capire è per quale motivo,pur essendo sicuramente il tipo di pesca meno impattante,è nel contempo il più o per meglio dire il solo discriminato.è forse una questione di immagine?tu nell' immaginario collettivo il pesce infilzato non è politicamente corretto?è forse una questione politica?i pia sono quelli in minoranza quindi facciamo vedere che qualcuno lo buttiamo fuori e scegliamo il danno minore.è forse una questione economica?come sopra siamo in minoranza quindi il danno minore.i tutti i tipi di pesca il pesce muore,nella pesca sub muore infilzato,quasi subito,con la canna muore per mancanza di ossigeno dopo ore ed ore in un secchio,nelle reti quelli che escono dal mare ancora vivi li mettono direttamente in ghiacciaia,ecc.c'è qualcosa di diverso in questi modi di morire? alla fine di tutta questa tiritera,se non sono quelli succitati mi spiegate il vero motivo per cui siamo noi i cattivoni della situazione? grazie.
dariocappa |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 10:43:19
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Vedo almeno tre livelli di lettura diversi in questa discussione, forse vale la pena esplicitarli.
Un primo livello è quello relativo alla legalità di questa attività, sul quale mi sembra di capire che non vi sia nulla da eccepire. Ne ricaviamo come conclusione che la collettività ritiene accettabile questa attività, una volta regolamentata. Penso che sul primo livello nessuno abbia nulla da eccepire.
Il secondo livello è quello dell'impatto ambientale che, ahimè, non è sempre allineato con i dettami normativi e quindi non possiamo considerare questi ultimi come garanti del primo. In linea generale credo sia veritiero quanto riportato da Dario in merito al basso impatto di questa attività se confrontata con la pesca industriale. Qui però il discorso si fa più complesso, potrebbe essere più dannoso, in termini di biodiversità, il prelievo anche di un solo individuo in una determinata circostanza ambientale rispetto al prelievo di tonnellate di individui in circostanze ambientali diverse. Credo che da questo punto di vista sia difficile trovare una posizione condivisa da tutti, all'interno dei dettami normativi la differenza potrebbe farla il livello di conoscenza e di sensibilità ambientale dei praticanti. Dario ci ha raccontato una meritevole esperienza che accomuna la passione per la pesca ad un impegno volontaristico volto alla tutela ambientale, ma questo non è sufficiente a sdoganare in toto la compatibilità ambientale di questa l'attività. Qual'è lo standard del pescatore medio in apnea? fino a che punto conosce l'impatto ambientale delle sue attività e delle sue scelte? non mi sembra che occorrano patentini o sia richiesto un qualche percorso formativo e quindi sarei portato a concludere che la media dei praticanti sia piuttosto indifferente alle problematiche ambientali, come accade di solito per tutte le attività di caccia e pesca.
Il terzo livello è quello etico. Naturalmente qui è impossibile arrivare ad una posizione condivisa per definizione stessa, ma ognuno può esprimere il proprio punto di vista come hanno fatto Dario e Paolo. Il mio personalissimo punto di vista morale è che non giustifico l'uccisione di un individuo, se questa non è strettamente correlata con le esigenze di sopravvivenza di un altro individuo.
Una cosa mi ha colpito: l'accento preoccupato posto da Dario nel sottolineare una sorta di persecuzione collettiva nei confronti della pesca in apnea. Premetto che non uso il televisore e quindi se Dario si riferisce a qualche sommovimento mediatico recente me lo sono perso, ma se non è così non capisco il motivo di questa preoccupazione. Per esempio questo forum, ovviamente molto attento a queste tematiche e che ha discusso più volte tali argomentazioni relativamente a caccia e collezionsimo, non mi sembra che abbia mai nè demonizzato, nè a dire il vero preso in considerazione, la pesca in apnea.
Per quale motivo Dario senti che la tua attività è perseguitata più di altre attività analoghe? intendo dire dagli amanti di cose naturali, è ovvio che il livello politico generale privilegia e protegge le attività economiche piuttosto che quelle ludiche.
Ciao, Andrea |
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 11:05:40
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Dario, di tutto quello che ho detto l'unica cosa a cui vedo che ti preme rispondere è l'immagine del pesce "infilzato": ma ti assicuro che è la meno importante, l'accento del mio intervento era posto invece, e lo metto in grassetto, sull'uccidere per divertimento.
Poi possiamo disquisire per ore su chi faccia più o meno danni o su chi sia più o meno discriminato, ma, perdonami, a me interessa poco, sono allergico a qualsiasi forma di caccia e pesca, e tanto più a quelle in cui il cacciatore e/o il pescatore cerca di spacciarsi per amante degli uccelli e/o dei pesci, pur divertendosi a farli fuori, indipendentemente dal come.
