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balocchi
Utente V.I.P.
  
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
   
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Inserito il - 04 dicembre 2012 : 19:35:40
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ciao paolo, bentrovato;
bell'immagine davvero; rimango sempre abbastanza sorpreso, in questi casi, dell'apparente assenza di disturbo (in particolare, in questo caso, della formazione più recente) anche a pochi metri dal contatto tettonico; magari osservata nel dettaglio non è così; la faglia principale, osservata così da foto, potrebbe sembrare avere anche una componente trascorrente, possibile? molto belli e didattici anche la serie di piccoli graben e horst nella parte centrale della foto
...i geologi strutturali potrebbero passare una vita davanti ad affioramenti simili, vero? |
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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balocchi
Utente V.I.P.
  

Città: Modena
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Inserito il - 04 dicembre 2012 : 22:33:03
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Per la componente trascorrente non saprei, la geometria della faglia fa presupporre una cinematica normale... bisognerebbe andare a vedere sullo specchio di faglia e vedere eventuali indicatori.
Io ci perderei una bella giornata ad osservare una bellezza simile :-)
sono un po' Fagliofilo... :-P |
Paolo |
Modificato da - balocchi in data 04 dicembre 2012 22:33:38 |
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geopaleo
Utente V.I.P.
  

Città: Parma
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Inserito il - 07 dicembre 2012 : 22:36:23
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Immagine da sogno per un geologo..... decisamente didattica. Grazie Gianluca
PS: soprattutto per chi è abituato a vederle così.....
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Modificato da - geopaleo in data 07 dicembre 2012 22:56:22 |
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balocchi
Utente V.I.P.
  

Città: Modena
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Inserito il - 09 dicembre 2012 : 11:16:09
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un bel esempio di faglia (prima foto) e specchio di faglia (seconda foto) con gli indicatori cinematici... |
Paolo |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
   
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Inserito il - 09 dicembre 2012 : 11:27:46
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sì, immagini interessanti; e a proposito dell'ultima, puoi fare un ingrandimento della superficie anche per confrontarla con quanto siamo andati dicendo su un altro post (quello di Kaiman), in particolare sull'ultimo campione da lui presentato?
ciao
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maurizio ____________________
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geopaleo
Utente V.I.P.
  

Città: Parma
Prov.: Parma
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Inserito il - 22 dicembre 2012 : 21:48:00
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Ciao, scusate il ritardo nel rispondere, eccovi un ingrandimento dello specchio di faglia. Gianluca
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balocchi
Utente V.I.P.
  

Città: Modena
Prov.: Modena
Regione: Emilia Romagna
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Inserito il - 26 dicembre 2012 : 15:33:54
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si vede proprio lo specchi di faglia e si apprezza la direzione del vovimento NE-SW (considerando la parte alta della foto come il nord).
Per quanto riguarda il verso è poco chiaro. Infatti sulla base di quanto esposto da Petit (Link ) risulta difficile definire il verso del movimento relativo dei blocchi.
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Paolo |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
   
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Inserito il - 27 dicembre 2012 : 17:59:12
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ciao paolo, ciao gianluca osservando l'ingrandimento, sembrerebbe che, piuttosto che una superficie striata, sia una superficie con un velo di deposizione di calcite (o altro) il cui senso di allungamento (accrescimento) delle fibre da l'impressione che si tratti di strie;
dico questo perchè lo spessore millimetrico del velo depositato si intravede anche più sopra;
tu che hai (o avevi?) a disposizione l'affioramento, hai notato se la supeficie è in effetti una patina?
fibre sempre connesse con il dislocamento, in ogni caso;
di che litologia si tratta, arenarie fini?
ciao
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maurizio ____________________
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francesco longo
Utente Super
    

Città: Partinico
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
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Inserito il - 28 dicembre 2012 : 15:12:53
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Concordo con maurizio e aggiungo (frecce rosse in basso alla foto), altra superficie visibile.
Ciao Immagine:
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Franco |
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geopaleo
Utente V.I.P.
  

Città: Parma
Prov.: Parma
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Inserito il - 28 dicembre 2012 : 15:51:17
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.... è un sedimento sabbioso medio-fine in matrice pelitica, parzialmente cementato (tipo marna), con una buona percentuale di glauconite che gli conferisce un colore verdastro al taglio Come vedete da quest'altro ingrandimento la superficie di "movimento reciproco" è costituita da una patina grigio scura (tipo milonite) su cui si vedono strie non ricoperte da patina "calcitica (?)". Gianluca Immagine:
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balocchi
Utente V.I.P.
  

Città: Modena
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Inserito il - 28 dicembre 2012 : 19:24:12
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io credo che quelle vene in calcite segnate dalle frecce rosse possano darci indicazioni sulla cinematica. Si possono fare ipotesi sull'affioramento da valutare con altri dati, anche da affioramenti vicini.
Bisognerebbe capire come immergono e l'inclinazione delle fratture in calcite (e se sono delle fratture di estensione) rispetto all'immersione e inclinazione della superficie striata. |
Paolo |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
   
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Inserito il - 29 dicembre 2012 : 19:51:18
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ginluca, per caso l'ingrandimento è relativo più o meno all'area indicata dalla freccia blu? siamo comunque nella stesso affioramento? inoltre non mi ero accorto, forse per l'estrema limpidezza delle acque, davvero molto belle, che ci troviamo sulla riva di un torrente; se è così vorrei in un secondo momento eventualmente esprimere un dubbio e/o porti una domanda;
ciao
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maurizio ____________________
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geopaleo
Utente V.I.P.
  

