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iromalo
Utente Senior


Città: La Spezia
Prov.: La Spezia

Regione: Liguria


652 Messaggi
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Inserito il - 27 settembre 2008 : 11:41:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bella questa discussione..vorrei dire anche io la mia.......Per anni ho avuto la barca..ho fatto pesca da lenza..e pia...Ma giuro mai e dico mai....Ho "Ucciso un pesce per puro divertimento"...ma solo ed esclusivamente..per il " Piacere "..di mangiare pesce fresco e sano.... Che non si può minimamente paragonare a quello d'allevamento....che oltre ad essre pieno di medicine e altre schifezze....viene allevato.(come giustamente dice Sarah..per gli animali terrestri)in maniera...diciamo poco bella

Oggi non vado quasi più a pescare...ma se devo comprare del pesce...sopratutto per Lorenzino..... se riesco compro pesce di lenza...o magari da qualche amico la cattura della pia...e non per questo smetto di amare..e rispettare la Natura....Ivano

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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


1432 Messaggi
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Inserito il - 27 settembre 2008 : 11:52:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ok... mi auto-accuso io per primo! Quando facevo pesca subacquea, mi divertiva un sacco sparare ai pesci... e più erano grossi e più mi dava soddisfazione! Anche mangiarli: ma la cattura, vedere la fiocina che non sbagliava bersaglio, era fonte di grande soddisfazione.

Adesso penserei alla loro sofferenza, e il divertimento verrebbe meno, ma da giovane non me ne importava quasi niente...



"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!"
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iromalo
Utente Senior


Città: La Spezia
Prov.: La Spezia

Regione: Liguria


652 Messaggi
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Inserito il - 27 settembre 2008 : 12:14:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Zoro...e verissimo..che colpire la preda ti da soddisfazione...ma non perchè togli la vita a quell'essere.( a meno di on essre un sadico pazzo)..Ma perchè hai preso dell'ottimo cibo...( sono goloso lo sò...)Se poi per catturarlo..sei sceso parecchi metri...hai dovuto sfruttare magari le ultime bolle d'aria....ebbene si...la soddisfazione è forte....Vero che la loro sofferenza..è triste...Ma ragazzi avete mai visto quando si tirano su le reti??( sono stato alcune volte ad aiutare un amico con il peschereccio) Soffrono molto di più...non che questo valga come scusante..ma nella pia..se il "Colpo" è buono la preda soffre molto meno...Ma capisco che anche questo meno..dia dispiacere a molte persone..Ancora di più..se ne parliamo su questo Forum....anche se io credo...che si possa benissimo amare e rispetare la Natura...anche cogliendone e gustandone..i suoi frutti..se fatto in maiera coscienziosa..Ivano...

Modificato da - iromalo in data 27 settembre 2008 12:21:48
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D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


6702 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 27 settembre 2008 : 13:01:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Forse vi interessa questa mia riflessione (ma non so neppure se faccio bene a parlarne... Perdono! ).

Da bambino andavo a pescare, con canna, lungo i fiumi. Era divertente armeggiare con l'attrezzatura, eccitante sentire dopo ore d'attesa gli strappi alla lenza. E lì finiva il bello. Quando tiravo su la trota, mi ritrovavo tra le mani un essere morente, e questo annientava ogni piacere provato fino ad allora.

Spesso lasciavo la canna bloccata su un ramo e andavo a esplorare i boschetti d'intorno. Mi piaceva perfino l'odore della sabbia umida delle rive. Tutto magnifico, finchè...

L'ultima preda fu una trota, presa con l'ancoretta da lancio; l'amo le era entrato in bocca e uscito da un occhio. La tenevo in mano con una mortificazione inaudita. Non ero solo dispiaciuto per lei... ero SPAVENTATO dall'idea che per divertirmi dovessi uccidere!

In effetti non mi divertivo a uccidere, ma il divertimento della pesca implicava la morte dell'animale (è diverso).

Ho smesso di andare a pesca. Continuo a percorrere i fiumi e sentire l'odore della sabbia umida... Mi porto dietro fotocamera e binocolo. Mi diverto molto di più. E quando ci torno ritrovo a volte gli stessi animali ancora lì, come vecchi amici che mi aspettano.

Non sono contro la caccia o la pesca in sè. Ognuno fa i conti con se stesso... non voglio imporre a nessuno il mio punto di vista, strettamente personale. Ma non voglio mai più provare cosa ho sentito con quell'ultima trota in mano.

Dario.


