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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
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CIACCA
Utente Senior


Città: Longarone
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Inserito il - 27 settembre 2010 : 23:06:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Osservazioni geologiche
240,06 KB

Ciao Christian
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CIACCA
Utente Senior


Città: Longarone
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Inserito il - 27 settembre 2010 : 23:09:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
e questo particolare che mi è parso interessante (forse un'azione fisico-chimica del ghiacciaio? o più semplicente delle acque meteoriche?)

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Osservazioni geologiche
202,45 KB

Ciao Christian
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CIACCA
Utente Senior


Città: Longarone
Prov.: Belluno

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Inserito il - 27 settembre 2010 : 23:16:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Giusto per ribadire il concetto che a questo punto mi pare molto evidente, pochi metri sotto il tornate stradale l'affioramento che compare è di roccia argillosa rossa, mentre sopra c'è la roccia calcarea grigia.
Credo che lo specchio di faglia stia proprio sotto il manto stradale (non quello che si vede nella foto, ma sul tratto di strada che sta dopo il tornante).
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Osservazioni geologiche
131,04 KB

Ciao Christian

Modificato da - CIACCA in data 27 settembre 2010 23:17:56
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balocchi
Utente V.I.P.


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Inserito il - 27 settembre 2010 : 23:34:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao CIACCA,

forse sono arrivato un po' tardi, ma comunque ti mando quanto segue:

Link

dal GeoBlog potrai trarre informazioni sugli indicatori cinematici per determinare il senso di movimento. Questa operazione è assai complicata e richiede un antino di esperienza. Purtroppo quello che ti propongo sono delle figure schematiche e non delle foto. Comunque si può provare e nel frattempo se riesco cerco delle foto in modo che se ti va potrai avventurarti un po' all'interno del bellissimo mondo delle faglie e della geologia strutturale.

Io rimango a disposizione e chiunque voglia unirsi alla nostra discussione.

Buona lettura.
Paolo

P.S. Nella tua piccola ricerca hai fatto veramente tanto e meriti tutti i complimenti.
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balocchi
Utente V.I.P.


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Inserito il - 27 settembre 2010 : 23:46:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il ghiaione che descrivi rappresenta il detrito di versante proveniente dalla scarpata.

La superficie è alterata e si nota dalle strutture che tu descrivi in una foto (dove porti questa descrizione: "forse un'azione fisico-chimica del ghiacciaio? o più semplicente delle acque meteoriche?"). Tali forme sono dovute ai processi fisico-chimici di alterazione.

Dalle tue foto non vedo indicatori cinematici secondo i criteri che ti ho inviato precedentemente.

Si può continuare a cercare casomai guardando con più attenzione lo stesso affioramento o cercandone un'altro.

Paolo
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CIACCA
Utente Senior


Città: Longarone
Prov.: Belluno

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Inserito il - 28 settembre 2010 : 00:02:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Paolo, troppo buono!!!
La mia è solo curiosità e vi ringrazio (tu e anche Maurizio) per le pazienti ed esaudienti spiegazioni.
Molto interessante il tuo sito, ma per me è ancora un po' troppo tecnico, mi ci vorrà del tempo.
Oggi andavo molto di fretta e la giornata era pessima; inoltre avevo con me mio figlio di 5 anni e non volevo andare in cerca di pericoli gratuiti.
Detto questo ti anticipo che tornerò molto presto sul luogo e credo che visiterò anche gli altri affioramenti, almeno quelli più accessibili.
Volevo chiederti se anche da campioni raccolti sul ghiaione si può capire qualcosa. Ne ho raccolti alcuni che mi sembrano interessanti, ma eventualmente li fotograferò domani con la luce del sole.
Forse si può capire di che roccia si tratta?


Ciao Christian
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balocchi
Utente V.I.P.


Città: Modena
Prov.: Modena

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Inserito il - 28 settembre 2010 : 00:12:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bravo, la prima regola del buon geologo di campagna è la prudenza...

