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 La Pineta di San Vitale (RA)
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theco
Utente Super




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Inserito il - 21 febbraio 2010 : 22:33:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La pratolina e il tarassaco svernano, la prima vera pianta primaverile è quella che sta sotto il sirfide

Aggiungo un'altra immagine, scattata il 13 febbraio 1999 (qualche annetto fa) che ritrae l'altra specie a fioritura precocissima in pineta, insieme a Veronica.


La Pineta di San Vitale (RA)
41,36 KB

Ormai dovrebbe essere fiorito anche il Corniolo, di solito lo fa alla fine di febbraio e questi ultimi giorni sono stati piuttosto caldi.

Ciao, Andrea
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 22 febbraio 2010 : 19:05:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche qui a nord di Milano la Veronica persica e il Lamium sono le prime erbe a fiorire. Ieri mi hanno detto che c'era qualche rara veronica, ma io non l'ho vista. Diciamo che è ancora presto. Quest'anno ha fatto freddo anche se ora la temperatura comincia a salire.

C'è un altro fiore giallo, molto carnoso che fiorisce prestissimo nei luoghi umidi e riparati, ma ora mi sfugge il nome.

Spero che non disturbi questo confronto con la primavera incipiente nell'alta pianura padana, che immagino sarà leggermente ritardata rispetto a lì.

Saluti
Alberto
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theco
Utente Super




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Inserito il - 22 febbraio 2010 : 21:39:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Albisn:
C'è un altro fiore giallo, molto carnoso che fiorisce prestissimo nei luoghi umidi e riparati, ma ora mi sfugge il nome.


Credo che tu stia pensando a Tussilago farfara, possibile?

Ciao, Andrea
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 22 febbraio 2010 : 22:12:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Esatto e grazie.

Saluti
Alberto
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 27 febbraio 2010 : 15:50:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sembra che qui a Nord di Milano la natura viaggi con una settimana di ritardo rispetto alla costa romagnola.

Oggi sole e temperatura più alta dei giorni scorsi. Nei campi fiori ancora pochi e appena spuntati: pratoline, veroniche e lamium.
Per i campanellini devo andare a vedere domani, se non piove.

E lì?

Saluti
Alberto
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theco
Utente Super




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Inserito il - 27 febbraio 2010 : 21:28:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Albisn:
E lì?


Qua il tempo ha infilato qualche giorno di temperature quasi primaverili, dovremmo essere ormai prossimi alla partenza ufficiale

Viole?

Ciao, Andrea
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 27 febbraio 2010 : 21:54:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tengo d'occhio tre luoghi diversi. Le viole spuntano proprio in quello dove la natura è più in ritardo. Per ora nulla. Piuttosto lì arriveranno prima le primule.

Saluti
Alberto
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pan_48020
Utente Senior


Prov.: Ravenna

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 02 marzo 2010 : 06:46:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Visto che si parlava di corniolo...
Ecco un confronta che sembra dimostrare un ritardo di stagione di circa 10 giorni rispetto l'anno scorso per San Vitale

16/2/2009:
La Pineta di San Vitale (RA)
47,4 KB


28/2/2010:
La Pineta di San Vitale (RA)
53,56 KB

Altre 2 specie fiorite sono Cardamine hirsuta e Erophila verna

Erophila verna:
La Pineta di San Vitale (RA)
100,73 KB

Comunque quest'anno c'è moltissima acqua, tutte le bassure sono inondate e spesso i sentieri non sono percorribili perchè inondati, rispetto l'anno scorso tutta un'altra cosa....

Ciao



Conoscere gli altri, è saggezza; ma conoscere se stessi è saggezza superiore.

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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 08 marzo 2010 : 17:09:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per quanto riguarda la robinia, annoto che da quelle parti non ha vita facile. Si riproduce spontaneamente e cresce, ma in modo piuttosto stentato.
Niente a che vedere con il vigore che ha dalle mie parti. Lì basta un vento più forte e la robinia si spezza.

Nella Pineta di Marina, ci sono alcuni esemplari di una certa età. Ma sono sempre a rischio di caduta. Penso che nella Pineta di San Vitale le condizioni siano simili. Sbaglio?

La robinia qui (nel Nord Milano) è molto invasiva, lì direi che lo è molto meno.

Che la forestale l'abbia impiantata mi sembra comunque strano. L'unica spiegazione che posso immaginare è che, essendo una leguminosa, serva ad arricchire di azoto il terreno e poi, avendo le spine, a creare una barriera difficile da penetrare.

