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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 GEOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 Pietre sconosciute
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lambyagro
Utente Senior


Città: Meldola
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 26 marzo 2017 : 23:07:08 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ho trovato queste due pietre nello stesso campo arato presso Santa Sofia (FC) a circa 300 m di quota nell'Appennino romagnolo.
Premetto che non ho nessuna nozione sulla mineralogia.
Di cosa si potrebbe trattare ?
Un caro saluto
Lamberto
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Pietre sconosciute
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 27 marzo 2017 : 08:41:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
certo lamberto,
può sembrare strano trovare queste rocce in un contesto, come quello dell'area a cui ti riferisci, dominato da arenarie in lungo e in largo;
penso pertanto possa trattarsi di frammenti di rocce ofiolitifere/gabbroidi che si ritrovano talvolta inglobate come brecce ed olistostromi a varie altezze stratigrafiche

buona giornata

maurizio
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“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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lambyagro
Utente Senior


Città: Meldola
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 27 marzo 2017 : 12:26:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie per le informazioni.
Infatti per quel poco che ne so dalle mie parti si vedono solo arenarie quando vado in giro e mi è venuto il dubbio che quelle due pietre fossero o un'eccezione o portate da qualcuno ma visto il luogo abbastanza isolato e fuori mano ho pensato ad un casuale inglobamento.

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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 27 marzo 2017 : 17:37:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
se riesci ad indicare su una mappa google o simile la località in cui hai effettuato il ritrovamento, si potrebbe ragionare sulla possibile provenienza delle rocce, controllando la carta geologica ufficiale dei luoghi...a meno che non si tratti di un terrazzo alluvionale (possibile considerando le quote che riporti), nel qual caso la provenienza sarebbe molto più incerta

buona serata

maurizio
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lambyagro
Utente Senior


Città: Meldola
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 05 aprile 2017 : 23:29:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se può essere utile ecco la foto del luogo di ritrovamento con le coordinate spero leggibili.
Immagine:
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lambyagro
Utente Senior


Città: Meldola
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 05 aprile 2017 : 23:34:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scrivo correttamente le coordinate:
43°57'36,90''N 11°54'29,84''E altitudine m.355
un caro saluto
Lamberto

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Pezzo da Gaeta
Utente Senior


Città: Lecco
Prov.: Lecco

Regione: Lombardia


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Inserito il - 06 aprile 2017 : 09:50:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La cosa mi ha incuriosito molto. Sulla natura delle pietre concordo con Maurizio, dalla carta geologica però non vedo nessuna formazione ofiolitifera/gabbroide anche a distanza e a monte. La loro provenienza mi risulta proprio curiosa.

Pezzo da Gaeta

Più conosco, più mi accorgo di non conoscere.
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 06 aprile 2017 : 21:22:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Come immaginavo, l’area del ritrovamento corrisponde alla sommità di un piccolo lembo di terrazzo alluvionale, quasi un ripiano d’erosione, considerando l’esiguo spessore dei depositi che insistono sull'arenaria.
Immagine:
Pietre sconosciute
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E’ parecchio rialzato rispetto al fondovalle attuale del Bidente, pertanto si tratta di un terrazzo molto antico;
nella cartografia al 50.000 del CARG è infatti indicato con la sigla bn, che indica i terrazzi più antichi (lembo NE del foglio);
Link
per questi terrazzi la differenza di quota con l’attuale fondovalle è addirittura superiore agli effetti dell’eustatismo, facendo ipotizzare un sollevamento di origine tettonica; nelle note illustrative si fa esplicito riferimento proprio ai terrazzi nei dintorni di Santa Sofia, area nella quale sono note da tempo, si dice, faglie che dislocano i terrazzi b4 e quelli più antichi (da b4 a b6 e bn appunto). Viene ipotizzata un’età almeno Pleistocene superiore e, dubitativamente, Pleistocene medio.

Stando così le cose, e per venire alla questione che solleva Pezzo, può benissimo darsi che su questi lembi di terrazzi molto antichi si siano conservati frammenti derivanti dal disfacimento di formazioni attualmente non più rappresentate nell’areale perché completamente erose.
C’è anche da osservare che a sud est del Bidente, e in gran parte all’interno del suo bacino, affiora il complesso della Valle del Savio MVS (liguridi s.l.) che, viene detto in legenda, contengono tra le brecce inclusi “litologicamente eterogenei ad affinità ligure, subligure ed epiligure”; queste corrispondono in parte, nella vecchia dicitura, alle Argille Scagliose (e infatti sono denominate così nella vecchia cartografia al 100.000), con un contatto inferiore tettonico; non è escluso quindi che altri lembi completamente erosi si trovassero più diffusamente all’interno del bacino.

buona serata


maurizio
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