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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 GEOLOGIA DEL MEDITERRANEO
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francesco longo
Utente Super


Città: Partinico
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Regione: Sicilia


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Inserito il - 19 febbraio 2011 : 21:32:16 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Campione fotografato presso Terrasini (PA) in data 17-02-2010.

Pisoliti vadose a laminazione siltitica concentrica
abbastanza sviluppata.

Saluti

Franco
Immagine:
Pisoliti vadose
165,11 KB

mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 20 febbraio 2011 : 08:27:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao francesco;
ti sei fatto un bel giro sulla "tua" piattaforma, eh?

bel documento;

se ti va, prova a dare qualche informazione sulla genesi e il significato ambientale-deposizionale di questi "oggetti", anche per i non geologi, potrebbe essere interessante.

ciao e buona domenica

maurizio
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“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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francesco longo
Utente Super


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Inserito il - 20 febbraio 2011 : 15:55:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao maurizio,
dunque nell'affioramento dei terreni triassici della piattaforma carbonatica di Capo Rama, Terrasini (PA), è possibile individuare un regolare ripetersi di differenti condizioni ambientali che ha consentito la formazione di tre principali litofacies. a) calcari dolomitici a megalodontidi (laguna di retroscogliera, con mare basso e acque calme); b) dolomie stromatolitiche, piana litorale; c) brecce loferitiche, alterazione dei sedimenti già deposti.

Ciascuna delle suddette è il risultato di condizioni ambientali che si ripetono a causa di ripetute ascillazioni batimetriche.

Ciò a prodotto nel tempo una seria di ciclotemi successivi.

I processi diagenetici comprendono anche piccole cavità da disseccamento occluse da cemento calcareo.
Più intensi sono i fenomeni di soluzione di tipo carsico, le cavità delle dimensioni di qualche decimetro sono riempite da calcite spatica con presenza di ossidi di ferro. I prodotti della diagenesi vadosa producono pisoliti vadose. Queste si dispongono in veri e propri orizzonti di pochi cm di spessore e si possono seguire per alcuni metri.

Saluti

Franco






a corredo della foto possiamo aggiungere che durante le fasi della diagenesi vadosa si producono questi "oggetti"
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 20 febbraio 2011 : 16:11:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao francesco;

è bello, penso, vedere "sovrapposte" testimonanze di ambienti che si disponevano lateralmente l'uno all'altro; è una legge fondamentale della sedimentologia, dui cui adesso mi sfugge il nome;

senti, ma la facies "c" cosa è, non l'ho mai sentita dalle mie parti, o è un modo diverso per identificare sedimenti che indicano un'emersione?

ciaoì

maurizio
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francesco longo
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Inserito il - 20 febbraio 2011 : 16:20:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La piana litorale successivamente diviene inattiva, per mancanza di un efficiente drenaggio, così si vengono a determinare condizioni di alterazioni che interessano una parte dei sedimenti già depostisi, fino a trasformarne profondamente i caratteri (litofacie c).

Una brusca ripresa delle condizioni lagunari fossilizza la superficie precedentemente emersa e dà inizio ad un nuovo ciclo.

maurizio, quando ti decidi fai un "salto" qui così ti rendi conto di persona.

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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 20 febbraio 2011 : 16:27:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...sì, ma bisogna preveder una facies "d" gastronomica, ovviamente a base di pesce e crostacei, però attuali...

ehm...scusa, dicevo: quindi si tratta più o meno di momenti di emersione? ci sono quelli che l'altra volta chiamavo suoli induriti, hard grounds?

maurizio
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francesco longo
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Inserito il - 20 febbraio 2011 : 16:32:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
maurizio,
questo è ad oggi il risultato delle spinte del continente africano contro quello euroasiatico.
Sedimenti di mare basso, molto basso a contatto con sedimenti pelagici la “scaglia” rossa di Cala Rossa Terrasini (PA), famosissima in tutto il mondo.
Sedimenti che si depositavano a grandi distanze dalla costa (ad elevate profondità) a contatto con sedimenti di piattaforma.
Ecco, questo rafforza quello che ti scrivevo qualche giorno fa: “La Sicilia è una sinfonia geologica”, un disordine geologico che nell’800 ha fatto prima impazzire e dopo innamorare i primi “geologi” che vi arrivavano da ogni parte.
Venivano per ammirare quel meraviglioso monumento naturale (Etna) e poi giravano e giravano e giravano, contemplando le differenti e numerosissime bellezze geologiche che vi affiorano.

