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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
Grazie a tutti per la collaborazione


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 Osservazioni sul Pelobates fuscus ..., Cornalia, 1874
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PaoloMarenzi
Utente Senior


Città: Cremona
Prov.: Cremona

Regione: Lombardia


2807 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 dicembre 2012 : 22:46:22 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

riporto la digitalizzazione di questo articolo

tratto da Atti Soc. Ital. Sci. Nat. 1874

Link


usare la lente per ingrandire oppure scaricare ed utilizzare il programma che più preferite

ciao
paolo

amatoeridano.blogspot.it

Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6003 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 dicembre 2012 : 23:30:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Interessante articolo! Grazie!
notevole anche per la scoperta della rana agile (R. dalmatina?) in Italia...

Barbaxx

P.S.: ad ogni modo io un'occhiata al sito citato da Cornalia la darei ancora... da quelle parti (periferia di Milano) è rimasta persino un po' di campagna...

Modificato da - Barbaxx in data 18 dicembre 2012 23:40:18
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Danius
Moderatore


Città: Bastia
Prov.: Ravenna

Regione: Italy


3056 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 dicembre 2012 : 15:51:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Perchè no, del resto è una specie che può passare inosservata per quasi un secolo...

Chi sa vivere in armonia con la Natura sa vivere davvero
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6003 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 dicembre 2012 : 14:42:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cito un'altra osservazione interessante. Nel 1894 padre Vinzenz Gredler, il frate naturalista malacologo ed erpetologo, rettore del ginnasio dei Francescani a Bolzano trovò l'unica popolazione di Pelobates fuscus in zona alpina (benché in fondovalle).

Questo è un primo estratto del suo articolo, per chi sa il tedesco (non ve lo cito integralmente ), in seguito indica la località ed alcune inconfondibili caratteristiche della bestiola, come già, nel brano che cito, l'accoppiamento inguinale.

Immagine:
Osservazioni sul Pelobates fuscus ..., Cornalia, 1874
20,33 KB

Barbaxx

Se abbassi gli occhi sullo stagno puoi cogliere il cielo.

Modificato da - Barbaxx in data 20 dicembre 2012 14:43:23
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6003 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 dicembre 2012 : 14:46:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il fosso dove il naturalista trovò gli animali esiste ancora... però l'ambiente è totalmente cambiato
Non c'è più un posto libero dai meli
Immagine:
Osservazioni sul Pelobates fuscus ..., Cornalia, 1874
235,43 KB
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

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6003 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 dicembre 2012 : 14:52:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In questa antica mappa catastale, anch'essa ottocentesca, si vede la differenza. I campi coltivati sono quelli di colore rosa (e non penso fossero tutti frutteti, probabilmente vi si coltivavano anche cereali), mentre il verde indica dei prati paludosi...
Immagine:
Osservazioni sul Pelobates fuscus ..., Cornalia, 1874
162,33 KB
Chiaramente nessuno ha più visto il Pelobates. Ma non penso che Gredler mentisse, né che si sbagliasse.

Barbaxx

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Danius
Moderatore


Città: Bastia
Prov.: Ravenna

Regione: Italy


3056 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 dicembre 2012 : 16:10:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Fantastico come trovi facilmente le cartine antiche!
Decisamente il posto è cambiato parecchio.

Chi sa vivere in armonia con la Natura sa vivere davvero
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6003 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 dicembre 2012 : 19:03:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Danius:

Fantastico come trovi facilmente le cartine antiche!


Stavolta niente lunghe ricerche negli archivi storici.
In questo caso il merito è tutto del "geobrowser" della provincia di Bolzano basta cliccare sull'opzione "catasto storico 1858" e compare la mappa antica del Libro fondiario austriaco, georeferenziata sull'ortofoto con un margine di errore ridicolo.
Diciamo che forse sono il primo ad usarla per gli anfibi, ma insomma... così è sin troppo facile


Messaggio originario di Danius:
Decisamente il posto è cambiato parecchio.

Tornando al posto, hai ragione, e già all'epoca doveva essere un ambiente residuale... visto che anche il nome segnato sulla carta, "Neufeld" ("campo nuovo") è un toponimo di bonifica.
Oltretutto, mi dicono, oggi quei fossati sono pieni di Trachemys... .

Barbaxx

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Andrina
Utente V.I.P.

