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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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eugeniale
Utente Junior
Città: milano
Prov.: Milano
26 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 19 luglio 2006 : 19:00:27
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cari tutti, la mia passione per le conchiglie...ondeggia e in un picco di marea sono andata a visitare il Museo di Storia Naturale di Milano, dove - ho saputo solo recentemente- è ospitata una collezione di conchiglie che mi è sembrata meravigliosa. Si tratta della collezione "ARADAS", risalente al secolo scorso (in realtà credo che si debba intendere ormai del XIX sec.)che, oltre a comprendere numerosi esemplari, è fornitissima di specie mediterranee. Ho visto finalmente un esemplare di alvania, che avevo conosciuto su questo forum, e ho potuto dare un nome a conchiglie da me ritrovate e mai classificate perchè non menzionate sui libri in mio possesso (tutti incentrati su specie "esotiche"). Ho anche acquistato due libri freschi di stampa, un manabile sulle cipree e uno sulle conchiglie in generale, le cui foto provengono in gran parte dalla collezione che ho visitato. Volevo trasmettere a voi tutti questa bella emozione che ho vissuto, e quindi segnalare il Museo di Storia Naturale di Milano, che merita davvero una visita. Ora spero che quest'onda non mi abbandoni per un po', giusto il tempo di riorganizzare la collezione secondo i preziosi consigli che mi avete dato in un mio precedente post(a proposito, qualcuno mi sa dire dove posso acquistare quelle scatoline trasparenti, soprattutto quelle tonde per i mini esemplari?) Si potrebbe aprire un nuovo spazio da dedicare ai musei, mostre e mercati di conchiglie, un luogo ideale di condivisione delle esperienze....saluti a tutti...
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Doram
Utente Senior
Città: Olbia
Prov.: Olbia - Tempio
Regione: Sardegna
1102 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 19 luglio 2006 : 19:27:18
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proprio a Milano c'è la ditta Sicher (Link) mia "storica" fornitrice di scatoline e bustine.
ciao
Doram |
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Istrice
Amministratore
Città: Ostia
Prov.: Roma
Regione: Lazio
10849 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 luglio 2006 : 19:29:34
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e chi non la conosce |
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Doram
Utente Senior
Città: Olbia
Prov.: Olbia - Tempio
Regione: Sardegna
1102 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 19 luglio 2006 : 19:43:49
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a proposito c'è un'altra ditta toscana che fa lo stesso lavoro, mi ha mandato una campionatura ma ho perso il loro indirizzo... qualcuno la conosce?
Doram |
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Fabietto
Utente V.I.P.
Città: Carbonia
Prov.: Cagliari
Regione: Sardegna
298 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 19 luglio 2006 : 20:02:18
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ciao Doram, probabilmente fai riferimento a dodoline che ha la sede a Prato. Puoi trovare tutte le informazioni su Link Ho acquistato anch'io diverse volte le scatoline per la conservazione,anche se prediligo comunque un'esposizione in vetrine, lo spazio lo permette ed il gusto di vedermele,curarmele e sistemarmele ogni volta accresce sempre più la voglia di "prendermi cura di loro".. un saluto Fabio |
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strombus
Utente V.I.P.
Città: Reggio Calabria
Prov.: Reggio Calabria
Regione: Calabria
385 Messaggi Biologia Marina |
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Murex76
Moderatore
Città: Palermo & Jesi (AN)
1917 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 19 luglio 2006 : 21:36:47
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Fabietto, è bello mettere le conchiglie in bella mostra in una vetrina, però attento perchè la luce fa sbiadire i colori, poi c'è la polvere.
Il metodo giusto è conservarle in cassetti appositi, ancor meglio se in contenitori di plastica.
Giuseppe |
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Fabiomax
Moderatore
Città: Cefalù
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
2229 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 luglio 2006 : 22:26:25
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Ciao Eugeniale Andrea Aradas (Catania 1810 -1882) fu uno dei più grandi malacologi del XIX secolo. La sua opera più importante fu "Conchigliologia vivente marina della Sicilia " pubblicata in collaborazione con Luigi Benoit nel 1872, sugli "Atti dell'Accademia Gioenia di Catania". Alla sua morte la storica collezione fu donata all'università di Catania.
