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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 agosto 2007 : 22:29:43
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Grazie per la determinazione e i consigli, sono naturalmente d'accordo che la scarsa qualità sui particolari impedisce studi approfonditi, che solo immagini fotografiche macro ben realizzate possono garantire.
Le due tecniche sono su due pianeti diversi, ma per il momento io navigo nel più economico dei due pianeti ed è già una consolazione sapere che, salvo specie critiche, fino a 3 mm posso provare a proporre immagini per il riconoscimento.
Lo farò confidando nella vostra pazienza e competenza, sperando di non diventare troppo stancante...
Una domanda: come mai nel mondo della malacologia sono così poco diffuse le chiavi dicotomiche per il riconoscimento delle specie?
Ciao, Andrea |
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myzar
Utente Senior
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
3886 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 20 agosto 2007 : 22:46:17
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| Messaggio originario di theco:
.................................
Una domanda: come mai nel mondo della malacologia sono così poco diffuse le chiavi dicotomiche per il riconoscimento delle specie?
Ciao, Andrea
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La mia opinione in merito è molteplice. Anzitutto non sono facili nè a farsi nè ad usare: un mio amico biologo sosteneva che servono solo a coloro che non ne hanno bisogno, naturalmente esagerando. Inoltre, e di questo sono convinto, difficilmente esistono caratteri sì/no, gli unici adatti ad una chiave dicotomica: molto spesso occorre valutare assieme un complesso di caratteri e decidere di conseguenza. myzar |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 agosto 2007 : 09:31:13
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Grazie myzar, sarà forse perchè provengo dalla botanica, dove le chiavi analitiche hanno forse raggiunto la loro massima espressione, però mi sembra molto difficile farne a meno. Le conchiglie marine non scherzano, ma anche le piante molto spesso presentano determinazioni molto complesse.
Se è possibile separare visivamente due specie basandosi solo sulla loro morfologia, allora dovrebbe anche essere possibile descrivere queste differenze in una chiave, per quanto intrecciate possano essere le differenze.
I caratteri non devono necessariamente essere sì/no, ma si possono trattare anche complessi di caratteri, per esempio la scelta potrebbe essere tra: 1a. l'esemplare presenta il carattere x, il carattere y, il carattere z 1b. l'esemplare non presenta contemporaneamente questi tre caratteri
Quanto alla difficoltà di utilizzo, dipende dalla criticità del gruppo di specie affrontate: ci sono chiavi immediate e altre molto difficili. Anche l'affidabilità di una chiave è sempre relativa alle specie che tratta: spesso conducono a determinazioni certe, a volte si limitano a suggerire un ventaglio di possibilità, da analizzare poi con altri mezzi.
Naturalmente chi conosce già una specie non ne ha bisogno, sono invece utili per specie poco note. Inoltre si riferiscono quasi sempre ad individui tipo della specie, lasciando a volte un'alea di incertezza sulla variabilità intraspecifica.
Insomma, non sono certo la soluzione a tutti i problemi, ma uno strumento utile.
Per quanto mi riguarda, cercare di realizzare una chiave analitica è sempre stato il metodo migliore per imparare a riconoscere le specie, mi costringe a concentrarmi sulle differenze e finisco per imparare a distinguere le specie, molto meglio che basandomi su foto o descrizioni.
Ciao, Andrea |
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myzar
Utente Senior
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
3886 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 21 agosto 2007 : 11:08:07
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Certo che sono utili, se si riescono a fare in modo credibile. Non è raro il caso, per i molluschi, in cui le chiavi dicotomiche esistono, ma utilizzarle è quasi imppossibile, o perchè il carattere morfologico è ben evidente solo al SEM, o perchè il carattere è anatomico o funzionale. Ad esempio esiste una ben precisa chiave dicotomica per le Haminoea, ma è basata sulla morfologia del pene dell'animale e nessuno di noi è in grado di usarla. myzar |
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