«E tirato dalla mia bramosa voglia, vago di vedere la gran copia delle varie e strane forme fatte dalla artificiosa natura, raggiratomi alquanto infra gli ombrosi scogli, pervenni all’entrata d’una gran caverna; dinanzi alla quale, restato alquanto stupefatto e ignorante di tal cosa, piegate le reni in arco, e ferma la stanca mano sopra il ginocchio, e colla destra mi feci tenebre alle abbassate e chiuse ciglia; e spesso piegandomi in qua e in là per vedere se dentro vi discernessi alcuna cosa; e questo vietatomi per la grande oscurità che là entro era. E stato alquanto, subito salse in me due cose: paura e desidero: paura per la minacciante e scura spelonca, desidero per vedere se là entro fusse alcuna miracolosa cosa».
Leonardo da Vinci

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dariocappa
Utente Junior

Città: napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Biologia Marina

Inserito il - 27 settembre 2008 : 17:31:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
rispondo a sarah,semplicemente per me non esiste il problema dell' uccidere il pesce,è la parte finale di tutta una situazione,e che sicuramente come chi fa una foto bella prova soddisfazione,a me da soddisfazione la cattura,ho aperto questo post per confrontarmi con voi e sarei scorretto a dire che ciò non è vero,e vi dirò che la discussione mi spinge a cercare di capire più in fondo quali sono le cose che mi provocano piacer quando vado a pesca.
parlando in generale,sicuramente la cattura della preda è lo scopo principale della pesca,e molti colleghi pur di prendere qualcosa si buttano in posti dove i pesci pullulano,ma dove io non andrei neanche se mi pagassero.i pesci infatti,amano l'acqua sporca ,ma io no,mi piace andare dove il mare è pulito,e sono soddisfatto anche se ,come stamattina, non prendo niente,sono andato in un posto nuovo l'ho studiato,ho trovato una parete piena di spirografi,ho giocato con una cerniotta troppo piccola,ho sparato due saraghi che mi hanno fregato,e son tornato con le pive nel sacco ma sono stato lo stesso benissimo.
certo il mio amico ha fatto più o meno le stesse cose,ma ha preso un sarago che il figlio ha già mangiato.quattro ore di mare io e quattro ore lui risultato un sarago.io sono contento di una giornata cos',lo stesso anche senza aver catturato nulla,voglio ricordare che rispettando la legge potrei catturare saraghi di 7cm,vale a dire pesciotti di 100 gr che ad ogni aspetto che faccio vengono a frotte davanto la punta del mio arbalete,ma il pesce non si spara se non è almeno 12 kg.
vorrei mettere poi a confronto due vostre risposte,quelle di Zoroaster e di Iromalo,dove il primo dice " E' sempre un animale che è stato ucciso, è vero, ma non per divertimento..." mentre il secondo :"Ma giuro mai e dico mai....Ho "Ucciso un pesce per puro divertimento"...ma solo ed esclusivamente..per il " Piacere "..di mangiare pesce fresco e sano....".
dov'è la verità?io credo,sempre per essere sincero,che come per tutte le cose ci sia del vero in tutte e due le risposte,perchè?perchè non tutti siamo uguali,non tutti abbiamo le stessa sensibilità e quindi se parlando per me posso quotare la frase di iromalo,non posso mettere la mano sul fuoco dicendo che quella di zoroaster sia falsa.

dariocappa
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dariocappa
Utente Junior

Città: napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


24 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 27 settembre 2008 : 17:43:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
un altra domanda per Zoroaster,tu nel risposta dove hai fatto l'esempio paradossale,hai scritto:" Ai naturalisti non piace che qualcuno "si diverta" a sparare agli animali; non solo, ma probabilmente molti naturalisti sono contrari alla pesca in generale, in tutte le sue forme, e accettano solo di nutrirsi con pesce d'allevamento, proprio perché considerano la pesca un'attività deleteria e distruttiva. Non credo proprio che chi è contrario alla caccia si faccia delle gran scorpacciate di lepri e fagiani: mangerà magari un pollo d'allevamento. E' sempre un animale che è stato ucciso, è vero, ma non per divertimento".
bene ti faccio,anzi vi faccio questa domanda?trasformati in un pesce,è meglio nascere e vivere in una gabbia dove ti danno schifezze chimiche da mangiare,hai altri quintali di pesci che ti stanno addosso e un bel giorno,quando hai raggiunto i 300 gr di peso ti prendono con un retino e ti infilano in una cella frigo e ti fanno morire di freddo,o è meglio scorazzare per il mare,mangiare quello che ti pare,fare qualche bel ciclo riproduttivo, arrivare magari ai 2,3,4,5,chili di peso, e ,FORSE,essere un giorno catturato da un pia?

dariocappa
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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


1432 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 27 settembre 2008 : 20:57:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di dariocappa:

un altra domanda per Zoroaster,tu nel risposta dove hai fatto l'esempio paradossale,hai scritto:" Ai naturalisti non piace che qualcuno "si diverta" a sparare agli animali; non solo, ma probabilmente molti naturalisti sono contrari alla pesca in generale, in tutte le sue forme, e accettano solo di nutrirsi con pesce d'allevamento, proprio perché considerano la pesca un'attività deleteria e distruttiva. Non credo proprio che chi è contrario alla caccia si faccia delle gran scorpacciate di lepri e fagiani: mangerà magari un pollo d'allevamento. E' sempre un animale che è stato ucciso, è vero, ma non per divertimento".
bene ti faccio,anzi vi faccio questa domanda?trasformati in un pesce,è meglio nascere e vivere in una gabbia dove ti danno schifezze chimiche da mangiare,hai altri quintali di pesci che ti stanno addosso e un bel giorno,quando hai raggiunto i 300 gr di peso ti prendono con un retino e ti infilano in una cella frigo e ti fanno morire di freddo,o è meglio scorazzare per il mare,mangiare quello che ti pare,fare qualche bel ciclo riproduttivo, arrivare magari ai 2,3,4,5,chili di peso, e ,FORSE,essere un giorno catturato da un pia?