Saluti
Alberto
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theco
Utente Super




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Inserito il - 09 marzo 2010 : 09:33:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Confermo l'annotazione di Albisn sulla Robinia.
Si comporta come specie pioniera, è abbondante lungo strade, canali e ambienti a vario titolo degradati, ma trova una certa difficoltà ad entrare nel bosco quando lo stesso è compatto. In San Vitale esiste una pianta molto bella al centro di un parcheggio e ne ricordo un'altra vicina ad una chiusa, ma all'interno del bosco solo piccoli cespugli, localizzati nelle zone più degradate.

Ciao, Andrea
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 14 marzo 2010 : 22:30:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di pan_48020:
Neanche Zangheri (1936) trovava più noccioli in pineta,... Tu Andrea ne hai mai visti?
Qui ne hanno piantumato una bella fila... Chiassà se si tratta di una "reintroduzione" voluta? Il fatto che fra gli altri alberelli piantumati ci sia anche la Robinia pseudacacia mi lascia molto perplesso

Ciao alla prossima


Ho riletto e mi accogo che avevo equivocato. La reintroduzione ipotizzata riguarderebbe i noccioli e non le robinie.

Sono andato a consultare un testo di cui avevo già parlato, premesso che la Pineta di San Vitale non è compresa fra quelle demaniali, ma è lì vicina

Le pinete demaniali litoranee dell'alto adriatico
(in: Link)

Copio e incollo da pag 77

"Nell’ultimo piano di assestamento, esecutivo per il decennio 1970-1979 e realizzato da Longhi (1969), vengono discussi, nell’ambito di una commissione appositamente costituita,
i criteri per la soluzione di alcuni aspetti critici della gestione delle pinete. In particolare...

(c) rimboschimento di aree nude e chiarie con pino marittimo e con latifoglie della foresta planiziale padana già naturalmente diffuse nella pineta ravennate, scegliendo
opportunamente quelle da impiegare nei rialzi dunali e quelle nelle bassure, a formare una cenosi disetanea o a piccoli gruppi coetanei, con mescolanza di
conifere e latifoglie ecologicamente ambientata e capace di rinnovazione spontanea;
(d) fra le specie adatte, si considerano, Populus alba, P. tremula, Alnus glutinosa, Quercus robur, Q. pubescens, Q. ilex, Ulmus minor, Acer campestre, Fraxinus
ornus, F. oxycarpa, Tamarix sp., Salix sp. (S. aurita, S. capraea, S. cinerea), Corylus avellana, Hippophae rhamnoides, Mespilus germanica, Sorbus aucuparia;..."

La robinia viene citata in vari punti del testo, come specie che si aggiunge ad altre.

Es. a pag 82:

"Nelle fasi e condizioni più evolute [della pineta], nello strato arboreo compaiono anche farnia, ossifillo, robinia, olmo.""


Deduco quindi, molto liberamente, che il nocciolo potrebbe effettivamente essere stato oggetto di impianti, mentre la robinia è presente e si diffonde da sola. In ogni caso non mi sembra né dominante nè troppo invasiva.

Saluti
Alberto
PS ho l'impressione di aver scoperto l'acqua calda... abbiate pietà.

Modificato da - Albisn in data 14 marzo 2010 22:41:42
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theco
Utente Super




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Inserito il - 14 marzo 2010 : 23:45:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non conoscevo quel lavoro. In effetti se fa riferimento ai criteri di rimboschimento degli anni '70 ci può stare e, a dire il vero, sono state fatte cose anche peggiori in pineta rispetto al nocciolo.

Nello stralcio che riporti la cosa che mi colpisce di più è la presenza di Sorbus aucuparia, spero che nessuno ci abbia mai provato e nel caso dubito che l'esperimento possa essere andato a buon fine... una sfida per Sergio trovarlo

Mi colpisce anche la presenza del leccio tra le specie adatte ad un ambiente umido, ma tant'è... ho l'impressione che l'ecologia non fosse tra i criteri dominanti nelle scelte forestali di quegli anni.

Ne approfitto per dirvi che ieri ho trovato fiorita Veronica hederifolia, piantina solitamente precoce, e i primi rametti di Olmo.

Ciao, Andrea
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pan_48020
Utente Senior


Prov.: Ravenna

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Inserito il - 15 marzo 2010 : 08:23:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Finalmente tempo libero e giornata di sole coincidenti....
Ora non ho con me le foto, ma al più presto le posto.

Comunque ormai la primavera (nonostante le recente neve) è partita e ci sono diverse fioriture in atto.
...lo so che non fa primavera, ma ho visto anche le rondini....
Oltre alle veroniche cominciano anche le crucifere, fra cui capsella bursa-pastorius e Diplotaxis erucifolia. C'è anche una "maledetta" Crepis che sta per aprirsi, è da 2 anni che per vari motivi non riesco a determinarla con certezza... quest'anno spero di farcela.
Anche i primi Lamium e Cerastium stanno partendo.