Sul detrito di versante si possono fare considerazioni essenzialmente sul tipo di litologia, o evventuali contenuti che non si osservano dall'afioramento perchè troppo in alto. Per esempio eventuali livelli di selce. Per la Geologia Strutturale invece, è importante trovare gli indicatori cinematici in parete per misurarne l'assetto e fare considerazioni sul tipo di movimento. Se per caso trovi dei detriti con lineazioni di faglia, possimo dire che si tratta di una parete di faglia, ma non il tipo di movimento.

Dalle immagini che mi proponi mi sembrano delle calcareniti o arenarie calcaree. Ma probabilmente Maurizio ne sa più di me visto che è un sedimentologo (esatto?).

Paolo
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 28 settembre 2010 : 16:31:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
salve ragazzi,
provo a dare il mio piccolo contributo alla discussione:
1)i campi carreggiati e quella superficie a piccole conchette che hai ritratto, CH, sono chiaramente forme carsiche, in cui l'azione del ghiacciaio non è direttamente coinvolta; tuttavia soprattutto la seconda è interessante perchè di solito si trovano in un ambiente ipogeo
2) è vero; dalle immagini che alleghi, purtroppo, non si vedono chiari indizi che possano caratterizzare il tipo di movimento lungo la faglia; direi però che il suo carattere compressivo e/o trascorrente, osservando come si presentano le litologie coinvolte e la loro giacitura, è abbastanza chiaro; se non fosse per la sua traccia sul terreno praticamente rettilinea la battezzerei come inversa; sembra, per utilizzare un termine che a noi geologi piace per parlarci un pò addosso, una di quelle "rampe laterali" che accompagnano i sovrascorrimenti (acc, altro neologismo geologico!);
3) la terz'ultima immagine che alleghi è abbastanza interessante: quei piani che tagliano la superficie non sono piani di strato ma fratture che hanno dislocano il piano principale; forse su queste si può ragionare in mancanza di meglio.
4) spesso la fratturazione così "pervasiva" che accompagna il fagliamento produce accumuli detritici alla base delle pareti di faglia

ah, Paolo, dimenticavo, non sono un sedimentologo ma un geologo "a tutto campo" che ha avuto la fortuna (o la sfortuna, dipende dai punti di vista) di "tribolare sul terreno" e di imbattersi nelle più svariate situazioni...

ciao a tutti e buona gornata







maurizio
____________________

“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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balocchi
Utente V.I.P.


Città: Modena
Prov.: Modena

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Inserito il - 28 settembre 2010 : 22:59:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sul tipo di faglia non sono tanto daccordo.
E qui le teorie si separano e si comincia a discutere... ma questo è il bello della scienza.

Dalla giacitura del piano di faglia subverticale direi una trascorrente. Non metto in dubbio la possbilità di un movimento composto (trascorrente inversa). Se conosciamo la litologia e l'età delle rocce nei blocchi ovest ed est, e osserviamo dalla carta le litologie che si accostano possiamo ricavare la separazione stratigrafica ma non il movimento della faglia.

Ci vorrebbe una carta geologica dell'area e casomai si scopre che anche il rilevatore ha messo la faglia oppure ha interpretato in modo differente...
Ho cercato in rete una carta geologica ma non sono riuscito a trovarla.

Ben venga per i campi careggiati che sono il prodotto dell'alterazione di rocce carbonatiche e quindi il litotipo è una calcarenite...

Io (come dice Maurizio) andrei a vedere quelle fratture... casomai si trovano qualche indicatore. Utile sarebbe una spatolina da muratore che può essere infilata nella frattura per aprirla... (se si riesce e non sempre è possibile) e vedere se si nascondono degli indicatori cinematici. Aprirla vuole dire asportare la parte superiore e guardarsela in mano, senza perdere l'orientamento del blocco. Ripeto non è facile ma siamo quì per questo... Purtroppo è più semplice farlo che spiegarlo...

Paolo

Modificato da - balocchi in data 28 settembre 2010 23:01:38
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balocchi
Utente V.I.P.