dariocappa


Sono giuste argomentazioni le tue.
Ti dirò che io mangio sia i pesci pescati in mare che quelli d'allevamento... quindi non sono proprio la persona giusta a cui porre la domanda.
Comunque rispondo, tentando di mettermi nei panni di chi è assolutamente contrario alla pesca.
L'allevamento è senz'altro una crudeltà, ma chi poi uccide il pollo o la trota d'allevamento non lo fa (spero) divertendosi o per divertirsi.
Se mangi animali d'allevamento c'è anche un altro lato positivo: non depredi il mare o i fiumi. La pesca in apnea arrecherà pochi danni, ma altri tipi di pesca, come tu stesso ammetti, hanno ben altro impatto sulla fauna ittica.

Per quanto riguarda la pesca subacquea va considerato però il possibile rischio di ferire mortalmente un pesce, senza riuscire a catturarlo: e ciò vorrebbe dire, per il pesce, una lenta agonia.

Altro lato negativo della pesca subacquea: se Zoroaster si immerge dove è passato il tuo amico... non vede più quel bel sarago che girava da quelle parti fino a stamattina!



"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!"

Modificato da - Zoroaster in data 27 settembre 2008 20:58:54
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
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Inserito il - 27 settembre 2008 : 21:24:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Prima di tutto, ringrazio tutti per l'onestà, che non credo sia sempre facile in un ambiente potenzialmente ostile a certe "pratiche". Trovo che sia molto difficile di rispondere precisamente alla domanda che ci ha fatto Dario. Infatti, lui non ha chiesto il nostro parere sulla pesca sportiva in generale, ma sul motivo per quale, secondo lui, la sua disciplina è discriminato in confronto alla pesca con la canna. Per "difendersi", fa appello alla ragione e sul puro livello razionale, è in effetti difficile di capire il motivo per l'immagine negativa del suo sport, sottolineo, sto parlando in modo relativo, quindi della pesca in apnea contro la pesca con la canna, non della pesca sportiva in generale.
Il problema di fondo, che tocca non solo la pesca ma anche altri aspetti del rapporto fra l'uomo e nella natura, è che secondo me non è possibile di parlare della morte di un animale rimanendo esclusivamente sul livello razionale, ad un certo punto subentrano le emozioni e i sentimenti. Dove sta quel punto varia molto da persona a persona e da cultura a cultura, ma a parte casi estremi, prima o poi, ci si arriva.
Per molti, credo che lo spartiacque potrebbe essere quella linea sottile che separa "lo uccido... mi dispiace, ma devo sfamarmi" e "lo uccido... mi diverto ed è pure buono da mangiare". Ripeto, è una linea sottile, ma credo significativo.
Provate per un attimo solo a lasciare da parte la ragione e immaginate tre scenari:
1) Qualcuno prende la canna e l'esca, va giù tranquillo tranquillo allo scoglio e si pesca un paio di pesci per cena;
2) Qualcuno va a pescare con la canna dalla barca, continua fino a quando non abbia preso il più grande pesce che può sperare, è tutto eccitato e non vede l'ora di tornare a terra per incontrare i suoi amici (che sono andati a pescare anche loro) per vedere chi ce l'ha più grande;
3) Quasi lo stesso scenario di sopra, ma questa volta il pescatore va in apnea, sceglie la sua preda, la segue, arriva il più vicino possibile, sono faccia a faccia, si guardano negli occhi , poi spara (scena di sangue che si sparge nell'acqua ), esulta e non vede l'ora di tornare a terra... ecc. ecc.
OK, OK, è ovvio che sto esagerando per effetto, ma senza mettere in marcia la ragione, quale di quelle scene fa suonare di più le corde emotive?
Secondo me è tutto molto semplice Dario, la risposta alla tua perplessità sta lì, senza dover pensarci su a lungo... nell'essere un po' troppo oltre quella linea sottile nell'immaginario collettivo.
Per concludere, (scusami se gioco a fare lo psicologo), anche se dici che per te il problema dell'uccidere non esiste, forse un pochino pochino ci pensi, visto che successivamente hai optato per una altra parola meno precisa, ma più "soft" per descrivere le tue emozioni, dicendo che ti "da soddisfazione la cattura" e che "sicuramente la cattura della preda è lo scopo principale".

Sarah Gregg - Con altri occhi


"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano
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monzo66
Utente V.I.P.

