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ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento.
Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.

Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.


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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


21536 Messaggi
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Inserito il - 14 novembre 2011 : 00:39:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia



Io la vedo dura, soprattutto un grosso rischio per la vita del lupo, sicuramente i primi individui riinseriti, secondo molti pregiudizi, soprattutto dei pastori locali, verranno subito uccisi e non solo, potrebbero anche essere "un capro espiatorio" per richiedere ulteriori risargimenti incolpando i lupi.



simo






Osserva in profondità, nel profondo della natura, solo così potrai comprendere ogni cosa. - Albert Einstein
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Aureliano Cerreti
Utente V.I.P.

Città: Borgo Valsugana
Prov.: Trento


275 Messaggi
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Inserito il - 14 novembre 2011 : 18:44:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Salvob, ciao.
Messaggio originario di salvob:

Aureliano ma CHI vuole riportare cervi e caprioli?
L'ente parco dei Nebrodi? Singoli privati scriteriati?
C'è un progetto in corso e non ne sappiamo niente?


Il parco dei Nebrodi ha creato un'area faunistica per il capriolo a Galati Mamertino (Link), e una per il cervo a Ucria (Link).
Sono iniziative vecchie di qualche anno, e non so come siano procedute: nell'intenzione originale, si parla anche di reintroduzione in natura (per il capriolo: scarica il file word da Link; per entrambe le specie si fa un paragone con altre operazioni faunistiche, quale quella del grifone reintrodotto alle Rocche del Crasto).
Ho cercato d'averne informazioni aggiornate e dettagliate (sulla scelta dell'origine degli animali, per esempio), sia dal parco stesso che da naturalisti locali, ma senza esito...
Per i daini, devo dire, con un certo snobismo, non mi sono mai interessato... ritenendoli "alloctoni"!

Per FranzTN: credo che tu abbia sostanzialmente ragione - volevo solo invitare a non confondere "problemi" ("fattuali", se vogliamo) e "soluzioni" ("culturali"), cioè a non dare in automatico sempre le stesse risposte (che possiamo cambiare) agli stessi problemi ("Visto che il lupo mangia una pecora, allora bisogna.../non bisogna..."). Sul fatto delle porte aperte da sfondare, poi, son ancora d'accordo - ma fino a un certo punto: anche su questo forum, alcune mi sembrano spalancate, altre appena aperte (dal mio punto di vista, certo). Per confrontarsi concretamente con l'"esterno", mi pare opportuno prima condividere una posizione (che sia frutto di discussione e riflessione comune e prolungata) con chi la pensa (più o meno) come me.

Insomma: mi sembra che FOX sia realistico - un ritorno rischierebbe d'esser salutato da molte fucilate e tante esche avvelenate (con danni pesanti anche ad altri predatori/necrofagi), e il meccanismo dei rimborsi potrebbe esser sfruttato a vantaggio dei soliti furbi. Ma, con una preparazione (e un seguito) adeguata, il gioco varrebbe la candela, come si dice.

Grazie a tutti per l'interesse nell'argomento.

Modificato da - Aureliano Cerreti in data 14 novembre 2011 18:54:33
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salvob
Utente Senior


Città: Trabia
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


1569 Messaggi
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Inserito il - 14 novembre 2011 : 19:04:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Aureliano Cerreti:
Il parco dei Nebrodi ha creato un'area faunistica per il capriolo a Galati Mamertino (Link), e una per il cervo a Ucria (Link).
Sono iniziative vecchie di qualche anno, e non so come siano procedute: nell'intenzione originale, si parla anche di reintroduzione in natura (per il capriolo: scarica il file word da Link; per entrambe le specie si fa un paragone con altre operazioni faunistiche, quale quella del grifone reintrodotto alle Rocche del Crasto).
Ho cercato d'averne informazioni aggiornate e dettagliate (sulla scelta dell'origine degli animali, per esempio), sia dal parco stesso che da naturalisti locali, ma senza esito...
Per i daini, devo dire, con un certo snobismo, non mi sono mai interessato... ritenendoli "alloctoni"!




Questa si che è una novità!
Chissà chi stà curando questi progetti.
Grazie delle info, mi metto alla ricerca

<<Gli uomini? Ne esistono credo, sei o sette. Li ho visti molti anni fà. Ma non si sa mai dove trovarli. Il vento li spinge qua e là. Non hanno radici e questo li imbarazza molto>> - Il piccolo principe
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Argo08
Utente V.I.P.


Città: Cagliari
Prov.: Cagliari

Regione: Sardegna


138 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 14 novembre 2011 : 22:18:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti.
Voglio iniziare questo messaggio scrivendo che forse certe volte bisognerebbe leggere i messaggi di chi scrive con più attenzione. Perchè spesso succede che due persone stanno sostenendo la stessa tesi, ma, per disattenzione, o perchè la comunicazione scritta spesso è meno efficace di quella parlata, non ci si capisce.