Alcuni decenni dopo, un altro insigne malacologo siciliano: l'ingegnere Ottavio Priolo acquisì una parte della collezione Arads. L'opera più importante del Priolo fu: "Nuova revisione delle conchiglie marine di Sicilia". Questa fu pubblicata tra il 1948 e il 1968 sempre sugli "Atti dell'Accademia Gioenia di Catania". In pratica si tratta dell'aggiornamento della pubblicazione di Andrea Aradas. Dopo la morte del Priolo la sua sterminata collezione fu acquistata dal Museo di Storia Naturale di Milano.
Alcuni amici catanesi mi hanno riferito che la parte della collezione Aradas conservata all'università di Catania ha fatto purtroppo una brutta fine. Mi fa piacere sapere che almeno quella giunta a Milano (via Priolo) esista ancora e sia esposta al pubblico.
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Doram
Utente Senior
Città: Olbia
Prov.: Olbia - Tempio
Regione: Sardegna
1102 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 20 luglio 2006 : 00:29:34
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caro Fabietto sono d'accordo con Murex, credo che il modo migliore per conservare le conchiglie sia proprio un cassetto, chiuso e al buio, possibilmente chiuse anche all'interno di una scatolina o di una bustina a chiusura ermetica, dopo essersi assicurati che gli esemplari siano perfettamente asciutti e possibilmente dopo averli spennellati con un leggero strato d'olio minerale. Naturalmente le conchiglie bianche o con colori molto tenui sono le meno soggette, però guarda anche una semplice L. lurida, normalmente scurissima quando presa viva, è sufficiente un annetto di esposizione alla luce per trasformarla in un marroncino chiaro. Il colore più delicato (ho letto su un articolo sull'argomento) pare sia il rosso e simili. Tutta la mia collezione è sistemata così, ti posso assicurare che non è meno fruibile, quando apro un cassetto che sono larghi da 1 a 1,5 m. è uno spettacolo ugualmente, però (per tornare al discorso di prima) ho una lurida quasi nera, raccolta qui in zona oltre 7 anni fa. Inoltre l'isolamento tra i diversi esemplari previene alcune disastrose "epidemie" come alcuni funghi che ho visto "decimare" letteralmente una bellissima collezione di cipree.
Doram |
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argonauta
Utente Super
Città: Guidonia
Prov.: Roma
Regione: Lazio
6664 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 20 luglio 2006 : 11:11:50
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Ciao Fabitto facendo seguito ai post di Murex e Doram ti ellago una scheda che trovai anni fa su internet non mi chiedere la fonte perchè sinceramente non la ricordo.
Una conchiglia è, un oggetto praticamente inalterabile nel tempo, molto meno soggetto ai problemi di conservazione di altre collezioni. Eppure anche una conchiglia puo' risentire, di un metodo di conservazione inadeguato, soprattutto se all'origine, al momento della prima pulitura non ha subito alcuni semplici ma necessari trattamenti. Tra i piu' temibili nemici di una collezione di conchiglie, a parte la povlere (da non sottovalutare) che e' comunque facile da rimuovere e va rimossa quando presente, vi è la luce, soprattutto quella solare diretta e anche in maniera meno devastante (ma comunque da tenere in considerazione) la indiretta e quella artificiale. Lo sbiadimento dei colori provocato dalla luce è assai più intenso e rapido di quanto si possa pensare, e tra i pigmenti più sensibili sotto l'influsso della luce vi sono i carotenoidi. Il colore di una conchiglia è prodotto dalle cellule cromatogene, concentrate nel mantello, il quale trasferisce i pigmenti appena secreti alla conchiglia. La diversità dei colori è data da quattro tipi di pigmenti: carotenoidi (gialli), porfirine (verdi), melanine (nere o brune), indigoidi (blu e rossi). Altri aspetti da non sottovalutare e da tenere in considerazione sono la temperatura e l'umidità. Il troppo secco tende a deteriorare la matrice organica della conchiglia. Mentre il troppo umido, soprattutto se associato al freddo, può portare alla temibile infezione batterica nota come "Byne's disease", che comporta l'inevitabile perdita dell'esemplare, oltre al fatto che pare si propaghi con una certa facilità da una conchiglia all'altra. II valore di circa 