Puoi farlo, naturalmente; e probabilmente sarai anche la miglior persona del mondo, non lo metto in dubbio, già il fatto che tu stia scrivendo qui e che sia sensibile (in qualche modo...) a queste problematiche lo dimostra. Ma rimango comunque della mia idea.
Quanto ai danni, purtroppo credo abbia ragione Andrea: l'attività di cui parli è praticata (è un dato di fatto, ne conosco diversi anch'io) mediamente (mi riferisco al periodo estivo, che vede i numeri divergere) da persone che non sanno immergersi, non conoscono i pesci, non gliene frega poi molto dell'ambiente e non conoscono nemmeno le regole del gioco. Non credi che sia vero?
Paolo Mazzei Link Link |
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dariocappa
Utente Junior
Città: napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
24 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 12:53:10
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bene,il discorso comincia ad entrare nel vivo,all'inizio chiedevo le vostre impressioni proprio per poter discutere più direttamente su quelle che su un discorso a grandi linee.partiamo quindi da ciò che ha scritto Andrea;sul primo livello non c'è nulla da dire,sul secondo invece è un problema che stiamo provando ad affrontare.è infatti vero che non è obbligatorio alcun corso mentre secondo noi sarebbe meglio obbligare i neofiti a frequentarlo,sicuramente per studiare le varie problematiche naturalistiche e tecniche,ma per quel che ci riguarda sopratutto per l'intrinseca pericolosità della pia.sono purtroppo infatti molti i pia che restano vittime della propria passione. terzo livello, quello etico,come giustamente afferma Andrea possiamo discutere all'infinito ma come ho già spiegato il mio scopo è un altro e cioè trovare dei punti di incontro,fare capire che c'è un nuovo tipo di pia che entra nel mare in modo diverso, consapevole di quello che può e non può fare. ti ha colpito infine il fatto che io abbia posto l'accento su una sorta di persecuzione nei nostri confronti,bene ti faccio un esempio,a napoli è stata istituita l'area marina protetta del regno di nettuno.ora,partendo anche dal vostro punto di vista che abberra l'uccisione della preda,in quest'amp che va da napoli apozzuoli ad ischia e procida,quindi copre tutta l'area,possono pescare tutti, tranne i pia,perchè. il nostro è un sport che sta morendo per mancanza di spazio,ce lo stanno togliendo tutto. scusate se interrompo bruscamente ma mi sono accorto di aver fatto tardi.proseguirò dopo ciao,dario
dariocappa |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 13:20:20
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| Messaggio originario di mazzeip:Poi possiamo disquisire per ore su chi faccia più o meno danni o su chi sia più o meno discriminato, ma, perdonami, a me interessa poco, sono allergico a qualsiasi forma di caccia e pesca, e tanto più a quelle in cui il cacciatore e/o il pescatore cerca di spacciarsi per amante degli uccelli e/o dei pesci, pur divertendosi a farli fuori, indipendentemente dal come. |
Non posso che citare Paolo, anche se (come chi mi conosce sa bene) la mia posizione va oltre la caccia e pesca sportiva per toccare altri aspetti del rapporto fra l'uomo e la natura. Personalmente faccio fatica a fare una distinzione fra chi si dedica alla pesca in apnea e chi preferisce invece (per rimanere in ambito marino) pescare con la canna da una barca. Però, per cercare di capire perché nel immaginario collettivo potrebbe sembrare più riprensibile la prima, vi invito a guardare le foto all'inizio di questa discussione. Mi sono tornate in mente non appena avevo letto l'introduzione di Dario a questo dibattito, insieme ad un'altra "foto immaginaria" in quale la macchina fotografica era sostituita da un fucile. Sono perfettamente consapevole dell'illogicità della mia reazione, ma è vero, il mio cuore viene più toccato dall'idea di qualcuno che "abusa la fiducia" di quel pesce per guardargli negli occhi e sparare che dall'immagine più ascetica di qualcuno comodo comodo su una barca pescando con una canna. Anche se nel secondo caso, immagino che la sofferenza del pesce sarà addirittura di più, visto che la morte sarà più lenta. Ripeto, anche se il primo impatto emotivo era quello, non sto dicendo che considero la pesca in apnea né meglio, né peggio di altre forme di pesca sportiva. Sto semplicemente riferendo la mia reazione come possibile chiave d'interpretazione per l'immagine dello sport nell'immaginario collettivo .