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Inserito il - 28 settembre 2010 : 23:41:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho trovato una carta geologica di M. Besio - E. Semenza

Link

Secondo gli autori si tratta di una faglia come segnato nella carta di seguito riportata. In corrispondenza delle lettere CTo
Link

Dai profili la nostra faglia è sempre cartografata come subverticale inversa o diretta??? la freccia la indica . La freccia indica il movimento del blocco est. Il problema è che una faglia verticale non può essere diretta o inversa... dipende da che parte immerge il piano di faglia. se immergono verso est allora la nostra faglia è inversa, ma se immerge verso ovest allora è diretta.
Link

Osservando la faglia più a nord procede verso il fiume e quindi va verso quote topograficamente più basse. Pertanto il piano di faglia immerge verso ovest e quindi è diretta.

Cosa ne pensi Maurizio

Paolo


Modificato da - balocchi in data 29 settembre 2010 00:05:22
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 29 settembre 2010 : 06:59:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao Paolo;
ho visto la carta, ma non vedo i profili a cui fai riferimento; su questi è segnato un movimento inverso?, non ho capito bene...
vado un pò di fretta, mi riprometto di vedere meglio la questione

buona girnata




maurizio
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 30 settembre 2010 : 20:01:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Paolo, non avevo visto il terzo link, in cui effettivamente si vede che gl autori attribuiscono un movimento inverso alla faglia;

il problema è che, in questi casi, tantomeno senza una campagna di misure, non si può mai essere certi della storia del fagliamento; in appennino, ad esempio, abbiamo numerosi casi di faglie giurassiche dirette che, se con la giusta orientazione rispetto al campo tensionale compressivo successivo, sono state riattivate in senso inverso, e in prossimità della loro emergenza topografica in superficie mantengono una giacitura tutto sommato prossima alla verticale; altre faglie sono invece state trasportate passivamente e si sono "fossilizzate" (queste sono le più interessanti perchè consentono di studiare gli originari rapporti tra,a d esempio, sedimenti di bacino e di piattaforma); altre ancora, sempre in origine dirette, sono state coinvolte nella fase compressiva con carattere trascorrente e queste, come diceva un mio amico perugino strutturale "tagliano giù tutto senza fregarsene di niente"

il problema dell'inversione del rigetto lungo una faglia quando cambia la giacitura del suo piano è ancora maggiore: personalmente, acnhe alla scala dell'afioramento, ho visto "faglie" che per un tratto diresti dirette, per altri inverse, con tutto il corredo di indicatori cinematici relativi;

la "nostra" linea potrebe ricadere quindi in uno di questi casi, e sicuramente qualche studio in proprosito è stato già fatto, dal momento che mi sembra un lineamento di non poco conto, magari presso qualche università

alla prossima

ciao a tutti







maurizio
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balocchi
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Inserito il - 01 ottobre 2010 : 14:40:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il problema che tu descrivi lo conosco bene anche io, e riguarda la rotazione dell'ellissoide della deformazione esterno e interno. Detto in altre parole, le strutture tettoniche possono ruotare.

Concordo pienamente che ci vorrebbe un rilevamente strutturale di dettaglio e molte volte non è semplice comunque.

Di regola se gli indicatori cinematici sono stati conservati, dovreddero avere registrato tutta la storia cinematica di una faglia. Dico uesto prchè ho avuto a che fare con faglie trascorrenti riattivate come faglie distensive. Il problema maggiore è stato quello di mettere in fila i due eventi che non erano cinematicamente concordi. In questo caso aiutano gli indicatori cinematici e la sovraposizione delle strutture (intersezione delle strutture).
Anche l'inversione di una faglia (qualora siano conservati gli indicatori e sopratutto durante lo spostamento relativo dei blocchi si siano generati indicatori) viene registrato ed è possibile ritrovare sul medesimo linamento di faglia indicatori di movimento diretto e indicatori di movimento inverso. il complicato sta nel decidere quale viene prima e quale viene dopo, e non sempre si ritrovano i due indicatori perfettamente ovrapposti nel medesimo affioramento. Purtroppo :-(

Un accurato lavoro di campagna credo che chiarirebbe molto la situazione della faglia oggetto di questo forum, e vista la dimensione probabilmente qualcuno a già scritto qualcosa su di essa.