Innanzitutto volevo far notare a FranzTN che avevo citato il gipeto non per fare analogie di carattere eto-ecologico col lupo, ma per fare un esempio di fallimento di un programma di reintroduzione. pensavo questo fosse chiaro.

Poi, rispondendo ad Aureliano, se rileggi l'ultima frase del mio precedente messaggio c'è scritto "oggi non è auspicabile". Sottolineo "oggi". Cioè, io non ho escluso che si possa fare in futuro. Quindi stiamo sostenendo la stessa tesi.
Arriviamo alle domande che poni sul termine "conservazione". Questo è un termine che si utilizza in campo di tutela della biodiversità. E' un termine meno antropocentrico di "protezione", che invece indica intrinsecamente un possesso (l'uomo che protegge ciò che è suo). La conservazione è rivolta a tutta la biodiversità, a tutti i livelli. I livelli della biodiversità sono questi: geni, specie, ecosistemi/comunità.
Non solo le specie come vedi. E' necessario conservare anche la diversità genetica (perchè è alla base dell'evoluzione delle specie). Ecco perchè è importante conservare l'orso bruno marsicano o il lupo in Italia. Perchè, sebbene una specie non sia minacciata a livello europeo o mondiale, è comunque necessario conservare la diversità genetica delle sue singole popolazioni.
Dici che la reintroduzione ha altri principi, come il valore culturale. Questa è una visione antropocentrica della reintroduzione. La reintroduzione ha significato solo se fatta per la conservazione. Tutti gli altri aspetti sono senz'altro positivi, ma secondari a questa.
Detto questo, il mio messaggio non era tassativo, ma possibilista.
Non era una ferma obiezione alla reintroduzione del lupo in Sicilia, ma un pensiero sugli aspetti concreti che ruotano attorno alla reintroduzione di una specie.
Un caro saluto.
Ivo

"e intanto gli uomini si chiudevano timorosi nella loro casetta, vi facevano il loro nido e nella loro fantasia pensavano di dominare il mondo infinito! Povero pazzo che stimi tutto così poco, solo perchè sei così piccolo."
J. W. Goethe
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FranzTN
Utente V.I.P.



Regione: Trentino - Alto Adige


216 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 novembre 2011 : 23:37:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Argo08, a dir la verità non mi rivolgevo nemmeno a te quando ho tirato fuori anch' io il gipeto, mi è venuto spontaneo puntualizzare quando ho letto su di un post di Aureliano:
Il gipeto sulle Alpi: reintrodotto davvero per "conservarlo"? O l'orso bruno, la lince... non sono specie a rischio, neanche a livello solo europeo.
La reintroduzione segue altri principii: ha un valore culturale, la presenza di questi animali, ad esempio.

Io volevo fargli notare che il gipeto comunque è una specie con caratteristiche per nulla paragonabili agli altri animali da lui citati, e facevo più un discorso sull' impatto "sociale" delle reintroduzioni... Vedi, come noti anche tu, con questi messaggi purtroppo è facile incorrere in qualche fraintendimento.
Tutto qui.

Link

Modificato da - FranzTN in data 14 novembre 2011 23:38:59
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Aureliano Cerreti
Utente V.I.P.

Città: Borgo Valsugana
Prov.: Trento


275 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 15 novembre 2011 : 00:20:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Allora... tanto per cominciare vorrei ringraziare Argo08-Ivo per il suo intervento, e scusarmi - ché ora non ho proprio modo di rispondergli (mentre mi piacerebbe assai approfondire con lui il concetto di "conservazione" e la sua "validità"... anche se magari finiremmo un po' fuori tema), e per due giorni non avrò accesso a internet.
E il gipeto (povero: sempre tirato in ballo) era stato da me incautamente citato, FranzTN, solo quale esempio di specie reintrodotta pur non essendo a rischio in quanto specie (e in risposta al discorso di Ivo di cui sopra...); non aveva nessun'importanza il suo ruolo ecologico né classificazione sistematica né impatto economico/culturale. Solo un esempio di reintroduzione.

Però, ora, m'ero ricollegato in effetti solo per girare a salvob (e chiunque altro interessato, logicamente), quest'altro collegamento che ho appena trovato Link, in cui il (precedente? Nel 2010...) commissario del parco delle Madonie dice: "Siamo assolutamente determinati a procedere ad una campagna di reintroduzione della fauna selvatica autoctona che comprenda non solo i volatili ma anche grandi mammiferi" (dubito che si riferisca a leoni, leopardi, orsi o... lupi: saranno i caprioli e i cervi anche qua?).