Sarah Gregg - Con altri occhi
"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano |
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Zoroaster
Utente Senior
Città: Pavia
1432 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 13:54:08
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Dario,
io ti capisco bene, e da ragazzo andavo anch'io in Sardegna o alle Eolie a sparare con il fucile subacqueo. E da ragazzi ci si diverte davvero! Poi il tempo passa, si fanno magari viaggi in barriere coralline tropicali, e, alla fine, i pesci piace di più vederli che ucciderli.
Secondo me hai sbagliato forum, se cercavi gente che appoggiasse moralmente la pesca in apnea...
Io potrei essere un cacciatore che va a caccia con arco e frecce, che magari l'arco e le frecce se le costruisce da solo, che uccide solo animali vecchi e malati, che si reca a piedi sul posto di caccia, che nel frattempo ripulisce i boschi dalle bottiglie di birra... ma difficilmente potrei trovare comprensione in un forum naturalistico o di ferventi anti-cacciatori!
Il problema è solo questo!
"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!" |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 14:03:49
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| Messaggio originario di dariocappa:
a napoli è stata istituita l'area marina protetta del regno di nettuno.ora,partendo anche dal vostro punto di vista che abberra l'uccisione della preda,in quest'amp che va da napoli apozzuoli ad ischia e procida,quindi copre tutta l'area,possono pescare tutti, tranne i pia |
Dario ha postato questo messaggio mentre stavo scrivendo il mio, quindi rispondo adesso. Onestamente, mi viene da chiedere non perché solo la pesca in apnea è vietata, ma perché le altre forme sono permesse. Dal mio punto di vista, poco importa come e da chi, se la fauna marina continua ad essere prelevata, che area protetta è? Comunque, se la situazione è davvero così, direi che è un semplice fatto di interessi. Dubito che la pesca in apnea porta molti soldini alla zona interessata, mentre il "pescaturismo" da barca viene spesso promosso come modo di sostenere l'economia delle zone costiere e qualsiasi tentativo di regolarla/limitarla incontra forte e prevedibile opposizione dalla popolazione locale.
Sarah Gregg - Con altri occhi
"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano |
Modificato da - lynkos in data 26 settembre 2008 14:04:58 |
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dariocappa
Utente Junior
Città: napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
24 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 14:29:43
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sempre più interessante,e questa volta devo per forza di cose entrare nel cuore della discussione che per forza di cose in un forum come questo fatalmente si sarebbe spostata sull'amore o no per gli animali. ribadisco che non voglio convincere nessuno ma provare solo a far capire il nostro punto di vista. per quello che riguarda il mio,non posso parlare in termini generali per una cosa del genere,punto di vista io non "amo" il pesce che sto per sparare,ma sicuramente lo rispetto e rispetto il mare,i pesci, e questo credo sia un dato di fatto non sanno cosa sia la fiducia,non tradisco alcuna fiducia se sparo ad un pesce. per zoroaster,scusa ma non trovo il tuo nome,io non sono un ragazzino,ho 47 anni,non è che tutti i giovani sono in un modo e tutti gli ,ahimè, anziani in un altro,anzi io mi sono riavvicinato alla pesca in età avanzata ed ho scoperto come in trent'anni è cambiato tutto. scusate ora devo rispondere a Paolo,riguardo al fatto di uccidere per divertimento. dunque io parto dal concetto di fondo che tutto ciò che mangio di animale viene ucciso,ora se evitiamo di considerare posizioni oltranziste,tutti la carne il prosciutto il pesce lo mangiamo.non lo hai ucciso tu?ma è morto lo stesso, e tu te ne stati cibando. andare a pesca poi non è solo uccidere il pesce,come ho scritto spesso è volentieri capita che non ci riusciamo nemmeno,ma tutto quello che fa da corollario alla cattura finale.svegliarsi prima dell'alba arrivare sul posto che è ancora notte,entrare nell'acqua,che ti da una sensazione di benessere indescrivibile,incontrarsi con gli aamici in acqua e raccontarsi cosa è successo,prendersi in giro per una padella o complimentersi per una cattura,scendere giù a 10 mt ed aspettare per un minuto scarso che qualcosa si materializzi da lontano,mentre una bavosa viene a mordicchiarti il guanto,o una murena si affaccia curiosa dalla sua tana... ma un cliente mi chiama e devo scappare.voi scrivete grazie ciao dario
dariocappa |
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Zoroaster
Utente Senior
Città: Pavia
1432 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 15:17:34
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| Messaggio originario di dariocappa:
ma un cliente mi chiama e devo scappare
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Hei... adesso ho capito perché ti piace la pesca in apnea! Hai una pescheria!!!