60% di umidità è ideale per una corretta conservazione della collezione. Per la collocazione delle conchiglie sono assolutamente da evitare vetrine e ancor peggio scaffali o mensole, a meno che non si intenda sacrificare qualche esemplare al "gusto" di esporlo come oggetto ornamentale. Utili allo scopo sono vari tipi di cassettiere, scatole di cartone o di plastica, in cui è peraltro facile organizzare una divisione che dia un primo ordinamento alla raccolta. Io personalmente uso per gli esemplare piu' piccoli delle scatole di plastica tipo quelle usate per riporre le collezioni delle sorpresine Kinder di facile reperimento in qualsiasi mercatino. Questi tipi di raccoglitori hanno il vantaggio che si possono sovrapporre uno sopra l'altro guadagnando spazio prezioso, però presentano lo svantaggio di essere trasparenti e quindi vanno riposti al riparo dalla luce, ed abbastanza ermetici inconveniente risolvibile praticando fori laterali adeguati per una corretta aerazione.
Mario
Pensa come se non dovessi morire mai. Vivi come se dovessi morire oggi |
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eugeniale
Utente Junior
Città: milano
Prov.: Milano
26 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 20 luglio 2006 : 11:34:17
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grazie doram, ho telefonato alla ditta delle scatoline e mi sono sembrati gentilissimi...provvederò presto all'approvvigionamento. ringrazio anche fabiomax per le preziose info su ARADAS...ma quante cose sapete!!! questo è veramente un forum fantastico! |
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squalo
Utente Senior
Città: roma
1201 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 20 luglio 2006 : 12:14:09
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A proposito di musei: qualcuno tra i romani sa se è possibile visitare la collezione Settepassi al museo del giardino zoologico. Anni addietro mi dissero che era impossibile, ma forse adesso è cambiato qualcosa? Ciao squalo |
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argonauta
Utente Super
Città: Guidonia
Prov.: Roma
Regione: Lazio
6664 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 20 luglio 2006 : 12:25:39
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Ciao Squalo purtroppo le collezioni malacologiche del museo del giardino zoologico di Roma non sono aperte al pubblico ed anche per gli addetti ai lavori non è facile accedervi vedi nota informativa su Link Ciao.
Mario
Pensa come se non dovessi morire mai. Vivi come se dovessi morire oggi |
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Fabietto
Utente V.I.P.
Città: Carbonia
Prov.: Cagliari
Regione: Sardegna
298 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 20 luglio 2006 : 12:31:55
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immaginavo di ricevere delle osservazioni sullo stato di conservazione delle mie conchiglie. So perfettamente che il metodo migliore è quello che consiste nel conservare in scatolette ermetiche e in cassettiere dove il tutto può stare lontato dalla polvere e dalla luce,quindi sono a conoscenza delle controindicazioni che si rischiano con la disposizione in vetrine. Però per quanto riguarda la luce, non ho problemi perchè tengo le mie vetrine in una stanza apposita,dedicata solo alla loro conservazione,stanza che è quasi praticamente sempre buia.In altre parole le mie conchiglie prendono luce al pari di quelle che si trovano in un cassetto quando lo si apre per prendere un "dato", un pezzo o inserirne uno nuovo. Per quanto riguarda invece la polvere,questo è un problema un pò più difficile.Dentro la vetrina tengo i pezzi più delicati e sensibili in apposite scatolette, per il resto invece ho dovuto creare delle chiusure ermetiche in gomma alle ante delle vetrine tali da diminuire l'accesso della polvere. un saluto Fabio |
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squalo
Utente Senior
Città: roma
1201 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 20 luglio 2006 : 13:42:52
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Grazie Mario. Incredibile come un tale patrimonio non sia accessibile al puubblico! Settepassi si starà girando nella tomba... |
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