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Murex76
Moderatore


Città: Palermo & Jesi (AN)


1917 Messaggi
Biologia Marina
Inserito il - 25 ottobre 2006 : 19:37:33 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti, leggendo i vari post ne ho letto uno recente dii Italo, che mi fatto sorgere un dubbio.
Dunque se il tipo di una specie è costituito da 2 (o più) esemplari appartenenti però a 2 specie distinte, e la descrizione originale è utilizzabile per entrambi gli esemplari, e non si sa cosa intendeva descrivere l'autore, come si fa?
Si deve rifare una descrizione della specie ed una della nuova indicando come holotipi i 2 esemplari? Se si la "prima" specie deve necessariamente mantenere il nome originale e l'autore originale? Del tipo genere specie autore in nuovo autore, anno.
O è possibile descrivere 2 nuove specie? Cambiando il nome alla "prima"?

A presto




Giuseppe
Modificato da - Murex76 in Data 25 ottobre 2006 19:42:11

Italo
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3803 Messaggi
Tutti i Forum
Inserito il - 25 ottobre 2006 : 22:21:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La situazione in cui sotto un solo nome si celino 2 o più specie è abbastanza frequente, soprattutto esaminando materiale degli autori dell'800.
Se esiste un olotipo, ma è raro che avvenga per le collezioni antiche, il problema non si pone: l'olotipo manterrà il nome originalmente attribuito e l'altra specie sarà descritta come nuova, quindi con un nome inedito, ed avrà a sua volta un olotipo, o riconosciuta come vecchia, ovvero sinonimo di un'altra già nota.
Nel caso che l'olotipo non ci sia, il revisore dovrà avere il buon senso di riconoscere, se possibile, fra i vari sintipi a quale delle varie entità il primo autore si era "principalmente" inspirato (comparando illustrazione originale con il materiale, basandosi sulla descrizione, facendo riferimento alle dimensioni citate, la distribuzione nota ecc.). Nel caso che questo lavoro non porti a risultati apprezzabili, l'ICZN conferisce al "primo revisore" l'autorità di scegliere liberamente e di designare fra i sintipi un lectotipo (ovvero un esemplare di riferimento scelto).
Questa scelta autonoma deve comunque rispettare, per quanto possibile, la stabilità della nomenclatura vigente e quindi evitare, sempre se possibile, terremoti nomenclaturali.
A tutti coloro che si interessano di questi affascinanti (per me) problemi legalmalacologici consiglio di leggere il Codice di Nomenclatura Zoologica, l'ultima edizione del quale (1999) è anche on line.
Ciao, Italo

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Murex76
Moderatore


Città: Palermo & Jesi (AN)


1917 Messaggi
Biologia Marina
Inserito il - 25 ottobre 2006 : 22:27:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Italo per la risposta.

Giuseppe
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