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Inserito il - 02 gennaio 2013 : 00:10:13
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Ciao Maurizio, ti confermo che l'affioramento è lo stesso e la foto è stata probabilmente scattata dove indica la freccia blu, dico probabilmente perchè tutto questo tratto di successione è interessato da un'intensa fratturazione....... Siamo sulle sponde del torrente Stirone ai confini tra Parma e Piacenza Gianluca |
Modificato da - geopaleo in data 02 gennaio 2013 00:11:06 |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
   
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Inserito il - 02 gennaio 2013 : 21:43:42
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ciao gianluca; mi chiedevo se quell'orizzonte al livello del corso d'acqua, che hai considerato dislocato da una piccola faglia, possa in realtà essere una tasca di materiale alluvionale o detrito di versante quasi del tutto eroso, fino all'appoggio sul substrato (come nella parte centrale che ho raccordato in rosso),
quelle più a destra (freccia verde) sembrerebbero in effetti delle sabbie suborizzontali che sovrastano un altro lembo di materiale grossolano;
oppure pensi che l'attività tettonica sia recente al punto da avere dislocato materiale alluvionale?
oppure ancora: se non è materiale alluvionale o di versante, all'interno della formazione si ritrovano simili tasche di brecce e/o conglomerati? se, però, la giacitura del substrato dovesse essere quella segnata in verde questo non sarebbe possibile
non sono stato molto chiaro, me ne rendo conto...
buona serata Immagine:
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maurizio ____________________
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geopaleo
Utente V.I.P.
  

Città: Parma
Prov.: Parma
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Inserito il - 04 gennaio 2013 : 15:04:44
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..... quello dislocato non è materiale alluvionale ma un piccolo "reef" a brachiopodi, briozoi, coralli.... Immagine:
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la giacitura è in genere quella che vedi tratteggiata in fucsia (in alto a sinistra) nella seguente foto scattata con i piedi sul "blocco" di sinistra e guardando verso valle
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balocchi
Utente V.I.P.
  

Città: Modena
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Regione: Emilia Romagna
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Inserito il - 04 gennaio 2013 : 15:20:31
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io pensi siano dei sistemi di faglie, coniugati. Bisogna solo capire se la faglia rossa che disloca il reef ha quell'assetto oppure se se disposta come le linee verdi tratteggiate.
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Paolo |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
   
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Inserito il - 04 gennaio 2013 : 21:27:16
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ah, ok; tolti i piccoli disturbi di cui abbiamo parlato, è corretto interpretare la giacitura degli strati e la struttura complessiva in questa maniera?
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non conosco per nulla la geologia regionale di quella zona: quelli che chiami "reef", sono degli orizzonti risedimentati?
ciao, buona serata
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maurizio ____________________
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geopaleo
Utente V.I.P.
  

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Inserito il - 05 gennaio 2013 : 09:33:32
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Ciao Maurizio, l'ordine di idee della giacitura è quello.... anche se l'insieme di fratture che lo interessa pare talora aver "dislocato" alcuni "blocchi". Ho usato il termine reef perchè il corpo in questione penso sia quanto resta di una bioherma, cioè di una struttura sedimentaria di origine organogena costituita da scheletri di organismi costruttori (coralli, briozoi, alghe, ecc.) che si eleva dal circostante fondale marino. Gianluca |
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balocchi
Utente V.I.P.
  

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Inserito il - 05 gennaio 2013 : 10:10:01
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Dal punto di vista geologico-strutturale, io andrei ad indagare meglio sulle "linee verdi a tratti" che avete segnato in precedenza. Sono fratture??? sono faglie??? e proverei a misurare gli assetti della stratificazione e delle due famiglie di fratture/faglie che abbiamo individuato.
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Paolo |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
   
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Inserito il - 05 gennaio 2013 : 12:52:00
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| Messaggio originario di balocchi:
Dal punto di vista geologico-strutturale, io andrei ad indagare meglio sulle "linee verdi a tratti" che avete segnato in precedenza. Sono fratture??? sono faglie??? e proverei a misurare gli assetti della stratificazione e delle due famiglie di fratture/faglie che abbiamo individuato.
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è probabile che quelle subverticali siano dei semplici joints, fratture senza una dislocazione vera e propria apprezzabile; le altre, piccole faglie con un rigetto tutto sommato modesto; come, in effetti, le aveva originariamente indicate Gianluca; l'unico "dubbio" che mi è rimasto, e che sottopongo a Gianluca, è la reale estensione della cupola organogena: è possibile che sia più estesa di quanto avevi indicato nella prima immagine, in particolare a destra (frecce rosse?) questo potrebbe spiegare alcune cose
buona fine settimana Immagine:
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maurizio ____________________
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