Città: piano di sorrento
Prov.: Napoli

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287 Messaggi
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Inserito il - 27 settembre 2008 : 21:58:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
scusate amici del forum voglio dire anche la mia senza far torto a nessuno.
Sono stato pescatore in apnea per quasi 20 anni ed ho smesso da 8, è come dice Dario siamo visti male, secondo me perchè oltre a prendere pesci col fucile a volte ci sono stati episodi di pescatori novelli che andavano nelle reti o nelle nasse a prendere pesci e togliere il pane dalla bocca ai pescatori di mestiere, un altro esempio negativo che ci hanno accalappiato e di essere distruttori di fauna ittica ma quando vedi che si sono ciangiole che prendono novellame non sai che pensare.
Sono stato in passato a far parte di un circolo locale di pescatori e quando uscivamo tutti insieme prendevamo pesci non per divertimento ma lo portavamo alle case dove ospitano gli anziani e alla mensa dei poveri e questo ci gratificava perchè non andava buttato, come si butta in pescheria dopo alcuni giorni.
Poi Dario secondo me hai sbagliato forum di parlare di pesca in apnea questo è un forum di naturalisti.
La maggior parte dei pescatori in apnea fanno il classico cappotto, anche quando si sono preparati per alcuni giorni sul luogo dove andare, sognando che pesci girano, poi dopo ore rimasti in ammollo senza vedere niente e al limite della pescata vedi un bel sarago miri spari e il bel sarago ti fa marameo, questo accade alla maggior parte dei pescatori.
Riguardando poi come dice Dario a proposito dei parchi, anche a Sorrento è diventato parco cioè da Punta del Capo a Tordigliano (versante golfo di Salerno) è vero che ci sono le zone A b c ma noi pescatori subaquei non possiamo andarci da nessuna parte, ma i cannisti si anche perchè l'ente parco a loro danno una tessera annua per andare a pescare e prendere quello che vogliono , poi ci sono i pescatori di mestiere per esempio quelli che vanno con le nasse e a settembre prendono molte cernie novelle e non si dice niente e non si vede niente, mentre se vedono uno di noi subito abbiamo addosso la guardia costiera.
Ma poi perchè dite che prendiamo il pesce per divertimento mica lo buttiamo?
Avete ragione quando dite che noi infilziamo il pesce ed è brutale, ma pensate quandi agnellini a Pasqua si ammazzano ed io ho assistito a questa brutalità e mi sono commosso ma noi lo stesso ce li mangiamo, oppure i conigli e non vi dico che orrore .
Secondo me e correggetemi se sbaglio questo è il ciclo della vita, brutale ma si va avanti.
L'argomento potrebbe proseguire ma il punto è uno, siamo visti male e qusto non è il forum adatto parlare di pesca subaquea.
Scusatemi se ho detto fesserie.

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dariocappa
Utente Junior

Città: napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


24 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 27 settembre 2008 : 23:52:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
per zoroaster,c'è una differenza fra quello che dico io e quello che dici tu,e cioè tu punti tutta l'attenzione sul fatto che io (pia)non io dario,mi diverta solo se uccido (evito parole soft),mentre non è quello il divertimento,che poi non è neanche la parola giusta,forse sarebbe meglio appagamento,ma tutto quello che descrivevo in una risposta definitive di cui "anche" quello fa parte.per spiegarmi meglio io non entro in acqua solo perchè devo uccidere i pesci,ma entro in acqua per passare una mattinata di relax con qualche amico,passare qualche ora in acqua in un posto che mi gratifichi anche se non pesco nulla studuare quale è il posto migliore per provare a fare un aspetto cercare qualche tana nascosta ecc.ecc.,compreso naturalmente la cattura,ops,l'uccisione.
per monzo volevo solo ricordare ,come ho già scritto all'inizio che chi va nelle reti a rubare non è un pia,ma un ladro,un bracconiere,ed è il mio peggiore nemico,quello che mi fa maggior danno,in quanto,anche chi come te è stato un pia lo assimila,sbagliando alla nostra categoria.
per lynkos,ed anche per gli altri,perchè credo che la domanda più interessante sia questa siccome ho notato che molti di voi mi contestano il fatto che io mi diverta ad uccidere,secondo voi è possibile come ho già scritto che io invece non mi ponga il problema?cioè,per me non è importante il fatto che il pesce muoia(lynkos non sto usando perifrasi),ma tutto il contesto in cui tra le tante cose c'è anche la cattura, e che non sia SOLO quella lo scopo della pescata?
approfitto per ringraziarvi perchè è nata una discussione per me molto importante e significativa.ciao dario.

dariocappa
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

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Inserito il - 28 settembre 2008 : 06:25:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di dariocappa:

secondo voi è possibile come ho già scritto che io invece non mi ponga il problema?cioè,per me non è importante il fatto che il pesce muoia (lynkos non sto usando perifrasi), ma tutto il contesto in cui tra le tante cose c'è anche la cattura, e che non sia SOLO quella lo scopo della pescata?