"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!" |
Modificato da - Zoroaster in data 26 settembre 2008 15:17:52 |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 15:42:39
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| Messaggio originario di dariocappa:
andare a pesca poi non è solo uccidere il pesce,come ho scritto spesso è volentieri capita che non ci riusciamo nemmeno,ma tutto quello che fa da corollario alla cattura finale.svegliarsi prima dell'alba arrivare sul posto che è ancora notte,entrare nell'acqua,che ti da una sensazione di benessere indescrivibile,incontrarsi con gli aamici in acqua e raccontarsi cosa è successo,prendersi in giro per una padella o complimentersi per una cattura,scendere giù a 10 mt ed aspettare per un minuto scarso che qualcosa si materializzi da lontano,mentre una bavosa viene a mordicchiarti il guanto,o una murena si affaccia curiosa dalla sua tana... |
Dario, sorvolando eventuali aspetti gastronomici, riesci a spiegarci cosa cambierebbe in tutto questo se fra le tue mani ci fosse una macchina fotografica e non un fucile?
Sarah Gregg - Con altri occhi
"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano |
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Zoroaster
Utente Senior
Città: Pavia
1432 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 16:25:08
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Sarah... Rispondo io al posto di Dario, visto che mi ha promesso una ricciola se gli faccio da difensore...
La tua è la classica domanda che viene posta anche ai cacciatori!
Ma sarebbe come chiedere a quelli che vanno alla giostra del tiro all'orso (avete presente quelle vecchie giostre dove, finché l'orso viene colpito, continua ad alzarsi in piedi e a cambiare direzione ragliando?): "Perché sparare all'orso? Fategli un bello scatto con la Polaroid!!"
"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!" |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 17:23:25
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| Messaggio originario di Zoroaster:
Ma sarebbe come chiedere a quelli che vanno alla giostra del tiro all'orso (avete presente quelle vecchie giostre dove, finché l'orso viene colpito, continua ad alzarsi in piedi e a cambiare direzione ragliando?): "Perché sparare all'orso? Fategli un bello scatto con la Polaroid!!" |
Scusami, non è per nulla la stessa cosa, visto che nessuno e niente muore o, spesso peggio ancora, viene ferito. Insomma, sparare ad un bersaglio inanimato è puramente un gioco innocuo che potrebbe piacere pure a me. Perdonami, la tua risposta mi sembra tanto un bel modo di non rispondere alla mia domanda ! Riprovo (con la voglia onesta di capire), se la conclusione di tutte le emozioni e sentimenti che Dario descrive con tanta passione e coinvolgimento fosse lo scatto di una macchina fotografica e non lo sparo di un fucile, cosa cambierebbe? A parte il fatto di fermarsi in pescheria sulla strada di ritorno per comprare il pesce per cena quella sera? Lo so che è la domanda classica fatta sempre ai cacciatori... se la chiedo di nuovo, sarà perché non ho ancora avuto una risposta convincente , a parte da quei pochissimi cacciatori onesti che ammettono apertamente di trovare un forte senso di eccitazione, anche fisica, al momento di togliere la vita alla loro preda... che quasi sempre dicono allo stesso tempo (come dice Dario) di rispettare e a volte addirittura di amare. Di loro invece, rispetto almeno l'onestà e riesco anche a capire il richiamo di sentimenti e emozioni che vengono sicuramente da molto lontano nel nostro passato quando eravamo semplicemente una specie fra tante inserite nel ciclo della vita, e quindi la morte di un altro animale voleva dire la sopravvivenza per noi e il nostro "branco". Personalmente però, avrei sperato che l'uomo "civile" fosse andato un po' oltre .
Sarah Gregg - Con altri occhi
"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano |
Modificato da - lynkos in data 26 settembre 2008 17:24:13 |
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Zoroaster
Utente Senior
Città: Pavia
1432 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 19:28:47
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A me il problema non sembra difficile da capire...
Sparare è un divertimento per i cacciatori, proprio come alle giostre. L'ostacolo psicologico del veder morire un animale per i cacciatori non solo non esiste (cosa evidente, altrimenti non caccerebbero), ma spesso, come tu scrivi, è fonte di divertimento. Punto.
Per un cacciatore, quindi, non c'è alcuna differenza fra l'orso di gomma delle giostre ed un fagiano vivo. Si diverte e basta.