Città: Trento
Prov.: Trento

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329 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 dicembre 2012 : 17:17:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
davvero molto interessante quello che dici Barbaxx, sarebbe interessante dare un occhio nei dintorni piu ampi se sono rimasti perlomeno dei piccoli stagni!

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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


6003 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 dicembre 2012 : 19:27:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ci sono, e andrebbero controllati. Però pare che la bestiola sia in grado di riprodursi pure nei fossati. Ma dubito davvero, c'è sicuramente anche del pesce; sarebbe tanto già incontrarci uno smeraldino, da quelle parti...
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Andrina
Utente V.I.P.

Città: Trento
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


329 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 dicembre 2012 : 20:48:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Diciamo anche che se nel suo diffondersi era arrivato fino alla provincia di bolzano, allora c'è stato un tempo in cui anche nella parte sud della valle dell'adige questa specie era presente. Penso però che le caratteristiche dei girini siano tali per cui penso non passino inosservati in decenni di ricerche mirate. Sbaglio? Ovviamente per gli adulti vale il contrario visto le abitudini fossorie.

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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
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Regione: Trentino - Alto Adige


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Flora e Fauna

Inserito il - 23 dicembre 2012 : 00:01:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Certo. se Gredler non mentiva (e non lo credo) è chiaro che un tempo la specie doveva essere presente anche nel Trentino. Gli ultimi studi sottolineano che la pianura padana dovette essere zona di rifugio della specie in epoca glaciale, e che di qui certi lignaggi padani si sono poi spostati in Europa centro-orientale. E allora bisogna chiederci: per che via s'è diffusa?

Oltretutto anche in pianura il Pelobates, man mano che si procede verso est, diventa sempre più fantomatico. Le popolazioni venete e - se esistono, quelle friulane - sono ancora più criptiche di quelle lombarde e piemontesi... ed anche quelle emiliano-romagnole, come ben sanno i ns. amici Danius e Andrea.

Quanto alle indagini mirate... no, non credo che nessuno le abbia fatte con la sistematicità necessaria; e poi: sì, i girini sono molto grandi, ma credo che abbiano costumi bentonici, e che un profano li possa confondere facilmente con girini di rana verde...

Barbaxx

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Modificato da - Barbaxx in data 23 dicembre 2012 00:04:36
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Andrea Boscherini
Moderatore

Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 23 dicembre 2012 : 16:07:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ne avevamo già discusso di persona io e Stefano di questa possibilità, ed anche secondo me è più che possibile che in tempi storici il Pelobate sia vissuto nelle valli alto-atesine...considerando l'ambiente di un tempo ed anche il clima caldo della vallata di Bolzano, che al contrario di quel che uno si aspetta, risulta essere ogni anno fra le città con le medie più elevate (con temperature primaverili, estive ed autunnali più alte delle città di provincia emiliano-romagnola dove io e Danio abbiamo trovato il Pelobate!), la possibilità che fino a qualche decennio fa ci fosse il Pelobate non sono poi così basse...oggi è molto difficile, visto che il fondovalle di tutto l'Alto-adige risulta ormai completamente antropizzato...ma considerato uno dei siti riproduttivi di Pelobate che Danio ci ha mostrato in primavera (sembrava uno scherzo!!!), tutto è possibile!


Modificato da - Andrea Boscherini in data 23 dicembre 2012 16:09:16
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Andrina
Utente V.I.P.

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Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Flora e Fauna

Inserito il - 23 dicembre 2012 : 16:37:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
inutile dire che bisogna indagare!

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Danius
Moderatore


Città: Bastia
Prov.: Ravenna

Regione: Italy


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Flora e Fauna

Inserito il - 23 dicembre 2012 : 18:07:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiungo che nella pianura padana occidentale sembra sia più facile trovare i girini, relativamente più numerosi, in quella orientale già trovarne uno è una botta di c...onoscenza perchè comunque hanno una distanza di fuga maggiore delle altre larve e si nascondono nel fondale, ovvio che li ho cercati anche quest'anno, nei luoghi o nei momenti sbagliati

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Andrea Boscherini
Moderatore

Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


5114 Messaggi
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Inserito il - 24 dicembre 2012 : 15:23:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Danius:

Aggiungo che nella pianura padana occidentale sembra sia più facile trovare i girini, relativamente più numerosi, in quella orientale già trovarne uno è una botta di c...onoscenza perchè comunque hanno una distanza di fuga maggiore delle altre larve e si nascondono nel fondale, ovvio che li ho cercati anche quest'anno, nei luoghi o nei momenti sbagliati


comunque sono quasi convinto, come accennato anche da Stefano, che si riproducano anche nei canali, oltre che nei piccoli laghetti...il luogo del nostro avvistamento potrebbe valorizzare tale idea


Modificato da - Andrea Boscherini in data 24 dicembre 2012 15:24:55
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bernardo borri
Utente Senior


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Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 24 dicembre 2012 : 17:24:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Interessantissime documentazioni, grazie! Non appena ho un pò di tempo leggo tutto

Modificato da - bernardo borri in data 24 dicembre 2012 17:25:19
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blublu
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Flora e Fauna

Inserito il - 26 dicembre 2012 : 14:55:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Interessante! leggendo del Pelobate e sbirciando qua e là ho letto di un programma del wwf di allevamento per ripopolamento che risale ad una decina di anni fa, e che uno dei centri che ha avuto più successo in questa operazione dista da casa mia una decina di minuti in macchina, a Spinea. Sarei curioso di sapere se stanno continuando con il programma (Centro Pelobate dell'Oasi Nuova Gemma)...

"Salamandra
Animaletto negro e splendente
Brivido del muschio
Divoratore di insetti
Minuto araldo del temporale
Ed intimo della folgore"
Octavio Paz
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Andrina
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Inserito il - 27 dicembre 2012 : 14:17:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di blublu:

Interessante! leggendo del Pelobate e sbirciando qua e là ho letto di un programma del wwf di allevamento per ripopolamento che risale ad una decina di anni fa, e che uno dei centri che ha avuto più successo in questa operazione dista da casa mia una decina di minuti in macchina, a Spinea. Sarei curioso di sapere se stanno continuando con il programma (Centro Pelobate dell'Oasi Nuova Gemma)...


so che esisteva e che consentì la liberazione di migliaia tra uova e girini (non saprei se anche adulti) in provincia di Pordenone

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gieiar
Utente Junior

Città: chioggia
Prov.: Venezia

Regione: Italy


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Flora e Fauna

Inserito il - 27 dicembre 2012 : 16:25:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
carissimi tutti, è da un po' di tempo che leggo il forum, molto interessante e stimolante. Adesso mi sento tirato in ballo, e quindi ballo...
Molto tempo fà (purtroppo...) collaborai alla realizzazione del centro di allevamento di Spinea, realizzato e gestito dalla locale sezione WWF grazie al contributo del Comune, nel quale riuscimmo ad ottenere la riproduzione della bestiuola, ottenendo diverse migliaia di uova e girini.
Gli animali furono liberati presso un'area (Bosco degli Ebrei) vicino a San Vito, ma nessuna evidenza dell'insediamento di una popolazione vitale fu mai rinvenuta.
Alla fine degli anni '90 (non so precisamente quando, poichè le vicissitudini della vita mi condubbero lontano da Spinea) il centro di allevamento fu costretto a "traslocare", perchè il Comune ebbe nuove idee per l'area sulla quale era stato realizzato il centro.
Ovviamente non è così facile recuperare pelobati, anche da un'area di soli 200 metri quadri come quella del centro, così le atività ripresero con pochi animali (non mi ricordo il numero esatto) che furono trasferiti in un'altra area, presso il Parco Nuove Gemme, nella quale però non si ottennero deposizioni.
Attualmente seguo un progetto di allevamento nella RNI di Bosco Nordio, finalizzato al salvataggio di uova e girini dalle pozze in prosciugamento dell'unica popolazione veneta conosciuta, per la successiva reintroduzione nell'area di origine ed, in parte, per la creazione di una nuova popolazione a Bosco Nordio.
Bè, adesso sono qua, spero di partecipare alle vostre interessanti discussioni, un saluto particolare a Danius, che ho conosciuto di persona, e chissà, magari ci troveremo in giro per qualche escursione.

Jacopo

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Danius
Moderatore


Città: Bastia
Prov.: Ravenna

Regione: Italy


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Flora e Fauna

Inserito il - 27 dicembre 2012 : 17:38:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Jacopo, che piaciere trovarti anche qua, benvenuto
Quest'anno, dobbiamo riuscire a trovarci, in giro.
Un saluto anche a tutti gli altri, ed in effetti Andrea, ho rivalutato i canali, certamente!


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