Andrea... i salici sono partiti e stanno fiorendo. Ti confesso che l'anno scorso ho tentato con scarso successo di determinarli, dopo un po' mi sono stufato ed ho lasciato perdere. Molti mi sembrano ibridi e alla fine non ci ho capito molto. Di certi al 100% ho visto solo Salic cinerea, salix alba, salix viminalis e salix babilonica. Dubbi su Salix caprea, mi mancano Salix purpurea, Salix trianda, Salix daphnoides, Salix appennina.....

Per quel che riguarda gli olmi, devo dire che ho molti dubbi. Ora stanno fiorendo ed ho fatto diverse foto (quando ho tempo apro un'apposita discussione nella sezione alberi). Nella Bedalassona ce ne sono diversi molto alti (+ dei pini!) il portamento mi ricorda molto Ulmus pumila (olmo siberiano)...

Girando in auto sulla romea fino una settimana fa si vedeva tra i "sieponi" di fronte alla discarica e al ristrante "oltremare" la fioritura di altri noccioli, ora invece si vede la fiorituta degli ontani. In questa zona devono aver piantumato in modo del tutto diverso rispetto ad altre parti.

Quest'anno c'è acqua da tutte le parti, e molti sentieri sono impraticabili (almeno per ora), pensa che anche alla Bedalassona c'è una zona allagata vicino all'idrovora. Comunque osservando d'inverno la distribuzione dell'acqua, mi spiego molte cose della distribuzione estiva di alcune specie.

Novità di ieri.. credo di aver trovato il Symphytum tuberosum, fra poco fiorisce e ne avrò la certezza... Ultima segnalazione risale a Zangheri

Ciao



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theco
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Inserito il - 15 marzo 2010 : 09:52:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di pan_48020:
Andrea... i salici sono partiti e stanno fiorendo. Ti confesso che l'anno scorso ho tentato con scarso successo di determinarli, dopo un po' mi sono stufato ed ho lasciato perdere. Molti mi sembrano ibridi e alla fine non ci ho capito molto. Di certi al 100% ho visto solo Salic cinerea, salix alba, salix viminalis e salix babilonica. Dubbi su Salix caprea, mi mancano Salix purpurea, Salix trianda, Salix daphnoides, Salix appennina.....


Facciamoci una passeggiata insieme, so dove trovarne qualcuno che ti manca e poi mi mostri viminalis, che invece non ho mai trovato io.
Immagino che il Symphytum sia nelle prime bassure a ridosso della statale, o no?

Ciao, Andrea
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pan_48020
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Inserito il - 16 marzo 2010 : 07:45:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di theco:

Messaggio originario di pan_48020:
Andrea... i salici sono partiti e stanno fiorendo. Ti confesso che l'anno scorso ho tentato con scarso successo di determinarli, dopo un po' mi sono stufato ed ho lasciato perdere. Molti mi sembrano ibridi e alla fine non ci ho capito molto. Di certi al 100% ho visto solo Salic cinerea, salix alba, salix viminalis e salix babilonica. Dubbi su Salix caprea, mi mancano Salix purpurea, Salix trianda, Salix daphnoides, Salix appennina.....


Facciamoci una passeggiata insieme, so dove trovarne qualcuno che ti manca e poi mi mostri viminalis, che invece non ho mai trovato io.
Immagino che il Symphytum sia nelle prime bassure a ridosso della statale, o no?

Ciao, Andrea


Ok
Domenica dovrebbe piovere, e poi credo che andrò alla magnazza della Società per gli Studi Naturalistici della Romagna. Sabato dovrebbe essere solo nuvoloso. Tu come sei messo? Non ti ho chiesto più niente... Col lavoro?
Ora faccio i turni, questa settimana ho le mattine libere, magari si può pensare anche ad un breve giro....
Contattami per PVT, vedremo il dafarsi.....


Per Albisin
vedo che sei di Seregno...
Un giorno viaggiavo in treno dalle tue parti con un mio amico, ad un certo punto c'è stata una fermata, allora ho chiesto al mio amico che era seduto vicino al finestrino: "E' Seregno?"
Lui guarda fuori e mi risponde: "No! E' gnuvolo"

Va bè.. scusa m'è scappata... non lo faccio più



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pan_48020
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Inserito il - 16 marzo 2010 : 08:13:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A proprosito della Robinia pseudoacacia a San Vitale.....