Ciao a tutti
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Andrea Di Piazza
Utente nuovo

Città: Palermo
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


1 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 novembre 2014 : 10:13:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cari tutti,
riprendo questa vecchia discussione con la speranza di rinvigorire il dibattito, e magari cercare anche di fare un percorso comune. Da qualche anno sulle Madonie (provincia di Palermo), assistiamo quasi impotenti alla proliferazione incontrollata di un suide (incrocio tra cinghiale e maiale selvatico) che ha, secondo le stime, raggiunto le 15000 unità. Un grave problema se considerate che questi suidi stanno arrecando danni pazzeschi all'ecosistema ed ai manufatti (distruggono il suolo e i rari endemismi vegetali, mangiano il raccolto, rompono tubature e muretti a secco), oltre ad iniziare a costituire una seria minaccia per la popolazione (Link o ancora Link). Le amministrazioni locali stanno cercando una soluzione, con parecchio ritardo e con non poche difficoltà. Si profila ovviamente l'abbattimento selettivo quanto meno nelle zone periferiche del Parco delle Madonie. Contemporaneamente si è anche perso il controllo sulla consistenza numerica della popolazione locale di daini, anch'essi non reintrodotti secondo un progetto serio e scrupoloso, ma scappati da recinti.
Cogliendo la palla al balzo, e come gestore del sito Link, ho provocatoriamente sollevato la questione dell'assenza di un super-predatore sulle nostre montagne (Link), storicamente sempre presente, come anche ben evidenziato in questo forum. Si è acceso un dibattito molto interessante in rete (es. Link) con l'immediata formazione di due gruppi opposti e contrari: favorevoli o contrari alla possibilità di reintroduzione del lupo. Sono state dette tantissime falsità, pertanto ho deciso di interpellare alcuni famosi studiosi come il Prof. Boitani (potete leggere la breve intervista a questo link: Link) a cui ha immediatamente replicato il Pres. del Parco delle Madonie (Link).

Da questo iniziale scambio di idee ne ho dedotto che, effettivamente, manca una ricerca di base sulle abitudini e la distribuzione di questo splendido animale nella Sicilia del passato. Ho coinvolto così il Dott. Boscagli (del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi) che ha accettato in modo entusiasta la proposta di avviare un gruppo di ricerca per ricostruire la storia del Lupo in Sicilia. Penso che alla base di una sua futura reintroduzione, valutata come "possibile" da tutti gli esperti (previa seria preparazione ed educazione in merito, delle amministrazioni e della popolazione locale), ci debba essere un forte background di conoscenze sull'argomento. A tal fine è stato coinvolto anche il Dott. Corradino Guacci della Società italiana per la Storia della Fauna. Cerchiamo dunque volenterosi studenti, possibilmente in Sicilia (Palermo, Catania o Messina), che vogliano affrontare una tesi in questo argomento. Penso che possa essere un buon inizio e mi affido anche al vostro aiuto!
Complimenti comunque per la discussione

Andrea

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Neto
Moderatore


Città: Dozza
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


2826 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 17 novembre 2014 : 09:51:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Intanto benvenuto Andrea
L'argomento è interessante, oltre che attuale, attendiamo le eventuali risposte delle persone autorevoli in materia che frequentano il forum

Link
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puckie
Utente Senior


Città: Borgosesia
Prov.: Vercelli

Regione: Piemonte


4795 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 17 novembre 2014 : 10:32:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sarebbe bello se si riuscisse a reintrodurre il lupo in Sicilia. Da quello che vedo su Google Maps ci sono grandi aree poco urbanizzate in cui dovrebbe ambientarsi benissimo (uomo permettendo) e penso che ormai la coscienza ecologica è arrivata ad un punto tale che sarebbe accolto bene dai residenti, anche se non proprio da tutti-tutti!
Spero non ci sia troppo da aspettare perché prima parte un progetto in tal senso e prima cadrà la residua e immotivata resistenza culturale nei suoi confronti!
Dico: da quando sono nato non ho mai sentito di casi di aggressione dell'uomo da parte del lupo, mentre ho sentito di una enormità di fatti tragici (non ultime le vittime del maltempo, che sono di attualità in questi giorni). Ma in questa enormità i lupi italiani spiccano come angioletti!
Certo abbatteranno qualche capo di bestiame ma secondo me è un inconveniente che si può ben sopportare se contribuiscono in modo naturale a contenere i danni degli ungulati.. (per esempio dei cinghiali).
Questo è un mio auspicio da assoluto inesperto e profano della gestione faunistica! E più che altro è il desiderio di un amante degli animali (tutti) e della natura.

Grazie a tutti quanti si sono espressi in questa discussione con ben maggiore competenza di me!
Un ciao a tutti!

Siamo adolescenti. Col bisogno di emanciparci dalla natura che è la nostra madre. Quando avremo la maturità per cominciare a occuparci di lei?
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