Credo che sia possibile Dario. Mi pare di capire che, per te, in "tutto il contesto", l'unica differenza fra fotografare il pesce e sparargli è la grigliata (per dire) che si fa dopo. Perdonami, personalmente la tua indifferenza totale al fatto di togliere la vita di un altro animale per divertimento (o se preferisci, come parte del divertimento) mi infastidisce forse di più che l'immagine delle esultazioni di un giovane Zoro, che poi in effetti ci ha pensato, e ci ha ripensato e adesso i pesci li osserva solo... uhm, anche se non giurerei se la tentazione gli passasse proprio fra le mani !
Non è assolutamente una critica a te Dario o ai tuoi "colleghi". Sarete pure i pescatori più ecocompatibili nel mondo, non credo che recate più danni ambientali, o causate più sofferenza al pesce che la pesca puramente alimentare. Ti credo che non ci pensi. Solo che, "purtroppo", molti che appartengono a quell'esile parte della popolazione non indifferente (soprattutto quella parte che frequenta un forum della natura) ci pensa invece e visto l'emotività dell'argomento, dubito che troverai consenso qui mentre ancora hai il fucile in mano.
Per quanto riguarda l'accesso all'area protetta, in effetti, sembra una situazione anomala. Bisognerebbe infatti salvaguardare la fauna ittica, vietando ogni tipo di pesca. Ma gli interessi economici, ahimè, sono troppi. Ecco l'ingiustizia!

Sarah Gregg - Con altri occhi


"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano

Modificato da - lynkos in data 28 settembre 2008 06:26:19
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
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Inserito il - 28 settembre 2008 : 09:50:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
diceva il Manzoni che la ragione e il torto non si possono dividere con un taglio netto in modo che da ogni parte ci sia l'uno o l'altro (più o meno).
intrrvengo solo su un concetto: depredare il mare o i fiumi
l'azione di depredazione prodotta dai pia (una volta ne facevo parte anch'io) è assolutamente irrilevante. il pescatore scende, si apposta e, se prima che esaurisca la riserva d'aria, passa un pesce, lo spara. Se dopo alcune immersioni subentra lo stato di spossatezza, il pia gira i tacchi e se ne ritorna a casa. Se tutto gli è andata bene, ha tolto dal mare (previsto dalla legge, mi pare) 5kg di pesce. siccome il sub deve immergersi col un segnalatore, di solito un pallone colorato, tale segnale, facilmente evvistabile dalla guardia costiera, al suo emergere se la troverà davanti.
il pescatore con la canna può nascondersi dietro gli scogli e quindi è invisibile.
chi invece arreca danni irreversibili per l'ambiente marino è il peschereccio da fondale.
questo tipo di pesca viene effettuato con rete ad immersione che raschia letteralmente il fondo marino e, ogni sasso che viene spostato e non rimesso a posto, viene distrutto un patrimonio biologico che, per essere rigenerato, in alcuni casi occorrono decine di anni. questi pescherecci che pescano con regolare licenza, smuovono ogni giorno decine di scogli dal fondo del mare.
Per quanto dicevo innanzi, pensate che, quando un diportista col suo gommone ormeggia il suo mezzo con un ancoretta sul fondo del mare, la rimozione del materiale del fondo causa un danno enormemente superiore a quello prodotto dal pia che preleva i suoi due o tre cefalotti.
Qualcuno potrà obbiettare che mentre il pia è un distruttore cosciente gli altri no, ma il contrario di cosciente nella lingua italiana si traduce con "incosciente"
questo intervento non vuole essere una difesa al pia o un attacco agli altri ma è solo un invito alla riflessione.
nin
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Gyps
Utente Senior


Città: Nuoro
Prov.: Nuoro

Regione: Sardegna


1386 Messaggi
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Inserito il - 28 settembre 2008 : 10:13:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di iromalo:
io credo...che si possa benissimo amare e rispetare la Natura...anche cogliendone e gustandone..i suoi frutti..se fatto in maiera coscienziosa..


Ivano è assolutamente da quotare!

Mi indigno e mi arrabbio per i pescherecci che ancora praticano lo strascico, ma sinceramente applaudo a Dario per la sua abilità se riesce a prendere un pesce con la pesca in apnea!
(e parteciperei volentieri a una sua grigliata.. adoro il pesce!)

Anni fa ho provato la pesca con la canna.. una tracina nei tre mesi estivi è stato tutto il mio pescato, e allora ho deciso di lasciar perdere e di darmi alla fotografia!
Soddisfazione per aver catturato la mia unica tracina? Si, tanta.
Sostenibilità ecologica della mia estate da pescatrice? Direi di si..

Tra il pesce d'allevamento e quello di mare, preferenza assoluta verso il secondo..
Mi chiedo ogni volta che tipo di pesca è stata utilizzata..
Se invece quel pesce è stato preso da me, e so che ne ho selezionato solo uno non creando nessun irreparabile scompenso nell'ecosistema, lasciatemelo dire, ma ha tutto un altro sapore!
Se poi Dario è capace di praticare la pia.. tanto di cappello!!