"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!" |
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dariocappa
Utente Junior
Città: napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
24 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 26 settembre 2008 : 23:25:36
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rispondo velocemente,domani sveglia alle 5 per andare a pesca,come ho già spiegato se io mangio il pesce,spiegatemi voi qual'è la differenza se lo uccido io o lo uccide un altro,a parte il fatto che quello che prendo io so che è stato preso quella mattina,che è un pesce di mare e non si nutre di schifezze chimiche,ecc.io non ho il problema di uccidere la preda, perchè quello che mangio è comunque stato ucciso da me o da un altro,non vedo e non capisco la differenza.
dariocappa |
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Zoroaster
Utente Senior
Città: Pavia
1432 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 settembre 2008 : 05:18:31
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| Messaggio originario di dariocappa:
rispondo velocemente,domani sveglia alle 5 per andare a pesca,come ho già spiegato se io mangio il pesce,spiegatemi voi qual'è la differenza se lo uccido io o lo uccide un altro,a parte il fatto che quello che prendo io so che è stato preso quella mattina,che è un pesce di mare e non si nutre di schifezze chimiche,ecc.io non ho il problema di uccidere la preda, perchè quello che mangio è comunque stato ucciso da me o da un altro,non vedo e non capisco la differenza.
dariocappa
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Domanda giusta... Per il pesce venire ucciso da te o da altri è la stessa cosa.
Vediamo il punto debole della tua tesi. Farò un esempio estremo (prendilo con le pinze, proprio come esempio estremo).
Entro in una comunità di "non violenti" e di accaniti oppositori alla pena di morte e mi presento in questo modo: "Vedete Signori, io faccio il boia. Mi piace molto alzarmi la mattina presto e controllare bene la lama della ghigliottina. Io poi uccido solo i criminali più cattivi... e se non lo facessi io, qualcun altro svolgerebbe tale ruolo al posto mio..."
Spero sia chiaro il mio esempio paradossale.
Ai naturalisti non piace che qualcuno "si diverta" a sparare agli animali; non solo, ma probabilmente molti naturalisti sono contrari alla pesca in generale, in tutte le sue forme, e accettano solo di nutrirsi con pesce d'allevamento, proprio perché considerano la pesca un'attività deleteria e distruttiva. Non credo proprio che chi è contrario alla caccia si faccia delle gran scorpacciate di lepri e fagiani: mangerà magari un pollo d'allevamento. E' sempre un animale che è stato ucciso, è vero, ma non per divertimento...
"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!" |
Modificato da - Zoroaster in data 27 settembre 2008 05:22:19 |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 settembre 2008 : 06:29:16
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Aspetta... anche a me sembra piuttosto evidente che in un forum naturalistico c'è poca simpatia per la caccia e la pesca in generale, ma non è questa la domanda che ci ha posta Dario (e sinceramente ammiro il suo coraggio!). In effetti, se mi mettessi d'impegno, potrei benissimo fare un discorso in favore di mangiare solo fagiani selvaggi cacciati (brutto esempio, visto che il fagiano è alloctono ma altro non mi viene in mente adesso) e non polli d'allevamento che sicuramente a) vivono malissimo e muoiono peggio, b) inquinano parecchio, c) con lo stabilmente d'allevamento tolgono spazio agli habitat naturali e c) consumano un sacco di energia e materie prime durante l'intero ciclo della loro produzione. La domanda di Dario era invece perché la pesca in apnea è considerata peggio della pesca con la canna, ed è quello che sto cercando di capire anch'io, vista che effettivamente sembra vero. In particolare, mi pare che vorrebbe capire perché i pescatori in apnea sono gli unici di essere esclusi dalla sua zona di caccia, adesso un'area protetta marina. Dal lato legislativo, ho già avanzato l'ipotesi che venga discriminato perché non genera lo stesso flusso di soldini del pescaturismo da barca con la canna, spesso (purtroppo secondo me) tollerato o anche promosso per non creare situazioni di conflitti con la popolazione locale. Allora, sto adesso cercando di capire perché la pesca in apnea è "discriminata" anche nell'opinione del collettivo e credo che la risposta di Dario alla mia domanda... cosa cambierebbe se invece fra le sue mani ci fosse una macchina fotografica e non un fucile, potrebbe essere la chiave per capire la reazione (emotiva e sicuramente non basata sulla logica) di gran parte della popolazione pensante e non cacciatore/pescatore. Quindi, anche se ovviamente sei libero di non rispondere Dario... mi hai spiegato benissimo perché ti piace fare immersioni con un gruppo di amici, ma ancora non ho capito perché una volta trovata il pesce, ti piace ucciderlo invece di solo osservarlo o, meglio ancora, fotografarlo. E se mi dici che lo fai esclusivamente per avere buon pesce fresco sul tavolo quella sera, permettimi di rimanere scettica .
Sarah Gregg - Con altri occhi
"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano |
Modificato da - lynkos in data 27 settembre 2008 06:30:08 |
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