Si è verò, tendenziamente ci sono individui di ridotte dimensioni, spesso confinate ai margini delle formazioni boschive; in alcuni casi però diventa abbastanza consistente (vedi oltre)

Una buona politica di forestazione naturalmente dovrebbe escludere questa specie... tuttavia la forestazione a San Vitale è alquanto travagliata, e non solo la forestale pianta alberi in questa zona. Non ricordo bene se ho le foto, ma ci sono casi di specie veramente assurde.... Più avanti prometto qualche immagine e dato a riguardo.

Oltre alla robinia poi ci sono anche gli insetti (suoi specifici) che si è portata dietro...
vedi qui:
Link

Nella Bedalassona c'è una piccola zona di circa 100 m x 100 m che è molto sospetta.

Immagine:
La Pineta di San Vitale (RA)
107,17 KB

Immagine:
La Pineta di San Vitale (RA)
106,58 KB

Credo che sia di impianto artificiale (ma non ne sono sicuro).
La cosa strana è che si trova in zone centrale alla pineta e non periferica; è una formazione pura di robinia, e qui in zona non ne ho mai vista; gli individui sembrano essere tutti coetanei, piu qualche giovano getto; ed anche la disposizione abbastanza regolare delle piante mi fa pensare....




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pan_48020
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Inserito il - 16 marzo 2010 : 08:55:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Infine qualche immagine di Tussilago farfara....
Sulla sua distribuzione c'è molto da dire...

Immagine:
La Pineta di San Vitale (RA)
107,19 KB

Immagine:
La Pineta di San Vitale (RA)
209,09 KB

Ciao



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pan_48020
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Inserito il - 17 marzo 2010 : 06:31:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Visualizzazione ingrandita della mappa

Ora provo a mettere una mappa di google per far vedere come la distribuzione di una pianta dipenda anche da vicende storico-geomorfologiche.




Ingrandita


I punti indicano la presenza di Tussilago farfara; la specie è comune e ampiamente diffusa in tutta la zona. Nel caso però ci fossero problemi chiedo ai moderatori di cancellare questo intervento...


I punti sembrano disposti esattamente a Nord della linea tracciata da Buca Cavedone, Bassa del Pirottolo, Bassa del Bardello.
Questa linea, tagliata da canali e fiumi impostati dall'uomo, rappresenta forse un'antica bocca del Po e in tempi storici veniva usata come porto (Pirotolus) essendo il mare più o meno ove ora sta La Pialassa Baiona.
La zona delle foto è un neoimpianto arboreo con suolo sabbioso. In passato il terreno venne "bonificato" e fu tentata la coltivazione, ma con scarsi risultati. Tussilago farfara è presente e diffusa anche in altri luoghi in pineta e nei campi attorno, ma mai con una presenza così copiosa. Nel neoimpianto cresce unicamente seguendo una linea precisa larga non più di 50 metri e lunga, in modo discontinuo, qualche centinaio.
Tussilago ama il suolo argilloso, mentre nella zona è prevalente il suolo sabbioso; siamo infatti in presenza di un campo di paleodune rimaneggiate dall'uomo. Questo campo poi era percorso da un braccio fluviale o bocca lagunare; il Pirotolus venne ampliato e sfruttato come porto (epoca post romana o giù di li...) e poi abbandonato col risultato di un graduale interramento e quindi la conseguente presenza di limi ed argille. Esiste un microrilievo assai poco visibile. Quest'anno dopo le abbondanti pioggie e nevicate c'è anche un minimo di ristagno d'acqua come si vede dalle foto.

Ciao



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Albisn
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Inserito il - 20 marzo 2010 : 09:47:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di pan_48020:
Per Albisin
vedo che sei di Seregno...
Un giorno viaggiavo in treno dalle tue parti con un mio amico, ad un certo punto c'è stata una fermata, allora ho chiesto al mio amico che era seduto vicino al finestrino: "E' Seregno?"
Lui guarda fuori e mi risponde: "No! E' gnuvolo"

Va bè.. scusa m'è scappata... non lo faccio più


Conoscere gli altri, è saggezza; ma conoscere se stessi è saggezza superiore.




"Se non sarà Seregno si rasseregnerà!"
Per la serie: "Sempre più in basso".

Saluti
Alberto

Modificato da - Albisn in data 20 marzo 2010 09:50:51
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pan_48020
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Inserito il - 20 marzo 2010 : 12:47:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Stammattina ho fatto un breve salto in pineta (il tempo è quello che è...)
E' andata bene, anche oggi torno con una specie nuova, di quelle che neanche Zangheri aveva trovato a San Vitale...
2 piante di Helleborus fetidus.
Lo so, la specie è comune... ma non qui sul litorale del delta

Ciao



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