Ciao,
Laura



Link
"per viverli nella loro totale indifferenza. Oltre c'è il disturbo. E il disturbo significherebbe una cocente imperdonabile sconfitta" [D.Ruiu "I miei rapaci"]

Modificato da - Gyps in data 28 settembre 2008 10:16:12
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dariocappa
Utente Junior

Città: napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


24 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 28 settembre 2008 : 11:07:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
per lynkos,se ho aperto questa discussione non è per essere applaudito ma per far riflettere su alcune cose.
vorrei capire per esempio questa ingiustizia nei confronti dei pia nelle amp,è un ingiustizia perchè o si va fuori tutti,o sipuò pescare tutti,o almeno si deve avere il coraggio di dire la verità e cioè che esclusivamente per una questione di immagine il pia è discriminato.
per ninocasola,solo per fare un esempio da quando pesco ormai 8 anni non ho mai e sottolineo mai portato a casa 5 kg di pesce, e tranne un amico davvero bravo che ogni tanto ci riesce anche glia altri hanno le mie stesse performance.
per laura ti ringrazio,purtroppo non sono un grande pescatore,ma forse qui è un pregio. ciao a tutti.

dariocappa
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Bigeye
Moderatore


Città: viterbo
Prov.: Viterbo

Regione: Lazio


6269 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2008 : 11:59:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
per prima cosa do il benvenuto a dario cappa, il thopic è molto interessante e riguarda la predazione umana su specie selvatiche (pesca o caccia non cambia nulla).
Gli approcci sia alla predazione umana su fauna selvatica sia alla posizione antipredazione sono molteplici.
questi ultimi che conosco meglio possono dividersi in due filoni principali: un filone animalista (uccidere una animale è una barbarie punto e basta) oppure un approccio naturalistico- conservazionistico (è diverso se uccido un gipeto o un merlo)
la mia posizione pur nel sincretismo delle due, è più sbilanciata verso l'approccio conservazionistico (anche se volontariamente non ucciderei fauna e non lo faccio, di nessun taxon)
allora: la potenziale attività venatoria o relativa alla pesca sarebbe teoricamente e TECNICAMENTE possibile qualora si conosca status, demografia e consistenza delle popolazioni oggetto del prelievo.
una metafora molto usata, un po' sempliciotta ma che rende l'idea: prelievo dell'interesse quando si conosca l'entità del capitale.
questo nel nostro paese e mi riferisco alla caccia, pur se concettualmente non cambia nulla è verificato in minuscole realtà (ad esempio gli ungulati sulle Alpi) e allora è solo in questi casi che la discussione pro e contro il prelievo può trovare una sintesi, ha cioè i requisiti minimi di base sui quali si può ragionare: prelevare o no, i criteri del prelievo, le modalità ecc.
Già date queste condizioni ideali di partenza le criticità sono molteplici. i piani di abbattimento degli ungulati seguono più logiche ricreative che tecniche. è grave.
Per tutte le altre specie è illogico parlare di prelievo, non è proprio possibile immaginare la caccia o la pesca come una sparatoria o un lancio di fiocine o di tramagli, senza avere i parametri di popolazione a disposizione.
Siamo un paese non serio, il paese in cui prevale la logica dell'"accaparrare" senza gestire.
ciò mi fa ritenere non solo eticamente che la posizione migliore sia una "moratoria lunga" per ogni tipo di prelivo di fauna selvatica (l'etica è individuale e fino a quando una legge consente il prelievo è obbligatorio dialogare fra enti).
Soprattuto la mia convinzione "forte" è in funzione del fatto che dal punto di vista tecnico (in Italia, perchè in molti altri paesi le cose stanno in modo diverso), siamo davvero ancora all'anno zero.

okkione
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vespa90ss
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Inserito il - 28 settembre 2008 : 12:13:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dario,
non te la prendere se te lo dico con tutta la franchezza che mi caratterizza, ma alla tua età faresti meglio a lasciar perdere l'apnea e a comprarti una buona attrezzatura ARA. Il rischio sincope aumenta in via esponenziale col trascorrere degli anni anche se il metabolismo rallenta. Ne faccio quindi anche una questione di salute per te. Fare carniere in apnea al giorno d'oggi richiede doti atletiche particolarmente esercitate. Raccoglieresti solo le briciole lasciate dai migliori.
Te lo dice uno che ha trascorso praticamente la sua vita in mare comprandosi nel 58 come prima mascherina una di quelle in plastica semirigida perchè la gomma ancora non era molto diffusa.
Qualcuno ti ha anche suggerito di acquistare una attrezzatura fotografica. Miglior consiglio non potevi riceverlo.
Sei ancora giovane per cominciare da zero, qualora ce ne fosse bisogno, sia per imparare ad utilizzare la macchina fotografica che l'ARA (Auto Respiratore Aria)
Se poi i pesci che non ammazzerai più tu lo farà un altro, lascia che sia così. E' una vita intera che ascolto questa frase "tanto se non li ammazzo io lo farà qualcun'altro".
Lascia che sia un altro ad ammazzare la cerniotta di 800 grammi o le aragoste poco più grandi di un gamberone (lo so che tu non lo fai). La consuetudine si può fermare ed invertire solo con l'esempio. Un esempio forte.
Qualcuno bisogna che cominci a darlo: potrebbe essere il tuo momento.
Forse perderesti qualche amico a Napoli ma qui ne troveresti a centinaia. E poi...perchè no...sicuramente come fotografo sub ne troveresti tantissimi anche a Napoli.
Beppe


La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.