Spero che CH in tutto questo abbia colto la bellezza e il fascino della geologia, nel vedere un paesaggio non solo modellato dalle forze esogene, ma anche controllato da forze endogene.

Paolo
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CIACCA
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Inserito il - 01 ottobre 2010 : 19:20:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di balocchi:


Spero che CH in tutto questo abbia colto la bellezza e il fascino della geologia, nel vedere un paesaggio non solo modellato dalle forze esogene, ma anche controllato da forze endogene.

Paolo


Scusate questa mia "latitanza", che è comunque solo apparente.
Intanto sto acquisendo qualche concetto di geologia, che mi affascina molto ed ho acquistato anche un libro.
In questi giorni fa brutto tempo e ho avuto impegni lavorativi, quindi non ho potuto andare sul campo a cogliere i dettagli.
Se gli indicatori cinematici ci sono li troverò, a costo di passare giornate intere su quelle rocce.
Credo che sia interessante guardare anche il versante opposto della valle del Piave, dove se ho letto bene il paesaggio dovrebbe esserci un'altra bella faglia parallela a quella della sponda orientale.
Ora purtroppo non ho le foto, ma le inserirò appena possibile.
Credo anche che sia interessante studiare la litologia dei due versanti, per capire dove gli strati uguali affiorano, e ad un primo colpo d'occhio mi sembra che ci sia un notevole dislivello tra versante Est e versante Ovest, ma poi questo me lo direte voi.
Inoltre appena possibile comincerò ad inserire le foto delle valli laterali.
Buona serata.


Ciao Christian
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore



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Inserito il - 01 ottobre 2010 : 20:02:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Christian, il tuo entusiasmo e la tua curiosità sono gli ingredienti giusti della ricerca...che libro hai acquistato , sono curioso;
...sulle faglie vacci cauto, ricordati le leggi di Murphy applicate alla geologia (Paolo può confermare), in particolare la n° 8 (esperimento di Riedel)


Martellare uno specchio di faglia porta 7 Ma di...sfortuna.

anche le altre non sono male se vuoi farti due risate;

hai ragione, il versante opposto sembrerebbe un altro mondo geologico, ma vedremo le foto;

ciao

ciao


maurizio
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balocchi
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Inserito il - 02 ottobre 2010 : 08:26:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bravo CH, ti sei messo a studiare e a documentarti... molto bene... mi fa molto piacere.

Per quanto riguarda le faglie, potremo aprire un club degli "amici delle faglie" :-P

Per la valle non mi stupirei che sia di origine strutturale, forse un Graben... ma questo è da vedere e spero di poterlo fare attraverso le tue foto.

Libro... quale libro?

Buona Lettura e Buona Ricerca

Paolo
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CIACCA
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Inserito il - 02 ottobre 2010 : 12:12:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Buongiorno a tutti.
Il libro che ho acquistato si intitola:
"IL PAESAGGIO NASCOSTO -viaggio nella geologia e geomorfologia del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi-
edito da PNDB - studi e ricerche costo 20 Euro.
Alcuni concetti vengono spiegati chiaramente, approfondendo la litologia dei vari strati, ma danno per scontata la conoscenza di geologia strutturale, spiegando per sommi capi i concetti di tettonica.
Ritornando alla faglia "dirimpettaia" ecco alcune foto scattate praticamente dallo specchio di faglia della quale abbiamo discusso finora.

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Ciao Christian
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CIACCA
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Inserito il - 02 ottobre 2010 : 12:13:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Ciao Christian
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CIACCA
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Inserito il - 02 ottobre 2010 : 12:14:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E questa un po' più laterale
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Ciao Christian
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CIACCA
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Inserito il - 02 ottobre 2010 : 12:21:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sbaglio o è una faglia anche questa?
E se lo è continuerà anche lei per qualche kilometro?
A voi i commenti.
Cercando bene dovrei avere anche qualche foto della valle vista da una decina di km a Sud, precisamente dal colle del Nevegal, ma devo cercare in archivio; credo sia significativa per dare una visuale complessiva della valle, inserendo ciò che abbiamo visto finora in un contesto più ampio.

Ciao Christian
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