Ti allego una foto d'insieme per farti capire meglio quello che ti scrivo.
Immagine:
Pisoliti vadose
134,71 KB
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francesco longo
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Inserito il - 20 febbraio 2011 : 16:33:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ecco la foto
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Pisoliti vadose
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francesco longo
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Inserito il - 20 febbraio 2011 : 16:35:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Spero che sia la volta buona.
Immagine:
Pisoliti vadose
155,81 KB
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 20 febbraio 2011 : 16:43:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
quella roba lì in primo piano sono i sedimenti di piattaforma e quelli stratificati rossastri più in là la scaglia? e i rilievi a destra, di nuovo piattaforma o cosa?



maurizio
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francesco longo
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Inserito il - 20 febbraio 2011 : 16:49:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sì, in primo piano (compreso il promontorio al centro della foto) e i rilievi a destra sono i sedimenti in facies di piattaforma. In fondo, i sedimenti pelagici della scaglia rossa che risulta sovrascorsa su di essi.
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 20 febbraio 2011 : 16:55:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...bello...un'escursione coi fiocchi, immagino;

ciao

maurizio
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Inserito il - 20 febbraio 2011 : 17:02:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sì.
Se osservi bene l'ultima mia foto, a sinistra in alto, si intravedono le biocalcareniti del Pleistocene (di colore ocra).

Quindi, per riepilogare, in una distanza di ca. 500 m lineari sono presenti rocce di diverse ere geologiche (da ca. 210 milioni di anni ad oggi).

Dopo una escursione del genere è sempre previsto un assaggio enogastronomico a base di pesci e crostacei attuali ....

cari saluti

Franco

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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 20 febbraio 2011 : 17:04:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sì, li avevo notati, ma non volevo sbilanciarmi troppo!

grazie per l'istruttiva sintesi di "geologia regionale"

a presto

maurizio
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francesco longo
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Inserito il - 20 febbraio 2011 : 17:09:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' sempre un piacere

A presto

Franco
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 22 febbraio 2011 : 19:31:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao francesco,
senza aprire un altro post e sempre per rimanere in tema di "piattaforme", invio agli amici del forum l'immagine di una spettacolare gola del nostro appennino, incisa in calcari del Trias più o meno coevi della "tua" piattaforma; la cengia boscosa corrisponde ad una facies oolitica con poco cemeneto davvero notevole in quanto a spessore;

foto fatta in un'escursione "in solitaria" il 7/2

ciao
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maurizio
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Inserito il - 22 febbraio 2011 : 21:13:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao maurizio,
presumo che sia molto difficile poter fotografare un campione della "tua" facie oolitica da vicino.

Come parete strapiombante fa venire i brividi.

La località?

P.S.: non mi dire che da qualche parte della cengia dobbiamo individuare il tuo amico con il giubotto rosso.

Buona serata

Franco
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 24 febbraio 2011 : 21:04:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
no, francesco, non particolarmente, perchè sul fondo della gola (sul F. Sentino), corre una strada, ma si perde l'approccio "sintetico" che può dare una panoramica come questa;

...in effetti è una delle località in cui lo spessore d'affioramento della formazione nota come Calcare Massiccio è più grande;

...no, non c'è il mio amico, ma da qualche parte deve ancora esserci il binocolo che un mio amico ha perso quando ci si affacciò più o meno da un terrazzeto su questo punti...
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maurizio
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Inserito il - 26 febbraio 2011 : 14:39:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anch'io spesso perdo "pezzi" . L'ultima volta un martello da geologo ...

Ciao

Franco
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