Beppe Miceli

Modificato da - vespa90ss in data 28 settembre 2008 12:25:28
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elleelle
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Inserito il - 28 settembre 2008 : 12:33:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Voglio dire anche la mia perché io sono un appassionato di natura e questo non mi impedisce di esercitare la pesca dalla barca con la canna; ci ho pensato parecchio da sempre e mi sembra che possa essere sostanzialmente compatibile.
Per me, pescare un pesce è anche il modo più semplice, e a volte l'unico, per poterlo vedere - non sono capace di scendere a 25 metri per ammirare un dentice o un pagello - e penso che a tutti i frequentatori di questo forum faccia piacere vedere un animale da vicino.
Purtroppo, il prezzo è la morte dell'animale; come è stato già detto, il "catch and release" spesso è solo un modo per tacitare la coscienza, ma il pesce muore lo stesso. Anche se non muore, averlo stressato con la cattura non è una bella cosa e può avere conseguenze gravi.
E' stato già detto che non c'è differenza tra uccidere un pesce personalmente o farselo uccidere da un pescatore professionista; l'unica vera soluzione sarebbe diventare vegetariani.
In effetti, la differenza c'è: se io pesco un pesce, uccido quello solo e ce lo mangiamo fresco con tutti gli onori; nella pesca professionale, almeno metà degli animali marini pescati vengono ributtati in mare (morti) perché sono sotto misura o non hanno valore commerciale; un terzo di quello che transita dalle pescherie rimane invenduto e finisce buttato via.
Anche l’acquacoltura non risolve il problema, ma ne può creare di peggiori: gli allevamenti consumano una quantità astronomica di sardine, che vengono pescate per fare da mangime e sono sottratte alla catena alimentare naturale.
L’unica differenza tra i vari profili di mangiatori di pesce è il livello di “ipocrisia”: il più ipocrita (o disinformato) è chi mangia solo pesce di acquacoltura e pensa che li nutrano con chissà cosa; poi viene chi compra il pesce in pescheria e fa finta di non sapere la distruzione che c’è a monte; poi viene il pescatore a canna (ormai, l’ho ferito e rischia di morire lo stesso …), mentre il meno ipocrita è il PIA che gli spara addosso. Ma la sostanza non cambia: per essere veramente coerenti, bisognerebbe essere vegetariani e impegnarsi attivamente contro ogni uccisione di animali; gli altri, fanno semplicemente finta di non vedere e di non sapere.
Come è stato già detto, c'è poi una differenza importante tra l'approccio ecologista e quello animalista, anche se spesso le due categorie di appassionati condividono le stesse battaglie.
L'animalista ha un approccio etico e si oppone a qualunque uccisione "non necessaria" e, dato che si può vivere da vegetariani, le uccisioni necessarie sono ben poche; l'ecologista, invece, discrimina tra specie utili e dannose all'ecosistema.
Dal punto di vista ecologico, anche senza avere a disposizione studi scientifici sul campo, c'è una bella differenza tra pescare una cernia (Epinephilus) e pescare un pesce serra (Pomatomus): una specie alloctona che, così come il barracuda, minaccia le specie autoctone.
In questo senso, la PIA a volte è più criticata perché colpisce di più le specie autoctone.
Infine, vorrei approfittare dell'occasione per sottolineare l'assurdità della legge sui 5 kg di pescato massimo consentiti ad un pescatore sportivo - ad eccezione che non si tratti di un unico pescione di peso superiore -, e della regola della "misura minima".
La norma della misura minima era stata concepita per la pesca professionale, per evitare che si facessero stragi di avanotti di pesci grandi per venderli come frittura, ed ha un senso perché i pescatori professionisti, per avere un ritorno economico, di pesci piccoli ne devono pescare tanti.
E' invece una regola sbagliata se applicata alla pesca sportiva; in particolare, se è applicata ad un unico pesce pescato sotto misura.
Questo è un forum naturalistico e non c'è bisogno che illustri perché, per la salute della specie, è molto più dannoso pescare un esemplare adulto in età riproduttiva, già selezionato dalla natura, che pescare un immaturo. Una regola ecologicamente corretta per la pesca sportiva non dovrebbe fissare la misura minima, ma piuttosto il numero massimo di esemplari pescabili per una certa specie (regola che ora esiste solo per la cernia).
Chiedo scusa se ho scritto contemporaneamente cose che stava scrivendo anche qualcun altro: quando le discussioni sono vivaci e i messaggi sono lunghi, capita che ci sovrapponiamo.





Modificato da - elleelle in data 28 settembre 2008 13:10:14
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lynkos
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Inserito il - 28 settembre 2008 : 12:44:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di dariocappa:

vorrei capire per esempio questa ingiustizia nei confronti dei pia nelle amp,è un ingiustizia perchè o si va fuori tutti,o sipuò pescare tutti,o almeno si deve avere il coraggio di dire la verità e cioè che esclusivamente per una questione di immagine il pia è discriminato.

Scusami Dario, forse sono stata troppo dispersiva cercando di trattare il problema su due livelli, credo solo marginalmente sovrapponibili e entrambi con praticamente nulla a che fare con l'ecologia o l'ambiente.
Sul livello emotivo, credo che il rifiuto popolare per una detta forma di pesca o caccia sia in proporzione diretta al grado apparente di "cruenza" e il godimento apparente che derive dall'uccisione. E' una reazione istintiva (ciò che in inglese si chiama un "gut reaction", cioè, reazione di pancia) e le parole servono poco o nulla.
Credo invece che sul livello legislativo, la tolleranza del legislatore per qualsiasi forma di pesca o caccia sia in proporzione diretta al giro d'affare che genera e il peso politico e Politico di chi lo pratica. Mi autocito:
Dal lato legislativo, ho già avanzato l'ipotesi che venga discriminato perché non genera lo stesso flusso di soldini del pescaturismo da barca con la canna, spesso (purtroppo secondo me) tollerato o anche promosso per non creare situazioni di conflitti con la popolazione locale.


Sarah Gregg - Con altri occhi


"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano
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Caterina
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Inserito il - 28 settembre 2008 : 13:04:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti,

Inizio con il ringraziare Dario per aver fatto luce su cosa sia la pesca in apnea in Italia, non ne sapevo molto per quanto sia una sub.

Rispondendo al tuo primo quesito, io vedrei il motivo per cui siete così "discriminati" rispetto alla pesca alla lenza (ad es.), a parte regolamenti e leggi di quanto si possa pescare, semplicemente perchè siete meno "controllabili" rispetto al pescatore che se ne sta in barca. Cioè, per la persona comune che non sa nulla di pesca è facile pensare che "voi" laggiù potete uccidere o distruggere chissà cosa, nessuno vi vede, mentre i pescatori con la lenza fanno meno danno...
Quindi nel vostro caso probabilmente vi hanno negato accesso alla riserva perchè 1) non siete economicamente interessanti per l'area (siete pochi, non possono prendersi troppi soldi dai vostri permessi) e 2) perchè magari, dandovi il permesso di pescare, le autorità del parco avrebbero fatto cattiva figura con il pubblico generale. Adesso il fatto che si possa pescare in una riserva marina - qualsiasi tipo di pesca - va oltre le mie capacità intellettive. Il discorso di andare contro interessi delle popolazioni locali va bene in paesi dei tropici dove pescano per mangiare, ma da noi? come dice Angelo (bigeye) siamo ancora ad anno zero per quanto riguarda gestione delle risorse...

Riguardo il cacciare per piacere o per mangiare o per divertimento, questa è un'altra discussione ovviamente. Ma a volte credo (sentendomi fortunata di aver avuto l'educazione giusta? o la sensibilità necessaria?) che spesso le persone non conoscono altre opzioni, e quindi continuano a fare quello che hanno sempre fatto perchè non sanno che si può fare diversamente! Io conosco tante persone che vanno a caccia o a pesca perchè amano stare nella natura, con gli amici... ma i loro amici fanno solo questo, non hanno amici che fanno camminate o che sono appassionati di fotografia, e non a tutti va di iniziare a camminare da soli col binocolo o di immergersi da soli con la macchina fotografica, non siamo tutti uguali... Io credo che la maggior parte di quanti vanno a caccia o a pesca SE avessero l'opzione di andare a fare birdwatching o fotografia subacquea e se conoscessero persone che lo fanno e se avessero una certa apertura mentale magari apprezzerebbero i nuovi hobby più di quanto possiamo immaginarci. Non possiamo pero' dimenticare il lato "machista/uomo/cacciatore" dell'essere capaci di sparare o di immergersi per pescare, a certi uomini piace confrontarsi e dimostrare questo lato "uomo"...

Infine (non voglio dilungarmi che poi è noioso! ) Dario posso dirti che esistono anche ambientalisti che sono contro caccia e pesca e che in effetti non mangiano nessun tipo di carne (nè da allevamento nè appena pescata/cacciata dall'ambiente naturale), anche se dovendo scegliere metterebbero i metodi "naturali" (leggi: caccia e pesca tradizionali) senza alcun dubbio prima di quelli artificiali (leggi: allevamento)... E io se dovessi comprare un pollo preferirei uccederlo io dal mio pollaio che comprare quelli gonfiati al supermercato (quindi non ne mangio direttamente )...

Ciao,
Caterina



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Caterina
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Inserito il - 28 settembre 2008 : 13:20:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ecco, elleelle e lynkos hanno postato mentre che stavo scrivendo e credo che abbiamo espresso concetti simili...

(OT: Elleelle, io ho parlato di ambientalisti (più vicino ad ecologisti che ad animalisti) perchè mi sembra un termine meno carico di significati extra (storici, politici etc)...). In inglese la differenza mi è molto chiara: environmentalist: modo/stile di vita; ecologist: ricercatore specializzato in studi di ecologia; human right activist: generalmente poco a che vedere con la scienza), in italiano meno...)

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